Cattolica, Confcommercio: “Spiaggia a rischio, la Regione deve intervenire”
(Rimini) Rischio erosione e allagamenti segnalati dalla Confcommercio per la spiaggia di Cattolica. La’ssociaizone rende noto che anche per quest’anno nessuna manutenzione è prevista alle scogliere artificiali marine installate nel 1965, che a distanza di tanto tempo risentono dell’usura.
“Da allora non c’è mai stata manutenzione – spiega Mirella Masi della delegazione di Cattolica di Confcommercio – e l’erosione della costa è ripresa. Nel corso degli anni le scogliere che proteggono l’arenile di Cattolica non svolgono più il lavoro che hanno sempre svolto egregiamente perché sono caduti massi e si sono abbassate. Con le mareggiate, soprattutto nella zona di Ponente, l’acqua del mare arriva fino a metà spiaggia e più a nord l’atto erosivo del mare si fa vedere notevolmente. A difesa di parte della costa, un paio di anni fa, è stato effettuato un grande ripascimento, ma si è fermato a Riccione e Misano. Ora attendiamo un intervento anche su Cattolica: sono anni che ce lo promettono ma adesso, durante la Consulta Turistica, abbiamo avuto conferma che anche per il 2018 la Regione non stanzierà fondi per la manutenzione delle scogliere cattolichine. Se sparisce parte della spiaggia il danno non è solo per i concessionari, ma per tutta la città. E’ una carenza di attenzione per una zona turistica che non possiamo accettare. Mentre si pensa a progetti faraonici ideando scogliere al largo di tutta la costa riminese, non si mette mano ad una manutenzione che, con poco investimento, risolverebbe problemi concreti. Chiediamo alle amministrazioni di farsi carico in maniera urgente della questione e di vigilare affinché le promesse non vengano disattese per poter garantire sempre l’accoglienza dei nostri turisti sulla spiaggia”.
13 febbraio
Birra in bottiglia, chiuso minimarket | Truffa sentimentale | Il riminese alle olimpiadi
Elezioni: fisco, pensioni, lavoro priorità per la Uil
(Rimini) Fisco, pensioni, orario di lavoro. Sono le priorità che la Uil segnala ai partiti poliici in vista delle elezioni politiche del 4 marzo.
“Il reddito dei lavoratori dipendenti (e dei pensionati) ha perso una parte considerevole del proprio potere d’acquisto, si rende necessaria pertanto una azione forte in due direzioni: da un lato è necessario aumentare sensibilmente le quantità economiche definite nei contratti nazionali per riallineare il reddito dei lavoratori italiani a quelli dei paesi più evoluti”, spiegano dal sindacato che, in fatto di fisco, segnala come “estremamente urgente e non più rinviabile una approfondita riforma del fisco che sappia ridurre la tassazione sul lavoro ed in particolare sul reddito dei lavoratori dipendenti e dei pensionati, i veri e unici cittadini che vedono tassate fino all’ultimo euro i loro redditi, con percentuali troppo elevate”.
In fatto di pensioni, La Uil considera importante “il risultato raggiunto con l’ultimo accordo col governo che ha visto l’introduzione di agevolazioni per la pensione per le categorie di lavori usuranti; occorre proseguire su questa strada perché i lavori non sono tutti uguali e va riconosciuta l’uscita anticipata, senza decurtazione alcuna, a chi svolge lavori pesanti, va altresì rivisitata la cosiddetta legge Fornero, per meglio raccordare l’uscita volontaria dei lavoratori con le singole esigenze di vita; va inoltre difesa la condizione delle donne, oggetto di un super lavoro, anche attraverso il riconoscimento del lavoro di cura con particolare riferimento ai figli ed ai familiari disabili o anziani”.
