Lunedì, 11 Giugno 2018 07:23

Gemmano, Santi si conferma sindaco

(Rimini) Il sindaco uscente, Riziero Santi, è stato confermato dagli elettori di Gemmano, ieri ai seggi. I risultati sono stati confermati nella notte. Santi, dirigente del Pd riminese, a capo della lista Vivo Gemmano, ha ottenuto 362 voti. Lo sfidante, suo ex vicesindaco, Manuel Tienforti, sostenuto dalla lista Uniti per Gemmano, sostenuta apertamente sia da Forza Italia sia dalla Lega di Salvini, ha ottenuto 260 voti. Terza, la professoressa del liceo Volta di Riccione, Daniela Baldassarri, candidata sindaco dalla lista Gemmano per tutti, ha raccolto 36 voti. Dalla prefettura segnalano che sono stati 658 in totale i voti validi arrivati ai candidati sindaco, sei le schede bianche, quattro quelle nulle.

Sabato, 09 Giugno 2018 09:19

9 giugno

Profughi in hotel, Rinaldis da Giletti | Molo a numero chiuso | Sette quintali di rifiuti pescati al largo di Rimini

(Rimini) A metà settimana la giunta del comune di Rimini ha votato il piano definitivo per arrivare entro fine anno alla chiusura del campo nomadi del ‘fuori legge’ via Islanda. Unici i nuclei familiari da sistemare, cinque hanno ‘accettato’ di andarsene in appartamento, sei (in totale 32 persone, con 7 bimbi e 3 anziani) andreanno nelle micro aree definite con l’atto di palazzo Garampi. La Lega ha già annunciato ferrea resistenza, anccanto al comitato ProRimini, alla delibera, invitando cittadini e residenti a presentare le osservazioni entro i 45 giorni dalla pubblicazione.

Le aree individuate per accogliere i moduli abitativi sono quelle di via Montepulciano, la più ampia per cui ospiterà il nucleo più corposo di nomadi, via Cupa a Corpolò, via Orsoleto (all’altezza di via delle Malte), via Feleto e via della Lontra alla Grottarossa. La delibera specifica che ogni micro area avrà un unico capofamiglia quale soggetto responsabile, che si assumerà obblighi giuridici e impegni.

(Rimini) Non solo compiti e interrogazioni, gli studenti del Serpieri hanno chiuso l’anno scolastico adottando a distanza diciotto bambini, grazie agli oltre 5mila euro raccolti con l’iniziativa pro Avsi proposta da alcuni insegnanti.
“Aprile 2018, il liceo Serpieri è in fermento, è nel vivo del percorso scolastico che ogni anno coinvolge quasi 1200 ragazzi”, racconta lo studente Matteo Trisolini della terza A. “Ogni professore è immerso nella solita frenesia dettata dalla volontà di concludere il programma didattico entro fine anno. Superando però i limiti imposti dagli schemi scolastici e motivate dalla convinzione che l’istruzione vale anche a livello della formazione caratteriale, alcune professoresse decidono di portare avanti un’iniziativa che esiste a scuola da un paio di anni: proporre adozioni a distanza nelle classi. Si tratta di un progetto con il quale si tenta di coinvolgere gli alunni a donare una parte dei propri risparmi per adottare un bambino che vive in condizioni difficili, al quale mancano le risorse necessarie per una vita dignitosa. Con la cooperazione di Avsi (organizzazione che si occupa di progetti di sviluppo nei paesi in emergenza, Avsi.org) le insegnanti hanno coinvolto in particolare la 3^A dello scientifico e altri ragazzi dell’artistico. Puntando sulla loro decisione di voler prendere parte ad una iniziativa di grande valore morale, hanno incaricato i ragazzi di queste classi a diffondere il progetto in tutto l’istituto, con l’intenzione di coinvolgere il maggior numero possibile di persone. Si è trattato di un grande lavoro di esposizione e di convinzione da parte di studenti verso altri studenti. La risposta è stata particolarmente positiva: dagli alunni del Serpieri è stata raccolta una cifra utile per 18 adozioni (oltre 5000 euro). Un successo notevole e di grande merito che ci fa ben comprendere come l’importanza della scuola non valga solamente sul versante della formazione culturale, ma anche (e soprattutto) sulla costruzione di valori come la solidarietà”.

