Albergatori ai tempi di internet. “O sconto o brutta recensione”, tra le ‘minacce’ dei clienti
(Rimini) Secondo l'analisi delle mail di richiesta di prenotazione inviate agli hotel attraverso il portale www.info-alberghi.com, quello del 1° maggio sarà un ponte d'oro. Più che raddoppiate le e-mail spedite dagli utenti agli hotel della riviera rispetto allo scorso anno, quando il 1° maggio cadeva di lunedì (41.282 del 2018 contro 17.361 del 2017), dato tra l'altro ancora parziale perché molte richieste potrebbero arrivare last minute. L'incremento più importante riguarda le e-mail inviate da mobile, aumentate del 57%.Le località più gettonate sono, nell'ordine: Rimini, Riccione, Cesenatico, Cervia e Bellaria.Tra i servizi più ricercati, quelli per bambini e i trattamenti all inclusive e pensione completa.Ma se gusti e preferenze dei turisti sono sempre sotto la lente d'ingrandimento, lo stesso non può dirsi degli albergatori, protagonisti dell'accoglienza.
Da un sondaggio rivolto da Info Alberghi Srl ai 1200 hotel presenti sul portale alla fine della scorsa stagione, ecco le opinioni di 200 albergatori di tutta la costa.Il sondaggio, intrapreso lo scorso autunno per indagare il grado di soddisfazione degli albergatori rispetto alla stagione 2017 (l'86% si è dichiarato contento), ha fatto luce su aspetti meno conosciuti della vita in hotel: il rapporto di amicizia con i clienti, stranezze e aneddoti con cui i gestori si confrontano quotidianamente, ma anche paure e preoccupazioni comuni. Dal sondaggio emerge che chi viene in vacanza in riviera vuole sentirsi come a casa: i servizi più richiesti in assoluto sono quelli per bambini, insieme alla possibilità di portare con sé i propri animali domestici.Lo stesso clima familiare si rivela importante anche per gli albergatori, la maggior parte dei quali, in effetti, lavora con ospiti fidelizzati con cui instaura legami di amicizia che vanno ben oltre l'estate. I clienti migliori? "Famiglie simpatiche che sono diventate amiche e incontriamo anche in inverno", "tanti ospiti che tornano tutti gli anni, nel nostro hotel c'è un bel clima di amicizia e allegria", dichiarano alcuni albergatori.Numerosi gli aneddoti che evocano quadri di vita familiare: "una signora che mi chiede al mattino come deve vestirsi per andare al mare", "un signore sui 60 anni con la mamma che la faceva arrabbiare come un adolescente". "Abbiamo avuto un cliente che è tornato per ben 4 volte nella stessa stagione - racconta un albergatore - molto simpatico, ha dato un senso di appartenenza al personale: è stato un periodo molto bello e soddisfacente."E come in una vera famiglia non mancano stranezze e richieste assurde.
Tra le più curiose c'è ad esempio quella di chi chiede di "provare le altre camere durante il soggiorno" oppure di chi ha telefonato in hotel da Modena "chiedendo cosa prevedeva il meteo il giorno successivo, perché voleva fare una giornata al mare toccata e fuga, senza alloggiare in hotel!". C'è chi voleva "cambiare i mobili della camera con quelli del piano superiore (era più bella la tonalità del legno)", "spostare la piscina più a favore del sole", "cucinare carne di cavallo per il cane". E ancora, il cliente che voleva "cozze pelose con provolone" o quello che "voleva portare in hotel un pitone" o "cuocere il cibo nelle padelle portate da casa".Indimenticabile il tentativo di risparmiare di un cliente che voleva soggiornare in mezza pensione consumando il primo a pranzo e il secondo a cena, ma c'è anche chi ha chiesto al gestore se era assicurato per una deiezione di gabbiano sulla camicia e chi voleva lasciare la camera in anticipo a causa di una vicina di tavolo petomane. Richieste e lamentele assurde diventano aneddoti e ricordi divertenti quando si verificano durante il soggiorno e l'albergatore ha la possibilità di accontentare il cliente o spiegare le proprie ragioni. Ma cosa accade quando le lamentele tacciono in hotel per poi trasformarsi in recensioni negative su Tripadvisor?Ė proprio la mancanza di trasparenza ad infastidire i gestori, che dichiarano, tra le principali fonti di preoccupazione: "recensioni negative e non veritiere", "la recensione quando ancora sono in hotel, senza parlarne direttamente con noi", "quando non chiedono un servizio che abbiamo e dopo si lamentano di non averlo ricevuto". E ancora quando "in hotel va tutto bene e poi fanno una recensione negativa".
