Startup innovative, a Rimini sono 101
(Rimini) “La numerosità delle start up innovative rappresenta infatti un elemento significativo per valutare la dinamica e la capacità di sviluppo del sistema imprenditoriale”, per Fabrizio Moretti, presidente della Camera di commercio romagnola.
Le startup innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese, al 31/12/2017, erano 8.391 in Italia e 862 in Emilia-Romagna, la seconda regione, dopo la Lombardia, in cui è localizzato il maggior numero di startup innovative.
In base ai dati più recenti, aggiornati al 5/2/2018, nella circoscrizione di riferimento della Camera di commercio della Romagna le start up innovative sono risultate complessivamente 159 con un aumento del 13,6% rispetto al 30/1/2017. Esse operano principalmente nei servizi (104) e nell'industria/artigianato (32).
Questa tipologia di impresa, relativamente nuova, è prevista dalla normativa e deve rispondere a requisiti precisi quali avere come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico. È stata delineata con la finalità di favorire lo sviluppo di nuova cultura imprenditoriale e la creazione di un contesto maggiormente favorevole all'innovazione e quindi più competitivo e attrattivo. Per questa tipologia di imprese, se iscritte nella apposita sezione del Registro delle Imprese, sono previste esenzioni, agevolazioni fiscali, alcune deroghe al diritto societario e una disciplina particolare nei rapporti di lavoro.
Le start-up con sede in provincia di Rimini al 5/2/2018 sono 101, pari all'11,7% del totale regionale. Il confronto degli ultimi dati disponibili con quelli al 30/1/2017 per quanto riguarda la numerosità di tali imprese evidenzia una variazione positiva (+24,7%) più vicina all'andamento registrato Italia (+26,4) e superiore a quello regionale (+14,9%).
Per quanto riguarda i settori di attività economica in cui operano le start-up di Rimini, la maggior parte, così come a livello nazionale, è attiva nei "Servizi", dove sono presenti 64 imprese pari al 63,4% del totale provinciale, e nell'"Industria/artigianato", dove sono presenti 18 imprese pari al 17,8% del totale provinciale. Si segnalano anche la presenza di 7 start-up nel settore del "turismo" e 12 nel commercio. Rispetto al numero complessivo, 21 operano nell'ambito dell'ICT ("Produzione di software, consulenza informatica e attività connesse"), 9 nel settore "Ricerca e sviluppo" e 8 sia nell'ambito delle "Attività di direzione e di consulenza gestionale" sia del "Commercio all'ingrosso (escluso quello di autoveicoli e di motocicli)”.
Altre caratteristiche delle start up provinciali: 29 imprese sono in possesso di brevetti, 13 sviluppano e commercializzano esclusivamente prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico in ambito energetico, 7 imprese sono a prevalenza femminile, 14 sono a prevalenza giovanile e 6 a prevalenza straniera.
Oltre la metà (il 53,5%) delle start-up innovative si concentra nel capoluogo riminese dove sono 54 mentre quasi un quarto (23,8%) hanno sede a Riccione dove sono 24. I due comuni citati, dunque, sono sede del 77,2% delle start-up provinciali.
Sanità, scatta la caccia alla pubblicità ‘no-vax’
(Rimini) “Nessun territorio in regione, e probabilmente in Italia, ha innalzato negli ultimi sei mesi la propria protezione sociale, individuale e di comunità come Rimini”. Lo sostiene l’assessore Mattia Morolli, dopo la vicenda della pubblicità sulle criticità dei vaccini commissionata dal comitato ‘E pur si muove’ prima su un bus Start Romagna poi davanti alla sede riminese della Asl. “Il motivo è legato al recupero straordinario sulla copertura vaccinale testimoniato dai dati presentati dalla Regione Emilia-Romagna, in cui si evidenziava come la provincia di Rimini stia crescendo il doppio rispetto la media regionale, aumentando in sei mesi del 9% netto la sua copertura territoriale. Certo, c'è ancora da recuperare un gap consistente, ma i risultati ottenuti nell'arco del 2017 sono senza dubbio un valore da rimarcare in ogni occasione con la dovuta adeguatezza”.
