Armati di cesoie, hanno tentato furto di bici alle Befane
(Rimini) Ladri di biciclette alle Befane. La segnalazione alla questura è scattata ieri verso le 21. In due, armati di cesoie, stavano tentando di rubare una mountain bike del valore di circa 600 euro, regolarmente chiusa con catena e lucchetto, posteggiata nel piano sotterraneo del centro commerciale.(Rimini) Ladri di biciclette alle Befane. La segnalazione alla questura è scattata ieri verso le 21. In due, armati di cesoie, stavano tentando di rubare una mountain bike del valore di circa 600 euro, regolarmente chiusa con catena e lucchetto, posteggiata nel piano sotterraneo del centro commerciale.Gli agenti hanno bloccato uno dei due, un 22enne georgiano, mentre l’altro, anch’esso georgiano, dopo aver fatto cadere a terra le cesoie usate per il tentativo di furto, si è dileguato nell’immediato, ma è stato poi fermato da una seconda pattuglia alle 22 in zona Miramare. Dalla perquisizione personale sono stati trovati tre arnesi da scasso della stessa marca delle cesoie abbandonate al centro commerciale oltre che un documento di riconoscimento del complice fermato dalla prima volante.
Alcolici a minori e patatine scadute, 3mila euro di multa a minimarket
(Rimini) Una 16enne tedesca, in gita scolastica, è finita in ospedale a Rimini dopo aver bvuto insieme a delle compagne due bottiglie di vodka e una di birra nell’hotel di Bellaria dove alloggiavano. Ricoverata al pronto soccorso d’urgenza per “intossicazione acuta da alcool”, la ragazza è stata dimessa nel corso della nottata con una prognosi di giorni tre. Questa mattina i carabinieri si sono presentati nel minimarket che ha venduto gli alcolici alle studentesse minorenni. Al termine del controllo i militari oltre alla contestazione della violazione amministrativa di 333,33 euro per aver venduto bevande alcoliche a minori di anni 18 hanno anche sanzionato amministrativamente il gestore del negozio per la somma complessiva di 3.600 euro circa, per altre violazioni in materia igienico-sanitarie e per la vendita di prodotti alimentari scaduti.
A SanPa s’impara a darci un taglio, non solo alle droghe
(Rimini) Daniele ha iniziato a dilettarsi con barbe e capelli in carcere a Regina Coeli, ora sogna di aprire un barber shop. Irene adora le acconciature, per lei sono come una poesia fatta di intrecci setosi di chiome lucenti. Sono due allievi di “Dacci un taglio”, il corso professionale biennale per acconciatori finanziato e organizzato da l’Oréal Italia e rivolto a 14 ragazzi e ragazze di San Patrignano tra i 17 e i 35 anni. (Rimini) Daniele ha iniziato a dilettarsi con barbe e capelli in carcere a Regina Coeli, ora sogna di aprire un barber shop. Irene adora le acconciature, per lei sono come una poesia fatta di intrecci setosi di chiome lucenti. Sono due allievi di “Dacci un taglio”, il corso professionale biennale per acconciatori finanziato e organizzato da l’Oréal Italia e rivolto a 14 ragazzi e ragazze di San Patrignano tra i 17 e i 35 anni.
Il corso è riconosciuto ufficialmente dalla Regione Emilia-Romagna e rilascia un certificato che permetterà ai partecipanti di esercitare la professione una volta terminato il percorso in Comunità. I passi avanti, le conquiste, i sogni dei partecipanti saranno raccontati da loro stessi nel blog “Dacci un taglio” (http://dacciuntaglio.sanpatrignano.org) ideato e curato dai creativi della webagency di San Patrignano, dal logo al layout finale; un blog da cui è stato generato l’hashtag #dacciuntaglio. Un diario di bordo in cui scoprire una narrazione multipiattaforma che attraverso il web coniuga diversi media (video, foto, immagini, audio, testo).
