(Rimini) Sono stati diramati ieri, da Unioncamere dell’Emilia Romagna, i dati consuntivi 2017 del registro delle imprese che mettono in evidenza un calo importante di imprese è nel settore del commercio. “Nella nostra regione - fanno notare dalla Confesercenti - nel 2017 si registra un importante dato negativo (- 1.096 imprese). Questo trend, diffondendosi, può intaccare significativamente la vivacità commerciale di Santarcangelo”.
Ad essere maggiormente in difficoltà, spiegano dalla Confesercenti, “sono le imprese individuali e le società di persone, quindi il commercio indipendente, fatto di piccole imprese vero motore economico della nostra città. Se questo andamento dovesse perdurare corriamo il rischio di perdere quella diversità commerciale e quel servizio diffuso che è una nostra peculiare caratteristica”.
Confesercenti, quindi,” chiede un supporto maggiore per le piccole imprese del settore in termini di provvedimenti volti al contenimento del costo degli affitti dei negozi, semplificazione burocratica, abbassamento del cuneo fiscale, limitazione all’ulteriore espansione della media e grande distribuzione e intensificazione della lotta all’abusivismo e all’illegalità”.

(Rimini) A seguito degli infortuni sul lavoro verificatesi negli anni precedenti, i carabinieri in accordo con la Fiera hanno effettuato alcuni controlli specifici nei giorni immediatamente precedenti a siccesivi al Sigep, in occasione cioè del alestimento e dello smontaggio degli stad, 1500 gli espositori quest’anno. Le verifiche hanno interessato complessivamente 9 aziende e 50 lavoratori. Sono quattro gli imprenditori di aziende con sede legale nel centro-nord denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Rimini poiché avevano omesso di fornire ai lavoratori dipendenti attrezzature conformi ai requisiti di sicurezza, dotare i ponteggi dei prescritti dispositivi di sicurezza, verificare l’idoneità tecnica professionale dei lavoratori dipendenti. Sono stati poi individuati nove lavoratori in nero, di cui quattro italiani e cinque rumeni. Sei le aziende sospese per mancanza dei requisiti di sicurezza dei lavoratori e per la presenza di lavoratori in nero. Quasi 30mila euro di multe comminate complessivamente a 10 aziende per violazione delle norme epr la sicurezza o per lavoro irregolare. Sono stati infine recuperati circa 10mila euro di contributi non versati dalle aziende alle casse previdenziali.

(Rimini) Come promesso sabato 20 gennaio, in occasione della riapertura del restaurato cinema Fulgor, dal ministro Dario Franceschini si conferma la concessione di un ulteriore finanziamento a favore della realizzazione del Museo Fellini. Ai 9 milioni già stanziati nel febbraio 2017, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo aggiunge altri 3 milioni di euro, destinati alla ridefinizione, allo sviluppo, all'integrazione e al completamento dei diversi interventi del progetto. Con questo incremento il contributo complessivo erogato dal Ministero sale a 12 milioni di euro, incidendo in maniera significativa (oltre il 30 per cento del finanziamento complessivo) sui quadri economici del progetto e imponendo necessariamente per legge una loro conseguente rimodulazione.
Nei prossimi giorni sarà dunque deliberato un nuovo progetto di fattibilità del Museo Fellini con i quadri economici aggiornati all'accresciuta disponibilità finanziaria di oltre 3 milioni di euro e di conseguenza sarà pubblicato anche un nuovo bando di progettazione (bando che sostituirà quello precedentemente approvato con determina dirigenziale n. 2867 del 2017).
"Si tratta di un obbligatorio adeguamento amministrativo - spiega l'assessore alle Arti, Massimo Pulini - che ben volentieri ci apprestiamo a fare, in quanto l'accresciuta disponibilità economica permetterà per il Museo internazionale Fellini di ideare e realizzare supporti, servizi, strutture di livello ancora più elevato. I 12 milioni di euro concessi dal Mibact sono la testimonianza tangibile dell'importanza e del valore che l'Italia pone su questa nuova infrastruttura culturale, eccellenza e luogo attrattivo non solo per il territorio riminese, ma per il Paese intero nel mondo. Nel nome di Federico Fellini, e con risorse adeguate, abbiamo adesso la possibilità concreta di realizzare una nuova forma museale, progettata dalle menti internazionali più creative".

