(Rimini) E’ atteso verso le ore 14,30 il passaggio sulle strade riminesi dei corridori del Giro d'Italia impegnati domani giovedì 17 maggio nella dodicesima tappa da Osimo a Imola.(Rimini) E’ atteso verso le ore 14,30 il passaggio sulle strade riminesi dei corridori del Giro d'Italia impegnati domani giovedì 17 maggio nella dodicesima tappa da Osimo a Imola.Un passaggio che comporterà alcune modifiche alla viabilità in occasione del transito. Proveniente da Riccione per proseguire verso Santarcangelo, la carovana del Giro percorrerà tutta la statale adriatica fino alla rotatoria all'altezza dello stadio del baseball dove si immetterà sulla via Emilia in direzione Imola. Sono una settantina, tra agenti e volontari, gli operatori coordinati dalla Polizia municipale di Rimini che presidieranno ben 57 intersezioni. Tutte infatti dovranno essere presidiate garantendo l'attraversamento della statale in sicurezza fino a poco prima del passaggio dei corridori. Chiuso invece circa un'ora prima il flusso del traffico sulla SS16 con direzione Riccione così da evitare qualsiasi possibilità d'incontro con la carovana.
 Scortata da una cinquantina di cicliste e ciclisti riminesi è giunta invece in anticipo sull'orario previsto quest'oggi in piazza Cavour Paola Gianotti, la detentrice di tre Guinness World Record come donna più veloce ad aver attraversato il mondo in bici, i 48 stati USA ed il Giappone e ora impegnata nell'impresa di anticipare giorno per giorno l'arrivo del Giro d'Italia, che domani passerà per le strade riminesi nel corso della dodicesima tappa da Osimo a Imola.Sono quasi tremila i chilometri lungo cui l'atleta è impegnata sulle strade del Giro d'Italia. Stesse tappe, percorso e difficoltà ma un giorno prima, all'insegna della promozione e sensibilizzazione del tema della sicurezza stradale.
Ad attenderla in piazza Cavour anche l'Amministrazione comunale che con l'assessore allo Sport Gian Luca Brasini ha sposato i valori di un'iniziativa che lega sport e sensibilizzazione su un tema attualissimo come quello della sicurezza stradale. Presenti anche per l'occasione i genitori di Marco Pantani che hanno aderito alla campagna "Io rispetto il ciclista".Paola Gianotti non è certo nuova a queste imprese sportive straordinarie e ora, con "Il giro di Paola", rinnova il proprio impegno promuovendo la campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale ideata insieme a Marco Cavorso.

Non solo, il "Giro di Paola" infatti sarà l'occasione ripercorrere, celebrandone la figura, le orme di Alfonsina Strada, unica donna ad aver partecipato al Giro d'Italia insieme agli uomini nel 1924. Accompagnata dalla giornalista Mariateresa Montaruli e dalla fotografa Ilona Kamps, Paola porta i valori dello sport come auto affermazione e autodeterminazione delle donne; in molte città italiane come quest'oggi a Rimini  non mancano momenti di incontro, per raccontare la sua storia e condividere i valori di tutte le sue iniziative sportive.La campagna "Io rispetto il ciclista" vede il ribaltamento della prospettiva di solito legata a questo tipo di iniziative; sono gli automobilisti stessi, infatti, a sottolineare come siano proprio loro a rispettare i ciclisti, in quanto utenti deboli della strada, tramite l'esposizione dell'adesivo con il nome della campagna sul retro dell'auto. Un segnale chiaro e forte su come si comporta chi guida la macchina, soprattutto in fase di sorpasso del ciclista.
Prosegue inoltre il progetto legato all'Uganda, "La speranza viaggia in bicicletta", in collaborazione con la Onlus Africa Mission Cooperazione e Sviluppo, con l'obiettivo di raccogliere fondi per acquistare 18 (una per tappa) biciclette per le donne, da aggiungere alle 104 già consegnate gli anni scorsi."Sono emozionata - sottolinea Paola - di pedalare in Italia, ricalcare le orme della grande Alfonsina Strada e, soprattutto, portare avanti la campagna sulla sicurezza della strada a cui sono molto sensibile dopo il pesante incidente subito in Arizona durante il giro del mondo".