“Quello di l’Oréal e quello di San Patrignano apparentemente sono due mondi distanti – spiega Antonio Tinelli, presidente di San Patrignano - invece oggi posso affermare che tra i due c’è stata una contaminazione positiva e virtuosa. L’Oréal si è inserita con delicatezza incontrando le nostre ragazze per insegnare loro a prendersi cura di sé, a valorizzarsi e a recuperare quella femminilità sana che avevano perso. Abbiamo poi voluto spostare l’asticella più in alto, aprendo lo spazio della relazione con la sfera professionale per dare ai nostri ragazzi la preparazione ad affrontare il mondo come da sempre San Patrignano fa in altri contesti. Il fare infatti configura poco a poco un bagaglio di competenze che appartiene ai singoli, veicolo per la conquista della loro autonomia. Oggi mi piace pensare che il futuro è di chi cura e protegge la bellezza, intesa come amore per il prossimo, per la vita, per i traguardi personali e professionali che grazie a l’Oréal possiamo offrire ai nostri ragazzi”.
Al meni, o “il G8 della cucina”
(Rimini) Il 23 e 24 giugno a Rimini 12 chef d'eccezione emiliano-romagnoli e 12 promesse della cucina internazionale s’incontreranno in occasione di Al Meni. Per due giorni prodotti d'autore e cucina d'autore sfilano davanti al mare, dentro e fuori un circo felliniano. Sotto al tendone i piatti degli chef a prezzi da street food. Sul lungomare i migliori prodotti del territorio fanno bella mostra nei banchi del mercato. Nella rotonda attorno al circo, speciali punti street food gourmet incontrano il gelato stellato. Un salone a cielo aperto di creatività e manualità ospita i migliori artigiani e designer.(Rimini) Il 23 e 24 giugno a Rimini 12 chef d'eccezione emiliano-romagnoli e 12 promesse della cucina internazionale s’incontreranno in occasione di Al Meni. Per due giorni prodotti d'autore e cucina d'autore sfilano davanti al mare, dentro e fuori un circo felliniano. Sotto al tendone i piatti degli chef a prezzi da street food. Sul lungomare i migliori prodotti del territorio fanno bella mostra nei banchi del mercato. Nella rotonda attorno al circo, speciali punti street food gourmet incontrano il gelato stellato. Un salone a cielo aperto di creatività e manualità ospita i migliori artigiani e designer.“E' il G8 della cucina internazionale. Il momento in cui tutti spengono i fornelli per guardare cosa accade sotto il tendone da circo allestito da Massimo Bottura in piazzale Fellini. Proprio lui, lo chef che ha scalato le vette del mondo, come ogni anno riunisce per due giorni a Rimini 24 cuochi d'eccezione per mostrare, agitare, accarezzare gli strumenti principali della loro ineguagliabile arte: le mani”, spiegano dal comune.
E ci saranno le mani dell'astro nascente della cucina polacca Adrian Klonowski, quelle uniche della nuova promessa indiana Garima Arora o di Tekuna Gachechiladze, regina della sempre più popolare cucina Georgiana. Ma anche quelle della nuova generazione che viaggia per cucinare e che, con i suoi spostamenti tra un festival e un ristorante stellato o un gastro bistrot, percorre traiettorie nuove, impensabili fino a qualche anno fa, alla ricerca del momento giusto per dare spazio alla propria creatività. Accanto a loro ci saranno le mani e i cuori di Massimiliano Mascia (San Domenico Imola), Giovanni Guidetti (Fefa), Alberto Faccani e dei più grandi rappresentanti della cucina e della tradizione della Regione Emilia Romagna, capaci da sempre di attrarre, in lungo e in largo per la via Emilia, i pellegrinaggi di tantissimi gourmet alla ricerca di quei piatti unici che rappresentano la migliore cucina d'Italia all'estero.
Sono queste 'Al Mèni', in dialetto romagnolo 'le mani', dal titolo di una poesia di Tonino Guerra: le protagoniste della festa del gusto che il 23 e 24 giugno prossimi si svolge dentro e fuori un circo unico dei sapori, nella piazza intitolata al grande regista Federico Fellini, tra il mare e il Grand Hotel. Dodici chef della regione Emilia Romagna, affiancati da altrettanti astri nascenti internazionali, sono chiamati a rotazione ad esibirsi con i loro showcooking in una grande cucina a vista per creare piatti unici a prezzi da street food. Mentre attorno al circo, il mercato degli artigiani e dei prodotti di eccellenza sfila sul lungomare fra percorsi del gusto, incontri con autori ed esperti, laboratori, pic nic stellato e spazi speciali dedicati al cibo di strada d'autore e ai gelati gourmet.