Per Morolli “c'è, esiste dunque una stragrande maggioranza di genitori e famiglie che hanno preso consapevolezza della situazione ottemperando non solo ad un obbligo di legge, ma anche ad un dovere civico, verso sé e verso gli altri. Ma è evidente come vi sia una minoranza, singoli e associazioni, in Italia e anche sul territorio riminese, che si muove in maniera molto diversa. Ovvero impegnandosi in veri e propri slalom tra le leggi nazionali e regionali vigenti, così come tra i vari regolamenti comunali”.
Un esempio sono “i 'decaloghi' fatti circolare nei mesi scorsi per bypassare l'obbligo del 10 marzo per la presentazione della documentazione (o delle prenotazioni) per mantenere la frequenza a scuola anche di bimbi non vaccinati, e ora la campagna pubblicitaria su ruote”, che “vanno in quella precisa direzione. Difficile, se non impossibile, sostenere il contrario e cioè l'evidenza. Come Amministrazione comunale di Rimini, sin da subito, ci siamo impegnati in una campagna culturale per la diffusione dei vaccini e per il rispetto degli obblighi di legge. In questo senso riteniamo doveroso che, in presenza di mezzi veicolanti questi messaggi che definiscono 'scelta' quello che è a detta di ogni organismo sanitario e medico solo un grave rischio per la salute di tutti, le verifiche amministrative si accompagnino a una segnalazione alle autorità competenti”.
Per l’amministrazione “non è solo una questione di 'mezzo' (camion vela o impianto fisso) ma anche di 'messaggio'. Noi riteniamo opportuno avanzare a chi per legge è tenuto al controllo e alla verifica della liceità di queste cose la richiesta della liceità di questi messaggi rispetto alle direttive nazionali, riprese dai regolamenti comunali, dello IAP (Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria, l'ente preposto a verificare la correttezza, onesta e veridicità della comunicazione commerciale onesta) contenute nel Codice di Autodisciplina della comunicazione commerciale”. Morolli quindi ricorda alcuni aticoli di questo codice.
Articolo 1 "la comunicazione commerciale deve essere onesta, veritiera e corretta. Essa deve evitare tutto ciò che possa screditarla”.
Articolo 2 "...deve evitare ogni dichiarazione...tale da indurre in errore i consumatori, anche per mezzo di omissioni, ambiguità o esagerazioni non palesemente iperboliche”.
Articolo 3 "Terminologia, citazioni e menzioni di prove tecniche e scientifiche devono essere usate in modo appropriato. Prove tecniche e scientifiche e dati statistici con limitata validità non devono essere presentati in modo da apparire come illimitatamente validi”.
Articolo 6 "Chiunque si vale della comunicazione commerciale deve essere in grado di dimostrare, a richiesta del Giurì o del Comitato di controllo, la veridicità dei dati, delle descrizioni, affermazioni, illustrazioni e la consistenza delle testimonianze usate”.
Articolo 8 ""La comunicazione commerciale deve evitare ogni forma di sfruttamento della superstizione, della credulità e, salvo ragioni giustificate, della paura”.
L'Amministrazione comunale, quindi, “convinta dei risultati e del beneficio all'intera comunità proveniente dal rispetto delle leggi sui vaccini, chiede a ogni organismo, per competenza, di verificare se questi messaggi pubblicizzati dai gruppi 'free vax' e 'no vax' siano corrispondenti non solo allo spirito ma al vero e proprio dettato del Codice”.
Inceneritore Raibano, Misano e San Clemente chiedono monitoraggio qualità aria
(Rimini) “Noi ci siamo. Dichiarazioni di principio a parte, il tema del monitoraggio dell’aria rispetto a quella che è l’attività dello smaltimento rifiuti svolta dall’inceneritore di Coriano - spiega l’Assessore all’Ambiente del Comune di San Clemente, Fabio D’Erasmo, col sostegno del sindaco Mirna Cecchini - rappresenta un motivo di particolare attenzione per un territorio come il nostro; soggetto a possibili fenomeni di ‘ricaduta’ dei fumi”.
