Mercoledì, 06 Giugno 2018 09:17

6 giugno

Ladri nella hall | “Pochi vantaggi con la flat tax” | Piazzale Gramsci, come potrebbe essere

(Rimini) “L’Emilia Romagna rafforza il reddito di solidarietà, che diventa un vero e proprio reddito minimo. Già dal 2016 abbiamo introdotto un sostegno al reddito ed oggi lo andiamo a rafforzare. Da luglio aiuteremo 20.000 famiglie”. Così la consigliera regionale Nadia Rossi commenta l’approvazione del progetto di legge sul reddito di solidarietà (RES) di cui è firmatario.
“Ad oggi l’Emilia Romagna è la prima Regione in Italia ad introdurre un reddito minimo per i propri concittadini – annuncia Rossi –. L’assemblea legislativa ha approvato oggi in aula, con Movimento 5 Stelle al fianco del Pd e la Lega contraria, a differenza del quadro nazionale, una legge che prevede una misura di sostegno concreta e immediata per aiutare chi non arriva a fine mese. La proposta del Partito Democratico emiliano romagnolo è quella di rafforzare le misure nazionali e porre attenzione alle persone in difficoltà”.

A partire da quest’estate, la Regione Emilia Romagna erogherà un contributo economico aggiuntivo di 110 euro a single e famiglie già ammesse al reddito di inclusione nazionale (Rei).
“L’Emilia Romagna dimostra anche in questa occasione di anticipare i temi che a breve anche il Parlamento tratterà – prosegue Rossi –. Si tratta di un contributo economico, erogato mensilmente su una carta prepagata, che varia in base al nucleo familiare e alle risorse economiche. Questo reddito sarà accompagnato da un percorso personalizzato di reinserimento sociale e lavorativo. Fondamentale sarà l’aiuto dei Comuni, che saranno i nostri partner sui territori e avranno il compito di seguire i beneficiari del reddito minimo nel loro percorso di reinserimento”.
“Mentre il reddito di cittadinanza annunciato in questi mesi - conclude Rossi - al momento è solo un intento, il reddito di solidarietà nella nostra Regione è già realtà da oltre un anno ed ora è stato ulteriormente rafforzato. Mi auguro che anche a livello nazionale si prosegua per garantire le migliori misure al contrasto alla povertà, andando oltre gli slogan”.

(Rimini) “Noi candidati della Lista Vivo Gemmano, in quanto lista civica, siamo cittadini elettori di tutti i partiti che si sono presentati di recente alle elezioni politiche nazionali: di centro, di destra e di sinistra”, così gli esponenti della lista a sostegno del sindaco piddino Riziero Santi. “Come cittadini di Gemmano, in vista delle elezioni amministrative, ci siamo ritrovati insieme come persone "responsabili", sottoscrivendo un "contratto" che è il nostro programma elettorale. Siccome per una piccola comunità come la nostra riteniamo che ciò che conta di più sia la qualità delle persone, le loro competenze e la loro esperienza, abbiamo chiesto a Riziero Santi di rappresentarci come candidato Sindaco. Apprezziamo che nessuna forza politica abbia voluto strumentalizzarci a propri fini di partito. Noi non avremmo gradito. Anche questo è un tratto distintivo della nostra proposta che muove da una dichiarazione di principi che apre il testo del nostro "contratto", che dice: La lista Civica "Vivo Gemmano" non ha connotazioni partitiche. La lista nasce da una visione condivisa del bene pubblico, di comunità e di solidarietà, che trova ispirazione nei valori della Carta Costituzionale: lavoro, pace, diritti civili, democrazia, partecipazione, libertà. Lavoreremo per l'integrazione sociale, la valorizzazione delle donne e dei giovani nei ruoli di responsabilità istituzionale e associativa, per favorire le forme di sussidiarietà e di cooperazione a tutti i livelli, e per la contaminazione delle esperienze sociali e culturali”.