(Rimini) Tari, le domande per l’esenzione pervenute al Comune sono state superiori per l'ammontare di 100.000 euro rispetto al fondo di 135.000 euro destinato a coprire i rimborsi. Lo rendono noto i sindacati che parlano di “anomalia, prima i cittadini pagano la tassa e poi fanno la domanda per il rimborso. Se i soldi ci sono bene, altrimenti l'esenzione viene negata”.(Rimini) Tari, le domande per l’esenzione pervenute al Comune sono state superiori per l'ammontare di 100.000 euro rispetto al fondo di 135.000 euro destinato a coprire i rimborsi. Lo rendono noto i sindacati che parlano di “anomalia, prima i cittadini pagano la tassa e poi fanno la domanda per il rimborso. Se i soldi ci sono bene, altrimenti l'esenzione viene negata”.
Cgil, Cisl e Uil “viste anche le condizioni minime di reddito prese in considerazione dal bando, ritengono inaccettabile che il Comune non trovi le risorse aggiuntive necessarie (100.000 euro) a coprire i rimborsi di chi ha diritto. Inoltre è necessario che venga cambiato il meccanismo legato al rimborso dopo il pagamento, perché se un cittadino i soldi non  li ha come può affrontare un pagamento che neppure sa se gli verrà rimborsato e quando”.
Il 7 maggio scorso è stata inviata una lettera agli assessori Gloria Lisi e Gianluca Brasini firmata dai Segretari CGIL CISL UIL territoriali per chiedere risposte urgenti in merito alle questioni esposte e che già erano state avanzate al tavolo di confronto. Risposte necessarie anche in vista del bando TARI 2018.
“Purtroppo, ad oggi, non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Non vorremmo, ancora una volta, giudicare come pura formalità incontri e protocolli sottoscritti con l'Amministrazione Comunale per il mantenimento di corrette relazioni sindacali quando, in concreto, non si tiene in alcun conto delle istanze sociali che le Organizzazioni Sindacali rappresentano”.

Mercoledì, 16 Maggio 2018 16:14

Mensa scarsa, direttrice assolta

(Rimini) Assolta con formula piena questa mattina la direttrice e rappresentate legale di una scuola per l’infanzia convenzionata della provincia di Rimini, a processo con l’accusa di aver dato pasti troppo scarsi alla mensa dei bambini. Due anni di reclusione era la richiesta della Procura, formulata la scorsa udienza con le ipotesi di maltrattamento di minori e truffa ai danni dello Stato, nate in seguito ad un controllo di routine dell’Asl nel 2016. La difesa della direttrice, l’avvocato Marco Tarek Tailamunha invece fornito la prova del perfetto stato di salute dei bambini, “dello stato di piena soddisfazione e consapevolezzadei genitori – si legge nelle memorie difensive -, della presenza indiscussa di avanzi di cibo che quotidianamente residuavano ad ogni pasto. Come confermato in sede testimoniale dalla maestra e dai genitori dei minori, l’unico fine legato alla ordinazione di un numero inferiore di unità pasto era quello della minimizzazione degli sprechi” (Ansa).

(Rimini) La conclusione delle indagini sulla uccisione di un lupo nel novembre scorso ad Ospedaletto, comunicate ieri dai Carabinieri Forestali di Rimini, confermano per le associazioni ambientaliste di Rimini “la barbarie e la ferocia inaudita già rivelate dall’episodio: il giovane esemplare di lupo è stato prima attirato ed avvelenato con un’esca al topicida, in modo da ridurne le forze e la capacità di reazione e di fuga, preso in una tagliola e bloccato con un forcone infilato nel corpo, e infine massacrato con colpi inferti con estrema violenza sul cranio fino a spappolarlo”. (Rimini) La conclusione delle indagini sulla uccisione di un lupo nel novembre scorso ad Ospedaletto, comunicate ieri dai Carabinieri Forestali di Rimini, confermano per le associazioni ambientaliste di Rimini “la barbarie e la ferocia inaudita già rivelate dall’episodio: il giovane esemplare di lupo è stato prima attirato ed avvelenato con un’esca al topicida, in modo da ridurne le forze e la capacità di reazione e di fuga, preso in una tagliola e bloccato con un forcone infilato nel corpo, e infine massacrato con colpi inferti con estrema violenza sul cranio fino a spappolarlo”. 
A prendere la parola sono Anpana Rimini, Dna Rimini, Fondazione cetacea, Italia nostra, L'umana dimora, Wwf Rimini. “L’esposizione della carcassa dell’animale così sanguinante alla pensilina del tram, alla vista di passanti e studenti, ha completato il “capolavoro” di questi magnifici esemplari di sotto-umanità”, sottolineano.
Le associazioni esprimono quindi soddisfazione per l’esito delle indagini, che vede due indagati. “Nell'esprimere soddisfazione per il risultato raggiunto, i militari hanno evidenziato come sia questo il primo caso in Italia in cui si giunge all'identificazione e deferimento all'Autorità Giudiziaria dei responsabili dell'uccisione di un lupo, con successiva pubblica esposizione del cadavere. Al reato di maltrattamento, cattura, uccisione e furto aggravato di esemplare di specie particolarmente protetta, si aggiungono - nel caso specifico - anche l'avvenuta constatazione, all'interno dell'azienda, di altre forme di maltrattamento a carico di animali, verificatesi a seguito di macellazione clandestina avvenuta con modalità improprie, oltre ad altri reati ambientali come il mancato smaltimento di rifiuti e l’abbandono nei campi di carcasse di pecore, oltretutto formidabili richiami per i lupi”.

