(Rimini) Il problema delle delle colonie marine abbandonate e lasciate al logorio di tempi e intemperie lungo la riviera è ormai antico per Rimini. Ed è un problema anche di degrado, perché spesso questi edifici diventano dormitorio, se non bese, per sbandati e piccoli criminali. A loro guarda nel suo intervento il candidato alla Camera di Liberi e Uguali, Giuseppe Chicchi.
Le cause del degrado (reso più evidnete in alchni casi con il fallimento delle ditte che avrebbero dovuto recuperare le strutture)? “Ai vincoli architettonici e urbanistici, giustamente imposti dalla pianificazione regionale, si sommano problemi derivanti dalla destinazione d'uso (albergo o direzionale) e dalle dimensioni rilevanti degli interventi. Ad esempio la Bolognese ha una superficie utile di circa 12mila metri quadri, la Novarese di circa 8000, ecc. I capitali necessari al recupero sono ingenti e la realizzazione di alberghi implica costosi anni di avviamento”.
Il Piano Benevolo del 1999 a Rimini aveva previsto la “possibilità di destinare a residenza il 25% della superficie utile di questi edifici, attivando con ciò una sorta di prefinanziamento per il recupero ad uso alberghiero del 75% rimanente. La norma fu però cassata in sede di approvazione finale dalla Provincia”, ricorda l’ex sindaco Chicchi che, quindi, propone una soluzione.
“Ora la normativa nazionale introduce la nuova figura giuridica del Condhotel. Come dice il nome, si tratta di un ibrido che nello stesso edificio o in edifici attigui, vede la coesistenza fino al 40% di residenziale e di un minimo del 60% di alberghiero. In pratica la vendita a privati della quota destinata a residenza (su cui viene rilasciato il cambio di destinazione d'uso), finanzia in misura significativa la realizzazione di alberghi che, per dimensione, per caratteristiche qualitative e per collocazione, sarebbero idonei all'attività del turismo organizzato e di quello destagionalizzato”. Questa nuova figura giuridica “è stata pensata soprattutto come forma di autofinanziamento, di processi di riqualificazione non più rinviabili, per mezzo della vendita di parte della proprietà alberghiera. Il ritardo nell'adeguamento energetico, sismico, tecnologico, negli arredi, ecc. pesa sulla produttività delle strutture ricettive come "diseconomia occulta" e penalizza le destinazioni turistiche "mature" come quella riminese nella competizione sui mercati. Competizione che nel segmento balneare è di livello globale poiché ormai l'offerta è superiore alla domanda. Ovviamente, per una realtà come quella di Rimini, caratterizzata da strutture ricettive mediamente di 40 camere, lo strumento del Condhotel potrà trovare applicazione in direzione di accorpamenti di strutture fuori mercato e sarà il recepimento regionale a definirne caratteri e confini”.
Per il tema colonie invece “è proprio la dimensione rilevante degli immobili a indicare una strada che, oltre agli altri vantaggi già indicati, avrebbe anche quello di superare le criticità di carattere estetico e, talvolta, di ordine pubblico che gli enormi edifici abbandonati presentano. Si sono lette in questi giorni dichiarazioni sul mercato cinese che, pronunciate a Rimini, fanno appena sorridere. Come può arrivare a Rimini il mercato cinese con un aeroporto che, pur avendo la migliore pista di atterraggio della Regione, realizza nel 2017 solo 300mila passeggeri? Ma anche se qualcuno investisse nel mercato cinese (lo fa solo Ital Camel), in quali alberghi troverebbero allotment i Tour Operators che viaggiano con aerei da 300 posti?”, attacca Chicchi, che tornando alle colonie non ha dubbi: “Penso che qualcuno dovrebbe andare in giro per il mondo a proporre ai tour operator la ristrutturazione delle colonie con la formula dell'autofinanziamento attraverso il Condhotel".

Venerdì, 16 Febbraio 2018 08:59

16 febbraio

Sarti denuncia l’ex | Deserta l’asta per la questura | La riviera ricorda Ballandi

Giovedì, 15 Febbraio 2018 17:10

Spazio Tondelli, doppio sold out per Germano

(Rimini) Doppio dold out per Elio Germano, protagonista del week end allo Spazio Tondelli di Riccione. Domani e sabato alle 21 l'attore romano, già Palma d'oro a Cannes, presenta in prima assoluta il suo nuovo spettacolo La mia battaglia, scritto a quattro mani con Chiara Lagani, drammaturga e attrice cofondatrice di Fanny & Alexander. Sono già sold out entrambe le repliche.
In scena Germano veste i panni di un comico, ipnotizzatore non dichiarato, capace di manipolare gli spettatori in un crescendo pirotecnico. Portatore di un muto volere collettivo, si farà via via più autoritario appellandosi alla necessità di resuscitare una società agonizzante, tra istanze ecologiste, nazionaliste, socialiste, planetarie e solitarie, mutuali e solidali, aneddoti e proclami, appelli appassionati e affondi lirici deliranti.

