Sabato, 24 Marzo 2018 10:01

24 marzo

Il Papa a San Marino | Matricole in parlamento | Pasqua fredda

(Rimini) Il trasferimento del mercato ambulante attuato dalla amministrazione comunale nell’ottobre 2015 da piazza Malatesta in piazza Tre Martiri, corso d’Augusto, via IV Novembre, via Dante, via Castelfidardo e sui parcheggi Gramsci, Santa Rita, Padane “ha confermato - per il consigliere comunale di Fdi Gioenzo Renzi - sotto gli occhi di tutti le criticità anticipate allora. La frantumazione e dispersione del mercato ambulante con un allungamento ad “intermittenza” della distribuzione dei 430 banchi dall’Arco di Augusto alle Ex Padane ha penalizzato l’attività mercatale nelle zone Gramsci, Santa Rita, Padane, con conseguenze sulla sopravvivenza di quelle attività”. Inoltre, “L’eliminazione di tre importanti parcheggi ( Gramsci, Santa Rita, Padane) nei giorni di mercoledi e sabato dalle prime ore del mattino fino all’inizio del pomeriggio ha prodotto il venir meno di circa 300 posti auto e intasato la viabilità circostante, rendendo più difficile l’accesso al Centro Storico”.
Per di più “la collocazione dei banchi davanti alle abitazioni dei residenti di Via Dante ( tra cui di alcuni medici), all’Hotel Cardellini, ha precluso l’agibilità dei passi carrai e l’uso dell’auto”. E’ stata poi “ridotta o condizionata l’accessibilità ai bambini dell’Asilo Svizzero, e agli studenti della Scuola Media Panzini e del Liceo Classico in Via Tonini. I “banchi” in Corso d’Augusto, Via IV Novembre, Via Dante, Via Castelfidardo “impattano” sulle vetrine dei negozi, e l’occupazione di Piazza Tre Martiri impedisce le manifestazioni di pubblico interesse. I “banchi” difronte all’Arco di Augusto, di fianco al Tempio Malatestiano, nell’area archeologica dell’Anfiteatro romano, davanti alle Mura romane e medievali, invece della loro valorizzazione dimostrano il poco rispetto verso i nostri Beni Culturali e monumentali”.

Per questi motivi, ieri sera in consiglio comunale, con una interrogazione trasformata in mozione, Renzi ha chiesto alla Amministrazione Comunale “di rivedere la scelta adottata per risolvere i problemi. Recuperando la proposta avanzata dal sottoscritto nel 2010(quale candidato a Sindaco) e nel 2015 (a differenza degli altri consiglieri della minoranza) di spostare il mercato ambulante nella vasta area del Settebello –Campo dei Ferrovieri. La suddetta area “Settebello –Ferrovieri, di circa 30.000 mq. consente una riqualificazione complessiva, recupera la coesione e unità del mercato ambulante, non riduce il Centro Storico ad un caotico“bazar”, migliora l’immagine e l’accessibilità, è baricentrica e di collegamento tra il Centro Storico e la Marina Centro. Può essere attrezzata con tutti i servizi necessari per un’area mercatale e poi utilizzata come un grande parcheggio al servizio del Centro Storico e della Marina Centro. La disponibilità di questa area, oggi in concessione da RFI al Dopolavoro Ferroviario, è fattibile fin da ora per lo spostamento del mercato ambulante, senza attendere i tempi delle trattative in corso tra Amministrazione Comunale e Ferrovie dello Stato”.

(Rimini) La vera crisi non è economica, né politica. Ogni crisi è crisi di umanità. E quando si verifica, gli uomini devono decidere se rimanere nella storia. Cosa che comporta darle un nuovo senso.

