A14, Anas dà il via a pulizia Casello Rimini
(Rimini) Anas ha “provveduto all’avvio delle operazioni di pulizia straordinaria” dell’area del Casello di Rimini della A14. Nè dà notizia la società stessa dopo l’intervento dell’assessore all’ambiente del comune di Rimini, Anna Montini, riportato la scorsa settimana indirizzato alla stampa locale e a BuongiornoRimini. L’avvio delle operazioni di pulizia, da effettuare in accordo con l’amministrazione riminese, sono partite, assicura Anas, sabato scorso, 14 aprile, approfittando del “traffico ridotto”. Da Anas assicurano che “si procederà anche alla pulizia dell’incrocio che compare nelle foto a corredo dell’articolo, quotidianamente frequentato dai “lavavetri” che di frequente abbandonano rifiuti di plastica nelle scarpate”.
La società precisa, infine, che “la pulizia delle aree interessate dagli sfalci viene effettuata regolarmente e, d’ora in poi, ne verrà data preventiva comunicazione tramite nota scritta al Comune, per consentire un immediato riscontro”.
19 aprile
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Diocesi:108mila euro incassati dai mercatini del Campo lavoro
(Rimini) Oltre 108mila euro di cui 93mila incassati dai mercatini dell’usato e altri 15mila derivanti da iniziative collaterali organizzate nel corso della due giorni. È l’incasso totale nei sette centri di raccolta del 38° Campo lavoro missionario della diocesi di Rimini, che ha chiuso i battenti domenica sera. “Un risultato, che supera nettamente il già ottimo dato dell’anno scorso, ottenuto grazie alla clemenza del tempo ma – si legge in una nota della diocesi – soprattutto grazie alle migliaia di volontari che ancora una volta si sono prodigati come non mai e alla folla di visitatori che hanno preso letteralmente d’assalto i mercatini del Campo. Praticamente si è venduto di tutto: libri, giocattoli, scarpe, indumenti, oggetti per la casa, elettrodomestici, elettronica, biciclette, montagne di biciclette… Il tutto, come sempre, per pochi spiccioli.
Scorporando per località il dato finale, “ a Rimini 40.400 euro sono venuti dal centro raccolta principale all’ex mercato ortofrutticolo e 10.480 euro dall’altro centro raccolta presso la parrocchia di Cristo Re. Altri 20.800 euro sono arrivati da Santarcangelo, 19.365 da Riccione, 7.397 da Verucchio, 6.400 da Bellaria e 3.600 da Cattolica”.
Per un bilancio definitivo occorrerà ora aggiungere l’incasso della lotteria (conteggio ancora in corso) e soprattutto attendere la pesatura e la vendita dei rottami accumulati nei piazzali, ceduti a ditte che operano sul mercato del recupero. “Ma al di là del risultato economico – sottolinea la diocesi -, va comunque sottolineato che la 38ª edizione del Campo lavoro è stata ancora una volta una festa di popolo, un bellissimo momento di incontro e condivisione per migliaia di persone accumunate dalla volontà di tendere la mano a chi ci chiede aiuto. Un aiuto che quest’anno finirà in Zimbabwe, Etiopia, Uganda, Albania, Papua Nuova Guinea per sostenere progetti educativi, sanitari, di avviamento al lavoro ma che servirà anche per portare una boccata di ossigeno a famiglie riminesi che non arrivano a fine mese” (Sir).
Bellaria, 5Stelle e Pd sul chiosco ‘del sindaco’: benefici siano per tutti
(Rimini) A inizio annola notizia che la giunta di Bellaria Igea Marina, “con una sua delibera (guarda caso il Sindaco risultava assente, mentre invece era presente, sia a quella prima, che a quella dopo), fece ricorso gerarchico contro un parere negativo emesso dalla Sovrintendenza alle Belle Arti di Ravenna, che non aveva accolto l'istanza di sanatoria ambientale riguardante alcuni abusi realizzati in passato durante realizzazione del chiosco”, spiegano i consiglieri comunali di Movimento 5Stelle e Partito democratico. Il chiosco in spiaggia a cui si riferiscono “è attualmente di proprietà della famiglia del Sindaco. È doveroso sottolineare che tali abusi non sono certo stati fatti dall'attuale proprietà, che è subentrata solo di recente nella titolarità della struttura”.
Sin da subito “è apparsa decisamente strana l'attivazione di una procedura del tutto straordinaria, rispetto al normale funzionamento delle macchine amministrative. In casi analoghi , infatti, l'amministrazione comunale non fa altro che assumere il medesimo parere, notificandolo a chi ha presentato l’istanza. Come sappiamo la legge fornisce diversi strumenti di tutela, uno dei quali è il ricorso al Tar".