Per la Uil, inoltre, “è incettabile che una società civile ed evoluta come quella italiana abbia percentuali di disoccupazione giovanile a livelli da terzo anzi quarto mondo. Nessuna società può reggere a lungo avendo i propri figli, la sua parte più dinamica disoccupata e o costretto a lavori precari e sottopagati, la società italiana non può permettersi che i propri giovani più preparati, formatisi nelle nostre università portino le loro competenze, le loro professionalità, le loro intelligenze in altri Paesi, impoverendo con ciò tutti i cittadini. Occorre rilanciare l’economia italiana puntando sui settori tecnologici, valorizzando la grande capacità del nostro settore manifatturiero, del nostro settore agro alimentare e sviluppando ulteriormente il nostro settore turistico collegandolo strettamente al mondo della cultura, non a caso il patrimonio storico e culturale italiano è enorme ed è possibile un ulteriore rilancio”. La Uil, per di più, reputa necessaria “la riduzione dell’orario di lavoro” secono esperienze come “quella tedesca”.
A livello locale, “nel territorio riminese vanno rilanciate importanti infrastrutture ad iniziare dall’aeroporto che langue per la gestione asfittica della società che non ha mai investito in maniera seria le somme necessarie per un effettivo rilancio di questo importante asset per la nostra economia turistica. A tutt’oggi numerosi lavoratori della ex Aeradria sono esclusi dalla produzione nonostante i vari accordi sottoscritti a suo tempo e gli impegni presi dalle Istituzioni locali”. Sistema bancario in sofferenza, difficoltà di accesso al credito per piccole imprese e per i cittadini, mancanza di coraggio nella classe dirigente politica, sono alcuni dei punti critici individuati dal sindacato. “Chi prende le decisioni oggi?? La grande finanza o i politici? Legalità, sicurezza e lavoro sono i cardini su cui si fonda il nostro essere comunità, il nostro essere Paese”.
Il filone degli appalti, “soprattutto in alcuni settori quali la logistica e l’edilizia, è anche causa diretta dell’espulsione dal mercato di imprese serie che non possono sostenere il sistema del massimo ribasso, quando si trovano a competere con imprese e cooperative spurie che trascurano in modo sistematico le più elementari norme. E, molto spesso, hanno anche connotazioni malavitose. Una cosa deve essere ben chiara: la legalità non va applicata a geometria variabile, vale per tutti”. Per la uil, “accoglienza e sicurezza vanno di pari passo:è comunque innegabile che chi approda in Italia, dopo viaggi a dir poco disumani, vada accolto. Il nostro Paese non si è mai tirato indietro in questo. Ma al contempo devono essere messe in campo tutte quelle azioni che si muovono nella direzione dell’inclusione di queste persone”.
La Uil, infine, sottolinea il primato negativo della Provincia di Rimini in EmilIa Romagna sulla occupazione femminile e giovanile, “siamo gli ultimi”, chiede la destagionalizzazione del turismo e chiede la sottoscrizione di due proposte di legge su ammortizzatori sociali e genitorialità.
Regione, a Bonaccini mandato per intesa su autonomia
(Rimini) Il presidente della Regione ha ricevuto dall’Assemblea legislativa il mandato a sottoscrivere con il Governo l’Intesa-Quadro per la concessione di una maggior autonomia dell’Emilia-Romagna, oltre all’autorizzazione a proseguire il negoziato con l’Esecutivo nazionale che si insedierà dopo le elezioni del 4 marzo su ulteriori materie da gestire direttamente.
Il mandato è contenuto in una specifica risoluzione, approvata dall’Aula senza nessun voto contrario, al termine di una comunicazione della Giunta regionale che ha fatto il punto sul confronto portato avanti in questi mesi con il Governo sulla richiesta di maggiore autonomia, sulla base dell’articolo 116 della Costituzione, anche sulla base delle indicazioni fornite dalla stessa Assemblea e da tutte le rappresentanze economico, sociali e istituzionali firmatarie del Patto per il lavoro.