(Rimini) Ancora più Reddito di solidarietà in Emilia-Romagna, che potrà essere richiesto da un maggior numero di persone, verrà erogato per più tempo e anche l’importo potrà crescere. L’Assemblea legislativa ha infatti approvato i nuovi criteri per l’accesso alla misura di sostegno ai nuclei famigliari in forte difficoltà economica approvata dalla Regione nel 2016 e operativa dal settembre scorso. Il provvedimento si è reso necessario per integrare il RES con il sistema di norme previste a livello nazionale dal Reddito in inclusione (Rei), la nuova misura nazione di contrasto alla povertà che da luglio amplierà la platea dei beneficiari. Il via libera dell’Aula al provvedimento legislativo, proposto da Pd, Sinistra italiana, Gruppo misto/leu, è arrivato con 30 voti favorevoli, 10 contrari, zero astenuti. Il Rei eliminerà i vincoli riferiti alla composizione del nucleo familiare (presenza di figli minori, donne in gravidanza, disabili, disoccupati over 55) e gli unici requisiti di accesso diventeranno quelli di natura economica, oltre alla residenza e durata del diritto di soggiorno. Sostanzialmente, il contributo regionale andrà ad integrare quello statale, rendendo disponibile per le famiglie assegnatarie quote più rilevanti.
Con le nuove regole, il Res (contributo regionale) - finanziato dalla Giunta guidata dal presidente Stefano Bonaccini con 33 milioni di euro per il 2018 e 35 per il 2019 - varierà in base al numero dei componenti della famiglia secondo la scala di equivalenza Isee (parametro che permette di confrontare situazioni familiari differenti). Le novità più significative per l’accesso al contributo riguardano dunque i nuovi limiti di reddito e patrimoniali: dichiarazione Isee (indicatore della situazione economica complessiva) la cui soglia viene innalzata fino a un massimo di 6.000 euro l’anno (attualmente 3.000 euro); patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20.000 euro; patrimonio mobiliare (depositi, conti correnti) fino a un massimo di 10.000 euro. Si modifica inoltre la durata del contributo che viene estesa a 18 mesi anziché 12 come successo finora.
“Le misure contro la povertà estrema- spiega la vicepresidente e assessore al Welfare, Elisabetta Gualmini- diventano un livello essenziale delle prestazioni, questo è il passaggio più importante. Un nuovo pilastro del nostro welfare, universalistico e trasversale, parallelo a quello dei servizi tradizionali per lo più organizzati secondo target e segmenti di popolazione”.

“I nostri Comuni- prosegue- stanno portando avanti questa rivoluzione con grande impegno e grande sforzo per poter offrire ai cittadini di questa regione un aiuto concreto in un momento di grave e seria difficoltà. Stiamo incontrando i cittadini che già stanno ricevendo il Reddito di solidarietà, una misura che solo 3 anni fa non esisteva a beneficio di migliaia di famiglie e anziani che oggi stanno ricevendo questo aiuto. Ci rende fieri e orgogliosi aiutare chi ne ha realmente bisogno, a recuperare una propria dimensione sociale e lavorativa- prosegue la vicepresidente- a condizioni ben precise e per un periodo limitato, a fronte di un impegno specifico”.
“Equità e uguaglianza- conclude la vicepresidente Gualmini- si raggiungono con soluzioni innovative, sperimentando e mettendo alla prova servizi e politiche nuove, spesso molto complesse, soprattutto se l’obiettivo è che quello di ritagliarle a misura di ogni singolo nucleo familiare, senza mai indietreggiare e fermarsi”.
Con le modifiche approvate dall’Assemblea legislativa, in base ai requisiti di accesso, che diventano gli stessi rispetto al Rei (il provvedimento nazionale), la misura regionale andrà ad integrare il contributo economico alle famiglie previsto dallo Stato con una somma fissa, ancora da definire, erogabile per 18 mesi e rinnovabile per altri 12.