Trattandosi “di azienda agrituristica che alleva ovini, gli inquirenti hanno ipotizzato che movente del delitto possa essere la volontà di "vendicarsi facendosi giustizia da sè a fronte di predazioni subite in precedenza da parte di lupi”. Questo aspetto va in particolare sottolineato: l’azienda si è altre volte lamentata per attacchi di lupi. Bene, ora risulta che anziché mettere in atto forme e mezzi di prevenzione e dissuasione, come disposto dalla legge, era abituata ad abbandonare all’aperto carcasse e resti vari di animali morti o macellati, che quindi inevitabilmente attiravano i predatori (lupi, volpi, faine…) dall’entroterra appenninico, e in cambio era solita evidentemente rilasciare esche avvelenate, come le analisi sul lupo hanno evidenziato. E questo è già un altro reato. Si possono a monte di tutto ciò avanzare richieste di risarcimento danni, lamentando che gli stessi tardino a venire?”.
In ogni caso, “come già preannunciato nel novembre scorso, le nostre associazioni valuteranno se costituirsi parte civile nel processo che seguirà alle indagini, ed alcune come Anpana Rimini e Wwf Rimini hanno già deciso di farlo. Lo faremo nella speranza che giustizia sia fatta secondo quanto prescritto dalla legge e che la sentenza valga come monito per quanti, sull'intero territorio nazionale, non vogliono ancora capire che la convivenza con la natura non può passare attraverso l'accettazione di atti barbarie come quello di Ospedaletto”.

(Rimini) Il padre della cucina italiana. Cinque suoi allievi oggi famosi a Rimini. Lui è il grande Gualtiero Marchesi, scomparso nel dicembre scorso. Loro sono cinque firme della cucina italiana, ognuno con in dote qualcosa del Maestro: Gino Angelini, Vincenzo Cammerucci, Marcello Fabbri, Luigi Sartini, Silver Succi, tutti accomunati da un "debito culturale" nei confronti del Maestro, che hanno deciso di ricambiare con uno speciale "Omaggio a Marchesi" in programma martedì 22 maggio (ore 20.30) al ristorante Quartopiano di Rimini. Una serata speciale con la presenza di Enrico Dandolo, segretario generale della Fondazione Gualtiero Marchesi, al cui sostegno sarà devoluta una parte dell'incasso della serata.(Rimini) Il padre della cucina italiana. Cinque suoi allievi oggi famosi a Rimini. Lui è il grande Gualtiero Marchesi, scomparso nel dicembre scorso. Loro sono cinque firme della cucina italiana, ognuno con in dote qualcosa del Maestro: Gino Angelini, Vincenzo Cammerucci, Marcello Fabbri, Luigi Sartini, Silver Succi, tutti accomunati da un "debito culturale" nei confronti del Maestro, che hanno deciso di ricambiare con uno speciale "Omaggio a Marchesi" in programma martedì 22 maggio (ore 20.30) al ristorante Quartopiano di Rimini. Una serata speciale con la presenza di Enrico Dandolo, segretario generale della Fondazione Gualtiero Marchesi, al cui sostegno sarà devoluta una parte dell'incasso della serata. I cinque ex allievi saranno alle prese con una specifica creazione ispirata alla filosofia del Maestro, realizzata "live" in una postazione propria. Protagonista assoluto e piatto principale della cena, il celebre Riso, oro e zafferano, il piatto icona conosciuto e riconoscibile in tutto il mondo. La ricetta sarà realizzato dalla Fondazione (solo gli allievi che hanno lavorato in cucina con Marchesi la possono riproporre ed è oggetto di studio per la definizione del diritto d'autore del piatto) utilizzando le materie prime e le dosi codificate: nulla è lasciato al caso anche nella presentazione, infatti Marchesi considerava il contenitore - in questo caso il piatto con la banda nera e il filo d'oro - parte integrante dell'opera e per il Riso, oro e zafferano ha disegnato il cucchiaio dorato, che anche il 22 maggio lo accompagnerà.
Per comprendere quale sia stato il "peso" del Maestro nella formazione dei suoi epigoni, è bene ricordare chi sono i cinque allievi protagonisti della serata al Quartopiano. Partiamo da Gino Angelini, chef di fama internazionale: da circa un ventennio ha conquistato il palato dei vip di Hollywood nel suo ristorante a Los Angeles. Vincenzo Cammerucci, tra i più schivi e riservati protagonisti in una cucina sempre più sotto i riflettori mediatici, oggi a capo del ristorante CaMì, nel ravennate. Marcello Fabbri, cresciuto in Italia sotto l'ala di veri e propri luminari della cucina, dal 2003 è Stella Michelin all'Hotel Elephant in Germania. Luigi Sartini, chef del Ristorante Righi a San Marino, è stella Michelin dal 2008. Infine, il padrone di casa, Silver Succi: lo caratterizzano ricerca ed esperienza a fianco di alcuni protagonisti del panorama gastronomico italiano come Gualtiero Marchesi, Mauro Uliassi, Gino Angelini e Vincenzo Cammerucci.