Il presidente della Giunta ha ribadito la portata storica di un accordo che verrebbe sottoscritto per la prima volta in Italia, a beneficio di un territorio virtuoso e di una Regione con i conti in ordine. Si è poi detto soddisfatto del voto dell’Assemblea legislativa, che, pur nelle differenze, ha portato a sintesi la volontà comune di rendere l’Emilia-Romagna una regione ancor più competitiva e di rafforzare, e sostenere con ulteriori strumenti, la crescita economica oggi in atto. Per queste ragioni, la firma dell’Intesa-quadro con il Governo non dividerà, rappresenta anzi una proposta chiara che unisce in quanto ha unito il lavoro di tutti, portato avanti con i Gruppi in Assemblea legislativa e con le parti sociali e la società regionale nel Patto per il Lavoro.
Il via libera di oggi segna per l’Emilia-Romagna una tappa fondamentale del percorso avviato dopo la dichiarazione di intenti del 18 ottobre scorso firmata dallo stesso presidente della Regione col presidente del Consiglio, che diede inizio formale al negoziato il 9 novembre successivo.
L’intesa potrà essere integrata e completata prima della definitiva presentazione di un disegno di legge del Governo alle Camere e la conseguente approvazione della legge sulla maggiore autonomia ai sensi dell’articolo 116, comma terzo, della Costituzione. I suoi contenuti potranno essere estesi a ulteriori materie individuate negli atti di indirizzo approvati dai rispettivi organi assembleari.
Il mandato consente quindi al presidente della Regione di concludere questa prima fase con la sottoscrizione di un’Intesa-Quadro che, dopo una premessa di carattere generale, definisce i criteri per la quantificazione delle risorse finanziarie connesse all’attribuzione di maggiori competenze legislative e amministrative differenziate nonché le quattro aree strategiche – politiche del lavoro; istruzione; tutela dell’ambiente e dell’ecosistema; salute - in cui rientrano le 12 materie di cui la Regione chiede la gestione diretta: rapporti internazionali e con l’Unione Europea delle Regioni; tutela e sicurezza del lavoro; istruzione, salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche; commercio con l’estero; ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all’innovazione per i settori produttivi; governo del territorio; protezione civile; coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; tutela della salute; norme generali sull’istruzione; tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali; giustizia di pace.
Alle quattro aree strategiche si accompagnano poi il coordinamento della finanza pubblica, la partecipazione allaformazione e all’attuazione del diritto dell’Unione Europeanonché alla governance istituzionale.
Per quanto riguarda le risorse, l’intesa punta all’individuazione di criteri e parametri, anche inediti, per l’attribuzione di tutte le risorse umane, finanziarie e strumentali necessarie ad implementare politiche nuove su base territoriale. Si potrà quindi fare ricorso a meccanismi di compartecipazione, o riserva di aliquota, al gettito dei tributi erariali maturati sul territorio regionale, ovvero al criterio dei così detti fabbisogni standard.
Politiche del Lavoro. Politiche attive per il lavoro, per favorire l’occupazione, e politiche passive, per integrare gli attuali ammortizzatori sociali; aumentare la vigilanza, attraverso i servizi dell’ispettorati del lavoro territoriale; sistema regionale della formazione e dell’istruzione tecnica che porti a un numero annuo di diplomati molto superiore rispetto a oggi e in grado di soddisfare le esigenze del sistema produttivo regionale. In particolare, è richiesta l’autonomia, attraverso l’Agenzia regionale per il Lavoro, di ridefinire ulteriori servizi rivolti a particolari target di utenti e ai diversi obiettivi occupazionali, quali il lavoro autonomo e l’avvio di impresa.
Istruzione. Si prevede una disciplina di programmazione dell’offerta di istruzione, di attribuzione alle autonomie educative degli organici, nel rispetto della competenza statale delle dotazioni organiche complessive. Previsto un sistema integrato Istruzione professionale e Istruzione e formazione professionale e la disciplina in merito all’Istruzione tecnica superiore e all’assetto organizzativo delle Fondazioni Its. Sul versante dell’Università si punta a una offerta di istruzione universitaria professionalizzante e all’offerta formativa post laurea per la ricerca anche qualificando delle strutture educative e del diritto allo studio.