Jan Patoĉka nel 1975 scriveva che oggi “siamo di fronte al paradosso di una storia che finisce per sfociare nella pre-istoria” (Saggi eretici, Einaudi 2008, p. 82). Intendendo con pre-istorico un uomo che si piega su se stesso nella accettazione ingenua dell’unico orizzonte di senso del bisogno materiale. Il senso che il primitivo accetta ingenuamente, perché ancora non si è distinto spiritualmente dalla natura, è che “si vive per sopravvivere”, per semplice autoconservazione attraverso il lavoro. Quando l’uomo preistorico, per un miracoloso disincanto, scopre l’insufficienza del suo destino e che occorre un senso più libero e ambizioso inizia la storia, la creatività di un senso non ingenuo, ma critico, propriamente umano: “La storia si distingue dalla preistoria per lo sconvolgimento di un senso ingenuamente accettato” (p. 69). Oggi l’uomo sembra regredire al senso ingenuo dell’uomo preistorico: vive per sopravvivere. Grazie alla tecnologia che ha sviluppato a partire dal primo bastone, aggiunge solo: “comodamente”.

L’uomo di oggi ha dimenticato, ma proprio dimenticato, che se non ricerca un senso ulteriore, che si costruisce solo sulla dimensione spirituale della donazione responsabile di sé (perché non ci appropriamo di nulla), e della povertà (che non è la mancanza di ricchezza, quanto piuttosto non mancare di nulla perché si è preso coscienza di vivere da sempre nella sovrabbondanza dell’essere, cfr. Giorgio Agamben, Creazione e anarchia, Neri pozza 2017), perde se stesso e torna a identificarsi con la natura come uomo pre-istorico.

Molti indizi sorreggono questa ipotesi: primo fra tutti la crisi del linguaggio con un analfabetismo di ritorno che coinvolge tutti gli ambiti del sapere; l’invadenza del tempo obbligato sul tempo libero (anche il primitivo, contrariamente a quanto si pensa, era obbligato a tempo pieno dal problema del sostentamento); l’assoggettamento della responsabilità della persona all’automatismo del sistema tecnico- burocratico che sta prendendo il posto della natura; infine la predominanza demografica di popoli (Asia e Africa sono proiettate verso l’80% della popolazione mondiale) vissuti per millenni in una situazione pre- istorica destinati a dominare anche l’arena del mercato globale.

Non è con una legge elettorale, una riforma dello stato sociale, una strategia finanziaria, muri doganali che fermeremo il declino, ma solo mettendo in discussione quello che stiamo accettando come l’unico dei mondi possibili: il turbo-capitalismo della produzione e del consumo. In cui sembra consumarsi senza rimedio anche l’ultima ombra umana.

Alfiero Mariotti

(Rimini) Furti e rapine, nasce a Santarcangelo il comitato ‘Sant’Ermete e San Martino, cittadini in allerta’, che come primo atto ha già chiesto un incontro con il sindaco Alice Parma. “In attesa della convocazione, il consiglio direttivo ha realizzato le prime proposte da presentare alle autorità, alle quali verrà data ampia diffusione, dopo l’incontro con le istituzioni. Deliberata dall’assemblea, il consiglio ha anche predisposto una prima importante azione di aiuto reciproco tra i cittadini, in supporto alle forze dell’ordine, un gruppo sul social Whatsapp, denominato ’S.Ermete A.Martino help’, nel quale confluiranno gli iscritti al comitato di cittadini”, annuncia il portavoce Carlo Arberto Pari. “Lo scopo del gruppo è quello di evidenziare situazioni e presenze anomale sul territorio, permettendo in tal modo un aiuto reciproco in caso di emergenza, con simultanea allerta alle forze dell’ordine. Per rendere il servizio estremamente efficace, il consiglio direttivo predisporrà delle piantine del territorio, suddividendo i cittadini in gruppi di ascolto, in tal modo, si eviteranno dispersioni di informazioni, gli interventi saranno mirati, realizzati esclusivamente dai residenti vicini al luogo della segnalazione di anomalia o richiesta di aiuto. Per raggiungere lo scopo, si utilizzeranno quindi anche strumenti tecnologici, che normalmente favoriscono contatti virtuali, ma in questo caso, concretizzeranno i rapporti tra le persone. Inoltre, tra le proposte che il comitato esporra’ al sindaco di santarcangelo di romagna, anche la richiesta di una segnaletica specifica, da istallare in ogni strada d’accesso alle frazioni, emblematica l’indicazione: “zona controllata dal comitato di cittadini in allerta”. Un solo fine: aiutare le istituzioni a combattere i reati ed il degrado, favorendo la sicurezza, ed in ultima analisi, il miglioramento della qualitaà della vita dei residenti. Gli atti criminali perpetrati sul territorio hanno portato i cittadini ad unirsi, un ritorno al passato, al buon vicinato, alla socializzazione, al rispetto e all’aiuto reciproco in caso di necessità”.

