Mercoledì, 28 Marzo 2018 11:11

28 marzo

Corbucci: Aeroporto Forlì non ha possibilità di esistere | Muore operaio bellariese | Hotel sotto sequestro

Mercoledì, 28 Marzo 2018 08:59

Si recide arteria femorale,morto operaio

(Rimini) Un operaio di 40 anni, Daniele Magnani, di Rimini ma residente a Vibo Valentia, è morto stamani per le ferite riportate in un incidente sul lavoro.
L'uomo, dipendente di una ditta incaricata di effettuare alcuni lavori di ammodernamento del poligono di tiro al 14/mo Battaglione Carabinieri di Vibo Valentia, per cause in corso di accertamento si è reciso l'arteria femorale mentre stava utilizzando una motosega. Subito soccorso, Magnani è stato portato nell'ospedale di Vibo Valentia dove però è morto poco dopo il ricovero.
Il Comandante del Battaglione e tutta l'Arma di Vibo Valentia hanno espresso il loro cordoglio alla famiglia e ai colleghi dell'operaio (Ansa).

Martedì, 27 Marzo 2018 15:24

A scuola con pistola-giocattolo, rischia

(Rimini) I carabinieri hanno identificato in via precauzionale uno studente appena 18enne arrivato a scuola con una pistola giocatolo per quella che è stata definita "una ragazzata", organizzata da 300 allievi dell'istituto Belluzzi, che questa mattina in maschera, con fumogeni e petardi, hanno rumorosamente festeggiato i 100 giorni dalla maturità. La preside del liceo si è spaventata, e dopo essersi chiusa in bagno, ha chiamato il 112.
Sul posto sono arrivati i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Rimini, che hanno invitato i giovani a rientrare nelle aule rimanendo davanti alla scuola fino a quando la situazione non fosse tornata tranquilla. Proprio ad una delle pattuglie si è avvicinato il ragazzo con la pistola giocattolo con lo scopo, avrebbe raccontato ai militari, di girare un video da condividere sui social. Il giovane è stato identificato e ora i carabinieri stanno valutando se procedere a denuncia o meno (Ansa).

(Rimini) Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera ha approvato oggi all’unanimità i risultati economici consolidati al 31 dicembre 2017, unitamente al bilancio di sostenibilità.
L’esercizio 2017 si è concluso per il Gruppo Hera con risultati superiori alle attese e con tutti gli indicatori economico-finanziari e di sostenibilità in netto miglioramento rispetto al 2016. Risultati particolarmente positivi, in linea con quanto previsto nel Piano industriale al 2021, che confermano la validità della strategia multibusiness, permettendo all’azienda di bilanciare con successo le attività regolamentate con quelle a libero mercato, oltre a mantenere un profilo di rischio sostenibile. La combinazione di due leve fondamentali, crescita interna e sviluppo per linee esterne, ha inoltre consentito al Gruppo di continuare a crescere, anche grazie alla capacità di anticipare e cogliere le migliori opportunità in uno scenario regolamentare e di mercato sempre più sfidante, e in progressiva evoluzione nei modelli di sviluppo.
Questi risultati rappresentano il coronamento di un percorso che ha portato la multiutility nei suoi 15 anni di attività a raggiungere importanti traguardi: dal margine operativo lordo quintuplicato alla crescita dell’utile netto di quasi 8 volte (rispetto al 2002), solo per citarne alcuni, senza contare le 25 acquisizioni messe in campo da cui sono derivate importanti sinergie.

Nel 2017 il fatturato è stato pari a 6.136,9 milioni di euro che, a un confronto omogeneo, risulta in aumento rispetto ai 5.561,5 milioni dell’esercizio precedente (+10,3%). Questo risultato riflette, oltre all’ingresso del Gruppo Aliplast e di acquisizioni minori nel perimetro societario, le maggiori attività di trading, i maggiori ricavi regolati del servizio idrico, l’incremento di ricavi e volumi di gas ed energia elettrica venduti.

Il margine operativo lordo sale a 984,6 milioni di euro, in deciso aumento rispetto ai 916,6 milioni del 2016 (+7,4%). Alla crescita del margine operativo lordo hanno contribuito le buone performance di tutti i business, ma soprattutto le aree energetiche che registrano un incremento di 50,3 milioni di euro, spinte soprattutto dall’energia elettrica, per effetto dei maggiori margini nelle attività di asset management e trading e nelle attività di vendita sul mercato libero e in salvaguardia. Importante il contributo derivante dall’area ambiente, grazie anche all’ampliamento delle attività nelle aree del riciclo.

