Hotel in fiamme a Bellariva, evacuate 90 persone
(Rimini) Sarebbe stato causato da un scaldabagno difettoso, andato i corto circuito, l’incendio che ha costretto all’evacuazione di novata persone dall’hotel Mamy di Rimini. Le fiamme si sono sprigionate nel cuore della notte, l’allarme è scattato alle 2. Il portiere dell’albergo di Bellariva ha chiamato i vigili del fuoco e si è adoperato per mettere fuori in salvo i clienti. Nessuno riulta ferito. Sono bastati pochi minuti alle fiamme per avvolgere il terzo piano dell’hotel, dalla potenza tale che ai soccorritori sono servite cinque ore per domarle.
Vecchioni dal vivo domani al beat village della darsena
(Rimini) Per i grandi concerti dal vivo del Beat Village, Venerdì 29 giugno, alle 21, farà tappa nella Piazza della Nuova Darsena di Rimini, Roberto Vecchioni con il suo ultimo tour, "La vita che si ama", ispirato all'ultimo libro dell'artista edito da Einaudi di cui sono state vendute 100.000 copie.
Il tour, realizzato dalla D.M. produzioni di Danilo Mancuso, prevede l'esibizione del cantautore in alcuni dei luoghi più suggestivi del Paese, dalle piazze agli anfiteatri, uno spettacolo modulabile in relazione alle location ospitanti in cui l'artista alterna dialoghi e canzoni per condurre il pubblico nello spazio della felicità che - come spiega Vecchioni – "vuol dire avere tutto in un solo istante...quando vedete una cosa, la vedete per l'ultima volta. Ogni persona che incontrate, appena la incontrate, è per l'ultima volta".
Il filo conduttore dello spettacolo è costituito dai frammenti della memoria personale racchiusi in 45 anni di canzoni, da quelle meno consuete come "Stelle" e "Figlio, figlio, figlio" a "Sogna ragazzo sogna”. La scelta è quella di prediligere i brani più personali rispetto a quelli intellettuali per raccontare attraverso la musica e le parole l'urgenza di felicità, le gioie vissute, i momenti dimenticati e superati che appartengono a quel tempo definito da Vecchioni "verticale", che ci si porta sempre addosso.
Il cantautore in questo spettacolo gioca con l'ironia, si immerge nel ricordo, rincorre la sua passione per costruire un bilancio in cui i giorni che sembravano più neri hanno lasciato il posto a quelli più luminosi. Vecchioni lascia da parte il repertorio costituito da personaggi mitici e storici che frequenta solitamente per creare un clima intimista, ed attingere dalle cose belle della propria vita, come il ricordo della mamma descritta in "Dimentica una cosa al giorno" e "Un lungo addio" dedicato alla figlia. Non mancheranno i classici da Luci a San Siro a Chiamami ancora amore.
Rotary Rimini Riviera, Temeroli è il 39esimo presidente
(Rimini) Passaggio delle consegne al Rotary Club Rimini Riviera. Da Aldo Menghi Sartorio, la presidenza in vista dell’annata 2018-2019 passa a Maurizio Temeroli, 39esimo presidente del Club.
Maurizio Temeroli sarà affiancato nel consiglio direttivo dal vicepresidente Paolo Braccini e da Claudio Selvagno, Marco Alessandrini, Fabio Mariani, Alessandro Mori, Aldo Menghi Sartorio, Maurizio Mancuso e Paolo Gasperoni. Completano il consiglio, in qualità di past president, Rodolfo Michelucci e Gianandrea Polazzi, membro consultivo Demis Diotallevi.
Maurizio Temeroli, riminese, 64 anni, è sposato con Daniela ed ha due figli, Claudia e Marco. Per oltre 15 anni, fino al 2016, ha ricoperto la carica di Segretario generale della Camera di Commercio di Rimini; durante questo periodo ha ricoperto anche l’incarico di Presidente della Rimini Congressi, società costituita da Comune, Provincia e Camera di commercio per la realizzazione, in collaborazione con Rimini Fiera, del nuovo palazzo dei congressi di Rimini.