Salute. Si vuole rendere più flessibile e funzionale l’assetto organizzativo delle strutture sanitarie garantendo la capacità di gestione dei vari capitoli di spesa senza vincoli specifici sulle singole macro voci (ad esempio, la spesa sul personale). Sarà possibile definire misure volte a garantire una più equa accessibilità ai servizi da parte dei cittadini anche rideterminando tariffe, modalità di rimborso, di remunerazione e di compartecipazione solo per gli assistiti residenti nella Regione. Tale modulazione terrà conto delle diverse fasce di reddito, delle diverse fasce di età, della composizione del nucleo familiare e di altre particolari necessità di tutela, nel quadro della disciplina dell’Isee (Indice situazione economica equivalente). Sul sistema di governance delle Aziende sanitarie, si punta il riconoscimento della potestà di modificare gli assetti delle Aziende o degli enti del Servizio sanitario regionale, per garantire maggiore integrazione tra le aziende stesse oltre che una migliore modalità di erogazione delle prestazioni. Infine, la definizione di un programma pluriennale di investimenti in edilizia sanitaria.
Ambiente. Gli obiettivi della proposta puntano al riconoscimento in capo alla Regione della potestà legislativa su norme di dettaglio e semplificazione per la prevenzione del dissesto territoriale, nonché a disciplinare l’organizzazione delle funzioni amministrative assegnate alla Regione stessa. La priorità è poter disporre di strumenti amministrativi e programmatori, piuttosto che normativi, per conseguire elevati livelli di tutela ambientale in una logica di azione continua e pluriennale. Inoltre, alla Regione, sulla base di specifiche esigenze riferibili al proprio territorio, sarà consentito di proporre al Governo l’adozione di regolamenti e di atti amministrativi generali di competenza dello Stato o di organi ed enti di livello statale.
Rivabella, commissione urbanistica approva ampliamento centro sportivo
(Rimini) La commissione urbanistica del comune di Rimini ha espresso parere favorevole, questa mattina, al progetto di riqualificazione dell'impianto sportivo di Rivabella, che con un investimento da 1,1 milioni di euro sarà trasformato in un nuovo polo per il baseball e per il rugby. La minoranza si è astenuta.
Il progetto prevede la realizzazione di campi, tribune, club house, spogliatoi, servizi nel centro sportivo nato alla fine degli anni Settanta sui terreni dei Ceschina. L'avvio dei lavori è previsto per l'autunno 2018.
"Si consolida l'infrastrutturazione delle strutture sportive in città – commenta l'assessore allo Sport del Comune di Rimini, Gian Luca Brasini – con la riqualificazione di una serie di campi a servizio dei quartieri, e creando centri sportivi moderni, funzionali e molti ad uso monodisciplinare. Quello legato al rugby e al baseball, in particolare, va ad intercettare discipline in grande sviluppo che vedono crescere numero di appassionati e tesserati. Discipline importanti anche dal punto di vista giovanile, che coinvolgono tante famiglie riminesi, presidi di attività fisica e più in generale di relazione e integrazione. Sono sport di squadra che finalmente avranno una sede moderna e polifunzionale sia per gli atleti che per il pubblico, riqualificando anche una parte importante del quartiere in cui sono inserite, rendendolo ben servito e facilmente raggiungibile”.
Elezioni, Gnassi a Greco: Se Meloni ti licenzia, vieni al museo Fellini
(Rimini) Nel settore gossip della campagna elettorale rientra anche la recente schermaglia tra Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia e il direttore del museo egizio di Torino, Christian Greco. Meloni nei giorni scorsi ha manifestato davanti al museo in protesta contro la campagna ‘Fortunato chi parla arabo’. La Meloni ha minacciato di rimuovere il direttore, qualora il centro destra vincesse le elezioni. Per il riassunto della vicenda si rimanda al Corriere della Sera.
