Ponte di Tiberio, a Pasqua aprirà la passerella di via Destra del porto
(Rimini) E’ ormai in procinto di giungere al traguardo il montaggio della passerella sospesa sulla via destra del porto al ponte di Tiberio. “Un intervento - ricordano dal comune - per dotare la città di un nuovo camminamento pedonale che, con l'ultimazione dei lavori in corso, consentirà il passaggio in sicurezza di persone e di biciclette a mano, ora scarsamente sicuro vista l'esigua larghezza di via Bastioni e permetterà una visione del ponte di Tiberio fino a oggi praticamente impossibile”.
Con l'arrivo nella mattina di ieri della fornitura delle ultime 24 travi si sta infatti procedendo ad ultimare l'ultima parte che dal ponte di Tiberio arriva all'altezza di via Cavalieri. Nei prossimi dieci giorni la ditta assegnataria dell'intervento conta di terminare il montaggio dell'orditura primaria e secondaria della passerella sospesa. Parallelamente continuano a eseguirsi i lavori per le ricuciture della tessitura del paramento murario. “Dopo lo smontaggio e l'accurato restauro, sotto l'egida della soprintendenza, è stata anche riposizionata nelle scorse settimane l'epigrafe settecentesca nella sua definitiva collocazione”.
I tecnici contano di poter terminare i lavori di questo primo intervento già entro le festività di Pasqua così da rendere fruibile la nuova passerella pedonale sospesa in sponda destra e poter tornare a riaprire al traffico la via Bastioni settentrionali.
Anche in sponda sinistra i lavori stanno procedendo nei tempi e nelle modalità previste con la realizzazione dei sostegni delle rampe di discesa da piazza Pirinela sulle banchine. Come noto l'intervento in corso è parte del progetto più generale denominato Tiberio ed è stato finanziato parzialmente dalla Regione nell'ambito degli interventi del Pos –Fesr 2014 – 2020 con lo scopo di tutelare, valorizzare e mettere in rete il patrimonio culturale della città in una delle aree di maggior rilevanza strategica come quella del bacino del Ponte di Tiberio. Un progetto complesso che accanto alla realizzazione del percorso pedonale e con bici a mano per procedere in sicurezza sulla Via Bastioni Settentrionali prevede la realizzazione di una passerella galleggiante di collegamento pedonale e con bici a mano delle due banchine, del percorso privo di barriere architettoniche per raggiungere il piano delle banchine nonché la realizzazione di balcone aggettante da Piazza Pirinela (Borgo San Giuliano) sul canale.
Violenza su donne, Lisi: strutture di aiuto, strumento essenziale
(Rimini) Il vicesindaco di Rimini Gloria Lisi commenta il fatto di cronaca che oggi ha aperto i giornali locali. Un 31enne bengalese è stato arrestato perché la sua moglie, stessa nazionalità, lo ha denunciato dopo essere finita in ospedale perché lui le aveva rotto un piatto in testa alla notizia che lei si era iscritta all’Università. “Come è possibile estirpare modelli sessisti e gli stereotipi che vogliono, ad ogni latitudine, l'uomo padrone e la donna preda e superare questo radicatissimo sentimento gerarchico dei rapporti fra sessi? Come andare oltre a questa spinta a dominare, a controllare, a pensare una relazione in termini di possesso. Penso che solo la cultura e l'educazione possano lavorare in profondità per cercare di cambiare qualcosa. Proprio quella cultura per cui la giovane vittima ha subito la violenza, quella cultura indispensabile per sviluppare una identità più forte e prendere le scelte della vita con la dovuta consapevolezza. E proprio quell'educazione che, coinvolgendo anche le scuole, per chi cresce ora, può davvero offrire basi diverse di "educazione sentimentale". Ma credo anche che il favorire iniziative e strutture di aiuto e sostegno sia, come il caso in questione, uno strumento essenziale per fare emergere quello che troppo spesso resta celato nella famiglia o nel luogo di lavoro. E allora il mio augurio, oggi e per tutti i giorni dell'anno, è proprio questo: l'amore deve davvero essere un rapporto "alla pari", con il rispetto assoluto non solo dei sentimenti ma dell'indipendenza e della libertà del proprio partner; un rapporto certamente più ricco, bello, libero. Un augurio ma anche un impegno, perchè un Paese che non sa amare non va da nessuna parte”.
