(Rimini) “Apprendiamo con stupore – dice il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino - che secondo l’amministrazione locale riminese l’associazione di categoria possa, o forse addirittura debba, diventare un esattore delle imposte, facendo di fatto da controllore e da controllato. Quando ci arriverà la richiesta di aprire uno sportello dedicato? Non sono certo queste boutade le soluzioni che auspichiamo per il bene dei cittadini e delle imprese del territorio, ma come sempre la nostra porta è aperta per concertare soluzioni condivise con l’amministrazione, anche in questa partita”. Il presidente interviene nell’ambito del dibattito scatenatosi alla notizia dell’aumento della tariffe della Tari, del 2,9% per il 2018, a causa soprattutto degli insoluti, ascritti per lo più alle attività commerciali, secondo il comune.
“Tuttavia ricordiamo che da sempre Confcommercio è in prima linea contro le attività illegali, illecite, abusive, fuori dalle normative e dai regolamenti. E l’amministrazione dovrebbe saperlo bene, considerando che già in passato, tra le altre proposte, abbiamo chiesto di prevedere, per chi intende avviare una nuova attività di qualsiasi tipo essa sia, una sorta di fidejussione a garanzia non solo del pagamento della Tari, ma anche di altre imposte in modo che non ricadano poi sulla collettività. Da tempo alziamo la voce contro chi approfitta delle maglie larghe delle leggi italiane per non pagare quanto gli spetta. Da tempo sollecitiamo la politica di ogni ordine e grado a cambiare leggi e regolamenti, rendendoli più stringenti per chi si fa beffe di tasse e sanzioni, fino al cambio di ragione sociale con cui spariscono di fatto nel nulla. Ora siamo felici di leggere che anche dalla politica locale arrivino sollecitazioni in questo senso. Ma non riteniamo giusto né sopportabile che i contribuenti onesti paghino anche per chi non lo è”.
“Siamo stati pronti a sostenere l’amministrazione quando ha fatto cose buone portando vantaggi alla collettività con le proprie decisioni, ma non possiamo stare silenti quando ci sono delle criticità da portare alla luce. I territori confinanti sulla Tari vanno in ben altre direzioni: Cesena ha diminuito le tariffe per il 2018, Forlì lo ha già dichiarato nelle intenzioni, Riccione lo ha scritto nel bilancio di previsione. Anche perché i costi del servizio diminuiscono. na scelta che cambierà i bilanci di famiglie e aziende? No. Ma è un segnale di inversione di tendenza: cittadini e imprese sono alla canna del gas e un segnale come l’abbassamento delle imposte sarebbe un intervento mirato per ripartire con fiducia”.

(Rimini) Peculato, falso e favoreggiamento sono solo alcune della accuse mosse a quattro agenti della polizia unicipale di Rimini posti da oggi agli arresti domiciliari dalla Guardia di finanza. Le indagini nei confrontidei dipendenti comunali sono scattate nel 2016 a seguito della segnalazione della stessa polizia municipale alle fiamme gialle.
Nelle segnalazioni venivano evidenziati fatti “ritenuti suscettibili di rilievo penale, posti in essere dagli operatori di polizia locale nel corso, in particolare, di operazioni di polizia giudiziaria dagli stessi eseguite ai fini della repressione di attività di spaccio di stupefacenti esercitato in prevalenza da alcuni cittadini stranieri extracomunitari”.
Le accuse formunale successivamente dalla Procura della Repubblica di Rimini nei confronti di otto vigili urbani risultati coinvolti a vario titolo, cono peculato, abuso d’ufficio, rifiuto d’atti d’ufficio, favoreggiamento personale, falso in atto pubblico, soppressione distruzione e occultamento di atti veri, percosse, perquisizioni e ispezioni personali arbitrarie e violenza privata, commessi nel periodo 2012 – 2016, ed ha richiesto per gli agenti indagati l’applicazione di misure cautelari personali. Quattro sono finiti agli arresti.
Uno tra gli episodi risale a una perquisizione in casa di un indagato nel corso della quale “i vigili avrebbero rinvenuto contanti per 2.700 euro, omettendo di darne atto nel verbale e non sottoponendoli al previsto sequestro”.

