(Rimini) Il 2017 si chiude in crescita per l’export dei distretti dell’Emilia Romagna con un +2,7% rispetto all’anno precedente, anche grazie ad un’accelerazione nell’ultimo trimestre dell’anno (+4,1%). L’incremento annuale è inferiore rispetto al complesso dei distretti italiani (+5,3%) ed al dato del sistema manifatturiero regionale (+6,8%). Sono questi i principali dati che emergono dal Monitor dei distretti industriali dell’Emilia Romagna aggiornato al quarto trimestre 2017 curato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo e presentato oggi a Bologna in un incontro a cui hanno partecipato Tito Nocentini, direttore regionale di Intesa Sanpaolo, Giovanni Baroni, presidente Piccola Industria di Confindustria Emilia Romagna Giovanni Foresti e Carla Saruis, della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.
Buono l’andamento dell’export sui mercati maturi (+3,5%) che rappresenta circa i due terzi del totale distrettuale, con una forte crescita delle vendite in Spagna, Canada, Francia, Stati Uniti e Giappone. Più lieve la crescita nei nuovi mercati (+1,2%), trainati da Russia e Cina ma frenati da Polonia e Indonesia. Da sottolineare la forte riaffermazione del mercato russo dove nel 2017 le esportazioni sono aumentate del 20,3%, grazie in particolar modo ai distretti delle macchine per l’imballaggio di Bologna e dell’abbigliamento di Rimini.

Dall’analisi per singolo distretto emerge un quadro positivo: hanno chiuso l’anno in crescita 14 distretti su 19. Positivo l’andamento delle piastrelle di Sassuolo che fanno registrare un aumento delle vendite del 3% grazie alla ripresa del mercato francese e al buon andamento negli Stati Uniti e in Germania. Complessivamente ottima la situazione del settore della meccanica. Hanno registrato una crescita quasi tutti i distretti, con performance brillanti soprattutto delle macchine utensili di Piacenza (+22,3%), delle macchine agricole di Modena e Reggio Emilia (+10,3%) e una forte ripresa delle macchine per il legno di Rimini (+15,3%). Bene anche le macchine per l’imballaggio di Bologna (+3,4%), le macchine per l’industria ceramica di Modena e Reggio Emilia (+5% secondo i dati ACIMAC) e la food machinery di Parma (+1,1%). In leggera flessione i ciclomotori di Bologna (-1,2%), anche se nel quarto trimestre hanno mostrato una performance molto positiva.
Luci e ombre nel settore alimentare. Alla crescita di alcuni distretti come il lattiero caseario di Reggio Emilia (+13,8%) e parmense (+7,8%), i salumi di Parma (+9%) e l’ortofrutta romagnola (+3,8%), si contrappone il rallentamento dell’alimentare di Parma (-2,4%) e dei salumi del modenese (-2,1%). È proseguita inoltre la tendenza negativa per i salumi di Reggio Emilia.
Nel sistema moda si osserva una contrazione nell’export complessivo dei distretti, a causa dell’andamento della maglieria e abbigliamento di Carpi (-16,4%), mentre crescono l’abbigliamento di Rimini (+8,9%) e le calzature di San Mauro Pascoli (+2,5%). Si è poi assistito a un consolidamento della ripresa per l’export dei mobili imbottiti di Forlì che chiudono il 2017 con un +6,3%.

2017 in crescita per le esportazioni dei poli tecnologici regionali, anche se con risultati inferiori rispetto alla dinamica nazionale (+7,1% versus +13,6%). Ancora trainante il polo ICT di Bologna e Modena (+8,8%), che evidenzia un trend di sviluppo sostenuto sui mercati statunitense e cinese. Brillante il polo Biomedicale di Bologna (+17,3%) che registra un ottimo andamento su alcuni importanti mercati, in primis Germania, Francia e Cina, primi tre mercati di riferimento, ma anche Russia e Messico, e un balzo delle vendite in Ucraina. Nonostante i segnali positivi emersi nell’ultimo trimestre del 2017 (+8,4%), il polo Biomedicale di Mirandola rimane in territorio lievemente negativo in chiusura d’anno (-1,6%), con spinte positive da Belgio, Stati Uniti, Cina, più che compensate da Regno Unito, Olanda e Svezia.
Nell’ambito di una più generale analisi sui bilanci 2008-16 di 1.400 aziende appartenenti ai 19 distretti industriali dell’Emilia Romagna (con fatturato complessivo di 25,3 miliardi di euro), a confronto con quelli delle imprese “non distrettuali”, emerge l'alta competitività delle aree distrettuali.

