(Rimini) “Stiamo preparando una proposta di legge per consentire alle famiglie a basso reddito di acquistare appartamenti pagandoli con rate mensili al posto dell'affitto, senza anticipi che non si potrebbero permettere, e con la possibilità di un riscatto finale”. Lo ha annunciato Luca Bracci, confermato oggi per altri quattro anni alla presidenza di Confcooperative – Habitat Emilia Romagna, la federazione regionale che associa 50 cooperative di abitazione con circa 21mila soci.(Rimini) “Stiamo preparando una proposta di legge per consentire alle famiglie a basso reddito di acquistare appartamenti pagandoli con rate mensili al posto dell'affitto, senza anticipi che non si potrebbero permettere, e con la possibilità di un riscatto finale”. Lo ha annunciato Luca Bracci, confermato oggi per altri quattro anni alla presidenza di Confcooperative – Habitat Emilia Romagna, la federazione regionale che associa 50 cooperative di abitazione con circa 21mila soci.
Quarantotto anni, presidente di Confcooperative Rimini e della cooperativa Il Casolare di Rimini, Bracci è stato rieletto questa mattina dai delegati riuniti in assemblea al Palazzo della Cooperazione di Bologna, dove sono intervenuti anche la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Elisabetta Gualmini, il presidente nazionale di Federabitazione Alessandro Maggioni e i consiglieri regionali Manuela Rontini e Giorgio Pruccoli.
“Nel corso dell'ultimo anno – ha spiegato Bracci – a completamento del lavoro svolto con il progetto regionale CoopUpIn, abbiamo sottoposto un questionario ai dipendenti di cooperative e non solo, per capire le reali esigenze delle famiglie in tema di alloggi. Il 90% delle risposte ha riportato la stessa richiesta: quella di poter acquistare un appartamento pagandolo a rate mensili di circa 400 euro, utilizzando le risorse che impiegherebbero per l'affitto. Per questo stiamo lavorando ad una proposta normativa che consenta alle famiglie a basso reddito di acquistare una casa pur non avendo soldi da anticipare e pur non potendo accedere direttamente a prestiti bancari”.
Riferendosi poi alle sfide future di Confcooperative – Habitat Emilia Romagna, Bracci ha sottolineato che “il nostro compito principale rimane la tutela e la valorizzazione dell'Edilizia Residenziale Sociale, una mission da attuare accompagnando il processo di cambiamento che sta vivendo il nostro settore e puntando su politiche di intersettorialità con le cooperative sociali e le cooperative di lavoro e servizi”.
“Pur in assenza di risorse pubbliche da parte dello Stato – ha concluso il presidente riconfermato - le politiche abitative della Regione hanno agevolato l'acquisto della prima casa per alcune categorie sociali. Con il 'Bando giovani coppie' dal 2015 sono stati erogati 30 milioni di euro, dando la possibilità a 1200 famiglie di attivare mutui e acquistare la prima casa, e generando un giro d'affari di circa 200 milioni di euro in un settore in crisi come quello dell'edilizia. Da parte nostra chiediamo la riconferma di questo bando, allargando la platea dei soggetti beneficiari anche a quelle famiglie che, indipendentemente dalla loro età, hanno un reddito più basso delle categorie già oggi previste”.

(Rimini) Una 'gara di idee' per combattere le fake news. E' quella che andrà in scena al Web marketing festival, in programma a Rimini dal 21 al 23 giugno.(Rimini) Una 'gara di idee' per combattere le fake news. E' quella che andrà in scena al Web marketing festival, in programma a Rimini dal 21 al 23 giugno.Sabato 23 giugno ci sarà così il primo Fake news hackathon, che ha l'ambizioso obiettivo di contribuire a trovare una soluzione a un fenomeno che si sta affermando come un problema globale.L'iscrizione è gratuita e si rivolge a programmatori, sviluppatori, professionisti del mondo del web. Saranno formati team multidisciplinari saranno chiamati a ideare prodotti innovativi utilizzando tecniche e strumenti. Al termine del progetto, ne verranno selezionati 3 che potranno presentare il proprio lavoro a una platea composta da esperti e aziende del settore. Una giuria di esperti decreterà il vincitore (Ansa).