Come in precedenza, l’accesso al Res è subordinato alla partecipazione ad un progetto di inserimento sociale e lavorativo concordato e sottoscritto dai beneficiari, con l’obiettivo di superare povertà o rischio di marginalità. Con il nuovo provvedimento, agganciato alla misura nazionale del Reddito di inclusione, viene dunque superato il regolamento per l’accesso al Res adottato dalla Regione nel 2017.Non cambia la collaborazione tra i Servizi sociali comunali e i Centri per l’impiego, il ruolo dei Comuni e dell’Inps, l’erogazione del contributo tramite carta prepagata delle Poste italiane e le modalità per accedere al Rei e al Res, basterà infatti fare un’unica domanda, da presentare ai Servizi sociali dei Comuni la cui ammissibilità verrà successivamente valutata dall’ Inps.

Nei primi 8 mesi di operatività del RES attivato dalla Regione (fino a 400 euro al mese per nuclei famigliari composti da 5 persone, su carta ricaricata dell’importo) le domande inoltrate dai cittadini ai Servizi sociali del proprio Comune di residenza sono state complessivamente 21.238 su una popolazione residente di 997.372 persone. A livello territoriale il maggior numero di richieste si è registrato a Bologna con 4.765 domande, segue Modena (4.263 domande), poi Reggio Emilia (2.224), Ravenna (2.129), Ferrara (1.793), Parma (1.722) e Rimini (1.772), Forli'-Cesena (1.490) e Piacenza (1.080)./Ti.Ga.

(Rimini) A maggio l’aeroporto Fellini di Rimini ha registrato 25.366 passeggeri commerciali (+14,3% rispetto a maggio 2017), mentre da inizio anno il volume dei passeggeri commerciali è pari a 74.291 (+7,6% rispetto allo stesso periodo del 2017). Il fatturato consolidato del gruppo Airiminum nei primi cinque mesi dell'anno è pari a 2.164.047 euro (+2,5% rispetto allo stesso periodo del 2017). Questi in sintesi i dati diffusi oggi dalla gestione dello scalo di Miramare.
L'aviazione generale, invece, ha registrato nel mese di maggio movimenti pari a 178 (-8,7 % rispetto allo stesso periodo del 2017) e 323 passeggeri (-6,4 % rispetto all'anno precedente).
Il fatturato complessivo consolidato del Gruppo Airiminum nel mese di maggio è stato pari a 718.014 euro (circa 28 euro a passeggero), sostanzialmente in linea con il volume registrato nello stesso periodo del 2017 (registrando un decremento pari a -0,5%).

Nei primi cinque mesi del 2018, invece, con riferimento all'aviazione commerciale i passeggeri transitati presso lo scalo Federico Fellini sono stati 74.291 (+7,6 % rispetto al 2017) e i movimenti pari a 504 (-1,2 % rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente); con riferimento all'aviazione generale si sono registrati 628 movimenti (-7,4 % rispetto al 2017) e 899 passeggeri (-15,7 % rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente).
I passeggeri complessivi transitati presso lo scalo nel 2018 quindi sono stati pari a 75.190 (+7,3 % rispetto al 2017).
Il fatturato complessivo a livello consolidato del Gruppo Airiminum è stato pari a 2.164.047 euro(circa 28,8 euro a passeggero), con un aumento di +2,5% rispetto allo stesso periodo del 2017.
Gli investimenti commerciali per la promozione dei voli presso l'Aeroporto Fellini a favore delle compagnie aeree, sotto forma di sconti e altre promozioni, sono stati pari a 376.760 euro (circa 5,1 euro a passeggero), che corrisponde a circa il 17,4% del fatturato complessivo del Gruppo.

