27 gennaio
“Siamo innamorati” | “E’ una vendetta” | Prenota in hotel chiuso per sequestro
Donna in coma etilico, compagno aggredisce sanitari e poliziotti
(Rimini) Durante la notte, una volante è stata chiamata in via Regina Elena in ausilio agli operatori del 118. Nei pressi dell’ingresso di un residence era infatti già intervenuta un’ambulanza per prestare soccorso ad una donna in coma etilico. Durante i primi interventi sanitari, il compagno della donna, un riminese 47enne in evidente stato di agitazione, con atteggiamento aggressivo ha impedito ai parasanitari di prestarle le cure mediche, minacciandoli di morte qualora avessero toccato la donna e spintonandoli con violenza, colpendoli ripetutamente con pugni al viso.
Gli operatori della volante, non senza difficolta sono riusciti a bloccare in sicurezza l’uomo, il quale nonostante ciò non desisteva nel suo comportamento violento, stavolta rivolto ai poliziotti, cercando più volte di colpirli sferrando calci e pugni.
Fatto salire sull’autovettura l’uomo, che annovera diversi precedenti per maltrattamenti in famiglia, lesioni e guida in stato di ebbrezza, veniva condotto in Questura ove è stato tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e violenza aggravata ad un incaricato di pubblico servizio e lesioni.
Messaggi hot a 15enne, fidanzata figlio
(Rimini) Sono due i file audio con esplicite richieste di atti sessuali inviati dal professore 45enne di Riccione indagato dalla Procura di Rimini per violenza su minore ad una studentessa 15enne. La ragazza è la fidanzatina del figlio maggiorenne del docente. Intanto il professore è rimasto regolarmente in servizio. Il docente infatti non risulta sospeso dall'incarico. Prosegue l'indagine della squadra mobile, nata dalla segnalazione del preside dell'istituto superiore, che aveva raccolto a sua volta quella di alcune mamme. Non ci sarebbe inoltre nessuna denuncia da parte dei genitori della ragazzina che avrebbe subito ammesso di avere una relazione consenziente col prof. E' stata lei a girare i file ad alcune amiche e da queste sarebbero finite sui cellulari di altri ragazzi della scuola. La polizia sta raccogliendone le deposizioni. Sono stati inoltre sequestrati pc e cellulare dell'uomo per vanno accertate le circostanze della relazione e verificare le ammissioni della 15enne (Ansa).
Ricercati arrestati in un albergo di Marina Centro
(Rimini) Due ricercati, uno irregolare, sono stati arrestati ieri dalla polizia in un albergo di Marina Centro. Si tratta di un 43enne riminese con un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Como e un cittadino straniero di 40anni circa che si sarebbe dovuto trovare ai domiciliari.
Bellaria, ex marine sfascia bar
(Rimini) Attimi di panico per i gestori ed i clienti di un Bar di via Panzini a Bellaria Igea Marina. Ieri pomeriggio verso le 17, come in una scena di un film americano, un cliente senza motivo ha iniziato a rovesciare tavoli e tirare sedie. Gli avventori rimasti immobili hanno chiamato l’intervento del 112. I militari sul posto si sono trovati davanti un personaggio già noto, in quanto oggetto di altri interventi. Si tratta infatti di “un energumeno palestrato 55enne, di origini americane, ex marines, trasferitosi in Italia a seguito di una relazione con una donna del luogo, tra l’altro interrotta, ma da alcuni anni affetto da problemi psichici per il quale era già in cura”, spiegano i carabinieri che, dopo averlo distratto offrendogli alcune brioche, hanno messo in sicurezza gli altri clienti e i proprietari del bar attendendo il supporto di altre pattuglie. Dopo dieci minuti sul posto sono arrivati cinque militari dell’Arma, due della locale Polizia Municipale ed il personale medico e paramedico dell’ambulanza del 118. Riusciti ad immobilizzarlo in sicurezza, senza che nessuno si facesse male, “l’esagitato” è stato sedato, prima di essere trasportato al reparto psichiatria dell’ospedale di Rimini ove è stato ricoverato in osservazione. Da primi accertamenti sembrerebbe che l’uomo aveva temporaneamente sospeso di seguire la terapia. Nessun danno ad altre persone e all’esercizio.