Ma i casi peggiori sembrano quelli in cui il cliente usa la recensione come minaccia: "La richiesta di sconti per poi mettere una brutta recensione se viene negato" oppure la richiesta di non pagare la camera per una partenza anticipata pena una cattiva recensione.In aiuto per venirne a capo arriva da Lorenzo Trenti, autore del manuale "Sopravvivere a Tripadvisor": "Nella mente del lettore che consulta la vostra pagina su TripAdvisor accade un po' quello che si sviluppa nel corso di un processo. Ci sono un'accusa e una difesa e vari pareri che si confrontano. TripAdvisor lascia sempre l'ultima parola all'esercente e questo è un vantaggio che va giocato bene. Avete la responsabilità, ma anche l'opportunità di avere l'ultima parola: non sprecatela! Prendetevi tutto il tempo necessario per confezionare la vostra risposta. Il cliente che reclama va trattato con umanità e accoglienza e mentre lo fate state anche comunicando a tutti gli altri potenziali clienti, ed esprimendo una vostra identità."E a chi non ha tempo di rispondere a tutte le recensioni, l'autore suggerisce: "Date la priorità a recensioni ben motivate, positive o negative, perché è più facile che un utente si soffermi a leggerle, così come a recensioni che mettono in luce aspetti strategici della vostra attività̀, siano essi confermati da una recensione positiva o criticati da una recensione negativa e infine a recensioni che richiedono chiarimenti o scuse della direzione e che, se lasciate perdere, rischierebbero di compromettere la vostra immagine."Di fatto, di fronte alle recensioni, l'opinione pubblica si divide tra chi vorrebbe intraprendere punizioni verso chi lascia recensioni negative (emblematico il caso dell'Hotel Re Enzo a Bologna seguito dalla richiesta di Federalberghi di abolire l'anonimato su Tripadvisor) e chi invece lo reputa un terreno di incontro interessante, da sfruttare a proprio vantaggio.
Dal sondaggio di Info Alberghi, in particolare, emerge che la maggior parte degli albergatori (51,9%) ritiene utili le recensioni e il 37,6% dichiara di rispondere sempre. Solo il 3,7% pensa che siano dannose.Una pratica che ha dato buoni risultati: nella top 10 di Tripadvisor delle città più visitate e meglio recensite d'Italia, rientrano ben due località della riviera: Rimini e Cervia, rispettivamente al 5° e al 9° posto.Con un po' di leggerezza c'è anche chi riesce a sorridere delle recensioni più assurde mai ricevute: "inutilità dei tappeti anti calpestio nei corridoi", "una lamentela per una torta di compleanno troppo grande (offerta)!", "punteggio massimo ma andata via senza pagare", "il titolare la sera non deve andare a letto", "una signora si è lamentata che le porte erano brutte di ferro (Tagliafuoco obbligatorie nei corridoi e per la sala da pranzo)".Un altro capitolo importante della vita di un albergatore è la disdetta della prenotazione, spesso accompagnata da motivazioni, o meglio scuse, alquanto improbabili.Lutti e malattie in famiglia, soprattutto a carico delle nonne, giocano la parte del leone ma c'è anche chi, più fantasioso, azzarda un "fa troppo caldo" o "mi hanno bruciato il negozio", "ho lasciato il gas aperto e devo rientrare a Milano", "il gatto non vuole andare al mare". Particolarmente creativo quel cliente che ha telefonato dicendo "macchina in avaria, uscita dall'autostrada in altra località e siccome la macchina non è riparabile vacanza a Cesenatico." Poi c'è chi, in preda alla confusione, ammette "abbiamo sbagliato a prenotare, volevamo andare in montagna anziché al mare."
Volontariato, 300 associazioni in provincia
(Rimini) Le associazioni di volontariato presenti nella provincia di Rimini superano quota 300, più di 130 le associazioni di promozione sociale, circa 80 le cooperative sociali di tipo a e b, una trentina le fondazioni. Complessivamente i dati relativi al terzo Censimento ISTAT del non profit Identificano nel territorio di Rimini 1.888 attività non profit con un numero di volontari di circa 25.300 persone.(Rimini) Le associazioni di volontariato presenti nella provincia di Rimini superano quota 300, più di 130 le associazioni di promozione sociale, circa 80 le cooperative sociali di tipo a e b, una trentina le fondazioni. Complessivamente i dati relativi al terzo Censimento ISTAT del non profit Identificano nel territorio di Rimini 1.888 attività non profit con un numero di volontari di circa 25.300 persone.E’ notizia di oggi che il comune di Rimini ha deciso di affidare in convenzione per dieci anni la Casa delle Associazioni Bracconi all'associazione Volontarimini. La convenzione è stata approvata dalla Giunta del Comune di Rimini per consentire di rendere più semplice, lineare e flessibile le attività messe a disposizione e custodia degli spazi per il terzo settore. La presenza del Centro dei servizi per il volontariato all'interno della Casa delle associazioni "Giannetto Bracconi" la rende un punto centrale per lo sviluppo delle attività del volontariato riminese, valorizzandone esponenzialmente l'importanza delle attività che le associazioni svolgono sul nostro territorio.
