Messaggi hot a 15enne, fidanzata figlio
(Rimini) Sono due i file audio con esplicite richieste di atti sessuali inviati dal professore 45enne di Riccione indagato dalla Procura di Rimini per violenza su minore ad una studentessa 15enne. La ragazza è la fidanzatina del figlio maggiorenne del docente. Intanto il professore è rimasto regolarmente in servizio. Il docente infatti non risulta sospeso dall'incarico. Prosegue l'indagine della squadra mobile, nata dalla segnalazione del preside dell'istituto superiore, che aveva raccolto a sua volta quella di alcune mamme. Non ci sarebbe inoltre nessuna denuncia da parte dei genitori della ragazzina che avrebbe subito ammesso di avere una relazione consenziente col prof. E' stata lei a girare i file ad alcune amiche e da queste sarebbero finite sui cellulari di altri ragazzi della scuola. La polizia sta raccogliendone le deposizioni. Sono stati inoltre sequestrati pc e cellulare dell'uomo per vanno accertate le circostanze della relazione e verificare le ammissioni della 15enne (Ansa).
Ricercati arrestati in un albergo di Marina Centro
(Rimini) Due ricercati, uno irregolare, sono stati arrestati ieri dalla polizia in un albergo di Marina Centro. Si tratta di un 43enne riminese con un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Como e un cittadino straniero di 40anni circa che si sarebbe dovuto trovare ai domiciliari.
Bellaria, ex marine sfascia bar
(Rimini) Attimi di panico per i gestori ed i clienti di un Bar di via Panzini a Bellaria Igea Marina. Ieri pomeriggio verso le 17, come in una scena di un film americano, un cliente senza motivo ha iniziato a rovesciare tavoli e tirare sedie. Gli avventori rimasti immobili hanno chiamato l’intervento del 112. I militari sul posto si sono trovati davanti un personaggio già noto, in quanto oggetto di altri interventi. Si tratta infatti di “un energumeno palestrato 55enne, di origini americane, ex marines, trasferitosi in Italia a seguito di una relazione con una donna del luogo, tra l’altro interrotta, ma da alcuni anni affetto da problemi psichici per il quale era già in cura”, spiegano i carabinieri che, dopo averlo distratto offrendogli alcune brioche, hanno messo in sicurezza gli altri clienti e i proprietari del bar attendendo il supporto di altre pattuglie. Dopo dieci minuti sul posto sono arrivati cinque militari dell’Arma, due della locale Polizia Municipale ed il personale medico e paramedico dell’ambulanza del 118. Riusciti ad immobilizzarlo in sicurezza, senza che nessuno si facesse male, “l’esagitato” è stato sedato, prima di essere trasportato al reparto psichiatria dell’ospedale di Rimini ove è stato ricoverato in osservazione. Da primi accertamenti sembrerebbe che l’uomo aveva temporaneamente sospeso di seguire la terapia. Nessun danno ad altre persone e all’esercizio.
Sanremo, due fioristi romagnoli al festival
(Rimini) Sono in 24 e rappresentano l'eleganza, la storia e la cultura della composizione e della decorazione floreale tricolore. Per il terzo anno li porta al Festival di Sanremo l'Associazione Nazionale Piante e Fiori d'Italia, diretta da Cristiano Genovali. Grazie al contributo del maestro ligure, Chicco Pastorino di "Pianeta Fiore, renderanno unici ambiente e luoghi del Festival della Canzone, portando un tutto il mondo l'immagine dei fiori e delle piante italiane. Tra di loro anche una nota targata Romagna. Assieme al gruppo ci sarà anche quest'anno la sammarinese Mara Verbena di "Fior di Verbena", mentre la new entry del team Francesco Poggiali, vincitore del concorso "Bouquet Festival Sanremo", arriva da Brisighella.