L’invito rivolto dal sindaco di Misano Adriatico, Stefano Giannini, ad Arpae viene quindi condiviso anche da San Clemente e da Rimini, ora in attesa che l’Agenzia regionale si dichiari disponibile, in tempi brevi, a condurre un’ulteriore campagna di analisi a 5 anni da quella conclusa nel luglio 2013 (con l’inceneritore ‘acceso’ nella sua configurazione definitiva), “non può quindi che trovarci favorevoli. Il Comune di San Clemente ha già in dote una voce di spesa destinabile allo scopo e derivante da specifici finanziamenti della Regione Emilia Romagna correlati proprio all’attività di combustione dell’impianto di Raibano. Quota - e vengo al punto - da dedicare, in presenza di progetti concreti, realmente attuabili, a tutela della salute pubblica e, nel caso di specie, al controllo della qualità dell’aria che respiriamo”.
Pertanto, l’auspicio sottoscritto dal Comune di Misano Adriatico all’indirizzo di Arpae “non possiamo, lo ripeto, che condividerlo e sostenerlo. Così come faremmo nel caso di progettualità promosse, nello stesso ambito, da altri soggetti riconosciuti e dalle comprovate competenze in materia”.
Ma c’è di più. “Sul tema della qualità dell’aria mi preme ricordare come San Clemente, utilizzando i fondi stabiliti da Atersir (Agenzia Territoriale dell’Emilia Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti) in base a precise percentuali correlate alla rammentata attività di smaltimento dei rifiuti indifferenziati nell’inceneritore corianese - parliamo di quasi 50mila euro l’anno - abbia da tempo intrapreso una propria politica ambientale. Valutata più che positivamente dai rappresentanti dei Comitati cittadini e rivolta, in primis, alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica. E questo investendo sia risorse pubbliche sia sviluppando un’ampia serie d’interventi, ben visibili: dalla messa a dimora di nuovi alberi e altre varietà di piante; al rifacimento e completamento di tutte le aree verdi comunali; alla realizzazione di percorsi da fruire a piedi o in bicicletta. Interventi che non comprendono - ciò va detto a scanso d’equivoci e perché le indicazioni Atersir sono molto chiare in proposito - le opere di arredo urbano da attuare attigendo da altri capitoli di spesa”.
21 febbraio
Carim: tutti assolti | A San Marino polo della contraffazione | Una via per don Oreste
Beer Attraction, +10% di visitatori
(Rimini) Si è chiusa a Rimini con 22.743 visite e un incremento del 10% sul 2017 la quarta edizione di Beer Attraction, fiera delle birre artigianali e speciali, cui hanno preso parte 100 buyers internazionali provenienti da 18 Paesi, europei ma anche da Stati Uniti, Israele e Australia. La kermesse è stata affiancata da Bb Tech Expo, salone dedicato alle tecnologie, attrezzature e accessori per la produzione e il confezionamento di birre e bevande.
Alla fiera riminese, ancora, hanno preso parte 505 aziende espositrici (398 di Beer Attraction e 107 di BBTech Expo) mentre al 13/o concorso Birra dell'Anno ha visto 279 birrifici partecipanti, per 1.650 birre in gara il 20% in più rispetto all'edizione 2017 (Ansa).
A Riccione è arrivato Zico, il vigile cucciolo
(Rimini) E’ entrato ‘in sevizio’ da qualche giorno il cucciolo che andrà a costituire l’unità cinofila del Comando di Polizia Municipale di Riccione. Qualche settimana fa era stata annunciata questa novità destinata a supportare gli agenti sia nelle loro attività quotidiane e ordinarie che in operazioni specifiche che richiedono interventi straordinari e particolari come quelli in cui vengono impiegati i cani addestrati.
Il nuovo agente speciale si chiama Zico, è un pastore tedesco grigione di dieci mesi, maschio, che presto diventerà operativo in servizio antidroga ed è già stato inquadrato nell’organico della Polizia Municipale.
In questo primo periodo il cane sta stringendo amicizia con il suo conduttore, scelto dal comandante tra gli agenti. Già dal prossimo mese inizierà il corso di condizionamento insieme ad altri “colleghi” provenienti da altri comandi di Polizia Municipale. Già in questi giorni sarà possibile incontrarlo in città insieme a colui che sarà il suo compagno inseparabile: l’addestramento dei cani infatti implica un rapporto di simbiosi tra loro e i conduttori, che dovranno anche convivere con “l’agente speciale” e portarlo a casa, per consolidare il rapporto di fiducia, conoscenza e intesa.