I distretti sono i protagonisti della ripresa in corso in Emilia Romagna: nel biennio 2016-17 il fatturato e l’EBITDA margin hanno toccato nuovi massimi storici. Tra il 2008 e il 2017 il fatturato è aumentato del 17,3%, oltre 4 punti percentuali in più rispetto al totale dei distretti italiani.
Un contributo importante alla crescita è venuto dai mercati esteri, dove le imprese emiliano romagnole hanno toccato nuovi record storici: nel 2017 le esportazioni hanno raggiunto quota 13,2 miliardi di euro (poco più del 50% del fatturato totale). Stati Uniti, Germania, Francia e Cina sono i mercati in cui la crescita dell’export in valore è stata più elevata. E’ poi alta la capacità di questi territori di creare valore aggiunto: il surplus commerciale generato dai distretti regionali è salito a 9,3 miliardi di euro, un terzo circa dell’intero avanzo dell’Emilia Romagna.

Martedì, 24 Aprile 2018 14:28

Riccione, inaugurata casa Don Oreste

Da stamane la casa del custode è intitolata ufficialmente al sacerdote, fondatore nel 1968 della Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII e che dal 2009 gestisce, in comodato gratuito, su iniziativa delle amministrazioni precedenti l'uso dello stabile. Lo scorso 25 marzo la Giunta Comunale ha rinnovato la convenzione con l'associazione, della durata di 4 anni, per la gestione di varie attività di accoglienza di minori o disagio sociale o forme di affido temporaneo. Una casa famiglia, luogo di accoglienza e ascolto di tante situazioni di bisogno del territorio.
Un piccolo- grande luogo di diffusione della cultura della condivisione con i più poveri, da sempre cara a Don Oreste. A pochi mesi dal decennale della sua scomparsa, Don Oreste è nato il 7 settembre 1925 – morto il 2 novembre 2007 e a cinquant'anni dalla fondazione della Comunità, l'amministrazione ha appositamente individuato un luogo simbolo dell'accoglienza che fosse, non solo una semplice targa o cartello, ma un luogo fisico, reale come la casa del custode comunale e che testimoniasse, come accade ogni giorno, l'azione inarrestabile di don Oreste al dialogo e all'aiuto profondo verso gli ultimi.

 