Giovedì, 15 Marzo 2018 09:54

15 marzo

Ladri in curia | Confindustria per il turismo futurista | Aumenti Tari, per il comune è colpa dei commercianti

(Rimini)

L’Indagine Congiunturale sulla situazione economica delle imprese riminesi aderenti a Confindustria Romagna, effettuata dal Servizio Economico dell’Associazione e relativa ai dati consuntivi del secondo semestre 2017 e alle previsioni per il primo semestre 2018, è riferita ad un campione di aziende del comparto manifatturiero e dei servizi e non comprende il settore delle costruzioni.
Contrariamente alle rilevazioni del semestre precedente che presentavano un effetto “a macchia di leopardo”, i dati mettono in luce un andamento omogeneo delle imprese che operano all’interno dello stesso settore con parametri positivi. In generale l’indagine esprime un cambio di passo e una netta ripresa dei principali indicatori compreso il dato relativo al fatturato estero, superiore anche all’andamento su scala nazionale.

Consuntivo secondo semestre 2017. Fatturato totale +10,4% rispetto al secondo semestre 2016 (fatturato estero +14,8%; fatturato interno +8,5%). Con riferimento alla classe dimensionale delle imprese, quelle con un numero di dipendenti compreso fra 50 e 249 evidenziano il dato migliore: fatturato totale +14,7%, fatturato interno +14,9%, fatturato estero +9,9%. Le aziende con meno di 50 dipendenti segnano +10,2% del fatturato totale, +11,1% del fatturato interno e +6,4% del fatturato estero. Stessa situazione per le grandi imprese, quelle con numero di dipendenti maggiore o uguale a 250: fatturato totale +8,9%, fatturato estero e fatturato interno rispettivamente +17,1% e +6,3%.
Il grado di internazionalizzazione delle imprese, inteso come percentuale di fatturato estero sul totale, si attesta in media al 57,7% con una percentuale del 63,6% nelle grandi aziende, del 44,5% nelle aziende comprese fra 50 e 249 addetti e del 43,5% nelle aziende con meno di 50 dipendenti.
Produzione: +11,9%. Crescono più le imprese medie +15,5%, le piccole e le grandi hanno registrato un aumento rispettivamente del 14,6% e del 10,7%.
Occupazione: + 7,9%. Cresce soprattutto per le grandi (+8,6%), per le medie e per le piccole l’aumento si è attestato rispettivamente a +5,4% e +5,3%.
Ordini totali: il 60,3% delle imprese campione dichiara un aumento, mentre per il 12,1% sono in diminuzione. Ordini esteri: il 46% delle imprese li ha avuti in aumento, mentre il 12% li ha visti diminuire.
Giacenze: stazionarie per il 62,5% del campione, in aumento per il 25% e in diminuzione per il 12,5% dei casi.
Costo delle materie prime: in aumento per il 67,3% delle imprese e stazionario per il 32,7%. Nessuna grande impresa ha visto il dato in diminuzione.
Difficoltà nel reperimento del personale: il 3,5% delle aziende campione la considera molto elevata e il 17,5% elevata, mentre il 38,6% riscontra una difficoltà media e il 21,1% riscontra una difficoltà bassa. Il 19,3% non riscontra alcuna difficoltà.
Ricorso alla cassa integrazione: per il 75,9% delle aziende è da escludersi, il 10,3% lo considera poco probabile, il 13,8% lo considera probabile ma limitato e nessuna azienda lo ritiene probabile e consistente.
Analizzando i principali settori merceologici, il metalmeccanico, settore molto importante per l’economia riminese, che nello scorso semestre aveva registrato una performance non troppo positiva per via di alcune realtà del territorio che lavorano su commessa, in questo semestre ha portato importanti segnali di crescita. Il settore che continua a soffrire maggiormente è quello del legno e mobile.