L’utile operativo cresce a 479,3 milioni di euro, rispetto ai 457,1 milioni del 2016 (+4,9%), nonostante i maggiori ammortamenti derivanti dalle variazioni di perimetro e ai maggiori accantonamenti al fondo svalutazione crediti connessi prevalentemente ai nuovi clienti in salvaguardia, conseguenti alle gare di fine 2016. L’utile prima delle imposte aumenta a 377,8 milioni di euro (+11,2% rispetto ai 339,7 milioni del 2016), per effetto del miglioramento della gestione finanziaria per circa 16 milioni di euro rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Le buone performance sono da attribuire ai maggiori proventi finanziari e alla più efficiente e flessibile struttura finanziaria, che ha consentito di abbassare il costo del debito.

L’utile netto del Gruppo sale a 266,8 milioni di euro, in significativo aumento (+21,1%) rispetto ai 220,4 milioni dello scorso esercizio, grazie anche alla diminuzione dell’aliquota fiscale media che si attesta al 29,6% rispetto al 35,1% nel 2016. L’utile di pertinenza degli Azionisti è pari a 251,5 milioni, in aumento del 21,3% rispetto al precedente esercizio.

Nel 2017, gli investimenti del Gruppo ammontano a 396,2 milioni di euro. Al lordo dei contributi in conto capitale per circa 44 milioni, gli investimenti complessivi del Gruppo sono stati pari a 440,5 milioni, in crescita di circa il 14% rispetto all’esercizio precedente, e destinati principalmente a interventi su impianti, reti e infrastrutture. A questi si sono aggiunti gli adeguamenti normativi che riguardano soprattutto la distribuzione gas per la sostituzione massiva dei contatori e l’ambito depurativo e fognario.
La posizione finanziaria netta del 2017 è pari a 2.523,0 milioni di euro, in miglioramento di circa 36 milioni rispetto ai 2.558,9 milioni del 2016, grazie una crescita dei flussi di cassa operativi che hanno consentito di finanziare i maggiori investimenti, l’attività di M&A e coprire integralmente il pagamento a giugno dei dividendi annuali (per complessivi 140 milioni).
Il rapporto posizione finanziaria netta/MOL si riduce a 2,56 volte, in ulteriore diminuzione rispetto all’anno precedente; tale rapporto beneficia sia del risultato operativo in crescita sia del ridotto indebitamento netto.
I risultati raggiunti, la resilienza del modello di business e le solide basi del Piano industriale hanno permesso al Gruppo di ottenere una revisione dell’Outlook della società di rating Standard & Poor’s da stabile a positivo.

Ai positivi risultati economici si affiancano dati che confermano la crescente attenzione della multiutility alla sostenibilità, come testimoniato anche dall’approvazione del bilancio di sostenibilità contestualmente al bilancio di esercizio per il dodicesimo anno consecutivo. Inoltre, il Gruppo Hera è stato tra i primi a introdurre, già dallo scorso anno, un nuovo ed evoluto approccio alla sostenibilità con la rendicontazione a valore condiviso ovvero delle attività di business che, oltre a generare margini operativi per l’azienda, rispondono ai driver per una crescita sostenibile definiti dall’Agenda ONU e agli obiettivi definiti ai diversi livelli di governo. Nel 2017 il MOL a valore condiviso del Gruppo Hera è stato pari a 329 milioni di euro, in incremento del 10% rispetto all’anno precedente, un risultato perfettamente in linea con la traiettoria segnata dal Piano industriale che proietta al 2021 questo valore al 40%. In progressivo miglioramento tutte le performance misurate sulle dimensioni dell’utilizzo di energia (dalla decarbonizzazione delle attività all’efficienza energetica e allo sviluppo delle rinnovabili) e del recupero della materia (dai vari indicatori sul riciclo, all’utilizzo delle discariche, alla realizzazione di iniziative per lo sviluppo concreto dell’economia circolare), oltre naturalmente a tutte le dimensioni che interessano gli aspetti sociali e del territorio. In coerenza con questa prospettiva Il Gruppo ha aderito a programmi internazionali quali il CEO Water Mandate e il CE100 della Fondazione Ellen MacArthur, la rete delle 100 imprese più impegnate a livello globale nella transizione verso un’economia circolare.