(Rimini) Il quarto sfioratore andrà “in pensione” tra qualche giorno, il quinto circa alla fine di giugno: segna quasi il giro di boa il percorso previsto dal Piano di salvaguardia della balneazione ottimizzato, il programma di ristrutturazione e revisione del sistema fognario messo a punto dal Comune di Rimini, Hera e Romagna Acque e che prevede entro il 2020 il superamento dei dodici scarichi di acque miste e dell’Ausa presenti sul tratto di costa riminese, consentendo di non dare più luogo a divieti di balneazione. Dopo le fosse ‘Spina-Sacramora’, ‘Turchetta’ e ‘Pedrera Grande’, a giorni anche il Matrice, sfioratore presente tra Rivabella e San Giuliano e a cui fanno riferimento le acque di balneazione a nord e a sud della foce del Marecchia, sarà indicato come sfioratore per “sole acque meteoriche e di drenaggio”: la sua apertura comporterà il riversamento in mare di sole acque bianche, garantendo dunque la balneabilità dei tratti adiacenti. Stessa sorte anche per la fossa Sortie, nella zona del porticciolo di Viserba, che tra la fine di giugno e l’inizio di luglio diventerà solo sfogo per acque meteoriche. Il prossimo step invece interesserà gli ultimi due sfioratori presenti a nord, il Brancona e il Viserbella, i cui lavori per la separazione delle reti inizieranno nel 2019, in sincronia con i lavori di riqualificazione urbana e ambientale finanziati attraverso il “bando periferie”.
Un risultato importante frutto dell’avanzamento dell’intervento di separazione della rete fognaria di Rimini e del coinvolgimento diretto dei cittadini, chiamati attraverso specifiche ordinanze ad allacciare gli scarichi delle acque reflue della propria abitazione o della propria attività alla rete sdoppiata (sette le ordinanze portate a termine dal 2014, una in corso di attuazione, oltre duemila gli allacci privati regolarizzati). Operazione che adesso, alla luce degli interventi strutturali portati a termine, si sposta anche nella zona sud di Rimini: a inizio aprile infatti è stata pubblicata la prima ordinanza per la regolarizzazione degli allacci che interessa 400 fabbricati di 29 vie di Miramare. L’intervento consentirà di superare il divieto di balneazione nelle acque circostanti lo sfioratore Roncasso.
“Passo dopo passo stiamo ridisegnando la cartina della costa della città – sottolinea l’assessore all’Ambiente Anna Montini – Siamo praticamente a metà del percorso che porterà Rimini a essere la prima città costiera a risolvere in maniera definitiva il problema degli scarichi a mare, consentendo la balneabilità anche dopo precipitazioni intense. Un Piano che consentirà un progresso sotto il profilo ambientale, della qualità della vita e che riposiziona il mare al centro dello sviluppo e della crescita del nostro territorio. Nella zona nord, dove si è partiti già dal 2014 grazie alla presenza di una parte di rete fognaria già separata, siamo allo scatto finale, ‘cancellando’ i divieti di balneazione temporanei su gran parte del tratto costiero: su sette sfioratori presenti, ai tre già da tempo riclassificati, se ne aggiungeranno altri due a breve, Matrice e Sortie. All’appello quindi ne mancano solo due, quelli che fanno riferimento alle fosse Brancona e Viserbella (la Turchia), i cui lavori inizieranno nel 2019. Ora, inoltre, il piano tocca anche la zona più a sud, dove sono iniziati i sopralluoghi tra i privati per l’applicazione dell’ordinanza nel bacino del Roncasso: credo che i risultati che si stanno ottenendo tra Torre Pedrera e San Giuliano possano essere lo ‘spot’ migliore per convincere del grande valore e della necessità di questa operazione per la quale è indispensabile la collaborazione dei cittadini”.

(Rimini) Oltre 40 milioni di euro, di cui 21 dalla Regione, ai Comuni e Unioni di Comuni dell’Emilia-Romagna per finanziare i servizi sociali e sociosanitari, a partire da quelli per l’infanzia e le famiglie. Alla provincia di Rimini sono destinati 2,8 milioni di euro.
Via libera, oggi in Commissione assembleare, alla proposta di ripartizione - presentata dalla Giunta - del Fondo regionale per le politiche sociali, che mette in campo per il 2018 un consistente pacchetto di risorse, per la metà di provenienza regionale e per la metà statali.
Dei 40 milioni complessivi, 38 sono destinati a finanziare i servizi per le famiglie e i minori e a contrastare la povertà. Gli altri 2 milioni del Fondo sono in parte riservati ai soggetti pubblici coinvolti nel progetto regionale “Oltre la Strada”, da anni impegnato a realizzare interventi di assistenza e integrazione sociale delle vittime di tratta; in parte andranno ai Comuni sedi di carcere, per programmi volti al reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti e al miglioramento delle loro condizioni di vita.
Infine, le risorse serviranno a sostenere la rete dei Centri regionali per le famiglie - strutture che offrono servizi informativi e di orientamento e interventi di supporto alla genitorialità - e le agevolazioni per il trasporto pubblico locale riservate a persone con difficoltà economiche o fragili e a famiglie numerose.
“Prosegue l’impegno di questa Giunta per rafforzare l’impianto complessivo delle politiche sociali- sottolinea la vicepresidente e assessore al Welfare, Elisabetta Gualmini-. Infanzia, adolescenza, sostegno alla genitorialità e alle famiglie sono al centro delle nostre politiche di welfare. Ambiti di intervento ai quali si aggiungono la riduzione delle forme di disuguaglianza, il disagio abitativo e l’indigenza in tutti i suoi aspetti. Stiamo andando nella direzione giusta- aggiunge la vicepresidente- e in un momento politico in cui gli strumenti di contrasto alla povertà sono al centro del dibattito, in Emilia-Romagna siamo già partiti da tempo anticipando, assieme a tutta la maggioranza che governa la Regione, politiche e misure poi accolte a livello nazionale. Oggi- prosegue Gualmini- tutti i partiti politici, centro destra compreso, parlano di reddito di dignità, di reddito di inclusione e di reddito di cittadinanza; noi ci siamo mossi presto, perché la marginalità sociale va gestita e non evitata. Gli strumenti di contrasto alla povertà - chiude la vicepresidente - sono fondamentali per ottenere una democrazia stabile, che non esclude, bensì previene le tensioni sociali, invece di alimentarle”.