Nel nostro caso in questione “invece, la solerte amministrazione si è mossa Motu proprio, procedendo contro il parere contrario, e affermando che "il parere della Soprintendenza era stato reso in violazione della legge e della sua autentica interpretazione”. La cosa che ha ovviamente, da subito, destato stupore, è la procedura messa in atto in questo caso specifico. Procedura che può destare sospetti di non imparzialità, visti i soggetti coinvolti”.
Nel merito della vicenda, invece, “la questione è ovviamente diversa, dal momento che la condizione di quel chiosco era, ed è, simile a quella di molte altre strutture presenti sui nostri arenili, alle quali però, negli anni passati, l'amministrazione riservò un'attenzione decisamente diversa. Come non ricordare le demolizioni di elementi minori in occasione dell'inizio della stagione turistica del 2016? Si dirà che erano condizioni differenti e che il caso del chiosco della famiglia del sindaco era il primo di questo genere. Sta di fatto che non si può far altro che notare una solerzia del tutto particolare in questo caso, rispetto ad altri (seppur non analoghi) avvenuti sulla spiaggia”.
Se già la questione “era particolare nelle sue fasi iniziali, lo è ancor più nella sua conclusione. Il Ministero a cui si è rivolta l'Amministrazione Comunale, ha infatti accolto il ricorso gerarchico dando sostanzialmente torto ai suoi uffici di Ravenna, che si erano rifiutati di esaminare nel merito la richiesta di sanatoria, ritenendo inammissibile la domanda stessa. Non siamo in grado di avere le motivazioni di tale decisioni, ma possiamo supporre che questa diversa interpretazione sia frutto, anche, della recente legge urbanistica regionale, che ha codificato questa tipologia di pratica. Ora la questione davvero strana che dobbiamo constatare, è che questa notizia, positiva per l'amministrazione (e invero per tutti gli operatori del settore), sia tenuta celata da chi ci amministra. Perché questo silenzio? Come minoranze (seppur ribadendo le note differenze politiche) vogliamo, al contrario, con questo comunicato, rendere noto a tutti questa mutata situazione, perché ne possano beneficiare tutti i soggetti potenzialmente coinvolti”.
Comune, beni all’asta per un milione di euro
(Rimini) Sono nove i beni immobili di proprietà che il Comune di Rimini sta mettendo all'asta. Nove, fra fabbricati ed aree di cui una edificabile, siti in diverse parti della città, il cui valore complessivo posto a base d'asta è di 1.022.385 euro. Per l'aggiudicazione e la definitiva alienazione degli immobili di proprietà comunale, infatti, si procederà in seduta pubblica il giorno 31 maggio 2018 alle ore 9 presso il Settore Patrimonio di via Rosaspina 7, mediante un'asta pubblica con il metodo delle offerte in busta chiusa, secondo le modalità di legge.
Nel dettaglio, si tratta di: due ex scuole elementari a Monte Cieco (62.000 euro) e a S. Cristina (138.425 euro); tre posti auto siti in via Rossa (rispettivamente 5.100 euro, 6.630, 6.630); di altri terreni in zona S.Lorenzo in Correggiano (131.000), via Crispi (3.600), via Consolare San Marino (11.000) e in via Copenaghen a Miramare, dove la richiesta a base d'asta raggiunge i 658.000 euro per essere un lotto edificabile 820 mq.. Alcune delle aree sono divenute in proprietà al Comune in esecuzione della normativa repressiva dell'abusivismo edilizio; dopo la demolizione degli abusi i terreni vengono venduti per essere restituiti all'originaria legittima destinazione. La ex scuola di S. Cristina è invece stata trasferita in proprietà al Comune dallo Stato, in attuazione della normativa sul federalismo demaniale.
Museo Fellini, in pubblicazione bando europeo da 2 milioni
(Rimini) Da oggi prende avvio ufficialmente il conto alla rovescia che porterà la città di Rimini a ospitare il più grande museo al mondo dedicato a un artista e alla sua eredità poetica con l'obiettivo di inaugurare il Museo Internazionale Federico Fellini nel centenario della nascita del regista.
Un progetto ambizioso, che è stato inserito dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo tra i 25 progetti strategici nazionali, ottenendo un primo finanziamento di 9 milioni di euro, poi integrato con altri 3. Un progetto complesso, suddiviso in diversi stralci, di cui si dà avvio oggi alla parte relativa all'ideazione e alla produzione di contenuti multimediali e alla progettazione di allestimenti scenografici e tecnologie interattive, con la pubblicazione di un bando europeo.
