(Rimini) “Abbiamo perso, perchè abbiamo fatto molti errori”, spiega Samuele Zerbini, esponente locale di +Europa. “Soprattutto perchè non siamo riusciti a costruire una proposta che tenesse insieme i sogni e i desideri delle persone con misure credibili e (ahimè) difficili. Altri, Lega e 5 stelle, han saputo interpretare meglio la richiesta che veniva dalle persone. Bene o male, spetterà a loro dimostrarlo, e ovviamente spero che lo sappiano fare bene”. Da qui, ripartire. “Continuo a credere a quello in cui credo: sono convinto che l'Italia abbia bisogno di più libertà, di crescita tramite l'apertura all'Europa: spetterà a noi dimostrare come”.

(Rimini) “Sono soddisfatta di questo storico risultato: il M5S è il primo partito in Italia ed è il primo partito in Romagna”. Così Carla Franchini, che non è stata eletta per il Movimento 5Stelle al Senato. Eppure il risultato del suo partito è stato eccezionale. “Questo grazie all'impegno di tutti gli attivisti che hanno lavorato, fino all'ultimo, in questa difficile campagna elettorale. E grazie, naturalmente, a tutti i cittadini che hanno creduto nelle nostre idee e nei nostri programmi e che ci hanno dato fiducia. Ora però non dobbiamo fermarci qui. Anzi, dobbiamo ripartire a cominciare dai territori che sono la nostra vera linfa vitale. Noi veniamo da lì, dalla gente, perché noi siamo la gente. Per questo mi impegnerò, ancora più duramente, affinché la voce dei territori diventi una voce sola, una voce forte, la vera voce della comunità Riminese”.

(Rimini) La Regione lancia una allerta gialla per rischio frane nelle province di Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna, Bologna, Modena, Reggio Emilia e Parma. Il lento scioglimento del manto nevoso già in atto potrà determinare l’innalzamento dei livelli idrometrici nel reticolo idrografico minore. Per la frana è stato attivato un monitoraggio specialistico da parte dell'Università di Bologna e, in qualità di centro di competenza attivato dal Dipartimento nazionale di Protezione civile, dell'Università di Firenze.

Nei settori orientali della regione, in particolare in Romagna, sono previste ulteriori precipitazioni piovose dal pomeriggio di oggi fino alla nottata: attesi rovesci fino a 25 mm sulla fascia costiera, altrove le piogge saranno sporadiche, nell’ordine dei 5 mm.  Potrà cadere ancora qualche fiocco di neve, ma solo oltre i 1000 metri, con lo zero termico intorno ai 1200-1300 metri, ventilazione debole, mare poco mosso.

La nuova allerta gialla, valida dalle 12.00 di lunedì 5 alla mezzanotte di martedì 6 marzo, è stata emessa dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, sulla base dei dati previsionali del Centro funzionale Arpae E-R. E continua l’allerta gialla per criticità idraulica nei bacini romagnoli ed emiliani orientali delle province di Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna e Bologna con le piogge che potranno determinare un innalzamento dei livelli idrometrici degli affluenti di destra del Reno, per quanto riguarda il tratto di valle e per i fiumi romagnoli, anche se si prevede un generale calo dei livelli idrometrici già dalla prima parte di martedì 6.

 

