Acqua Arena, Brasini: pronti a nuovo bando
(Rimini) Con delibera approvata nell’ultima seduta, la Giunta Comunale ha preso atto della risoluzione del contratto che legava l’Amministrazione alla società Acqua Arena srl per la realizzazione del nuovo impianto sportivo comunale dedicato al nuoto. La risoluzione del contratto arriva a seguito della diffida a riprendere i lavori presentata dall’Amministrazione nel marzo scorso a fronte degli inadempimenti della società aggiudicataria della concessione e dello stato di fermo dei lavori che erano stati consegnati nel marzo del 2017. Il concessionario infatti, dopo aver redatto il progetto esecutivo ed aver provveduto al cantieramento dell’area e alle opere primarie, ha di fatto interrotto l’intervento, perché la società capofila è fallita. La diffida, al termine dei trenta giorni di tempo assegnati, non ha dato esito positivo, confermandosi quindi il blocco del cantiere. Il Responsabile Unico del procedimento ha quindi disposto la risoluzione del contratto, con conseguente estinzione del diritto di superficie concesso sull’area di intervento. L’Amministrazione ha quindi immediatamente avviato le procedure necessarie per rientrare nella piena disponibilità dell’area e arrivare nel minor tempo possibile a pubblicare un nuovo bando per completare l’intervento. Avendo già acquisito il progetto esecutivo, il Comune potrà quindi decidere se procedere con una nuova gara per la costruzione e gestione dell’impianto, oppure se proseguire con due bandi separati. (Rimini) Con delibera approvata nell’ultima seduta, la Giunta Comunale ha preso atto della risoluzione del contratto che legava l’Amministrazione alla società Acqua Arena srl per la realizzazione del nuovo impianto sportivo comunale dedicato al nuoto. La risoluzione del contratto arriva a seguito della diffida a riprendere i lavori presentata dall’Amministrazione nel marzo scorso a fronte degli inadempimenti della società aggiudicataria della concessione e dello stato di fermo dei lavori che erano stati consegnati nel marzo del 2017. Il concessionario infatti, dopo aver redatto il progetto esecutivo ed aver provveduto al cantieramento dell’area e alle opere primarie, ha di fatto interrotto l’intervento, perché la società capofila è fallita. La diffida, al termine dei trenta giorni di tempo assegnati, non ha dato esito positivo, confermandosi quindi il blocco del cantiere. Il Responsabile Unico del procedimento ha quindi disposto la risoluzione del contratto, con conseguente estinzione del diritto di superficie concesso sull’area di intervento. L’Amministrazione ha quindi immediatamente avviato le procedure necessarie per rientrare nella piena disponibilità dell’area e arrivare nel minor tempo possibile a pubblicare un nuovo bando per completare l’intervento. Avendo già acquisito il progetto esecutivo, il Comune potrà quindi decidere se procedere con una nuova gara per la costruzione e gestione dell’impianto, oppure se proseguire con due bandi separati.
Sotto il profilo economico, la risoluzione del contratto con Acqua Arena srl (società nata dal raggruppamento di imprese vincitrice dell’appalto e che vedeva capogruppo la società Axia di Reggio Emilia, dichiarata fallita nel gennaio scorso) non avrà alcuna ripercussione sull’ente “il prossimo bando avrà la stessa capienza finanziaria, con 5 milioni di investimento da parte del Comune – sottolinea l’assessore al Bilancio e allo Sport Gian Luca Brasini – Anche i 300mila euro versati al concessionario erano garantiti da una fideiussione e sono già stati comunque in parte investiti nella progettazione esecutiva, nella cantierizzazione e nella realizzazione delle opere primarie”. “La risoluzione del contratto a fronte della palese impossibilità di proseguire l’intervento da parte dell’impresa è un atto inevitabile e necessario se vogliamo procedere in tempi brevi alla pubblicazione di un nuovo bando – prosegue l’assessore – La realizzazione di questa opera rimane strategica perché andrà a colmare una lacuna nell’impiantistica sportiva della città; una struttura moderna e polifunzionale che siamo certi potrà interessare altri gruppi imprenditoriali, sia per la realizzazione sia per la gestione. Il percorso verso la nuova piscina comunale deve fare i conti con un rallentamento dovuto a una crisi aziendale, ma di certo non si ferma e sarà portato a compimento”.