Un appalto misto, del valore complessivo di poco meno di 2 milioni di euro, che ha come obiettivo la realizzazione di un polo museale innovativo e immersivo, di ricerca e creazione artistica, in cui far convivere rigore scientifico, emozione e spettacolo. 68 sono i giorni - il bando scade il 22 giugno – a disposizione degli studi di architettura e ingegneria e società che operano nel settore della multimedialità per definire e presentare la propria candidatura.
Sarà valutata l'esperienza, il gruppo di lavoro e la proposta progettuale che dovrà essere sviluppata sulla base del progetto di fattibilità approvato dalla Giunta Comunale lo scorso febbraio e che già delineava concept, obiettivi, struttura narrativa, assi di articolazione, quadri economici, tempistiche e percorsi del futuro museo. La documentazione di gara, in una sua parte importante, è disponibile anche in lingua inglese per favorire la partecipazione di studi e società straniere ed è consultabile su https://appaltiecontratti.comune.rimini.it/PortaleAppalti/it/ppgare_bandi_lista.wp?actionPath=/ExtStr2/do/FrontEnd/Bandi/view.action¤tFrame=7&codice=G00350
Rimini calcio in serie C, Gnassi: Necessario affiancare progetto sportivo a un progetto industriale
(Rimini) Rimini calcio in serie C, per il sindaco Andrea Gnassi “non è il momento di guardare al passato ma è il momento di fare festa e soprattutto di ragionare su come dare prospettive ad un progetto che si è dimostrato valido. In questi 20 mesi, l’amministrazione comunale è stata vicina e ha sostenuto il progetto sportivo di Grassi. Lo ha fatto linearmente e questo continuerà a fare. Il Comune sarà al fianco della società, lavorando sulle stesse direttrici che hanno guidato la strategia vincente, e cioè serietà, realismo e senza fare promesse poco concretizzabili. Questo è il ruolo, oggi, dell’istituzione. E lo dico, mi si permetta, anche mettendo da parte per un attimo la personale passione di chi, come me, ha sempre amato e partecipato con il cuore, nella buona e nella cattiva sorte, alle vicende biancorosse. Non ho mai nascosto a nessuno che io per il Rimini soffro. Ed è difficile rimanere a proprio agio nei soli panni istituzionali quando nello stomaco porti questa passione, che ti fa gioire e arrabbiare”.
Gnassi guarda alle basi, lo stadio. “Anche qui tenendo conto dell’anomalia di un Paese che non ha politiche in questo senso, mettendo in fila leggi che non producono un intervento perché non mettono a fuoco il valore sociale, comunitario, inclusivo dello sport. Nei tre anni dal 2015 ad oggi, l’Amministrazione ha investito parecchie risorse per riqualificare il Romeo Neri: gli uffici dei lavori pubblici si sono già attivati in mattinata con i referenti della Lega Pro per concordare i sopralluoghi e definire le procedure per esaudire gli standard necessari per il prossimo campionato; ma al netto di tutto lo stadio sarà pronto per ospitare i prof. Questo anche grazie anche agli interventi effettuati negli ultimi anni, (dal rifacimento del campo a ottobre 2015 omologato dalla Lega Pro, all’adeguamento degli spogliatoi e servizi, passando alla manutenzione e implementazione dell’impianto di videosorveglianza fino agli ultimi interventi di manutenzione nel settore distinti) e a quelli in programma, con il rifacimento della copertura storica a cura di Anthea già autorizzato dalla Soprintendenza e il vero e proprio restauro della tribuna storica, progetto già approvato dalla Giunta per il quale abbiamo attivato il meccanismo dell’Art Bonus. Stiamo lavorando affinché si possano utilizzare al meglio le potenzialità del Neri, potenziandone i servizi. Si possono avere e centrare obiettivi ambiziosi con una politica accorta, come ha dimostrato Giorgio Grassi. Gigantismi e proposte fuori scala sono frutti di altre stagioni e tutti sanno che sono irrealizzabili, non solo a Rimini. Dunque nell’immediato continueremo nella serie di interventi per rendere il Neri sempre più luogo sportivo dignitoso e ospitale. Ma è chiaro che in prospettiva, si possa ragionare di una riqualificazione urbana di quel quadrante di città, che appunto riqualifica lo stadio in senso polifunzionale e il contesto urbano circostante. Per fare ciò è necessario mettere al centro un progetto sportivo; e a fianco uno industriale, di sviluppo urbano e funzionale, un progetto relazionale tutto a favore della comunità riminese. In tutta Europa e non solo, questa è la strada seguita. E su questo l’amministrazione comunale non solo è stata disposta a ragionare, con trasparenza e realismo; ma è pronta a valutare opzioni e proposte”.