(Rimini) “Oggi è accaduto un fatto gravissimo: convocati via mail, d'urgenza e con 2 minuti di preavviso, da un responsabile per questioni organizzative, le lavoratrici ed i lavoratori dell'Unità che più ha partecipato allo sciopero di lunedì scorso, si sono ritrovati davanti la Proprietà ed il Responsabile del Personale dell’azienda. Gli argomenti affrontati erano mirati a screditare l'azione delle Organizzazioni Sindacali e della RSU in qualità di rappresentanti di chi lavora”. La denuncia arriva da Cisl, Cgil e Uil.
“A partire - spiegano i sindacati - dall’affermazione che il Ministero dello Sviluppo Economico avrebbe annullato l'incontro previsto per il 1 Marzo scorso a causa dello sciopero posto in atto il 26/2. Il MISE ha semplicemente mandato una comunicazione, trasmessa dalla RSU a tutti i dipendenti Petroltecnica per conoscenza, di rinvio per “approfondimenti”; mentre l'azienda sostiene di avere comunicazioni scritte dal Ministero in merito, e di queste, se esistono, vorremmo e dovremmo averne copia”.
L'atteggiamento aziendale “era mirato a creare un clima di paura, in un confronto diretto faccia a faccia con i lavoratori, e annientamento della rappresentanza, tutelata, è bene ribadirlo, dallo Statuto dei Lavoratori e dalla Costituzione. Più volte negli incontri tra le parti la Proprietà ha chiesto di avere confronti con singoli lavoratori o gruppetti, ed ha continuato così anche oggi: insistendo per incontrare 2/3 lavoratori (non rappresentanti, non delegati) per affrontare la questione esuberi e gestione degli ammortizzatori sociali”.
E' “chiaro che l'obiettivo è far leva sulla debolezza dei singoli lavoratori per “convincerli” ad accettare cose che, quando possono decidere liberamente non solo rifiutano, ma scioperano contro. Questo è un intento antisindacale, perché la RSU e le organizzazioni sindacali portano avanti le posizioni collettive, decise insieme, senza che nessuno si senta solo, e senza che prevalgano interessi singoli.”
I sindacati daranno mandato ai legali “di valutare questo comportamento messo in atto dalla Petroltecnica”.

(Rimini) La Giunta regionale ha deciso di chiedere lo stato d’emergenza nazionale a seguito delle abbondanti e prolungate nevicate, soprattutto nelle aree appenniniche, e dell’ondata di maltempo che ha colpito l’Emilia-Romagna dalla settimana scorsa. La decisione – presa nella seduta di oggi pomeriggio – giunge dopo le segnalazioni che continuano ad arrivare in Regione e alla Agenzia regionale di protezione civile da parte di Comuni montani di praticamente tutte le province. A oggi sono già oltre 60 i Comuni che hanno richiesto sostegno e le province più colpite sono quelle di Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Modena, Reggio Emilia e Parma. Le amministrazioni locali sottolineano la presenza di frane e dissesti nei loro territori oltre alle difficoltà di bilancio emerse dopo aver speso più dei fondi previsti nei piani neve per le attività di spalatura, pulizia strade e fruizione dei servizi e dei centri abitati.
Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, già nei giorni scorsi aveva firmato la richiesta di stato di mobilitazione del servizio nazionale della Protezione civile per far fronte alle eventuali ulteriori necessità di intervento, quali uomini e attrezzature specialistiche, oltre all’attivazione di tutte le risorse del sistema regionale a supporto dell’ingente sforzo operativo messo in campo dagli enti locali. Dopo la decisione di oggi della Giunta, verrà ora effettuata in tempi rapidi la ricognizione puntuale dei danni effettivi e degli oneri finanziari sostenuti dai Comuni, necessaria per la richiesta al Governo della dichiarazione di stato d’emergenza da parte del presidente Bonaccini, con lo stanziamento dei fondi necessari qualora venisse accolta.
“In tutti questi giorni sindaci e Comuni delle zone montane hanno sostenuto uno sforzo straordinario per limitare i disagi dei cittadini e delle comunità locali- afferma il presidente Bonaccini- un lavoro in cui hanno dato prova di grande efficienza, ricorrendo, però, a ogni risorsa disponibile, oltre ai danni e ai dissesti che in diversi punti del nostro Appennino registriamo anche in queste ore. Intendiamo aiutarli e sostenerli, non li lasceremo certo soli, sia attraverso risorse regionali sia con la richiesta di stato d’emergenza nazionale”.
"Con l'aumento delle temperature e le piogge previste nei prossimi giorni- sottolinea l'assessore alla Protezione civile, Paola Gazzolo- il sistema regionale di protezione civile resta mobilitato: l'impegno è come sempre massimo per tenere monitorata la situazione e rispondere alle eventuali criticità".