Gli studenti del Malatesta sui banchi del consiglio comunale
(Rimini) “Studiate, prendete i vostri zaini, le vostre valigie e andate a scoprire il mondo. Poi però tornate, riponete le valigie e contribuite al futuro della vostra città. Rimini sta cambiando, ci sono opportunità che possono essere colte e che vanno sfruttate. Il futuro bisogna conquistarselo, guadagnarselo, bisogna essere consapevoli dell’eredità che si riceve”.
Con questo messaggio il sindaco Andrea Gnassi ha congedato gli studenti delle classi 2A e 2B dell’Istituto alberghiero Malatesta al termine di un incontro voluto dalla scuola nell’ambito del progetto “A casa delle Istituzioni” che ha lo scopo di promuovere il valore formativo del rispetto delle regole ed educare alla cittadinanza attiva. L’incontro, al quale ha partecipato anche l’assessore Mattia Morolli, è stato per i ragazzi l’occasione di fare qualche domanda al Sindaco rispetto alla vita della città e agli impegni quotidiani del primo cittadino; domande che hanno spaziato da temi di ampio respiro come la sicurezza, le opere pubbliche in programma, le barriere architettoniche, fino ad argomenti più specifici come la sede della questura, la scuola, fino a domande più personali, come la ragione che l’ha spinto a diventare sindaco. “Le città non sono fatte di pezzi distinti l’uno dall’altro, ma di persone, di relazioni – ha sottolineato il sindaco – e il senso della comunità. il suo spirito, la sua saldezza determina in maniera diretta la qualità di vita di un luogo. Una città è molto più complessa dei singoli problemi di cui un o l’altro può accorgersi”. Il sindaco ha poi risposto alle domande parlando di investimenti di opere pubbliche (“Rimini dal 2011 ha messo in piedi una radicale riqualificazione fatta di recupero di contenitori culturali, rigenerazione urbana e PsBO che entro il 2020, ci consegnerà una città come non l’hanno mai vista né i vostri genitori e neanche i vostri nonni”), passando poi al tema del turismo e della sicurezza. “Il Comune sta lavorando per riqualificare il lungomare, riempirlo di funzioni e farlo vivere 365 giorni all’anno. E ancora stiamo lavorando con i bagnini per potenziare l’illuminazione delle spiagge: questi sono esempi in cui il Comune può accrescere la sicurezza di un luogo”.
Geriatria, presentato il nuovo primario
(Rimini) A seguito di procedura concorsuale il dottor Alessandro Franco è stato nominato direttore dell'Unità operativa di "Geriatria" del Presidio Ospedaliero di Rimini – Santarcangelo - Novafeltria dell'Ausl Romagna a seguito del pensionamento del dottor Silvio Costantini. Il professionista, 54 anni, nato a Roma e residente a Bologna da 26 anni, laureato alla Sapienza, è in servizio da inizio anno a Rimini.
Franco nel triennio 2011-2013 ha conseguito il Master di II Livello in "Clinical Governance" in Medicina Interna". Scuola di Economia e Management. Università LIUC – FADOI. E' da oltre 20 anni socio della Società di Geriatria e Gerontologia Ospedale-Territorio (SIGOT) e della Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti (FADOI). Nell'ambito di quest'ultima riveste dal 2014 ad oggi l'incarico di consigliere regionale.
Nel presentarsi, affiancato dal direttore medico del presidio dottor Romeo Giannei, il professionista ha evidenziato come alla realtà ospedaliera della Geriatria si affianchi tutto il sistema delle cure territoriali, a sostegno del paziente geriatrico. "Si tratta – ha detto – di un paziente con varie patologie e contraddistinto da fragilità, per cui va preso in carico a tutto tondo, con un approccio a 360 gradi. Solitamente questi pazienti arrivano in ospedale per un fatto acuto, per la riacutizzazione di fatti cronici. Oltre a curarli è importante seguire il loro iter assistenziale anche dopo la dimissione dall'ospedale, sia esso caratterizzato da un collocamento, o rientro, in struttura di residenza, o in lungodegenza, o presso il loro domicilio, magari con assistenza domiciliare. Molto importante in questo approccio è anche il ruolo dei medici di medicina generale. E un'attenzione dovrà essere sempre più dedicata anche ai famigliari e ai caregiver". Un approccio che contempla, ha osservato il professionista, un alto livello di collaborazione tra i professionisti ospedalieri delle varie discipline, e tra questi ed i professionisti sanitari del territorio. "E da questo punto di vista – ha aggiunto il dottor Franco – qui a Rimini ho trovato una realtà molto avanzata e sviluppata. Si lavora bene".
