Giovedì, 24 Maggio 2018 15:44

Santarcangelo, la Lega boccia il bilancio

(Rimini) “Nessun impegno di spesa a favore di famiglie e giovani coppie” – è il responsabile santarcangiolese della Lega, Fabio Bertozzi, a evidenziare nel dettaglio le “criticità del bilancio di previsione 2018”, licenziato nei giorni scorsi dall’Amministrazione Parma: “è impossibile non notare l’andamento della tassa sui rifiuti che invece di diminuire, a fronte dell’incremento della raccolta differenziata, aumenta e soddisfa solo le casse di Hera”.“All’orizzonte nessun provvedimento incentivante per le giovani coppie e per favorire la natalità” – aggiunge Bertozzi – “il famoso avanzo di bilancio di cui si congratula l’Ass.re Zangoli, poteva essere indirizzato, in buona parte, per calmierare le tante voci di spesa che gravano sulle famiglie santarcangiolesi, come le rette degli asili nido, la mensa scolastica, il servizio di pre e dopo scuola, ma anche incentivi per l’acquisto o la locazione di immobili.” Per la Lega, insomma, si poteva fare molto di più anche per quanto riguarda “le attività produttive del territorio, investendo parte di questo prezioso tesoretto per concedere agevolazioni a chi intende aprire una nuova attività, oppure abbassando la sosta minima da 0,60 a 0,20 centesimi.”L’esponente del Carroccio riserva un’ultima stoccata al Sindaco Alice Parma: “con più di 1 milione di avanzo di cassa, i bisogni dei cittadini andavano anteposti a qualsiasi ‘interesse’ di natura politica. Ma l’urgenza di fare bella figura, a meno di un anno dalle prossime elezioni amministrative, ha avuto la meglio su tutto, anche sul bene dei cittadini”.

(Rimini) “Il valore della spiaggia nell'offerta turistica del nostro territorio, e il rispetto degli accordi sono i principi di fondo in cui tutti dobbiamo credere. Attorno a questi si può avere un dialogo e trovare una mediazione che vada nell'interesse della città”. Fabrizio Pagliarani, presidente dei bagnini Confesercenti, interviene nel dibattito sulle linee guida per la somministrazione dei cibi e delle bevande in spiaggia e sugli orari di attività dei chiringuitos nel comune di Rimini.(Rimini) “Il valore della spiaggia nell'offerta turistica del nostro territorio, e il rispetto degli accordi sono i principi di fondo in cui tutti dobbiamo credere. Attorno a questi si può avere un dialogo e trovare una mediazione che vada nell'interesse della città”. Fabrizio Pagliarani, presidente dei bagnini Confesercenti, interviene nel dibattito sulle linee guida per la somministrazione dei cibi e delle bevande in spiaggia e sugli orari di attività dei chiringuitos nel comune di Rimini.
"Il tema vero – osserva Pagliarani – è il ruolo della spiaggia. Non possiamo immaginare Rimini senza spiaggia, senza il valore aggiunto che rappresenta per la città e il turismo. Occorre andare oltre gli interessi settoriali e guardare all'interesse generale. Noi crediamo nel lavoro che svolgiamo e nonostante le incertezze che pesano ancora oggi sul settore balneare abbiamo scelto di investire e di diversificare e arricchire l'offerta. Una scelta che riteniamo faccia bene alla città, sia apprezzata dai residenti e dai turisti, e consenta anche di tenere viva la spiaggia anche dopo il tramonto, contribuendo alla sua sicurezza".
"Non possiamo tornare al passato: dobbiamo confrontarci – continua il presidente dei bagnini Confesercenti - con un mercato turistico che va verso questo tipo di offerta. E' chiaro che sono necessarie delle regole, e nessuno di noi pensa che i chiringuitos debbano diventare delle discoteche. Non con i diktat, ma con la collaborazione si può arrivare a quella mediazione che consenta a tutti di svolgere al meglio il proprio lavoro e garantisca valore aggiunto alla città".