(Rimini) Nasce il Festival di Rimini, creatura di Rimini Classica e YourVoice Records. La notizia è stata data da Rockol che spiega “Marco Giorgi, Aldo Maria Zangheri e Tarcisio Migani hanno progettato un concorso dedicato alla canzone che si divide in due sezioni: quella riservata agli autori, con il premio dedicato al grande riminese Carlo Alberto Rossi, e quella per gli interpreti”. Il bando è stato pubblicato sul sito www.festivaldirimini.it e nella pagina Facebook Festival di Rimini.(Rimini) Nasce il Festival di Rimini, creatura di Rimini Classica e YourVoice Records. La notizia è stata data da Rockol che spiega “Marco Giorgi, Aldo Maria Zangheri e Tarcisio Migani hanno progettato un concorso dedicato alla canzone che si divide in due sezioni: quella riservata agli autori, con il premio dedicato al grande riminese Carlo Alberto Rossi, e quella per gli interpreti”. Il bando è stato pubblicato sul sito www.festivaldirimini.it e nella pagina Facebook Festival di Rimini.Ci sarà una prima fase eliminatoria “in cui ogni concorrente invierà via web la propria performance in audio e video”. I primi venti potranno esibirsi dal vivo a settembre nell'auditorium dell'Istituto Musicale Lettimi in settembre. I primi dieci si giocheranno la finale accompagnati dall’Orchestra Sinfonica Rimini Classica, grazie al lavoro dell'arrangiatore Marco Capicchioni.

(Rimini) Italian Exhibition Group ha presentato oggi alla città berica il progetto di riqualificazione e ampliamento del quartiere fieristico vicentino. Sarà un intervento da 35 milioni di euro, così come previsto dal Piano industriale approvato nel dicembre scorso dal consiglio di amministrazione di IEG Spa. Il progetto del nuovo padiglione verrà realizzato dall’architetto Volkwin Marg, partner dello studio GMP Von Gerkan, Mark & Partner di Amburgo e prevederà una superficie lorda di 26 mila metri quadri. Il rapporto del gruppo IEG con lo studio tedesco è solido e in passato ha garantito autentici gioielli come il nuovo quartiere di Rimini inaugurato nel 2001 e il nuovo palacongressi di Rimini aperto nel 2011.(Rimini) Italian Exhibition Group ha presentato oggi alla città berica il progetto di riqualificazione e ampliamento del quartiere fieristico vicentino. Sarà un intervento da 35 milioni di euro, così come previsto dal Piano industriale approvato nel dicembre scorso dal consiglio di amministrazione di IEG Spa. Il progetto del nuovo padiglione verrà realizzato dall’architetto Volkwin Marg, partner dello studio GMP Von Gerkan, Mark & Partner di Amburgo e prevederà una superficie lorda di 26 mila metri quadri. Il rapporto del gruppo IEG con lo studio tedesco è solido e in passato ha garantito autentici gioielli come il nuovo quartiere di Rimini inaugurato nel 2001 e il nuovo palacongressi di Rimini aperto nel 2011.Il quartiere fieristico di Rimini è stata la prima importante opera dello studio tedesco in Italia, ma GMP è noto in tutto il mondo per progetti come la Fiera di Lipsia, il «Christus-Pavillon» per l’Expo 2000, la ricostruzione e copertura dello Stadio Olimpico e della stazione ferroviaria centrale di Berlino.

