(Rimini) Poco dopo la mezza notte della notte scorsa, una pattuglia dei carabinieri, su segnalazione al 112, è intervenuta in via Santa Cristina al centro ricreativo ‘Don Pippo’, dove un 34enne, della Repubblica Ceca, si era arrampicato sul traliccio dell’illuminazione degli impianti sportivi, minacciando di suicidarsi. Da primi accertamenti risulta che gesto sia dovuto a una momentanea crisi depressiva s fatto che recentemente lo straniero ha ricevuto l’ordinanza che lo obbliga a lasciare il territorio nazionale entro 30 giorni.
L’uomo riportato alla ragione dopo un’opera persuasiva inizialmente attuata dai militari del 112 che hanno risposto alla sua chiamata e successivamente da parte dei colleghi intervenuti sul posto, è sceso dal traliccio con aiuto dei vigili del fuoco, intervenuti nel frattempo con una autoscala. L’autore della disavventura in buone condizioni fisiche, è stato affidato alle cure dei sanitari del 118 e successivamente ricoverato presso reparto psichiatria dell’ospedale di Rimini per gli accertamenti sanitari del caso.

(Rimini) “Si chiamava Guido Cohen, insieme alla moglie aveva una merceria che si affacciava sulla piazza di Viserba”. La storia del commerciante ebreo la racconta Laura Fontana, responsabile del progetto Memoria del Comune di Rimini, in occasione degli 80 anni dalle leggi razziali.
“Lui, genovese, trasferito a Rimini con la moglie. Ma soprattutto ebreo, quando essere ebreo era una colpa e in molti casi una condanna certa. Da qui la cattura, la deportazione, la fuga, fino al ritorno a casa, a Rimini, dove morì nel 1969. E’ solo una delle tante storie di riminesi, d’adozione e non, che hanno pagato sulla loro pelle le conseguenze delle leggi razziali, di cui quest’anno ricorre l’ottantesimo anniversario della promulgazione da parte del governo fascista e che segnarono l’inizio della tragedia degli ebrei residenti in Italia”.

Quella di Cohen è una delle storie raccontata nel volume ‘Spiagge di lusso - Antisemitismo e razzismo in camicia nera nel territorio riminese’ curato da Antonio Mazzoni e Lidia Maggioli, che ripercorre minuziosamente alcune delle storie di famiglie (circa una trentina in tutto quelle censite) che hanno subito ripercussioni, vessazioni in conseguenza alle leggi razziali. La storia di Cohen, che lui stesso raccontò una volta tornato a Rimini ai suoi clienti e conoscenti che ne hanno poi tramandata la vicenda, come quella di molte altre “è fatta di casualità, coincidenze, secondi che possano determinare la vita o la morte”. Arrivato da Genova, “apre una bottega di merceria a Viserba, in piazza Pascoli, insieme alla moglie Lina, ‘ariana’. La sua origine ebraica però non gli dà scampo: nel 1938 viene schedato come ebreo, nel 1939 lui stesso presenta autodenuncia di appartenenza alla razza ebraica. Viene arrestato nel luglio del 1944, condotto a Verona per essere deportato ad Auschwitz. Nel frattempo gli viene confiscata la sua abitazione, in via Santa Maria del Mare. Per quanto è stato possibile ricostruire, pare che il commerciante sia riuscito a fuggire durante il trasferimento verso nord, rifugiandosi in una clinica della zona di Varese per una decina di mesi. Tornò poi a Rimini, una Rimini distrutta ma libera, riprendendo in mano la merceria a Viserba e dove rimase fino alla sua morte, che avvenne in una casa di cura nel 1969”.
Una famiglia “indelebilmente segnata dalla guerra e dalla follia delle leggi razziali, come lo furono tanti uomini, donne, bambini, alcuni dei quali magari vicini di casa dei nostri genitori, dei nonni, dei nostri avi. La memoria deve passare anche dalla narrazione delle testimonianze, dagli episodi reali, per far sì che il passare degli anni non cancelli il dolore e le ferite della guerra, trasformandole solo in fredda materia per i libri di storia”.