(Rimini) Si terrà domenica 28 gennaio, in sala Manzoni a Rimini dalle 15, il ventottesimo convegno diocesano dei catechisti dal titolo ‘Vivere e insegnare le buone relazioni’. Il convegno sarà l'occasione per il vescovo Francesco Lambiasi di “incontrare tutti i catechisti della Diocesi e di rivolgere a loro la sua parola sulla gioia cristiana che scaturisce dal Battesimo, sacramento che innesta nella vita di Gesù risorto”, spiegano dalla curia.
I catechisti nella Diocesi di Rimini sono circa 2.500, di cui tre quarti donne con un'età compresa tra i 30 ed i 50 anni. Tra gli educatori, però, sono molti i ragazzi più giovani, anche maschi, impegnati nel servizio.

I lavori del convegno prenderanno spunto da una frase di papa Francesco: “Ricordatevi bene: un cristiano è un uomo e una donna di gioia, di gioia nel Signore; un uomo e una donna di stupore”. Il convegno, inoltre, è una ulteriore tappa di un percorso iniziato dall'Ufficio catechistico diocesano dall'inizio dell'anno pastorale, aiutato da una psicologa, da una professoressa di religione e da don Paolo Sartor, dal 2014 direttore dell'Ufficio catechistico nazionale. “Si tratta di approfondire la tematica di un catechista ‘buon pastore’ e per affrontare in maniera sempre più consapevole l'accompagnamento dei bambini nella loro crescita”.
"Ci siamo resi conto - spiega il direttore dell'Ufficio catechistico, don Daniele Giunchi - dell'importanza di riscoprire, nelle nostre comunità, la relazione buona dell'amicizia come fondamento del nostro camminare insieme. Come possiamo occuparci di bambini e ragazzi se non riusciamo, prima di tutto, a dare loro la testimonianza di una vita fraterna? Come parlare di Gesù, capace di relazioni buone, se non mettiamo in discussione il nostro modo di stare insieme? Camminiamo verso il Sinodo dei Giovani e abbiamo il desiderio del Pastore di raccoglierli e accompagnarli nell'ovile ma, lo dico come provocazione, il nostro ovile è un luogo di relazioni fraterne?".
Queste domande, provocazioni e speranze sono diventate il filo rosso dell'annuale convegno catechistico, “appuntamento molto atteso, a cui partecipano centinaia di persone dedite ad un servizio nascosto ma prezioso”.

Il Convegno sarà introdotto e coordinato dal direttore dell'Ufficio catechistico diocesano, don Daniele Giunchi, e si articola in tre momenti. Il primo è affidato alla professoressa Elena Bosetti, delle Suore di Gesù Buon Pastore e dottoressa in Teologia Biblica. Il suo intervento, dal titolo: ‘Gesù maestro di amicizia’, tratterà di amicizia attraverso il Vangelo, soffermandosi su Gesù e sulle sue relazioni buone, partire da quella instaurata con l'esattore delle tasse Zaccheo.
Il secondo intervento sarà affidato al vicario generale e direttore dell'Ufficio catechistico della Diocesi di Fabriano-Matelica, Tonino Lasconi. Saggista di fama, monsignor Lasconi interverrà sul tema ‘Le buone relazioni educative’. Data la sua grande esperienza catechetica, ma anche quella pastorale, don Lasconi conosce bene le dinamiche parrocchiali, conosce catechiste, parroci, bambini. A don Lasconi sarà affidata la scelta di esempi buoni da offrire alle catechiste “ma anche qualche provocazione diretta per scuotere le comunità dall'abitudine o dal ‘tanto non cambia nulla’”.
Le conclusioni saranno affidate al monsignor Francesco Lambiasi.

Venerdì, 26 Gennaio 2018 11:12

Prof invia audio hot a una 15enne

(Rimini) "Il tuo amore me lo devi dimostrare. Puoi farmi vedere quello che sai fare, ma senza farlo sapere. Basta che non ci vedano". Erano più o meno questi i contenuti dei messaggi vocali e non solo inviati da un professore a una studentessa 15enne di un istituto superiore di Riccione. Ci sarebbero state poi richieste esplicite di atti sessuali, che l'uomo 45enne avrebbe registrato con voce roca e sospirante, per poi inviarle alla studentessa con la quale aveva da tempo una relazione sentimentale, come confermato dalla stessa ragazzina.

