(Rimini) L’amministrazione comunale cdi Rimini “è rimasta profondamente colpita dalla tragica morte di Makha Niang, il giovane senegalese trovato senza vita ieri in via Coletti. Una vicenda tragica, ancora indefinita ma dai contorni via via più inquietanti, sulla quale è necessario fare rapidamente chiarezza circa le circostanze e le modalità per cui è avvenuta. Proprio in queste ore si rincorrono novità e aggiornamenti continui e si stanno raccogliendo numerosi elementi utili per completare il quadro di quello che già appare come un brutale omicidio; confidiamo che gli investigatori e le forze in campo possano fare completa luce sulla vicenda, dando così risposte alla città, alla comunità riminese e alla comunità senegalese, molto numerosa e ben integrata nel nostro territorio e ovviamente molto scossa da questo tragico episodio”.

Giovedì, 19 Aprile 2018 13:02

Cadavere a Rimini: è omicidio, un fermo

(Rimini) E' stato ucciso con due colpi di pistola, e ci sarebbe già un fermo per l'omicidio, il 27enne senegalese trovato cadavere l'altra notte sulla passeggiata degli Artisti a Rimini. Lo ha rivelato l'autopsia condotta dal professore Giuseppe Fortuni nominato dalla Procura di Rimini.Due i colpi di pistola che hanno raggiunto il ragazzo e che in un primo momento non sono stati notati né dagli investigatori della polizia né dal medico legale intervenuto sul posto per constatarne il decesso. Il giovane senegalese, in Italia con regolare permesso di lavoro, senza precedenti e senza alcun legame con il mondo dello spaccio, sarebbe morto tra la mezzanotte e le due, in quel lasso di tempo un residente in zona avrebbe raccontato alla polizia di aver udito distintamente due colpi di arma da fuoco (Ansa).

(Rimini) “Apprendiamo con grande interesse – commenta l'assessore alla Sicurezza, Attività economiche, Lavori pubblici Jamil Sadegholvaad – del dibattito che, sul fronte dell'applicazione delle norme di sicurezza in occasione di eventi, è nato e si sta sviluppando in Regione”. Si parla dell’ordinamento sulla sicurezza ideato dal capo della polizia Franco Gabrielli per rendere l’Italia sicura per turisti e residenti in tempi di minaccia terroristica. Una serie di prescrizioni che sta bloccando o riducendo drasticamente l’organizzazione di diverse manifestazioni e che rischia di fermare la programmazione del comitati turistici in occasione della prossima estate.

“E' un tema che da subito, dall'indomani della pubblicazione delle disposizioni dalla cosiddetta circolare Gabrielli in materia di 'safety and security', ci coinvolge non senza preoccupazione. Ciò perché è stato da subito chiaro come quelle norme, se applicate in maniera restrittiva e burocratica, senza un'analisi reale sul territorio e dei reali rischi, avrebbero avuto una ricaduta pesante sullo stesso svolgimento delle centinaia di manifestazioni, tra grandi e piccole, che caratterizzano il nostro territorio tutto l'anno, specie durante la stagione estiva. E' una ricchezza a cui Rimini non può rinunciare perché componente di attrazione, arricchimento e accoglienza composta dai piccoli e grandi eventi che punteggiano il territorio, da Torre Pedrera a Miramare, dal centro alla collina”. Di fatto, però diverse le iniziative bloccate dalla normativa sul territorio (per esempio il Summer festival del Rose&crown) o fortemente ridimensionate, come i mercatini di Borgo Soliale a San Giuliano lo scorso Natale.

“Per questo già dal mese di marzo ci siamo attivati incontrando direttamente i comitati turistici e gli operatori, nell'ambito di un incontro promosso per illustrare la strategia d'azione che l'amministrazione ha messo subito in programma per consentire agli appuntamenti organizzati di svolgersi nel pieno della sicurezza, seguendo in maniera rigorosa le indicazioni e le prescrizioni che arrivano da Prefettura, Questura e forze dell’ordine. Per raggiungere questo obiettivo abbiamo già previsto la dotazione necessaria, da collocare e 'movimentare' in luoghi, piazze, strade in cui si svolgeranno le manifestazioni estive, stimata in 120 new jersey sulla base di una mappatura scrupolosa dei luoghi che abitualmente ospitano i piccoli e grandi eventi del programma di iniziative 'Cento giorni in festa'. Una dotazione per un costo di circa 300mila euro che il Comune di Rimini ha stanziato per la gestione pratica degli eventi del territorio e in particolare per la fornitura e il posizionamento dei new jersey capace di garantire e supportare lo svolgimento delle iniziative in sicurezza attraverso una programmazione sinergica tra pubblico e privato”.
L’amministrazione riminese, infine, sosterrà lo sforzo regionale per modificare la legislazione.