(Rimini) Si è svolta lo scorso fine settimana, presso l’Ucla Royce Hall e il J. Paul Getty Museum di Los Angeles, una conferenza che ha avuto come oggetto 'The power of art, the power of fame. The extraordinary renaissance court of Sigismondo Pandolfo Malatesta, Lord of Rimini'. Un appuntamento  che ha avuto come tema l'analisi della figura di Sigismondo Pandolfo Malatesta. Alla conferenza, cui ha dato grande impulso il professor Massimo Ciavolella (Sigismondo d'Oro 2016) che ha presentato il libro di Ferruccio Farina dedicato proprio a Sigismondo, hanno partecipato il sindaco di Rimini Andrea Gnassi e il sindaco di Gradara Filippo Gasperi.

"Dovrà esserci nei prossimi anni un lavoro costante, continuo, per affermare Rimini come grande culla d'arte italiana - è la riflessione del sindaco di Rimini Andrea Gnassi al termine della conferenza -. Dalla città romana alla scuola riminese del Trecento, dal Rinascimento all'Ottocento dei bagni marini e di Verdi, al Novecento di Federico Fellini. Un territorio di mare e paesaggi italiani, di vallate, castelli borghi, la Valmarecchia e la Valconca. In qualche modo dobbiamo anche superare questo meccanismo strano e duale: al nostro interno ci diciamo che non abbiamo nulla da invidiare alle grandi e piccole città d'arte italiane, ma poi vi è una sorta di freno o 'complesso' nel promocommercializzare il nostro territorio anche in mercati 'alti' che, come gli Stati Uniti, all'Italia chiedono incanto e bellezza. Un'operazione d'altissimo livello come quella organizzata con massimi esperti mondiali del Rinascimento da una delle più prestigiose università al mondo, la Ucla, e un'istituzione culturale anch'essa unica al mondo come il J. P Getty Museum ha anche questo obiettivo, quello di certificare e accreditare definitivamente Rimini come territorio d'arte e di storia nel mondo e non solo tra le mura di casa. Lo ha fatto pochi giorni fa il NY Times che attraverso Fellini e il Fulgor ha parlato di Rimini come uno dei 52 posti al mondo da vedere; lo deve fare questo lavoro sul Rinascimento, affermando la bellezza unica, densa di fascino e di storia, propria dei nostri tesori, dalla costa a Mondaino, da Gradara a San Leo, a Verucchio, Pennabilli, Montefiore".

(Rimini) Nel corso del 2017 a Miramare si è registrato un numero di passeggeri pari a 301.575 (aviazione commerciale), facendo registrare una crescita del +26,4% rispetto al 2016. Pari a 1.980 il numero di movimenti, corrispondente ad un decremento del 5,9% rispetto al 2016. I dati sono resi noti da Airiminum 2014 spa, società di gestione dell'Aeroporto Internazionale di Rimini e San Marino ‘Federico Fellini’.
Nel 2017 il portafoglio passeggeri commerciali si compone di 167.147 passeggeri provenienti con voli di linea (pari al 55,4% del portafoglio complessivo) e 134.428 passeggeri provenienti con voli charter (pari al 44,6% del portafoglio complessivo).

I passeggeri provenienti da paesi europei sono pari a 37.526 (pari al 14,2% del portafoglio complessivo), mentre quelli provenienti da aree extra Europa sono 263.391 (circa l'87,3% del portafoglio complessivo). Con riferimento a questo mercato, l'aeroporto Fellini si posiziona al nono posto tra gli aeroporti italiani (nella tabella).
I due principali paesi di provenienza sono stati la Russia con 218.388 passeggeri (pari al 72,4% del portafoglio complessivo) e l'Albania con 34.168 passeggeri (pari all'11,3% del portafoglio complessivo).

L'aviazione generale, invece, ha registrato nel corso dei 12 mesi del 2017 un numero di movimenti pari a 2.052 (+12,0% rispetto all'anno precedente) e un numero di passeggeri pari a 4.001 (+37,8% rispetto all'anno precedente).
Nel 2017 il fatturato complessivo del Gruppo è stato pari a 9.326.382 euro (+83,9% rispetto al 2016), di cui 64,2% per le attività aviation, con 5.988.944 euro (+47,7% rispetto al 2016) e 35,8% per le attività non aviation, con 3.337.438 euro (+227,8% rispetto al 2016).