Il Consiglio di Amministrazione, in considerazione dei positivi risultati raggiunti e della solidità patrimoniale del Gruppo, ha deciso di proporre all’Assemblea dei Soci del prossimo 26 aprile un dividendo di 9,5 centesimi per azione, in crescita rispetto al passato e coerentemente a quanto già annunciato nel Piano industriale.
Lo stacco della cedola avverrà il 18 giugno 2018, con pagamento a partire dal 20 giugno 2018.

(Rimini) Proseguono i lavori allo Stadio Romeo Neri dove da alcuni mesi sono in corso interventi per migliorare fruibilità per atleti e spettatori del principale impianto sportivo della città. In particolare nei giorni scorsi sono stati ultimati i lavori di manutenzione straordinaria e di ammodernamento dei servizi igienici del settore distinti, lato mare, per un importo di circa 50 mila euro. La manutenzione ha riguardato nello specifico il rifacimento della pavimentazione, dei rivestimenti e la sostituzione dei sanitari con nuovi in acciaio inox.
Quello allo Stadio Romeo Neri è solo uno degli interventi sull’impiantistica sportiva avviati dall’Amministrazione e in corso di realizzazione nell’anno e che interessano diverse strutture distribuite sul territorio. A partire della Palestra Villaggio I Maggio, la nuova struttura destinata a diventare la casa del volley e che dovrebbe essere consegnata alla città nel mese di maggio. In questi giorni sono in fase di completamento le opere impiantistiche, mentre nelle prossime settimane si procederà al collaudo statico dell'opera con la realizzazione della scala esterna e dell'elemento frangisole in legno di coronamento esterno. L’impianto sportivo, che sarà dedicato esclusivamente alla pallavolo, ha ottenuto il finanziamento nell’ambito del bando "Sport e Periferie" promosso dal Coni, che ha contribuito con 695mila euro, pari a circa la metà dell’importo necessario per completare l’intervento. La struttura, grande 49 x 33 metri, sarà dotata di un campo da gioco omologato per la serie B1 e due campi affiancati trasversali omologati per la serie C, andando così a comporre una palestra monodisciplinare professionale e moderna.

Procede inoltre l’iter per la riqualificazione dell’impianto sportivo destinato al rugby e al baseball di Rivabella, un progetto da oltre un milione di euro che trasformerà il vecchio impianto in un nuovo punto di riferimento per i rugbisti e per i tanti praticanti del batti e corri. Attualmente si sta completando il progetto esecutivo dell’opera approvata in Consiglio Comunale a metà febbraio e che prevede l’ampliamento dell’attuale impianto, che comprenderà anche gli spazi in precedenza di uso privato, per un centro sportivo che si estenderà su un totale di 39.847 metri quadrati. L’avvio dei lavori è previsto per l'autunno.
Particolare attenzione è dedicata ai lavori di adeguamento delle palestre scolastiche, su cui l’amministrazione ha stanziato un milione di euro distribuiti in tre anni (2017-2019). Grazie agli interventi in corso tutte le palestre scolastiche della città a livello di impiantistica saranno in linea con gli standard tra i più elevati di sicurezza ed efficienza.

Martedì, 27 Marzo 2018 15:14

Cimitero, crescono le cremazioni

(Rimini) Continua anche nel primo trimestre 2018 il trend di crescita delle cremazioni effettuate nel Tempio crematorio cittadino inaugurato nel maggio del 2016. Un servizio scelto in misura crescente dalle famiglie riminesi che hanno optato per l'istituto della cremazione per dar riposo ai propri cari. Nel primo trimestre di quest'anno sono state 605 le cremazioni effettuate che, se proiettate sui 12 mesi, supererebbero con 2.420 il numero record del 2017 attestatosi al 31 dicembre a 2.121. Un dato che testimonia come il 40% delle famiglie riminesi – ma non solo visto che il nuovo Tempio Crematorio di Rimini è al servizio di tutti i comuni del territorio della provincia di Rimini e della Repubblica di San Marino – sceglie la cremazione ad altre forme più tradizionali di sepoltura.
Il servizio del nuovo Tempio crematorio comprende anche la Sala del Commiato, lo spazio dedicato a coloro che desiderano raccogliersi in ricordo dei propri cari in un luogo adeguato. La struttura è dotata di un'area per la dispersioni delle ceneri. Il tempio crematorio è stato realizzato in project financing dal concessionario Templum srl di Bologna e gestito dalla Ser.Cim. sempre di Bologna, che si è aggiudicato il bando per la progettazione, l'esecuzione e la gestione dell'opera per la durata di 30 anni, con un investimento complessivo di circa 3 milioni.