(Rimini) Sold out per la festa dedicata del teatro Galli: esauriti i 700 posti per la visita guidata al cantiere del Teatro Galli, in programma domenica 10 giugno.
Vista l'eccezionale risposta dei riminesi e le tante richieste rimaste inevase per la giornata di domenica 10, il cantiere del teatro Galli verrà aperto anche nella giornata di domenica 17 giugno, a partire dalle ore 16. Le prenotazioni già arrivate ma eccedenti il numero di posti per la prima giornata del 10 giugno, slittano automaticamente in testa per la nuova apertura del 17 giugno.
Come prenotare? Gli ingressi completamente gratuiti possono essere prenotati (fino a un massimo di due posti a prenotazione) mercoledì 6 giugno (ore 9-13), giovedì 7 giugno (ore 14-17) e venerdì 8 giugno (ore 9-13) esclusivamente chiamando il numero di telefono dedicato 0541 704287 negli orari d'apertura al pubblico all'Ufficio relazioni con il pubblico di piazza Cavour o recandosi personalmente presso gli uffici dell'Urp in piazza Cavour.

(Rimini) Sono persone adulte, spesso sopra i cinquant’anni di età, che hanno esperienze professionali anche durature alle spalle ma fuori dal mercato del lavoro ormai da anni. E a questo si aggiungono fragilità particolari, legate alla sfera sociale e sanitaria, frutto spesso di separazioni o di situazioni famigliari delicate. E’ questo l’identikit degli uomini e delle donne (in maggioranza) presi in carico dall’Equipe Multi professionale composta da Centro per l’Impiego, Comune di Rimini e Asl Romagna a cui è dedicato un progetto specifico oggetto dell’accordo di programma discusso questa mattina in V commissione consiliare. L’accordo di programma è inserito nel piano integrato triennale di Rimini nord in attuazione della Legge Regionale 14 del 2015 “a sostegno dell’inserimento lavorativo e dell’inclusione sociale delle persone in condizione di fragilità e vulnerabilità, attraverso l’integrazione tra i servizi pubblici del lavoro, sociali e sanitari”.
Interventi che sono finanziati dalla Regione attraverso il fondo sociale europeo e che per il triennio 2018/2020 ha destinato al distretto di Rimini Nord risorse pari a 1.151.903 euro, a cui si aggiunge una compartecipazione dei Comuni di circa 115mila euro e 30 mila euro del Fondo Sanitario regionale.

A Rimini sono 179 le persone coinvolte in questi progetti integrati e presi in carico dall’Equipe Multi professionale, di cui la metà (89) sono già al lavoro nelle aziende del territorio. Le fasi del progetto prevedono a seconda delle necessità dell’individuo percorsi di formazione e orientamento ma soprattutto, sulla base delle specificità della realtà riminese, si è investito sui tirocini e sulla fase di accompagnamento al lavoro. Questo perché la tipologia di persone seguite negli ultimi anni ha già maturato competenze sufficientemente solide per affrontare un tipo di lavoro che rispetto alle loro esperienze non necessita di ulteriore approfondimento.
Infine gli interventi previsti dalla legge regionale saranno una importante risposta da utilizzare anche in quei progetti che i Servizi Sociali devono creare con i nuclei beneficiari delle misure di contrasto alla povertà, sia nazionali sia regionali. “Ci stiamo lentamente riprendendo da una crisi economica internazionale che tra le conseguenze ha avuto quella di produrre un numero di disoccupati ‘qualificati’, cioè con un’esperienza lavorativa alle spalle. Persone con un passato professionale che devono far fronte a problematiche sociali o sanitarie che la crisi ha contribuito a peggiorare – commenta il vicesindaco con delega al sociale Gloria Lisi – Questo lavoro in coprogettazione con la persona e l'integrazione dei servizi e della comunità dà la possibilità di fornire una risposta mirata alle esigenze delle persone prese in carico: mettiamo la persona al centro, nella prospettiva di quel welfare delle capacità in cui crediamo e investiamo, ma che può contare su un’equipe in grado di arginare le vulnerabilità e valorizzare le potenzialità”.