Giovedì, 19 Aprile 2018 09:57

Cadavere di un giovane trovato a Rimini

(Rimini) Il corpo senza vita di un giovane è stato trovato la scorsa notte nella zona di via Coletti a Rimini. Il ragazzo, di colore, è originario del Senegal, immigrato regolare in Italia. È stato visto riverso a terra da alcuni passanti intorno alle 2. Per gli investigatori è stato ucciso. Il pm Paolo Gengarelli che coordina le indagini della squadra mobile della polizia di Stato ha affidato al medico legale l'autopsia sulla salma del giovane che ad un primo esame presenta ferite alla testa e la gamba destra rotta. La sua bici, parcheggiata e chiusa con lucchetto, è stata trovata poco distante dal corpo. Nell'erba non lontano anche un bastone che però al momento non presenta tracce di sangue (Ansa).

(Rimini) Anas ha “provveduto all’avvio delle operazioni di pulizia straordinaria” dell’area del Casello di Rimini della A14. Nè dà notizia la società stessa dopo l’intervento dell’assessore all’ambiente del comune di Rimini, Anna Montini, riportato la scorsa settimana indirizzato alla stampa locale e a BuongiornoRimini. L’avvio delle operazioni di pulizia, da effettuare in accordo con l’amministrazione riminese, sono partite, assicura Anas, sabato scorso, 14 aprile, approfittando del “traffico ridotto”. Da Anas assicurano che “si procederà anche alla pulizia dell’incrocio che compare nelle foto a corredo dell’articolo, quotidianamente frequentato dai “lavavetri” che di frequente abbandonano rifiuti di plastica nelle scarpate”.
La società precisa, infine, che “la pulizia delle aree interessate dagli sfalci viene effettuata regolarmente e, d’ora in poi, ne verrà data preventiva comunicazione tramite nota scritta al Comune, per consentire un immediato riscontro”.

Giovedì, 19 Aprile 2018 09:44

19 aprile

Giallo in via Coletti | Bolkestein libera le spiagge | Sicurezza eventi, interviene la Regione

Mercoledì, 18 Aprile 2018 09:21

18 aprile

Le slot si mangiano 320 milioni | Tamponamento, muore cuoco | Villa Mattioli in vendita

(Rimini) Oltre 108mila euro di cui 93mila incassati dai mercatini dell’usato e altri 15mila derivanti da iniziative collaterali organizzate nel corso della due giorni. È l’incasso totale nei sette centri di raccolta del 38° Campo lavoro missionario della diocesi di Rimini, che ha chiuso i battenti domenica sera. “Un risultato, che supera nettamente il già ottimo dato dell’anno scorso, ottenuto grazie alla clemenza del tempo ma – si legge in una nota della diocesi – soprattutto grazie alle migliaia di volontari che ancora una volta si sono prodigati come non mai e alla folla di visitatori che hanno preso letteralmente d’assalto i mercatini del Campo. Praticamente si è venduto di tutto: libri, giocattoli, scarpe, indumenti, oggetti per la casa, elettrodomestici, elettronica, biciclette, montagne di biciclette… Il tutto, come sempre, per pochi spiccioli.
Scorporando per località il dato finale, “ a Rimini 40.400 euro sono venuti dal centro raccolta principale all’ex mercato ortofrutticolo e 10.480 euro dall’altro centro raccolta presso la parrocchia di Cristo Re. Altri 20.800 euro sono arrivati da Santarcangelo, 19.365 da Riccione, 7.397 da Verucchio, 6.400 da Bellaria e 3.600 da Cattolica”.
Per un bilancio definitivo occorrerà ora aggiungere l’incasso della lotteria (conteggio ancora in corso) e soprattutto attendere la pesatura e la vendita dei rottami accumulati nei piazzali, ceduti a ditte che operano sul mercato del recupero. “Ma al di là del risultato economico – sottolinea la diocesi -, va comunque sottolineato che la 38ª edizione del Campo lavoro è stata ancora una volta una festa di popolo, un bellissimo momento di incontro e condivisione per migliaia di persone accumunate dalla volontà di tendere la mano a chi ci chiede aiuto. Un aiuto che quest’anno finirà in Zimbabwe, Etiopia, Uganda, Albania, Papua Nuova Guinea per sostenere progetti educativi, sanitari, di avviamento al lavoro ma che servirà anche per portare una boccata di ossigeno a famiglie riminesi che non arrivano a fine mese” (Sir).

