Gita in barca rischia di finire in tragedia, guardia costiera recupera sette naufraghi
(Rimini) Sette persone, tra cui due bambini, sono stati recuperati dalla Guardia Costiera a circa un miglio dalla costa di Rimini: erano partiti su una barca a vela di 14 metri e sei di loro, facendo il bagno, non riuscivano più a tornare a bordo.(Rimini) Sette persone, tra cui due bambini, sono stati recuperati dalla Guardia Costiera a circa un miglio dalla costa di Rimini: erano partiti su una barca a vela di 14 metri e sei di loro, facendo il bagno, non riuscivano più a tornare a bordo.La segnalazione alla sala operativa della Capitaneria di Porto è arrivata verso le 13.30 da uno dei membri dell'equipaggio. Alcuni di loro si erano tuffati per aiutare gli altri, ma, per la forza della corrente, non riuscivano più ad avvicinarsi all'imbarcazione che era ormeggiata. E' quindi uscita una motovedetta, unità specializzata nel soccorso in mare, e ha recuperato i sei naufraghi e l'unica persona rimasta a bordo: in buone condizioni, sono stati sbarcati e affidati al 118. La barca sarà recuperata successivamente (Ansa).
Gemmano al voto, Santi: Mai percepito dissenso
“Rispetto le sue "scelte" e "non scelte" e credo anche che più che parlare del passato dovremmo parlare del futuro”. Così Riziero Santi (Pd), sindaco uscente di Gemmano, ricandato con la lista ‘Vivo Gemmano’ risponde all’intervista rilasciata a BuongiornoRimini dal candidato di Uniti per Gemmano, Manuel Tienforti, vicesindaco uscente.“Rispetto le sue "scelte" e "non scelte" e credo anche che più che parlare del passato dovremmo parlare del futuro”. Così Riziero Santi (Pd), sindaco uscente di Gemmano, ricandato con la lista ‘Vivo Gemmano’ risponde all’intervista rilasciata a BuongiornoRimini dal candidato di Uniti per Gemmano, Manuel Tienforti, vicesindaco uscente.
“Nessuno in amministrazione si è mai accorto del dissenso oggi dichiarato dal vice sindaco. Dissenso che non risulta riportato né dai verbali di cinque anni, che non riportano alcun intervento del vice sindaco specie di dissenso, né dalle delibere di Giunta e di Consiglio, che non riportano un solo voto contrario e nemmeno di astensione. Avessi saputo di una parola di dissenso ci saremmo confrontati come ho fatto con tutti in questi anni e ne avrei anche preso atto. Ma nulla”, racconta Santi.
“Sui rapporti col Pd il sindaco (cioè io) è stato escluso da subito dall'attività del circolo gemmanese gestito dallo stesso Tienforti, dal Padre Mauro, da Ferri da Picci e da altri esponenti locali. Ciò fino all'ultimo incontro di dicembre 2017, dove sono stato chiamato a rendere conto come sindaco e dove ho difeso l'attività della mia amministrazione da attacchi che ritenevo ingiusti e strumentali, assumendomi tuttavia in pieno la responsabilità e la colpa di non essere stato – in quanto sindaco di tutti - agli ordini di scuderia ma di essermi limitato a lavorare a testa bassa per il paese. Sul non sostegno degli altri due consiglieri della maggioranza fossi in Manuel sarei cauto e mi limiterei a prendere atto delle loro scelte di non ricandidarsi per ragioni personali”.
E Gemmano ai gemmanesi? “Sul fatto che Manuel Tienforti vorrebbe che le Grotte fossero gestite dai Gemmanesi d'accordo. Ma dovrebbe però, prima di mettersi nei guai, considerare che la gestione di strutture pubbliche non si possono assegnare agli amici e agli amici degli amici, ma debbono passare attraverso bandi pubblici così com'è stato per effetto di atti amministrativi da lui stesso votati. Poi da qui l'opportunità per i gemmanesi che gestiscono le loro attività di sfruttare il prodotto turistico, come iniziano a fare dopo la riapertura delle Grotte”.