Sanremo, due fioristi romagnoli al festival
(Rimini) Sono in 24 e rappresentano l'eleganza, la storia e la cultura della composizione e della decorazione floreale tricolore. Per il terzo anno li porta al Festival di Sanremo l'Associazione Nazionale Piante e Fiori d'Italia, diretta da Cristiano Genovali. Grazie al contributo del maestro ligure, Chicco Pastorino di "Pianeta Fiore, renderanno unici ambiente e luoghi del Festival della Canzone, portando un tutto il mondo l'immagine dei fiori e delle piante italiane. Tra di loro anche una nota targata Romagna. Assieme al gruppo ci sarà anche quest'anno la sammarinese Mara Verbena di "Fior di Verbena", mentre la new entry del team Francesco Poggiali, vincitore del concorso "Bouquet Festival Sanremo", arriva da Brisighella.
Come è ormai tradizione i vari bouquet che verranno offerti a cantanti e ospiti del teatro Ariston da "Piante e Fiori d' Italia, "I Fioristi Italiani" e "Pianeta Fiore", avranno un filo conduttore a legarli. Spazio inconsueto e affascinante per alcuni aromi tipici della riviera ligure di levante. Nella giornata inaugurale i fiori saranno accompagnati dalla maggiorana considerata simbolo della felicità. Nella seconda serata sarà di scena il timo, da sempre accostato a operosità e diligenza. Terzo giorno dedicato alla salvia una delle più famose piante officinali e simbolo di longevità. A seguire il rosmarino, pianta protagonista delle "Metamorfosi" di Ovidio a cui seguirà, quale gran finale, il re della terra di Liguria: il basilico.
Scuola e stile della decorazione floreale italiana sono un modello e un riferimento in tutto il mondo. La nostra associazione raccoglie veri e propri professionisti , ed esprime la cultura, la storia e la tradizione del bello del nostro Paese – spiega Mara Verbena coordinatrice della "Guida I fioristi Italiani" – con il nostro lavoro cercheremo di offrire un piccolo contributo per rendere ancora più affascinante il Festival e avremo modo di mostrare al pubblico in sala e degli schermi TV quanto la passione, la ricercatezza e lo studio in un settore così esclusivo possano spostare l'ago della bilancia nella direzione della bellezza".
Scritte naziste e roghi, Rossi (Pd) “sconcertata”
(Rimini) Il motto di Auschwitz sull’officina riminese prima e ora l’iniziativa di bruciare fantocci raffiguranti Laura Boldrini, Paolo Gentiloni e Donald Trump del Movimento dei Giovani della Lega a Busto Arsizio, genera sconcerto nella consigliera regionale Nadia Rossi.
«È profondamente triste – dice Rossi – ma anche preoccupante apprendere come le ideologie della razza, del genocidio e della violenza più assoluta pervadano non solo forze estremiste ma anche istituzionali come la Lega oltre a trovare cittadinanza anche nella nostra Rimini. Trovo inquietanti le vicende che si fondano sul silenzio dell’ignoranza, della mancanza di memoria e di qualunque forma, anche elementare, di cultura. Rimango sconcertata nel constatare come nel 2018 la scritta “Arbeit macht frei” campeggi all’ingresso di un’autofficina riminese e possa essere scambiata per una banale pubblicità. Questo sommato a quanto accaduto alla macabra festa della Giobia a Busto Arsizio, rappresenta la quint’essenza del terrore. Questo fuoco, frutto di quell’onda nera che era ed è del nazismo è tornata prepotentemente ad uscire dalle fogne della storia in tutto il nostro Continente. Sono fiamme che coinvolgono tutta l’Europa e che rischiano di arrivare e infettare anche i nostri territori. Queste iniziative non possono essere accettate e tollerate».