Come è ormai tradizione i vari bouquet che verranno offerti a cantanti e ospiti del teatro Ariston da "Piante e Fiori d' Italia, "I Fioristi Italiani" e "Pianeta Fiore", avranno un filo conduttore a legarli. Spazio inconsueto e affascinante per alcuni aromi tipici della riviera ligure di levante. Nella giornata inaugurale i fiori saranno accompagnati dalla maggiorana considerata simbolo della felicità. Nella seconda serata sarà di scena il timo, da sempre accostato a operosità e diligenza. Terzo giorno dedicato alla salvia una delle più famose piante officinali e simbolo di longevità. A seguire il rosmarino, pianta protagonista delle "Metamorfosi" di Ovidio a cui seguirà, quale gran finale, il re della terra di Liguria: il basilico.
Scuola e stile della decorazione floreale italiana sono un modello e un riferimento in tutto il mondo. La nostra associazione raccoglie veri e propri professionisti , ed esprime la cultura, la storia e la tradizione del bello del nostro Paese – spiega Mara Verbena coordinatrice della "Guida I fioristi Italiani" – con il nostro lavoro cercheremo di offrire un piccolo contributo per rendere ancora più affascinante il Festival e avremo modo di mostrare al pubblico in sala e degli schermi TV quanto la passione, la ricercatezza e lo studio in un settore così esclusivo possano spostare l'ago della bilancia nella direzione della bellezza".
Scritte naziste e roghi, Rossi (Pd) “sconcertata”
(Rimini) Il motto di Auschwitz sull’officina riminese prima e ora l’iniziativa di bruciare fantocci raffiguranti Laura Boldrini, Paolo Gentiloni e Donald Trump del Movimento dei Giovani della Lega a Busto Arsizio, genera sconcerto nella consigliera regionale Nadia Rossi.
«È profondamente triste – dice Rossi – ma anche preoccupante apprendere come le ideologie della razza, del genocidio e della violenza più assoluta pervadano non solo forze estremiste ma anche istituzionali come la Lega oltre a trovare cittadinanza anche nella nostra Rimini. Trovo inquietanti le vicende che si fondano sul silenzio dell’ignoranza, della mancanza di memoria e di qualunque forma, anche elementare, di cultura. Rimango sconcertata nel constatare come nel 2018 la scritta “Arbeit macht frei” campeggi all’ingresso di un’autofficina riminese e possa essere scambiata per una banale pubblicità. Questo sommato a quanto accaduto alla macabra festa della Giobia a Busto Arsizio, rappresenta la quint’essenza del terrore. Questo fuoco, frutto di quell’onda nera che era ed è del nazismo è tornata prepotentemente ad uscire dalle fogne della storia in tutto il nostro Continente. Sono fiamme che coinvolgono tutta l’Europa e che rischiano di arrivare e infettare anche i nostri territori. Queste iniziative non possono essere accettate e tollerate».
Apprendere queste notizie fa male e la consigliera ribadisce la necessità di mettere in campo ulteriori azioni da parte di tutte le istituzioni.
«Fatti come questi fanno riflettere. – prosegue – Vedere come qualcuno scelga di rinunciare all’esercizio di quella cittadinanza consapevole che nel nostro Paese è stata pagata con il sangue, sconcerta e fa male, in particolare in una città come Rimini che è medaglia d’oro della Resistenza. Tutto ciò lascia increduli ma fa capire il valore della Giornata della Memoria. Spero che questi episodi rafforzino, ad ogni livello politico ed istituzionale, la convinzione di quanto sia essenziale la sensibilizzazione capillare sui temi della Shoah per evitare che possa ripresentarsi, anche grazie all’indifferenza o all’ignoranza di tanti, una pagina così buia del genere umano».