(Rimini) Quasi 400 persone ieri sera in piazza Pascoli, a Viserba, per la presentazione del nuovo lungomare di Rimini nord per 30 milioni di investimento. “Strategica nella redazione della proposta la partecipazione e le proposte dei cittadini e delle associazioni. E’ un vero e proprio progetto di comunità che cambia radicalmente l’area nord”, ha detto il sindaco di Rimini Andrea Gnassi. Insieme al sindaco erano presenti gli assessori alla mobilità Roberta Frisoni e ai lavori pubblici Jamil Sadegholvaad, il dirigente alla viabilità Alberto Della Valle e il Presidente dell'Associazione Forum Rimini Venture, Maurizio Ermeti.
“Arrivo proprio adesso da Bologna – ha esordito il Sindaco Gnassi –dove, insieme all'ingegnere Della Valle e all'assessore Frisoni abbiamo presentato questo progetto che, grazie ad un accordo stretto con i vertici delle Ferrovie dello Stato, potrà contare su qualcosa come 9 milioni di euro in più per la parte relativa la mobilità, dalla chiusura dei sottopassaggi, alla riqualificazione delle barriere ferroviarie alle strade di raccordo. Un progetto che sta ricevendo fiducia e risorse dai tanti tavoli, da Roma a Bruxelles a Bologna, che ci vedono protagonisti di questa proposta corale. Ecco perché questa presentazione l’abbiamo voluta nella piazza: per dare la possibilità di partecipare a tutti i cittadini che altrimenti non sarebbero potuti essere ospitati in un luogo chiuso, come inizialmente previsto. Quello che presentiamo questa sera è infatti un vero e proprio progetto di comunità. Un progetto fatto con il contributo, le idee, le soluzioni dei cittadini, che cambia nel profondo il modo di interpretare e vivere la nostra città. Una Rimini con la R maiuscola che non è la somma di tante frazioni, termine vecchio e oggi superato che andremo ad eliminare anche dalla segnaletica, ma una città “lunga”, unica, dove non esistono viserbesi, viserbellesi ma riminesi, fieri del loro quartiere, che si vivono come un corpo unico. Una città che sarà finalmente in collegamento da nord e sud e dal mare al centro fino al forese, grazie alla nuova viabilità e alla riqualificazione urbanistica complessiva di cui il Parco del mare è solo una, seppur fondamentale, parte”.

Saranno chiusi i sottopassi ferroviari, pedonalizzato il lungomare, attivata una nuova viabilità. “Fogne, il sotto, e viabilità sostenibile - ha spiegato Gnassi- sono le premesse agli interventi sul sopra, la riqualificazione del lungomare. Dopo aver aperto via Diredaua, adesso stiamo proseguendo la cucitura con il centro e la zona sud della città. Ci vorrà pazienza per cambiare le abitudini, ma per liberare e rendere più attrattivo il lungomare attueremo modifiche come: chiusura dei sottopassi ferroviari grazie ad un investimento di circa 9 milioni euro che siamo riusciti ad ottenere da Ferrovie dello stato; modifica di alcuni sensi di marcia; lungomare pedonalizzato; prosecuzione del lavoro iniziato con lo sfondamento di via Diredaua. Realizzeremo il doppio senso della viabilità a monte. Ci sarà un asse Nord-Sud, che potrebbe chiamarsi MITO (Miramare- Torre Pedrera). Doppio senso di marcia da via Diredaua, Domeniconi, Serpieri, Caprara, Mazzini, sottopasso di Viserba, via Bagli, Tonale; bypass/ponte sul Marecchia; collegamento con via Aldo Moro/Caduti di Marzabotto, Euterpe, Repubblica, “Fila Dritto”, Settembrini, poi fino a Miramare e Riccione. Un grande asse di mobilità Nord-Sud.Metromare: Progettazione, da inserire in accordo di programma con Regione e Fs, con proseguimento del TRC/ Metromare fino alla Fiera, con corsie preferenziali protette e bus shuttle elettrici; da stazione centrale a Matteotti, XXIII Settembre e FieraWellness, servizi e funzioni attive 365 giorni l'anno. “300 ettari di parco urbano, 20 km per l'attività fisica, 15 km di ciclabili protette, 15 km di passeggiata, palestre open air, esercizi pubblici e centri benessere. Questa la nuova cartolina che il parco del mare darà di Rimini nord”.