(Rimini) A seguito dell'incontro di ieri con le lavoratrici del punto vendita di Mercatone Uno di Coriano, il sindaco Domenica Spinelli ha immediatamente convocato un incontro congiunto con le rappresentanze sindacali. Incontro che si è tenuto questa mattina presso la sala Isotta grazie alla disponibilità di Massimiliano Gabrielli di CGIL-Filcams e a Luigi D'Alessandro della CislL.

I rappresentanti sindacali hanno esposto chiaramente la situazione che va a profilarsi con l'eventuale attuazione del piano di acquisizioni presentato il primo di giugno a Bologna. Domenica Spinelli (sindaco e assessore alle attività produttive di Coriano ): "Ho raccolto le forti perplessità delle dipendenti a fronte del grandissimo ridimensionamento delle assunzioni che, per Coriano, ridurrebbe a sole 4 dei 32 dipendenti i reintegri nella nuova società. Ho pertanto chiesto un incontro urgente alla Regione nella persona dell'Assessore Palma Costi, che ho sentito telefonicamente già nella giornata di ieri, per affrontare il caso unico ed anomalo che si presenta nella nostra provincia. Alla Regione ho proposto di convocare al tavolo anche le aziende interessate alla trattativa per poter rendere subito utile il confronto."

Martedì, 05 Giugno 2018 14:54

Domus chirurgia, al termine il restauro

(Rimini) Si sta avviando a conclusione l'intervento di restauro e messa in sicurezza delle strutture architettoniche del complesso archeologico in piazza Ferrari, meglio conosciuto come la domus del Chirurgo.
Si tratta, a dieci anni dalla sua inaugurazione del dicembre 2007, del primo passo di un programma di campagne di restauro voluto dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì - Cesena, Rimini che ha avuto inizio, sostenuta da un finanziamento statale, nel mese di febbraio per arrivare a concludersi in questi giorni.

Un intervento di grande perizia che - condotto dagli operatori della ditta esecutrice, l'Etra snc di Lugo sotto la direzione di Annalisa Pozzi, referenti per il restauro Elena Cristoferi e Mauro Ricci - sta riportando all'antico splendore gran parte degli affreschi della domus del Chirurgo. Un intervento di restauro che è stato condotto anche in orario di apertura del sito e alla presenza del pubblico costituendo un ulteriore motivo di interesse alla visita del complesso che, anche grazie a questi interventi, manterrà intatto il proprio valore.
Sono stati 29.916 i biglietti cumulativi staccati per l'ingresso alla domus e, il biglietto è unico, al Museo della Città nei primi cinque mesi del 2018, gran parte dei quali, ben 17.310, a ragazzi.

(Rimini) Portare a conoscenza dei cittadini i sintomi dell'infarto e dell'ictus e l'importanza di attivare immediatamente il 118 per accedere tempestivamente alle cure. Con questo obiettivo l'Azienda Usl della Romagna sta lanciando in questi giorni la nuova campagna informativa ‘Con il cuore, con la testa’.
La campagna - realizzata con la generosa collaborazione, in qualità di testimonial, di Raoul Casadei, che presta il proprio volto e la propria voce per veicolare il messaggio, è stata presentata stamattina in una conferenza stampa a Ravenna con la partecipazione dello stesso Maestro Raoul Casadei, del direttore generale Marcello Tonini, del direttore sanitario Stefano Busetti, del direttore del dipartimento di Malattie Cardiovascolari dell'Ausl Giancarlo Piovaccari, del direttore del programma aziendale Stroke – Ictus Pietro Querzani e del direttore del Dipartimento di Emergenza Urgenza dell'Ausl Maria Pazzaglia.
Il messaggio fondamentale è che in caso di infarto e di ictus, chiamare subito il 118 al manifestarsi dei primi sintomi, può significare evitare la morte e ridurre gli esiti invalidanti delle patologie. E' dunque importante per tutti conoscere i sintomi e agire di conseguenza.
In caso di ictus il campanello d'allarme deve scattare se si sente, o si nota in qualcuno, un dolore alla testa intenso e insolito, bocca storta e difficoltà a parlare, un lato del corpo più debole, difficoltà visiva e di equilibrio.
In Romagna, ogni anno, si registrano circa 2.100 ictus ischemici. Di questi l'80 per cento rappresenta un primo episodio, il 20 per cento una recidivia. Circa il 30 per cento dei pazienti con ictus si reca in Pronto Soccorso con mezzi propri, senza attivare il 118, con un conseguente allungamento dei tempi di intervento da parte dei sanitari.