Il sindaco di Rimini Andrea Gnassi ne approfitta per entrare nel dibattito elettorale. Il licenziamento, “sicuramente non accadrà perché contrario a leggi, logica, numeri, buonsenso, progetti attuati ma se mai l'allucinante/divertente 'editto bulgaro' di Fratelli d'Italia nei suoi confronti sortisse il suo effetto, le dico già che il futuro Museo Internazionale Federico Fellini di Rimini sarebbe onorato di offrirle la direzione”.
Difficile il licenziamento, visto che il museo è sostenuto da una società privata, e anche visti “gli straordinari risultati in termini di presenze (800 mila all’anno), autorevolezza, credibilità, che ne fanno una delle tre strutture museali italiane più visitate e conosciute al mondo”, ricorda Gnassi che attacca “il bellicoso proponimento di licenziare” il direttore. “Certo è impressionante il solo fatto di minacciarlo: una eccellenza culturale italiana a cui si promette il licenziamento senza avere non solo alcuna base giuridica ma anche qualsiasi argomento minimamente plausibile, solo per avere messo a nudo la demagogia e l’ignoranza ("non conoscenza" nel senso etimologico , tanto per specificare...) del politico di turno, racconta molto dei protagonisti. Si può cacciare Messi perché con la sua bravura al Barcellona oscura un invidioso personaggio nella Municipalità Catalana? Per qualcuno evidentemente si può”.
Economia, in calo imprese giovanili
(Rimini) Al 31 dicembre 2017 nel sistema aggregato Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) si contano 5.130 imprese giovanili attive che costituiscono il 7,2% del totale delle imprese attive (7,7% in regione e 10,1% a livello nazionale); questo è quanto emerge dai dati diffusi da Unioncamere – Infocamere, elaborati dall'ufficio Studi della Camera di commercio della Romagna.
Nel confronto con il 31 dicembre 2016, si riscontra un decremento delle imprese giovanili del -5,1%, superiore alla variazione negativa sia regionale (-4,8%) che nazionale (-2,9%).
Tra i principali settori economici quello del Commercio conta il numero più alto di imprenditori giovanili, con 1.517 imprese (pari all'8,8% della totalità delle imprese del settore), anche se registra un sensibile calo annuo del 9,5%; in diminuzione anche le imprese giovanili delle Costruzioni dell'11,3%, che conta 918 imprese (secondo settore per numerosità, incidenza sul totale delle imprese del settore pari all'8,7%), degli Alberghi e ristoranti dell'1,9% (terzo settore con 726 imprese, incidenza del 9,7%) e dell'Ind. Manifatturiera del 5,8% (293 imprese, incidenza del 4,7%).
Ci sono comunque settori, tra i principali, che registrano un incremento rispetto al 2016; quello che è maggiormente cresciuto è Noleggio, agenzie di viaggio e servizi alle imprese, con un bel +16,0% e con un numero di imprese giovanili pari a 210 unità (incidenza sul totale delle imprese del settore pari al 10,8%). A seguire: Agricoltura, con un confortante +8,0% e 296 imprese (pari al 3,2% della totalità delle imprese del settore), Attività immobiliari, +2,3% e 131 imprese (incidenza del 2,4%) e Attività finanziarie e assicurative, con un +1,2% e 168 imprese (incidenza del 12,1%).
Stabili invece i cosiddetti Servizi alla persona (Altre attività di servizi), con 336 imprese giovanili (incidenza sul totale delle imprese del settore pari al 10,3%) e i Servizi di informazione e comunicazione (124 imprese, incidenza del settore pari al 9,4%).