Nell'ambito dell'edilizia cimiteriale, mentre sono in corso o in procinto di aver inizio i lavori su diversi cimiteri cittadini a iniziare da quello Civico e monumentale per proseguire coi cimiteri di Sant'Aquilina, Santa Giustina, San Martino Monte l'Abate, sono stati recentemente inseriti in fase d'approvazione del Bilancio preventivo 2018 e relativo piano triennale delle opere pubbliche i progetti per i cimiteri di Corpolò, San Lorenzo in Correggiano.
Su questi due ultimi interventi è in fase terminale il Procedimento Unico per l'approvazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica di Corpolò e San Lorenzo in Correggiano. Inseriti nel Piano Triennale dei Lavori Pubblici 2018-2020 la procedura avviata si concluderà con l'approvazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica relativa agli ampliamenti di entrambi i cimiteri. Data la particolarità dell'area sulla quale insiste il Cimitero di San Lorenzo in Correggiano il progetto di fattibilità tecnica ed economica è completo dello studio strutturale. Con atto del Consiglio Comunale, ottenendo la conformità degli strumenti di pianificazione territoriale e l'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio, potranno avviarsi le fasi di progettazione definiva ed esecutiva per proseguire con le procedure di gara.

Per quanto riguarda il cimitero di Sant'Aquilina è in corso il consolidamento geotecnico, mentre si stanno definendo i programmi per concludere la riqualificazione sia di San Martino Monte l'Abbate che di santa Giustina.
Fanno seguito ai lavori attualmente in corso di conclusione – manca ormai solamente la tinteggiatura che sarà effettuata non appena le condizioni meteo lo consentiranno - i nuovi interventi per la ristrutturazione e la riqualificazione del Cimitero Monumentale e Civico di Rimini calendarizzati nel 2018. Con questi lavori, già approvati e dal costo complessivo di 150.000 euro, si potrà così intervenire su una serie di luoghi che evidenziano i segni del tempo come i colombari ottocenteschi di levante e ponente, sulle arcatine di levante, sulla cappella d'angolo grandi arcate levante, sulla cappella d'angolo grandi arcate ponente e sulla facciata grandi arcate ponente.

(Rimini) Si è conclusa ieri sera la direzione del Pd provinciale, in due puntate tanti sono stati gli iscritti parlare. In totale sono state otto leore di dibattito scandite da una sessantina di interventi, quelli più attesi sono arrivati tutti nella seconda puntata di ieri sera, tra cui quello del sindaco di Rimini Andrea Gnassi, secondo il quale “non si può prescindere dal guardare ciò che avviene a Roma, sia dentro che fuori dalle fila del Patito democratico. Ogni discorso che possiamo fare, che dobbiamo fare, rischia di essere datato visto un quadro in veloce evoluzione che, oramai, brinda al provabilissimo accordo tra 5 stelle e Lega/centrodestra. E’ uno scenario con il quale tocca fare i conti, a Roma come la nostra provincia, in vista delle amministrative dell’anno prossimo”.