Volontarimini, oltre che organizzare e gestire la vita della Casa delle Associazioni potrà svolgere nei locali attività di promozione, orientamento e animazione territoriale finalizzati a dare visibilità ai valori del volontariato; formazione per la qualificazione dei volontari; consulenza e assistenza qualificata negli ambiti giuridico, fiscali e assicurativo alle associazioni; informazione e comunicazione; progettualità, ricerca e documentazione; supporto tecnico logistico.La sede si trova presso il quarto piano dell'ex seminario vescovile (ora occupato anche dall' Istituto comprensivo "Marvelli"), in via Covignano n.238. All'interno dei locali trovano spazio 32 associazioni di volontariato riminesi e Volontarimini - Centro di Servizi per il Volontariato. L'ospitalità della sede, per tutte le associazioni, è gratuita. Si tratta di soggetti del Terzo Settore che svolgono attività socio assistenziale nelle aree: Anziani, comprendendo nell'area anche le associazioni che svolgono a favore di anziani attività di segretariato,di rappresentanza e tutela; Responsabilità famigliari; Povertà ed esclusione sociale; Disabilità e patologie; Dipendenze.
“Siate contenti dell’Italia”, Asmae Dachan al San Pellegrino di Misano
(Rimini) “Avete la libertà, non dimenticatelo mai. Potete leggere i libri che volete, potete riunirvi e contestare chi vi governa. Nessuno vi ucciderà per questo. Siate contenti dell’Italia”. Alla vigilia del 25 aprile, in Italia Festa della Liberazione, la giornalista siriana Asmae Dachan ha incontrato gli studenti del Liceo Linguistico San Pellegrino di Misano Adriatico e più volte ha punteggiato il suo intervento ricordando quanto sia importante godere di quella libertà di cui lei non ha potuto beneficiare nel suo Paese.(Rimini) “Avete la libertà, non dimenticatelo mai. Potete leggere i libri che volete, potete riunirvi e contestare chi vi governa. Nessuno vi ucciderà per questo. Siate contenti dell’Italia”. Alla vigilia del 25 aprile, in Italia Festa della Liberazione, la giornalista siriana Asmae Dachan ha incontrato gli studenti del Liceo Linguistico San Pellegrino di Misano Adriatico e più volte ha punteggiato il suo intervento ricordando quanto sia importante godere di quella libertà di cui lei non ha potuto beneficiare nel suo Paese.(Rimini) “Avete la libertà, non dimenticatelo mai. Potete leggere i libri che volete, potete riunirvi e contestare chi vi governa. Nessuno vi ucciderà per questo. Siate contenti dell’Italia”. Alla vigilia del 25 aprile, in Italia Festa della Liberazione, la giornalista siriana Asmae Dachan ha incontrato gli studenti del Liceo Linguistico San Pellegrino di Misano Adriatico e più volte ha punteggiato il suo intervento ricordando quanto sia importante godere di quella libertà di cui lei non ha potuto beneficiare nel suo Paese.(Rimini) “Avete la libertà, non dimenticatelo mai. Potete leggere i libri che volete, potete riunirvi e contestare chi vi governa. Nessuno vi ucciderà per questo. Siate contenti dell’Italia”. Alla vigilia del 25 aprile, in Italia Festa della Liberazione, la giornalista siriana Asmae Dachan ha incontrato gli studenti del Liceo Linguistico San Pellegrino di Misano Adriatico e più volte ha punteggiato il suo intervento ricordando quanto sia importante godere di quella libertà di cui lei non ha potuto beneficiare nel suo Paese.
Asmae Dachan ha raccontato a studentesse e studenti la storia della Siria dal 17 aprile 1946, quando avvenne la dichiarazione di indipendenza dalla Francia. “Seguì un periodo di prosperità fino al 1970, coi giovani spesso in Europa per studiare, poi di nuovo in Siria per far progredire il loro Paese. Inoltre il colpo di Stato, il declino e la dittatura della famiglia al-Assad, fino alla Primavera Araba del 2011.“I giovani del 2011 non volevano la guerra ha spiegato Asmae Dachan - ma volevano le riforme e furono protagonisti della Rivoluzione degli usignoli, così definita per il canto della libertà sventolando la bandiera del 1946 ereditata dai loro nonni, e non la bandiera siriana. Si organizzavano biblioteche e il libro più letto era L’alchimista di Paulo Coelho”.