Venerdì, 23 Marzo 2018 16:01

Aumenti Tari, il consiglio comunale approva

 

“Le modifiche al regolamento della Tari – ha spiegato l’assessore al Bilancio Gian Luca Brasini nella sua presentazione - introducono nuovi incentivi e agevolazioni per le utenze non domestiche.

Nel nuovo regolamento – ha proseguito Brasini - infatti viene riconosciuto un incentivo alle utenze non domestiche che oltre a conferire correttamente in raccolta differenziata, si adoperano a rendere sempre più pulito, ordinato e decoroso il contesto cittadino attraverso l’utilizzo di schermature che mitighino l’impatto visivo dei contenitori dei rifiuti, particolarmente importante nelle zone più frequentate dai cittadini e dai turisti. In particolare, proseguendo nell’esperienza già avviata lo scorso anno, è prevista una riduzione tariffaria del 15% (contro il 6% dello scorso anno) agli stabilimenti balneari che accorpandosi sviluppino una consistente superficie (superiore ai 25mila mq) e che realizzino sistemi di raccolta differenziata e di schermature ai contenitori dei rifiuti.” Viene inoltre estesa la possibilità di ottenere la riduzione tariffaria del 25% per quelle imprese “stagionali” che svolgono la propria attività solamente per un periodo limitato nel corso dell’anno, fino a 140 giorni (in precedenza 120 giorni).

Dal 2018, per agevolare i contribuenti, viene spostato il termine per il pagamento della prima rata (o della rata unica) della TARI dal 15 maggio al 31 maggio.

All’ordine del giorno anche l’approvazione delle tariffe per il 2018 che anche per quest’anno si mantiene la stessa impostazione già approvata per il 2017, che garantisce l’eliminazione di sperequazioni tra le diverse categorie, mantenendo al contempo tutte le esenzioni, le agevolazioni e le detrazioni già introdotte. Il piano finanziario 2018 approvato da Atersir prevede un costo per la Tari di poco più di 37 milioni di euro. Tra le voci di costo che compongono il PEF – ha spiegato l’assessore Brasini - riveste una particolare importanza l’accantonamento al fondo svalutazione crediti, accantonamento obbligatorio per legge, e che per quest’anno ammonta a 2.980.000 di euro. Questo determinerà un aumento tariffario pari al 2,9%, più basso del preventivato; il contenimento dell’aumento, che si attesta all’1,18% nel triennio 2016-2018, è stato possibile grazie alla potente azione di contrasto all’elusione ed evasione del tributo.