(Rimini) “Abbiamo letto con cura la Relazione Europea sulla Droga e purtroppo non ci stupisce la posizione dell’Italia nella classifica del consumo di sostanze. Al terzo posto per consumo di marijuana e al quarto per quello di cocaina, ovvia conseguenza nel nostro Paese di una sempre più diffusa accettazione e normalizzazione dell’uso di queste sostanze”. Così commenta il presidente della comunità di San Patrignano Antonio Tinelli.

“I dati di San Patrignano ci dicono che l’87% di chi entra in comunità ha iniziato con la cannabis e il 90% ha consumato, fra le altre sostanze, cocaina. Allo stesso tempo, pur assistendo a un consumo di eroina minore rispetto agli anni ’90, stiamo notando una recrudescenza del fenomeno con il ritorno a questa sostanza, compresa l’assunzione per via iniettiva. La Relazione ci dice ancora una volta quando sia importante vigilare nella maniera più attenta possibile il fenomeno, ancor più alle porte della stagione estiva in cui negli ultimi anni, in nome del divertimento sfrenato, si sono registrati tragici fatti di cronaca. Siamo fortemente preoccupati per le tendenze negli altri Paesi europei dove le morti per overdose sono in crescita, ma ancor più da quanto avviene Oltreoceano. Negli Stati Uniti, le cui tendenze spesso raggiungono l’Europa con qualche anno di ritardo, si sta registrando un aumento incredibile dell’uso di Fentanyl e dei suoi derivati, oppioidi sintetici 100 volte superiori alla morfina”.

Per questi motivi “dobbiamo tornare a trattare il problema droga e tossicodipendenza, che in Italia riguarda sempre più i giovani, come emergenza nazionale, ideando una politica di contrasto e prevenzione alle dipendenze puntuale, con il nuovo Governo chiamato a esplicitare la sua linea e a dare, quanto prima, una politica di indirizzo al Dipartimento Antidroga italiano che promuova come soluzione, in maniera decisa, l’orientamento al recupero. Ben lieti di leggere come la Relazione Europea abbia sottolineato l’importanza della prevenzione, ci auguriamo che lo stesso faccia il Governo italiano, investendo risorse ed energie. San Patrignano con i suoi ragazzi al termine del percorso, incontra ogni anno circa 50mila studenti di tutta Italia offrendo loro storie che possano rafforzare il loro senso critico e cambiare la loro percezione del rischio rispetto al problema. Si tratta di giovani curiosi di saperne di più e di confrontarsi con chi conosce questo argomento. Ci auguriamo che questa attività possa essere sempre più sostenuta dalle istituzioni, dando così una risposta costruttiva e un sostegno quanto mai puntuale al bisogno di prevenzione richiesto dalle famiglie e dalla scuola”.

(Rimini) Questa mattina a Cattolica è stato inaugurato il primo punto d ascolto per donne e minori vittime di violenza in provincia di Rimini. Il progetto si chia ‘Una stanza tutta per sé’ e ha sede nella tenenza di Cattolica dei carabinieri. Presenti il procuratore della Repubblica, Elisabetta Melotti, il comandante provinciale dei carabinieri di Rimini, Giuseppe Sportelli, il vicario del prefetto Chiara Pintor, il vicario del questore Enrica Bonini, le rappresentati del Soroptimist International Leila Picco e Anna Maria Balli Tasini, l’associazione “Rompi il Silenzio” di Rimini, i rappresentanti dei servizi e degli sportelli territoriali antiviolenza del comune di Rimini e dell’Asl Romagna di Rimini e di alcuni insegnanti ed alunni del Liceo Volta-Fellini di Riccione.
L’evento rientra nel progetto denominato ‘Una Stanza tutta per Sé’, promosso, su scala nazionale, dall’associazione “Soroptimist International d’Italia” d’intesa con il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, che mutuando il nome dalla celebra opera della scrittrice inglese Virginia Wolf, si prefigge di fornire all’interno delle strutture dell’Arma uno spazio accogliente per tutte le vittime di episodi di violenza di genere.
Alla pratica realizzazione dell’iniziativa a livello locale, oltre ai vertici provinciali dell’Arma dei Carabinieri e ai membri della locale sezione di Soroptimist, hanno entusiasticamente collaborato anche gli studenti del Liceo Artistico “Volta-Fellini” di Riccione che, nell’ambito delle proprie attività curriculari (all’interno dell’alternanza/lavoro), si sono confrontati in un concorso grafico finalizzato a fornire la progettazione definitiva dell’ “Aula per le audizioni” ed in particolare alla sua dotazione di alcune rappresentazioni grafiche onde rendere ancora più accogliente la struttura che da quest’oggi sarà operativa presso il Comando dell’Arma di Cattolica.