(Rimini) Ventitre Tour operator internazionali provenienti da 13 Paesi saranno ospiti della Valmarecchia dal 19 al 21 maggio per l'eductour "Paesaggi da vivere", un affascinante percorso tra borghi, paesaggi e sapori dell'entroterra riminese.(Rimini) Ventitre Tour operator internazionali provenienti da 13 Paesi saranno ospiti della Valmarecchia dal 19 al 21 maggio per l'eductour "Paesaggi da vivere", un affascinante percorso tra borghi, paesaggi e sapori dell'entroterra riminese.
L'evento, che si realizza all'interno della ventiduesima edizione della Borsa del Turismo delle 100 Città d'Arte e dei Borghi d'Italia - Arts and Events 100 Italian Cities, il più importante e consolidato evento italiano di incontro fra domanda e offerta del turismo delle città d'arte e cultura, è promosso dal Gal Valli Marecchia e Conca, dalla Camera di Commercio della Romagna Forlì-Cesena e Rimini, dall'Unione di Comuni Valmarecchia e dalla Destinazione Turistica Romagna (Province di Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini).
"Da anni ormai, con diversi eductour, la Borsa del Turismo delle 100 Città d'Arte e dei Borghi d'Italia è impegnata a valorizzare e promuovere le eccellenze della Valmarecchia – sostiene Stefano Bollettinari, direttore di Confesercenti Emilia Romagna – che comprendono un connubio straordinario di arte, enogastronomia e borghi, che da quest'anno sono entrati a far parte a pieno titolo della denominazione ufficiale della manifestazione, perché rappresentano una importante unicità italiana. La Borsa ha contribuito nelle sue 22 edizioni ad aumentare la domanda nell'ambito del turismo culturale e ha portato in Emilia Romagna e in Italia ben 2.200 tour operator provenienti da ogni parte del mondo e 9.000 seller provenienti da tutte le Regioni italiane".
I tour operator presenti in Valmarecchia provengono da Belgio, Canada. Danimarca, Finlandia, Francia, Lussemburgo, Norvegia, Olanda, Polonia, Slovacchia, Ungheria, Stati Uniti e Svezia; specializzati nella vendita del prodotto turistico legato alle città d'arte e ai borghi e con un'attenzione particolare alle proposte turistiche legate al wedding tourism.
Il programma ufficiale inizierà sabato con la cena istituzionale a base di prodotti tipici, presso la Fondazione Valmarecchia a Novafeltria, dove le autorità presenti presenteranno il territorio e le opportunità turistiche che offre. La domenica il programma prevede il tour nelle fosse scavate nella roccia arenaria di Talamello, utilizzate per la stagionatura del pecorino ("L'Ambra di Talamello" come lo ha definito Tonino Guerra; la visita al Museo del Pane di Maiolo con una cooking lesson che permetterà ai partecipanti di fare il pane, cuocerlo e degustarlo appena sfornato. Nel pomeriggio il tour proseguirà con la visita alla Fortezza Rinascimentale di San Leo, dove verrà servito un buffet a base sempre di prodotti tipici e, a seguire, una breve passeggiata nel suo centro storico per poi procedere verso il Museo Storico Minerario di Perticara e la visita alle tante bellezze di Sant'Agata Feltria. La giornata si concluderà al Lago di Soanne per la cena. Lunedì mattina sarà dedicato a Pennabilli e a "Il mondo di Tonino Guerra" e a Casteldelci, con la camminata sul "Sentiero di Dante" con narratore e interprete e lo spettacolo poetico musicale "Viandante e Falene". Dopo la visita al centro storico e la degustazione di raveggiolo e ricotta, i tour operator si trasferiranno in Toscana.
Per il territorio della Valmarecchia rappresenta una grandissima opportunità di fare turismo di rete e di rafforzare la collaborazione turistica con la Toscana. "Questa offerta va a completare il prodotto turistico della Romagna e di Rimini – afferma Gianluca Zucchi, assessore al turismo di Talamello e coordinatore dei Comuni della Valmarecchia - in particolare arricchendola ulteriormente di valori ed opportunità che vanno al di là delle motivazioni legate al mare e cogliendo le esigenze dei nuovi turismi."
"Come Destinazione turistica Romagna – afferma il presidente Andrea Gnassi - crediamo nella sinergia tra istituzioni ed operatori per poter acquisire nuovi turisti, per ottimizzare l'utilizzo delle risorse e delle competenze e per concretizzare l'integrazione delle azioni di comunicazione e promozione. Ogni anno nel mondo, sono oltre un miliardo i viaggiatori in cerca di vacanze e che fanno turismo. In questo senso diventa fondamentale il 'sapere cosa c'è', la promozione. Soprattutto per le località, le eccellenze, dei luoghi fuori dai grandi circuiti promozionali, nazionali e internazionali. Gli eductour incidono su questo livello del problema. Destinazione Turistica Romagna, in questa primissima fase della sua 'vita', ha deciso consapevolmente di investire e incentivare queste iniziative strutturali perché prima di ogni cosa, determinante è la conoscenza".

