(Rimini) "D'amorosi affetti" è il titolo del concerto che sabato 8 ottobre (ore 21) l'Ensemble dell'Orchestra Barocca Italiana propone alla Sala Pamphili (Teatro degli Atti, via Cairoli 42), quale progetto speciale dell'articolato e vasto programma della 73esima Sagra Musicale Malatestiana. Il concerto sviluppa una indagine storico musicologica incentrata sul rapporto che unisce Rimini alla figura di Scipione Borghese e alla sua famiglia di mecenati, artisti, compositori e musicisti nel corso del XVII secolo.

La proposta nasce all'interno del progetto "I Borghese e la Musica" avviato dalla omonima Galleria di Roma con lo scopo di proporre all'ascolto alcuni musicisti - molti ancora da riscoprire - prendendo spunto dal grande mecenate e dalla sua famiglia. L'intento del progetto, oltre mirare a ricomporre un tassello della nostra storia, è quello di presentare al pubblico musica sconosciuta (alcune opere saranno eseguite per la prima volta in tempi moderni) i cui autori, provenienti da diverse parti d'Italia, erano molto conosciuti e sponsorizzati in ambito romano nel corso del XVII-XVIII secolo.

Compositori di respiro internazionale approdavano nella città dei papi, non solo per avere visibilità professionale ma nella speranza di un buon impiego professionale. Arrivati da varie parti d'Italia, una significativa rappresentanza di questi era di provenienza - per formazione – bolognese: accademici filarmonici che si inseriranno nelle più importanti corti europee che per tutto il Seicento e parte del secolo successivo si recavano a Roma per fare visita al papa ma anche per potere ascoltare ottima musica presso le famiglie private tra le quali spicca, appunto, quella dei Borghese. In quegli anni Rimini si trova in una posizione centrale all'interno dello stato pontificio e aveva legami indiretti, ma politicamente importanti, con la famiglia Borghese e con la città di Roma.

Il programma proposto agli Atti vuole fare memoria dei forti legami tra Rimini e la città eterna e prevede, oltre a due sonate - una del romagnolo Corelli e l'altra del riminese Tessarini l'esecuzione di alcune cantate per voce e continuo di Floriano Arresti, Pierfrancesco Tosi e Francesco Gasparini, compositori che con le istituzioni locali hanno avuto rapporti stretti. L'esecuzione spetterà all'Ensemble dell'Orchestra Barocca Italiana, composta da Antonia Salzano (contralto), Valentina Nicolai (Violino), Andrea Damiani (Tiorba), Maria Elena Ceccarelli (Clavicembalo), Riccardo Martinini (Violoncello e concertatore).

(Rimini) Illuminazione notturna, distanza tra gli ombrelloni e pubblicità, pubblicato il report della polizia municipale sui controlli effettuati la scorsa estate in spiaggia. Le prime magagne sono venute fuori già a inizio stagione, quando gli agenti hanno verificato il rispetto da parte di tutti gli operatori dell'obbligo di accensione notturna degli impianti di illuminazione delle spiagge, con 250 verifiche condotte nel mese di giugno in tutti gli stabilimenti balneari distribuiti lungo i quindici chilometri di costa da nord a sud, sono state 13 complessivamente le violazioni accertate all'ordinanza, con una sanzione da 1.032 euro per ogni violazione. La misura che richiede ai concessionari di spiaggia di dotarsi di impianti di illuminazione, da mantenere accesi dal tramonto all'alba per tutta la stagione, cioè dall'ultimo week end di maggio al secondo fine settimana di settembre, fu introdotta cinque anni fa allo scopo di aumentare la tutela delle strutture e per una maggiore fruibilità delle spiagge anche dopo il tramonto. 

Sempre sul fronte dei controlli sull'arenile, sono stati 15 i verbali per il mancato rispetto della conformità alle prescrizioni del Piano dell'arenile per quanto riguarda le misure e il corretto posizionamento delle plance per la pubblicità poste agli ingressi degli stabilimenti balneari. Anche in questo caso si tratta di sanzioni da 1.032 euro per ogni violazione.
Sul fronte delle distanze fra gli ombrelloni, una sola sanzione è stata elevata dalla Polizia locale per violazione dell'ordinanza balneare in seguito ai controlli sulle distanze tra i paletti degli ombrelloni e su tutti i sistemi di ombreggio, sulla base delle segnalazioni arrivate. Ricordiamo che l'amministrazione comunale, in accordo con gli operatori balneari di Rimini, ha deciso di riproporre anche nell'estate 2022 le disposizioni già previste nella precedente stagione per quanto riguarda l'ampio spazio fra gli ombrelloni, confermando il limite minimo di distanza tra ombrelloni della stessa fila e tra file diverse che deve garantire una superficie di pertinenza di ogni ombrellone non inferiore a 18 metri quadrati, calcolata con riferimento al paletto per la zona nord di Rimini, mentre per la zona di Rimini sud la superficie minima era di 15 metri quadrati.