Sviluppo Marano, Indino (Silb): Miope Federalberghi
(Rimini) “Riteniamo di vitale importanza, per il turismo di Riccione, una progettualità che riguardi l’intrattenimento – dice Gianni Indino, presidente regionale di Silb e provinciale di Confcommercio - da portare avanti con regole chiare, ma non certo con le chiusure che sono emerse dal nuovo pensiero di Federalberghi Riccione, che nel giro di una settimana sembra aver maturato nuove convinzioni rispetto a quanto precedentemente dichiarato. Leggere che bisogna puntare sul turismo over50 ci pare un concetto miope, che va in contrasto anche con la storia stessa del nostro territorio, da sempre ospitale con tutti e a maggior ragione con i giovani, veri e propri turisti del presente e del futuro. Le amicizie dei giovani delle scorse generazioni nate sotto gli ombrelloni e nei locali di Riccione, sono quelle che hanno fatto entrare la nostra terra nel cuore delle persone e che ci permettono di poter contare su un bacino di turisti affezionati che non rinuncerebbero mai, ancora oggi, ad una vacanza in Riviera. Insomma, gli over50 tanto osannati, non sarebbero qui se la Riviera non fosse stata sempre un caposaldo del turismo giovanile.Ma questa chiusura non tocca solo il cuore e il futuro del nostro turismo: anche pensando esclusivamente al presente, riteniamo un vero autogol precludersi tutta una fetta di turismo, quella dei giovani, che invece rappresenta una risorsa importante per numerosi attori, compresi gli albergatori. Da affiancare al turismo enogastronomico, culturale, sportivo e del benessere, che ci vedono certo favorevoli, ma che non pensiamo possano bastare".
"Entrando nello specifico, ricordiamo che i locali della zona del Marano sono nati e proseguono tutt’ora la loro mission di “contenitori di divertimento”. Una leva che si dovrebbe sfruttare al meglio e incentivare, non imbavagliare o demonizzare. I locali si sono impegnati davanti all’amministrazione comunale, anche con un documento firmato collettivamente, stendendo un programma puntuale. In esso la realizzazione di progetti per promuovere tutta l’area come meta turistica riccionese “night & day”, la realizzazione di eventi di carattere musicale e danzante, sportivo, culturale, di benessere e culinario, nonché un lavoro in sinergia tra loro, offrendo collaborazione all’amministrazione con interventi di riqualificazione anche dell’attigua passeggiata (illuminazione, nuovi decori e panchine) per renderla più sicura e aumentarne l’appeal. Sul piano della sicurezza, i locali del Marano sono pronti a garantire controlli anche nelle aree esterne collaborando con le agenzie specializzate di professionisti e a selezionare la clientela rendendo i propri locali eccellenze nel settore dell’intrattenimento, regolamentato e controllato a dovere, di cui la città ha bisogno.Questo demonizzare la musica e il ballo in locali autorizzati a queste forme di intrattenimento, preferendo il buio e il deserto per soddisfare le esigenze degli Over50, è una stortura di questi anni che paghiamo oggi e pagheremo più avanti. Tutto questo discorso va di pari passo con quello degli street bar, che possono proporre eventi live (che siano indistintamente concertini, karaoke, mostre, degustazioni…) una sola volta alla settimana, costringendo chi desidera questa forma di intrattenimento a cambiare comune o provincia. Pensiamo che sia il tempo di dare regole certe, per il bene di tutta l’imprenditoria riccionese, senza dover più aspettare e sperare nelle deroghe. Pensiamo che chiunque voglia fermare tutto questo, abbia una visione troppo ristretta per fare (e proporre) turismo. A maggior ragione se crediamo che basti un’ora di musica in meno per evitare furti, spaccio, risse, sporcizia e degrado, andando dietro al ragionamento proposto in chiusura di nota da Federalberghi Riccione, allora abbiamo trovato la ricetta per rimettere a posto non solo Riccione, ma tutto il Paese.Riccione non è solamente spiaggia, o alberghi, o negozi, o locali: tutte sono componenti imprescindibili per un’offerta turistica completa e dunque tutti insieme dovremmo confrontarci e sederci ad un tavolo affinché dalla demagogia si passi ai progetti reali, come quello da noi presentato all’amministrazione e che siamo assolutamente disponibili ad illustrare a Federalberghi Riccione in un incontro”.