Lunedì, 05 Marzo 2018 17:44

Elezioni, Palazzi (FI): noi decisivi

(Rimini) “L’ottimo risultato che Forza Italia ha maturato a Riccione contribuendo alla vittoria di Antonio Barboni al Senato e di Elena Raffaelli alla Camera, premia - per il coordinatore di Forza Italia a Riccione, Andrea Dionigi Palazzi - l’attento cammino di ricostruzione che abbiamo iniziato in città subito dopo le Elezioni Comunali di Giugno scorso. In pochi mesi siamo riusciti a ridare slancio e concretezza alla nostra azione politica. Ringrazio tutti i Riccionesi che hanno ridato fiducia al nostro partito, riprendendo un dialogo che continueremo ad alimentare con sempre maggiori energie ed impegno. Forti di questo straordinario risultato guardiamo ai prossimi impegni che ci vedranno sempre più protagonisti in città. Primo tra tutti un rinnovato e sempre più convinto sostegno al sindaco Tosi e a questa maggioranza. Forza Italia a Riccione continua ad essere decisiva”.

(Rimini) Le avverse condizioni meteo che si sono verificate nelle ultime settimane - inizialmente piogge intense, poi neve e temperature estremamente rigide che hanno richiesto un uso massiccio di materiale disgelante, per arrivare all’attuale giornata di pioggia abbondante - stanno determinando un grave peggioramento dello stato di transitabilità delle strade. Si assiste infatti al fenomeno repentino di apertura di nuove buche, al peggioramento di quelle già esistenti e anche al riaprirsi di quelle che erano state chiuse provvisoriamente nella fase di emergenza precedente. La Provincia, quindi, si appella alla prudenza degli automobilisti e ha fatt scattare i primi lavori.
Il personale stradale della Provincia, con l’ausilio di ditte esterne, sta operando senza sosta per cercare di contenere le situazioni di particolare pericolo per la circolazione, risultato comunque non sempre ottenibile, sia come detto per la vastità del fenomeno in continuo aumento, che per la specifica difficoltà tecnica, non essendo possibile operare in maniera diversa che da quella provvisoria, il cui risultato è però temporaneo.
La situazione è peraltro stata segnalata anche al tavolo sulla percorribilità delle strade tenutosi in Prefettura, dove anche Anas manifestava uguale preoccupazione.
Altro elemento di criticità è costituito dalla rete scolante superficiale, in quanto i fossi stradali fanno fatica a smaltire l’acqua proveniente dallo scioglimento della neve unita a quella che cade, per cui può aversi la tracimazione con allagamento della sede stradale.

Lunedì, 05 Marzo 2018 16:14

Veglia di preghiera per la Siria

(Rimini) “Fratelli e sorelle, tutto questo è disumano. Non si può combattere il male con altro male. E la guerra è un male. Deve cessare subito la violenza, sia dato accesso agli aiuti umanitari – cibo e medicine – e siano evacuati i feriti e i malati. Preghiamo insieme Dio che questo avvenga immediatamente”. Le parole pronunciate domenica 25 febbraio da Papa Francesco non sono cadute nel vuoto, a Rimini. E diverse associazioni laicali e movimenti della Diocesi di Rimini hanno preso sul serio l'invito del Pontefice a non volgersi dall'altra parte nei confronti della tragedia siriana, epicentro di una crisi umanitaria, bellica e culturale che coinvolge ormai altri due continenti.
Per questo Comunità Papa Giovanni XXIII, Caritas Diocesana Rimini, Agesci, Movimento dei Focolari, Azione Cattolica, Cisl Romagna hanno promosso una veglia di preghiera dal titolo "Siria, percorrere la strada della pace”, martedì 6 marzo, alle ore 18, presso la parrocchia di Sant'Andrea dell'Ausa, via del Crocifisso 17, a Rimini, più conosciuta come parrocchia del Crocifisso.
Alla veglia interverranno Gennaro Guidetti di Operazione Colomba (APGXXIII) e Abu Rabia, rifugiato siriano. Guidetti, 28 anni da compiere, è diventato un volto noto in rete e in tv per la sua denuncia in merito al comportamento della Libia nei confronti dei migranti in mare. Il 6 novembre scorso ha assistito, a 30 miglia dalle coste libiche, alla tragica morte di almeno 50 persone in un naufragio, tra cui un bambino di due anni annegato davanti agli occhi della madre, recuperato dallo stesso Giudetti.
Oltre ad operare come volontario nella ong Sea-watch, Giudetti è mediatore culturale nelle operazioni di salvataggio e ha lavorato nei centri di prima accoglienza dei migranti in Calabria. Ha svolto un'esperienza di servizio civile internazionale in Albania e, sempre come volontario, è stato in Kenya nelle baraccopoli, dove ha lavorato con Operazione Colomba, il corpo civile di pace in zone di conflitto. Ha inoltre operato in Colombia, Palestina e Libano, dal quale è tornato in Italia, a Trento, con i corridoi umanitari accompagnando i profughi siriani nei loro primi mesi dall'arrivo in Italia.

