Pubblicità no vax, Pd: Danno serio per nostre comunità
(Rimini) “Da alcuni giorni sulle strade e nelle piazze delle nostre città sono comparsi manifesti e camion-vela”dei comitati no vax che contestano le politiche messe in atto dalla nostra Regione e dal Governo nazionale a tutela della salute pubblica. L’ennesimo atto di una farsa comunicativa del tutto priva di un qualunque dato scientifico degno di questo nome”, per i consiglieri regionali del Pd Paolo Calvano, Francesca Marchetti e Nadia Rossi i quali giudicano questa iniziativa dei comitati no vax come “potenzialmente portatrice di seri danni per le nostre comunità”, “grottesca” è definita “la frase usata come slogan di questa pseudo-campagna informativa: non speculate sui bambini.”
I consiglieri del Pd si ergono aportavoce della “totalità delle nostre comunità che, insieme all’intera comunità scientifica, chiede di smetterla per sempre con pericolosissime speculazioni sui nostri bambini e la riprova è l’uso che questi comitati fanno, in maniera assolutamente fantasiosa e allarmistica, di dati destituiti di qualunque fondamento”.
Quella dei comitati no vax sarebbe “un’azione strumentale che si abbina per tempistica alla richiesta fatta dai 5 stelle di moratoria per i bambini non vaccinati allo scopo di fargli finire l’anno scolastico. Di fronte all’ennesima puntata di quello che sempre di più si va definendo come un gruppo del tutto sordo ai dati ufficiali dell’intera comunità medica -concludono Calvano, Marchetti e Rossi- ci chiediamo se le azioni irresponsabili dei comitati no-vax non inducano a facili e inutili allarmismi di cui nessuno sente il bisogno”.
Pubblicità no vax: “Abbiamo diritto a esprimerci”
(Rimini) “Il coordinamento di genitori di Rimini e provincia "E pur si muove” e il gruppo di Genitori per la Libera Scelta di Cervia a seguito degli articoli apparsi sulla stampa inerenti alla propria campagna di sensibilizzazione, completamente finanziata dagli stessi genitori, ci tiene a ribadire e precisare che l'obiettivo non è quello di invitare a trasgredire la Legge Lorenzin ma di far riflettere le famiglie su un tema così importante per la salute dei figli. Se esiste anche il minimo rischio ci deve essere libertà di scelta”. Così spiegano i no vax riminesi (committenti di alcune campagne pubblicitare si preusnti rischi dei vaccini obbligatori) che aggiungono: “i rischi sono stati calcolati dal Ministero della Salute 26 anni fa, con l'emanazione della legge 210/1992 che prevede risarcimenti per danni permanenti dovuti alle vaccinazioni”.
I genitori chiedono d”i avere la più ampia e garantita informazione possibile per decidere, perché ancora i dubbi sull'attuale pratica vaccinale rimangono. Un esempio. La sosta di fronte al Colosseo di Rimini è stata certamente una provocazione durata il tempo di una foto, ma questo perché fuori dagli ambulatori Ausl e pediatrici ci sono affisse solo locandine il cui intento è soprattutto quello di spaventare le persone su malattie che potrebbero dare vita a epidemie se non ci si vaccina, mentre una corretta informazione prevede porre l'attenzione sia sui benefici che sui rischi della pratica vaccinale, in piena consapevolezza e proprio con dati presi da fonti ufficiali, che invece vengono dibattuti solo se notevolmente espressi dagli stessi genitori dubbiosi”.
Non è solo il territorio di Rimini che si sta muovendo “ma tutta l'Italia, nei giorni scorsi e nei prossimi giorni, coordinamenti di diverse città italiane (Brescia, Prato, Torino, Bologna e tante altre) hanno promosso la stessa iniziativa. Valentina Brugnettini, citata in diversi articoli di giornale, e come riportato erroneamente, non è un esponente del M5S ma semmai una militante”. Quindi, “i genitori non fanno capo ad alcun movimento politico ma sono un gruppo di cittadini liberi che deve combattere contro una stampa che non approfondisce ma che unicamente strumentalizza, certi di agire nel rispetto della legge, forti dell'articolo 21 della Costituzione”. Come ha ben dimostrato l'amministrazione comunale di Riccione, che ha giustamente invocato il legittimo diritto di poter acquistare uno spazio o noleggiare un camion vela per esprimere semplicemente un dato che vuole far riflettere, e nient’altro".