L’unità cinofila, presente e stanziale sul nostro territorio, una volta terminato l’addestramento, opererà anche in supporto alle altre forze dell’ordine.
“Si tratta a tutti gli effetti di un agente in più – dichiara l’assessore alla PM Elena Raffaelli – a servizio della comunità e delle forze dell’ordine, con caratteristiche e possibilità di svolgere compiti che arricchiranno il nostro Comando e le sue funzioni. Dotarci di un’unità cinofila per il controllo del territorio significa anche specializzarci e poter fronteggiare ancora meglio situazioni particolari e rispondere ad esigenze specifiche”.
Processo Carim: tutti assolti, il fatto non sussiste
(Rimini) Sono stati tutti assolti i dodici imputati al processo Carim, ex dirigenti dell’istituto di credito commissariato nel 2010. "Tutti assolti gli ex vertici della Cassa di Risparmio di Rimini al termine di un processo iniziato con accuse pesantissime come associazione per delinquere finalizzata al falso in bilancio contestata agli ex manager della Carim (Giuliano Ioni, ex presidente Cda, Alberto Martini e Claudio Grossi, ex direttore e ex vice direttore generale) oltre al falso in bilancio. Assolti Ioni, Martini e Grossi e assolti anche Franco Paesani, Alduino Di Angelo e Claudio Semprini Cesari, tutti difesi da Alessandro Catrani; Vincenzo Leardini e Fabio Bonori entrambi assistiti da Giampaolo Colosimo e Giovanni Boldrini; Bruno Vernocchi difeso daGiulio Basagni, Gianluca Spigolon difeso da Massimo Cerbari e Gabriele Bordoni,Giancarlo Mantellato difeso da Massimo Pasquinelli, Attilio Battarra difeso da Piero Gualtieri" (Ansa).
Secondo il tribunale di Rimini “il fatto non sussiste”. La pubblica accusa aveva chiesto 18 mesi per reati vari che andavano dall’associazione a delinquere al falso in bilancio, quest’ultimo ormai prescritto per quel che riguarda il processo penale. Gli azionisti della banca, che si erano costituiti parte civile per chiedere risarcimento, andranno avanti. Hanno annunciato di voler procedere in sede civile con l’accusa di falso in bilancio.
“Siamo molto soddisfatti per l’esito del processo che, grazie all’analitico lavoro di ricostruzione fattuale e valutazione tecnica svolto dai consulenti tecnici delle parti e dai periti del Tribunale, ha permesso di accertare la assoluta inconsistenza di accuse apparse sin da subito destituite di ogni fondamento ed infamanti. Il pensiero corre in particolare all’accusa di associazione per delinquere contestata agli ex vertici dell’istituto e rispetto alla quale i nostri assistiti stanno valutando di assumere iniziative nei confronti di coloro che l’hanno resa possibile con dichiarazioni tanto gravi quanto calunniose. Occorre altresì dare merito al Tribunale di Rimini per avere affrontato le difficoltà del processo con grande equilibrio e senza lasciarsi condizionare dal clamore mediatico che da sempre aleggia intorno a questo processo”, hanno commentato i legali degli imputati.
Fn, Ottaviani condannato a sei mesi per fatti Macerata
(Rimini) Mirco Ottaviani, leader riminese di Forza nuova e in corsa al collegio uninominale con Italia agli italiani, ha patteggiato sei mesi (pena sospesa) per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, in occasione degli scontri dell’8 febbraio a Macerata tra militanti di estrema destra e polizia.
Ottaviani, che era uno tra i dieci di militanti a finire in manette a fine serata, potrà quindi concludere la campagna elettorale senza più la restrizione dell’obbligo di dimora dalle 19 alle 8.
Ottaviani è stato, inoltre, condannato a pagare un risarcimento di mille euro alla polizia, che andrà in beneficenza. I compagni di partito hanno fatto una colletta per aiutarlo a pagare spese legali e risarcimento.
La campagna elettorale passa dalle fogne, ministro Galletti a piazzale Kennedy
(Rimini) Visita al cantiere di piazzale Kennedy per il ministro per l’Ambiente e la tutela del territorio e del mare, Gian Luca Galletti. A Rimini Galletti ha visitato i cantieri del piano per la salvaguardia della balneazione, quello per arrivare alla chiusura degli scarichi in mare, e per sostenere le liste del centro sinistra alle prossime elezioni. Insieme a lui, infatti, il sindaco Andrea Gnassi, i candidati del centrosinistra Tiziano Arlotti (Senato) e Sergio Pizzolante (Camera) e i vertici di Hera.