Il dottor Querzani ha spiegato che attualmente vi sono due modalità per intervenire sull'ictus: una modalità farmacologica, iniettando per via endovenosa una farmaco che elimina il trombo, o in via endovascolare, cioè rimuovendo l'ostruzione per via meccanica. "Prima il paziente arriva in ospedale e, ovviamente, maggiori possibilità di successo hanno queste tecniche" ha concluso il professionista.
Se invece si avverte un dolore toracico prolungato, difficoltà a respirare, sudorazione intesa e dolore agli arti superiori potrebbe invece essere un INFARTO MIOCARDICO ACUTO.
Per quanto attiene a questa patologia, annualmente sono circa 2.000 i casi che si verificano nel territorio romagnolo. La maggior parte di questi casi, grazie all'attivazione della catena del soccorso, e ad un intervento il più possibile tempestivo, ha esito positivo. L'arrivo del paziente entro le prime tre ore dal momento dell'infarto porta la mortalità a meno del 5 per cento. "Anche nel caso dell'infarto – ha precisato Piovaccari – prima si attiva il 118 e migliori sono i risultati. Per questo è importante non recarsi in ospedale con i propri mezzi, ma attivare subito i mezzi di soccorso".
In tutto questo, ovviamente, il 118 è fondamentale: "Tutti i mezzi di soccorso sono dotati, oltre che di defibrillatore, di elettrocardiografo con possibilità di trasmetterne l'esito in ospedale in modo che la struttura ospedaliera di destinazione sia in grado di attivarsi per gli interventi più appropriati nell'attesa dell'arrivo del paziente in ospedale – ha concluso la dottoressa Pazzaglia -. Purtroppo, invece, ancora un 30 per cento dei pazienti affetti da queste due gravi patologie arriva in ospedale con i propri mezzi. Per questo è importante la campagna 'Con il cuore, con la testa' ed è importante avere un testimonial come Raoul Casadei, perché i romagnoli credono ai romagnoli".
Il dottor Busetti he evidenziato che "quando un cittadino sente sintomi che possono sembrargli gravi è bene che chiami il 118: nell'ambito del successivo colloquio col personale sanitario della centrale operativa si chiarirà il tipo di intervento più appropriato".

Ringraziamenti al Maestro Casadei dal direttore generale Tonini, il quale ha detto: "L'importanza di questa iniziativa è denotata anche dal fatto che tante persone di qualità si sono messe insieme e sono convinto che i risultati saranno positivi e importanti. La sanità emiliano romagnola e romagnola sono già di un buon livello ma dobbiamo fare tutto il possibile per migliorarla ulteriormente".
"Sono felice e onorato di partecipare a questa campagna – ha detto il Maestro Raoul Casadei – perchè mi sono reso conto, anche come esperienza personale, di quanto sia importante attivare tempestivamente i mezzi di emergenza. E' importante che le persone sappiano riconoscere i sintomi e che chiamino il 118... Parola di Raoul".
La campagna è costituita da un manifesto – locandina, da due pillole video e altrettante pillole audio, che riportano i principali sintomi dell'Infarto e dell'ictus e l'invito a chiamare immediatamente il 118 in presenza di uno solo o più dei sintomi descritti.
Il manifesto-locandina verrà distribuito in tutte le strutture sanitarie dell'Ausl Romagna, anche attraverso i monitor aziendali dove disponibili nelle sale d'aspetto. Si stanno inoltre prendendo contatti coi medici di famiglia.