Cattolica, Badioli confermato alla guida della Confcommercio
(Rimini) L’assemblea dei soci per l’elezione dei rappresentanti della delegazione di Cattolica – San Giovanni in Marignano di Confcommercio, ha confermato il buon lavoro svolto dal consiglio nel primo mandato rieleggendo nel ruolo di presidente Giacomo Badioli, titolare del noto ristorante Gente di Mare. Nel nuovo Consiglio di Delegazione la new entry è rappresentata da Filippo Mancini, del bar ristorante di spiaggia Martino, mentre sono stati confermati gli altri consiglieri uscenti, a cominciare dalla vicepresidente Mirella Masi, titolare dello stabilimento balneare Alta Marea Beach Village. Insieme a loro rimangono al tavolo del Consiglio di Delegazione Paolo Staccoli del pluri-premiato Staccoli Caffè, Seimon Grassi di Assicurazioni Generali , Beatrice Pozzi del negozio di abbigliamento Sei Tu e Mariangela Giampaoli titolare del Racket Bar.
“Nel primo mandato l’obiettivo più significativo raggiunto è quello di un notevole incremento dei soci della nostra delegazione, che sono triplicati, confermando che la Confcommercio territoriale si è meritata la fiducia degli imprenditori locali attraverso le azioni e i servizi per le imprese. Nei primi mesi abbiamo portato avanti vari aspetti, poi con il cambio di amministrazione abbiamo aperto un dialogo con i nuovi rappresentanti delle istituzioni locali e lavorato affinché si riesca a trovare una soluzione per le varie problematiche che quotidianamente affrontiamo, dalla sicurezza all’abusivismo commerciale, fino a viabilità e parcheggi. Sicuramente possiamo fare di più e con l’inaugurazione della nuova sede, prevista per il mese di marzo, avremo l’opportunità di incontrarci più spesso insieme a tutti i soci, per decidere insieme le linee da seguire sul territorio e le priorità da portare avanti, che stabiliamo sempre di concerto. In questo nuovo direttivo entra anche Filippo Mancini, in rappresentanza di chioschi e ristoranti di spiaggia: sono entrati in Confcommercio praticamente tutti gli imprenditori del settore della zona e questo ci fa un enorme piacere”.
“Sono molto felice per la rielezione di Giacomo Badioli a presidente di Delegazione – dice Gianni Indino, presidente di Confcommercio della Provincia di Rimini -. Cattolica ha avuto ottimi risultati sotto la sua guida e sono certo che questo secondo mandato darà a lui e alla sua squadra la possibilità di continuare il lavoro iniziato, che sta dando a tutti noi grandi soddisfazioni”.
Area Fox, sarà un mega parcheggio
(Rimini) La giunta comunale ha approvato lo schema di accordo di pianificazione per la riqualificazione urbanistica dell'Area Fox. Si tratta di un'area strategica del centro cittadino, a ridosso della vecchia circonvallazione e a un centinaio di metri dall'Arco d'Augusto.
"Con l'accordo impostato, non solo restituiamo al decoro cittadino un'area centrale e strategica della città – ha commentato l'assessore alle Politiche territoriali Roberta Frisoni - ma da un confronto costruttivo con il privato proprietario delle aree attigue a quelle di proprietà dell'amministrazione comunale destinate a parcheggio, si riesce a dare attuazione alle previsioni urbanistiche vigenti incrementando anche sostanzialmente la quantità di stalli a disposizione nella cintura dei parcheggi di attestamento al Centro Storico. L'accordo proposto prevede infatti un incremento della dotazione complessiva di sosta che, in quell'area, passerà dagli attuali 71 di proprietà del Comune ad un ammontare che si stima possa raggiungere i 350-370 posti, in parte di proprietà del Comune, in parte di proprietà del privato ma ad uso pubblico. Si tratta di un aumento importante dell'offerta di sosta in un'area strategica da cui poter accedere facilmente a piedi al Centro e ad altri punti di interesse della città; una operazione che si inserisce nell'ambito delle azioni in corso per migliorare l'accessibilità al centro storico, anche in relazione all'apertura dei nuovi contenitori culturali che hanno l'obiettivo di una maggiore fruizione di residenti e ospiti. Un progetto di valore su cui c'è massima attenzione anche alla qualità architettonica dell'intervento complessivo e all'inserimento nel contesto circostante”. L’area sarà riqualificata grazie alla dismissione dell'impianto e dei fabbricati esistenti “obsoleti”.