Apprendere queste notizie fa male e la consigliera ribadisce la necessità di mettere in campo ulteriori azioni da parte di tutte le istituzioni.
«Fatti come questi fanno riflettere. – prosegue – Vedere come qualcuno scelga di rinunciare all’esercizio di quella cittadinanza consapevole che nel nostro Paese è stata pagata con il sangue, sconcerta e fa male, in particolare in una città come Rimini che è medaglia d’oro della Resistenza. Tutto ciò lascia increduli ma fa capire il valore della Giornata della Memoria. Spero che questi episodi rafforzino, ad ogni livello politico ed istituzionale, la convinzione di quanto sia essenziale la sensibilizzazione capillare sui temi della Shoah per evitare che possa ripresentarsi, anche grazie all’indifferenza o all’ignoranza di tanti, una pagina così buia del genere umano».
Cia Romagna, riminese il vice presidente Falcioni
(Rimini) «Ho l’onore e l’onere - afferma il presidente della Cia Romagna, Danilo Misirocchi - di rappresentare la Cia in questa sua nuova dimensione. Stiamo parlando di circa 6mila aziende, di oltre 18mila soci, 106 dipendenti a tempo indeterminato, una presenza capillare sul territorio romagnolo con 35 sedi: il territorio è il punto di partenza e di arrivo di tutta l’attività politica e dei sevizi. Rappresentiamo un’area vasta, articolata, dove sono presenti tante tipologie di colture con esigenze in certi casi sicuramente simili, ma non uguali. Tutte le sfumature e le diversità sono da cogliere, da valutare, a tutte serve dare voce, a tutte serve dare una risposta. L’agricoltura, sempre e comunque parte costituente del territorio, è cambiata; le aziende si innovano, i servizi devono innovarsi partendo dalle esigenze delle aziende e delle persone associate. Vogliamo dar voce all’agricoltura nelle sue molteplici declinazioni e nelle sue molteplici azioni rigenerative per la società tutta, per i territori, per il “sistema Paese. Dobbiamo valorizzare i nostri meriti a partire da quello della sostenibilità dell’ambiente».
«Per me - commenta il vice presidente vicario, Lorenzo Falcioni - sedere a fianco del presidente Misirocchi è un incarico autorevole e di grande responsabilità. Con Cia Romagna diventiamo più grandi ma non per allontanarci dal territorio, al contrario andremo a rispondere alle esigenze ancora meglio rispetto a prima. Nel processo di fusione Cia Rimini ha fatto la sua parte, si è presentata con tutte le carte in regola, con nessuna pendenza e con i conti a posto. Non siamo quindi stati obbligati, ma abbiamo deciso di fare questo passo per meglio rispondere alle esigenze delle aziende agricole. In questa grande famiglia mettiamo a sistema il buono da tutti i territori, ad esempio nel riminese verranno istituiti i consigli territoriali (Rimini nord, Alta Valmarecchia e Valconca) come già esistono a Ravenna, Forlì e Cesena, e potenzieremo anche la comunicazione sia verso gli associati, sia verso i cittadini rappresentando la realtà dell’agricoltura romagnola».
Tanti i temi approfonditi nel corso dell’Assemblea emersi dalla relazione e dalle proposte politiche del presidente Misirocchi, che hanno messo in evidenza il lavoro da svolgere in questo mandato di pari passo con il consolidamento di Cia Romagna. Fra gli obiettivi: adoperarsi affinché ambiente e agricoltura instaurino un nuovo rapporto con la società, mettendo sul piatto della bilancia valore e vantaggi che l’agricoltura ha contribuito a determinare con la sua funzione sociale, di presidio e manutenzione del territorio e contrasto al dissesto idrogeologico. Fondamentale anche un nuovo rapporto con il mercato e le filiere e la realizzazione di accordi ben codificati tra agricoltura, artigianato, commercio, logistica ed enti locali per un percorso virtuoso attorno alle produzioni agroalimentari che affermino un riconoscimento economico e reddituale al ruolo, non solo produttivo, dell’agricoltura. Cia Romagna ha intenzione di svolgere un ruolo propositivo e di supporto per tutte le forme di aggregazione mirate al mercato e che coinvolgano sia le strutture cooperative sia quelle private. Le questioni del reddito da lavoro, della gestione del rischio e il sostegno al ricambio generazionale sono trasversali a tutte le riflessioni affrontate e al lavoro che Cia Romagna continuerà a portare avanti da qui ai prossimi anni.