Cia Romagna, riminese il vice presidente Falcioni
(Rimini) «Ho l’onore e l’onere - afferma il presidente della Cia Romagna, Danilo Misirocchi - di rappresentare la Cia in questa sua nuova dimensione. Stiamo parlando di circa 6mila aziende, di oltre 18mila soci, 106 dipendenti a tempo indeterminato, una presenza capillare sul territorio romagnolo con 35 sedi: il territorio è il punto di partenza e di arrivo di tutta l’attività politica e dei sevizi. Rappresentiamo un’area vasta, articolata, dove sono presenti tante tipologie di colture con esigenze in certi casi sicuramente simili, ma non uguali. Tutte le sfumature e le diversità sono da cogliere, da valutare, a tutte serve dare voce, a tutte serve dare una risposta. L’agricoltura, sempre e comunque parte costituente del territorio, è cambiata; le aziende si innovano, i servizi devono innovarsi partendo dalle esigenze delle aziende e delle persone associate. Vogliamo dar voce all’agricoltura nelle sue molteplici declinazioni e nelle sue molteplici azioni rigenerative per la società tutta, per i territori, per il “sistema Paese. Dobbiamo valorizzare i nostri meriti a partire da quello della sostenibilità dell’ambiente».
«Per me - commenta il vice presidente vicario, Lorenzo Falcioni - sedere a fianco del presidente Misirocchi è un incarico autorevole e di grande responsabilità. Con Cia Romagna diventiamo più grandi ma non per allontanarci dal territorio, al contrario andremo a rispondere alle esigenze ancora meglio rispetto a prima. Nel processo di fusione Cia Rimini ha fatto la sua parte, si è presentata con tutte le carte in regola, con nessuna pendenza e con i conti a posto. Non siamo quindi stati obbligati, ma abbiamo deciso di fare questo passo per meglio rispondere alle esigenze delle aziende agricole. In questa grande famiglia mettiamo a sistema il buono da tutti i territori, ad esempio nel riminese verranno istituiti i consigli territoriali (Rimini nord, Alta Valmarecchia e Valconca) come già esistono a Ravenna, Forlì e Cesena, e potenzieremo anche la comunicazione sia verso gli associati, sia verso i cittadini rappresentando la realtà dell’agricoltura romagnola».
Tanti i temi approfonditi nel corso dell’Assemblea emersi dalla relazione e dalle proposte politiche del presidente Misirocchi, che hanno messo in evidenza il lavoro da svolgere in questo mandato di pari passo con il consolidamento di Cia Romagna. Fra gli obiettivi: adoperarsi affinché ambiente e agricoltura instaurino un nuovo rapporto con la società, mettendo sul piatto della bilancia valore e vantaggi che l’agricoltura ha contribuito a determinare con la sua funzione sociale, di presidio e manutenzione del territorio e contrasto al dissesto idrogeologico. Fondamentale anche un nuovo rapporto con il mercato e le filiere e la realizzazione di accordi ben codificati tra agricoltura, artigianato, commercio, logistica ed enti locali per un percorso virtuoso attorno alle produzioni agroalimentari che affermino un riconoscimento economico e reddituale al ruolo, non solo produttivo, dell’agricoltura. Cia Romagna ha intenzione di svolgere un ruolo propositivo e di supporto per tutte le forme di aggregazione mirate al mercato e che coinvolgano sia le strutture cooperative sia quelle private. Le questioni del reddito da lavoro, della gestione del rischio e il sostegno al ricambio generazionale sono trasversali a tutte le riflessioni affrontate e al lavoro che Cia Romagna continuerà a portare avanti da qui ai prossimi anni.
Un altro versante al quale Cia Romagna dedicherà impegno è la ricerca concreta della semplificazione burocratica: sono iniziati dei percorsi in tal senso, ma fino ad oggi hanno per lo più ulteriormente complicato il lavoro dell’agricoltore.