(Rimini) Il liscio incontra la Taranta, "flirta" con il jazz di Paolo Fresu e il pop de Lo Stato Sociale e celebra un grande maestro come Vittorio Borghesi nella terza edizione de La Notte del Liscio, la cui contagiosa atmosfera si diffonderà in tutta la Romagna, dall'entroterra al mare, nel weekend dell'8-10 giugno (www.notteliscio.it).Dopo il successo della scorsa edizione, con 30.000 persone che hanno ballato nelle piazze, sui lungomari, nelle spiagge, celebrando uno dei tratti più caratteristici dell'identità e storia di Romagna, torna l'appuntamento che vede tradizione e contaminazione musicale salire insieme sui palchi per un grande festa popolare.

«Il liscio rappresenta un pilastro essenziale -commenta Andrea Corsini, Assessore Regionale al Turismo dell'Emilia Romagna- del patrimonio musicale emiliano romagnolo, che spazia dalle note di Secondo Casadei al rock di Vasco Rossi, passando per Giuseppe Verdi, Arturo Toscanini, Pavarotti, Lucio Dalla e tanti altri. Con La Notte del Liscio il ballo tradizionale e le sue contaminazioni colte diventano un potente attrattore turistico e un importante momento di promozione per tutta la Romagna».Più di venti gli appuntamenti in programma, con un'anteprima, giovedì 7 giugno, in Piazza Mazzini a Castrocaro Terme (ore 21.30) per celebrare i 90 anni della formazione musicale più longeva d'Italia, l'Orchestra Casadei, con il giovane Mirko Casadei a raccontarne la storia, tra musica live e aneddoti curiosi. Anche a Gatteo Mare le note del Liscio si diffonderanno già dai giorni precedenti il fine settimana dell'8-10 giugno, con la Settimana del Liscio: da domenica 3 giugno, ogni giorno, si susseguiranno spettacoli, balli in spiaggia, incontri legati al folklore romagnolo e tanto altro.