Asmae Dachan è rientrata in modo clandestino nel 2013 in Siria ed ha raccontato l’odore della morte che ha sentito ad Aleppo, dove è tornata per ritrovare le sue origini. Due ore intense e una promessa: Asmae Dachan tornerà ad incontrare i ragazzi del San Pellegrino.
Asmae Dachan ha raccontato a studentesse e studenti la storia della Siria dal 17 aprile 1946, quando avvenne la dichiarazione di indipendenza dalla Francia. “Seguì un periodo di prosperità fino al 1970, coi giovani spesso in Europa per studiare, poi di nuovo in Siria per far progredire il loro Paese. Inoltre il colpo di Stato, il declino e la dittatura della famiglia al-Assad, fino alla Primavera Araba del 2011.“I giovani del 2011 non volevano la guerra ha spiegato Asmae Dachan - ma volevano le riforme e furono protagonisti della Rivoluzione degli usignoli, così definita per il canto della libertà sventolando la bandiera del 1946 ereditata dai loro nonni, e non la bandiera siriana. Si organizzavano biblioteche e il libro più letto era L’alchimista di Paulo Coelho”.
Asmae Dachan è rientrata in modo clandestino nel 2013 in Siria ed ha raccontato l’odore della morte che ha sentito ad Aleppo, dove è tornata per ritrovare le sue origini. Due ore intense e una promessa: Asmae Dachan tornerà ad incontrare i ragazzi del San Pellegrino.
Riccione viaggia in Frecciarossa e non paga la tassa di soggiorno
(Rimini) Potenziamento del servizio Trenitalia per raggiungere Riccione e soluzioni integrate di viaggio+soggiorno negli alberghi aderenti all'iniziativa. Rimborso del biglietto di viaggio, notti in omaggio e i parchi Oltremare e Aquafàn in regalo per chi si ferma in città. "Riccione in treno" cresce e si arricchisce di nuove occasioni per chi sceglie di raggiungere la meta delle vacanze con Trenitalia, grazie alla rinnovata collaborazione frutto della sinergia tra la società di trasporto del Gruppo FS Italiane e il Comune di Riccione insieme a Federalberghi e il Gruppo Costa Edutainment. E aumentano anche le ragioni per lasciare l'auto a casa, preferendo raggiungere il mare in treno e usufruire così degli sconti per pernottare negli alberghi che hanno aderito alla promozione.(Rimini) Potenziamento del servizio Trenitalia per raggiungere Riccione e soluzioni integrate di viaggio+soggiorno negli alberghi aderenti all'iniziativa. Rimborso del biglietto di viaggio, notti in omaggio e i parchi Oltremare e Aquafàn in regalo per chi si ferma in città. "Riccione in treno" cresce e si arricchisce di nuove occasioni per chi sceglie di raggiungere la meta delle vacanze con Trenitalia, grazie alla rinnovata collaborazione frutto della sinergia tra la società di trasporto del Gruppo FS Italiane e il Comune di Riccione insieme a Federalberghi e il Gruppo Costa Edutainment. E aumentano anche le ragioni per lasciare l'auto a casa, preferendo raggiungere il mare in treno e usufruire così degli sconti per pernottare negli alberghi che hanno aderito alla promozione.Il progetto per la primavera-estate 2018 conferma le iniziative delle scorse edizioni e ne aggiunge altre che coniugano divertimento, offerte e gratuità. Il programma è stato presentato oggi.Dal 1 al 30 giugno chi pernotterà almeno 3 notti in uno degli hotel del circuito "Riccione in treno" ne avrà una in omaggio, chi si ferma una settimana si vedrà rimborsato il viaggio di andata e chi estende la vacanza fino a due settimane non dovrà pagare nemmeno il biglietto del ritorno (7 notti: rimborso viaggio di andata fino a 40 euro a persona negli hotel a 3 e 4 stelle e fino 25 euro in quelli a 1 e 2 stelle; 14 notti: rimborso viaggio andata e ritorno fino a 80 euro a persona negli hotel a 3 e 4 stelle e fino a 50 euro in quelli a 1 e 2 stelle).
Inoltre tutti gli ospiti che acquistano un pacchetto della promozione "Riccione in treno" non pagheranno la tassa di soggiorno in hotel.Una delle grandi novità della stagione è la partnership con il Gruppo Costa Edutainment grazie alla quale anche i Parchi Oltremare e Aquafàn sono entrati nel circuito di "Riccione in treno" regalando l'ingresso, nei mesi di maggio e giugno, a chi si ferma almeno 2 notti in città.