(Rimini) A inizio annola notizia che la giunta di Bellaria Igea Marina, “con una sua delibera (guarda caso il Sindaco risultava assente, mentre invece era presente, sia a quella prima, che a quella dopo), fece ricorso gerarchico contro un parere negativo emesso dalla Sovrintendenza alle Belle Arti di Ravenna, che non aveva accolto l'istanza di sanatoria ambientale riguardante alcuni abusi realizzati in passato durante realizzazione del chiosco”, spiegano i consiglieri comunali di Movimento 5Stelle e Partito democratico. Il chiosco in spiaggia a cui si riferiscono “è attualmente di proprietà della famiglia del Sindaco. È doveroso sottolineare che tali abusi non sono certo stati fatti dall'attuale proprietà, che è subentrata solo di recente nella titolarità della struttura”.

Sin da subito “è apparsa decisamente strana l'attivazione di una procedura del tutto straordinaria, rispetto al normale funzionamento delle macchine amministrative. In casi analoghi , infatti, l'amministrazione comunale non fa altro che assumere il medesimo parere, notificandolo a chi ha presentato l’istanza. Come sappiamo la legge fornisce diversi strumenti di tutela, uno dei quali è il ricorso al Tar".

Nel nostro caso in questione “invece, la solerte amministrazione si è mossa Motu proprio, procedendo contro il parere contrario, e affermando che "il parere della Soprintendenza era stato reso in violazione della legge e della sua autentica interpretazione”. La cosa che ha ovviamente, da subito, destato stupore, è la procedura messa in atto in questo caso specifico. Procedura che può destare sospetti di non imparzialità, visti i soggetti coinvolti”.
Nel merito della vicenda, invece, “la questione è ovviamente diversa, dal momento che la condizione di quel chiosco era, ed è, simile a quella di molte altre strutture presenti sui nostri arenili, alle quali però, negli anni passati, l'amministrazione riservò un'attenzione decisamente diversa. Come non ricordare le demolizioni di elementi minori in occasione dell'inizio della stagione turistica del 2016? Si dirà che erano condizioni differenti e che il caso del chiosco della famiglia del sindaco era il primo di questo genere. Sta di fatto che non si può far altro che notare una solerzia del tutto particolare in questo caso, rispetto ad altri (seppur non analoghi) avvenuti sulla spiaggia”.

Se già la questione “era particolare nelle sue fasi iniziali, lo è ancor più nella sua conclusione. Il Ministero a cui si è rivolta l'Amministrazione Comunale, ha infatti accolto il ricorso gerarchico dando sostanzialmente torto ai suoi uffici di Ravenna, che si erano rifiutati di esaminare nel merito la richiesta di sanatoria, ritenendo inammissibile la domanda stessa. Non siamo in grado di avere le motivazioni di tale decisioni, ma possiamo supporre che questa diversa interpretazione sia frutto, anche, della recente legge urbanistica regionale, che ha codificato questa tipologia di pratica. Ora la questione davvero strana che dobbiamo constatare, è che questa notizia, positiva per l'amministrazione (e invero per tutti gli operatori del settore), sia tenuta celata da chi ci amministra. Perché questo silenzio? Come minoranze (seppur ribadendo le note differenze politiche) vogliamo, al contrario, con questo comunicato, rendere noto a tutti questa mutata situazione, perché ne possano beneficiare tutti i soggetti potenzialmente coinvolti”.

(Rimini) Sono nove i beni immobili di proprietà che il Comune di Rimini sta mettendo all'asta. Nove, fra fabbricati ed aree di cui una edificabile, siti in diverse parti della città, il cui valore complessivo posto a base d'asta è di 1.022.385 euro. Per l'aggiudicazione e la definitiva alienazione degli immobili di proprietà comunale, infatti, si procederà in seduta pubblica il giorno 31 maggio 2018 alle ore 9 presso il Settore Patrimonio di via Rosaspina 7, mediante un'asta pubblica con il metodo delle offerte in busta chiusa, secondo le modalità di legge.

Nel dettaglio, si tratta di: due ex scuole elementari a Monte Cieco (62.000 euro) e a S. Cristina (138.425 euro); tre posti auto siti in via Rossa (rispettivamente 5.100 euro, 6.630, 6.630); di altri terreni in zona S.Lorenzo in Correggiano (131.000), via Crispi (3.600), via Consolare San Marino (11.000) e in via Copenaghen a Miramare, dove la richiesta a base d'asta raggiunge i 658.000 euro per essere un lotto edificabile 820 mq.. Alcune delle aree sono divenute in proprietà al Comune in esecuzione della normativa repressiva dell'abusivismo edilizio; dopo la demolizione degli abusi i terreni vengono venduti per essere restituiti all'originaria legittima destinazione. La ex scuola di S. Cristina è invece stata trasferita in proprietà al Comune dallo Stato, in attuazione della normativa sul federalismo demaniale.