L’attuale progetto del nuovo centro sportivo prevede un’area piscina con tre vasche: una di 25 metri dedicata all’attività natatoria, una seconda dedicata all’acqua-fitness e ai corsi e una terza dedicata all’avvicinamento all’acqua. La vasca natatoria per caratteristiche sarà adatta anche per ospitare eventi agonistici, compresi quelli promossi dalla Federazione Italiana Nuoto, e sarà servita da una tribuna per il pubblico con 200 posti a sedere. Il progetto inoltre prevede un centro dedicato alla salute, con sale dedicate alla riabilitazione e una piscina ad uso terapeutico, e una zona dedicata al food, che sarà composta da un bar e una sala ristorante. E’ prevista inoltre un’area terrazzata esterna attrezzata direttamente collegata al percorso ciclopedonale del parco e orientata a sud.
Blogger giapponesi al grand tour degli squali
(Rimini) Si concluderà domenica 13 maggio alla Granfondo degli Squali di Cattolica con guest star il campione siciliano Vincenzo Nibali il quarto Press Trip della stagione delle granfondo in Emilia Romagna promosso da Apt Servizi Emilia Romagna in collaborazione con il consorzio regionale dei bike hotels Terrabici (www.terrabici.com). Ospiti dell'educational, due blogger influencer giapponesi, un giornalista freelance canadese e due giornalisti olandesi.(Rimini) Si concluderà domenica 13 maggio alla Granfondo degli Squali di Cattolica con guest star il campione siciliano Vincenzo Nibali il quarto Press Trip della stagione delle granfondo in Emilia Romagna promosso da Apt Servizi Emilia Romagna in collaborazione con il consorzio regionale dei bike hotels Terrabici (www.terrabici.com). Ospiti dell'educational, due blogger influencer giapponesi, un giornalista freelance canadese e due giornalisti olandesi.Dal Giappone sbarcheranno in Riviera i blogger-influencer Makoto Tanaka e Ren Kobayashi. Il primo è un noto youtuber e videomaker specializzato nel mondo cycling, insieme al collega Kobayashi (attivissimo cycling blogger di Tokio (http://indigo012.com/index.html; https://ameblo.jp/ren-kobayashi https://cyclist.sanspo.com/post_tag/ren-susume http://sbaa-bicycle.com/sbaa_sp/interview/019.html http://bicycle-helmet.tokyo/) per realizzare un documentario sul cicloturismo in Emilia Romagna con focus a Cattolica e un'ampia intervista a Vincenzo Nibali durante la Granfondo degli Squali. Con loro dal Canada arriverà in Romagna Chris Balogh, giornalista freelance canadese già ospite di un Educ Tour di Aptservizi nel 2015, torna per realizzare un servizio per il canale youtube Soul Riders (70.000 visite), il mensile specializzato Pedal Magazine (35.000 copie e 45 lettori, il portale Today Niagara e il blog Seven Days Cyclists. Ospiti dell'educationa anche i due giornalisti olandesi, Rik Booltink e Renè Dick (fotografo) per un ampio servizio di 12 pagine sul noto magazine bike Fiets (55.000 copie e oltre 70.000 lettori)Gli ospiti parteciperanno al ricco cartellone di eventi che culminerà domenica 13 maggio con la partenza della Granfondo nei suoi due percorsi: il "corto" di 80 km (dislivello di 1.232 mt) e il "lungo" di 136km (dislivello di 2.183 mt). Attesi allo start circa 3000 partecipanti, molti dei quali sono i ciclisti stranieri ospiti dei bike hotels di Cattolica, Riccione e Rimini. Il programma del Fam Trip targato Terrabici prevede due bike tour (venerdì 11 e sabato 12 maggio) nella zona sud dell'entroterra romagnolo con tappe a San Marino, Montescudo, Verucchio (con assaggio di prodotti enogastronomici in una cantina locale), Mondaino, Saludecio, e uno sconfinamento nelle vicine Marche con visita nel centro storico di Urbino.