Lo spettacolo, prodotto da Piefrancesco Pisani e Infinito srl, è stato realizzato con il fondamentale sostegno di Riccione Teatro, che ha messo a disposizione lo Spazio Tondelli per la residenza artistica che ha preceduto il debutto. La mia battaglia è inoltre solo la prima tappa di un più ampio focus sull'opera di Chiara Lagani. L'artista ravennate, vincitrice del Premio speciale per l'innovazione drammaturgica all'ultima edizione del Premio Riccione per il Teatro, sarà infatti tra gli ospiti di punta del prossimo Riccione TTV Festival, in programma a novembre con un ricco calendario di incontri, spettacoli e retrospettive video a lei dedicati.
In questi giorni di prove a Riccione Elio Germano ha incontrato nella mattinata di mercoledì alcune classi di studenti del Liceo Volta-Fellini per presentare loro lo spettacolo e al termine discuterne insieme.

Giovedì, 15 Febbraio 2018 17:05

Elezioni, Sarti (M5S) denuncia ex in Questura

(Rimini) La deputata Giulia Sarti ha denunciato in Questura a Rimini, il suo ex fidanzato, Bogdan Andrea Tibusche, accusandolo di aver sottratto alcune migliaia di euro in merito alla vicenda delle restituzioni "fantasma".
Nella denuncia, di cui l'Aansa è in possesso, Sarti racconta di essere stata fidanzata con Bogdan "per circa quattro anni" e nonostante il rapporto fosse finito da circa un anno, "la nostra convivenza è continuata fino ad ora anche se non ci vediamo dallo scorso dicembre". Sarti spiega che Bogdan, consulente informatico si "occupava, con il mio consenso della gestione della contabilità", incluse le restituzioni al fondo del microcredito. "Martedì sera ho fatto un controllo puntuale e mi sono resa conto che non erano stati eseguiti alcuni bonifici al Mef", si legge nella denuncia in cui Sarti sottolinea di aver provveduto il 14 febbraio a sanare la sua posizione versando "le somme dovute, pari a 23mila euro" (Ansa).

(Rimini) Altra conferma per la scuola riminese di pattinaggio artistico Asd Rinascita Sport Life al Campionato regionale Gruppi e Quartetti che si è tenuto lo scorso weekend al Playhall di Riccione, dove il quartetto Synapses si è aggiudicato il primo posto e l’accesso diretto ai campionati italiani che si terranno a marzo a Conegliano Veneto.
Una riconferma che sancisce come la squadra composta da Martina Montanari, Angelica Maldini, Federica Gallo e la “new entry” Sara Rrapushi, guidata da Eleonora Rizzo e Filippo Lodi Forni funzioni e dia sempre grandi soddisfazioni.
La coreografia presentata, intitolata “Mumbai” e pattinata con grande intensità, ha dimostrato la superiorità tecnica delle ragazze, nonostante la stagione fosse partita con qualche intoppo a causa dell’infortunio di una delle componenti, Federica Lecci, sostituita poi da Sara Rrapushi che in soli due mesi è riuscita a trovare la giusta armonia con le compagne di squadra.
“Non rimane che fare un grandissimo in bocca al lupo a queste ragazze in vista dei prossimi impegni agonistici”, il commento della società.

Giovedì, 15 Febbraio 2018 14:19

Arriva alla Far la ‘Pet island’ di Peretti

(Rimini) Sarà inaugurata sabato alla Far di piazza Cavour a Rimini ‘Pet Island’, esposizione delle opere dell'artista romano Matteo Peretti, esposta dal 17 febbraio all'1 aprile 2018. Pet Island si compone di numerose installazioni, alcune create site specific per l'esposizione romagnola, altre di pregressa produzione. Il materiale plastico risulta essere il filo rosso di tutta la mostra, sia in quanto componente principale di tutte le installazioni, sia concettualmente come tematica che riconduce ad altri temi caldi a sfondo sociale come l'inquinamento, il consumismo e la facile mercificazione, trattati giocando con spirito ironico e critico.