Precedentemente ha svolto il ruolo di Coordinatore dell’Area funzionale attività economiche, agricoltura, turismo e formazione professionale presso l’Amministrazione provinciale di Rimini. Ora è impegnato nel sostegno alla nascita di nuove imprese nell’ambito del Consiglio direttivo dell’Associazione “Nuove idee, nuove imprese” e collabora con il “Techno Science Park s.p.a.” San Marino-Italia. La cerimonia si è tenuta presso l’Hotel Ambasciatori di Rimini.
27 giugno
Mattarella a SanPa | Emergenza droga | Meeting, il programma
Droghe diffusione in aumento, i numeri di SanPa
(Rimini) Salgono a 509 (+8,8% rispetto ai 468 del 2015) gli ingressi a San Patrignano (compresa la struttura di preaccoglienza di San Patrignano a Botticella) per l’anno 2017: 85 ragazze (16,7%) e 424 ragazzi (83,3%). L’età media di ingresso a San Patrignano è di 28 anni: 33 sono sotto i 18 anni di età, 144 tra 18 e 25 anni, 197 tra 36 e 44 anni, 40 oltre 45 anni. Da sottolineare, fra i minorenni, il sostanziale annullamento del divario tra maschi e femmine: 15 ragazze (fra cui 2 di 14 anni) e 18 ragazzi. Il primo contatto con le sostanze stupefacenti per 1 ragazzo su 2 il contatto è avvenuto entro i 14 anni. Sale a 18 anni di età il primo contatto con la cocaina (per 1 ragazzo su 2) e con l’eroina (per 1 su 4). È la fotografia scattata dall’Osservatorio di San Patrignano sugli ingressi relativi all’anno 2017 e diffusi in avvicinamento alla Giornata Mondiale per la Lotta alla Droga (26 giugno) e in occasione della celebrazione dell’anniversario dei 40 anni di attività della Comunità.
In Italia, nel 2016, 4 milioni di italiani adulti (15-64 anni), pari a 1 su 10 (10,9%), hanno consumato negli ultimi 12 mesi almeno un tipo di droga fra cannabis, cocaina, eroina, droghe sintetiche (ecstasy), nuove sostanze psicoattive (nps), ecc.. Le percentuali aumentano sensibilmente fra i giovani (15-34 anni): più di 1 su 5 (22,5%) ha fatto uso di almeno una droga negli ultimi 12 mesi e quasi 1 su 2 (43%) nel corso della vita.
E salgono ulteriormente tra la popolazione studentesca: 1 studente su 4 (25,9%), pari a 640 mila ragazzi e ragazze ha fatto uso di almeno una sostanza illegale nell’ultimo anno.
Nata sulle colline riminesi, San Patrignano ha accolto in 40 anni oltre 26mila ragazzi e ragazze, ne ospita oggi 1300 (di cui il 20% è donna). Secondo quanto riportato dagli studi delle Università di Urbino, Bologna e Padova, la percentuale dei ragazzi che al termine del percorso non ricadono nel problema della droga è tra i più alti in Europa attestandosi al 72%, il 96% di loro trova un lavoro dopo l’esperienza a San Patrignano e 1 ragazzo su 2 ha conseguito un titolo di studio o una qualifica professionale.
Se si analizzano le regioni da cui provengono i ragazzi entrati nel 2017 a San Patrignano si registra un cambiamento rispetto al 2015 quando in testa c’era la Toscana. La regione Emilia-Romagna è al primo posto con 72 ragazzi, contro i 53 del 2015, seguita da Toscana (50 ragazzi), Marche (46), Lazio, Lombardia, Veneto (rispettivamente 43, 42 e 40 ragazzi), Sardegna (35), Campania (24), Puglia (22), Liguria (19), Sicilia (15), Umbria (13), Trentino-Alto Adige (13), Piemonte (12), Friuli-Venezia Giulia (11), Basilicata (6), Abruzzo (5), Calabria (2), Valle d’Aosta (2), Molise (1).
36 sono i ragazzi stranieri entrati a San Patrignano (il 7% del totale): 14 dall’Europa, principalmente Balcani e Paesi dell’Est (7 da Albania, 5 Croazia, 4 Moldavia e Romania), 1 dagli Usa, 3 dal Brasile, 1 dall’Australia, 3 dall’Africa; unico continente assente l’Asia.
Fra i nuovi entrati, sale a 90 il numero di genitori (dai 68 del 2015), di cui 11 madri e 79 padri, e un bambino è entrato in Comunità al seguito della sua mamma. Oltre il 26% di chi è entrato in Comunità ha almeno un genitore con una dipendenza (134 in totale, 87 sono i padri ad avere problemi di dipendenza, 26 le madri, per 21 ragazzi entrambi i genitori).