Martedì, 24 Aprile 2018 12:00

‘Tutti in carrozza’ a piazzale Fellini

(Rimini) In occasione del 25 aprile dalla 9 in piazzale Fellini a Rimini Borgo Marina organizza la seconda edizione di “Tutti in carrozza”: per tutta la giornata sfileranno sontuose carrozze d'epoca, trainate da cavalli, provenienti da tutta la regione Emilia Romagna.
Il corteo partirà da piazzale Fellini percorrendo le vie di Marina centro per tornare all'ombra del Grand Hotel. Una varietà stravagante di carrozze che, con la loro eleganza e regalità, attraverseranno le strade riminesi, affascinando grandi e piccini.
Nella prima mattinata le carrozze si riuniranno in Piazzale Fellini e, dopo le foto di rito, si disporranno per la prima sfilata. Il percorso sarà poi ripetuto alle 11 e alle 16. Alle 14,30 spettacolare dimostrazione di Mascalcia con ferratura a caldo con uno storico maniscalco riminese. Fino alle 17,30 cavalli, fiaccheristi e carrozze saranno in Piazzale Fellini a disposizione di appassionati o semplici curiosi.

 

Martedì, 24 Aprile 2018 09:08

24 aprile

Niang, in cerca dei bossoli | Allarme antrace | Telecamere a San Bernardino

Martedì, 24 Aprile 2018 07:25

La piadina romagnola è solo romagnola

(Rimini) Il ricorso di un’azienda emiliana, la Crm di Modena, produttrice di vari prodotti da forno fra cui anche la piadina, è stato rigettato. Bruxelles ha risolto così un contenzioso nato nel 2014 quando l’impresa aveva chiesto l’annullamento dell’atto del 2011 della commissione europea che iscriveva la piadina romagnola nel registro dei prodotti a Indicazione geografica protetta.

(Rimini) Il Centro di Recupero Cura e Riabilitazione delle Tartarughe Marine di Riccione gestito da Fondazione Cetacea Onlus rincomincia ad aprire al pubblico e soprattutto a rilasciare in mare le tartarughe marine curate nel corso dell’inverno: tre giorni consecutivi infatti si potrà assistere al ritorno a casa di tre grandi esemplari di Caretta caretta ricoverati per qualche mese al Centro e ora finalmente nelle condizioni di poter riprendere il mare nell’ambito del progetto TartaLife, finanziato dalla Commissione Europea attraverso il fondo LIFE+ NATURA 2012 e coordinato dal CNR-ISMAR di Ancona. Martedì 24 aprile sarà la tartaruga Tina ad inaugurare la stagione dei rilasci verso le 11:30 del mattino dalla spiaggia libera di fronte al Centro di Recupero e situata fra lo stabilimento balneare numero 44 e il 42 mentre mercoledì 25 invece sarà il turno di Doride, stesso posto e stessa ora. Infine giovedì 24 dalla spiaggia libera di Cervia riprenderà il largo la tartaruga Aster sempre verso le 11:30 dopo un’attività di pulizia della spiaggia dai rifiuti che vedrà il coinvolgimento dei giovanissimi volontari dell’Istituto Comprensivo Cervia II all’interno del progetto europeo Clean Sea Life. Questi sono i primi rilasci delle tartarughe “adottate” da Riminibeach.it nell’ambito del progetto Saves the turtles, che supporta Fondazione nelle spese per le cure e l’alimentazione degli animali ricoverati. I rilasci potranno subire variazioni di giorno ed orario in caso di condizioni meteo avverse.

