(Rimini) Grazie all'attività di compartecipazione per il contrasto dell'evasione fiscale dei tributi erariali, attuata in collaborazione con Agenzia delle Entrate, anche l'anno 2017 si è dimostrato proficuo per il Comune di Rimini: sono stati infatti accreditati altri 225.000 euro, portando così a quasi 2.000.000 di euro la somma totale che dal 2011 ad oggi è entrata nelle casse del comune.
"Si tratta di una somma importante – ha commentato l'assessore alle Politiche finanziarie Gian Luca Brasini - che ha permesso di effettuare interventi importanti, principalmente per il sociale e le strutture scolastiche. Rimini ha da subito creduto nelle possibilità e potenzialità di questa attività con l'approvazione da parte della Giunta già negli anni passati di un apposito progetto, in cui venivano indicate tipologie e modalità di interazione con gli altri soggetti coinvolti, ed ha investito risorse e personale nella sua attuazione, facendo si che, ad oggi, la città di Rimini possa collocarsi tra le prime dieci in Italia per la compartecipazione al recupero dell'evasione erariale."

L'attività di accertamento svolta dai vari uffici sui diversi settori sensibili (commercio e professioni, urbanistica e territorio, proprietà edilizie e patrimonio immobiliare, residenze fittizie all'estero, disponibilità di beni indicativi di capacità contributiva in assenza di redditi dichiarati) ha prodotto dal 2010 ad oggi ben 2.211 segnalazioni, che insieme a quelle effettuate dal Nucleo Antievasione della Polizia Municipale, arrivano a 3.218 segnalazioni complessive, ponendoci al primo posto in regione. Di queste più di 1.000 sono ancora da concludersi, lasciando margini al recupero di altre somme importanti.
Un'attività che non potrà che essere migliorata nei risultati finora ottenuti dalla sottoscrizione del nuovo protocollo d'intesa triennale firmato da Anci, Ifel, Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza nei giorni scorsi. Un accordo mirato a realizzare attività e strumenti utili alla uniforme diffusione, su tutto il territorio nazionale, del processo di partecipazione dei Comuni all'accertamento dei tributi statali, nonché al suo efficientamento e miglioramento qualitativo.
"Il contrasto all'evasione fiscale e il conseguente recupero di somme sottratte a imposizione nel più ampio contesto del corretto adempimento degli obblighi fiscali da parte dei cittadini – ha proseguito l'assessore Brasini - è da sempre un obiettivo della nostra amministrazione che ha lavorato per la diffusione e l'utilizzo delle buone pratiche nello svolgimento delle attività di partecipazione all'accertamento, anche ai fini di una loro implementazione e generalizzazione presso le proprie strutture incentivando sempre di più la condivisione delle informazioni e delle banche dati disponibili."

(Rimini) Dopo la denuncia depositata lo scorso 2 febbraio, Airiminum il 23 febbraio si presenterà in audizione, unitamente ai propri legali di fiducia, dinanzi alla Commissione europea, per “chiarire ulteriormente” i motivi per cui “la concessione dell'aiuto promesso dalla Regione Marche a Aerdorica S.p.A. provocherebbe una grave distorsione concorrenziale a detrimento proprio di AIRiminum 2014 (che, è bene ricordare, è la prima società a capitale interamente privato a cui è stata conferita la concessione per la gestione totale di un aeroporto internazionale regionale con gara pubblica)”.