(Rimini) Nonostante le numerose segnalazioni fatte nel corso degli anni dai responsabili sindacali di tutte le sigle e le numerose passerelle di politici, la situazione del Corpo della polizia penitenziaria operante all’interno dell casa circondariale di Rimini, “rimane critica, inascoltata , e spesso piena di insidie e pericoli che mettono a repentaglio la salute fisica e psichica dei vari agenti”, spiega il consigliere comunale di Forza Italia, Nicola Marcello.“L’arruolamento degli operatori del Corpo della Polizia Penitenziaria avviene infatti  per esami e titoli e con una selezione psico-fisico-attitudinale con requisiti   molto  simili alle Forze Armate”. Marcello ricorda le situazioni più critiche all’interno dei Casetti: “Il sovraffollamento carcerario, che ovviamente si acuisce nel periodo estivo. La mancanza di un Direttore del carcere in pianta stabile. La carenza del 30 per cento degli agenti previsti. La mancanza di due quadri  dirigenziali di Commissari su tre previsti. La mancanza di standard  lavorativi di sicurezza : turni troppo stretti e massacranti, mancanza di telecamere  quasi dappertutto ed ove presenti non funzionanti per carenza di fondi per manutenzione. Riferita mancanza di sorveglianza sanitaria periodica ai sensi della legge 81/08. Ambienti  inadeguati  per microclima lavorativo, illuminazione, umidità. Situazioni di stress-psicofisico lavorativo elevato  in tutti gli operatori anche e soprattutto  a causa delle ripetute aggressioni a cui vanno incontro , con procedimenti penali lunghi, costosi ed a proprio carico. Tale fenomeno sarebbe da attribuire a detta degli operatori  della  P.P. soprattutto alla mancanza di sistemi di video-sorveglianza  efficaci”. 

(Rimini) Per l’installazione delle antenne per il wifi in spiaggia sarà indetto un bando, nonostante la cooperativa dei bagnini di Rimini sud  si fosse già organizzata precedentemente e  autonomamente affindandosi alla Inwit, società del gruppo Tim, un “po’ alla chetichella”, secondo il capogruppo della Lega Marzio Pecci.
“Noi della Lega non possiamo consentire che ancora si continui ad amministrare in questo modo poco trasparente perché in questo caso lo fate sulla pelle dei cittadini e dei turisti che affollano le nostre spiagge”. Questa sera in consiglio comunale, Pecci interrogherà l’amministrazione su alcuni punti. “Chiedo di sapere: se è vero che in spiaggia il WI FI c'era già; chi si è aggiudicato il bando e per quanto tempo; quale sarà il canone annuo che la società aggiudicatrice pagherà; quali saranno i rischi ed i gradi di inquinamento; quale è il parere di Arpa; come è stato pubblicizzato il bando; se è vero che è stato affisso per sole due settimane”.

 (Rimini) Proseguono a ritmo serrato gli interventi di asfaltatura nelle strade cittadine. Dopo i lavori eseguiti in via Massaua, via Lentini, via Carducci e via Colombo, sono in corso o in fase di ultimazione i lavori in viale Boito, sulla Statale 16 in corrispondenza dei due attraversamenti presso la farmacia comunale n.4 e nella zona della Chiesa Stella Maris. Anche Piazzale Veterani dello Sport, zona Stadio, terminati i lavori di fognatura bianca, sarà completamente riasfaltato. 
Compatibilmente con i tempi d'impresa e condizioni meteo permettendo​,​ la prossima settimana partiranno i lavori in via Galilei e ​in ​via Volta (zona Terme), in via Nuoro, Oristano e Albano. Dopo la fresatura del manto bituminoso, si procederà al rifacimento della pavimentazione in asfalto. Tutti gli interventi previsti saranno completati dal rifacimento della segnaletica stradale.

(Rimini) L’ex assessore al demanio del comune di Rimini, Roberto Biagini, ha deciso di diffidare il comune di Rimini. A tema il rinnovo delle concessioni demaniali marittime. Pubblichiamo il comunicato stampa inviato da Biagini alle redazioni dei quotidiani riminese.
“Con le due recentissime sentenze dei massimi organi di giustizia amministrativa e ordinaria – Consiglio di Stato, sezione VI, 12.02.2018 n. 873 e Cassazione Penale, sezione III, 14.05.2018 n. 21281- riportate nell’ atto di diffida, la giurisprudenza italiana si è ormai definitivamente consolidata nell’ affermare la non conformità al diritto comunitario e di conseguenza la “disapplicazione” nelle sedi giurisdizionali ;1) del cosiddetto “Emendamento Salva Spiagge” – art. 24, comma 3 septies, D.L. 113/2016 (DECRETO ENTI LOCALI) convertito con la legge 160/2016 – nella parte in cui si occupa di “stabilizzazione di rapporti derivanti da concessione demaniali a scopo turistico ricreativo”.2) del D.L. n. 194 del 2009, art. 1, comma 18, che ha prorogato i termini di scadenza delle concessioni di beni demaniali marittimi con finalità turistico-ricreative dapprima al 31 dicembre 2015 e, successivamente, con le modifiche apportate dal d.l. 18 ottobre 2012, convertito nella L. 17 dicembre 2012, n. 221, sino al 31 dicembre 2020".