Martedì, 30 Gennaio 2018 14:27

Uno bianca, 30 anni dall’agguato alle Celle

(Rimini) Il vice sindaco di Rimini Gloria Lisi ha deposto questa mattina un mazzo di fiori presso il monumento dedicato alle vittime della banda della Uno bianca, all'ingresso del supermercato "'i Portici'" di via XXIII settembre, per ricordare Giampiero Picello, la guardia giurata uccisa nell'assalto dal gruppo criminale, nel 30° anniversario della morte. Insieme al vice sindaco, per la prima volta, Maurizio Gengotti, che quel giorno si trovava all'esterno della Coop e fu ferito insieme ai suoi famigliari dai colpi esplosi dai fratelli Savi.
"Insieme a Picello – è il commento del vice sindaco Lisi – l'Amministrazione comunale di Rimini vuole ricordare oggi tutte le ventitre vittime della banda della Uno bianca. La famiglia Gengotti è stata testimone diretta di quel tragico giorno. Oltre a Maurizio, nei giorni scorsi, ho avuto il piacere di parlare anche con sua figlia Francesca, ferita gravemente trent'anni fa, che ha trovato la forza, dopo tanti anni, di esternare i suoi ricordi. Sono grata a loro per il coraggio dimostrato e la forza di volontà con cui sono riusciti a superare ferite fisiche e psicologiche così difficili. La presenza di Maurizio assume proprio per questo vissuto un forte valore, anche simbolico, per tutta la comunità riminese"
"Dopo trent'anni – ha spiegato Maurizio Gengotti - ho deciso di tornare, per la prima volta, nel posto esatto dove trent'anni fa mi trovavo durante l'assalto dei fratelli Savi, e ricordare davanti al monumento a loro dedicato, tutte le vittime di quel tragico periodo. Fino ad oggi era sempre rimasto un ricordo privato, un momento tragico che non si dimentica, ma che da oggi posso accantonare e vivere con più distacco. Ho cercato anche di parcheggiare dove avevo messo la macchina allora, e ho voluto rivedere il punto esatto della rampa di accesso alla Coop, dove mi trovavo insieme alla mia famiglia quando hanno aperto il fuoco. Ricordo il fucile estratto da sotto il cappotto da uno dei fratelli Savi e i pallini che rompevano finestrini, vetri e rimbalzavano intorno a me per minuti interminabili; i medici che si trovavano dentro il supermercato e ci hanno soccorso per primi. Poi, la lunga trafila di visite, operazioni e ricoveri fino ad oggi, dove questa data è venuta negli anni a coincidere, per uno strano caso del destino, sia alla nascita di mia nipote, sia alla laurea dell'altra mia figlia".

Martedì, 30 Gennaio 2018 14:25

Economia, diminuiscono le imprese attive

(Rimini) Secondo i dati diffusi da Unioncamere – Infocamere, al 31 dicembre 2017 nel sistema aggregato Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) si contano 82.055 imprese registrate (sedi), di cui 71.433 attive. L'imprenditorialità in provincia è particolarmente diffusa: 98 imprese attive ogni 1.000 abitanti (91 imprese a livello regionale e 85 a livello nazionale). "I dati confermano la caratterizzazione articolata e dinamica del tessuto produttivo del territorio Romagna che presenta una elevata e diffusa imprenditorialità – dichiara Fabrizio Moretti, presidente dell'Ente camerale -. La Camera si impegna concretamente per supportare il sistema territoriale con azioni mirate alle diverse esigenze delle varie tipologie di imprese e anche attraverso la lettura e l'analisi continua e approfondita dei dati economici e degli scenari, fino alla programmazione delle strategie per la competitività, attrattività e sviluppo." Al 31 dicembre 2017 le localizzazioni registrate (sedi e unità locali) sono 99.642, delle quali 88.409 attive (+0,1% rispetto al 31/12/2016).