(Rimini) “Hanno portato loro gli immigrati a San Lorenzo”. Punta il dito contro l’avversaria Elena Raffaelli della Lega e le sue ultime dichiarazioni in fatto di migranti, Sergio Pizzolante, candidato di Civica popolare per il centro sinistra al collegio uninominale della Camera.
“Nell'ultima campagna elettorale la signora Raffaelli aveva puntato il dito contro Sabrina Vescovi perché avrebbe invas di immigrati il quartiere di San Lorenzo. È stato il colpaccio della campagna elettorale della signora Raffaelli. Con un effetto elettorale notevole sull'elettorato tradizionalmente rosso di quel quartiere. Naturalmente era tutto falso. Quindi, i riccionesi sono stati imbrogliati. E poi beffati. Perché con l'arrivo al governo della città della signora Raffaelli, gli immigrati sono davvero arrivati a San Lorenzo. Questo è la Lega nord di Riccione. Questo è il populismo, imbrogliare gli elettori”, sostiene Pizzolante.
“Il concetto è sempre lo stesso e si ripresenta puntuale con un'allarmante costanza nell'ultimo periodo: dicono sempre una cosa e poi ne fanno un'altra. Come sulle spiagge. Così come i 5 stelle con la questione scontrini. È questo il populismo, che dilaga e avanza. Noi siamo l'unico argine”.

(Rimini) “Sapevo che Bibi Ballandi da tempo stava male, ci sentivamo di tanto in tanto per un saluto e per raccontarci o complimentarci delle nostre ultime imprese”, così Rino Mini proprietario della Galvanina. “Io e mio padre Otello incontrammo Bibi nel 1983 perché era interessato ad organizzare spettacoli a Rimini e il nostro Parco delle Terme Galvanina, con le sue strutture ed i suoi 20.000 metri quadrati di verde, venne ritenuto subito ideale”.
Artefice di un successo. “Il padre Iso, che ricordo con grande stima e affetto, accompagnava Bibi in ogni momento, anche per aiutarlo nella gestione di quello che di lì a pochi mesi divenne il noto Bandiera Gialla, parco degli spettacoli e divertimentificio. Il rapporto è andato avanti fino al 1999. Per 16 anni “Bandiera Gialla” ha ospitato a Rimini, spettacoli, eventi e produzioni televisive che hanno portato alla città una visibilità straordinaria a livello nazionale, e non solo. Come non ricordare le serate con grandi artisti come Ornella Vanoni e Gino Paoli riuniti sul palco del Bandiera Gialla come non era mai accaduto prima, o il rilancio di Patty Pravo. E gli spettacoli in diretta televisiva prodotti da Bibi Ballandi con grandissimo successo come, ma solo ad esempio, “Stasera mi butto” con Gigi Sabani o “Beato tra le donne” condotto da Paolo Bonolis e con Giorgio Panariello. Altri artisti hanno lasciato ricordo come Pippo Franco, Heather Parisi, Toto Cotugno, Pamela Prati e Giorgio Faletti, solo per citarne alcuni. Eventi indimenticabili e divenuti simbolo di quegli anni”.
Grande pubblico. “Serate che richiamavano oltre 10.000 persone, un successo incredibile grazie alle intuizioni di un uomo straordinario. Bibi Ballandi segnò un’epoca storica per Rimini, creò un modello di divertimento sano e unico nel suo genere, e il Bandiera Gialla fu la sede ideale per la sua geniale creatività e capacità imprenditoriale”.
Infine il legame personale. “Insieme a mia sorella Patrizia abbiamo conosciuto un uomo dal talento straordinario, un amico vero il cui ricordo rimarrà sempre vivo”, conclude Mini.