La droga più utilizzata da 9 ragazzi su 10 è la cocaina, in aumento (usata da 463 persone rispetto alle 395 del 2015). Segue - anch’essa in aumento - la cannabis, assunta dall’87% (444 persone contro 385). Il 57% circa dei neo entrati ha fatto uso di eroina (293). Seguono ecstasy (270), ketamina (144), anfetamina (81) e allucinogeni (152). Da sottolineare quindi che il 43% dei neoentrati non ha mai fatto uso di eroina. Minore, ma comunque rilevante, l’uso di droghe sintetiche, con la ketamina e gli allucinogeni assunte, rispettivamente, dal 28 e 30% dei neo entrati.
Anche in termini di dipendenza primaria, la cocaina è balzata in testa (55%), mentre nel 2015 al primo posto figurava l’eroina (44%), ora seconda con il 32%. Per il 3% c’è la cannabis, con 10 ragazzi entrati unicamente per questa dipendenza. Infine, fra tutte le persone entrate a San Patrignano nel 2017, 5 lo hanno fatto per dipendenze diverse dalla droga: 3 per alcolismo e 2 per ludopatia. Interessante, anche, vedere come l’uso di alcol sia patologico per quasi il 40% dei neo-ingressi, mentre il 39% pratica il binge drinking. Tra gli ingressi del 2017 a San Patrignano, fra i tossicodipendenti, il 90% del totale sono poliassuntori, hanno cioè provato più di una sostanza stupefacente.
In generale, dalla Relazione europea sulla Droga 2018, tra le sostanze è la cannabis quella di gran lunga la più consumata sia dalla popolazione adulta (33,1% nella vita, 9,8% negli ultimi 12 mesi) sia da quella giovanile (42,5% e 20,7%) seguita, a grande distanza, dalla cocaina (6,8% nella vita e 1,9% nell’ultimo anno tra la popolazione adulta, 8,3% e 1,6% tra quella giovanile) e dall’eroina (1,9% e 0,6% tra gli adulti, 2,6% e 1,3% tra i giovani).
Parlando, infine, delle malattie correlate all’uso di sostanze, fra i neo entrati a San Patrignano del 2017, 25 risultano positivi all’epatite C (5% del totale), percentuale in forte calo rispetto agli anni precedenti (erano stati 94 nel 2015, pari al 20,4% del totale) e solo 3 a Hiv (0,6% del totale).
Relativamente alle attività di prevenzione, a cominciare da quelle in ambito scolastico, l’Italia ha mostrato nell’ultimo decennio una preoccupante battuta d’arresto: nel 2016 è stata pari al 50% la percentuale di istituti scolastici che hanno organizzato attività specifiche di prevenzione del consumo di sostanze psicotrope; dieci anni fa, nel 2008, la percentuale era del 58,3%. Nello stesso arco di tempo, l’uso frequente di almeno una sostanza illegale da parte degli studenti è salito dal 3,5% al 4,5% (rilevazione Espad Italia).
Per questa ragione, San Patrignano ritiene prioritario investire “risorse ed energie” in prevenzione mettendo a disposizione, nel contempo, la propria esperienza quarantennale maturata sul campo incontrando 50 mila studenti all’anno in tutta Italia.
Aeroporti, per Enac Forlì torna a volare. Barboni soddisfatto: passare ai fatti
(Rimini) L’Enac ha approvato l’aggiudicazione ad una cordata del bando per l’aeroporto di Forlì. La società vede coinvolti tra gli altri Ettore Sansavini del Gruppo Villa Maria, Giuseppe Silvestrini, un tempo presidente di Unieuro, Cmc, Orogel, Ponzi, Cittadini dell’Ordine e Orienta Partners, ideatrice del progetto di rilancio del Ridolfi.
La notizia è arrivata ieri e il senatore di Forza Italia Antonio Barboni di chiara di averla appresa “con soddisfazione”. Con un ma. “Se guardo però allo sforzo che la Regione Marche sta facendo per difendere in ogni modo il suo aeroporto in realtà difficilmente difendibile per come è stato gestito, mi domando cosa intenda fare la nostra Regione per sostenere gli aeroporti romagnoli. Uno, quello di Forlì che deve risorgere dalle ceneri, e l’altro, quello di Rimini che da tre anni con successo ha riportato i turisti russi e non solo a Rimini, e da qualche tempo, con i voli Ryanair, ha permesso anche ai romagnoli di viaggiare per alcune destinazioni europee, senza la scomodità di dover andare a Bologna”.
