(Rimini) Lo scorso anno un migliaio di riminesi hanno seguito il vescovo Francesco Lambiasi dietro la Croce, lungo le vie del centro storico di Rimini. Tornerà anche quest'anno in occasione della Domenica delle Palme, il 25 marzo 2018, la Via Crucis proposta dalla comunità di Comunione e liberazione, un gesto a cui è invitata tutta la città in cui, "guidati da monsignor Lambiasi saremo introdotti alla Settimana Santa", spiegano gli organizzatori.
"Desideriamo immedesimarci - sottolinea don Roberto Battaglia, assistende diocesano di Cl - con la commozione con cui Cristo guarda il nostro bisogno infinito, certi che solo da questo sguardo misericordioso l'umanità può rifiorire, nella società italiana come nei luoghi più tormentati del mondo, in un abbraccio nel quale poter fare un tratto di cammino con tutti i nostri fratelli uomini".

La partenza della Via Crucis è prevista dal ponte di Tiberio alle 14,30. La Croce attraverserà alcuni luoghi significativi del centro storico di Rimini, dal giardino dell'ala moderna del Museo civico al al chiostro della biblioteca Gambalunga, fino ad arrivare alla Basilica Cattedrale.
Come ormai da tradizione, in ogni luogo visitato si leggeranno i testi del poeta francese Charles Péguy e s'intoneranno i canti, di popolo o polifonici, scelti dal servo di Dio don Luigi Giussani, fondatore della comunità di Cl, alternati alle meditazioni pasquali del vescovo e dei sacerdoti della comunità.
L'iniziativa è resa possibile dall'appassionato lavoro volontario e dalla dedizione di un centinaio di fedeli riminesi.

(Rimini) Ha preso il via in queste ore all’esterno del Misano World Circuit, il cantiere che darà vita a Via Marco Simoncelli.
L’intervento è a cura della Santamonica Spa e rientra nella convenzione stipulata fra la proprietà dell’autodromo ed il Comune di Misano; nel progetto è inserita anche la realizzazione delle due nuove sale di quartiere nelle frazioni di Scacciano e Misano Monte.

A lavori ultimati - nei giorni precedenti la MotoGP (prima settimana di settembre) - sarà completata e adeguata l’arteria stradale che divide MWC dalla corsia sud dell’Autostrada A14, la sede stradale sarà composta da due corsie di marcia per le autovetture ed una pista ciclopedonale in corsia separata. Prevista anche una nuova illuminazione pubblica. I lavori prevedono anche la demolizione e il conseguente rifacimento delle mura di recinzione del circuito per far posto alla nuova pista ciclabile.
Le due realizzazioni, a Scacciano e Misano Monte fungeranno da sale polivalenti. In occasione dei grandi eventi quali la MotoGP per esempio saranno utilizzate dalla protezione civile mentre nei periodi restanti verranno messe a disposizione dei residenti come centri di quartiere.

“Il cantiere – spiega il Sindaco Stefano Giannini – ha un valore che supera la pur importante realizzazione di una nuova arteria stradale che connette via del Carro e via Tavoleto e più in generale contribuisce alla realizzazione del progetto 8 della società Autostrade sempre approvato dal Ministero che permetterà di creare un collegamento importantissimo tra la zona del circuito e l’autostrada.
E’ più importante perché sostanzia con un intervento sul territorio quella che per il nostro territorio è una presenza decisiva per l’economia dell’accoglienza e per l’immagine di Misano nel mondo. La Santamonica SpA, che ringrazio, sviluppa un programma di eventi di profilo assoluto e nel 2018 si aggiungeranno World Ducati Week e DTM. Gli interventi nella direzione della sostenibilità e la realizzazione di due luoghi strategici per la comunità, aggiungono un profilo di senso di appartenenza e attenzione al territorio del quale andiamo fieri”.
“Condividiamo da sempre una strategia di sviluppo con l’Amministrazione – è il commento di Luca Colaiacovo, Presidente della Santamonica SpA – che è ambiziosa e attenta. Vogliamo che Misano sia il cuore della Riders’ Land, un brand che si identifica con le moto, coi campioni e coi talenti che vogliamo crescere per il futuro. Se l’obiettivo è ambizioso, le infrastrutture devono assecondarlo e vogliamo essere protagonisti di questa impresa appassionante. L’accessibilità, la qualità dell’accoglienza e i servizi sono un fattore competitivo fondamentale. Ma anche l’attenzione al territorio è un elemento di questa condivisione virtuosa fra Pubblico e Privato, che ora ha un ulteriore esempio di applicazione”.