Il ministro arrivato in Piazzale Kennedy ha annunciato che per il sistema fognario di Rimini il Cipe potrebbe portare in dote dalla seduta di giovedì altri 16,8 milioni di euro. "La cosa piu' difficile - ha evidenziato non è la ricerca delle risorse, ma trovare delle amministrazioni che siano in grado di spenderle". “I soldi in Italia ci sono, alcuni sindaci li spendono bene, altri no”. Rispetto al piano tappa fogne riminese “il cantiere è in stato avanzato per un'opera importante per l’ambiente”, mentre in genere "l'Italia è indietro sulle depurazioni, viaggia a due velocità, tra sanzioni europee e un progetto pilota" come quello di piazzale Kennedy. “Questa è un'opera idraulica importante che dà lustro al Paese e che potremo esportare in altre realtà”. Secondo Galletti, a Rimini "le cose si fanno", utilizzando anche società locali, “il sistema si è messo insieme", c'è "gioco di squadra”. Il ministro ha anche scherzato sul sindaco Andrea Gnassi. E’ “uno stalker”, ha detto, “ma è servito”. Dei parlamentari locali Pizzolante e Arlotti, ricandidati, ha detto che “hanno svolto il loro ruolo, che è anche fare lobby per il territorio".
"Quando ero assessore ai lavori pubblici - ha commentato Tiziano Arlotti - con la seconda giunta Ravaioli abbiamo realizzato la prima importante vasca di laminazione a monte. Oggi c'è la continuità di un progetto strategico che viene portato avanti e che è fondamentale per vendere il nostro prodotto turistico in Italia e nel mondo. L'opera è straordinaria, grazie al lavoro fatto dal sindaco Gnassi e dalla sua giunta siamo riusciti ad intercettare risorse rilevanti, a dimostrazione che dove c'è la volontà di realizzare interventi strategici per la nostra città e non solo, e dove si riesce a fare gioco di squadra, si riescono ad ottenere risultati come questo. Oggi noi dobbiamo essere orgogliosi perché questo è il più importante cantiere idraulico in Italia nonché uno dei primi anche a livello europeo per la salvaguardia della balneabilità e per mettere in atto importanti processi di sostenibilità ambientale, fondamentali per la nostra economia turistica e per fare crescere un'intera comunità. Questo è il lavoro che intendiamo svolgere e ciò che vogliamo garantire all'Italia e agli stranieri che vengono qui”.
Il Psbo, commenta Sergio Pizzolante, “Il Psbo è un'opera strategica per Rimini, resa possibile da un lavoro sinergico tra il sindaco della città Andrea Gnassi, il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti e chi ha fatto ogni giorno gli interessi di questo territorio in parlamento, come Sergio Pizzolante e Tiziano Arlotti. Questo è l'investimento che si vede meno, ma che ha più forza e importanza strategica per Rimini, per il turismo, per la sua economia e per il suo futuro. È molto più complicato fare, piuttosto che denunciare o inventarsi cose che non vanno. Con questo progetto strategico e straordinario per Rimini dimostriamo qual è il compito vero di un parlamentare e di chi governa. Ci sono parlamentari che declamano concetti teorici e c'è poi chi fa davvero gli interessi del territorio”.
Dopo aver visitato il cantiere a piazzale Kennedy, il ministro si diretto verso Cerasolo Ausa per visitare Ecoarea better living, il collettore di start up e imprese legate allo sviluppo dell’economia verde costruito interamente in bioedilizia. “Edificio bellissimo. Una risorsa di grande valore ambientale e produttivo: sede di un modo positivo di lavorare attorno ai temi energetici e della sostenibilità”, ha commentato Galletti, che si è intrattenuto a lungo con le imprese green ospiti della struttura.