Da domenica 10 giugno da Milano alla spiaggia di Riccione serviranno poco più di due ore. Per la prima volta il Frecciarossa fermerà nella Perla Verde con due corse al giorno da giugno a settembre, dal venerdì alla domenica.E con l'entrata in vigore dell'orario estivo di Trenitalia il network dei servizi su Riccione verrà ulteriormente implementato con una coppia di treni Frecciarossa da Milano a Bari (e viceversa) che circoleranno il venerdì, il sabato e la domenica; una coppia di Frecciabianca andata/ritorno Venezia - Lecce e un'altra Torino - Lecce, già acquistabili sui canali Trenitalia. Presto in vendita anche una nuova coppia di Frecciabianca tra Roma e Rimini, in servizio per tutta la settimana. È già attiva, invece, una coppia di Frecciabianca che giornalmente collega Riccione con Milano, Taranto e Lecce. Sia i biglietti del Frecciarossa che del Frecciabianca sono già acquistabili. Tutte le informazioni e il regolamento si possono trovare sul sito riccioneintreno.it.Un tassello importante dell'intera operazione è sicuramente rappresentato dal restyling della stazione ferroviaria e dagli interventi strutturali realizzati in questi mesi con nuovi marciapiedi e pensiline, l'abbattimento delle barriere architettoniche, lo spostamento dei binari, la ricostruzione dell'edificio di ingresso lato mare e del sottopassaggio, più agevole e dotato di ascensori per accedere ai binari, opere finalizzate a rendere l'infrastruttura più performante e tecnologicamente evoluta così da poter offrire, come in questo caso, servizi adeguati ad una destinazione turistica come Riccione.
Peter Pan, party di chiusura a Castel Sismondo
(Rimini) Week-end lungo, lunghissimo quello che attende il Peter Pan Club di Riccione da sabato 28 a lunedì 30 aprile 2018. Due party al Peter Pan in quanto tale ed una serata evento in pieno centro a Rimini in una location specialissima. Si inizia sabato 28 con la sesta edizione di The Fabulous 90's, si prosegue domenica 29 con X-Train in Town al Castel Sismondo e lunedì 30 si torna al Peter Pan con Vida Loca Closing Winter Season Party vero e proprio. Il Peter Pan Club tornerà in estate con le sue one-night. E da venerdì 11 a sabato 12 maggio fari puntati sulla Villa delle Rose di Misano Adriatico, che inaugura la sua stagione estiva 2018 con tante novità e diverse conferme.
Università, numeri in positivo per l’Alma Mater
(Rimini) È stato approvato oggi dal Consiglio di Amministrazione dell’Università di Bologna il Bilancio Consuntivo 2017. Il testo conferma l’andamento positivo dei risultati della gestione dell’Ateneo, con un risultato netto pari a +9,2 milioni di euro, che corrisponde ad una crescita del 17% rispetto al risultato dell’esercizio 2016.(Rimini) È stato approvato oggi dal Consiglio di Amministrazione dell’Università di Bologna il Bilancio Consuntivo 2017. Il testo conferma l’andamento positivo dei risultati della gestione dell’Ateneo, con un risultato netto pari a +9,2 milioni di euro, che corrisponde ad una crescita del 17% rispetto al risultato dell’esercizio 2016.Un miglioramento dei risultati della gestione legato all'aumento dei proventi operativi, che arrivano a 654,5 milioni di euro, crescendo di oltre 5 milioni rispetto all'esercizio 2016 (+1%). In particolare, crescono sia i proventi propri (+2%) che i contributi di terzi (+1%), soprattutto grazie alla capacità dell’Alma Mater di attrarre maggiori risorse da enti pubblici e privati.Particolarmente positivo è il bilancio dell’attività di ricerca dell’Ateneo. Le contabilizzazioni intervenute nel corso della gestione 2017 con riferimento alle entrate di competenza, escludendo le operazioni di risconto economico, fanno registrare un aumento di circa 7 milioni di euro rispetto al 2016. Crescita, questa, riconducibile a maggiori proventi sia da ricerche commissionate e dal trasferimento tecnologico (+4,6 milioni di euro; +20% rispetto al 2016) che da finanziamenti competitivi (+2,4 milioni di euro; +8% rispetto al 2016).