E’ un’evidenza che “il Partito democratico ha perso su lavoro, protezione/sicurezza, tasse/burocrazia. Questi gli argomenti che ci hanno portato a un progressivo scollamento con le comunità e i territori. Sì, è vero, abbiamo affrontati quegli argomenti ma senza la capacità di creare un legame unico, un’unione di intenti, in grado di dare risposta all’unica questione ormai fondamentale in tutto il mondo: inclusi ed esclusi. Ma non è solo quello, se si pensa che una larga fetta delle elites, intellettuali in primis, si è riposizionata all’istante sui partiti anti sistema. C’è un problema di sostanza, c’è un problema di messaggio, c’è un problema di veicolo del messaggio stesso. Ci sono stati problemi di personalizzazione, evidenti e macroscopici, ma sarebbe sbagliato scagliarsi verso un solo, individuato, capro espiatorio”.
Secondo Gnassi il Pd deve “uscire dal miraggio del tutto e subito, della rapidità senza profondità, della ricetta, della formula magica, per entrare invece in quella di un riformismo estremo. Stare a metà del guado non paga. Riformismo radicale significa non buttare bombe o fare le barricate ma essere conseguenti sino alla fine con le proprie scelte valoriali. Di centrosinistra. Il tema è quello della ridistribuzione della ricchezza; abbiamo visto come abbiano vita breve le politiche degli incentivi e delle mance. Ma adesso tocca a noi cambiare completamente gioco. La questione delle tasse, della burocrazia la si risolve davvero se si spinge sull’autonomia dei territori. Autonomia di decidere la tassazione per mantenerne i proventi sul territorio. Dobbiamo avere il coraggio di andare fino in fondo e dire che autonomia deve essere a 360° perché è questo che ci configura come forza politica, aumenta gli investimenti, permette di risolvere problemi che sono di tutti noi e tutti i giorni, senza farne ogni volta una questione accademica, incomprensibile. Sulla sicurezza, ad esempio, siamo andati sulla linea Minniti lunghi, tardi e non del tutto convinti. Se la lega costruisce il suo link sentimentale con il popolo attraverso il referendum sull’autonomia, per fortuna il guizzo di Bonaccini in Emilia Romagna permette di bypassare il desiderio centralista di Roma. Dobbiamo abbattere le rendite, le incrostazioni che tengono fermo il Paese. Con coraggio, senza fermarsi a metà, senza interrompersi per il timore di perdere un consenso. Dobbiamo essere forza moderna e propulsiva perché- vedrete- 5 Stelle e Lega metteranno insieme restaurazione, reazione e paura. Ma non per questo, almeno nel breve periodo, perderanno appeal”.
In definitiva, “abbiamo fatto tante cose buone, ma senza trasmettere una visione del Paese. Non basta evocare lo sviluppo, occorrono anche veri e propri strappi tematici. Sono gli atti politici che danno identità e l’identità il nuovo PD non se la darà facendo accordi con le rendite ma rompendole, stando anche all’opposizione ma rompendole. E dobbiamo cercare intese, alleanze, accordi con i pezzi di società, le persone, che ci stanno a portare avanti questa visione. Qui non si tratta di trovare uno scherma di gioco che va bene a tutti, non si tratta di elaborare la ricetta che piace indistintamente da Nord a Sud. Il Partito Democratico era nato per essere e fare altro”.

Entro un anno 17 Comuni della Provincia andranno al voto amministrativo. “In tutti e 17 i Comuni la perdita di consensi per il centrosinistra tra politiche 2013 e 2018 si attesta sul 9,03 per cento, con punte di – 12 per cento. In tutti i casi siamo al terzo posto, venendo dietro 5 Stelle e centrodestra, con distacchi in doppia cifra. Come ci riprendiamo dalla botta del 4 marzo? Come ci riorganizziamo per cercare la rivincita nei prossimi 12 mesi? Non mi interessano le polemiche né le rivendicazioni, mi interessa oggi avere chiaro come ripartire a Roma e nei nostri 17 Comuni perché il 2019 è già ieri. Lo misuriamo ogni giorno nelle città che abbiamo l’onere e l’onore di guidare: essere radicali nel governo di una realtà territoriale o di un intero Paese, vuol dire costruirsi un’identità, una riconoscibilità, una nettezza su proposte che alla base devono avere il coraggio delle scelte. Coraggio delle scelte, ad esempio, su un nuovo stato sociale, riconoscendo che tra i bisogni delle persone e lo Stato, non ce la fa più ad esserci solo lo Stato, ma ci può essere un welfare di comunità, uno stato sociale di comunità; coraggio delle scelte sulla riconversione di un modello di sviluppo non centrato sul consumo di territorio, ma sui grandi motori della cultura, dei servizi e delle tecnologie su cui si formano e trovano occupazione i nuovi lavoratori; coraggio delle scelte sull’accoglienza delle persone, che implica solidarietà, ma anche fermo rigore verso chi non si vuole integrare e non sta alle regole. Perché, ad esempio, non troviamo la forza di dire, anche a livello locale, che i richiedenti asilo possano e debbano offrire un contributo in lavoro vero e non simbolico alle comunità che li ospitano? Serve un progetto riformatore centrato sul coraggio delle scelte, come quello che stiamo cercando di armonizzare per la realizzazione dell’area vasta della sanità romagnola. Un progetto per il quale non abbiamo fatto accordicchi, messo qualche pezza o cercato mediazioni al ribasso. Al contrario, abbiamo concretizzato un progetto difficile ma dichiarato, fortemente riformatore, sul quale abbiamo investito superando i campanili, cercando di garantire la migliore sanità ed i migliori medici ad ogni cittadino, senza distinzione di censo e reddito, in una fascia territoriale di 100 chilometri ed al massimo a 40 minuti da casa di ciascuno. O come il recente processo di unificazione delle agenzie della mobilità e del trasporto pubblico romagnolo, realizzato per dare al futuro della mobilità un ambito adeguato e prospettico per gli investimenti ecocompatibili e per continuare a garantire la fruibilità nei territori più disagiati e per le fasce sociali meno autonome. Serve un Partito Democratico perno di un progetto radicalmente riformatore e che, sulla base di questo, coltiva e cerca relazioni e alleanze sociali profonde e non alleanze di ceto politico. Un PD perno di un progetto riformatore che si allarga al centro e a sinistra, a un civismo sociale e ad un civismo dell’intraprendere, dell’impresa, delle professioni. Un allargamento non centrato su alleanze politiciste o accordi elettorali immediatamente percepiti come ‘di plastica’ e dunque con scarsa o nessuna capacità espansiva, ma centrato su idee dichiarate di città e di Paese, capaci di dialogare e includere forze dinamiche e attive nelle nostre comunità”.
Infine, “resta inteso che questa direzione, così partecipata, con un numero di interventi che non si vedeva da anni, un segnale lo ha dato. Un segnale di unità e di voglia di ritrovarsi. Ripartiamo da qui”.