Venerdì 8 giugno La Notte del Liscio 2018 entrerà nel vivo a Cesenatico, in Piazza Costa (ore 21.00), con l'incontro tra le sonorità del liscio e quelle della Taranta e del jazz. Sul palco, ospiti dell'Orchestra Mirko Casadei, l'Orchestra Popolare La Notte della Taranta e il trombettista Paolo Fresu, che assieme al re del liscio Raoul Casadei, ai ballerini di "Balla con Noi" e agli amanti della Taranta "Io danzo libero" daranno vita ad una serata indimenticabile. Ospite un coro da Guinness dei Primati di 450 bambini dell'Istituto Comprensivo Scuola Primaria Longiano. Nella stessa sera, a Lido Adriano (Piazza Vivaldi, ore 21) spazio a Moreno il Biondo con la sua Orchestra Grande Evento, che duetterà con il PUNK DA BALERA degli EXTRALISCIO. Sempre venerdì appuntamenti anche a San Mauro Mare, con la grande serata folk con l'Orchestra Davide Pacini Band (Parco Stefano Campana, ore 21), e a Savignano sul Rubicone, con "Il primo Secondo", spettacolo di narrazione con Denis Campitelli che accompagnato dalle note dell'organetto diatonico di Andrea Branchetti, compierà un viaggio a ritroso nel tempo dagli esordi di Secondo Casadei fino alla consacrazione (Piazza del Torricino, ore 21). Si balla anche a Misano Adriatico, con l'esibizione dell'Orchestra Claudio Cavalli (Parco del Sole, ore 21).
Sabato 9 giugno la grande festa del Liscio inizia al sorgere del sole a Gatteo Mare, con il concerto all'alba di Moreno Il Biondo, che sarà accompagnato dal violino di Alessandro Cosentino, dal sax di Fiorenzo Tassinari e dalla chitarra di Valter D'Angelo (ore 6.00, Bagno Corrado). Si prosegue la sera, ai Giardini Don Guanella di Gatteo, con Moreno il Biondo, Mirco Mariani & EXTRALISCIO, Lo Stato Sociale con Checco e Carota e l'Orchestra grande evento. Assieme a loro sul palco il Violinista Alessandro Cosentino, i Remedios (musica afro, jazz, flamenco) e il cantante Armando Savini. Davanti al palco si esibiranno i gruppi di ballo Le Sirene Danzanti, Folk Italiano alla Casadei, Casadei Danze Cesena, Rimini Dance Company e Giorgio e le Magiche Fruste. Sempre sabato, al Parco Benelli di San Mauro Mare, dal tardo pomeriggio partirà una vera e propria maratona del liscio: dalle 18 Scuola di ballo liscio con "Balla con Noi" (scuola di ballo ufficiale dell'Orchestra di Mirko Casadei), mentre dalle 19.30 protagonista Raoul Casadei che assieme alla figlia Carolina ripercorrerà, attraverso video e citazioni dal suo libro di "Bastava un grillo per farci sognare", la storia dell'orchestra più celebre d'Italia, con il gruppo dei Funk A Trop ad interpretare le più amate canzoni dei Casadei. A seguire, proiezione del documentario "La dinastia del Liscio" realizzato dal regista Giorgio Verdelli per il suo programma di Rai 2 Unici. Sabato si ballerà anche a Lido Adriano, nel ravennate, con l'esibizione della Patrizia Ceccarelli Band (Piazza Vivaldi, ore 21), a Forlì con l'Orchestra multietnica "Acafolk" (centro storico, ore 20.30), a Rimini con la serata danzante a cura dell'Orchestra "Liscio Fuori Orario", (Piazza Adamello, Rivabella, ore 21), a Bellaria Igea Marina con l'Orchestra Luana Babini (Piazzale Santa Margherita, ore 21.30) e a Misano Adriatico, con l'Orchestra Fabrizio e gli Accademia (Parco del Sole, ore 21).
Domenica 10 giugno gran finale in Piazza del Popolo a Cesena con "Liscio e Fisarmonica – Omaggio al Maestro Vittorio Borghesi" (ore 21). Il maestro del liscio romagnolo, definito da molti "Il Paganini della fisarmonica", sarà celebrato dalle Orchestre Roberta Cappelletti e Edmondo Comandini, sulle cui note si esibiranno i ballerini della Scuola Cesena Danze. Un serata ricordo particolarmente sentita dai leader delle due formazioni, che per tanti anni hanno fatto parte dell'orchestra di Borghesi. Celebrazioni in musica anche a Piazza Vivaldi a Lido Adriano (ore 21), dove in occasione del 50° anniversario della nascita della prima scuola di ballo della Romagna, i ballerini del Gruppo Folk Italiano alla Casadei e quelli della Scuola Malpassi inviteranno il pubblico a ballare sulle note dell'Orchestra Maria Grazia Pasi & Gigi Bondioli. In Piazza Garibaldi a Cervia, omaggio a Secondo Casadei con l'Orchestra I Soliti di Romagna e i ballerini della Scuola di ballo Kriterion ACSD (ore 21), ma si ballerà anche a Gatteo Mare, con la serata di ballo musica e spettacolo in Piazza della Libertà (ore 21.30), a Rivabella di Rimini, con la serata di liscio con la scuola di ballo Manu & Co (Piazza Adamello, ore 21) e a Misano Adriatico, con l'Orchestra Grande Evento che si esibirà dalle 17 alle 19 e dalle 21 alle 24 al Villaggio Argentina.