Nel corso dell'anno 2017 nell'aggregato Romagna si sono verificate 4.477 iscrizioni e 4.645 cancellazioni (al netto di quelle d'ufficio) per un saldo negativo di -168 unità. Il tasso di crescita annuale delle imprese registrate è stabile, attestandosi a -0,20% (risulta tuttavia nullo se considerato al netto dell'agricoltura: +0,06%), valore inferiore al dato regionale (-0,14%) e in controtendenza rispetto a quello nazionale (+0,76%). Nel confronto tendenziale con il 2016 si riscontra una diminuzione delle imprese attive pari allo 0,4%, inferiore alla variazione negativa regionale (-0,7%), mentre a livello nazionale si registra una situazione stabile (+0,1%). Sebbene le imprese attive siano in flessione in termini tendenziali, positiva appare la stabilizzazione del trend. La diminuzione annua risulta infatti analoga a quella verificatasi nel 2016 e permane al punto percentuale. Per quel che riguarda i settori economici, i principali risultano, nell'ordine: Commercio (24,1% sul totale delle imprese attive), in calo dell'1,1%, Costruzioni (14,7%), in calo dell'1,2%, Agricoltura (12,9%), in flessione dell'1,9%. Alloggio e ristorazione (10,4%) risulta in leggera crescita (+0,3%); Industria manifatturiera (8,7%) risulta in flessione (-0,8%), mentre le Attività immobiliari (7,7%) sono in leggera crescita (+0,3%). Si segnala la dinamica positiva dei settori "Attività professionali, scientifiche e tecniche" (incidenza del 3,3% sul totale, con una crescita dell'1,4%), "Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese" (incidenza del 2,7%, +5,5%), "Attività artistiche, sportive, d'intrattenimento" (incidenza del 2,3%, +0,6%), "Servizi d'informazione e comunicazione" (incidenza dell'1,9%, +3,0%) e le "Attività finanziarie e assicurative" (incidenza dell'1,9%, +1,2%). Infine le "Altre attività di servizi" (incidenza del 4,6%) crescono dell'1,3%. Per quanto concerne la natura giuridica, più della metà delle imprese attive (il 56,1%) sono imprese individuali, a cui seguono le società di persone (23,8%) e le società di capitale (17,9%), unica forma giuridica in aumento (+2,7%) come si riscontra anche negli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia).

In provincia di Rimini a fine 2017 si contano 39.561 imprese registrate, delle quali 34.293 attive. L'imprenditorialità è particolarmente diffusa: 102 imprese attive ogni 1.000 abitanti (91 imprese a livello regionale e 85 a livello nazionale). Le localizzazioni registrate (sedi e unità locali) sono 48.773 delle quali 43.146 attive (+0,5% rispetto al 31/12/2016). Nel corso dell'anno 2017 si sono verificate 2.440 iscrizioni e 2.310 cancellazioni, con un saldo positivo di 130 unità; +0,33% è il tasso di crescita annuale delle imprese registrate (+0,49% al netto dell'agricoltura), in controtendenza rispetto al dato negativo regionale (-0,14%) ma inferiore a quello nazionale (+0,76%). Nel confronto con il 31 dicembre 2016 si riscontra una stabilità delle imprese attive (+0,1%; +0,3% escludendo il settore agricolo), analogamente all'andamento nazionale e in controtendenza rispetto alla variazione negativa regionale (-0,7%).

Riguardo ai principali settori economici si trovano, nell'ordine, il Commercio (26,1% incidenza sul totale delle imprese attive) in flessione dello 0,4%, le Costruzioni (14,2%) in flessione dell'1,2%; Alloggio e ristorazione (13,7%, stabile) e le Attività immobiliari (9,3%) in crescita dello 0,9%. Le imprese attive nel settore manifatturiero (7,5% del totale) sono rimaste stabili (-0,1%) mentre quelle agricole (7,4%) si sono ridotte dell'1,8%. Si segnala la dinamica positiva dei settori "Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese" (incidenza del 3,1% sul totale, +6,4% la dinamica annua), "Servizi d'informazione e comunicazione" (incidenza del 2,0%, +5,1%).
Con riferimento alla natura giuridica, sono maggioritarie le imprese individuali (53,7% sul totale), seguite dalle società di persone (25,7%); le società di capitale (18,8%) sono l'unica forma giuridica in aumento (+3,2%).