L’accordo “non modifica le destinazioni e i carichi edificatori già previsti dagli strumenti urbanistici vigenti” per il privato, varia “solo la modalità d'intervento potendo sviluppare la propria proposta progettuale sull'intera area, comprensiva della quota nella disponibilità dell'amministrazione pubblica. così come previsto, quindi, la superficie complessiva per realizzare una medio piccola struttura di vendita rimarrà di 1.670 mq. di superficie complessiva, arricchita però da una struttura multipiano a parcheggio ad uso pubblico a tariffe calmierate, che conta di una dotazione di sosta massima stimata intorno ai 350-370 posti (299 in più rispetto alla situazione attuale) di cui 110 di proprietà del Comune di Rimini (si tratta di 39 stalli in più, rispetto agli attuali 71), 90 pertinenziali, 150-170 privati ad uso pubblico.
Startup innovative, a Rimini sono 101
(Rimini) “La numerosità delle start up innovative rappresenta infatti un elemento significativo per valutare la dinamica e la capacità di sviluppo del sistema imprenditoriale”, per Fabrizio Moretti, presidente della Camera di commercio romagnola.
Le startup innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese, al 31/12/2017, erano 8.391 in Italia e 862 in Emilia-Romagna, la seconda regione, dopo la Lombardia, in cui è localizzato il maggior numero di startup innovative.
In base ai dati più recenti, aggiornati al 5/2/2018, nella circoscrizione di riferimento della Camera di commercio della Romagna le start up innovative sono risultate complessivamente 159 con un aumento del 13,6% rispetto al 30/1/2017. Esse operano principalmente nei servizi (104) e nell'industria/artigianato (32).
Questa tipologia di impresa, relativamente nuova, è prevista dalla normativa e deve rispondere a requisiti precisi quali avere come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico. È stata delineata con la finalità di favorire lo sviluppo di nuova cultura imprenditoriale e la creazione di un contesto maggiormente favorevole all'innovazione e quindi più competitivo e attrattivo. Per questa tipologia di imprese, se iscritte nella apposita sezione del Registro delle Imprese, sono previste esenzioni, agevolazioni fiscali, alcune deroghe al diritto societario e una disciplina particolare nei rapporti di lavoro.
Le start-up con sede in provincia di Rimini al 5/2/2018 sono 101, pari all'11,7% del totale regionale. Il confronto degli ultimi dati disponibili con quelli al 30/1/2017 per quanto riguarda la numerosità di tali imprese evidenzia una variazione positiva (+24,7%) più vicina all'andamento registrato Italia (+26,4) e superiore a quello regionale (+14,9%).
Per quanto riguarda i settori di attività economica in cui operano le start-up di Rimini, la maggior parte, così come a livello nazionale, è attiva nei "Servizi", dove sono presenti 64 imprese pari al 63,4% del totale provinciale, e nell'"Industria/artigianato", dove sono presenti 18 imprese pari al 17,8% del totale provinciale. Si segnalano anche la presenza di 7 start-up nel settore del "turismo" e 12 nel commercio. Rispetto al numero complessivo, 21 operano nell'ambito dell'ICT ("Produzione di software, consulenza informatica e attività connesse"), 9 nel settore "Ricerca e sviluppo" e 8 sia nell'ambito delle "Attività di direzione e di consulenza gestionale" sia del "Commercio all'ingrosso (escluso quello di autoveicoli e di motocicli)”.
Altre caratteristiche delle start up provinciali: 29 imprese sono in possesso di brevetti, 13 sviluppano e commercializzano esclusivamente prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico in ambito energetico, 7 imprese sono a prevalenza femminile, 14 sono a prevalenza giovanile e 6 a prevalenza straniera.
Oltre la metà (il 53,5%) delle start-up innovative si concentra nel capoluogo riminese dove sono 54 mentre quasi un quarto (23,8%) hanno sede a Riccione dove sono 24. I due comuni citati, dunque, sono sede del 77,2% delle start-up provinciali.
Sanità, scatta la caccia alla pubblicità ‘no-vax’
(Rimini) “Nessun territorio in regione, e probabilmente in Italia, ha innalzato negli ultimi sei mesi la propria protezione sociale, individuale e di comunità come Rimini”. Lo sostiene l’assessore Mattia Morolli, dopo la vicenda della pubblicità sulle criticità dei vaccini commissionata dal comitato ‘E pur si muove’ prima su un bus Start Romagna poi davanti alla sede riminese della Asl. “Il motivo è legato al recupero straordinario sulla copertura vaccinale testimoniato dai dati presentati dalla Regione Emilia-Romagna, in cui si evidenziava come la provincia di Rimini stia crescendo il doppio rispetto la media regionale, aumentando in sei mesi del 9% netto la sua copertura territoriale. Certo, c'è ancora da recuperare un gap consistente, ma i risultati ottenuti nell'arco del 2017 sono senza dubbio un valore da rimarcare in ogni occasione con la dovuta adeguatezza”.