Riguardo alla natura giuridica, la maggior parte delle imprese giovanili sono imprese individuali (3.931 unità, 76,6% del totale delle imprese giovanili), alle quali seguono, con una certa distanza, le società di capitale (645 unità, 12,6%) e le società di persone (495 unità, 9,6%); le imprese individuali sono anche quelle con la maggiore incidenza percentuale sul totale delle imprese attive (9,8%). In termini di variazione annua, è da evidenziare la crescita delle società di capitale (+1,6%), che permette di avere imprese più strutturate sul territorio, a cui si contrappone la diminuzione sia delle imprese individuali (-5,6%) che delle società di persone (-9,3%).
I principali settori economici risultano il Commercio (827 imprese giovanili, 31,3% sul totale imprese giovanili), le Costruzioni (455, 17,2%), gli Alberghi e ristoranti (435, 16,5%), le Altre attività di servizi (156, 5,9%), l'Ind. Manifatturiera (131, 5,0%) e Noleggio, ag. viaggio e servizi alle imprese (116, 4,4%); di questi, il settore con la più alta incidenza percentuale delle imprese giovanili (sul totale delle imprese attive) è quello relativo a Noleggio, ag. viaggio e servizi alle imprese (11,0%), mentre, con riferimento a tutti i settori, alle Attività finanziarie e assicurative (13,8%).
A Rimini rispetto al 31/12/16, calano le imprese giovanili del Commercio (-5,8%), delle Costruzioni (-7,1%), degli Alberghi e ristoranti (-4,4%) e del Manifatturiero (-3,0%); crescono invece quelle dei settori Altre attività di servizi (+1,3%), Attività finanziarie e assicurative (+2,2%), Agricoltura (+4,9%), Immobiliare (+5,9%) e, soprattutto, Noleggio, ag. viaggio e servizi alle imprese (+22,1%).
Riguardo alla natura giuridica delle imprese giovanili, prevalgono nettamente le imprese individuali (1.994 unità, 75,6% del totale delle imprese giovanili), in diminuzione del 3,9%, seguite dalle società di capitale (351 unità, 13,3%), in crescita del 2,6%, e dalle società di persone (262 unità, 9,9%), in calo del 10,3%; le imprese individuali sono anche quelle con la maggiore incidenza percentuale sul totale delle imprese attive (10,8%). Da rimarcare l'incremento delle società di capitale, che permette di avere imprese maggiormente strutturate sul territorio.
Spazzini sotto pagati, Sgb scrive ai sindaci
(Rimini) Gli addetti ai servizi di igiene ambientale della provincia di Rimini sarebbero pagati anche il 30 e il 40% in meno rispetto a quanto previsto dall’appalto del servizio. éer questo da alcuni mesi è stata avviata una vertenza. "Tale servizio appaltato da Hera spa al Consorzio Formula Ambiente viene successivamente assegnato da quest'ultimo a cooperative aderenti al consorzio stesso, come la coop 134, ccils,ecc”, spiega il sindacato. “Mentre il Consorzio Formula Ambiente applica il contratto di lavoro Fise, previsto nel capitolato di appalto, le cooperative assegnatarie adottano arbitrariamente quello delle cooperative sociali; per i lavoratori questo comporta un taglio degli stipendi variabile dal 30 al 40%”.
Si arriva quindi all’“applicazione di contratti di lavoro di serie A e serie B”, per cui il sindacato “oltre ad un percorso di lotta che ha portato alla proclamazione di tre giornate di sciopero, ha posto tale problematica alle coop interessate e agli enti coinvolti, cioè Hera spa, in qualità di stazione appaltante ed Atersir, organo di controllo, senza avere ad oggi alcun riscontro positivo”. Da qui la lettera ai sindaci della provincia per renderli edotti della disparità. A loro “chiediamo il diretto intervento in quanto rappresentanti di quei cittadini che pagano ed usufruiscono di tale servizio. Alla lettera abbiamo inoltre allegato un parere giuridico che va nella direzione di quanto da noi sostenuto dichiarando anche la nostra disponibilità ad incontrare i vari sindaci per approfondire i temi sollevati”.