Previsioni primo semestre 2018, sono nel complesso positive. Produzione: in aumento per il 60% delle imprese campione, stazionaria per il 30,9% e in diminuzione per il 9,1%. Nessuna grande impresa prevede un calo.
Ordini: il 63,8% degli imprenditori prevede un aumento, il 27,6% prevede una stazionarietà e solo l’8,6% una diminuzione. Ordini esteri: 54,3% stazionarietà, 39,2% aumento e 6,5% diminuzione. Anche in questo caso nessuna grande impresa prevede una diminuzione degli ordini.
Giacenze: il 69,6% le prevede stazionarie, il 17,9% in aumento e il 12,5% in diminuzione.
Occupazione: prevista stazionaria per il 63,8% del campione, in crescita per il 27,6% e in calo per l’8,6%.

Investimenti 2017-2018. L’indagine sugli investimenti effettuati nel 2017 rileva un dato in crescita in valore assoluto, infatti sono cresciuti del 2,5%. Viceversa la percentuale degli investimenti rispetto al fatturato, essendo cresciuto nel 2017 in maniera significativa, risulta lievemente in calo attestandosi al +4,7% rispetto al +5% del 2016.
L’andamento in crescita, come nel 2016, ha pertanto interrotto il calo degli anni precedenti (-4,9% nel 2015, – 6,3% nel 2013, -10,3% nel 2012 e -8,4% nel 2009 sempre con riferimento all’anno precedente).
Investimenti considerata le classi dimensionali: medie imprese +5,4%, piccole +5,2% e grandi +4,5%. Relativamente ai settori, quelli che nel 2017 hanno investito maggiormente in percentuale sul fatturato sono stati il chimico e farmaceutico (7,4%), i materiali (5%), l’abbigliamento (4,8%), il metalmeccanico (4,4%) ed infine il settore alimentari (4,2%).
Gli investimenti più ricorrenti sono quelli in ICT, ricerca e sviluppo, formazione e linee di produzione. Soltanto il 3,2% degli imprenditori coinvolti ha dichiarato di non aver effettuato alcun investimento nel 2017.
La percentuale di imprenditori del campione che nel corso del 2018 prevede di non realizzare investimenti è pari all’8,1%, rispetto al 4,4% rilevato nel 2017. Dato comprensibile se si considera che nel 2017 molte aziende hanno beneficiato di tutta una serie di misure facenti parte del “Piano nazionale Industria 4.0” del MISE (Iper e Super Ammortamento, Nuova Sabatini, Fondo di Garanzia, Credito d’Imposta per la Ricerca e Sviluppo, Start Up e PMI Innovative, Patent Box, Centri di competenza ad alta specializzazione).
Le aree aziendali maggiormente coinvolte in investimenti nel 2018 saranno: ICT, ricerca e sviluppo, formazione e linee di produzione.
Se si aggiunge che ben il 33,9% del campione (rispetto al 32,4% nel 2017) prevede di effettuare investimenti commerciali all’estero, emerge che le tipologie di investimento previste per il 2018 si concentrano verso quelle attività che portano più valore aggiunto alle imprese e che costituiscono i driver per la competitività delle stesse.
In generale, tra i fattori critici e/o ostacoli alla realizzazione degli investimenti, si segnalano ancora una volta come cause predominanti le difficoltà amministrative e burocratiche (33,9%) e le difficoltà nel reperire risorse umane (16,1%). Rimane comunque rilevante come fattore critico la difficoltà a reperire risorse finanziarie (17,7%), in linea con la precedente indagine che la attestava al 17,6%.

Credito. La situazione generale di prudenza da parte delle banche dovuta, ad esempio, ai vincoli di patrimonio imposti dal Regolatore e, calandoci nel nostro contesto locale, l’acquisizione di Banca Carim da parte di Crédit Agricole, che si è perfezionata solo alla fine del 2017, non hanno mancato di far sentire la propria influenza anche sui dati degli impieghi e delle sofferenze della Provincia di Rimini. Questi ultimi sono rispettivamente diminuiti ed aumentate rispetto allo scorso ottobre anche se i dati purtroppo sono riferiti a marzo 2017 su marzo 2016 e quindi potrebbero essere già superati.
Sul piano degli impieghi la notizia di un credito già predeliberato da parte dei Crédit Agricole a beneficio di oltre 950 aziende del territorio, porta ad auspicare un cambio di rotta.