(Rimini) ’Cinema grattacielo’ ha ricevuto ieri nell'auditorium del Maxxi il premio del Festival Extra Doc 2018. Al Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma, il film sul grattacielo di Rimini realizzato da Marco Bertozzi con gli abitanti della torre ha ottenuto un altro riconoscimento festivaliero. Trenta studenti, appassionati di cinema e rappresentanti delle Biblioteche di Roma hanno individuato, nel programma di Extra Doc Festival, quattro documentari che andranno in proiezione all'interno del sistema bibliotecario della Capitale: Cinema grattacielo di Marco Bertozzi, Non può essere sempre estate di Margherita Panizon e Sabrina Iannucci, Due cani di Andrea Vallero, The War in Between di Riccardo Ferraris.
Questa la motivazione per la scelta di "Cinema grattacielo”: "Un film di notevole impatto figurativo, sia per la ricchezza di un linguaggio ibrido e contaminato da molteplici forme espressive che confluiscono in una percezione allucinata e straniante della realtà, sia per la costruzione narrativa che trasforma il Grattacielo edificato negli anni del boom economico sul litorale di Rimini in un simbolo della moderna globalizzazione e convivenza multietnica". Extra Doc Festival al MAXXI di Roma, è curato da Mario Sesti con il coordinamento della riminese Alessandra Fontemaggi. In attesa di un'ulteriore proiezione a Rimini, "Cinema grattacielo" continua il suo tour nelle prossime settimane al MART (Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto), al Cinema Carbone di Mantova, al Cinema Rossini di Venezia, al Cinema Piceno di Ascoli.

Lunedì, 19 Marzo 2018 14:36

Mediatori, Salvati confermato presidente

(Rimini) Nello Salvati è pronto ad affrontare il secondo mandato da presidente di Fimaa – Confcommercio della provincia di Rimini. L’assemblea dei mediatori e agenti d’affari lo ha scelto alla guida della federazione provinciale riminese per i prossimi cinque anni. Il consiglio è completato da Anna Grazia Dell’Olio ed Elisa Galeazzi.
“Sono contento di questa riconferma – spiega Nello Salvati, presidente provinciale Fimaa -. Dopo il primo mandato che ci è servito per fare esperienza, con il secondo puntiamo a confermare i segnali di crescita tra i nostri associati, in modo da avere sempre più forza e poter organizzare campagne mirate per aumentare il livello di professionalità nella nostra bellissima professione. Un ringraziamento anche ai due membri del consiglio direttivo per l’incisivo aiuto che sono certo sapranno offrire”.
“Si tratta di una categoria importante e rappresentativa sul nostro territorio, che da sempre opera in seno a Confcommercio – spiega il presidente Gianni Indino -. Sono contento della rielezione del presidente Salvati, sempre molto attento non solo alle dinamiche della categoria degli agenti immobiliari, ma di tutta la vita associativa di Confcommercio. Auguro a lui e alle colleghe del nuovo consiglio direttivo un buon proseguimento del lavoro, sempre nel segno della crescita e della grande passione già dimostrata”.

Lunedì, 19 Marzo 2018 09:31

Continua perseguitare ex moglie, arresto

(Rimini) Pur sottoposto all'obbligo di dimora nel Comune di Rimini e già al divieto di avvicinamento alla ex moglie per maltrattamenti in famiglia ed atti persecutori e dopo essere già stato arrestato lo scorso settembre per l'aggressione all'ex suocero, ha continuato a perseguitare la donna e ora è finito di nuovo in manette.
Protagonista della vicenda un 40enne arrestato ieri dai Carabinieri riminesi - cui la donna si era rivolta - che hanno eseguito un provvedimento di aggravamento della misura cautelare con la custodia in carcere. I comportamenti del 40enne verso la ex coniuge sono iniziati circa 5 anni fa quando l'uomo, definito geloso e possessivo, ha iniziato ad aggredirla con condotte sfociate anche in episodi di violenza fisica. Circa un anno fa la donna ha deciso di lasciare il marito che - abbandonata la casa coniugale - ha iniziato a perseguitarla tempestandola di telefonate, seguendola nei suoi spostamenti, minacciandola e cercando di aggredirla. Condotte proseguite malgrado i divieti (Ansa).