Per Morolli “c'è, esiste dunque una stragrande maggioranza di genitori e famiglie che hanno preso consapevolezza della situazione ottemperando non solo ad un obbligo di legge, ma anche ad un dovere civico, verso sé e verso gli altri. Ma è evidente come vi sia una minoranza, singoli e associazioni, in Italia e anche sul territorio riminese, che si muove in maniera molto diversa. Ovvero impegnandosi in veri e propri slalom tra le leggi nazionali e regionali vigenti, così come tra i vari regolamenti comunali”.
Un esempio sono “i 'decaloghi' fatti circolare nei mesi scorsi per bypassare l'obbligo del 10 marzo per la presentazione della documentazione (o delle prenotazioni) per mantenere la frequenza a scuola anche di bimbi non vaccinati, e ora la campagna pubblicitaria su ruote”, che “vanno in quella precisa direzione. Difficile, se non impossibile, sostenere il contrario e cioè l'evidenza. Come Amministrazione comunale di Rimini, sin da subito, ci siamo impegnati in una campagna culturale per la diffusione dei vaccini e per il rispetto degli obblighi di legge. In questo senso riteniamo doveroso che, in presenza di mezzi veicolanti questi messaggi che definiscono 'scelta' quello che è a detta di ogni organismo sanitario e medico solo un grave rischio per la salute di tutti, le verifiche amministrative si accompagnino a una segnalazione alle autorità competenti”.
Per l’amministrazione “non è solo una questione di 'mezzo' (camion vela o impianto fisso) ma anche di 'messaggio'. Noi riteniamo opportuno avanzare a chi per legge è tenuto al controllo e alla verifica della liceità di queste cose la richiesta della liceità di questi messaggi rispetto alle direttive nazionali, riprese dai regolamenti comunali, dello IAP (Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria, l'ente preposto a verificare la correttezza, onesta e veridicità della comunicazione commerciale onesta) contenute nel Codice di Autodisciplina della comunicazione commerciale”. Morolli quindi ricorda alcuni aticoli di questo codice.
Articolo 1 "la comunicazione commerciale deve essere onesta, veritiera e corretta. Essa deve evitare tutto ciò che possa screditarla”.
Articolo 2 "...deve evitare ogni dichiarazione...tale da indurre in errore i consumatori, anche per mezzo di omissioni, ambiguità o esagerazioni non palesemente iperboliche”.
Articolo 3 "Terminologia, citazioni e menzioni di prove tecniche e scientifiche devono essere usate in modo appropriato. Prove tecniche e scientifiche e dati statistici con limitata validità non devono essere presentati in modo da apparire come illimitatamente validi”.
Articolo 6 "Chiunque si vale della comunicazione commerciale deve essere in grado di dimostrare, a richiesta del Giurì o del Comitato di controllo, la veridicità dei dati, delle descrizioni, affermazioni, illustrazioni e la consistenza delle testimonianze usate”.
Articolo 8 ""La comunicazione commerciale deve evitare ogni forma di sfruttamento della superstizione, della credulità e, salvo ragioni giustificate, della paura”.
L'Amministrazione comunale, quindi, “convinta dei risultati e del beneficio all'intera comunità proveniente dal rispetto delle leggi sui vaccini, chiede a ogni organismo, per competenza, di verificare se questi messaggi pubblicizzati dai gruppi 'free vax' e 'no vax' siano corrispondenti non solo allo spirito ma al vero e proprio dettato del Codice”.
Inceneritore Raibano, Misano e San Clemente chiedono monitoraggio qualità aria
(Rimini) “Noi ci siamo. Dichiarazioni di principio a parte, il tema del monitoraggio dell’aria rispetto a quella che è l’attività dello smaltimento rifiuti svolta dall’inceneritore di Coriano - spiega l’Assessore all’Ambiente del Comune di San Clemente, Fabio D’Erasmo, col sostegno del sindaco Mirna Cecchini - rappresenta un motivo di particolare attenzione per un territorio come il nostro; soggetto a possibili fenomeni di ‘ricaduta’ dei fumi”.
L’invito rivolto dal sindaco di Misano Adriatico, Stefano Giannini, ad Arpae viene quindi condiviso anche da San Clemente e da Rimini, ora in attesa che l’Agenzia regionale si dichiari disponibile, in tempi brevi, a condurre un’ulteriore campagna di analisi a 5 anni da quella conclusa nel luglio 2013 (con l’inceneritore ‘acceso’ nella sua configurazione definitiva), “non può quindi che trovarci favorevoli. Il Comune di San Clemente ha già in dote una voce di spesa destinabile allo scopo e derivante da specifici finanziamenti della Regione Emilia Romagna correlati proprio all’attività di combustione dell’impianto di Raibano. Quota - e vengo al punto - da dedicare, in presenza di progetti concreti, realmente attuabili, a tutela della salute pubblica e, nel caso di specie, al controllo della qualità dell’aria che respiriamo”.