Mercoledì, 16 Maggio 2018 12:10

Avsi, torna il corone al teatro Novelli

(Rimini) Torna il concerto del Coro Popolare (detto il “corone”), la realtà nata a Rimini oramai cinque anni fa dal singolare incontro tra genitori e ragazzi preoccupati di costruire un valido percorso educativo – l’associazione di Famiglie Onlus Il Ponte sul Mare –  e l’ensemble Amarcanto. Quest’anno, sulla scia della bella esperienza di anno corso, si aggiunge il giovanissimo Piccolo coro delle scuole Karis, guidato da Teresa Forlani. Il tutto coordinato con esperienza da Laura Amati e Anna Tedaldi.(Rimini) Torna il concerto del Coro Popolare (detto il “corone”), la realtà nata a Rimini oramai cinque anni fa dal singolare incontro tra genitori e ragazzi preoccupati di costruire un valido percorso educativo – l’associazione di Famiglie Onlus Il Ponte sul Mare –  e l’ensemble Amarcanto. Quest’anno, sulla scia della bella esperienza di anno corso, si aggiunge il giovanissimo Piccolo coro delle scuole Karis, guidato da Teresa Forlani. Il tutto coordinato con esperienza da Laura Amati e Anna Tedaldi.
L’appuntamento è per il 19 maggio, al teatro Novelli di Rimini, alle ore 21.
Siamo al quinto anno, tanti ne sono passati dal primo concerto, ma è più che mai vivo il desiderio di incontrarsi e di porre nella città un principio di novità, una possibilità di incontro e di risposta ai propri bisogni più profondi. È questa infatti la ragione ultima che muove i circa 70 componenti del coro, i quali mettono in gioco se stessi e la loro passione per la bellezza, attraverso il canto, per giungere ai confini del mondo, sia con la ricerca musicale, sia, concretamente, rispondendo alle urgenze che incontrano. Anche quest’ anno, infatti, i proventi del concerto andranno a sostenere gli studi di 14 studenti in Uganda. I ragazzi frequentano la Luigi Giussani High School, un’ oasi di umanità in un paese già martoriato dalla guerra, in preda oggi alla povertà e terra di accoglienza di profughi provenienti dal Sud Sudan.
A descrivere le sofferenze, ma anche le speranze e le scintille di vita presenti in quelle terre (tra cui la scuola è una delle perle più preziose), sarà Marco Ponselè, membro di AVSI e di recente impegnato proprio in Sudan ed Uganda.

AVSI è la realtà che coordina oltre un centinaio di progetti di aiuto concreto alle popolazioni in ben 37 paesi tra le zone più bisognose del pianeta. Quest’anno la raccolta fondi lanciata in Italia sostiene quattro progetti: un’ospedale in Siria aperto a tutte le persone, di qualsiasi ceto e credo religioso; un asilo a Qaraqosh, la città da poco liberata dall’ISIS; l’associazione Portofranco, che in Italia garantisce un aiuto allo studio a centinaia di ragazzi, tra cui numerosi stranieri, fornendo così un’esperienza di integrazione di straordinario valore; ed infine proprio la Luigi Giussani High School.
La formula della serata sarà quella sperimentata con successo gli anni scorsi: ad introdurre il concerto vi sarà la testimonianza di Ponselè,  per poi viaggiare nel mondo intero, grazie alla musica, seguendo una traccia ben precisa, dettata dal tema che ha caratterizzato tutte le iniziative di AVSI di quest’anno.
Il tema scelto per il 2018 è la casa, intesa non solo come dimora fisica, ma come luogo di accoglienza e di incontro. Luogo in cui uno trova se stesso.
Ed è proprio questa, in fin dei conti, l’esperienza del “corone”, che da Rimini si dilata al mondo, come già gli anni scorsi abbiamo scritto ampiamente.
Quest’anno questa intuizione originale è ancora più evidente.

È sempre più forte infatti il pullulare di iniziative che nascono spontanee e che vanno ad incontrare i bisogni crescenti di una società sempre più liquida. Liquida nelle sue componenti d’origine. Non sappiamo più chi siamo. Non riconosciamo più la nostra terra come nostra “casa”. Non abbiamo più luoghi di reale incontro.  Una perdita di coscienza resa ancora più acuta, ma non causata, dalla presenza di numerosi migranti, stranieri che fuggono dalle situazioni che AVSI tenta di alleviare e confortare nelle zone d’origine. Nascono così gruppi e realtà che si muovono per rispondere anche qui, in Italia, al bisogno di dimora, di istruzione, di accoglienza.
Il Coro Popolare di Rimini è un grande ponte lanciato tra il bisogno di trovare ed offrire una dimora. Cercare e trovare la propria casa ed offrirla a chi l’ha perduta è un tutt’uno. E questo si realizza, in primo luogo, in uno sguardo, in un incontro (dove tutto si ricompone, dove la casa prende forma  nel proprio animo), fino a giungere a volerla costruire, raccogliendo denaro, producendo iniziative, magari partendo come testimonieranno i volontari di AVSI, che nei prossimi giorni interpelleremo per farveli conoscere meglio e che sabato sera avremo presenti fisicamente a Rimini.
La casa è un movimento della persona, che genera un’amicizia che diventa un luogo umano, una dimora dove ritrovarsi. Condividere questa casa con chi non la possiede, perché distrutta o mai costruita, è un passo conseguente e necessario.  Ed è così che accade che gli amici del Coro possano giungere a sostenere una mezza classe di ragazzi, strappati ad un destino, altrimenti privo di speranza. È così che AVSI si impegna, senza pretese risolutive, a costruisce una casa per tutti.
Nei prossimi giorni approfondiremo quello che fa AVSI nel mondo e la grande opportunità che la serata di sabato offre ad ognuno di noi.
Opportunità, in primo luogo, di ritrovare la propria casa.