"Basta che non ci scopra nessuno" era l'unica avvertenza del professore, sul cui comportamento la Procura della Repubblica di Rimini ha aperto un fascicolo d'indagine per violenza sessuale su minorenne. I messaggi, poi inviati ad altre studentesse, sono finiti quindi nelle mani di alcune mamme e del preside dell'istituto che ha segnalato la vicenda alla polizia. Dai file audio si riconoscerebbe la voce del docente e quindi anche la destinataria dei messaggi. Gli agenti della Questura di Rimini hanno così identificato i due e la ragazza ha ammesso di avere una relazione sentimentale, anzi di essere innamorata del prof, da tempo.Sarebbe stata lei stessa, nell'ingenuità dei 15 anni, a divulgare il contenuto dei messaggi audio ad altri compagni di scuola e alle amiche più strette. Le registrazioni da diverse settimane sarebbero finite sui telefonini degli studenti della scuola, e se inizialmente erano state bollate come uno scherzo o invidie tra mamme per le rispettive figlie, sono diventate oggetto di un'indagine di polizia. "Io non posso entrare nei pettegolezzi tra mamme", ha detto il preside che, raggiunto telefonicamente dall'ANSA non ha voluto rilasciare altredichiarazioni, ma ha lasciato capire che la scuola "qualcosa ha fatto", si è mossa.

Proprio in seguito alla sua segnalazione, infatti, la Procura della Repubblica di Rimini, il procuratore capo Elisabetta Melotti e il sostituto procuratore Paola Bonetti, con delega alle indagini alla Squadra Mobile della Questura, hanno aperto un fascicolo d'indagine sull'uomo. Gli investigatori, nel massimo riserbo, stanno portando avanti tutte le misure che il caso richiede, per delineare i contorni di una vicenda non ancora del tutto chiara. Non solo i file audio diventano un dato importante per le indagini, ma anche le testimonianze delle amiche della ragazzina, degli altri studenti, giovani tra i 16 e i 18 anni, e quelle dei genitori. Le loro deposizioni saranno parte integrante del fascicolo. L'indagine, delicata per il coinvolgimento di minori e l'ambito scolastico, è dunque alle prime battute, ma avrebbe già avuto la conferma da parte della 15enne della relazione col professore, in maniera consenziente, e altri elementi importanti sarebbero già stati acquisiti (Ansa).

(Rimini) Mercoledì scorso un ragazzino all’uscita del centro studi di Viserba un incidente che ha coinvolto un ragazzino e un bus di Start Romagna. In pratica, lo studente è rimasto lievemente ferito ad un piede, rimanendo coinvolto nella calca che si ripete spesso all’arrivo dei bus, con tutti i ragazzi che si spintonano davanti alle porte del bus per salire.
“La Uiltrasporti di Rimini esprime forte preoccupazione per quanto riguarda la sicurezza all’entrata e all’uscita degli studenti delle varie scuole della Provincia di Rimini, si rende necessario un controllo maggiore per la tutela della incolumità degli studenti. Come Uil Trasporti di Rimini chiediamo a tutti i Comuni della Provincia e ad Agenzia Mobilità di affrontare la problematica sopra evidenziata per trovare una soluzione, in tempi celeri, che sappia risolvere questo preoccupante problema che investe la sicurezza di tanti giovani e per migliorare il lavoro degli autisti start Romagna che si trovano ad operare in condizioni di gravi difficoltà”.