Barboni ricorda ad esempio “di alcune dichiarazioni, in clima pre-elettorale, che parlavano di un bando della Regione per incentivi a compagnie e tour operator che intendessero sviluppare il traffico sull’aeroporto di Rimini ma ora, passate le elezioni, non ne sento più parlare. Siccome è noto che le compagnie e i tour operator più importanti si programmano per tempo vorrei che dalla propaganda si passasse ai fatti concreti”.
Meeting, la città eterna toglie i veli al programma 2018
(Rimini) In un momento di passaggio importante e delicato per il nostro Paese, il Meeting di Rimini si prepara a riflettere sul tema del cambiamento, sia personale sia sociale, e sul soggetto in grado di determinare cambiamenti autentici. “Le forze che cambiano la storia sono le stesse che rendono l’uomo felice” sarà infatti il titolo della XXXIX edizione. Tema suggestivo e sfaccettato, alla base di un’edizione particolarmente ricca di contenuti e di novità anche strutturali. «Sarà una sorpresa anche per i visitatori più affezionati», spiega la presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli Emilia Guarnieri, «per una manifestazione che, per restare fedele alla sua natura di evento aperto al dialogo e all’incontro, si evolve e muta di anno in anno».
Quest’anno la tradizionale presentazione del Meeting torna ad essere ospitata, come già più volte in passato, dall’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, grazie all’accoglienza dell’ambasciatore Pietro Sebastiani. «Sono stato ben lieto di riprendere la consuetudine di ospitare a Palazzo Borromeo l’evento di presentazione del Meeting per l’amicizia fra i popoli» dice il diplomatico, «il rapporto con il Meeting verte sulla sua capacità di dialogo e incontro a livello internazionale e sulla sottolineatura del suo contributo come ricchezza per la comunità nazionale e per i carismi dei movimenti scaturiti dal Concilio Vaticano II».
All’appuntamento di martedì 26 giugno alle 18.30 nella sede di viale delle Belle Arti a Roma, erano presenti, oltre all’ambasciatore Sebastiani e al presidente Guarnieri, il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Marco Bussetti, sua Beatitudine Louis Raphaël I Sako, patriarca di Babilonia dei Caldei che fra pochi giorni, nel concistoro del 28 giugno, papa Francesco eleverà a cardinale e il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Roberto Battiston.
«Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ormai da anni, esprime un vivo apprezzamento nei confronti del Meeting per l'amicizia fra i popoli che si tiene a Rimini», ha dichiarato il ministro Marco Bussetti. «La mia presenza qui oggi è segno concreto del sostegno del Miur a questa manifestazione: condividiamo gli obiettivi e lo spirito di confronto che la anima. La formazione è fondamentale per fornire ai giovani strumenti attraverso i quali gestire e governare le sfide che li attendono. Un’istruzione di qualità è determinante per favorire la crescita di persone protagoniste e libere che concorrano, attraverso il loro agire, a ‘muovere la storia’ nella direzione giusta».
Sulla difficile condizione dei cristiani in Medio Oriente e in particolare in Iraq ha parlato il patriarca Sako. «Prima della caduta del regime i cristiani in Siria erano un milione e mezzo», ha raccontato il presule, «oggi sono circa 500mila. Nel 2014 120mila cristiani sono stati cacciati dalle loro case da Mosul e dalla piana di Ninive. Sono rimasti circa tre anni nei campi. Oggi Mosul e la piana di Ninive sono state liberate e la Chiesa ha potuto restaurare le case e le scuole con l’aiuto delle agenzie e della carità di tante persone». Se sulla sicurezza da un anno a questa parte si registrano progressi, non vi sono ancora segni che consentano di sperare in un futuro migliore. «Questa è una grande sfida per i cristiani», ha proseguito monsignor Sako. «La nostra preoccupazione come Chiesa è tenere questi cristiani sul posto e assicurare loro una vita libera e dignitosa. Le religioni devono svolgere un ruolo importante, ma soprattutto devo no svolgerlo i veri credenti, se vogliono dare una testimonianza forte e significativa al loro Creatore, Dio di tutti gli uomini e fonte di ogni misericordia. Coloro invece che invocano la vendetta devono tacere e convertirsi alla pace».