Uno bianca:partorì stesso giorno assalto
(Rimini) Ha dato alla luce la figlia nello stesso giorno in cui fu vittima della banda della Uno Bianca nell'assalto alla Coop delle Celle di Rimini, 30 gennaio 1988, in cui morì la guardia giurata Giampiero Picello, prima vittima dei fratelli Savi. La vicenda di Francesca Gengotti è riportata dai media riminesi. Francesca 30 anni fa rischiò di morire, ferita insieme alla madre nell'assalto. Martedì per lei non sarà solo l'anniversario dell'agguato ma anche il sesto compleanno della figlia: una storia di cui solo in questi giorni ha deciso di parlare. "Avevo soltanto nove anni, ma ricordo tutto come se fosse ieri - ha detto Francesca al Carlino - Stavo entrando con i miei genitori e mia sorella al supermercato quando abbiamo sentito all'improvviso un rumore, come di un petardo: la banda aveva appena aperto il fuoco... Mio padre ha urlato tutti giù, ma i proiettili hanno colpito me e mia madre. Lui è rimasto illeso". Sui Savi la riminese dice: "Mi auguro solo che non escano mai dal carcere" (Ansa).
Riccione, domenica volontari Italia nostra a ripulire le spiagge
(Rimini) ‘Salviamo il nostro mare’ torna domenica 28 gennaio 2018 a Riccione, dove di proseguirà nel percorso di ripulitura dei litorali che ha preso avvio a Cattolica il 10 dicembre corso, passando per Misano Adriatico il 14 gennaio, per approdare a Rimini il 4 febbraio. “Nelle precedenti giornate - racconta Alessia Gattei di Italia nostra - abbiamo raccolto decine di sacchi neri carichi di rifiuti plastici, calze provenienti dal l'allevamento di cozze, bottiglie, serbatoi, cassette di polistirolo insomma una quantità eccessiva di packaging rilasciata dal nostro mare, che rappresenta perfettamente la stupidità della nostra generazione. Siamo nell'era del Glutenfree, Fatfree, Sugarfree, Oilfree e non riusciamo ad ottenere una produzione #PLASTICFREE?”.
La campagna ‘Salviamo il nostro mare’ “vuole sensibilizzare e far conoscere quanto l’uso spropositato di packaging e le difficoltà dello smaltimento di rifiuti sia causa e danno per tutto l’ecosistema. L’azione di ripulitura sulla battigia marina è un gesto simbolico per richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica locale sull'urgenza di soluzioni innovative ed alternative nella produzione, nel consumo e nello smaltimento degli imballaggi. Con l‘aiuto e la partecipazione di tutti potremo agire in modo più’ ampio e più consapevole, intervenendo con continuità sull’emergenza ambientale attraverso proposte, progetti ed iniziative sul territorio locale, regionale e nazionale”.
Da Italia nostra, infine, l’appello ai Comuni di Cattolica, Misano, Riccione e Rimini, a cui è stato chiesto il Patrocinio gratuito dell’iniziativa, a “partecipare attivamente facendosi promotori essi stessi e coinvolgendo le scuole i comitati e tutti i cittadini affinché essi vengano sollecitati e accompagnati ad assolvere e perseguire le buone pratiche di un vivere civile e in armonia con l’ambiente”.
La Caritas ha 40 anni: domani festa grande
(Rimini) Il 25 gennaio 1978, con l'Atto di costituzione del "Centro Pastorale Caritas", come da proposta del Consiglio permanente della Conferenza Episcopale Italiana, nasceva ufficialmente la Caritas Diocesana riminese. Già dai primi mesi di vita, il sevizio e l'impegno di questa "istituzione" si attualizzava per l'intera città di Rimini, per i poveri e le persone più in difficoltà, ma anche al di fuori dei confini nazionali. La Caritas in breve e nei numeri Alcune risposte della Caritas alle richieste dei più bisognosi, sono sotto gli occhi di tutti. L' "Emporio Solidale" in appena 18 mesi ha distribuito 600 tessere, aiutando complessivamente 1.800 persone, tra cui 500 bambini. Il 70% dei possessori delle tessere è italiano. Il "Fondo per il Lavoro" in 4 anni ha raccolto oltre 560.000 euro e permesso a 118 persone uno sbocco occupazionale, in larga parte stabile. I prestiti erogati da "Famiglie Insieme" si aggirano sui 350.000 euro: rappresentano un sostegno a famiglie che debbono risolvere problemi contingenti evitando di cadere nelle maglie infernali dell'usura. Operazione Cuore" ha permesso a 200 bambini africani operazioni e cure altrimenti impossibili. Giro Nonni: ogni giorno dell'anno vengono portati pasti e amicizia a 40 anziani del territorio. Pasti erogati: 106.719 unità (9.664 in più rispetto al 2015) Alloggio: 7.798 notti (In media le persone accolte sono state ospitate per 9 notti, 8 notti nel 2015) Sono 60 le parrocchie che hanno una propria Caritas: un'avanguardia di preziosa umanità e servizio nei confronti di chi sul territorio vive situazioni di indigenza e bisogno". Circa 150 i volontari che gravitano attorno alla Caritas: "un esercito silenzioso e instancabile che opera un servizio straordinario" dice il direttore Mario Galasso.