Sanità, Cgil denuncia carenza di personale
(Rimini) Permangono e “sono evidenti” per la Cgil le “difficoltà, legate alla carenza di personale nei reparti degli Ospedali della Romagna”. La FP CGIL denuncia “le criticità legate alle condizioni di lavoro degli infermieri e degli OSS e le inevitabili ripercussioni sulla qualità dell'assistenza e richiede interventi con carattere di urgenza”. Dopo aver “più volte sollecitato l'azienda, ancora non c'è certezza rispetto ai tempi che saranno necessari per coprire tutte le posizioni di lavoro che ad oggi risultano vacanti”.
La risposta “è più che urgente tenendo conto anche del dato di partenza sul numero del personale in servizio, infatti, nell'ultima verifica sul personale in servizio alla data del 31/12/2016, il rapporto del numero di infermieri ogni 1000 abitanti per la Romagna era di poco superiore al 5/1000. Un dato che, se raffrontato con i dati nazionali attestati su un rapporto pari o poco inferiore a 6 inf/1000 abitanti, evidenzia una importante carenza strutturale nella assistenza del nostro territorio”.
Inoltre “la situazione assunzioni e pensionamenti in sanità pubblica e' totalmente in disequilibrio. Dobbiamo prevedere che in soli 6 anni circa il 30 % dei lavoratori e delle lavoratrici della Sanità Pubblica potrebbero raggiungere i requisiti per la pensione. Oggi i lavoratori over 60 anni di età sono 230.057”.
Per mantenere almeno l'attuale livello dei servizi e delle prestazioni “è necessario assumere più personale rispetto il semplice turn-over. I servizi della Sanità soffrono, vanno rafforzati. Ribadiamo quanto già affermato pubblicamente della Segretaria Generale nazionale della FP CGIL, Serena Sorrentino, quando afferma che per riuscire a mantenere un buon livello dei servizi della Sanità, non solo bisogna sbloccare il turn-over, ma è il momento di lanciare “un piano straordinario di assunzioni” che vada oltre il ricambio tra chi esce e chi entra, superando anche il programma di stabilizzazioni previsto dalla riforma Madia”.
Anziani, Auser "estromessa" dalla programmazione a Riccione
(Rimini) Auser Rimini dà notiiza del fatto che dal 12 marzo, “a seguito dell'incontro con le delegazioni del Centro Sociale Nautilus e dei Centri di Buon Vicinato di Cinque Terre, Via Alberti e Bocciofila Colle dei Pini, che l'Amministrazione Comunale di Riccione, nel confermare la fine del progetto dei Centri di Animazione Sociale gestiti da Auser, ha chiesto ai responsabili dei tre Centri di Buon Vicinato e del Centro Sociale Nautilus, di continuare l'attività di aggregazione a partire da martedì 17/4 e fino alla fine di giugno. Richiesta che essi hanno accolto”. Saranno quindi “i vari responsabili dei Centri di Buon Vicinato a decidere le nuove modalità aggregative degli ospiti”.
Questo significa che “Auser, dopo 15 anni di attività dei CAS (Centri di Animazione Sociale) viene estromessa e la cosa più dolorosa sarà la perdita di tante relazioni umane con le persone che attualmente frequentano i Centri ma conserverà i cari amorevoli ricordi delle molte centinaia di persone, che in questi anni li hanno frequentati”.
In ogni caso, “Auser parteciperà alla nuova programmazione e coprogettazione, sui piani sociali di zona 2018 / 2020, come ha sempre fatto negli ultimi 15 anni, cercando di riproporre la passione e le competenze frutto di anni di esperienze positive e finanziate dalle Amministrazioni Pubbliche”.
Tuttavia, l’Associazione Auser si chiede perché non è stata interpellata direttamente, in quanto Capofila del progetto, e quindi il corretto referente, dall’Amministrazione che ha scelto di rivolgersi direttamente ai Centri.
Invitiamo le persone che decideranno di partecipare alle nuove attività aggregative a rivolgersi, d'ora in poi, per gli eventuali problemi che dovessero riscontrare, ai responsabili dei centri di Buon Vicinato o direttamente ai Servizi Sociali del Comune. Auser garantirà l'accompagnamento ed il trasporto delle persone, che verranno autorizzate ad usufruirne da parte dei Servizi Sociali comunali”.