Martedì, 27 Marzo 2018 14:46

Mick Harvey plays Serge Gainsbourg

(Rimini) Mick Harvey con una band straordinaria omaggerà Serge Gainsbourg a novant'anni dalla sua nascita nella esclusiva data unica italiana per Smiting Festival di Rimini.
Mick Harvey, artista e star australiana, produttore e musicista nella band di Pj Harvey, già fondatore e coautore in Nick Cave and the Bad Seeds a partire dai Birthday Party, arriverà in Italia con il suo progetto speciale su Serge Gainsbourg in esclusiva per lo Smiting Festival di Rimini.

Assieme a Harvey, sul palco del Teatro Novelli, ci saranno Xanthe Waite, James Johnston, Larry Mullins aka Toby Dammit, Yoyo Röhm, tutti musicisti di rilievo internazionale già nei Gallon Drunk, PJ Harvey, Nick Cave & The Bad Seeds, Lydia Lunch, Iggy Pop, Swans, Fatal Shore, affiancati da un quartetto d'archi.
Il 2 aprile di questo 2018 è il 90° anniversario della nascita di Serge Gainsbourg, il geniale discusso musicista e autore francese, celebre personaggio fuori dalle regole.

Durante il suo personale e intenso percorso artistico, Harvey si è anche concentrato in un lavoro di traduzioni dei testi di Gainsbourg dal francese all'inglese, riadattandone le canzoni poi rinchiuse in quattro album. L'ultimo, "Intoxicated Women" (Mute 2017), contiene molti duetti e canzoni scritte da Gainsbourg per lo più durante gli anni '60, in un periodo in cui focalizzava il suo songwriting su cantanti come France Galle, Juliette Greco e, più notoriamente, Brigitte Bardot e Jane Birkin. "Je t'aime...moi non plus" è il brano celebre a livello mondiale.
Il risultato del lungo lavoro di Harvey è un'opera eccellente, essendo riuscito a fare suo – seppur con grande rispetto - il mondo artistico di Gainsbourg, grazie al suo talento innato verso l'elaborazione degli arrangiamenti e costruzioni di canzoni.

(Rimini) “Nel 1978 è avvenuta la Fondazione di un valore, quello dell’accoglienza che a San Patrignano è diventato realtà e sinonimo di famiglia, rapporti, altruismo, comprensione. Valori che si intrecciano come tanti fili per costituire una trama che riesce a sostenere i ragazzi, il loro percorso di recupero, questo grande progetto di vita che ha saputo accogliere fino ad oggi oltre 26mila persone”. Nel saluto di apertura della charity dinner “Gusta, ama, dona” di lunedì sera, Antonio Tinelli, presidente di San Patrignano, ha ricordato i principi fondativi della comunità sottolineando come la crescita futura della struttura sia orientata verso un modello di comunità aperta, in costante dialogo verso l’esterno.
La rassegna promossa per celebrare i 40 anni della Comunità fondata da Vincenzo Muccioli, ha visto come primi ospiti, la chef stellata Rosanna Marziale e il pastry chef tre volte campione del mondo di pasticceria e gelateria, Roberto Rinaldini.