Scuola Montessori, 1,4 milioni dal Ministero per ricostruirla
(Rimini) Ora è ufficiale: con la pubblicazione sulla Gazzetta del Decreto Ministeriale è stato formalmente assegnato al Comune di Rimini il finanziamento per la ricostruzione della scuola Montessori, con un importo specifico di 1.385.854,77 euro. L'intervento prevede la demolizione dell'edificio scolastico attualmente operativo in via Codazzi, e la costruzione di una nuova scuola primaria, in Via Cuneo.
La nuova Montessori sarà un edificio sostenibile, con fonti energetiche alternative, tale da garantire - oltre alle migliori condizioni di benessere psico-fisico per gli alunni - anche una diminuzione delle emissioni dannose in atmosfera, in linea con i principi di sostenibilità ambientale fotemente voluti dall'Amministrazione comunale. Il nuovo edificio scolastico sarà progettato per 10 classi, due cicli completi di scuola primaria, nel rispetto degli standard dimensionali per alunno imposti dalla normativa vigente.
Le caratteristiche della struttura portante in legno, tecnologicamente all'avanguardia, permetterà la realizzazione di un "edificio di interesse strategico", la cui funzionalità durante gli eventi sismici assumerà rilievo fondamentale anche per le finalità di protezione civile.
La nuova scuola sarà caratterizzata da un blocco principale prospiciente la Via Cuneo, costituito da due piani fuori terra in cui saranno collocati l'atrio di ingresso, le 10 aule (cinque per piano), i laboratori specialistici e gli spazi per le attività collettive (mensa, biblioteca, sala insegnanti e servizi igienici). Ci sarà poi un blocco secondario costituito da un piano fuori terra in cui troveranno collocazione la palestra, i locali spogliatoio e infermeria, oltre ai vani tecnologici, collegato attraverso un ampio atrio vetrato al blocco principale delle aule.
L'importo complessivo dei lavori è di 2,7 milioni di euro. Entro l'estate è previsto la chiusura del procedimento unico in corso ai fini dell'approvazione in Consiglio Comunale della variante urbanistica e del progetto preliminare, mentre per fine anno è prevista l'approvazione dei successivi livelli progettuali.L'aggiudicazione dei lavori, anche provvisoria, dovrà avvenire entro e non oltre dodici mesi dalla pubblicazione del decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana (19 maggio 2019).I lavori dovranno essere conclusi non oltre i due anni dall'avvenuta aggiudicazione definitiva dell'intervento.
Lighea, ovvero quel “palleggio tra il visibile e l’invisibile”
(Rimini) “Ho letto Tomasi di Lampedusa da ragazzo, iniziando con il Gattopardo, per poi tornare ad imbattermi in lui grazie ad una fioritura di rapporti che ha permesso di riguardare un autore rimasto per cetti versi ai margini e che via via mi ha portato ad incontrare l’iniziativa ‘In viaggio con Tomasi’ di Naxoslegge, nata per celebrare due importanti anniversari: i 60 anni dalla morte dello scrittore e i 60 dalla prima pubblicazione del Gattopardo”, spiega Alessandro La Motta, artista riminese in mostra all’Archivio di Stato di Rimini con ‘Lighea. ‘Il mito e la sirena’ dedicata alla figura mitica resa immortale e anche reale da Giuseppe Tomasi di Lampedusa. L’esposizione rientra nel circuito ‘open’ della Biennale del disegno (tipo un fuori salone, per capirsi) e si potrà visitare fino al 15 luglio, negli orari di apertura dell’Archivio. “Tomasi - spiega La Motta - parlava di luoghi, colori, profumi e sapori che ho frequentato da piccolo, avendo i genitori siciliani. Quello mio con Lighea è lavoro che oggi posso dedicare a mio padre”, recentemente scomparso.