“Un’azione fondamentale – sottolinea l’assessore Brasini – senza la quale l’aumento della tariffa sarebbe stata superiore al 10%, con un impatto più pesante per i contribuenti. L’attività di recupero dei tributi non versati, iniziata nel 2016 e potenziata nel 2017, ha consentito il recupero di oltre 6 milioni di euro tra importi insoluti ed evasi. Proprio per questa ragione, abbiamo tutta l’intenzione non solo di proseguire su questa strada, ma di potenziare questa attività anche per il 2019, con il duplice obiettivo di perseguire l’equità fiscale e di recuperare risorse indispensabili per continuare a contenere gli aumenti delle tariffe e confermare ed ampliare le agevolazioni e le esenzioni rivolte agli utenti domestici e non. Sullo sfondo resta però un tema: quello dell’autonomia fiscale dei territori. E’ chiaro che è sempre più evidente come sia indispensabile trasferire le competenze anche in questa materia dallo Stato centrale al livello locale, rafforzando nel contempo la lotta all’evasione e inserendo disposizioni legislative che, ad esempio, impediscano il rilascio, il rinnovo di autorizzazioni e quindi la permanenza in esercizio a quelle attività economiche che risultino sprovviste di un certificato fiscale e tributario in regola”.

Nel 2017, è stato infatti di 220 mila euro il totale di agevolazioni destinate alle utenze domestiche, in particolare per i contribuenti in situazioni di disagio sociale; ammontano invece a oltre 2 milioni di euro le agevolazioni rivolte alle utenze non domestiche, che comprendono la stragrande maggioranza degli operatori presenti sul territorio (esercenti pubblici, piccoli artigiani, imprenditori, ecc.).

Venerdì, 23 Marzo 2018 15:59

Controlli ai residence un arresto

Rimini) Proseguono incessanti i controlli presso i numerosi residence presenti sul lungomare di Rimini da parte degli agenti della Questura. In uno in particolare, in una stanza che secondo il gestore sarebbe dovuta essere libera, gli agenti hanno trovato un 21enne magrebino, clandestino, che alla vista delle divise si è nascosto maldestramente sotto le coperte. I poliziotti insospettiti, hanno notato il fatto che nonostante fosse molto freddo la portafinestra della stanza era spalancata. Si sono quindi affacciati sul piccolo balconcino per effettuare un rapido controllo e hanno notato una piccola busta in plastica abbandonata in un angolo del balconcino, con dentro due involucri di cellophane trasparente: in quello più grande hanno trovato della sostanza solida frammentata di colore marrone mentre in quella più piccola si notava della sostanza granulare di colore bianca, entrambe successivamente analizzate risultavano essere cocaina e eroina del peso complessivo di oltre 75 grammi. Sotto il materasso il magrebino aveva un bilancino di precisione ancora sporco di sostanza stupefacente e mille euro circa in contanti. L’uomo è ora agli arresti domiciliari in carcere.

Venerdì, 23 Marzo 2018 15:42

Montefiore, arrestato spacciatore 19enne

(Rimini) La scorsa notte i Carabinieri di Montefiore Conca a culmine di una attività di indagine sullo spaccio di stupefacenti nei confronti di minori, hanno arrestato o P.J., 19enne residente in limitrofo paese della Valconca. L’utorità giudiziaria di Rimini, concordando con le risultanze investigative rapportate dai militari della cennata Stazione, ha infatti emesso nei confronti del giovane indagato, un decreto di perquisizione personale e locale che ha permesso di rinvenire all’interno della sua abitazione, 54 grammi di marijuana suddivisi in varie dosi pronte allo spaccio. Sequestrata anche una consistente somma di denaro ritenuta il provento della illecita attività nonché un bilancino di precisione.

Venerdì, 23 Marzo 2018 11:22

Foghereccia sabato a piazzale Boscovich

(Rimini) Rinviato per maltempo l'appuntamento in programma domenica scorsa 18 marzo, l'appuntamento con la Festa della Fogheraccia torna come programmato sabato sera 24 marzo sulla spiaggia libera di piazzale Boscovich. L'accensione è prevista per le ore 21 quando gli addetti di Anthea accenderanno il legname proveniente dalle potature in corso in città per dar vita al gesto che segna idealmente la fine dell'inverno e l'avvio della primavera.