Venerdì, 26 Gennaio 2018 09:26

26 gennaio

Messaggi hot a 15enne, prof indagato | Allarme smog | Sigep da record

(Rimini) L'acronimo inglese è Adhd (Attention deficit hyperactivity disorder), ovvero disturbo da deficit di attenzione e iperattività. Secondo le ricerche epidemiologiche a livello mondiale bambini e adolescenti iperattivi, affetti da una vera e propria patologia, rappresenterebbero il 5,3% della popolazione tra 5 e 17 anni. In Italia ne soffre almeno l'1% dei soggetti appartenenti a quella fascia d'età. Anche in Romagna un terzo dei bambini in età scolare e prescolare certificati con diagnosi cliniche, o almeno una comorbidità, presenta questo tipo di disturbo.
Per affrontare questa nuova e sempre più diffusa forma di disagio nasce ‘Adhd Rimini’, associazione di promozione sociale creata dall'unione di professionisti del settore, educatori, psicologi, e dalla collaborazione con ‘Cooperativa sociale Ancora’. Realtà, che attualmente segue le attività per l'integrazione scolastica nei comuni di Rimini, Cattolica, Misano Adriatico e San Giovanni in Marignano. Direttore scientifico di "Adhd Rimini" è il professore Gianluca Daffi, esperto in disturbi del comportamento e docente presso l'università Cattolica di Brescia e di Bolzano.

‘Adhd Rimini’ sarà presentata ufficialmente a Rimini, sabato 27 gennaio al "Centro per le Famiglie" (Piazzetta dei Servi 1 – ore 15.30). All'incontro parteciperanno, insieme alla presidente della neonata associazione Paola Cairoli e al direttore scientifico prof. Gianluca Daffi, l'assessore alle politiche scolastiche del comune, Mattia Morolli e la presidente del comitato scientifico ‘Coop Ancora’, Simonetta Botti. "Ci confrontiamo con un fenomeno in forte crescita - spiega Paola Cairoli - per rispondere a questo nuovo bisogno, abbiamo deciso di fondare un'associazione che spiega questo disturbo, comunica e applica le metodologie per affrontarlo. Soprattutto, accoglie e ascolta senza giudicare o etichettare le famiglie che chiedono un supporto".

"E' fondamentale che nascano gruppi con il fine di supportare bambini, genitori, insegnanti e di promuovere spazi positivi di confronto dove nessuno si senta portatore di verità assolute, ma ognuno possa portare liberamente la propria esperienza" aggiunge Gianluca Daffi. ‘Adhd Rimini’ nasce infatti per far riconoscere e conoscere le fragilità dovute al disturbo d'attenzione e iperattività e offrire consulenza psico-educativa, training individualizzato con il bambino/o o ragazzo/a attuato da Homework Tutor professionisti formati al Metodo Start. ideato da Daffi. A cui si aggiungono parent training, corsi di formazione e laboratori didattici-interattivi.

(Rimini) Potrebbe finire nei guai un insegnante, autore di alcuni file audio inviati via chat, contenenti esplicite richieste di prestazioni sessuali, a una studentessa 15enne di un istituto superiore di Riccione (Rimini). Le registrazioni, da diverse settimane sui telefonini dei ragazzini della scuola, sono arrivate anche alle mamme che si sono rivolte al preside dell'istituto, il quale, a sua volta, ha segnalato tutto alla polizia di Stato. Quello che inizialmente era stato bollato come un pettegolezzo tra mamme per invidie tra le rispettive figlie è diventata una seria preoccupazione quando hanno scoperto che l'autore dei file e delle richieste sessuali nei confronti di una studentessa di appena 15 anni era uno dei professori che, da parte sua, avrebbe anche ammesso con la mamma di avere una relazione sentimentale, di essere innamorata del docente (ANSA).

(Rimini) Questa mattina, nell’ambito di alcuni controlli, gli agenti della questura di Rimini hanno identificato in un hotel di Rivazzurra due algerini, di 40 e 47 anni, risultati irregolari sul territorio nazionale. Il 40enne è stato arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei suoi confronti dal tribunale di Bologna per i reati di furto aggravato e indebito utilizzo di carta di credito; nel tentativo di sviare i poliziotti l’uomo ha anche fornito, invano, false generalità sulla propria identità e per questo è stato ulteriormente denunciato all’autorità giudiziaria. Il 47enne è invece risultato non in regola sul territorio nazionale e con a suo carico un decreto di espulsione. E’ stato quindi indagato per aver fatto rientro sul territorio nazionale e nei suoi confronti sono state avviate le procedure per l’accompagnamento presso il Centro di identificazione ed espulsione. Nei prossimi giorni i controlli continueranno in stabili abbandonati, parchi e aree verdi della città e in tutte quelle zone dove sono più evidenti segnali di degrado e disagio.