Tra i tanti studenti partecipanti al concorso, sono state quattro ragazze ad aver ricevuto l’onore di esporre le proprie “opere” all’interno della Stanza, ed in particolare la prima classificata, la giovane Bianca Donati che ha realizzato un dipinto raffigurante una natura primaverile, metafora della rinascita dopo le situazioni di difficoltà che spesso le vittime di violenza sono chiamate a vivere, ma sempre ed in piena sintonia con la celebre frase del cantautore statunitense Eddie Vedder: “Non importa quanto freddo sia l’inverno, dopo c’è sempre la Primavera”, iscrizione appunto riportata sullo sfondo dell’opera.
A testimonianza della effettiva qualificazione dell’evento come di un “progetto di comunità”, hanno inoltre preso parte all’allestimento della struttura, anche diversi esercenti della zona che, oltre ad “arredare” l’Aula con del mobilio a basso impatto visivo – per favorire una maggiore distensione in chi è chiamato in situazioni di stress a rapportarsi con la denuncia – hanno dotato la struttura di un sistema di video-ripresa (utile nelle circostanze nelle quali i militari dell’Arma saranno chiamati, d’intesa con l’Autorità Giudiziaria, a verbalizzare le vittime di situazioni di violenza) nonché di una piccola area giochi finalizzata a rasserenare i bambini che talvolta, purtroppo, possono trovarsi in compagnia dei denuncianti di tali gravi fatti di reato.
Un’iniziativa – come già ricordato, avviata per la prima volta sul territorio della provincia di Rimini – che testimonia ancora una volta l’attenzione dell’Arma dei Carabinieri sul fronte della lotta ad ogni forma di violenza di genere, aspramente combattuta anche nel territorio di questa provincia.

(Rimini) Questa mattina, la Squadra Mobile ha arrestato a Rimini un trafficante di stupefacenti di origini albanesi ricercato in Germania. H.S., di anni 37, faceva il “corriere” tra l’Albania e la Germania per conto di un sodalizio criminale albanese che aveva messo in piedi in Baviera un traffico di cocaina alquanto redditizio. La polizia federale tedesca ha smantellato durante la scorsa primavera la rete di trafficanti: H.S., colpito nel frattempo da un mandato di arresto europeo, era riuscito a far perdere le sue tracce e si era trasferito a Rimini, nella zona di Torre Pedrera.

Il rintraccio e la cattura del ricercato è avvenuta grazie a una perfetta sinergia fra gli organi inquirenti di Italia e Germania attraverso la partecipazione del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia del Ministero dell’Interno. Gli uomini della Squadra Mobile, all’esito di numerosi servizi di osservazione e appostamento nella zona di Torre Pedrera dove l’albanese era stato segnalato dalle autorità tedesche, sono stati in grado di localizzare il ricercato che aveva preso in fitto un appartamento e svolgeva saltuariamente attività lavorativa in un locale di Viserba. Tratto in arresto, l’albanese è stato tradotto presso il carcere di Rimini a disposizione della Corte di Appello di Bologna, in attesa di essere consegnato alle autorità tedesche.