(Rimini) ‘Si chef’ è il grido lanciato dai concorrenti in ogni talent o reality televisivo dedicato a cuochi e tavole stellate. Il messaggio è chiaro: in cucina comanda una sola persona il capo, chef secondo la tradizione francese. In genere non possono essercene due. Sarebbe come due galli in un pollaio, non va bene. Ma a volte le cose possono andare differentemente. Luigi Sartini da 10 anni consecutivi stella Michelin con il Ristorante Righi di San Marino, di cui è per la terza stagione anche patron, lancia una sfida nuova e senza precedenti nella ristorazione italiana. Da questi giorni dietro i fornelli e la proposta gastronomica offerta a appassionati e gourmet, con lui c'è anche un altro chef stellato: Fabio Rossi.
Rossi, gli ultimi 10 anni trascorsi nella cucina a vista del ristorante di San Patrignano, Vite, è stato nel 1999 il primo a portare a Rimini con il suo Acero Rosso il massimo riconoscimento della Guida Michelin.
Con Sartini, Rossi dividerà i fornelli del locale, confrontando e integrando la sua cifra gastronomica con quella del ristorante più conosciuto e apprezzato di San Marino. “Con Fabio – spiega Luigi Sartini – c'è un lungo rapporto di amicizia una sensibilità comune. Entrambi facciamo cucina del territorio, legata ai prodotti della nostra terra e alle stagioni, intrepretata in modo contemporaneo da nuovi elementi di creatività e ricerca e utilizzando tutte le nuove tecniche di preparazione cottura. Fabio è entrato da noi in punta di piedi, sta scoprendo la nostra realtà giorno dopo giorno e dal prossimo menù primaverile, in uscita per la feste di Pasqua, anche i suoi piatti entreranno in carta. Porterà un importante contributo umano, professionale, qualitativo e stimoli nuovi, sia nella nostra taverna stellata sia nella nostra osteria, che consideriamo la dimensione veloce, comoda e pret a porter della cucina di altissima qualità”. Una risorsa “preziosa” per il format di un ristorante come Righi, dove si trovano oltre a Taverna e Osteria anche catering, banqueting e un affollatissimo servizio d’asporto.
“L'idea di lavorare insieme è nata durante una cena che abbiamo fatto insieme nella manifestazione Cento Mani, e l'idea di confrontarmi con Luigi e molto stimolante. Il nostro obiettivo e mettere insieme due metodi e stili di lavoro, per miglioraci entrambi", illustra Fabio Rossi. Ma i primi frutti della collaborazione sono già visibili. La taverna è già aperta anche a pranzo e non più solo a cena e in sala è tornato il maitre storico di Righi: Marco Galluzzo. Sarà solo la brigata di cucina a doversi abituare alla novità. Non più un solo ‘si chef’ da proferire ma due. Uno per Luigi Sartini e uno per Fabio Rossi.

Martedì, 13 Febbraio 2018 12:14

Soldi dall'amante per mantenere famiglia

(Rimini) 'Spillava' soldi alla fidanzata per mantenere moglie e figlio, senza che la donna sapesse che aveva una famiglia e, innamorata di lui, gli ha prestato quasi 180 mila euro. Quando l'ha scoperto, vedendolo al supermercato con la sua famiglia, lo ha messo alle strette e lui allora l'ha minacciata. Ma lei ha registrato le telefonate e lo ha denunciato. La storia è raccontata sui quotidiani locali di Rimini, dove vive la donna. L'uomo, 40 anni, è indagato per truffa e tentata estorsione. I due si conoscono sei anni fa e si fidanzano. Lui sostiene che è costretto a lavorare fuori regione e dunque non possono vedersi quanto vorrebbe. E che ha una ex moglie e figli da mantenere in Repubblica Ceca, che lo hanno lasciato quasi sul lastrico: ha bisogno di una mano. La riminese gli crede e gli allunga migliaia di euro a rate, con bonifici. A ottobre scorso, crolla tutto, quando lei in un supermercato riminese improvvisamente lo scorge con un'altra donna e un ragazzino. A quel punto lo metterà alle strette (Ansa).