Presso l'Ospedale "Infermi" l'unità operativa di geriatria dispèone di 40 posti letto di degenza (20 per uomini e 20 per donne). Il reparto comprende 9 medici e 25 infermieri professionali (compresi primario e caposala) nonchè 14 operatori socio sanitari (oss). Nel corso del 2017 sono stati effettuati oltre 1.400 ricoveri con degenza media di 11 giorni, che rappresenta un indicatore allineato alle migliori realtà cliniche. L'età media dei ricoverati si attesta tra gli 84 e gli 85 anni, con una lieve prevalenza delle donne rispetto agli uomini.
Nel bagagliaio 65chili di marijuana, arrestato 50enne albanese
(Rimini) Andava in giro con 65 chili e mezzo di marijuana, per il valore commerciale di 700mila euro, nel bagagliaio del’auto. Il cittadino albanese di 50 anni è stato quindi arrestato dai carabinieri e condotto al carcere di Rimini per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti aggravato dalla recidiva. Infatti, l’uomo è stato fermato al casello autostradale di Rimini Sud ed è stato controllato anche perché era già stato trovato a fine agosto con 5 chili di marijuana.
Rimini Marathon, quest’anno parteciperà la squadra dello Ior
(Rimini) Alla prossima Rimini Marathon ci sarà anche la squadra dello Ior. Presentato ieri il progetto ‘Move your life’. “Se fino ad ora l’idea dell’Istituto Oncologico Romagnolo era stata quella di sensibilizzare la popolazione riguardo l’importanza dell’esercizio fisico come potente arma di prevenzione nella lotta contro il cancro, con “Move Your Life” l’accento si sposta sul suo potenziale curativo. Un allenamento regolare, infatti, rende più efficaci le terapie per i pazienti, contrastando al contempo gli effetti collaterali del trattamento: in particolar modo la fatigue, ovvero quel senso di stanchezza percepita e di mancanza di energie che risulta spesso debilitante per chi è colpito da neoplasia”, spiegano dallo Ior.
L’idea alla base dell’iniziativa è quindi quella di coinvolgere le persone che stanno vivendo il difficile momento della malattia in un percorso di preparazione atletica lungo tre mesi che li porterà a prendere parte alla Rimini Marathon, partner del progetto, in programma domenica 29 aprile. Gli iscritti si vedranno due volte alla settimana e saranno seguiti dalla psicologa Elisa Ruggeri e dal personal trainer Danilo Ridolfi, che stilerà un piano di allenamento personalizzato per ciascun partecipante. Le iscrizioni sono ancora aperte e da effettuare chiamando la Sede IOR di Rimini (0541/29822) o di Riccione (0541/606060): tuttavia sono già 13 i pazienti che hanno deciso di aderire.
“Sebbene gli obiettivi saranno individuali, alla base di ‘Move Your Life’ c’è il concetto di gruppo – spiega Ruggeri – inteso non già come semplice somma dei suoi componenti, ma come moltiplicatore. Grazie alla condivisione con altri che vivono la nostra stessa situazione possiamo trovare l’ordine e lo stimolo per scongiurare eventuali defezioni e raggiungere i nostri traguardi personali. L’idea del corso è nata spontaneamente parlando con due persone, Valter e Cristina: due sportivi, due maratoneti che si sono trovati ad affrontare la malattia oncologica, ma che non per questo hanno rinunciato al movimento”. Se il cancro tende a isolare il paziente, “con questo progetto vogliamo spezzare questa solitudine, facendo al contempo capire ai partecipanti che, a prescindere dalla malattia, sono e devono essere comunque in grado di porsi degli obiettivi per il futuro e di vincere le sfide che la vita gli pone”.
La maggior parte degli incontri “si svolgerà in esterna, per godere anche dei benefici dell’aria aperta e del sole. Saremo una vera e propria squadra, con una divisa ufficiale e un obiettivo comune: quello di fare festa, tutti insieme, alla Rimini Marathon, giorno in cui coroneremo il sacrificio di questi mesi”, aggiunge Ridolfi.