La mostra è stata presentata la scorsa settimana. Due chiacchiere tra amici in piazzetta davanti a San Bernardino, prima di immergersi nei blu e nei verdi della Ligea di La Motta.
“Questa è un’iniziativa di fioritura nell’ambito degli eventi colaterali alla Biennale, che chiamiamo ‘circuito open’”, ha spiegato in l’assessore alle Arti del comune di Rimini, Massimo Pulini. il circuito mette in rete 35 mostre a Rimini, in negozi, ristoranti e luoghi di cultura, come nel caso di Lighea, e altre 10 in tutta la Romagna.
“Intelligente - per Pulini - è il lavoro di La Motta sulla Sirena di Lampedusa, un testo bello e raffinatisimo”. Un testo che La Motta ha serigrafato e intrecciato di disegni e colori in tavole a “tecnica mista: olio acrilico acquarello china su collage di carta su tela”, spiega l’autore.
“Questa è la Rimini che mi piace”, ha commentato la psicoanalista Loretta Biondi. “Questa sirena per me è stata un felice incontro giovanile, un grande capolavoro di sempre, un palleggio tra il visibile e l’invisibile”.
Gemmano al voto, Tienforti: basta con l'uomo solo al comando
(Rimini) Dopo settimane a fare il gioco della margherita, “mi ricandido, non mi ricandido”, il sindaco uscente di Gemmano, il piddino di lunga data Riziero Santi, ha poi sciolto il nodo dicendo “sì, mi ricandido”. A suo sostegno, una delle tre liste in competizione il prossimo 10 giugno: ’Vivo Gemmano’. Le altre sono ‘Uniti per Gemmano’, che candida a primo cittadino il vicesindaco di Santi, Manuel Tienforti, 28 anni, e ‘Gemmano per tutti’ con candidata sindaco l’insegnate del liceo Volta di Riccione Daniela Baldassarri. Va da sé che Santi è sostenuto dal Pd, mentre l’ex Tienforti (è stato iscritto dei democratici per un periodo) ha incassato il sostegno di Forza Italia e si aspetta i voti della Lega. La Baldassarri ha in lista il fratello d’Italia, Cono Cimino, candidato sindaco a Cattolica nel 2009 con il Pdl.
Della giunta uscente oltre Tienforti, solo Serena Fabbri si è ricandidata (con Santi), gli altri no. Come se in cinque anni un gruppo di lavoro che aveva vinto le elezioni si fosse sgretolato nelle mani del leader. Singolare il fatto che come avversario abbia proprio il suo vicesindaco.
“Negli ultimi anni non si condividevano più le decisioni, anche importanti, a livello di giunta”, spiega Tienforti, che però precisa “non mi va di parlare male. Mi sento di dire, in ogni caso, che quando c’è un gruppo bisogna condividere, non funziona fare tutto da solo”.
Per qualche anno sei stato iscritto al Pd? “Sì, poi ho cambiato idea perché non condividevo alcuni atteggiamenti. Non mi sono dimesso dalla giunta per rispetto alle 101 persone che mi avevano votato, anche se dopo il terzo anno sono stato molto tentato”. Del gesto che nei giorni scorsi ha visto vandalizzato il manifesto elettorale di ‘Vivo Gemmano’ dice: “indecente e vergognoso”. Alche la Baldassarri ha preso le distanze dagli autori. Cosa faresti di diverso da Santi? “Quello che vorrei è che i gemmanesi tornassero a lavorare alle grotte di Onferno, vorrei che non ci fosse più una cooperativa da fuori a gestire il sito. Vorrei che fossero i cittadini di Gemmano a formare una cooperativa per la conduzione delle grotte che desse lavoro ai ragazzi di qui. Vorrei che Gemmano tornasse ai gemmanesi”.