Passando al capitolo Personale Tecnico-Amministrativo, si registra una consistente riduzione dei costi legati al personale a tempo determinato, quasi dimezzati (-49%) grazie al forte impegno dell'Ateneo sulle stabilizzazioni, che ha portato nel corso degli ultimi due anni alla loro rilevante diminuzione (-84 unità) per assunzione nel ruolo a tempo indeterminato. Nel 2017, il personale tecnico-amministrativo a tempo indeterminato mostra un flusso tra assunzioni (139) e cessazioni (83) ampiamente positivo (+56), a cui consegue un incremento del 2% dei costi a bilancio rispetto al 2016.Crescono del 2% rispetto allo scorso anno le spese per il sostegno agli studenti, tra cui figurano quelle per il dottorato e i medici in formazione specialistica, i viaggi di istruzione e le iniziative culturali studentesche. E crescono anche i costi per il diritto allo studio (+5%), grazie soprattutto all'aumento dei tirocini formativi e di altre borse di studio e premi.
Economia, il 2017 chiude con un + 2,7% dell’export
(Rimini) Il 2017 si chiude in crescita per l’export dei distretti dell’Emilia Romagna con un +2,7% rispetto all’anno precedente, anche grazie ad un’accelerazione nell’ultimo trimestre dell’anno (+4,1%). L’incremento annuale è inferiore rispetto al complesso dei distretti italiani (+5,3%) ed al dato del sistema manifatturiero regionale (+6,8%). Sono questi i principali dati che emergono dal Monitor dei distretti industriali dell’Emilia Romagna aggiornato al quarto trimestre 2017 curato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo e presentato oggi a Bologna in un incontro a cui hanno partecipato Tito Nocentini, direttore regionale di Intesa Sanpaolo, Giovanni Baroni, presidente Piccola Industria di Confindustria Emilia Romagna Giovanni Foresti e Carla Saruis, della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.
Buono l’andamento dell’export sui mercati maturi (+3,5%) che rappresenta circa i due terzi del totale distrettuale, con una forte crescita delle vendite in Spagna, Canada, Francia, Stati Uniti e Giappone. Più lieve la crescita nei nuovi mercati (+1,2%), trainati da Russia e Cina ma frenati da Polonia e Indonesia. Da sottolineare la forte riaffermazione del mercato russo dove nel 2017 le esportazioni sono aumentate del 20,3%, grazie in particolar modo ai distretti delle macchine per l’imballaggio di Bologna e dell’abbigliamento di Rimini.
Dall’analisi per singolo distretto emerge un quadro positivo: hanno chiuso l’anno in crescita 14 distretti su 19. Positivo l’andamento delle piastrelle di Sassuolo che fanno registrare un aumento delle vendite del 3% grazie alla ripresa del mercato francese e al buon andamento negli Stati Uniti e in Germania. Complessivamente ottima la situazione del settore della meccanica. Hanno registrato una crescita quasi tutti i distretti, con performance brillanti soprattutto delle macchine utensili di Piacenza (+22,3%), delle macchine agricole di Modena e Reggio Emilia (+10,3%) e una forte ripresa delle macchine per il legno di Rimini (+15,3%). Bene anche le macchine per l’imballaggio di Bologna (+3,4%), le macchine per l’industria ceramica di Modena e Reggio Emilia (+5% secondo i dati ACIMAC) e la food machinery di Parma (+1,1%). In leggera flessione i ciclomotori di Bologna (-1,2%), anche se nel quarto trimestre hanno mostrato una performance molto positiva.
Luci e ombre nel settore alimentare. Alla crescita di alcuni distretti come il lattiero caseario di Reggio Emilia (+13,8%) e parmense (+7,8%), i salumi di Parma (+9%) e l’ortofrutta romagnola (+3,8%), si contrappone il rallentamento dell’alimentare di Parma (-2,4%) e dei salumi del modenese (-2,1%). È proseguita inoltre la tendenza negativa per i salumi di Reggio Emilia.
Nel sistema moda si osserva una contrazione nell’export complessivo dei distretti, a causa dell’andamento della maglieria e abbigliamento di Carpi (-16,4%), mentre crescono l’abbigliamento di Rimini (+8,9%) e le calzature di San Mauro Pascoli (+2,5%). Si è poi assistito a un consolidamento della ripresa per l’export dei mobili imbottiti di Forlì che chiudono il 2017 con un +6,3%.
2017 in crescita per le esportazioni dei poli tecnologici regionali, anche se con risultati inferiori rispetto alla dinamica nazionale (+7,1% versus +13,6%). Ancora trainante il polo ICT di Bologna e Modena (+8,8%), che evidenzia un trend di sviluppo sostenuto sui mercati statunitense e cinese. Brillante il polo Biomedicale di Bologna (+17,3%) che registra un ottimo andamento su alcuni importanti mercati, in primis Germania, Francia e Cina, primi tre mercati di riferimento, ma anche Russia e Messico, e un balzo delle vendite in Ucraina. Nonostante i segnali positivi emersi nell’ultimo trimestre del 2017 (+8,4%), il polo Biomedicale di Mirandola rimane in territorio lievemente negativo in chiusura d’anno (-1,6%), con spinte positive da Belgio, Stati Uniti, Cina, più che compensate da Regno Unito, Olanda e Svezia.