Per festeggiare i 40 anni di istituzione della Caritas diocesana, dopo l'inaugurazione del laboratorio medico "Nessuno escluso", allestito presso i locali di via Madonna della Scala, sabato 27 gennaio sono in programma una serie di iniziative. Il 40esimo compleanno della Caritas sarà celebrato con il viaggio itinerante nel mondo della carità aperto a tutti i cittadini di Rimini e della Diocesi, la S. Messa con il Vescovo di Rimini e gli ex direttori a Madonna della Scala, un'apericena finale e la consegna di un omaggio ricordo.
Sabato 27 gennaio alle ore 14.30 è in programma la presentazione "itinerante" delle attività alla città. "Sarà realizzato un vero e proprio tour in quattro strutture muovendoci con un trenino. – spiega il direttore della Caritas diocesana, Mario Galasso – Lungo il percorso saranno raccontati i servizi che troveremo mentre, nelle strutture, ci saranno momenti di animazione e/o gioco con volontari e operatori". Molte le tappe toccate dall'itinerario della carità: Caritas Diocesana, Casa Betania (accoglienza di senza fissa dimora), Emporio Solidale (distribuzione gratuita di tessere per alimenti e beni), Osservatorio, Fondo per il lavoro (iniziativa per lo sbocco professionale di persone rimaste senza lavoro), Caritas parrocchiali (l'aiuto e l'ascolto sul territorio), Centro educativo.
Per organizzare gli spostamenti, è consigliata la prenotazione. Ci si può rivolgere a Mario Galasso (391.4762566) o Maria Carla Rossi (347.3809350), oppure con email a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Alle 18.15 è prevista la S. Messa alla chiesa Madonna della Scala, presieduta dal Vescovo di Rimini mons. Francesco Lambiasi e concelebrata da ex direttori come don Renzo Gradara, don Pier Paolo Conti e don Luigi Ricci. Al termine seguirà un'apericena con consegna di un ricordo della giornata.
Santarcangelo, Confesercenti: A rischio vivacità economica del centro storico
(Rimini) Sono stati diramati ieri, da Unioncamere dell’Emilia Romagna, i dati consuntivi 2017 del registro delle imprese che mettono in evidenza un calo importante di imprese è nel settore del commercio. “Nella nostra regione - fanno notare dalla Confesercenti - nel 2017 si registra un importante dato negativo (- 1.096 imprese). Questo trend, diffondendosi, può intaccare significativamente la vivacità commerciale di Santarcangelo”.
Ad essere maggiormente in difficoltà, spiegano dalla Confesercenti, “sono le imprese individuali e le società di persone, quindi il commercio indipendente, fatto di piccole imprese vero motore economico della nostra città. Se questo andamento dovesse perdurare corriamo il rischio di perdere quella diversità commerciale e quel servizio diffuso che è una nostra peculiare caratteristica”.
Confesercenti, quindi,” chiede un supporto maggiore per le piccole imprese del settore in termini di provvedimenti volti al contenimento del costo degli affitti dei negozi, semplificazione burocratica, abbassamento del cuneo fiscale, limitazione all’ulteriore espansione della media e grande distribuzione e intensificazione della lotta all’abusivismo e all’illegalità”.