(Rimini) Sul tema della chiusura del campo nomadi di via Islanda interviene il consigliere comunale di Rimini Attiva Kristian Gianfreda. “Idibattiti e le dichiarazioni della politica sono concentrati sul tema dei luoghi, delle aree”, fa notare. “Elemento sicuramente importante, ma credo ci sia un argomento sottovalutato nel programma approvato dalla giunta di Rimini: il cosidetto 'contratto' tra Ente pubblico e le 6 famiglie riminesi di etnia sinti. L'inclusione, l'integrazione ha sì a che fare con la sistemazione fisica di queste 32 persone in 5 spazi all'interno della città, ma sono fondamentali per la riuscita di questo progetto le regole, gli accordi e le conseguenze concrete a cui i contraenti si impegnano. Via Islanda, così come fino al 2001 via Portogallo, era un non luogo per Rimini. Uno spazio verso il quale non ci si rivolgeva o si chiudevano letteralmente i due occhi. In mancanza di una decisione della politica su spazi dedicati, si tollerava una situazione intollerabile dal punto di vista sociale e sanitario. I pregiudizi erano il condimento a questo stato di fatto. E non parlo solo dei pregiudizi verso le famiglie Sinti, ma anche di queste stesse verso gli altri riminesi. Valorizzare e tutelare la propria identità è un valore fondamentale e non negoziabile; ma questo prende vita, forza, vigore se si apre agli altri, e non si chiude in se stesso creando enclave, tribù. Di errori ne sono stati fatti tanti, da entrambe le parti. Sono intervenute leggi- quella europea, quella regionale- ma di fondo il programma del Comune di Rimini apre la porta a un'idea rivoluzionaria: guardarsi in faccia e costruire un confronto alla pari, rispettando un corpus di doveri, salvaguardo una serie di diritti, non prevaricando una cultura sull'altra ma dialogando nel quotidiano. Il contratto è la chiave di questa rivoluzione: dall'obbligo di frequenza della scuola, al pagamento di un canone d'affitto, alla pulizia dela microarea, si stabilisce una relazione inedita per queste famiglie, finora 'invisibili' e che per certi aspetti esse stesse volevano rimabere 'invisibili'. Violare le regole porterà a delle conseguenze, questo è il fondamento della convivenza sociale, a cui tutti devono sottostare, senza eccezioni. Questa credo sia l'unica strada perché in futuro si evitini la vergogna delle mille vie islanda d'Italia e d'Europa, basate su pregiudizi bilaterali e visioni politiche facili ma miopi”.

Venerdì, 08 Giugno 2018 14:12

Economia, export in crescita nel 2017

(Rimini) “I dati consolidati confermano il trend positivo e in crescita per l'export nei territori Forlì-Cesena e Rimini e, in generale, in tutta l'Emilia-Romagna - dichiara Fabrizio Moretti, Presidente della Camera di commercio della Romagna -, non solo per quanto riguarda i volumi delle esportazioni, è anche aumentato il numero delle imprese che operano sui mercati esteri. Ritengo che l'impegno dell'ente camerale nell'elaborazione e diffusione dei dati sia un servizio utile al territorio per il monitoraggio e la valutazione dell'evoluzione delle variabili economiche del territorio. Mi preme evidenziare anche l'impegno del sistema camerale emiliano-romagnolo nel sostenere le imprese nel loro percorso di internazionalizzazione: Camere di commercio e Regione Emilia-Romagna promuovono la seconda edizione del progetto Promozione export e internazionalizzazione intelligente, approvato dal Ministero dello Sviluppo Economico per il triennio 2017-2019, attraverso la concessione di contributi, per oltre un milione di euro. Il bando rimarrà aperto fino al 2 luglio 2018 per supportare le imprese che vogliono approcciare per la prima volta i mercati esteri o che già esportano ma in modo soltanto occasionale. La Camera di commercio della Romagna, inoltre, ha messo a punto un pacchetto di interventi, consistenti in attività di formazione generale sulle tematiche di base in tema di internazionalizzazione – seminari tecnici e giornate paese e assessment personalizzato gratuito, che consentono anche benefici per la partecipazione al bando."
Nell'anno 2017 nel sistema aggregato Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) le esportazioni ammontano a 5.907,9 milioni di euro mentre le importazioni raggiungono quota 2.718,4 milioni di euro; il saldo commerciale (differenza tra esportazioni e importazioni) risulta pertanto ampiamente positivo: +3.189,5 milioni di euro.
Nel confronto con il 2016 si riscontra un incremento delle importazioni dell'1,9% e delle esportazioni dell'8,0%; quest'ultimo rappresenta un ottimo risultato, specie se confrontato con la variazione regionale (+6,7%) e quella nazionale (+7,4%).