Il programma di Tienforti contempla anche la creazione di un museo sulla linea gotica, che valorizzi i sentieri naturalistici, usando fondi europei. Parole d’ordine dell’aspirante sindaco sono turismo e servizi. “Qui manca il medico di base, o meglio: lo abbiamo solo due volte a settimana. Noi di ‘Uniti per Gemmano’ lo vogliamo cinque giorni su sette”. Anche le Poste a Gemmano non sono sempre aperte. “Vogliamo trattare con la dirigenza affinché il servizio torni operativo dal lunedì al venerdì. Altri comuni come il nostro ci sono riusciti”.
Curiosità sulle amministrative a Gemmano: non c’è una lista dei 5Stelle, che il 4 marzo alle politiche hanno preso 200 voti (tanti per un comune della ‘Piccola grande Italia’). I più spiritosi sospettano che si siano intrufolati un po’ di quà, un po’ di là.
Accoglienza profughi, palazzo Garampi alla Lega: Sprar non comporta costi vivi per bilancio
(Rimini) “Il progetto Sprar non comporta costi vivi a carico del bilancio per i comuni italiani”. Lo ribadisce il comune di Rimini in risposta alla presa di posizione della Lega in sede di approvazione del bilancio consuntivo. “L’Amministrazione Comunale di Rimini - sottolineano da palazzo Garampi - è orgogliosa di aderire allo Sprar, il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati promosso e sostenuto dal Ministero dell’Interno. Lo ribadiamo, con convinzione, in risposta al consigliere della Lega Matteo Zoccarato, che in una nota stampa diffusa in mattinata ha messo nero su bianco le illazioni portate avanti ieri sera in consiglio, parlando di ipotetiche variazioni di bilancio stanziate dall’Amministrazione per l’ampliamento del progetto di accoglienza. Illazioni, usate come pretesto al solo scopo di giustificare e rafforzare una presa di posizione squisitamente politica. E’ doveroso però nei confronti dei cittadini fare chiarezza su un tema, quello dell’immigrazione, che al netto dei giudizi personali rappresenta – oggi e ancor più nel futuro - un fenomeno strutturale della nostra società e che quindi come tale va governato. E proprio per questo motivo l’Amministrazione non arretrerà su un progetto come lo Sprar che coinvolge i Comuni nella gestione dei richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale, evitando quelle imposizioni dall'alto che provano tensioni nelle comunità. Un sistema che consente di gestire e controllare in maniera diretta ed efficace il processo di accoglienza e di integrazione di quelle famiglie, di quelle donne e di quei bambini che fuggono dalla guerra, che cercano una via di uscita da situazioni drammatiche davanti alle quali troppo spesso fa comodo chiudere gli occhi. Lo Sprar è un progetto valido che consente di gestire il fenomeno dell’immigrazione e non di subirlo. Dunque il Comune di Rimini continuerà ad aderirvi, almeno fino a quando l’esecutivo a guida Lega deciderà di cancellarlo, magari per sostituirlo con mine e fili spinati ai confini. Politicamente e ideologicamente la si può pensare come si vuole, ma se si ci vuole limitare a guardare i conti economici tirati in ballo dal consigliere Zoccarato – tralasciando l’aspetto umanitario e umano evidentemente secondario per la Lega - il progetto Sprar non comporta costi vivi a carico del bilancio per i comuni italiani. Comporta invece impegno e capacità di fare rete”.
Diocesi, nuovi avvicendamenti tra parroci
(Rimini) Il vescovo di Rimini, Francesco Lambiasi, ha provveduto all'avvicendamento doi alcuni sacerdoti per rispondere alle necessità delle zone pastorali. (Rimini) Il vescovo di Rimini, Francesco Lambiasi, ha provveduto all'avvicendamento doi alcuni sacerdoti per rispondere alle necessità delle zone pastorali.