Un altro versante al quale Cia Romagna dedicherà impegno è la ricerca concreta della semplificazione burocratica: sono iniziati dei percorsi in tal senso, ma fino ad oggi hanno per lo più ulteriormente complicato il lavoro dell’agricoltore.
Uno bianca:partorì stesso giorno assalto
(Rimini) Ha dato alla luce la figlia nello stesso giorno in cui fu vittima della banda della Uno Bianca nell'assalto alla Coop delle Celle di Rimini, 30 gennaio 1988, in cui morì la guardia giurata Giampiero Picello, prima vittima dei fratelli Savi. La vicenda di Francesca Gengotti è riportata dai media riminesi. Francesca 30 anni fa rischiò di morire, ferita insieme alla madre nell'assalto. Martedì per lei non sarà solo l'anniversario dell'agguato ma anche il sesto compleanno della figlia: una storia di cui solo in questi giorni ha deciso di parlare. "Avevo soltanto nove anni, ma ricordo tutto come se fosse ieri - ha detto Francesca al Carlino - Stavo entrando con i miei genitori e mia sorella al supermercato quando abbiamo sentito all'improvviso un rumore, come di un petardo: la banda aveva appena aperto il fuoco... Mio padre ha urlato tutti giù, ma i proiettili hanno colpito me e mia madre. Lui è rimasto illeso". Sui Savi la riminese dice: "Mi auguro solo che non escano mai dal carcere" (Ansa).
Riccione, domenica volontari Italia nostra a ripulire le spiagge
(Rimini) ‘Salviamo il nostro mare’ torna domenica 28 gennaio 2018 a Riccione, dove di proseguirà nel percorso di ripulitura dei litorali che ha preso avvio a Cattolica il 10 dicembre corso, passando per Misano Adriatico il 14 gennaio, per approdare a Rimini il 4 febbraio. “Nelle precedenti giornate - racconta Alessia Gattei di Italia nostra - abbiamo raccolto decine di sacchi neri carichi di rifiuti plastici, calze provenienti dal l'allevamento di cozze, bottiglie, serbatoi, cassette di polistirolo insomma una quantità eccessiva di packaging rilasciata dal nostro mare, che rappresenta perfettamente la stupidità della nostra generazione. Siamo nell'era del Glutenfree, Fatfree, Sugarfree, Oilfree e non riusciamo ad ottenere una produzione #PLASTICFREE?”.
La campagna ‘Salviamo il nostro mare’ “vuole sensibilizzare e far conoscere quanto l’uso spropositato di packaging e le difficoltà dello smaltimento di rifiuti sia causa e danno per tutto l’ecosistema. L’azione di ripulitura sulla battigia marina è un gesto simbolico per richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica locale sull'urgenza di soluzioni innovative ed alternative nella produzione, nel consumo e nello smaltimento degli imballaggi. Con l‘aiuto e la partecipazione di tutti potremo agire in modo più’ ampio e più consapevole, intervenendo con continuità sull’emergenza ambientale attraverso proposte, progetti ed iniziative sul territorio locale, regionale e nazionale”.
Da Italia nostra, infine, l’appello ai Comuni di Cattolica, Misano, Riccione e Rimini, a cui è stato chiesto il Patrocinio gratuito dell’iniziativa, a “partecipare attivamente facendosi promotori essi stessi e coinvolgendo le scuole i comitati e tutti i cittadini affinché essi vengano sollecitati e accompagnati ad assolvere e perseguire le buone pratiche di un vivere civile e in armonia con l’ambiente”.