L’obiettivo dell’intervento è lo sviluppo di una nuova superficie espositiva e contemporaneamente la razionalizzazione in chiave moderna degli spazi, dei percorsi e dei servizi accessori di tutto il quartiere fieristico.Il nuovo padiglione – che sarà costruito su 2 livelli invece dei 5 attuali – sarà dotato di tecnologie funzionali e sostenibili e consentirà a IEG di ospitare numerosi e differenti eventi per ampliare ulteriormente il portafoglio attuale. Ovviamente il progetto guarda con particolare attenzione alle necessità e allo sviluppo delle manifestazioni legate al mondo dell’oreficeria e gioielleria. Una struttura fieristica e congressuale in continuo sviluppo, sia nelle aree che nei servizi connessi, è infatti fattore decisivo per accompagnare la crescita delle manifestazioni e garanzia migliore per trattenerle sul territorio con i vantaggi indotti conseguenti e ben conosciuti. Il progetto per il padiglione 2 dello studio GMP sarà in sintonia con una precisa attenzione all’impatto ambientale e alla sostenibilità del suo funzionamento.
 L’intervento che sta per avviarsi sul quartiere segue l’investimento grazie al quale nel 2015 la Fiera di Vicenza si dotò del nuovo padiglione 7. Un’opera che rappresentò un motore propulsivo per gli importanti vantaggi a favore del settore orafo e, più in generale, per il business fieristico, elementi che hanno poi favorito il rafforzamento di tutte le attività vicentine.L’investimento profuso, come da programma e nel rispetto dei tempi annunciati, avviene alla vigilia di un ulteriore e decisivo passo in avanti nella crescita di IEG, che sta definendo il team di Advisor in previsione dell’avvio del processo di quotazione delle azioni della Società su un mercato regolamentato da Borsa Italiana.

Giovedì, 17 Maggio 2018 10:00

17 maggio

Folle sfascia l’ospedale | Muore davanti al Grand hotel | E’ l’anno dei camerieri in affitto

(Rimini) Puliranno i graffiti e le scritte che deturpano gli immobili della città, si occuperanno del verde pubblico, di piccole manutenzioni: un modo per contribuire alla vita della comunità, lasciando per qualche ora il carcere, e rafforzare quel percorso di recupero e rieducazione che è tra i fini ultimi della pena detentiva. E’ questo lo scopo della nuova convenzione tra Comune di Rimini e Casa Circondariale di Rimini per consentire a cinque detenuti di svolgere lavori di pubblica utilità sul territorio. I detenuti, individuati dall'Equipe Osservazione e Trattamento della casa circondariale, saranno chiamati a svolgere attività non retribuite come cura e manutenzione del verde, recupero e pulizia del demanio marittimo, manutenzione delle strade pubbliche e dei muri della città, in particolare per la rimozione di graffiti e scritte. Saranno inoltre coinvolti nella cura e nel controllo degli animali d'affezione ricoverati nelle strutture comunali e in altre prestazioni di lavoro di pubblica utilità pertinenti la specifica professionalità del detenuto. Il Comune, insieme alla Direzione della Casa Circondariale, definirà il programma di lavoro con cadenza mensile, indicando tipologia, luoghi e orari di lavoro. La convenzione, il cui schema è stato approvato ieri dalla Giunta comunale, avrà durata di due anni, rinnovabile a seguito accordo tra le parti.(Rimini) Puliranno i graffiti e le scritte che deturpano gli immobili della città, si occuperanno del verde pubblico, di piccole manutenzioni: un modo per contribuire alla vita della comunità, lasciando per qualche ora il carcere, e rafforzare quel percorso di recupero e rieducazione che è tra i fini ultimi della pena detentiva. E’ questo lo scopo della nuova convenzione tra Comune di Rimini e Casa Circondariale di Rimini per consentire a cinque detenuti di svolgere lavori di pubblica utilità sul territorio. I detenuti, individuati dall'Equipe Osservazione e Trattamento della casa circondariale, saranno chiamati a svolgere attività non retribuite come cura e manutenzione del verde, recupero e pulizia del demanio marittimo, manutenzione delle strade pubbliche e dei muri della città, in particolare per la rimozione di graffiti e scritte. Saranno inoltre coinvolti nella cura e nel controllo degli animali d'affezione ricoverati nelle strutture comunali e in altre prestazioni di lavoro di pubblica utilità pertinenti la specifica professionalità del detenuto. Il Comune, insieme alla Direzione della Casa Circondariale, definirà il programma di lavoro con cadenza mensile, indicando tipologia, luoghi e orari di lavoro. La convenzione, il cui schema è stato approvato ieri dalla Giunta comunale, avrà durata di due anni, rinnovabile a seguito accordo tra le parti.
“Ci sono anche studi scientifici che dimostrano come i progetti di studio, lavoro e formazione quali misure integrative o alternative alla permanenza in carcere diminuiscano la recidiva e cioè il fatto che chi ha commesso un reato possa delinquere di nuovo una volta scontata la pena in cella – spiega il vicesindaco Gloria Lisi – Crediamo fortemente nel valore di questa convenzione: dare la possibilità ad alcuni detenuti di dare il proprio contributo alla vita di comunità, mettersi all’opera facendo qualcosa di utile, come ad esempio ripulire i muri e gli immobili o prendersi cura di un pezzetto della città, può essere decisivo nell’ambito di un percorso di reintroduzione nella comunità stessa e magari di avvio ad un lavoro una volta espiata la pena. Ed è importante anche per avvicinare la città al mondo e alla realtà del carcere”.