Nell’ambito di una più generale analisi sui bilanci 2008-16 di 1.400 aziende appartenenti ai 19 distretti industriali dell’Emilia Romagna (con fatturato complessivo di 25,3 miliardi di euro), a confronto con quelli delle imprese “non distrettuali”, emerge l'alta competitività delle aree distrettuali.
I distretti sono i protagonisti della ripresa in corso in Emilia Romagna: nel biennio 2016-17 il fatturato e l’EBITDA margin hanno toccato nuovi massimi storici. Tra il 2008 e il 2017 il fatturato è aumentato del 17,3%, oltre 4 punti percentuali in più rispetto al totale dei distretti italiani.
Un contributo importante alla crescita è venuto dai mercati esteri, dove le imprese emiliano romagnole hanno toccato nuovi record storici: nel 2017 le esportazioni hanno raggiunto quota 13,2 miliardi di euro (poco più del 50% del fatturato totale). Stati Uniti, Germania, Francia e Cina sono i mercati in cui la crescita dell’export in valore è stata più elevata. E’ poi alta la capacità di questi territori di creare valore aggiunto: il surplus commerciale generato dai distretti regionali è salito a 9,3 miliardi di euro, un terzo circa dell’intero avanzo dell’Emilia Romagna.
Riccione, inaugurata casa Don Oreste
Da stamane la casa del custode è intitolata ufficialmente al sacerdote, fondatore nel 1968 della Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII e che dal 2009 gestisce, in comodato gratuito, su iniziativa delle amministrazioni precedenti l'uso dello stabile. Lo scorso 25 marzo la Giunta Comunale ha rinnovato la convenzione con l'associazione, della durata di 4 anni, per la gestione di varie attività di accoglienza di minori o disagio sociale o forme di affido temporaneo. Una casa famiglia, luogo di accoglienza e ascolto di tante situazioni di bisogno del territorio.
Un piccolo- grande luogo di diffusione della cultura della condivisione con i più poveri, da sempre cara a Don Oreste. A pochi mesi dal decennale della sua scomparsa, Don Oreste è nato il 7 settembre 1925 – morto il 2 novembre 2007 e a cinquant'anni dalla fondazione della Comunità, l'amministrazione ha appositamente individuato un luogo simbolo dell'accoglienza che fosse, non solo una semplice targa o cartello, ma un luogo fisico, reale come la casa del custode comunale e che testimoniasse, come accade ogni giorno, l'azione inarrestabile di don Oreste al dialogo e all'aiuto profondo verso gli ultimi.
Fogne, cinque scarichi convertiti allo sfogo esclusivo della pioggia
(Rimini) Il quarto sfioratore andrà “in pensione” tra qualche giorno, il quinto circa alla fine di giugno: segna quasi il giro di boa il percorso previsto dal Piano di salvaguardia della balneazione ottimizzato, il programma di ristrutturazione e revisione del sistema fognario messo a punto dal Comune di Rimini, Hera e Romagna Acque e che prevede entro il 2020 il superamento dei dodici scarichi di acque miste e dell’Ausa presenti sul tratto di costa riminese, consentendo di non dare più luogo a divieti di balneazione. Dopo le fosse ‘Spina-Sacramora’, ‘Turchetta’ e ‘Pedrera Grande’, a giorni anche il Matrice, sfioratore presente tra Rivabella e San Giuliano e a cui fanno riferimento le acque di balneazione a nord e a sud della foce del Marecchia, sarà indicato come sfioratore per “sole acque meteoriche e di drenaggio”: la sua apertura comporterà il riversamento in mare di sole acque bianche, garantendo dunque la balneabilità dei tratti adiacenti. Stessa sorte anche per la fossa Sortie, nella zona del porticciolo di Viserba, che tra la fine di giugno e l’inizio di luglio diventerà solo sfogo per acque meteoriche. Il prossimo step invece interesserà gli ultimi due sfioratori presenti a nord, il Brancona e il Viserbella, i cui lavori per la separazione delle reti inizieranno nel 2019, in sincronia con i lavori di riqualificazione urbana e ambientale finanziati attraverso il “bando periferie”.