"Tali orientamenti giurisprudenziali si sono conformati nella loro autorevolezza giuridica alla luce, non solo della nota sentenza della Corte di Giustizia (CGUE, sentenza 14 luglio 2016, pronunciata nelle cause riunite C-458/14 e C-67/15), che ha espresso inequivocabilmente il principio secondo il quale le concessioni demaniali marittime non possono essere automaticamente rinnovate in quanto” una siffatta procedura contrasterebbe con il principio della libertà di stabilimento, di non discriminazione e di tutela della concorrenza, di cui agli articoli 49, 56 e 106 del TFUE”; ma anche dei diversi orientamenti della Corte Costituzionale che più volte si è espressa negli anni in conformità ai principi dell’ ordinamento comunitario. A questo punto è compito delle istituzioni ed in particolare degli Enti Pubblici, territoriali e non, intervenire per ripristinare anche in materia di Demanio Marittimo l’ ordine giuridico così come definito puntualmente dalla pronunce dei giudici di merito e di legittimità. Il demanio marittimo è un bene pubblico, un patrimonio della collettività, uno dei più pregiati da tutelare e anche, ben si intenda, da valorizzare economicamente nel rispetto delle norme interne e comunitarie ed uno Stato di Diritto che voglia affermarsi tale ha il dovere, con le sue espressioni organiche pubbliche, di intervenire esercitando tutte le sue prerogative in modo tale da non far apparire il Demanio Marittimo una sorta di “terra di frontiera” dove ognuno si senta legittimato a comportarsi come se fosse un bene privato o un bene di nessuno e non invece un bene pubblico".

"Il Comune di Rimini, come giustamente esercita le sue prerogativa di indirizzo e di controllo e le sue potestà istituzionali sul territorio comunale, disciplinando le attività pubbliche e private (economiche e non) ed intervenendo in caso di non conformità alle norme giuridiche, ha il dovere di comportarsi allo stesso modo anche sul Demanio Marittimo esercitando le potestà che gli competono, in particolare quelle relative alle “Concessioni demaniali marittime a scopo turistico ricreativo”, a maggior ragione in questo momento che il quadro giuridico è ben delineato. Stesso discorso, nell’ ambito delle loro competenze e dei loro obblighi istituzionali, vale per gli altri Enti Pubblici che si occupano, a vario titolo, della materia”.

(Rimini) Il deputato della Lega Jacopo Morrone sollecita “la chiusura immediata di tutte moschee abusive presenti in Romagna”. Tempismo perfetto visto che proprio in questi giorni i fedeli musulmani celebrano il Ramadan.  Tra queste le moschee additate dalla Lega c’è anche quella a Borgo Marina, nel riminese, “sulla cui natura ho già sollevato forti perplessità a causa degli inevitabili disagi per i residenti nei giorni di maggiore affluenza, per gli schiamazzi e l’insorgere di crescenti situazioni di degrado e la svalutazione degli immobili prospicienti allo stabile.”“È risaputo – spiega Morrone – come decine e decine di immobili vincolati a palestre, capannoni e centri di aggregazione socio culturale, vengano utilizzati abusivamente come luoghi di culto dove i fedeli mussulmani si raccolgono in preghiera a tutte le ore del giorno e della notte. I Sindaci di quei Comuni dove le moschee abusive proliferano e raccolgono centinaia di islamici, non possono fare finta che una ferrea normativa sui luoghi di culto non esista. Si tratta di una situazione di grave inadempienza sia da parte dei fedeli che pregano dove non dovrebbero, sia da parte delle Amministrazioni comunali che non vigilano e non verificano che le strutture siano conformi alla normativa vigente”. Per questo motivo, il leghista chiede l’intervento del Ministero per “sollecitare le Amministrazioni dei Comuni romagnoli, tra cui quella riminese, a verificare la regolarità dei luoghi di culto islamici presenti sui propri territori e a chiudere quelli abusivi”.

(Rimini) Sono intervenuti nelle prime ore della mattinata le squadre della Polizia municipale di Rimini  e dei Carabinieri impegnate nella attività congiunta di controllo, identificazione ed allontanamento delle carovane dei nomadi che si erano posizionate in alcune zone della città.
In particolare polizia municipale e carabinieri sono intervenuti nella zona del parcheggio del Centro commerciale delle Befane e in via Lagomaggio, al termine della quale i mezzi che vi stazionavano abusivamente sono stati fatti allontanare.
L'azione, nel quadro dell'attività di controllo e presidio del territorio, proseguirà nei prossimi giorni.