Lunedì, 23 Aprile 2018 18:04

Santarcangelo festival dal 6 al 15 luglio

(Rimini) La 48esima edizione di Santarcangelo Festival, storico appuntamento dedicato alla performance contemporanea internazionale, si terrà a Santarcangelo di Romagna e in alcuni luoghi limitrofi, da venerdì 6 a domenica 15 luglio 2018, con un programma che spazia tra teatro, performance, danza, musica, da mattina all'alba.
Al secondo anno di direzione artistica di Eva Neklyaeva - nata a Minsk e formatasi ad Helsinki come curatrice e direttrice di istituzioni artistiche internazionali, tra cui Baltic Circle Festival - e Lisa Gilardino - manager internazionale di performing arts e curatrice - il Festival si conferma (e riafferma) come una piattaforma intercontinentale dedicata alla scoperta di artisti emergenti, alla ricerca contemporanea, al potere innovativo e rivoluzionario della creatività.
Nei primi due weekend di luglio l'antico borgo ospita una proposta di spettacolo audace e avventurosa, con artiste e artisti che spaziano tra linguaggi differenti e conducono il pubblico al di là dei confini dell'ovvio e del conosciuto, anche geografico e disegnano un articolato paesaggio emotivo. Cuore in gola, claim dell'edizione 2018, individua proprio quella sensazione fisica, quasi cruda, viscerale, che precede la verbalizzazione: la manifestazione corporea dell'intensità emotiva a cui si è esposti. Gli spettatori sono invitati a immergersi in questa intensità, a esplorarla, a prenderne consapevolezza, a misurarsi con l'impatto che le emozioni provocano.

Al centro della riflessione due elementi cruciali del contemporaneo e fortemente interconnessi: la paura e la natura. Due temi che attraverseranno luoghi sconosciuti del territorio e del proprio inconscio, con modalità di visione non convenzionali e immersive, capaci di sollecitare più livelli percettivi e creare esperienze fisiche. Performance, teatro, danza, concerti, cinema, dj set, escursioni, pratiche sportive e dedicate al benessere e alla cura del corpo saranno l'occasione per scoprire la natura nel suo senso più selvatico, spazio in cui si interrompe la routine e si sperimenta la libertà, si entra in contatto con il mistero, il magico e il rituale. Il lato oscuro della natura apre il campo all'indagine sulla paura, cruciale strumento di sopravvivenza, elemento di forza e coesione quando vissuta in un ambiente protetto e condivisa, come accade nello spazio della rappresentazione.
Un rituale collettivo contemporaneo composto da oltre 150 appuntamenti, realizzati da 54 formazioni da tutto il mondo, con più di 200 artisti e quasi 250 tra adulti, adolescenti e bambini coinvolti nei progetti artistici partecipati.
Gli artisti associati: Francesca Grilli con Gold, Motus con Chroma Keys e Panorama, Markus Öhrn - Svezia con Damiano Bagli, Federica Dauri, Janet Rothe, Linnea Carlsson, Linnea Sjöberg, Makode Linde, Mara Oscar Cassiani, Maurizio Rippa, Oskar Nilsson con Unkown.