Un risultato importante frutto dell’avanzamento dell’intervento di separazione della rete fognaria di Rimini e del coinvolgimento diretto dei cittadini, chiamati attraverso specifiche ordinanze ad allacciare gli scarichi delle acque reflue della propria abitazione o della propria attività alla rete sdoppiata (sette le ordinanze portate a termine dal 2014, una in corso di attuazione, oltre duemila gli allacci privati regolarizzati). Operazione che adesso, alla luce degli interventi strutturali portati a termine, si sposta anche nella zona sud di Rimini: a inizio aprile infatti è stata pubblicata la prima ordinanza per la regolarizzazione degli allacci che interessa 400 fabbricati di 29 vie di Miramare. L’intervento consentirà di superare il divieto di balneazione nelle acque circostanti lo sfioratore Roncasso.
“Passo dopo passo stiamo ridisegnando la cartina della costa della città – sottolinea l’assessore all’Ambiente Anna Montini – Siamo praticamente a metà del percorso che porterà Rimini a essere la prima città costiera a risolvere in maniera definitiva il problema degli scarichi a mare, consentendo la balneabilità anche dopo precipitazioni intense. Un Piano che consentirà un progresso sotto il profilo ambientale, della qualità della vita e che riposiziona il mare al centro dello sviluppo e della crescita del nostro territorio. Nella zona nord, dove si è partiti già dal 2014 grazie alla presenza di una parte di rete fognaria già separata, siamo allo scatto finale, ‘cancellando’ i divieti di balneazione temporanei su gran parte del tratto costiero: su sette sfioratori presenti, ai tre già da tempo riclassificati, se ne aggiungeranno altri due a breve, Matrice e Sortie. All’appello quindi ne mancano solo due, quelli che fanno riferimento alle fosse Brancona e Viserbella (la Turchia), i cui lavori inizieranno nel 2019. Ora, inoltre, il piano tocca anche la zona più a sud, dove sono iniziati i sopralluoghi tra i privati per l’applicazione dell’ordinanza nel bacino del Roncasso: credo che i risultati che si stanno ottenendo tra Torre Pedrera e San Giuliano possano essere lo ‘spot’ migliore per convincere del grande valore e della necessità di questa operazione per la quale è indispensabile la collaborazione dei cittadini”.
Welfare, 2,8 milioni per i servizi socio-sanitari
(Rimini) Oltre 40 milioni di euro, di cui 21 dalla Regione, ai Comuni e Unioni di Comuni dell’Emilia-Romagna per finanziare i servizi sociali e sociosanitari, a partire da quelli per l’infanzia e le famiglie. Alla provincia di Rimini sono destinati 2,8 milioni di euro.
Via libera, oggi in Commissione assembleare, alla proposta di ripartizione - presentata dalla Giunta - del Fondo regionale per le politiche sociali, che mette in campo per il 2018 un consistente pacchetto di risorse, per la metà di provenienza regionale e per la metà statali.
Dei 40 milioni complessivi, 38 sono destinati a finanziare i servizi per le famiglie e i minori e a contrastare la povertà. Gli altri 2 milioni del Fondo sono in parte riservati ai soggetti pubblici coinvolti nel progetto regionale “Oltre la Strada”, da anni impegnato a realizzare interventi di assistenza e integrazione sociale delle vittime di tratta; in parte andranno ai Comuni sedi di carcere, per programmi volti al reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti e al miglioramento delle loro condizioni di vita.
Infine, le risorse serviranno a sostenere la rete dei Centri regionali per le famiglie - strutture che offrono servizi informativi e di orientamento e interventi di supporto alla genitorialità - e le agevolazioni per il trasporto pubblico locale riservate a persone con difficoltà economiche o fragili e a famiglie numerose.
“Prosegue l’impegno di questa Giunta per rafforzare l’impianto complessivo delle politiche sociali- sottolinea la vicepresidente e assessore al Welfare, Elisabetta Gualmini-. Infanzia, adolescenza, sostegno alla genitorialità e alle famiglie sono al centro delle nostre politiche di welfare. Ambiti di intervento ai quali si aggiungono la riduzione delle forme di disuguaglianza, il disagio abitativo e l’indigenza in tutti i suoi aspetti. Stiamo andando nella direzione giusta- aggiunge la vicepresidente- e in un momento politico in cui gli strumenti di contrasto alla povertà sono al centro del dibattito, in Emilia-Romagna siamo già partiti da tempo anticipando, assieme a tutta la maggioranza che governa la Regione, politiche e misure poi accolte a livello nazionale. Oggi- prosegue Gualmini- tutti i partiti politici, centro destra compreso, parlano di reddito di dignità, di reddito di inclusione e di reddito di cittadinanza; noi ci siamo mossi presto, perché la marginalità sociale va gestita e non evitata. Gli strumenti di contrasto alla povertà - chiude la vicepresidente - sono fondamentali per ottenere una democrazia stabile, che non esclude, bensì previene le tensioni sociali, invece di alimentarle”.