Pertanto, l’auspicio sottoscritto dal Comune di Misano Adriatico all’indirizzo di Arpae “non possiamo, lo ripeto, che condividerlo e sostenerlo. Così come faremmo nel caso di progettualità promosse, nello stesso ambito, da altri soggetti riconosciuti e dalle comprovate competenze in materia”.
Ma c’è di più. “Sul tema della qualità dell’aria mi preme ricordare come San Clemente, utilizzando i fondi stabiliti da Atersir (Agenzia Territoriale dell’Emilia Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti) in base a precise percentuali correlate alla rammentata attività di smaltimento dei rifiuti indifferenziati nell’inceneritore corianese - parliamo di quasi 50mila euro l’anno - abbia da tempo intrapreso una propria politica ambientale. Valutata più che positivamente dai rappresentanti dei Comitati cittadini e rivolta, in primis, alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica. E questo investendo sia risorse pubbliche sia sviluppando un’ampia serie d’interventi, ben visibili: dalla messa a dimora di nuovi alberi e altre varietà di piante; al rifacimento e completamento di tutte le aree verdi comunali; alla realizzazione di percorsi da fruire a piedi o in bicicletta. Interventi che non comprendono - ciò va detto a scanso d’equivoci e perché le indicazioni Atersir sono molto chiare in proposito - le opere di arredo urbano da attuare attigendo da altri capitoli di spesa”.
21 febbraio
Carim: tutti assolti | A San Marino polo della contraffazione | Una via per don Oreste
Beer Attraction, +10% di visitatori
(Rimini) Si è chiusa a Rimini con 22.743 visite e un incremento del 10% sul 2017 la quarta edizione di Beer Attraction, fiera delle birre artigianali e speciali, cui hanno preso parte 100 buyers internazionali provenienti da 18 Paesi, europei ma anche da Stati Uniti, Israele e Australia. La kermesse è stata affiancata da Bb Tech Expo, salone dedicato alle tecnologie, attrezzature e accessori per la produzione e il confezionamento di birre e bevande.
Alla fiera riminese, ancora, hanno preso parte 505 aziende espositrici (398 di Beer Attraction e 107 di BBTech Expo) mentre al 13/o concorso Birra dell'Anno ha visto 279 birrifici partecipanti, per 1.650 birre in gara il 20% in più rispetto all'edizione 2017 (Ansa).
A Riccione è arrivato Zico, il vigile cucciolo
(Rimini) E’ entrato ‘in sevizio’ da qualche giorno il cucciolo che andrà a costituire l’unità cinofila del Comando di Polizia Municipale di Riccione. Qualche settimana fa era stata annunciata questa novità destinata a supportare gli agenti sia nelle loro attività quotidiane e ordinarie che in operazioni specifiche che richiedono interventi straordinari e particolari come quelli in cui vengono impiegati i cani addestrati.
Il nuovo agente speciale si chiama Zico, è un pastore tedesco grigione di dieci mesi, maschio, che presto diventerà operativo in servizio antidroga ed è già stato inquadrato nell’organico della Polizia Municipale.
In questo primo periodo il cane sta stringendo amicizia con il suo conduttore, scelto dal comandante tra gli agenti. Già dal prossimo mese inizierà il corso di condizionamento insieme ad altri “colleghi” provenienti da altri comandi di Polizia Municipale. Già in questi giorni sarà possibile incontrarlo in città insieme a colui che sarà il suo compagno inseparabile: l’addestramento dei cani infatti implica un rapporto di simbiosi tra loro e i conduttori, che dovranno anche convivere con “l’agente speciale” e portarlo a casa, per consolidare il rapporto di fiducia, conoscenza e intesa.
L’unità cinofila, presente e stanziale sul nostro territorio, una volta terminato l’addestramento, opererà anche in supporto alle altre forze dell’ordine.
“Si tratta a tutti gli effetti di un agente in più – dichiara l’assessore alla PM Elena Raffaelli – a servizio della comunità e delle forze dell’ordine, con caratteristiche e possibilità di svolgere compiti che arricchiranno il nostro Comando e le sue funzioni. Dotarci di un’unità cinofila per il controllo del territorio significa anche specializzarci e poter fronteggiare ancora meglio situazioni particolari e rispondere ad esigenze specifiche”.