Riminesi longevi? Lisi: merito della buona sanità
(Rimini) “La media di 84 anni, tra le più longeve in Italia e seconda soltanto a Firenze, dei residenti nel territorio riminese testimonia come anche i processi di riforma sanitaria, in atto negli ultimi anni, stiano fornendo riscontri concreti”. E’ il commento del vicesindaco di Rimini, Gloria Lisi ai dati dell’ultimo rapporto dell'Osservatorio nazionale della salute nelle regioni italiane, diffuso ieri. “Va sottolineato, peraltro, come nel report dell'osservatorio, se Rimini è al secondo posto nazionale per longevità media, è tutta la Romagna a registrare risultati di livello, con Forlì- Cesena (83,573) e Ravenna (83,521) che si pongono ai primissimi posti".
Nel dettaglio, “per quanto riguarda la cardiologia, il Ministero segnala che un cittadino riminese che si reca presso l'Ospedale Infermi ha il 30% in meno di probabilità di 'decesso a 30 giorni dopo un episodio di infarto' rispetto al cittadino medio italiano; oppure che un cittadino che si reca presso l'Ospedale Infermi ha il 48% in meno di probabilità di 'decesso a 30 giorni dopo un episodio di infarto' con esecuzione di angioplastica coronarica entro 2 giorni rispetto al cittadino medio italiano; oppure un cittadino che si reca presso l'Ospedale Infermi ha il 36% in più di probabilità di essere trattato con angioplastica coronarica entro 2 giorni dopo un episodio di infarto rispetto al cittadino medio italiano. Rispetto la cura del femore Un cittadino che si reca presso l'Ospedale Infermi ha il 16% in più di probabilità di essere operato entro 2 giorni dopo un episodio di frattura del collo del femore rispetto al cittadino. Un cittadino che si reca presso l'Ospedale Infermi ha inoltre il 36% in meno di probabilità di 'decesso a 30 giorni' dopo un ricovero per insufficienza renale cronica rispetto al cittadino medio italiano”.
La geriatria di Rimini, “nel corso del solo 2017 ha effettuato oltre 1.400 ricoveri con degenza media di 11 giorni, che rappresenta un indicatore allineato alle migliori realtà cliniche. L'età media dei ricoverati si attesta tra gli 84 e gli 85 anni, con una lieve prevalenza delle donne rispetto agli uomini. Un reparto che ha da poco visto la nomina del nuovo primario, anche questo un segnale importante a testimonianza della centralità di questo ambito sanitario nel riminese.Ma oltre ai numeri, a fare la differenza è la nascita di percorsi ad hoc per le principali patologie e anche per la presa in carico delle persone anziane che, nel corso degli anni, ha implementato l'offerta sanitaria nel Riminese, non solo a livello ospedaliero. Su quest'ultimo aspetto in particolare già dal 2008 è attivo il "Noa" (nucleo operativo aziendale per la continuità assistenziale), un servizio pensato per l'assistenza domiciliare di persone che vengono dimesse dall'ospedale ma che hanno ancora bisogno di essere seguite con percorsi protetti, nel percorso di guarigione. La fine della degenza in ospedale non pone sempre fine ai bisogni di assistenza e cure, sopratutto dopo problemi acuti come, ad esempio, rottura di femore o polmoniti”.
Un servizio “concepito proprio per l'invecchiamento della popolazione riminese e la crescente domanda i percorsi di protezione ed assistenza per quei pazienti che, ricoverati per patologi e croniche, hanno bisogno di essere seguiti anche dopo il ritorno a casa. Sempre in linea con questo approccio c'è anche il servizio di telesoccorso/teleassistenza: le persone vengono dotate di un apparecchio da tenere al collo con un pulsante, se l'utente lo preme scatta un segnale alla centrale del telesoccorso in cui ventiquattro ore al giorno risponde personale addestrato per sentire qual è il problema e attivare gli eventuali percorsi di assistenza. Il servizio di teleassistenza invece prevede periodiche telefonate di operatori addestrati ad anziani fragili (soli e/o con patologie) per sentire loro condizioni. Tali servizi vengono ulteriormente implementati durante le emergenze meteoclimatiche (ondate di caldo in estate e di freddo in inverno) grazie ad una "mappa delle fragilità" che i servizi sociali hanno e che tengono costantemente aggiornata”.
Numeri, conclude Lisi, “che testimoniano l'efficacia della scelta di dotare il nostro territorio di area vasta di un sistema di organizzazione sanitaria in grado di specializzare le risorse, portando eccellenze nei diversi ambiti sanitari a pochi chilometri da casa”.