 

(Rimini) Una rappresentanza di operatori balneari di Rimini è entrata nella Sezione Turismo di Confindustria Romagna. L’ufficializzazione oggi. “Comunichiamo questa notizia con particolare soddisfazione – commenta Paolo Maggioli Presidente Confindustria Romagna - È la conferma della validità di un percorso che come Confindustria Romagna ci vede particolarmente impegnati. Quello del fare sistema e di condividere lo stesso obiettivo: lavorare insieme affinché il nostro territorio si riqualifichi e sia sempre più rappresentativo e punto di riferimento in Regione, in Italia e a livello internazionale.
Con il nostro spirito di intraprendenza e di propensione all’innovazione, vogliamo essere i protagonisti del cambiamento in atto e vogliamo farlo insieme. Uniti possiamo lavorare prestando attenzione a questioni importanti come la realizzazione del Parco del Mare con la riqualificazione delle strutture e dell’offerta e una maggiore attenzione all’ottimizzazione delle risorse a disposizione, a partire dal sostegno al nostro aeroporto”.
Si tratta di una cordata formata da dieci stabilimenti balneari di Rimini che si aggiunge alla rappresentanza ravennate già presente. “Abbiamo trovato in Confindustria Romagna un’intesa e una convergenza sulla visione del turismo balneare riminese – spiega Alessandro Lualdi rappresentate cordata operatori balneari – tra i primi temi di cui ci occuperemo c’è sicuramente la direttiva Bolkestein, che con la nuova tornata elettorale è ora una partita aperta: occorre lavorare di comune accordo per trovare una soluzione che salvaguardi le 30 mila aziende italiane del settore. Con questa nuova rappresentanza contiamo poi di proseguire e rafforzare il dialogo e la buona collaborazione con le istituzioni pubbliche”.

Mercoledì, 14 Marzo 2018 10:52

Aumenti tari, le opposizioni protestano

(Rimini) “L'amministrazione comunale, dopo aver introdotto l'aumento dell'imposta di soggiorno, introdotto la tassa sui passi carrai oggi si appresta ad aumentare la Tari”, annuncia Marzio Pecci, capogruppo della Lega. “Purtroppo Gnassi, che non sa tagliare la spesa, ogni giorno deve inventarsi un modo per aumentare le entrate per sostenere la "macchina comunale" che avrebbe bisogno di un grande rinnovamento”.
Per Pecci, “il provvedimento dell'aumento della Tari deve essere fortemente censurato perché esso va a favorire l'aumento delle diseguaglianze per cui i ricchi diventano sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri. Le dichiarazioni dell'assessore che Rimini ha un'amministrazione virtuosa perché nelle cittadine limitrofe le imposte sono più alte serve solo a dare una giustificazione agli aumenti richiesti da inizio d’anno".
“Sindaco e assessore non sono capaci di pensare agli effetti negativi che tali aumenti producono e ciò sia sulla redditività delle aziende che sullo stipendio dei lavoratori. Non riescono a pensare che questi costi si trasferiscono sul prodotto o sul costo del servizio che dovrà essere sopportato dal consumatore con un ulteriore impoverimento dello stesso”.

Interviene anche Gioenzo Renzi di Fratelli d’Italia per ribadire la sua contrarietà alle agevolazioni per i luoghi di culto. “Le agevolazioni - spiega -possono essere concesse alle Chiese che abbiano stipulato intese con lo Stato. Le Moschee non mi risulta abbiano stipulato intese con lo Stato: di solito si insediano nelle città, come circoli culturali islamici, di cui non si conoscono ufficialmente i responsabili, a quale associazione od organizzazione islamica fanno riferimento. Anche per ragioni di trasparenza e sicurezza, per meglio assicurare il rispetto delle nostre leggi, delle regole su cui si fonda la civile convivenza e dei valori che contraddistinguono la nostra civiltà”.
L’assessore Brasini ha preannunciato l’emendamento alla modifica in Consiglio Comunale “riservando l’esenzione alle confessioni religiose non cattoliche che abbiano stipulato intese con lo Stato”, comunica Renzi.