(Rimini) Il sindaco di Rimini Andrea Gnassi ricorda il produttore televisivo scomaparso oggi. “Bibi Ballandi è stato un grande produttore di spettacolo, un geniale ‘architetto’ dell’entertainment italiano e internazionale, un profondo conoscitore del talento artistico, un mito della televisione”. Soprattutto, “Bibi Ballandi è stato un grande amico della riviera di Rimini, luogo non solo teatro di grandi eventi ideati e organizzati ma ‘buon ritiro’ costante in numerosi periodi della sua vita. Amava Rimini, Riccione e questo affetto si è rivelato il ‘quid’, quella spinta ulteriore capace di trasformare gli spettacoli da lui organizzati sul nostro territorio in iniziative memorabili, per certi versi e in certi momenti coincidenti con la fortuna del turismo riminese”.
Fu così ad esempio con “l’intuizione, a inizio anni Ottanta, del parco ‘Bandiera Gialla’, sul colle di Covignano. Una invenzione, di spettacolo e televisione, legata in maniera inscindibile alla fortuna del nostro territorio e in generale a quel particolare periodo della storia italiana. Un ‘format’ prima che venisse coniata la parola ‘format’ che miscelava generi e personaggi che segnò gli anni Ottanta e che vedeva alla base del successo proprio la sensibilità di Ballandi di intuire mode e costumi, facendone però non un modello spersonalizzato ma che esaltava anche le caratteristiche della location. Di quel periodo Bibi parlava con affettuosa ritrosia; qualche cenno ad aneddoti, senza mai vantarsi, che mettevano in luce l’aiuto che all’epoca tutto il territorio, anche nella componente pubblica, diede al boom di ‘Bandiera Gialla’. A pensarci bene, una perfetta sintesi della sua filosofia professionale e di vita aveva: se una cosa funziona ed è bella, allora i suoi benefici si riverberano su tutti, senza invidie né rancori. Negli anni successivi altri eventi televisivi creati da Bibi Ballandi hanno avuto come quinta di scena la costa riminese. Sino al Capodanno Rai, che per molte edizioni si è svolto a Rimini. E ogni volta quella ‘spinta’ in più al successo veniva dai modi, dalla capacità di risolvere i problemi, dai dettagli alle cose sostanziose, dal coinvolgimento e, in definitiva, dal profondo attaccamento che Ballandi aveva per quella che considerava la sua ‘seconda casa’”.
Nell’esprimere “profondo cordoglio2 per la sua scomparsa e nello “stare vicini in questo momento alla sua famiglia e ai suoi cari”, a “nome dei riminesi, e di tante generazioni di riminesi, credo doveroso rivolgere a Bibi Ballandi un enorme ‘grazie’. Non tanto e non solo per quello che ha fatto sul palcoscenico per Rimini e la riviera ma per l’amore sincero e il rispetto che ha costantemente avuto per noi, per i nostri pregi, per i nostri difetti”.

(Rimini) “Accogliamo con favore la candidatura della Piadina Romagnola a patrimonio dell'Uniesco, avanzata alcuni giorni fa a Riccione dal Ministro della Cultura Dario Franceschini. Sin da subito ci rendiamo disponibili per promuovere l'iniziativa e sostenerla nelle sedi istituzionali competenti". Così il presidente del Consorzio di promozione e tutela della piadina romagnola, Alfio Biagini, accoglie in maniera positiva la proposta avanzata dal Ministro.
"La piadina pomagnola – continua Biagini – non è solo un prodotto da gustare, è qualcosa di più. E' intimamente legata al territorio, alla sua cultura, alle tradizioni, alla manualità, ai prodotti e alla storia. E' un patrimonio che identifica la Romagna nel mondo, e proprio per questo deve essere salvaguardato. L'ottenimento dell'indicazione geografica protetta (igp) è stato un primo passo in questa direzione, a tutela soprattutto dagli innumerevoli casi di contraffazione nel mondo. Il riconoscimento di patrimonio dell'umanità sarebbe un ulteriore salto in avanti, testimonianza di indiscutibile patrimonio culturale, così come avvenuto nel caso della pizza".
Già oggi la piadina romagnola viene considerata l'ambasciatrice della Romagna nel mondo. Un 'cibo di strada' che grazie al suo prezzo contenuto e alla varietà degli abbinamenti, rappresenta un fenomeno di costume che cattura gli amanti della buona tavola. Tanto da risultare due anni fa il prodotto più ricercato in Italia sul principale motore di ricerca di Google, ed essere elevata a cibo di strada per eccellenza, preferita dall'81% degli interpellati secondo una indagine.
Dal novembre 2014 questa prelibatezza ha una marcia in più: la certificazione IGP (Indicazione Geografica Protetta) dalla Commissione Europea. D'ora in poi si chiama Piadina Romagnola/Piada Romagnola, anche nella variante alla Riminese, solo quella prodotta e confezionata esclusivamente nel suo luogo di origine, la Romagna. Solo coloro che la producono secondo il disciplinare approvato possono commercializzare la Piadina Romagnola IGP. Nessun altro può farlo. Merito del Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola costituitosi nel 2011, che insieme ad altre istituzioni e associazioni si è fatto promotore di questo traguardo.