Cibus, protagonista a Parma la piadina romagnola
(Rimini) Una piadina-luna in un cielo pieno di stelle e un claim che recita: 'Quando è di un altro pianeta si firma Igp'. Forte di questa nuova immagine che in questi giorni ne accompagna il lancio di comunicazione in Italia e in Germania e della recentissima pronuncia del Tribunale europeo che ribadisce il legame della Piadina con la sua terra di origine, vietandone la produzione al di fuori dei confini della Romagna, la Piadina Romagnola Igp ha fatto il suo debutto al Cibus di Parma, la più grande vetrina internazionale dell'agroalimentare italiano, grazie al Consorzio di Promozione e Tutela che ha sede a Rimini e associa 16 aziende romagnole.(Rimini) Una piadina-luna in un cielo pieno di stelle e un claim che recita: 'Quando è di un altro pianeta si firma Igp'. Forte di questa nuova immagine che in questi giorni ne accompagna il lancio di comunicazione in Italia e in Germania e della recentissima pronuncia del Tribunale europeo che ribadisce il legame della Piadina con la sua terra di origine, vietandone la produzione al di fuori dei confini della Romagna, la Piadina Romagnola Igp ha fatto il suo debutto al Cibus di Parma, la più grande vetrina internazionale dell'agroalimentare italiano, grazie al Consorzio di Promozione e Tutela che ha sede a Rimini e associa 16 aziende romagnole.
L'esordio a Cibus corona un mese di maggio denso di attività in Italia e all'estero per la Piadina Romagnola Igp, con particolare riferimento al Nord Italia e alla Germania. Mercati questi ultimi considerati particolarmente interessanti per la diffusione della Piadina Romagnola Igp. A Parma, Milano e Francoforte, in particolare, affissioni, pannelli sugli autobus e mega banner luminosi in metropolitana e aeroporto, raccontano la Piadina Romagnola Igp a residenti e turisti puntando sulla certificazione di qualità, il gusto inimitabile e il legame territoriale con la Romagna.
Edilizia scolastica, lavori alle scuole di Santa Giustina e Corpolò
(Rimini) Nelle scuole elementari di Santa Giustina e Corpolò si effettueranno “importanti” lavori di manutenzione per i quali la giunta del Comune di Rimini ha approvato risorse per oltre 485 mila euro. si parla di realizzazione di nuove coperture, consolidamento di murature, messa in sicurezza dei collegamenti tra palestra e scuola, creazione di pannelli, rifacimento delle scale di sicurezza esterne. (Rimini) Nelle scuole elementari di Santa Giustina e Corpolò si effettueranno “importanti” lavori di manutenzione per i quali la giunta del Comune di Rimini ha approvato risorse per oltre 485 mila euro. si parla di realizzazione di nuove coperture, consolidamento di murature, messa in sicurezza dei collegamenti tra palestra e scuola, creazione di pannelli, rifacimento delle scale di sicurezza esterne. Si tratta di interventi “di miglioramento strutturale in grado di aumentare la sicurezza degli edifici scolastici in linea con le nuove normative antisismiche. Lavori che andranno a implementare notevolmente la fruibilità in sicurezza degli ambienti scolastici, comprese le palestre e i collegamenti tra le strutture, armonizzando le diverse tecnologie realizzative di edifici che sono stati realizzati in differenti periodi storici”, spiegano dal Comune.
Quelli di Santa Giustina e Corpolò sono interventi che “rientrano nel programma triennale dei lavori, grazie al quale il Comune di Rimini sta ottimizzando, modernizzando e rinforzando i diversi plessi scolastici, a beneficio non solo di alunni e famiglie, ma di tutta la comunità e i quartieri in cui sono inseriti”.
Bilancio Regione, Petitti: conti pubblici in regola e solidi
(Rimini) Regole per il pareggio di bilancio pienamente rispettate, disavanzo da debito autorizzato ridotto di 257 milioni, e di 48 milioni la consistenza di mutui e prestiti con oneri a carico dell’Ente,tempestività nei tempi di pagamento dei fornitori. A sottolineare i “conti in ordine per la Regione Emilia-Romagna”, come si ricava dal Rendiconto generale 2017 approvato dalla Giunta e atteso ora in Assemblea legislativa per l’esame e il via libera definitivo, è l’assessore al bilancio Emma Petitti.(Rimini) Regole per il pareggio di bilancio pienamente rispettate, disavanzo da debito autorizzato ridotto di 257 milioni, e di 48 milioni la consistenza di mutui e prestiti con oneri a carico dell’Ente,tempestività nei tempi di pagamento dei fornitori. A sottolineare i “conti in ordine per la Regione Emilia-Romagna”, come si ricava dal Rendiconto generale 2017 approvato dalla Giunta e atteso ora in Assemblea legislativa per l’esame e il via libera definitivo, è l’assessore al bilancio Emma Petitti.