Elezioni, turismo e flat tax a tema nel centro destra
(Rimini) Sono “eccezionali” le “potenzialità della Romagna” se si parla di “turismo balneare, manifatturiero, termale, enogastronomia, storia e cultura” per la candidata del collegio uninominale riminese del centro destra, la leghista Elena Raffaelli. Per la Lega, “l’obiettivo da raggiungere una volta vinte le elezioni del 4 marzo” è “l’autonomia prima di tutto. Dobbiamo accelerare il percorso per l’istituzione della Regione Romagna. Non basta parlarne, bisogna fare di più. Si tratta di una grande opportunità che non possiamo e non dobbiamo lasciarci sfuggire”, spiega Raffaelli. “La dimensione economico-produttiva e sociale dell’Emilia e della Romagna è un elemento oggettivo di 'diversità' che contraddistingue gli uni dagli altri. Non si tratta di sminuire nessuno – conclude la candidata – semplicemente è ora di riconoscere che proprio in questa diversità è insito il potenziale di entrambi territori. Da questa semplice constatazione dobbiamo ripartire rivendicando la Romagna per i romagnoli”.
Per Enrico Sirotti Gaudenzi, candidato al collegio plurinominale per la Camera dei deputati da Forza Italia, “uno dei principali obiettivi di Forza Italia è quello di rilanciare le imprese italiane, abbassando le tasse per imprese e cittadini”. L’accesso al credito per le imprese è diventato difficile perché oggi il rapporto tra banche e imprenditori “non esiste più a causa dei numerosi ed errati provvedimenti, relativi alle riforme del settore bancario e creditizio, adottati dal duo Renzi-Boschi, inclini a piegare il capo ad una Europa che non ha minimamente tenuto in considerazione le problematiche del nostro Paese. Le riforme in ambito bancario (in particolar modo quelle che hanno interessato le banche popolari e le banche di credito cooperativo) hanno, infatti, cambiato letteralmente le “regole” e l’interesse per le imprese con annesse problematiche, finendo con l’accorpare, soprattutto, quelle “piccole o medie” realtà creditizie - il cui “ruolo” era di primaria importanza per le piccole e medie imprese - in strutture più complesse, esterne ai problemi quotidiani degli imprenditori”. Un sistema tributario più corretto sarà raggiunto, per Sirotti, con la flat tax.
Alcol e prostituzione, giro di vite sui viali e a borgo marina
(Rimini) Contrasto alla prostituzione, un cliente è stato denunciato dalla polizia municipale di Rimini sabato notte. L’uomo è stato sorpreso dagli agenti a “richiedere prestazioni sessuali a pagamento in maniera non equivoca, contrattando con una giovane prostituta rumena nota per la sua attività alle forze dell'ordine e facendola salire sulla propria automobile”, in violazione all’ordinanza del sindaco Gnassi che ha quindi collezionato da dicembre nove clienti denunciati. Sui viali delle Regine e su viale Vespucci la polizia municipale ha inoltre effettuato una ventina di controlli sui cosiddetti minimarket, uno dei quali è stato contravvenuto per la vendita di birra in vetro dopo le ore 22. Un minimarket di via Giovanni XXIII è stato sanzionato per la vendita di bottiglie di birra in vetro dopo le ore 24. L’esercizio sarà probabilmente chiuso perché il gestore ha violato per la quarta volta le disposizioni in materia di contrasto all’alcol. Un negozio di alimentari, sempre a Borgo Marina, è stato multato per violazione delle norme d'igiene e per l'inosservanza delle disposizioni vigenti a tutela del consumatore. Lo stesso gestore sarà chiamato anche a rispondere dell'occupazione abusiva del suolo pubblico. Venerdì, infine, gli agenti della municipale hanno identificato e sanzionato due extracomunitari per l'esercizio dell'attività abusiva di parcheggiatore.