14 febbraio
Si vuole integrare, il marito la picchia | A 150 all’ora sul lungomare | M5S e finti rimborsi
La moglie si vuole integrare, lui la picchia. Arrestato 31enne bengalese
(Rimini) Un 31enne bengalese è stato arrestato oggi dalla squadra mobile della questura di Rimini per maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate. “Nel corso delle indagini, svolte nel dicembre scorso, i poliziotti - spiegano dalla questura - accertavano che l’arrestato aveva più volte nel tempo maltrattato la moglie, picchiandola e umiliandola in diverse occasioni anche alla presenza del figlio minorenne della coppia. Al culmine di una lite, la moglie veniva anche colpita con un piatto sulla testa con lesioni curate presso il locale ospedale”.
I motivi ricorrenti delle liti si fondavano sul fatto che “la donna aveva manifestato la sua ferma volontà di iscriversi all’Università di Bologna e di volersi integrare con la cultura occidentale: il marito osteggiava tale sua decisione, manifestando la sua avversione con aggressioni fisiche e verbali avvenute nel tempo anche in presenza del figlio minorenne”.
La donna, anche lei bengalese, stanca dei “comportamenti violenti dell’uomo”, oltre a denunciare i fatti alla polizia, si è rivolta a un’associazione che si occupa di assistenza alle vittime di violenza, intervento grazie al quale è stata trasferita in una struttura protetta insieme a suo figlio. Le intemperanze del bengalese sono andate avanti, però, nei confronti dei suoceri, rimasti nel frattempo in casa insieme a lui. Fino al momento dell’arresto.
Elezioni, la Lega per le barriere soffolte
(Rimini) Per garantire “l’integrità dei lidi romagnoli” affetti dal fenomeno dell’erosione costiera, la candidata della Lega nel collegio uninominale riminese, Elena Raffaelli, rilancia la sperimentazione di “soluzioni tecniche innovative finalizzate a ridurre l’esposizione a rischio dei litorali e l’aumento del livello di sicurezza degli arenili”.
“L’erosione costiera è un fenomeno in continua evoluzione che rischia di mettere a repentaglio le migliaia di attività e l’indotto che gravita attorno al turismo balneare – spiega la Raffelli – le continue azioni di ripascimento susseguitesi in questi anni hanno di fatto mitigato i danni innescati dal fenomeno erosivo senza tuttavia concorrere ad una soluzione definitiva del problema”.
“È necessario fare di più”, spiega la candidata che sull’urgenza di “sperimentare tecniche innovative per contrastare l’evoluzione del sistema ambientale litoraneo”, sollecita “Comuni, Regione e Governo”. Un impegno che la Raffelli fa proprio nella consapevolezza che “le periodiche azioni di ripascimento condotte e finanziate in questi anni dalla Regione Emilia Romagna non sono più sufficienti. Dobbiamo lavorare per stabilizzare una volta per tutte il delicato equilibrio costiero valutando l’opportunità di adottare metodi innovativi in grado di contrastare definitivamente il fenomeno erosivo”.
Cessione Masterwood, Cgil: mantenere livelli occupazionali
(Rimini) “Un altro pezzo di storia industriale riminese passa così di mano, pur rimanendo all'attuale proprietà il 25% delle quote societarie”. Così la Fiom Cgil di Rimini alla notizia dell’accordo per la cessione del 75% del pacchetto azionario al gruppo cinese Guangzhou KDT Machinery Co della Masterwood, azienda riminese che produce macchine per la lavorazione del legno.
“Nelle parole di Masterwood l'accordo contiene garanzie in tema di progettazione, tecnologie, occupazione e mantenimento dello stabilimento produttivo e sempre secondo l'azienda le garanzie maggiori sono nell'avere Giancarlo Muti come Amministratore Delegato nel futuro C.D.A. di Masterwood. Per i lavoratori e le rappresentanze sindacali è fondamentale mantenere a Rimini la produzione, il know how e l'occupazione di Masterwood”. Anzi, dalla Cgil si augurano “che la scelta di Masterwood di cedere la quota di maggioranza dell'azienda al gruppo KDT possa essere occasione di sviluppo, per espandersi in nuovi mercati ed aumentare così fatturato e occupazione”.