Confcooperative, il riminese Bracci confermato presidente Habita ER
(Rimini) “Stiamo preparando una proposta di legge per consentire alle famiglie a basso reddito di acquistare appartamenti pagandoli con rate mensili al posto dell'affitto, senza anticipi che non si potrebbero permettere, e con la possibilità di un riscatto finale”. Lo ha annunciato Luca Bracci, confermato oggi per altri quattro anni alla presidenza di Confcooperative – Habitat Emilia Romagna, la federazione regionale che associa 50 cooperative di abitazione con circa 21mila soci.(Rimini) “Stiamo preparando una proposta di legge per consentire alle famiglie a basso reddito di acquistare appartamenti pagandoli con rate mensili al posto dell'affitto, senza anticipi che non si potrebbero permettere, e con la possibilità di un riscatto finale”. Lo ha annunciato Luca Bracci, confermato oggi per altri quattro anni alla presidenza di Confcooperative – Habitat Emilia Romagna, la federazione regionale che associa 50 cooperative di abitazione con circa 21mila soci.
Quarantotto anni, presidente di Confcooperative Rimini e della cooperativa Il Casolare di Rimini, Bracci è stato rieletto questa mattina dai delegati riuniti in assemblea al Palazzo della Cooperazione di Bologna, dove sono intervenuti anche la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Elisabetta Gualmini, il presidente nazionale di Federabitazione Alessandro Maggioni e i consiglieri regionali Manuela Rontini e Giorgio Pruccoli.
“Nel corso dell'ultimo anno – ha spiegato Bracci – a completamento del lavoro svolto con il progetto regionale CoopUpIn, abbiamo sottoposto un questionario ai dipendenti di cooperative e non solo, per capire le reali esigenze delle famiglie in tema di alloggi. Il 90% delle risposte ha riportato la stessa richiesta: quella di poter acquistare un appartamento pagandolo a rate mensili di circa 400 euro, utilizzando le risorse che impiegherebbero per l'affitto. Per questo stiamo lavorando ad una proposta normativa che consenta alle famiglie a basso reddito di acquistare una casa pur non avendo soldi da anticipare e pur non potendo accedere direttamente a prestiti bancari”.
Riferendosi poi alle sfide future di Confcooperative – Habitat Emilia Romagna, Bracci ha sottolineato che “il nostro compito principale rimane la tutela e la valorizzazione dell'Edilizia Residenziale Sociale, una mission da attuare accompagnando il processo di cambiamento che sta vivendo il nostro settore e puntando su politiche di intersettorialità con le cooperative sociali e le cooperative di lavoro e servizi”.
“Pur in assenza di risorse pubbliche da parte dello Stato – ha concluso il presidente riconfermato - le politiche abitative della Regione hanno agevolato l'acquisto della prima casa per alcune categorie sociali. Con il 'Bando giovani coppie' dal 2015 sono stati erogati 30 milioni di euro, dando la possibilità a 1200 famiglie di attivare mutui e acquistare la prima casa, e generando un giro d'affari di circa 200 milioni di euro in un settore in crisi come quello dell'edilizia. Da parte nostra chiediamo la riconferma di questo bando, allargando la platea dei soggetti beneficiari anche a quelle famiglie che, indipendentemente dalla loro età, hanno un reddito più basso delle categorie già oggi previste”.
A Web marketing festival si combattono le fake news
(Rimini) Una 'gara di idee' per combattere le fake news. E' quella che andrà in scena al Web marketing festival, in programma a Rimini dal 21 al 23 giugno.(Rimini) Una 'gara di idee' per combattere le fake news. E' quella che andrà in scena al Web marketing festival, in programma a Rimini dal 21 al 23 giugno.Sabato 23 giugno ci sarà così il primo Fake news hackathon, che ha l'ambizioso obiettivo di contribuire a trovare una soluzione a un fenomeno che si sta affermando come un problema globale.L'iscrizione è gratuita e si rivolge a programmatori, sviluppatori, professionisti del mondo del web. Saranno formati team multidisciplinari saranno chiamati a ideare prodotti innovativi utilizzando tecniche e strumenti. Al termine del progetto, ne verranno selezionati 3 che potranno presentare il proprio lavoro a una platea composta da esperti e aziende del settore. Una giuria di esperti decreterà il vincitore (Ansa).