(Rimini) E’ atteso verso le ore 14,30 il passaggio sulle strade riminesi dei corridori del Giro d'Italia impegnati domani giovedì 17 maggio nella dodicesima tappa da Osimo a Imola.(Rimini) E’ atteso verso le ore 14,30 il passaggio sulle strade riminesi dei corridori del Giro d'Italia impegnati domani giovedì 17 maggio nella dodicesima tappa da Osimo a Imola.Un passaggio che comporterà alcune modifiche alla viabilità in occasione del transito. Proveniente da Riccione per proseguire verso Santarcangelo, la carovana del Giro percorrerà tutta la statale adriatica fino alla rotatoria all'altezza dello stadio del baseball dove si immetterà sulla via Emilia in direzione Imola. Sono una settantina, tra agenti e volontari, gli operatori coordinati dalla Polizia municipale di Rimini che presidieranno ben 57 intersezioni. Tutte infatti dovranno essere presidiate garantendo l'attraversamento della statale in sicurezza fino a poco prima del passaggio dei corridori. Chiuso invece circa un'ora prima il flusso del traffico sulla SS16 con direzione Riccione così da evitare qualsiasi possibilità d'incontro con la carovana.
 Scortata da una cinquantina di cicliste e ciclisti riminesi è giunta invece in anticipo sull'orario previsto quest'oggi in piazza Cavour Paola Gianotti, la detentrice di tre Guinness World Record come donna più veloce ad aver attraversato il mondo in bici, i 48 stati USA ed il Giappone e ora impegnata nell'impresa di anticipare giorno per giorno l'arrivo del Giro d'Italia, che domani passerà per le strade riminesi nel corso della dodicesima tappa da Osimo a Imola.Sono quasi tremila i chilometri lungo cui l'atleta è impegnata sulle strade del Giro d'Italia. Stesse tappe, percorso e difficoltà ma un giorno prima, all'insegna della promozione e sensibilizzazione del tema della sicurezza stradale.
Ad attenderla in piazza Cavour anche l'Amministrazione comunale che con l'assessore allo Sport Gian Luca Brasini ha sposato i valori di un'iniziativa che lega sport e sensibilizzazione su un tema attualissimo come quello della sicurezza stradale. Presenti anche per l'occasione i genitori di Marco Pantani che hanno aderito alla campagna "Io rispetto il ciclista".Paola Gianotti non è certo nuova a queste imprese sportive straordinarie e ora, con "Il giro di Paola", rinnova il proprio impegno promuovendo la campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale ideata insieme a Marco Cavorso.