(Rimini) Rischio erosione e allagamenti segnalati dalla Confcommercio per la spiaggia di Cattolica. La’ssociaizone rende noto che anche per quest’anno nessuna manutenzione è prevista alle scogliere artificiali marine installate nel 1965, che a distanza di tanto tempo risentono dell’usura.
“Da allora non c’è mai stata manutenzione – spiega Mirella Masi della delegazione di Cattolica di Confcommercio – e l’erosione della costa è ripresa. Nel corso degli anni le scogliere che proteggono l’arenile di Cattolica non svolgono più il lavoro che hanno sempre svolto egregiamente perché sono caduti massi e si sono abbassate. Con le mareggiate, soprattutto nella zona di Ponente, l’acqua del mare arriva fino a metà spiaggia e più a nord l’atto erosivo del mare si fa vedere notevolmente. A difesa di parte della costa, un paio di anni fa, è stato effettuato un grande ripascimento, ma si è fermato a Riccione e Misano. Ora attendiamo un intervento anche su Cattolica: sono anni che ce lo promettono ma adesso, durante la Consulta Turistica, abbiamo avuto conferma che anche per il 2018 la Regione non stanzierà fondi per la manutenzione delle scogliere cattolichine. Se sparisce parte della spiaggia il danno non è solo per i concessionari, ma per tutta la città. E’ una carenza di attenzione per una zona turistica che non possiamo accettare. Mentre si pensa a progetti faraonici ideando scogliere al largo di tutta la costa riminese, non si mette mano ad una manutenzione che, con poco investimento, risolverebbe problemi concreti. Chiediamo alle amministrazioni di farsi carico in maniera urgente della questione e di vigilare affinché le promesse non vengano disattese per poter garantire sempre l’accoglienza dei nostri turisti sulla spiaggia”.

Martedì, 13 Febbraio 2018 10:17

13 febbraio

Birra in bottiglia, chiuso minimarket | Truffa sentimentale | Il riminese alle olimpiadi

(Rimini) Fisco, pensioni, orario di lavoro. Sono le priorità che la Uil segnala ai partiti poliici in vista delle elezioni politiche del 4 marzo.
“Il reddito dei lavoratori dipendenti (e dei pensionati) ha perso una parte considerevole del proprio potere d’acquisto, si rende necessaria pertanto una azione forte in due direzioni: da un lato è necessario aumentare sensibilmente le quantità economiche definite nei contratti nazionali per riallineare il reddito dei lavoratori italiani a quelli dei paesi più evoluti”, spiegano dal sindacato che, in fatto di fisco, segnala come “estremamente urgente e non più rinviabile una approfondita riforma del fisco che sappia ridurre la tassazione sul lavoro ed in particolare sul reddito dei lavoratori dipendenti e dei pensionati, i veri e unici cittadini che vedono tassate fino all’ultimo euro i loro redditi, con percentuali troppo elevate”.
In fatto di pensioni, La Uil considera importante “il risultato raggiunto con l’ultimo accordo col governo che ha visto l’introduzione di agevolazioni per la pensione per le categorie di lavori usuranti; occorre proseguire su questa strada perché i lavori non sono tutti uguali e va riconosciuta l’uscita anticipata, senza decurtazione alcuna, a chi svolge lavori pesanti, va altresì rivisitata la cosiddetta legge Fornero, per meglio raccordare l’uscita volontaria dei lavoratori con le singole esigenze di vita; va inoltre difesa la condizione delle donne, oggetto di un super lavoro, anche attraverso il riconoscimento del lavoro di cura con particolare riferimento ai figli ed ai familiari disabili o anziani”.
Per la Uil, inoltre, “è incettabile che una società civile ed evoluta come quella italiana abbia percentuali di disoccupazione giovanile a livelli da terzo anzi quarto mondo. Nessuna società può reggere a lungo avendo i propri figli, la sua parte più dinamica disoccupata e o costretto a lavori precari e sottopagati, la società italiana non può permettersi che i propri giovani più preparati, formatisi nelle nostre università portino le loro competenze, le loro professionalità, le loro intelligenze in altri Paesi, impoverendo con ciò tutti i cittadini. Occorre rilanciare l’economia italiana puntando sui settori tecnologici, valorizzando la grande capacità del nostro settore manifatturiero, del nostro settore agro alimentare e sviluppando ulteriormente il nostro settore turistico collegandolo strettamente al mondo della cultura, non a caso il patrimonio storico e culturale italiano è enorme ed è possibile un ulteriore rilancio”. La Uil, per di più, reputa necessaria “la riduzione dell’orario di lavoro” secono esperienze come “quella tedesca”.