Omaggio a Carlo Alberto Rossi, nasce il Festival di Rimini
(Rimini) Nasce il Festival di Rimini, creatura di Rimini Classica e YourVoice Records. La notizia è stata data da Rockol che spiega “Marco Giorgi, Aldo Maria Zangheri e Tarcisio Migani hanno progettato un concorso dedicato alla canzone che si divide in due sezioni: quella riservata agli autori, con il premio dedicato al grande riminese Carlo Alberto Rossi, e quella per gli interpreti”. Il bando è stato pubblicato sul sito www.festivaldirimini.it e nella pagina Facebook Festival di Rimini.(Rimini) Nasce il Festival di Rimini, creatura di Rimini Classica e YourVoice Records. La notizia è stata data da Rockol che spiega “Marco Giorgi, Aldo Maria Zangheri e Tarcisio Migani hanno progettato un concorso dedicato alla canzone che si divide in due sezioni: quella riservata agli autori, con il premio dedicato al grande riminese Carlo Alberto Rossi, e quella per gli interpreti”. Il bando è stato pubblicato sul sito www.festivaldirimini.it e nella pagina Facebook Festival di Rimini.Ci sarà una prima fase eliminatoria “in cui ogni concorrente invierà via web la propria performance in audio e video”. I primi venti potranno esibirsi dal vivo a settembre nell'auditorium dell'Istituto Musicale Lettimi in settembre. I primi dieci si giocheranno la finale accompagnati dall’Orchestra Sinfonica Rimini Classica, grazie al lavoro dell'arrangiatore Marco Capicchioni.
Vicenza, 35 milioni per riqualificare la fiera
(Rimini) Italian Exhibition Group ha presentato oggi alla città berica il progetto di riqualificazione e ampliamento del quartiere fieristico vicentino. Sarà un intervento da 35 milioni di euro, così come previsto dal Piano industriale approvato nel dicembre scorso dal consiglio di amministrazione di IEG Spa. Il progetto del nuovo padiglione verrà realizzato dall’architetto Volkwin Marg, partner dello studio GMP Von Gerkan, Mark & Partner di Amburgo e prevederà una superficie lorda di 26 mila metri quadri. Il rapporto del gruppo IEG con lo studio tedesco è solido e in passato ha garantito autentici gioielli come il nuovo quartiere di Rimini inaugurato nel 2001 e il nuovo palacongressi di Rimini aperto nel 2011.(Rimini) Italian Exhibition Group ha presentato oggi alla città berica il progetto di riqualificazione e ampliamento del quartiere fieristico vicentino. Sarà un intervento da 35 milioni di euro, così come previsto dal Piano industriale approvato nel dicembre scorso dal consiglio di amministrazione di IEG Spa. Il progetto del nuovo padiglione verrà realizzato dall’architetto Volkwin Marg, partner dello studio GMP Von Gerkan, Mark & Partner di Amburgo e prevederà una superficie lorda di 26 mila metri quadri. Il rapporto del gruppo IEG con lo studio tedesco è solido e in passato ha garantito autentici gioielli come il nuovo quartiere di Rimini inaugurato nel 2001 e il nuovo palacongressi di Rimini aperto nel 2011.Il quartiere fieristico di Rimini è stata la prima importante opera dello studio tedesco in Italia, ma GMP è noto in tutto il mondo per progetti come la Fiera di Lipsia, il «Christus-Pavillon» per l’Expo 2000, la ricostruzione e copertura dello Stadio Olimpico e della stazione ferroviaria centrale di Berlino.
L’obiettivo dell’intervento è lo sviluppo di una nuova superficie espositiva e contemporaneamente la razionalizzazione in chiave moderna degli spazi, dei percorsi e dei servizi accessori di tutto il quartiere fieristico.Il nuovo padiglione – che sarà costruito su 2 livelli invece dei 5 attuali – sarà dotato di tecnologie funzionali e sostenibili e consentirà a IEG di ospitare numerosi e differenti eventi per ampliare ulteriormente il portafoglio attuale. Ovviamente il progetto guarda con particolare attenzione alle necessità e allo sviluppo delle manifestazioni legate al mondo dell’oreficeria e gioielleria. Una struttura fieristica e congressuale in continuo sviluppo, sia nelle aree che nei servizi connessi, è infatti fattore decisivo per accompagnare la crescita delle manifestazioni e garanzia migliore per trattenerle sul territorio con i vantaggi indotti conseguenti e ben conosciuti. Il progetto per il padiglione 2 dello studio GMP sarà in sintonia con una precisa attenzione all’impatto ambientale e alla sostenibilità del suo funzionamento.