Mercoledì, 14 Marzo 2018 10:39

Tari, aumentano le tariffe (+2,9%)

(Rimini) Scatena polemiche tra le opposizioni e tra i commercianti l’aumento previsto dal comune di Rimini per il 2018 della tassa sui rifiuti. Il piano finanziario 2018 approvato da Atersir prevede un costo per la Tari di poco più di 41 milioni di euro. Tra le voci di costo che compongono il Pef riveste una particolare importanza l’accantonamento al fondo svalutazione crediti, accantonamento obbligatorio per legge, e che per quest’anno ammonta a 2.980.000 di euro. Questo determinerà un aumento tariffario pari al 2,9%, più basso del preventivato; il contenimento dell’aumento, che si attesta all’1,8% nel triennio 2016-2018, è stato possibile grazie alla potente azione di contrasto all’elusione ed evasione del tributo.
“Il settore alberghiero fa segnare un insoluto di 2.615.000 euro, pari al 29% della categoria”, spiega l’assessore Gian Luca Brasini che, sulla base di questi numeri giustifica l’aumento delle tariffe. “Numeri che contiamo di poter tagliare nel prossimo futuro, proseguendo nell’azione di controllo – conclude l’assessore - e soprattutto confidando nella collaborazione e nel supporto delle Associazioni di categoria, con cui stiamo già virtuosamente interagendo sul fronte dell’applicazione dell’imposta di soggiorno e che sono le prime a voler perseguire un trattamento equo tra i loro associati”.

Approvato in commissione anche il regolamento, che prevede incentivi e agevolazioni per le utenze non domestiche. In particolare, proseguendo nell’esperienza già avviata lo scorso anno, è prevista una riduzione tariffaria del 15% (contro il 6% dello scorso anno) agli stabilimenti balneari che accorpandosi sviluppino una consistente superficie (superiore ai 25mila mq) e che realizzino sistemi di raccolta differenziata e di schermature ai contenitori dei rifiuti.
Altra modifica, in linea con la legislazione statale e già adottata da altri comuni in Regione come Parma e Bologna, prevede l’estensione dell’esenzione della Tari a tutti i luoghi di culto delle confessioni religiose che hanno un’intesa con lo Stato italiano, comprese le aule adibite esclusivamente ad attività di catechismo. Il testo che sarà votato in consiglio escluderà l'esemzione per i centri islamici, ed includerà solo le religioni che intrattengono rapporti istituzionali con la Repubblica italiana.

Inoltre dal 2018, per agevolare i contribuenti, viene spostato il termine per il pagamento della prima rata (o della rata unica) della Tari dal 15 maggio al 31 maggio.
“Un’azione fondamentale – sottolinea l’assessore Brasini parlando degli incentivi – senza la quale l’aumento della tariffa sarebbe stata superiore al 10%, con un impatto più pesante per i contribuenti. L’attività di recupero dei tributi non versati, iniziata nel 2016 e potenziata nel 2017, ha consentito il recupero di oltre 6 milioni di euro tra importi insoluti ed evasi. Proprio per questa ragione, abbiamo tutta l’intenzione non solo di proseguire su questa strada, ma di potenziare questa attività anche per il 2019, con il duplice obiettivo di perseguire l’equità fiscale e di recuperare risorse indispensabili per continuare a contenere gli aumenti delle tariffe e confermare ed ampliare le agevolazioni e le esenzioni rivolte agli utenti domestici e non”.
Nel 2017, è stato infatti di 220 mila euro il totale di agevolazioni destinate alle utenze domestiche, in particolare per i contribuenti in situazioni di disagio sociale; ammontano invece a oltre 2 milioni di euro le agevolazioni rivolte alle utenze non domestiche, che comprendono piccoli artigiani e imprenditori. “Un’attenzione quindi al mondo produttivo – prosegue l’assessore Brasini - per alleggerire le imprese con le implicazioni positive che possono derivare sul fronte del lavoro e dell’occupazione. Anche per questo motivo siamo convinti che il contrasto vigoroso all’evasione fiscale sia determinante, sia da un punto di vista prettamente finanziario, sia soprattutto per un discorso di equità e di equilibrio. Porto un esempio, significativo per l’importanza che riveste nell’economia del territorio: il settore alberghiero fa segnare un insoluto di 2.615.000 euro, pari al 29% della categoria. Numeri che contiamo di poter tagliare nel prossimo futuro, proseguendo nell’azione di controllo – conclude l’assessore - e soprattutto confidando nella collaborazione e nel supporto delle Associazioni di categoria, con cui stiamo già virtuosamente interagendo sul fronte dell’applicazione dell’imposta di soggiorno e che sono le prime a voler perseguire un trattamento equo tra i loro associati”.