A livello locale, “nel territorio riminese vanno rilanciate importanti infrastrutture ad iniziare dall’aeroporto che langue per la gestione asfittica della società che non ha mai investito in maniera seria le somme necessarie per un effettivo rilancio di questo importante asset per la nostra economia turistica. A tutt’oggi numerosi lavoratori della ex Aeradria sono esclusi dalla produzione nonostante i vari accordi sottoscritti a suo tempo e gli impegni presi dalle Istituzioni locali”. Sistema bancario in sofferenza, difficoltà di accesso al credito per piccole imprese e per i cittadini, mancanza di coraggio nella classe dirigente politica, sono alcuni dei punti critici individuati dal sindacato. “Chi prende le decisioni oggi?? La grande finanza o i politici? Legalità, sicurezza e lavoro sono i cardini su cui si fonda il nostro essere comunità, il nostro essere Paese”.
Il filone degli appalti, “soprattutto in alcuni settori quali la logistica e l’edilizia, è anche causa diretta dell’espulsione dal mercato di imprese serie che non possono sostenere il sistema del massimo ribasso, quando si trovano a competere con imprese e cooperative spurie che trascurano in modo sistematico le più elementari norme. E, molto spesso, hanno anche connotazioni malavitose. Una cosa deve essere ben chiara: la legalità non va applicata a geometria variabile, vale per tutti”. Per la uil, “accoglienza e sicurezza vanno di pari passo:è comunque innegabile che chi approda in Italia, dopo viaggi a dir poco disumani, vada accolto. Il nostro Paese non si è mai tirato indietro in questo. Ma al contempo devono essere messe in campo tutte quelle azioni che si muovono nella direzione dell’inclusione di queste persone”.
La Uil, infine, sottolinea il primato negativo della Provincia di Rimini in EmilIa Romagna sulla occupazione femminile e giovanile, “siamo gli ultimi”, chiede la destagionalizzazione del turismo e chiede la sottoscrizione di due proposte di legge su ammortizzatori sociali e genitorialità.

(Rimini) Il presidente della Regione ha ricevuto dall’Assemblea legislativa il mandato a sottoscrivere con il Governo l’Intesa-Quadro per la concessione di una maggior autonomia dell’Emilia-Romagna, oltre all’autorizzazione a proseguire il negoziato con l’Esecutivo nazionale che si insedierà dopo le elezioni del 4 marzo su ulteriori materie da gestire direttamente.
Il mandato è contenuto in una specifica risoluzione, approvata dall’Aula senza nessun voto contrario, al termine di una comunicazione della Giunta regionale che ha fatto il punto sul confronto portato avanti in questi mesi con il Governo sulla richiesta di maggiore autonomia, sulla base dell’articolo 116 della Costituzione, anche sulla base delle indicazioni fornite dalla stessa Assemblea e da tutte le rappresentanze economico, sociali e istituzionali firmatarie del Patto per il lavoro.
Il presidente della Giunta ha ribadito la portata storica di un accordo che verrebbe sottoscritto per la prima volta in Italia, a beneficio di un territorio virtuoso e di una Regione con i conti in ordine. Si è poi detto soddisfatto del voto dell’Assemblea legislativa, che, pur nelle differenze, ha portato a sintesi la volontà comune di rendere l’Emilia-Romagna una regione ancor più competitiva e di rafforzare, e sostenere con ulteriori strumenti, la crescita economica oggi in atto. Per queste ragioni, la firma dell’Intesa-quadro con il Governo non dividerà, rappresenta anzi una proposta chiara che unisce in quanto ha unito il lavoro di tutti, portato avanti con i Gruppi in Assemblea legislativa e con le parti sociali e la società regionale nel Patto per il Lavoro.
Il via libera di oggi segna per l’Emilia-Romagna una tappa fondamentale del percorso avviato dopo la dichiarazione di intenti del 18 ottobre scorso firmata dallo stesso presidente della Regione col presidente del Consiglio, che diede inizio formale al negoziato il 9 novembre successivo.