L’intervento che sta per avviarsi sul quartiere segue l’investimento grazie al quale nel 2015 la Fiera di Vicenza si dotò del nuovo padiglione 7. Un’opera che rappresentò un motore propulsivo per gli importanti vantaggi a favore del settore orafo e, più in generale, per il business fieristico, elementi che hanno poi favorito il rafforzamento di tutte le attività vicentine.L’investimento profuso, come da programma e nel rispetto dei tempi annunciati, avviene alla vigilia di un ulteriore e decisivo passo in avanti nella crescita di IEG, che sta definendo il team di Advisor in previsione dell’avvio del processo di quotazione delle azioni della Società su un mercato regolamentato da Borsa Italiana.
17 maggio
Folle sfascia l’ospedale | Muore davanti al Grand hotel | E’ l’anno dei camerieri in affitto
Galeotti i lavori socialmente utili, scatta la convenzione tra comune e carcere
(Rimini) Puliranno i graffiti e le scritte che deturpano gli immobili della città, si occuperanno del verde pubblico, di piccole manutenzioni: un modo per contribuire alla vita della comunità, lasciando per qualche ora il carcere, e rafforzare quel percorso di recupero e rieducazione che è tra i fini ultimi della pena detentiva. E’ questo lo scopo della nuova convenzione tra Comune di Rimini e Casa Circondariale di Rimini per consentire a cinque detenuti di svolgere lavori di pubblica utilità sul territorio. I detenuti, individuati dall'Equipe Osservazione e Trattamento della casa circondariale, saranno chiamati a svolgere attività non retribuite come cura e manutenzione del verde, recupero e pulizia del demanio marittimo, manutenzione delle strade pubbliche e dei muri della città, in particolare per la rimozione di graffiti e scritte. Saranno inoltre coinvolti nella cura e nel controllo degli animali d'affezione ricoverati nelle strutture comunali e in altre prestazioni di lavoro di pubblica utilità pertinenti la specifica professionalità del detenuto. Il Comune, insieme alla Direzione della Casa Circondariale, definirà il programma di lavoro con cadenza mensile, indicando tipologia, luoghi e orari di lavoro. La convenzione, il cui schema è stato approvato ieri dalla Giunta comunale, avrà durata di due anni, rinnovabile a seguito accordo tra le parti.(Rimini) Puliranno i graffiti e le scritte che deturpano gli immobili della città, si occuperanno del verde pubblico, di piccole manutenzioni: un modo per contribuire alla vita della comunità, lasciando per qualche ora il carcere, e rafforzare quel percorso di recupero e rieducazione che è tra i fini ultimi della pena detentiva. E’ questo lo scopo della nuova convenzione tra Comune di Rimini e Casa Circondariale di Rimini per consentire a cinque detenuti di svolgere lavori di pubblica utilità sul territorio. I detenuti, individuati dall'Equipe Osservazione e Trattamento della casa circondariale, saranno chiamati a svolgere attività non retribuite come cura e manutenzione del verde, recupero e pulizia del demanio marittimo, manutenzione delle strade pubbliche e dei muri della città, in particolare per la rimozione di graffiti e scritte. Saranno inoltre coinvolti nella cura e nel controllo degli animali d'affezione ricoverati nelle strutture comunali e in altre prestazioni di lavoro di pubblica utilità pertinenti la specifica professionalità del detenuto. Il Comune, insieme alla Direzione della Casa Circondariale, definirà il programma di lavoro con cadenza mensile, indicando tipologia, luoghi e orari di lavoro. La convenzione, il cui schema è stato approvato ieri dalla Giunta comunale, avrà durata di due anni, rinnovabile a seguito accordo tra le parti.
“Ci sono anche studi scientifici che dimostrano come i progetti di studio, lavoro e formazione quali misure integrative o alternative alla permanenza in carcere diminuiscano la recidiva e cioè il fatto che chi ha commesso un reato possa delinquere di nuovo una volta scontata la pena in cella – spiega il vicesindaco Gloria Lisi – Crediamo fortemente nel valore di questa convenzione: dare la possibilità ad alcuni detenuti di dare il proprio contributo alla vita di comunità, mettersi all’opera facendo qualcosa di utile, come ad esempio ripulire i muri e gli immobili o prendersi cura di un pezzetto della città, può essere decisivo nell’ambito di un percorso di reintroduzione nella comunità stessa e magari di avvio ad un lavoro una volta espiata la pena. Ed è importante anche per avvicinare la città al mondo e alla realtà del carcere”.