In particolare, la chef campana si è detta “colpita ed emozionata dall’energia e dalla voglia di imparare dei ragazzi in percorso” che insieme a lei hanno preparato la cena. Uniti dallo spirito di squadra, gli chef insieme alla brigata di cucina di San Patrignano hanno presentato un elaborato menù di quattro portate più la torta finale. “Questi giovani sono qui perché vogliono vincere una battaglia – ha osservato Rinaldini – perché vogliono rinascere ed è per me un onore partecipare al compleanno della Comunità”.
Oltre ogni aspettativa, più di 250 partecipanti sono arrivati da Rimini e da tutta Italia entusiasti di festeggiare insieme a 1300 ragazzi e ragazze nel grande salone della Comunità.
Circa 20mila euro la somma raccolta grazie all’iniziativa che verrà impiegata a copertura dei costi per i pasti settimanali di una parte dei 1300 ragazzi ospiti della Comunità. Sostanziale inoltre il contributo del Gruppo SGR che ha partecipato all’evento con la sua presidentessa Micaela Dionigi: “Con un gesto concreto e simbolico, moltiplichiamo per 1.000 ogni anno di San Patrignano, donando 40.000 euro per la ricorrenza del 40esimo compleanno, sperando di stimolare le aziende di tutta Italia a fare un gesto, ciascuno secondo le proprie possibilità, che faccia sentire la loro vicinanza a San Patrignano”.
L’evento è stato reso possibile grazie agli sponsor tecnici Fattorie Garofalo Soc. Coop. Agricola e Aquerello, con il supporto di Consorzio di tutela mozzarella di bufala campana DOP e Nero Fermento.
“Gusta, ama, dona” tornerà il 16 maggio per la seconda tappa della mini rassegna, con una cena a quattro mani che vedrà protagonisti gli chef e volti noti della tv: Alessandro Borghese e Cristiano Tomei.  

(Rimini) E’ stata inaugurata sabato alle 17 la mostra ‘Il volto, l’altro, il viaggio’ promossa da Progetto SPI-SIPsA-Coirag e Associazione Arcobaleno, con il patrocinio del Comune di Rimini evento inserito nella settimana contro il razzismo 2018. A tema adolescenti e migranti, tra identità e possibili integrazioni, nelle foto di Basso Cannarsa. Le foto sono state realizzate ad hoc per l’ evento, scattate ad alcuni giovani richiedenti asilo ospitati nelle strutture del nostro territorio (qui ritratti intenti ad osservare se stessi negli scatti esposti durante l’inaugurazione).

“Il progetto - spiegano gli organizzatori - propone l’apertura al dialogo tra i giovani delle scuole superiori e i richiedenti asilo, attraverso l’immediatezza del disegno. È in collaborazione con la associazione Arcobaleno e le cooperative CAD, Eucrante, Centofiori e con i licei artistici “A. Serpieri” di Rimini e “Volta-Fellini” di Riccione. Il progetto ha coinvolto insegnanti dei due licei, psicoanaliste SPI e psicoterapeute SIPsA, ed esperti interculturali di Associazione Arcobaleno che hanno accompagnato l’esperienza e organizzato il materiale intorno alle tematiche: il Volto, la Fratellanza, la Terra, il Viaggio”.

Fino al 31 marzo, nella Sala delle Teche del Museo di Rimini, sarà possibile visitare l’esposizione “ragionata” di disegni, manifesti, fotografie, alcuni ritratti realizzati dal fotografo Basso Cannarsa ed altri lavori. Sabato scorso alle 10 nella sala degli Arazzi del museo è stato presentato il progetto a genitori, insegnanti, operatori delle cooperative attive nel settore, cittadini, con i contributi di Massimo Spaggiari vice presidente di Associazione Arcobaleno, delle psicoanaliste Cinzia Carnevali e Gabriella Vandi e delle psicoterapeute Rita Arianna Belpassi, Silvia Cicchetti, Stefania Fabbri, Lidia Mulazzani, Sonia Saponi e Roberta Savioli che hanno dialogato con l’Assessore alla Cultura con delega alle Arti del Comune di Rimini Massimo Pulini e con il pubblico.