L’intesa potrà essere integrata e completata prima della definitiva presentazione di un disegno di legge del Governo alle Camere e la conseguente approvazione della legge sulla maggiore autonomia ai sensi dell’articolo 116, comma terzo, della Costituzione. I suoi contenuti potranno essere estesi a ulteriori materie individuate negli atti di indirizzo approvati dai rispettivi organi assembleari.
Il mandato consente quindi al presidente della Regione di concludere questa prima fase con la sottoscrizione di un’Intesa-Quadro che, dopo una premessa di carattere generale, definisce i criteri per la quantificazione delle risorse finanziarie connesse all’attribuzione di maggiori competenze legislative e amministrative differenziate nonché le quattro aree strategiche – politiche del lavoro; istruzione; tutela dell’ambiente e dell’ecosistema; salute - in cui rientrano le 12 materie di cui la Regione chiede la gestione diretta: rapporti internazionali e con l’Unione Europea delle Regioni; tutela e sicurezza del lavoro; istruzione, salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche; commercio con l’estero; ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all’innovazione per i settori produttivi; governo del territorio; protezione civile; coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; tutela della salute; norme generali sull’istruzione; tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali; giustizia di pace.
Alle quattro aree strategiche si accompagnano poi il coordinamento della finanza pubblica, la partecipazione allaformazione e all’attuazione del diritto dell’Unione Europeanonché alla governance istituzionale.
Per quanto riguarda le risorse, l’intesa punta all’individuazione di criteri e parametri, anche inediti, per l’attribuzione di tutte le risorse umane, finanziarie e strumentali necessarie ad implementare politiche nuove su base territoriale. Si potrà quindi fare ricorso a meccanismi di compartecipazione, o riserva di aliquota, al gettito dei tributi erariali maturati sul territorio regionale, ovvero al criterio dei così detti fabbisogni standard.

Politiche del Lavoro. Politiche attive per il lavoro, per favorire l’occupazione, e politiche passive, per integrare gli attuali ammortizzatori sociali; aumentare la vigilanza, attraverso i servizi dell’ispettorati del lavoro territoriale; sistema regionale della formazione e dell’istruzione tecnica che porti a un numero annuo di diplomati molto superiore rispetto a oggi e in grado di soddisfare le esigenze del sistema produttivo regionale. In particolare, è richiesta l’autonomia, attraverso l’Agenzia regionale per il Lavoro, di ridefinire ulteriori servizi rivolti a particolari target di utenti e ai diversi obiettivi occupazionali, quali il lavoro autonomo e l’avvio di impresa.
Istruzione. Si prevede una disciplina di programmazione dell’offerta di istruzione, di attribuzione alle autonomie educative degli organici, nel rispetto della competenza statale delle dotazioni organiche complessive. Previsto un sistema integrato Istruzione professionale e Istruzione e formazione professionale e la disciplina in merito all’Istruzione tecnica superiore e all’assetto organizzativo delle Fondazioni Its. Sul versante dell’Università si punta a una offerta di istruzione universitaria professionalizzante e all’offerta formativa post laurea per la ricerca anche qualificando delle strutture educative e del diritto allo studio.
Salute. Si vuole rendere più flessibile e funzionale l’assetto organizzativo delle strutture sanitarie garantendo la capacità di gestione dei vari capitoli di spesa senza vincoli specifici sulle singole macro voci (ad esempio, la spesa sul personale). Sarà possibile definire misure volte a garantire una più equa accessibilità ai servizi da parte dei cittadini anche rideterminando tariffe, modalità di rimborso, di remunerazione e di compartecipazione solo per gli assistiti residenti nella Regione. Tale modulazione terrà conto delle diverse fasce di reddito, delle diverse fasce di età, della composizione del nucleo familiare e di altre particolari necessità di tutela, nel quadro della disciplina dell’Isee (Indice situazione economica equivalente). Sul sistema di governance delle Aziende sanitarie, si punta il riconoscimento della potestà di modificare gli assetti delle Aziende o degli enti del Servizio sanitario regionale, per garantire maggiore integrazione tra le aziende stesse oltre che una migliore modalità di erogazione delle prestazioni. Infine, la definizione di un programma pluriennale di investimenti in edilizia sanitaria.
Ambiente. Gli obiettivi della proposta puntano al riconoscimento in capo alla Regione della potestà legislativa su norme di dettaglio e semplificazione per la prevenzione del dissesto territoriale, nonché a disciplinare l’organizzazione delle funzioni amministrative assegnate alla Regione stessa. La priorità è poter disporre di strumenti amministrativi e programmatori, piuttosto che normativi, per conseguire elevati livelli di tutela ambientale in una logica di azione continua e pluriennale. Inoltre, alla Regione, sulla base di specifiche esigenze riferibili al proprio territorio, sarà consentito di proporre al Governo l’adozione di regolamenti e di atti amministrativi generali di competenza dello Stato o di organi ed enti di livello statale.