Emanuele Polverelli 
(http://www.emanuelepolverelli.it/)

(Rimini) Terranova, uno dei più sta rinnovando la customer experience in store e online per trasferire valore in ogni interazione con i clienti. Terranova, marchio di fast fashion europeo, parte del Gruppo Teddy, ha ridefinito le sue modlaità di rapportarsi ai clienti, “dopo un attento studio dell’esperienza che vivono i clienti e un confronto con il proprio dna e i propri servizi” spiegano dall’azienda. “Da questa analisi è nato un modo ancora più evoluto di governare e gestire la relazione con i consumatori, basato sull’omnicanalità e che ha un unico obiettivo: il sorriso dei clienti”.(Rimini) Terranova, uno dei più sta rinnovando la customer experience in store e online per trasferire valore in ogni interazione con i clienti. Terranova, marchio di fast fashion europeo, parte del Gruppo Teddy, ha ridefinito le sue modlaità di rapportarsi ai clienti, “dopo un attento studio dell’esperienza che vivono i clienti e un confronto con il proprio dna e i propri servizi” spiegano dall’azienda. “Da questa analisi è nato un modo ancora più evoluto di governare e gestire la relazione con i consumatori, basato sull’omnicanalità e che ha un unico obiettivo: il sorriso dei clienti”.
Se ogni persona “è unica”, Terranova “la vuole far sentire speciale attraverso le diverse occasioni di interazione, ha visto la luce “Terranova Welcome”, un nuovo concept di punto vendita improntato alla solarità, per far vivere ai clienti un'esperienza di positiva, e facilità, nel cercare, provare e acquistare il prodotto che si desidera”.
Questo nuovo concept-store “esprime tutta l’anima del nostro brand Terranova, valorizzandone il carattere positivo e solare. In questi due anni abbiamo lavorato per progettare un’esperienza che sappia soddisfare le esigenze dei nostri clienti, regalandogli un sorriso autentico, trasmettendo l’unicità dei nostri valori e valorizzando lo stile delle nostre collezioni. Nel mondo del fast fashion siamo l’unico marchio che unisce stile e positività, fiducia e allegria e vogliamo puntare tutto su questo”, spiega il brand manager Andrea Arcangeli.
Il nuovo format, dopo essere stato sperimentato in alcuni negozi in Svizzera e in Italia, arriverà entro la fine del 2018 in oltre 40 negozi in 13 nazioni. In pratica, il negozio è stato ridisegnato per “facilitare l’esperienza del cliente” indicando “percorsi chiari e focus di prodotto sulle proposte di stile. La dimensione omnicanale ha poi uno spazio rilevante in Terranova Welcome. Una zona specifica del negozio viene infatti dedicata al Digital Point che permette l’acquisto online direttamente dal negozio dei capi mancanti, la creazione della propria fidelity card e di corsie preferenziali sia per il click and collect che per il cambio dei capi”.
Terranova punta sempre più anche sul commercio online. Su www.terranovastyle.com è stata introdotta una live chat attiva 16 ore al giorno per assistere i clienti e rispondere alle loro domande.
“Conoscendo bene le fantastiche opportunità che regala l’e-commerce, sappiamo che occorre dare una grande valore aggiunto ai clienti per portarli a visitare i nostri punti vendita La prima è il nostro prodotto, giovane e accessibile, facile e di tendenza; la seconda è una serie di servizi, anche digitali, che rendono facile e piacevole, autentica e coinvolgente l’esperienza in negozio. Proprio per questo, gli investimenti del brand sono concentrati sul prodotto e su tutto ciò che può migliorare la relazione con i nostri clienti.”, conclude Andrea Arcangeli.

Mercoledì, 16 Maggio 2018 09:06

16 maggio

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