A Sogliano Borghi Roncofreddo, don Gino Gessaroli, già vicario parrocchiale a Sogliano, sostituisce don Giuseppe Vaccarini, quale parroco della parrocchia S. Cristoforo di Borghi. Don Giuseppe Arcangeli, attuale cappellano ospedaliero a Rimini, viene inserito nella comunità sacerdotale della zona di Sogliano collaborando alla vita pastorale insieme a don Gino e don Eugenio Facondini. Inoltre, affiancherà don Fernando Della Pasqua nella cura della parrocchia di Roncofreddo, quale "parroco in solido". Don Eugenio Facondini mantiene il suo incarico di parroco della parrocchia di S. Lorenzo di Sogliano, collaborando alla vita pastorale della zona insieme a don Gino e don Giuseppe.
Nella zona di Misano, don Giuseppe Vaccarini, già parroco della parrocchia S. Cristoforo di Borghi, sostituisce don Marzio Carlini. Don Giuseppe, insieme a don Roberto Zangheri e don Angelo Rubaconti, si prenderanno cura, quali "parroci in solido", delle due parrocchie di Misano Monte e Misano Mare.
All’ospedale di Rimini, don Marzio Carlini, già parroco della parrocchia Immacolata Concezione a Misano Mare, sostituisce don Giuseppe Arcangeli, nell'incarico di cappellano ospedaliero in Équipe con don Mirco Mignani e il diacono Marcello Ugolini.
Fiera, Ieg va avanti con quotazione in borsa: costituito team operativo
(Rimini) Ulteriore passo di Italian Exhibition Group SpA (IEG) verso la quotazione delle proprie azioni sul segmento STAR del mercato MTA di Borsa Italiana con la costituzione del gruppo di lavoro.(Rimini) Ulteriore passo di Italian Exhibition Group SpA (IEG) verso la quotazione delle proprie azioni sul segmento STAR del mercato MTA di Borsa Italiana con la costituzione del gruppo di lavoro.
Il team incaricato ha tenuto infatti nella giornata odierna la prima riunione operativa di avvio progetto (kick off meeting) durante la quale ha condiviso le strategie di consolidamento e sviluppo della Società e definito il calendario delle attività.
Il team è formato da Equita SIM, Intermonte SIM, ‘Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners’, BP – Boldrini Pesaresi & Associati, Barabino & Partners, PwC, Alantra. IEG, con la definizione di questo team, ha inteso avvalersi di professionalità di alto profilo in modo da garantire ai propri azionisti, e al territorio, tutta la necessaria attenzione all’operazione di apertura ai mercati azionari il cui percorso rimane al momento confermato nei tempi già in precedenza indicati.
Comune, approvate variazioni bilancio Galli e Aquila d’oro. Lega: troppi soldi per contenziosi
(Rimini) Con 17 voti favorevoli e 9 contrari il Consiglio Comunale ha approvato ieri sera la variazione di bilancio di previsione che prevede tra i vari interventi l’investimento di 450mila euro per il completamento scenografico e l’inquadramento scenico del Teatro Galli (camerini e attrezzature di scena). Si tratta dell’ultimo step necessario all’apertura del teatro che avverrà in autunno e rispettando le previsioni di spesa iniziali. La variazione inoltre prevede un incremento del fondo di riserva per circa 104 mila euro, che consentirà di dare copertura ad eventuali spese urgenti ed obbligatorie che potrebbero presentarsi in corso d’anno. L’accrescimento del fondo è stato possibile sia tramite le minori spese (economie a seguito di pensionamenti di personale a tempo indeterminato non programmati nel bilancio) sia grazie a maggiori entrate (circa 86mila euro riconosciuti al Comune come indennità di occupazione senza titolo in seguito ad una sentenza esecutiva riferita ad alcune aree in fregio al lungomare).(Rimini) Con 17 voti favorevoli e 9 contrari il Consiglio Comunale ha approvato ieri sera la variazione di bilancio di previsione che prevede tra i vari interventi l’investimento di 450mila euro per il completamento scenografico e l’inquadramento scenico del Teatro Galli (camerini e attrezzature di scena). Si tratta dell’ultimo step necessario all’apertura del teatro che avverrà in autunno e rispettando le previsioni di spesa iniziali. La variazione inoltre prevede un incremento del fondo di riserva per circa 104 mila euro, che consentirà di dare copertura ad eventuali spese urgenti ed obbligatorie che potrebbero presentarsi in corso d’anno. L’accrescimento del fondo è stato possibile sia tramite le minori spese (economie a seguito di pensionamenti di personale a tempo indeterminato non programmati nel bilancio) sia grazie a maggiori entrate (circa 86mila euro riconosciuti al Comune come indennità di occupazione senza titolo in seguito ad una sentenza esecutiva riferita ad alcune aree in fregio al lungomare).