La buona performance dell'export è dovuta soprattutto all'aumento del valore esportato dei principali prodotti; nel dettaglio, si registra un +10,5% per i macchinari, sia elettrici che meccanici (28,6% del totale export, principale prodotto), +8,3% per i prodotti dell'abbigliamento (12,1%), +9,7% per i prodotti in metallo (9,8%), +5,3% per i prodotti in pelle e calzature (7,5%) e +22,6% per alimentari e bevande (7,3%).
Risultano inoltre in crescita le esportazioni verso le principali aree geografiche: +8,7% per i Paesi dell'Unione Europea, che rappresentano nettamente il più importante mercato di sbocco (56,8% del totale export), grazie in particolare alla Francia (+12,1%, 10,5%) e alla Germania (+5,1%, 10,1%,), +19,7% per i Paesi dell'Asia orientale (9,9%), +14,5% per i Paesi Europei non UE (9,9%), +2,0% per l'America settentrionale (9,2%), grazie soprattutto agli Stati Uniti (+2,0%, 8,5%,), e +3,1% per il Medio oriente (5,0%).

Nell'anno 2017 in provincia di Rimini) le esportazioni ammontano a 2.337,9 milioni di euro mentre le importazioni raggiungono quota 936,1 milioni di euro; il saldo commerciale (differenza tra esportazioni e importazioni) risulta pertanto positivo: +1.401,8 milioni di euro.
Nel confronto con il 2016, si riscontra un incremento delle importazioni dell'8,6% e delle esportazioni del 9,0%; quest'ultimo rappresenta un ottimo risultato, superiore alla variazione sia regionale (+6,7%) che nazionale (+7,4%). Nella provincia di Rimini si concentra il 3,9% dell'export dell'Emilia-Romagna (ultima posizione) mentre la variazione positiva dell'export riminese si piazza al terzo posto, dopo quella fatta registrare da Ravenna (+11,6%) e Ferrara (+9,4%).

La buona performance dell'export è dovuta soprattutto all'aumento del valore esportato dei principali prodotti, con l'unica eccezione rappresentata dai mezzi di trasporto, in particolare dalle navi e imbarcazioni (-17,8%, 7,4% del totale export); nel dettaglio, si registra un +10,5% per i macchinari, sia elettrici che meccanici (33,5% del totale export, principale prodotto), +9,1% per i prodotti dell'abbigliamento (27,7%), +35,8% per alimentari e bevande (7,4%), +5,4% per i prodotti in metallo (6,9%) e +32,3% per i minerali non metalliferi (3,8%).
Risultano inoltre in crescita le esportazioni verso le principali aree geografiche: +12,0% per i Paesi dell'Unione Europea, che rappresentano nettamente il più importante mercato di sbocco (52,7% del totale export), grazie in particolare alla Francia (+15,5%, 8,6%) e alla Germania (+15,0%, 7,3%), +24,0% per i Paesi Europei non UE (12,6%), grazie soprattutto alla Russia (+28,1%, 5,6%), +9,6% per l'America settentrionale (12,2%), con gli Stati Uniti a "fare la voce grossa" (+8,8%, 11,1%), e +17,7% per i Paesi dell'Asia orientale (9,4%); l'unica eccezione è rappresentata dal calo verso il Medio oriente (-8,5%, 5,2%).

(Rimini) Col voto della maggioranza (20 i voti favorevoli, 8 quelli contrari) il Consiglio comunale ha ratificato nella seduta di ieri sera la variazione al bilancio di previsione 2018/2020 licenziata dalla giunta. Approvato pure a maggioranza sia il rinnovo del "patto di sindacato di primo livello" di Hera s.p.a. per il triennio 2018 – 2020, sia l'ordine del giorno dal titolo " mandato per la fissazione di un bando europeo ad evidenza pubblica per l'affidamento del servizio comunale di gestione dei rifiuti urbani". Sono stati 18 i sì, 7 i no ed una astensione sulla prima delibera, 23 voti favorevoli e un'astensione sull'ordine del giorno presentato dal consigliere Mario Erbetta. Respinta invece a maggioranza (16 i no, 3 i sì, una astensione) la mozione presentata dal consigliere comunale Matteo Zoccarato inerente: "reati commessi da richiedenti asilo".

Il dibattito su Hera è stato particolarmente vivace, con le opposizioni che hanno stigmattizzato l'amministrazione che da una parte dice di voler fare il bando per il servizio rifiuti, dall'altra continua a mantenere il proprio pacchetto dioazioni di Hera.

Mario Erbetta, di Patto Civico, ha commenatto l'approvazione del suo ordine del giorno: "Un Ordine del Giorno storico voluto da Patto Civico e da me in particolare e condiviso con tutta la maggioranza e la minoranza. Un atto necessario che sana un gap esistente dal 2011 e che rappresenta il primo passo per la fine di un monopolio di fatto".