Non solo, il "Giro di Paola" infatti sarà l'occasione ripercorrere, celebrandone la figura, le orme di Alfonsina Strada, unica donna ad aver partecipato al Giro d'Italia insieme agli uomini nel 1924. Accompagnata dalla giornalista Mariateresa Montaruli e dalla fotografa Ilona Kamps, Paola porta i valori dello sport come auto affermazione e autodeterminazione delle donne; in molte città italiane come quest'oggi a Rimini  non mancano momenti di incontro, per raccontare la sua storia e condividere i valori di tutte le sue iniziative sportive.La campagna "Io rispetto il ciclista" vede il ribaltamento della prospettiva di solito legata a questo tipo di iniziative; sono gli automobilisti stessi, infatti, a sottolineare come siano proprio loro a rispettare i ciclisti, in quanto utenti deboli della strada, tramite l'esposizione dell'adesivo con il nome della campagna sul retro dell'auto. Un segnale chiaro e forte su come si comporta chi guida la macchina, soprattutto in fase di sorpasso del ciclista.
Prosegue inoltre il progetto legato all'Uganda, "La speranza viaggia in bicicletta", in collaborazione con la Onlus Africa Mission Cooperazione e Sviluppo, con l'obiettivo di raccogliere fondi per acquistare 18 (una per tappa) biciclette per le donne, da aggiungere alle 104 già consegnate gli anni scorsi."Sono emozionata - sottolinea Paola - di pedalare in Italia, ricalcare le orme della grande Alfonsina Strada e, soprattutto, portare avanti la campagna sulla sicurezza della strada a cui sono molto sensibile dopo il pesante incidente subito in Arizona durante il giro del mondo".

(Rimini) Tari, le domande per l’esenzione pervenute al Comune sono state superiori per l'ammontare di 100.000 euro rispetto al fondo di 135.000 euro destinato a coprire i rimborsi. Lo rendono noto i sindacati che parlano di “anomalia, prima i cittadini pagano la tassa e poi fanno la domanda per il rimborso. Se i soldi ci sono bene, altrimenti l'esenzione viene negata”.(Rimini) Tari, le domande per l’esenzione pervenute al Comune sono state superiori per l'ammontare di 100.000 euro rispetto al fondo di 135.000 euro destinato a coprire i rimborsi. Lo rendono noto i sindacati che parlano di “anomalia, prima i cittadini pagano la tassa e poi fanno la domanda per il rimborso. Se i soldi ci sono bene, altrimenti l'esenzione viene negata”.
Cgil, Cisl e Uil “viste anche le condizioni minime di reddito prese in considerazione dal bando, ritengono inaccettabile che il Comune non trovi le risorse aggiuntive necessarie (100.000 euro) a coprire i rimborsi di chi ha diritto. Inoltre è necessario che venga cambiato il meccanismo legato al rimborso dopo il pagamento, perché se un cittadino i soldi non  li ha come può affrontare un pagamento che neppure sa se gli verrà rimborsato e quando”.
Il 7 maggio scorso è stata inviata una lettera agli assessori Gloria Lisi e Gianluca Brasini firmata dai Segretari CGIL CISL UIL territoriali per chiedere risposte urgenti in merito alle questioni esposte e che già erano state avanzate al tavolo di confronto. Risposte necessarie anche in vista del bando TARI 2018.
“Purtroppo, ad oggi, non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Non vorremmo, ancora una volta, giudicare come pura formalità incontri e protocolli sottoscritti con l'Amministrazione Comunale per il mantenimento di corrette relazioni sindacali quando, in concreto, non si tiene in alcun conto delle istanze sociali che le Organizzazioni Sindacali rappresentano”.

Mercoledì, 16 Maggio 2018 16:14

Mensa scarsa, direttrice assolta

(Rimini) Assolta con formula piena questa mattina la direttrice e rappresentate legale di una scuola per l’infanzia convenzionata della provincia di Rimini, a processo con l’accusa di aver dato pasti troppo scarsi alla mensa dei bambini. Due anni di reclusione era la richiesta della Procura, formulata la scorsa udienza con le ipotesi di maltrattamento di minori e truffa ai danni dello Stato, nate in seguito ad un controllo di routine dell’Asl nel 2016. La difesa della direttrice, l’avvocato Marco Tarek Tailamunha invece fornito la prova del perfetto stato di salute dei bambini, “dello stato di piena soddisfazione e consapevolezzadei genitori – si legge nelle memorie difensive -, della presenza indiscussa di avanzi di cibo che quotidianamente residuavano ad ogni pasto. Come confermato in sede testimoniale dalla maestra e dai genitori dei minori, l’unico fine legato alla ordinazione di un numero inferiore di unità pasto era quello della minimizzazione degli sprechi” (Ansa).