Mercoledì, 14 Marzo 2018 10:34

14 marzo

Aumento tari, protestano tutti | Studenti aggrediti a Cattolica | I magnifici sette del motomondiale

(Rimini) Torna con un affascinante calendario di incontri l’ottava edizione del ciclo di conferenze “I Maestri e il Tempo”, curato da Alessandro Giovanardi per la Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini.
“Dopo sette edizioni di crescente successo – commenta Linda Gemmani, Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini – che hanno chiamato a raccolta oltre 15.000 presenze di pubblico affezionato, il ciclo di conferenze “I Maestri e il Tempo” si conferma proposta artistica di alto spessore culturale, capace di raggiungere non solo gli studiosi, ma anche gli appassionati e i curiosi. Una riflessione sul mondo dell’arte - e quindi anche sul nostro mondo - che continua ad allargarsi sul territorio, segno di una crescente domanda di intrattenimento educativo. Per questo la Fondazione, impegnandosi anche quest’anno a favore del progetto, si adopera per continuare ad alimentare un’autorevole offerta che valorizzi l’identità storica e culturale del nostro territorio”.
“Dal 16 marzo al 25 maggio 2018 – illustra Alessandro Giovanardi, curatore del Ciclo - proporremo sei pomeriggi dedicati all’alta divulgazione culturale, scandita dalla dotta e piacevole narrazione di autorevoli studiosi. “VISIONARI, MELANCONICI E AVVENTURIERI” è il tema scelto per il 2018 e andrà a valorizzare questi grandi protagonisti della storia dell’arte, con argomenti che precedono i temi che animeranno la III Edizione della Biennale del Disegno di Rimini”.

Programma. Sulle tracce del raffinato avventuriero. Si trasformerà in un’indagine poliziesca la prima lezione, condotta da Giulio Zavatta (Università “Ca’ Foscari” di Venezia), in calendario venerdì 16 marzo a Rimini, Palazzo Buonadrata. Il critico svelerà l’identità del principale tra i falsari di Guercino e mostrerà come distinguere la mano del Maestro da quella del suo abile avventuriero e contraffattore.
Come nasce la pittura? Venerdì 6 aprile, Marco Riccòmini, tra i più sofisticati interpreti del Sei e Settecento emiliano, curatore di una strepitosa mostra di disegni sul tema, parlerà della prodigiosa bottega dei Gandolfi, le cui opere si trovano anche nel Museo e nelle Chiese di Rimini, e spiegherà come dal disegno nasca la pittura.
Romanticismo e follia, un binomio che ha attraversato arte, poesia e filosofia. Venerdì 13 aprile l’artista e collezionista Franco Pozzi e il curatore Alessandro Giovanardi narreranno la vita e l’opera di un artista prolifico e di altissima tensione poetica, Fortunato Duranti da Montefortino, di cui cureranno la mostra per la Biennale. Disegnatore visionario e malinconico, perché colpito da precoce follia, il cui linguaggio, nell’età di Leopardi, lo condusse vicino alle intuizioni oniriche e simboliche di Füssli e Blake e al linguaggio spezzato e inquieto di Hölderlin e Nietzsche, negli anni della loro pazzia.
“Pablo Picasso, l’infanzia infinita del genio”. Venerdì 11 Maggio il celebre pittore e scrittore Vittorio D’Augusta, in concomitanza con la mostra di incisioni di Pablo Picasso alla Biennale, illustrerà il suo rapporto affettivo e critico con quello che è considerato il massimo genio del Novecento artistico e delle sue avanguardie. Una lettura intima, spontanea e partecipata, da vero poeta del pennello qual è sempre stato D’Augusta.
Confermate anche quest’anno le ‘trasferte’ della rassegna culturale nell’entroterra riminese, con una tappa a Santarcangelo e una a Verucchio in compagnia del curatore, per valorizzare i tesori artistici e culturali che il territorio costudisce.
Venerdì 4 maggio alla Biblioteca Baldini di Santarcangelo di Romagna, Alessandro Giovanardi proporrà un focus su Guido Cagnacci, nato nell’alta e ridente cittadina romagnola e pittore seicentesco di fama mondiale, che nelle sue rappresentazioni sacre e profane, si è misurato con la melanconia e con l’estasi, vivendo da perseguitato e da avventuriero.
Venerdì 25 maggio, la splendida Collegiata di Verucchio ospiterà il racconto sul suo Santo dedicatario, Martino, e il suo pittore visionario e fiabesco, Giovan Francesco Nagli detto il Centino, allievo di Guercino e pittore di non comune lirismo e delicatezza.