La stessa delibera comprende anche il riconoscimento del debito fuori bilancio per far fronte alla recente sentenza del Tribunale di Bologna sul contenzioso tra Amministrazione comunale e un privato per i lavori di ristrutturazione dell’immobile Aquila d’oro. Una vicenda giudiziaria che prende spunto dagli interventi sull’immobile iniziati negli anni Novanta; dopo i vari gradi di giudizio e i ricorsi susseguiti negli anni, a gennaio 2018 la Corte di Appello di Bologna ha accolto le ragioni del privato, condannando il Comune al pagamento di 716mila euro. Trattandosi di sentenza esecutiva, la Corte dei Conti dispone che tale cifra sia riconosciuta come debito fuori bilancio; la somma è comunque del tutto coperta dal ‘fondo sentenze’ per cui l’Amministrazione ha accantonato complessivamente in bilancio 9 milioni di euro.
Il Consiglio ha poi approvato (17 favorevoli e 10 contrari) una ratifica di deliberazione di Giunta comunale dell’aprile scorso riguardante una variazione al bilancio legata al Progetto Tiberio. Infine, all’unanimità (25 favorevoli), è stata approvata la convenzione per la gestione de servizi di polizia stradale condotti dalle polizie municipali di Rimini, San Mauro Pascoli e dell’Unione dei Comuni della Valmarecchia per le zone di San Vito e Santa Giustina.
Prima della conclusione dei lavori, il Consiglio si è espresso anche sulla mozione presentata dal consigliere Carlo Rufo Spina dal titolo “Dagli atri muscosi, dai fori cadenti”, bocciata con 15 voti contrari, 7 favorevoli e 3 astenuti.
“Quasi 1 milione di euro per contenziosi”, fa notare il consigliere della Lega, Matteo Zoccarato. “Oltretutto si tratta di soldi che questa Amministrazione ci ha rimesso per cause che sono andate perse (tra queste, quella legata ai terreni di via Feleto dove sarebbe dovuta sorgere una delle famose microaree nomadi)”. Ma la nota più dolente sul fronte delle possibili ‘uscite’ è quella legata al progetto Sprar: “in tutti questi mesi da palazzo Garampi non hanno fatto altro che filtrare rassicurazioni sulla natura e sui costi di questo progetto, a parole totalmente a carico dello Stato. Peccato che a smentire i buoni propositi della Giunta Gnassi siano state proprio le variazioni di bilancio 2018” – aggiunge Zoccarato che fa riferimento alla “natura dei finanziamenti a monte di questa iniziativa. Per gli ulteriori 80 richiedenti asilo che Rimini si appresta ad ospitare, il Ministero dell’Interno erogherà €.1.390.000 spalmati su tre annualità. Facendo una mano di conti” – continua il leghista – “per ogni migrante, lo Stato ci riconosce circa 480 euro al mese per tre anni. È chiaro che la quota residuale necessaria per coprire tutte le spese legate al mantenimento e all’erogazione dei servizi di assistenza e integrazione di queste persone, sarà a carico del Comune di Rimini e quindi dei nostri cittadini.” Per la Lega l’adesione al progetto Sprar “non solo è un modo per legittimare il circuito viziato dell’accoglienza ma si sta rivelando, nei fatti, un capitolo di spesa del bilancio comunale che inevitabilmente sottrare risorse e servizi ai riminesi”.