Lunedì, 19 Marzo 2018 09:03

19 marzo

Vigili, inchieste a rischio | Questura, 35 rinforzi stabili | Gessica in tv

Sabato, 17 Marzo 2018 08:47

17 marzo

Vigili chiederanno riesame | Assoform, tutti assolti | Eventi e sicurezza

(Rimini) “Ci appelliamo al nuovo Parlamento affinché approvi in via definitiva il provvedimento di riforma del carcere: l'Italia ha bisogno non solo della certezza della pena, ma anche della certezza del recupero”. Questo il commento di Giovanni Paolo Ramonda, presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII, in merito all'approvazione in Consiglio dei Ministri della riforma dell'ordinamento penitenziario che dovrà tornare alle commissioni parlamentari per l'ultimo vaglio. Il testo prevede l'allargamento della possibilità di accedere alla misure alternative al carcere per i detenuti.
“La sicurezza vera dei cittadini – continua Ramonda – è garantita dal corretto funzionamento delle carceri. Le persone che hanno sbagliato devono giustamente pagare per i loro errori, ma devono anche essere rieducate. E' quello che facciamo nelle nostre Comunità dove accogliamo carcerati che scontano la pena con misure alternative al carcere. Per chi esce dal carcere la tendenza a commettere di nuovo dei reati, la cosiddetta recidiva, è purtroppo molto alta: tra il 75 e l'80% dei casi. Invece nelle nostre comunità, dove i detenuti sono rieducati attraverso esperienze di servizio ai più deboli, i casi di recidiva sono appena il 15%”. La Comunità Papa Giovanni XXIII gestisce in Italia 6 Comunità educanti con i carcerati, strutture per l'accoglienza di carcerati che scontano la pena. La prima casa è stata aperta nel 2004. Ad oggi sono presenti 300 persone tra detenuti ed ex detenuti. Nell'ultimo anno le giornate di presenza sono state 12.199.

Venerdì, 16 Marzo 2018 16:14

Riccione, sicurezza: eventi a rischio

(Rimini) “Occorre una strategia condivisa fra Comune, comitati d'area e categorie per la gestione della sicurezza degli eventi. Altrimenti il rischio è che, viste le grandi responsabilità in materia attribuite dalla circolare Gabrielli, le associazioni rinuncino a organizzare le manifestazioni". E' l'allarme lanciato da Fabrizio Vagnini, presidente di Confesercenti, che ha incontrato i rappresentanti dei comitati d'area e ha in programma un confronto con l'amministrazione comunale per approfondire il problema.
La circolare Gabrielli fornisce regole precise per la gestione degli eventi che prevedono un forte afflusso di pubblico, facendo una netta distinzione tra safety (responsabilità di Comune, Vigili del fuoco, Polizia municipale, Prefettura, organizzatori) e security (servizi di ordine e sicurezza), e distinguendo i compiti che spettano alle forze di polizia, alle altre amministrazioni e agli organizzatori. "Abbiamo visto cosa è accaduto non lontano da noi – osserva Vagnini -, ad esempio Viserba a Rimini, dove i comitati hanno scelto di non organizzare le loro iniziative. Con la circolare Gabrielli sono aumentate le responsabilità per chi organizza gli eventi. Per comitati d'area e associazioni e per i loro responsabili, la cui attività è volontaria, diventa veramente complesso e oneroso gestire una manifestazione".
La soluzione va trovata in maniera condivisa con l'amministrazione, conclude il presidente di Confesercenti. "Ci siamo fatti promotori di un incontro, in programma a breve, per poter elaborare una strategia condivisa, dare vita a un tavolo sulla questione e cercare di alleggerire i comitati dalle numerose responsabilità che si ritrovano attribuite. La nostra proposta è di studiare un piano unico per la sicurezza che consenta alle associazioni di sentirsi supportate e di continuare a organizzare eventi".

(Rimini) “L’aumento della Tari annunciato dal Comune di Rimini con la giustificazione di dover colmare quanto non è stato versato dai 'furbetti' va contro due principi per noi fondamentali. Primo, non si possono penalizzare gli operatori che sono in regola ed hanno sempre pagato tutto, chiedendo a loro di condividere l'onere delle cifre evase dagli altri. Secondo, come categorie economiche non vogliamo essere coinvolti dall'amministrazione comunale a corrente alternata, solo a seconda del bisogno". Fabrizio Vagnini, presidente provinciale di Confesercenti, esprime la propria netta contrarietà all'aumento della tariffa sui rifiuti del 2,9% per il 2018 deciso dall'amministrazione riminese.
"Atersir prevede un costo per la Tari oltre 41 milioni di euro e – commenta Vagnini - comprendiamo che il Comune deve raggiungere quella cifra. Ma non si possono far ricadere i costi dell'evasione su chi paga regolarmente. Fra gli evasori è minima la parte di coloro che si trovano in difficoltà e non riescono a versare la tariffa. Gran parte dei furbetti sono società che inquinano il nostro tessuto economico e la qualità della nostra offerta. Società che nascono e scompaiono nel giro di una stagione dopo avere gestito 3-4 strutture alberghiere o altre attività, praticano prezzi al ribasso, non pagano il personale e naturalmente nemmeno le tasse. Si tratta di una presenza destabilizzante per il territorio, ed occorre trovare ogni metodo per perseguire questi soggetti".
Il presidente provinciale di Confesercenti chiede che le categorie economiche siano coinvolte in maniera costante su tutti i temi che riguardano lo sviluppo economico del territorio. "Lo abbiamo già visto con la questione delle previsioni di nuovi poli commerciali: veniamo coinvolti solo a posteriori, quando le decisioni sono già state prese. Noi vogliamo contribuire alla crescita e siamo pronti a fare la nostra parte, ma occorre inaugurare un modo nuovo di collaborare".