Nel 2017, sono state accertate entrate per 13.193 milioni di euro, pari al 79% delle previsioni. Si sono avute riscossioni per 11.073 milioni di euro, che rappresentano l’84% degli accertamenti, mentre sono rimasti da riscuotere come residui attivi 2.120 milioni di euro, che corrispondono al 16,07% delle entrate accertate. Non è stato contratto un mutuo a copertura del disavanzo derivante da debito autorizzato per finanziare le spese di investimento risultanti dal rendiconto 2016, in quanto la Regione non ha avuto effettive esigenze di cassa.
Un dato “significativo” è quello espresso dall’“indicatore annuale di tempestività dei pagamenti”, che considera tutte le fatture giunte alla fase di liquidazione, le scadenze e gli importi delle fatture stesse. Secondo l’indicatore, mediamente i tempi di pagamento sull’intero bilancio sono fra gli 8 e i 9 giorni prima della scadenza (fissata in 30 giorni, salve diverse indicazioni da contratto) e di circa 34 giorni prima della scadenza (60 giorni)se si considera la sola gestione sanitaria.
“Emerge un risultato molto importante della gestione finanziaria e di bilancio della Regione - sottolinea l’assessora al Bilancio, Emma Petitti - che ha pienamente rispettato le regole fissate per il pareggio di bilancio per il 2017 e che ripropone una situazione di sostanziale solidità dei conti pubblici e degli equilibri finanziari. Una gestione attenta ed efficace, che passa per una razionalizzazione della spesa che libera risorse per investimenti, potenziamento degli organici e riduzione della precarietà”.
Al 31 dicembre 2017 si è registrato un fondo cassa di 481.990.654,73 euro. Come nel corso degli esercizi precedenti, l’anno scorso la Regione non ha richiesto al proprio Tesoriere anticipazioni di liquidità.
Airiminum, approvato bilancio 2017: 1,6 mln di utile
(Rimini) E’ stato approvato oggi dall’assemblea dei soci il bilancio 2017 di Airiminum 2014, la spa che gestisce l’aeroporto di Rimini e San Marino. “Con riferimento alla sola capogruppo”, spiegano da Airimunum, il bilancio “si è chiuso con un volume delle produzione pari a 6.580.488 euro, un margine operativo lordo (EBITDA) di 2.431.975 euro e un utile di esercizio di 1.621.934 euro interamente destinato a riserve. A livello consolidato, invece, il gruppo Airiminum (che si compone oltre che della capogruppo delle controllate al 100% Airhandling, Airsecurity e Aircourtesy) registra un volume della produzione pari a 9.643.796 euro (31,6 euro a passeggero) in crescita del +89% rispetto al 2016, un margine operativo lordo pari a 2.885.909 euro (9,4 euro a passeggero) in crescita del +177% rispetto al 2016 e un utile di esercizio è pari a 1.860.726 euro (6,1 euro a passeggero) in crescita del +268% rispetto al 2016”.(Rimini) E’ stato approvato oggi dall’assemblea dei soci il bilancio 2017 di Airiminum 2014, la spa che gestisce l’aeroporto di Rimini e San Marino. “Con riferimento alla sola capogruppo”, spiegano da Airimunum, il bilancio “si è chiuso con un volume delle produzione pari a 6.580.488 euro, un margine operativo lordo (EBITDA) di 2.431.975 euro e un utile di esercizio di 1.621.934 euro interamente destinato a riserve. A livello consolidato, invece, il gruppo Airiminum (che si compone oltre che della capogruppo delle controllate al 100% Airhandling, Airsecurity e Aircourtesy) registra un volume della produzione pari a 9.643.796 euro (31,6 euro a passeggero) in crescita del +89% rispetto al 2016, un margine operativo lordo pari a 2.885.909 euro (9,4 euro a passeggero) in crescita del +177% rispetto al 2016 e un utile di esercizio è pari a 1.860.726 euro (6,1 euro a passeggero) in crescita del +268% rispetto al 2016”.La posizione finanziaria netta (cassa e disponibilità positive presso banche al netto dei debiti) “a livello consolidato al 31 dicembre 2017 è pari a 2.193.757 euro, migliorando di +41% rispetto al 2016 (con un debito bancario pari a zero)”.