(Rimini) Questa sera in consiglio comunale il consigliere di Forza Italia, Carlo Rufo Spina, tornerà a battere sul tema delle microaree nomadi in cui l’amministrazione vuole trafserire le famiglie sinte presenti attualmente  nel campo di via Islanda, per arrivare a chiuderlo definitivamente. A tema anche il gruppo di nomadi che ormai da settimane si è stabilito nei parcheggi del centro commerciale Le Befane.(Rimini) Questa sera in consiglio comunale il consigliere di Forza Italia, Carlo Rufo Spina, tornerà a battere sul tema delle microaree nomadi in cui l’amministrazione vuole trafserire le famiglie sinte presenti attualmente  nel campo di via Islanda, per arrivare a chiuderlo definitivamente. A tema anche il gruppo di nomadi che ormai da settimane si è stabilito nei parcheggi del centro commerciale Le Befane.
Spina riproporrà gli stessi quesiti, “senza risposta”, posti a fine novembre, sperando sia la volta buona. con l’interrogazione si vuole arrivare a capire definitivamente e con un minimo di precisione “quali e quante sono le microaree che l'amministrazione intende destinare alle finalità previste dalla delibera di giunta 356 del 29 novembre 2016, indicando la zona precisa di collocazione; entro quale data e con quali tempi intende portare in consiglio comunale una delibera definitiva per potere aprire la discussione su questo controverso progetto; quali e quante altre aree del territorio riminese sono interessate da insediamenti non autorizzati e quindi abusivi di nuclei nomadi, precisando la collocazione esatta di tali insediamenti e il numero dei nomadi insediati in ogni singola area; la produzione dell'elenco analitico del cognome, nome e codice fiscale di ogni nomade, adulto o minore, insediato nel campo di via Islanda e nelle aree prive dei titoli necessari sopra indicate, con specificazione accanto al nome della circostanza se il soggetto risulti intestatario o meno di beni immobili, beni mobili registrati, partecipazioni societarie, conti correnti, posizioni previdenziali, lavorative e intestazioni di utenze e, nel caso di minore, la precisazione della scuola frequentata; a quanto ammontano analiticamente i costi di realizzazione di ogni singola casetta di cui alla delibera 356 sopra richiamata, computando non solo il costo di acquisto, ma altresì i costi relativi all'affitto dell'area su cui essa insiste (anche se di proprietà comunale), i costi per l'estensione all'area delle utenze di acqua, luce e gas e i costi di allaccio di tali utenze, il tutto moltiplicato per il numero delle casette previste; la quantificazione analitica e precisa dei costi che il Comune di Rimini ha dovuto sostenere negli anni passati fino ad oggi per la manutenzione del campo di via Islanda, per la fornitura di acqua, luce, gas e per la costruzione dei vari servizi, ovvero per bonificare eventuali irregolarità/difformità, con l'indicazione di quali spese sono state rimborsate al Comune di Rimini  dagli occupanti; se, date le oggettive difficoltà politiche, legali, giuridiche e di opinione pubblica che sta incontrando l'Amministrazione, non ritiene opportuno abbandonare il progetto microaree e trattare gli occupanti abusivi del campo non autorizzato di via Islanda, così come gli occupanti di ogni altra area del territorio riminese abusivamente occupata, nelle forme previste dal codice civile e penale, ordinandone l'immediato sgombero da eseguire, se del caso, avvalendosi della Forza Pubblica”.
Più volte, ricorda Spina, “ho dibattuto in Aula e nei pubblici dibattiti in merito ai problemi connessi alla “falsa integrazione”, alla “disparità di trattamento tra nomadi e riminesi comuni”, all’“esigenza di sicurezza”, al “rispetto della legalità”, ai “problemi connessi allo sfruttamento dei minori e delle situazioni di svantaggio” e, non ultimo, al “problema relativo agli ingentissimi costi a carico della comunità riminese e della finanza pubblica in generale”. 

Nel corso degli anni, ricorda Spina, è accaduto che “le ipotesi di regalie, esasperata tolleranza e trattamenti di favore a favore dei nomadi che stanno occupando i lavori di questa amministrazione e della città di Rimini da ben 2 anni, hanno prodotto come inevitabile conseguenza non solo l’esplosione e la proliferazione illegale di mini-campi e nuclei nomadi ovunque per la città, ma soprattutto l’aumento della popolazione nomade stanziata illegalmente nel territorio riminese, che ha ormai stabilmente occupato da settimane, oltre a vari terreni più o meno abbandonati, i parcheggi della Nuova Questura e del centro commerciale Le Befane”.
Spina dice quindi basta a “questa attività di lassismo, tolleranza e incapacità a governare il fenomeno da parte dell’amministrazione” che “è gravissima perché espone la cittadinanza a enormi rischi di insicurezza, illegalità e criminalità”.