(Rimini) La commissione urbanistica del comune di Rimini ha espresso parere favorevole, questa mattina, al progetto di riqualificazione dell'impianto sportivo di Rivabella, che con un investimento da 1,1 milioni di euro sarà trasformato in un nuovo polo per il baseball e per il rugby. La minoranza si è astenuta.
Il progetto prevede la realizzazione di campi, tribune, club house, spogliatoi, servizi nel centro sportivo nato alla fine degli anni Settanta sui terreni dei Ceschina. L'avvio dei lavori è previsto per l'autunno 2018.
"Si consolida l'infrastrutturazione delle strutture sportive in città – commenta l'assessore allo Sport del Comune di Rimini, Gian Luca Brasini – con la riqualificazione di una serie di campi a servizio dei quartieri, e creando centri sportivi moderni, funzionali e molti ad uso monodisciplinare. Quello legato al rugby e al baseball, in particolare, va ad intercettare discipline in grande sviluppo che vedono crescere numero di appassionati e tesserati. Discipline importanti anche dal punto di vista giovanile, che coinvolgono tante famiglie riminesi, presidi di attività fisica e più in generale di relazione e integrazione. Sono sport di squadra che finalmente avranno una sede moderna e polifunzionale sia per gli atleti che per il pubblico, riqualificando anche una parte importante del quartiere in cui sono inserite, rendendolo ben servito e facilmente raggiungibile”.

(Rimini) Nel settore gossip della campagna elettorale rientra anche la recente schermaglia tra Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia e il direttore del museo egizio di Torino, Christian Greco. Meloni nei giorni scorsi ha manifestato davanti al museo in protesta contro la campagna ‘Fortunato chi parla arabo’. La Meloni ha minacciato di rimuovere il direttore, qualora il centro destra vincesse le elezioni. Per il riassunto della vicenda si rimanda al Corriere della Sera.
Il sindaco di Rimini Andrea Gnassi ne approfitta per entrare nel dibattito elettorale. Il licenziamento, “sicuramente non accadrà perché contrario a leggi, logica, numeri, buonsenso, progetti attuati ma se mai l'allucinante/divertente 'editto bulgaro' di Fratelli d'Italia nei suoi confronti sortisse il suo effetto, le dico già che il futuro Museo Internazionale Federico Fellini di Rimini sarebbe onorato di offrirle la direzione”.
Difficile il licenziamento, visto che il museo è sostenuto da una società privata, e anche visti “gli straordinari risultati in termini di presenze (800 mila all’anno), autorevolezza, credibilità, che ne fanno una delle tre strutture museali italiane più visitate e conosciute al mondo”, ricorda Gnassi che attacca “il bellicoso proponimento di licenziare” il direttore. “Certo è impressionante il solo fatto di minacciarlo: una eccellenza culturale italiana a cui si promette il licenziamento senza avere non solo alcuna base giuridica ma anche qualsiasi argomento minimamente plausibile, solo per avere messo a nudo la demagogia e l’ignoranza ("non conoscenza" nel senso etimologico , tanto per specificare...) del politico di turno, racconta molto dei protagonisti. Si può cacciare Messi perché con la sua bravura al Barcellona oscura un invidioso personaggio nella Municipalità Catalana? Per qualcuno evidentemente si può”.