(Rimini) L’appuntamento del gaming e dell'amusement leader nel Sud Europa è da domani al 16 marzo alla fiera di Rimini, con l'organizzazione di Italian Exhibition Group, la promozione di SAPAR e il supporto di Euromat. Ad inaugurare la kermesse, domani alle 11 presso la hall A5 – C5, sarà il presidente della Camera di Commercio di Rimini e di Forlì – Cesena, Fabrizio Moretti, insieme ai presidenti di SAPAR Raffaele Curcio e di IEG, Lorenzo Cagnoni. Subito dopo il taglio del nastro, si terrà la consueta conferenza stampa di apertura, a cui parteciperanno i vertici di IEG e di SAPAR e che servirà a fare il punto sul mercato e gli scenari del momento. L'appuntamento è alle ore 11.15 in sala Tiglio (padiglione A6).
In fiera, spazio all'intera filiera del gioco e a tutte le novità delle aziende italiane ed estere: dalle newslot alle VLT, dalle attrezzature del divertimento ai nuovi sistemi di pagamento, fino agli arredamenti e ai servizi per casinò, sale giochi e bingo. L'evento è imprescindibile per il business del settore e costituisce un'occasione irrinunciabile per delineare gli sviluppi futuri del comparto.
La 30esima edizione conta già numerose novità. A cominciare da una nuova sezione dedicata all'universo dei giochi senza vincite in denaro, Rimini Amusement Show, area dedicata al mondo dell'intrattenimento puro e che punta a promuovere la creatività e i prodotti italiani anche all'estero. Vi trovano posto: kiddie rides, redemption, videogames, giochi tradizionali e intramontabili come flipper, calciobalilla, bowling, biliardi, ping pong e freccette; nuove tecnologie come realtà virtuale e laser games; attrazioni per parchi, gonfiabili e molto altro. Imperdibili gli eventi più tradizionali, come l'8° SPRING PINBALL TOURNAMENT, torneo internazionale di flipper sportivo, o più innovativi, come il primo Trofeo Rimini Amusement Show 2018, nell'area dedicata agli E-SPORTS, i videogames sugli sport reali.
Ma è la parola 'internazionalità' ad essere tra i capisaldi di questa edizione, grazie soprattutto alla piattaforma di matching organizzata da IEG. Le aziende espositrici potranno infatti incontrare i buyer provenienti da molti paesi, soprattutto europei, tra cui: Germania, Polonia, Repubblica Ceca, Georgia, Bulgaria, Cipro, Turchia, Grecia, Spagna e Tunisia. L'agenda degli appuntamenti è stato possibile fissarla già i giorni scorsi, i business meeting si svolgeranno direttamente negli stand delle aziende con il supporto dell'ufficio marketing estero di IEG.