(Rimini) “Fino a tre anni fa la Lega a Rimini praticamente non esisteva più, in termine di uomini e rappresentanza in Consiglio Comunale era pressochè nulla”. Il racconto è di Matteo Zoccarato, consigliere comunale della Lega a Rimini. “Due anni fa abbiamo presentato un progetto, premiato dai riminesi con un onorevole 12,50% che ha portato in Consiglio una forza dirompente (di cui faccio orgogliosamente parte), che fin da subito ha messo in ginocchio una sinistra abituata a dormire sugli allori. Due anni di attività serrata con la gente e tra la gente; chi mi ha seguito sa quanto ho e quanto abbiamo dato”.
Questa “bella storia vede aggiungersi un nuovo tassello. Ieri attorno alle 18.30, eravamo tutti al bar a ricaricare le batterie dopo una giornata passata tra ì seggi. Tra analisi sull'affluenza e previsioni sui risultati io commento così:"A me il 16% non basta; con il 18% inizio già ad essere contento”. Una follia. Alcuni hanno riso, altri mi hanno guardato come se fossi un matto. Ma io sapevo quanto bene avevamo lavorato. E sapevo quanto questo lavoro non fosse passato inosservato agli occhi dei riminesi”.
Come finisce questa storia? “Finisce che alla fine come avevo previsto, con ancora diverse sezioni da scrutinare, la Lega nel Comune di Rimini ottiene uno storico 19%. Finisce che dopo 70 anni il centrodestra espugna la "Rimini non più rossa”. Finisce che mandiamo a Roma la nostra Elena Raffaelli, al quale vanno tutti ì miei più sinceri auguri. Finisce che il Pd a Roma invece non ci manda proprio nessuno; segno che la prepotenza, l'arroganza e la supponenza alla lunga punisce. Segno che il tanto fumo e poco arrosto, quando la fame comincia a farsi sentire, non paga più”.

(Rimini) “Hai presente quando giochi in una squadra che fa sognare il mondo, talmente bella e forte che travolge con la sua classe tutti gli avversari, e tu li sei il mediano, e ti chiami Angelo Colombo?”. Oggi per Marco Croatti, che non andrà a Roma ma che ha vinto le elezioni in quanto attivista del movimento 5Stelle, “è proprio così. I veri campioni sono Beppe, Gianroberto, Davide, Luigi, Ale e Max a cui va tutto il mio ringraziamento per quello che hanno creato in questi anni. I veri campioni sono la mia Sonia e i nostri ragazzi, gli attivisti i ragazzi dei meetup, i Consiglieri comunali e regionali, i miei colleghi candidati e tutti i nostri Rappresentati di lista, che hanno fatto diventare questo percorso un momento di gioia e amicizia. I veri campioni sono tutti coloro che hanno votato per il MoVimento 5 Stelle: contano le idee non le persone”.
Oggi “inizia la terza Repubblica, quella dei cittadini italiani. Se ne farò parte, sarà l'onore più grande della mia vita; altrimenti, mi troverete al banchetto vicino ai veri campioni”.