Martedì, 30 Gennaio 2018 14:01

Lavoro, il Comune assume a tempo indeterminato

(Rimini) Il Comune di Rimini comunica che sono indetti due concorsi pubblici, per esami, per la copertura a tempo indeterminato e pieno dei seguenti posti di categoria "C" (posizione economica C1) per 7 posti di istruttore e 3 di istruttore tecnico. I requisiti richiesti e le modalità di partecipazione sono riportati negli avvisi pubblici integrali pubblicati sul sito Internet del Comune di Rimini alla pagina http://www.comune.rimini.it/comune-e-citta/comune/concorsi/concorsi. La candidatura dovrà avvenire mediante compilazione di un modulo di domanda on-line entro il 1 marzo 2018. Info ufficio concorsi 0541 704965/704967 e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Martedì, 30 Gennaio 2018 13:59

Confcommercio: Errore ampliare Comet

(Rimini) “Siamo stati i primi ad iniziare la battaglia contro il proliferare della grande distribuzione organizzata sul nostro territorio. Outlet, centri commerciali, super store: da San Marino a Bellaria, da Misano a San Giovanni in Marignano fino a Riccione è ormai un pullulare di progetti in stato più o meno avanzato. E ora anche Rimini fa la sua parte, con l’approvazione da parte della Terza Commissione consiliare della costruzione di un nuovo concept store di Comet a ridosso della Statale 16. Una nuova struttura commerciale di 6.000 metri quadri, di cui 3.200 mq di vendita al dettaglio e 2.800 di commercio all’ingrosso. Un errore grave averne previsti addirittura di più nei Piani particolareggiati passati e ancora nel RUE: un errore che non cambia nella sostanza con la diminuzione dell’area edificabile concessa, perché va comunque ad incidere fortemente sul territorio”. Così Gianni Indino, presidente Confcommercio della Provincia di Rimini.
“In un’area non vastissima - prosegue indino - c’è dunque l’idea di aprire 6/8 centri commerciali, scelta di grande impatto sia dal punto di vista sociale, sia economico, commerciale, viario e ambientale. Ci sembrano decisioni fuori dal mondo. In un territorio come il nostro che tenta di uscire lentamente da una crisi che ha stritolato le piccole realtà, il commercio al dettaglio e i negozi di vicinato, le amministrazioni locali continuano con scelte miopi, capaci di minare il tessuto economico e sociale”.
Come Confcommercio “abbiamo chiesto un incontro in Regione, affinché vengano messi dei paletti ad una situazione che sta sfuggendo di mano e che è in netta controtendenza con ciò che accade a livello nazionale e internazionale. Mentre l’Unione Europea ci impone l’azzeramento del consumo di suolo entro il 2050, lo Stato pensa a norme stringenti e vincolanti, mentre altre Regioni italiane come Trentino Alto Adige, Abruzzo e Veneto hanno detto stop alle nuove strutture per la grande distribuzione organizzata, qui ogni giorno dobbiamo tornare in trincea per combattere questa battaglia a favore delle piccole imprese e delle loro famiglie”.

Martedì, 30 Gennaio 2018 09:04

30 gennaio

Studenti testimoni | Definiti i candidati

(Rimini) La terza Commissione consigliare ha dato parere favorevole (col voto a favore della maggioranza e l’astensione della minoranza) allo schema di convenzione tra Comet Spa e Amministrazione comunale per il piano di ampliamento della società e che prevede la realizzazione di un nuovo fabbricato dedicato alla vendita, su un terreno che si affaccia sulla Statale 16. Il permesso di costruire convenzionato andrà a sostituire i due piani particolareggiati precedentemente approvati su parte delle aree interessate dall'intervento, piani che il Consiglio Comunale sarà chiamato a revocare, su richiesta della proprietà, consentendo così di applicare anticipatamente la norma oggi prevista dal R.U.E. L’intervento rientra tra le possibilità offerte dal “Pacchetto Impresa”, consentendo al privato di realizzare un nuovo fabbricato funzionale alle attuali necessità dell'azienda, garantendo all’Amministrazione gli standard già previsti dai precedenti piani, così come previsto dalla convenzione. L’intervento, che interessa una superficie utile di circa 6mila metri quadrati in tutto, prevede un decremento della capacità edificatoria sia rispetto ai precedenti piani sia rispetto alle previsioni di RUE (rispetto al quale ha un abbattimento complessivo del 40%) e si prospetta come una operazione di sviluppo di un’azienda da tempo attiva in città.