Battiston ha invece trattato delle più recenti scoperte dell’astrofisica, soprattutto dei cosiddetti esopianeti che saranno al centro di uno spazio dedicato del Meeting 2018. «La scienza ha determinato cambiamenti epocali e arricchito il senso della nostra presenza nell’Universo. Gli esopianeti, come la scoperta delle onde gravitazionali e tante altre scoperte ne sono la prova», ha detto Battiston. «Ma se da una parte il pensiero scientifico è un linguaggio irrinunciabile e universale per l’indagine dell’uomo e sull'uomo», ha concluso il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana «dall’altra la scienza ha sempre bisogno del dialogo e del confronto con altri linguaggi altrettanto universali per aprire nuovi orizzonti al nostro pensiero».
La parola infine a Emilia Guarnieri: «In un mondo dominato da particolarismi e contrapposizioni, nella confusione e nella fatica a trovare punti di valore e di riferimento comuni», ha esordito, «il Meeting lancia un suggerimento: ripartire da un uomo felice. Occorre ripartire da un uomo, da ogni uomo, per ristabilire legami, per ritrovare la fiducia». Legami, fiducia e speranza da una parte rispondono al cuore dell’uomo che è fatto per la positività «e dall’altra», spiega Guarnieri «all’evidenza di un mondo multiculturale che grida l’inevitabilità della convivenza». Nei microcosmi, come la famiglia, così come nei grandi scenari della storia, «gli uomini sono stati disposti anche a enormi sacrifici, come le ricostruzioni dopo le guerre, la lotta alla malattia, la fatica del lavoro a condizione che fosse evidente il significato. Nella figura di Giobbe, al centro di una grande mostra del Meeting 2018, ciò emerge come domanda di senso di fronte al dolore. Anche lo spettacolo inaugurale, ispirato a “La Scarpetta di raso” di Paul Claudel, con un grande allestimento in esterno, metterà in evidenza fin dalla prima sera il grande protagonista della storia che è il desiderio di felicità». Fotoservizio di Roberto Masi.
Melassa illegale, giro di vite per i bar narghilè
(Rimini) La guardia di finanza di Rimini ha sequestrato 119 chili di melassa per narghilè nonché denunciato tre persone alla Procura della Repubblica di Rimini per contrabbando di tabacchi lavorati esteri e segnalatene altre due all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per violazioni amministrative alle Leggi Doganali. Dal monitoraggio di alcuni bar Narghilé del riminese, locali che offrono la possibilità di fumare la pipa ad acqua tipica dei paesi arabi, è scaturita l’indagine. La melassa sequestrata è risultata introdotta in Italia illegalmente. Cinque gli esercizi commerciali controllati.
Lodovini, Capotondi, Rocco: tre stelle per Cine@donna
(Rimini) Giometti cinema per il terzo anno è schierato con le donne protagoniste attraverso tre giornate di incontri e di film all'insegna del cinema al femminile con Cine@Donna, la manifestazione che si terrà il 27, 28 e 29 giugno al Cinepalace di Riccione.
Cine@Donna nasce da un'idea di Patrizia Wachter: fare incontrare alcune attrici del nostro cinema con il pubblico, poi far loro introdurre un film di questa stagione con forti protagoniste femminili. In questa edizione tocca a tre attente e splendide interpreti del nostro cinema e della nostra televisione, che non disdegnano escursioni registiche e teatrali fare da testimoni. Cristiana Capotondi, che abbiamo visto protagonista in moltissimi titoli televisivi e cinematografici, tra cui due in cui l'essere donna svolge un ruolo significativo rispetto alle cronache: Io ci sono di Luciano Manuzzi, in cui ha interpretato Lucia Annibali, vera vittima di un'odiosa aggressione e Nome di donna di Marco Tullio Giordana dove è una giovane molestata sul posto di lavoro. Valentina Lodovini, anche lei impegnata interprete su diversi fronti tra cui i recenti Il commissario Montalbano e Si muore tutti democristiani del Terzo segreto di satira, oltre a partecipazioni come conduttrice alla trasmissione radiofonica Hollywood Party. Irresistibile e spiritosa Marina Rocco è stata invece, tra i tanti lavori, la brillante interprete di Romanzo famigliare di Francesca Archibugi e Metti la nonna in freezer di Fontana e Stasi.