In programma: Alessandro Sciarroni con Don't be frightened of turning the page, Anna Rispoli, Lotte Lindner&Till Steinbrenner - Belgio con Your word in my mouth, Asia Giannelli con RH negativo, Buhlebezwe Siwani & Chuma Sopotela - Sudafrica con Those Ghels, Chiara Bersani con Gentle Unicorn (coproduzione), Cristina Kristal Rizzo con IKEA, Deflorian/Tagliarini con Scavi, Dewey Dell con I am within, Ingri Fiksdal - Norvegia con Night Tripper & Diorama, Ligia Lewis - Repubblica Domenicana/Germania con Minor Matter, Mallika Taneja - India con Be careful, Michelle Moura – Brasile/Germania con FOLE, Muna Mussie con Oasi (coproduzione insieme a Ipercorpo di Forlì), Nana Biluš Abaffy - Australia con One hundred and five: Society for the Creatively Maladjusted, Nicola Gunn - Australia con Piece for Person and Ghetto Blaster, Panagiota Kallimani - Grecia/Francia con Arrêt sur image, Sissi con Unravelling Vein, Tamara Cubas - Uruguay con Multitud, Tania El Khoury - Libano/UK con As far as my fingertips take me.
La musica ha un ruolo cruciale: anche nell'edizione 2018 del Festival torna Imbosco, il Dopofestival in un tendone da circo nascosto tra gli alberi; il luogo in cui quando cala la notte e gli spettacoli sono terminati hanno inizio la musica e il ballo con dj italiani e internazionali in consolle. Saranno al Festival Deep Soulful Sweats dall'Australia, Bleedingblackwood - Germania, FAKA - Sudafrica, DANI - Belgio, GEGEN - Germania, Sequoyah Tiger, Lilith Primavera, Trepaneringsritualen - Svezia, Tropicantesimo, Lady Maru & Valerie Renay - Germania/Italia, Matteo Valicelli, The Expandig Universe, The Good Chance Radio.
In questo articolato contesto il pubblico è chiamato ad essere, in molti casi, co-creatore dell'esperienza di spettacolo e il Festival può davvero dirsi realizzato con il supporto della comunità, quella locale e quella temporanea di spettatori, performer, attivisti, operatori. Come nel caso di Multitud di Tamara Cubas che aprirà il Festival il 6 luglio con una performance che coinvolge 70 volontari provenienti dal territorio. La domanda di partecipazione è aperta a tutte e tutti, senza limiti di età, e implica la partecipazione a un workshop condotto dall'artista a Santarcangelo dal 28 giugno al 5 luglio e la presenza alle repliche (per info scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). O come nel caso dei progetti realizzati con la comunità di teenager locali: non scuola / Teatro delle Albe, Let's Revolution! e Wash Up - Eva Geatti & Slander.
In questa direzione va anche il progetto curato da MACAO, centro per le arti, la cultura e la ricerca di Milano, dedicato a rinsaldare la cooperazione tra Festival e cittadine/i di Santarcangelo: Crypto Rituals incrocia l'economia circolare con la costruzione di comunità, introducendo nel Festival una criptomoneta, Santa Coin, e coinvolgendo alcuni professioniste/i del territorio che si occupano di benessere e cura del corpo. I servizi offerti dagli artigiani del corpo coinvolti, un'acconciatura o un massaggio, una manicure o una seduta di riflessologia plantare, entreranno nella programmazione del Festival come Crypto Rituals e saranno acquistabili con le fiche Santa Coin, così come tutta l'offerta del Festival. Al progetto sarà abbinata una app scaricabile gratuitamente, creando un sistema di realtà aumentata attraverso cui scoprire alcuni rituali segreti in giro per il paese.

In aggiunta al programma di performing art, Santarcangelo Festival ospita, come ogni anno, un mercatino artigianale, propone un'offerta di ristorazione vegan-friendly, con alimenti eco-sostenibili locali, un programma di proiezioni gratuite all'aperto ogni sera, una serie di attività sportive all'aperto. Oltre a questi progetti, la programmazione comprende workshop, talk, momenti condivisione di pratiche, incluso un programma speciale dedicato agli "umarell" (anziani osservatori della corretta esecuzione dei lavori pubblici), con tour guidati negli allestimenti per illustrare la complessa realizzazione di spazi spettacolo temporanei.
Santarcangelo Festival 2018 si pone dunque come trendsetter internazionale, in grado di scuotere le forme d'arte convenzionali e le gerarchie della performing art, e si afferma come uno strumento di rinnovo della scena che senza paura, o meglio, oltre la paura, pone alla comunità questioni cruciali, crea nuovi dialoghi, prende posizione.
Santarcangelo Festival è realizzato grazie al Comune di Santarcangelo di Romagna e ai Comuni di Rimini, Longiano, Poggio Torriana e San Mauro Pascoli. È sostenuto da Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Regione Emilia-Romagna, Goethe-Institut Mailand, Institut français Italia, Australia Council for the Arts, Swedish Arts Council, Performing Arts Hub Norway, Reale Ambasciata di Norvegia, Gruppo Hera, Gruppo Maggioli, Romagna Acque Società delle fonti, Amir Onoranze Funebri, Camera di Commercio della Romagna, Banca Popolare dell'Emilia-Romagna, Amici del Festival.