La novità di quest'anno è il contributo delle scuole del progetto Rimini Scuola Sostenibile nella promozione della Fogheraccia 2018 di domenica sera. Nelle settimane scorse gli alunni delle scuole elementari sono stati sollecitati a creare un'immagine che a loro parere fosse efficace per accendere l'attenzione dei coetanei e delle famiglie per garantire la massima partecipazione alla serata, da sempre uno dei momenti più sentiti dalla comunità riminese. Ne sono scaturiti cinque manifesti, a cura degli studenti delle scuole Flavia Casadei di Viserba, Ferrari di Rimini, Miramare, Carla Ronci di Torre Pedrera e Gabbianella a Villaggio 1° Maggio. Il disegno prescelto è stato quello della Scuola 'Carla Ronci' di Torre Pedrera, che quindi è diventato il manifesto di promozione della Festa della Fogheraccia 2018 del Comune di Rimini.

Venerdì, 23 Marzo 2018 09:17

23 marzo

Lungomare, le fogne avanzano | Il comune si riprende la novarese | Tanto export, poco lavoro

(Rimini) Ha ormai raggiunto il 63% di attuazione il cantiere di piazzale Kennedy del piano di salvaguardia della balneazione: le vasche sotterranee di laminazione saranno pronte entro agosto, al massimo settembre 2018, ed entro l’estate del 2019, assicurano anche da Hera, sarà inaugurata anche la piazza sovraelevata. Intanto, per questa Pasqua riaprirà il marciapiede per pedoni e ciclisti ed entro maggio sarà garantito l’accesso in spiaggia. Il costo del cantiere alla fien raggiungerà i 34 milioni di euro, nel totale dei 160 milioni in cantieri che “entro il 2020”, spiega il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, “incrociando le dita, porteranno alla chiusura degli undici scarichi a mare”, con la conseguente salvaguardia della balneazione anche in occasione di eccezionali piogge. “Oggi abbiamo marciapiedi sbeccati e lo scarico, tra un anno avremo acque pulite e una piazza sul mare”, precisa Gnassi che lancia anche un preciso messaggio, in risposta alle dichiarazioni della scorsa settimana del presidente di Confindustria Paolo Maggioli. “Se sotto stiamo rifacendo le fogne, ora abbiamo anche 40 milioni per rifare il sopra. Se prima ci siamo concentrati su quello che non si vede, adesso diventa a tema quello che si vede. Perché anche i privati sono nelle condizioni per far la loro parte. In questo senso lanciamo un appello al credito, a Credit Agricole come al Credito cooperativo. Che siano banche del territorio attraverso l’erogazione di mutui e il sostegno agli investimenti. C’è molto movimento nel privato, con accorpamenti tra bagnini, manifestazioni d’interesse per la realizzazione di parcheggi, la riqualificazioni delle strutture alberghiere. Perchè se anche qui tra un anno ci sarà la piazza sul mare più bella del mondo, te ne fai poco se offri camere con la moquette di dieci anni fa. Come ha dichiarato alla stampa un bagnino qualcje settimana fa: non si può più vivere di rendita”.

“Stiamo rispettando importi e tempi”, sottolinea il dirigente di Hera Roberto Barilli. “E ricordo che l’Onu ha segnalato questo progetto come una delle opere principali del 2016 nella salvaguardia degli ambienti marini”. Barilli si prende la responsabilità di fare anche un’altra sottolineatura: l’importanza del progetto dal punto di vista della salvaguardia idraulica, anche del centro storico di Rimini. “Infatti grazie ai lavori messi in campo sarà possibile dare una risposta decisiva alle criticità idrauliche e prevenire i fenomeni di allagamento che si sono verificati in passato a causa di eventi atmosferici eccezionali”, spiegano dal Comune.
Si parla delle famigerate bombe d’acqua, in occasioni delle quali in genere negozi e fondi del centro storico ne vengono sempre fuori allagati. In questi casi, solitamente con cadenza decennale, ma non è detto, “verrà evacuata acqua in mare ma sarà quella al netto di quella di prima pioggia trattenuta dalle nuove vasche” che quindi “non influirà sulla balneabilità del mare”.