Ricapitolando i dati relativi al patrimonio netto, al 31 dicembre 2017 il capitale sociale era pari a 4 milioni di euro, la riserva legale a 76.618, altre riserve a 266.850, utili (perdite) portati a nuovo pari a 1.183.947 euro, utile (perdita) dell'esercizio 1.621.934, totale del patrimonio netto pari a 7.149.349 euro.Da Airiminum sottolineano al proposito “la solidità patrimoniale della società che al 31 dicembre 2017 ha un patrimonio netto pari a 7.149.349 euro (rafforzato del +29% rispetto al 2016, che presentava un patrimonio netto di 5.588.981 euro) a fronte di un capitale investito pari a 7.220.249 euro, composto principalmente dagli investimenti nelle attività fisse pari ad 4.817.379 euro e da un capitale circolante operativo pari a 1.692.347 euro”.
Basket, Brasini: Capicchioni ha “sfrangiato” il settore giovanile
(Rimini) “La sola cosa che importa è salvare e rilanciare la pallacanestro riminese”. Così l’assessore alla sport del Comune di Rimini risponde al’intervista rilasciata oggi al Carlino dal patrono dei Crabs, retrocessi in serie C. “Per questo - secondo Brasini - non è produttivo rispondere punto per punto allo j’accuse nei confronti di tutto e tutti (in primis Rimini) da parte di Luciano Capicchioni. Mi limito a sottolineare senza spirito polemico, come già ho avuto modo di ribadire nel corso di questi anni, alcune criticità della gestione Capicchioni: l'aver rinunciato consapevolmente ai circa 10 impianti in cui si allenavano le formazioni del settore giovanile; lo stato precario e degradato in cui versava la palestra Carim, costringendo il Comune a riprenderne la gestione e procedere alla riqualificazione; i tanti progetti e altrettanti incontri, spesso al di fuori del basket, ai quali in diversi casi ho partecipato io insieme al sindaco Gnassi, in cui Capicchioni avanzava proposte le più eterogenee (russi che volevano acquisire lo Sport Village, azioni promozionali in Cina, feste dell'amicizia con i russi, tornei internazionali di tennis) per poi perdersi invariabilmente nel porto delle nebbie”.(Rimini) “La sola cosa che importa è salvare e rilanciare la pallacanestro riminese”. Così l’assessore alla sport del Comune di Rimini risponde al’intervista rilasciata oggi al Carlino dal patrono dei Crabs, retrocessi in serie C. “Per questo - secondo Brasini - non è produttivo rispondere punto per punto allo j’accuse nei confronti di tutto e tutti (in primis Rimini) da parte di Luciano Capicchioni. Mi limito a sottolineare senza spirito polemico, come già ho avuto modo di ribadire nel corso di questi anni, alcune criticità della gestione Capicchioni: l'aver rinunciato consapevolmente ai circa 10 impianti in cui si allenavano le formazioni del settore giovanile; lo stato precario e degradato in cui versava la palestra Carim, costringendo il Comune a riprenderne la gestione e procedere alla riqualificazione; i tanti progetti e altrettanti incontri, spesso al di fuori del basket, ai quali in diversi casi ho partecipato io insieme al sindaco Gnassi, in cui Capicchioni avanzava proposte le più eterogenee (russi che volevano acquisire lo Sport Village, azioni promozionali in Cina, feste dell'amicizia con i russi, tornei internazionali di tennis) per poi perdersi invariabilmente nel porto delle nebbie”.
Ma, rilancia Brasini, “non è questo che importa oggi visto che, in definitiva, la pallacanestro riminese qualcosa, e di non secondario, deve a Luciano: l’aver rilevato una società di fatto fallita dopo la ‘sola’ di Riviera Solare, permettendo la sopravvivenza del basket in città. Da quel momento di errori ne sono stati fatti tanti ma adesso, a prescindere da un risultato sportivo deludente, vanno sanati”.
L’errore più grande, in definitiva, “è la divisione e lo sfrangiamento del settore giovanile, dovuto al peccato originale di non rinnovare la gestione di dieci campi di allenamento, che ha avuto come effetto la dissoluzione di quell’osmosi tra settore giovanile e prima squadra che è da sempre il ‘primo cent’ della fortuna della pallacanestro riminese”.
Per Brasini “bisogna ripartire da qui, rimettere assieme i cocci, interrompere quella diaspora che negli ultimi anni ha fatto sì che i talenti riminesi si disperdessero in mille squadre in giro per l’Italia, non avendo più nel Basket Rimini il loro naturale approdo. L’esempio del calcio biancorosso è in questo caso calzante: la rinascita nel 2016 è partita da un progetto sportivo fondato sul settore giovanile, che ha dato credibilità, energia, entusiasmo a tutto l’ambiente, compresa la prima squadra”.