(Rimini) La conclusione delle indagini sulla uccisione di un lupo nel novembre scorso ad Ospedaletto, comunicate ieri dai Carabinieri Forestali di Rimini, confermano per le associazioni ambientaliste di Rimini “la barbarie e la ferocia inaudita già rivelate dall’episodio: il giovane esemplare di lupo è stato prima attirato ed avvelenato con un’esca al topicida, in modo da ridurne le forze e la capacità di reazione e di fuga, preso in una tagliola e bloccato con un forcone infilato nel corpo, e infine massacrato con colpi inferti con estrema violenza sul cranio fino a spappolarlo”. (Rimini) La conclusione delle indagini sulla uccisione di un lupo nel novembre scorso ad Ospedaletto, comunicate ieri dai Carabinieri Forestali di Rimini, confermano per le associazioni ambientaliste di Rimini “la barbarie e la ferocia inaudita già rivelate dall’episodio: il giovane esemplare di lupo è stato prima attirato ed avvelenato con un’esca al topicida, in modo da ridurne le forze e la capacità di reazione e di fuga, preso in una tagliola e bloccato con un forcone infilato nel corpo, e infine massacrato con colpi inferti con estrema violenza sul cranio fino a spappolarlo”. 
A prendere la parola sono Anpana Rimini, Dna Rimini, Fondazione cetacea, Italia nostra, L'umana dimora, Wwf Rimini. “L’esposizione della carcassa dell’animale così sanguinante alla pensilina del tram, alla vista di passanti e studenti, ha completato il “capolavoro” di questi magnifici esemplari di sotto-umanità”, sottolineano.
Le associazioni esprimono quindi soddisfazione per l’esito delle indagini, che vede due indagati. “Nell'esprimere soddisfazione per il risultato raggiunto, i militari hanno evidenziato come sia questo il primo caso in Italia in cui si giunge all'identificazione e deferimento all'Autorità Giudiziaria dei responsabili dell'uccisione di un lupo, con successiva pubblica esposizione del cadavere. Al reato di maltrattamento, cattura, uccisione e furto aggravato di esemplare di specie particolarmente protetta, si aggiungono - nel caso specifico - anche l'avvenuta constatazione, all'interno dell'azienda, di altre forme di maltrattamento a carico di animali, verificatesi a seguito di macellazione clandestina avvenuta con modalità improprie, oltre ad altri reati ambientali come il mancato smaltimento di rifiuti e l’abbandono nei campi di carcasse di pecore, oltretutto formidabili richiami per i lupi”.

Trattandosi “di azienda agrituristica che alleva ovini, gli inquirenti hanno ipotizzato che movente del delitto possa essere la volontà di "vendicarsi facendosi giustizia da sè a fronte di predazioni subite in precedenza da parte di lupi”. Questo aspetto va in particolare sottolineato: l’azienda si è altre volte lamentata per attacchi di lupi. Bene, ora risulta che anziché mettere in atto forme e mezzi di prevenzione e dissuasione, come disposto dalla legge, era abituata ad abbandonare all’aperto carcasse e resti vari di animali morti o macellati, che quindi inevitabilmente attiravano i predatori (lupi, volpi, faine…) dall’entroterra appenninico, e in cambio era solita evidentemente rilasciare esche avvelenate, come le analisi sul lupo hanno evidenziato. E questo è già un altro reato. Si possono a monte di tutto ciò avanzare richieste di risarcimento danni, lamentando che gli stessi tardino a venire?”.
In ogni caso, “come già preannunciato nel novembre scorso, le nostre associazioni valuteranno se costituirsi parte civile nel processo che seguirà alle indagini, ed alcune come Anpana Rimini e Wwf Rimini hanno già deciso di farlo. Lo faremo nella speranza che giustizia sia fatta secondo quanto prescritto dalla legge e che la sentenza valga come monito per quanti, sull'intero territorio nazionale, non vogliono ancora capire che la convivenza con la natura non può passare attraverso l'accettazione di atti barbarie come quello di Ospedaletto”.