Per tre giorni sulla terrazza dell'hotel Atlantic, piacevolmente affacciata sul mare, accompagnati dalle note della cantautrice riminese Chiara Raggi, si svolgeranno gli incontri con ognuna delle tre ospiti che successivamente saranno al Cinepalace per presentare con passione cinefila uno dei tre film scelti quest'anno per raccontare il complesso, magnifico e talora contraddittorio rapporto tra il cinema e la donna.
Tre titoli, tutti ispirati a storie vere. Il primo, presentato da Valentina Lodovini (mercoledì 27) è Tonya di Craig Gillespie che rievoca la vicenda di Tonya Harding, la pattinatrice statunitense che finì in disgrazia quando la sua rivale subì una pesante aggressione provocando uno dei più grandi scandali sportivi di tutti i tempi. Stupenda e magnifica interprete Margot Robbie nei panni della protagonista sempre insofferente e oltre le righe, mentre Allison Janney interpreta l'incredibile madre (per questo premiata con l'Oscar) e Sebastian Stan è il marito violento e prevaricatore.
Sarà poi la volta di The Post di Steven Spielberg presentato da Cristiana Capotondi (giovedì 28), con una grandissima Meryl Streep nei panni di Katharine "Kay" Graham, la volitiva editrice del Washington Post che contro il parere di tutti gli uomini potenti che la consigliavano, tranne quello del suo direttore Ben Bradlee (Tom Hanks) ebbe il coraggio di opporsi al potere vero arrivando così a far cadere il presidente Nixon.
Infine La battaglia dei sessi (Battle of the Sexes) di Jonathan Dayton e Valerie Faris, introdotto da Marina Rocco (venerdì 29) il film racconta la sfida tennistica che il 20 settembre 1973, in piena rivoluzione femminista, vide a confronto il cialtrone maschilista Bobby Riggs e l'insofferente e trasgressiva Billie Jane King interpretati rispettivamente da Steve Carell e Emma Stone. Una commedia epocale per un episodio che a suo tempo fece molto scalpore.
Inoltre al Cinepalace sarà visibile la mostra Signore del set, immagini straordinarie di attrici del cinema italiano dagli anni '50 al 2000, a cura di Antonio Maraldi, dal fondo CliCiak del Centro Cinema Città di Cesena. Anche quest'anno Marlù Gioielli ha deciso di sostenere la manifestazione creando un gioiello appositamente dedicato a Cine@Donna.
Amministrative, la Lega lanciata verso palazzo Garampi
(Rimini) “Un risultato clamoroso, che supera ogni aspettativa e ci proietta verso una campagna elettorale, anche nel riminese, impegnativa ed entusiasmante". Lo dice il provinciale della Lega di Rimini, Bruno Galli, commentando i dati dei ballottaggi. "L’aspetto fondamentale - spiega - è l'inversione di tendenza nelle percentuali di voto tra il centrodestra e il centrosinistra, che ci lasciano in eredità un paesaggio politico del tutto nuovo. Successi che fanno eco alla crescita certificata del nostro Movimento motore trainante, a tutti i livelli, del cambiamento in corso in questo Paese. Con il voto di domenica credo si sia preso atto che il centrodestra, a forte trazione Lega, è in grado di fornire un'alternativa credibile ed efficiente, anche nel riminese, alle sclerotizzate Amministrazioni del PD". Galli poi parla di un “partito democratico alla frutta” la cui estinzione “è alle porte a causa dell’arroganza e della supponenza che in questi anni hanno contraddistinto le politiche dei suoi vertici; a Rimini come in molti altri Comuni della provincia.” Il segretario del Carroccio tira quindi la volata “alla campagna elettorale per le prossime amministrative che nel 2019 vedranno come protagonisti 16 Comuni della provincia. Rispetto a questa sfida e alla responsabilità politica conferitaci dai nostri cittadini, valuteremo nel merito i programmi elettorali e lavoreremo sui contenuti, calibrando le singole realtà territoriali senza alcun tipo di pregiudiziale rispetto agli alleati di una possibile coalizione di Governo”.