Su Capicchioni Brasini fa un’aggiunta. “Non va sicuramente criminalizzato perché ha raccolto il nostro basket in un momento di enorme difficoltà, ma allo stesso tempo sono da respingere al mittente le sue accuse di ‘invidia’ o di ‘menefreghismo e ingratitudine’ visto che lui stesso ha fatto pochi, pochissimi passi per entrare in sintonia con la città. Legittimo che qualcuno si faccia avanti, ieri come oggi, per rilevarne la gestione. Ma come Amministrazione Comunale mettiamo bene in chiaro una cosa: se un soggetto o più soggetti dovessero lanciasse un’Opa sul Basket Rimini, chiediamo che ciò avvenga in totale trasparenza e senza angoli bui. Se ciò dovesse avvenire, il Comune di Rimini potrebbe fare da garante per tutelare la linearità dell’eventuale percorso. Vedremo nei prossimi giorni e nelle prossime settimane ma l’obiettivo primario, ripeto, resta il settore giovanile”.
9 maggio
A Viserba la base dello spaccio | Albanesi indagati per l’omicidio a San Giuliano | Poltrone a rischio
Senegalese ucciso a Rimini, due indagati
(Rimini) Ci sono due indagati per l'omicidio del 27enne senegalese freddato a Rimini con due colpi di pistola la notte fra il 17 e il 18 aprile. Si tratta di due albanesi, Genard Dulaj, 28 anni, e Artmir Mehmetllanaj di 22, gli stessi che sono indagati anche per una vicenda di spari a vuoto nella vicina Santarcangelo, la notte del 31 marzo. È un passo avanti decisivo nell'indagine per l'omicidio della Camminata degli artisti, dove è stato ucciso con due colpi di pistola l'aiuto cuoco Makha Niang. La Procura ha notificato ai due gli avvisi di garanzia per accertamenti tecnici d'ufficio, ipotizzando il reato di concorso morale o materiale in omicidio.(Rimini) Ci sono due indagati per l'omicidio del 27enne senegalese freddato a Rimini con due colpi di pistola la notte fra il 17 e il 18 aprile. Si tratta di due albanesi, Genard Dulaj, 28 anni, e Artmir Mehmetllanaj di 22, gli stessi che sono indagati anche per una vicenda di spari a vuoto nella vicina Santarcangelo, la notte del 31 marzo. È un passo avanti decisivo nell'indagine per l'omicidio della Camminata degli artisti, dove è stato ucciso con due colpi di pistola l'aiuto cuoco Makha Niang. La Procura ha notificato ai due gli avvisi di garanzia per accertamenti tecnici d'ufficio, ipotizzando il reato di concorso morale o materiale in omicidio.I due indagati sono in carcere dalla sera del 18 aprile, arrestati dai carabinieri di Rimini che stavano indagando sugli spari. La sera dell'omicidio vennero fermati dai carabinieri nella zona. Sono indagati anche per danneggiamento, ricettazione di una pistola 357 Magnum e per esplosione pericolosa (Ansa).
Fiera, “cause incrociate” tra Ieg e l’ex dg Facco
(Rimini) La separazione tra l’ex direttore generale Corrado Facco e Ieg non si sta dimostrando indolore. Secondo il sito vvox.it, infatti, “volano le cause incrociate”. La notizia è ripresa dal Corriere del Veneto di oggi. Federico Nicoletti e Andrea Alba scrivono che “la conferma è stata data dal presidente del gruppo Lorenzo Cagnoni, al termine del cda di ieri”. A riprova, nel corso dello stesso cda, Cagnoni avrebbe illustrato i capisaldi della proposta rifiutata dall’ex dg. “Una proposta molto importante, degna anche sul piano economico, proponendo la direzione di tutte le attività internazionali, comprese quelle sulle fiere dell’oro. Offerta che Facco ha giudicato inadeguata”. Cagnoni, rispetto all’assetto manageriale, ha anche aggiunto che “struttura e responsabili sono all’altezza. E non avremo timidezze se fosse necessario potenziare con ulteriori professionalità. Aggiungo che dal punto di vista degli azionisti di maggioranza l’operazione con Vicenza era essenzialmente un’operazione sull’oro. La miglior risposta è che vogliamo investire molto sul quartiere, con il piano da 35 milioni di euro, e che lo faremo anche sui prodotti”.