"Dal report dei controlli fatti questa estate dalla Polizia Locale di Rimini su tutte le spiagge -spiega Juri Magrini, assessore alla sicurezza del Comune di Rimini –emerge una situazione di sostanziale rispetto delle disposizioni contenute nell'ordinanza balneare. Dal 2017, anno della prima ordinanza sull'illuminazione notturna, al 2020, anno della nuova ordinanza balneare comunale che ha dilatato spazi e tempi di utilizzo per poter vivere in sicurezza la spiaggia in tempo di pandemia, c'è stata una progressiva sensibilizzazione da parte degli operatori balneari circa l'importanza delle disposizioni a tutela della sicurezza e del benessere dello stare in spiaggia da parte degli utenti della spiaggia come bene di tutti e da vivere in sicurezza. Un valido contributo alla fruibilità dei luoghi e alla qualità della nostra offerta turistica".

Giovedì, 06 Ottobre 2022 11:20

6 ottobre

Dengue, caso isolato | Come abbiamo sgominato le baby gang | Metromare da Riccione

Mercoledì, 05 Ottobre 2022 16:36

Deloitte premia Teddy

(Rimini) Teddy, azienda tra i leader nell’abbigliamento a livello internazionale, si è aggiudicata prima volta il “Best Managed Companies” Award di Deloitte Private. “Congratulazioni a Teddy per questo importante riconoscimento”, dichiarano Ernesto Lanzillo, Partner Deloitte e Deloitte Private Leader, e Andrea Restelli, Partner Deloitte e responsabile BMC per l’Italia.

“Teddy è un gruppo con una vision aziendale ben definita e innovativa che al tempo stesso si ispira ancora all'idea del suo fondatore Vittorio Tadei. Negli anni il gruppo ha migliorato sempre più i propri risultati, strutturandosi sia dal punto di vista della governance che della misurazione delle performance. Notevole la capacità con cui sono riusciti ad affrontare la crisi del settore dell’abbigliamento dovuta alla pandemia Covid-19. Il gruppo inoltre è fortemente impegnato nel sociale con la Fondazione e con la partecipazione a specifici progetti locali e internazionali. Un impegno chiaro sulla sostenibilità che si riscontra anche nella forte attenzione alle proprie persone. Proprio per questa capacità di coniugare risultati di business, eccellenza del prodotto Made in Italy e responsabilità sociale, il gruppo Teddy quest’anno è a pieno titolo tra le aziende eccellenti riconosciute dal nostro Best Managed Companies Award”.

“Questo premio ci fa molto piacere perché giunge al termine di un periodo molto complesso in cui non esistevano ricette consolidate per la gestione d’impresa delle aziende retail. Si tratta sicuramente di un riconoscimento per il lavoro di tutti i collaboratori del Gruppo” – ha affermato Alessandro Bracci, Amministratore Delegato di Teddy. “Abbiamo trovato una nostra strada che ha tratto linfa dal nostro modo di essere, dalla nostra cultura aziendale e dalla straordinaria passione e dedizione dei nostri collaboratori. Questo ci ha consentito di continuare a ritmi sostenuti l’espansione dei punti vendita e di concentrarci su digitale e sostenibilità, due nuovi importanti capitoli della nostra storia che ci stiamo dedicando a sviluppare“.

Mercoledì, 05 Ottobre 2022 16:30

Marselli è bottega storica

(Rimini) Il bar gelateria Marselli non è solo una bottega storica, ma una vera istituzione per la città di Rimini. Il locale di viale Tripoli ora è ufficialmente nell’Albo delle Botteghe storiche e grazie alla targa multimediale consegnata dal presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino, diventa una golosa tappa degli itinerari inseriti progetto di Confcommercio della provincia di Rimini nato per valorizzare le attività che hanno fatto la storia del nostro territorio. Aperto da ben 75 anni, non c’è riminese che non abbia assaggiato la mitica “Mattonella di Marselli” creata con una ricetta segreta di famiglia come l’altra specialità della casa, la Torta Pavesina. 

Antonio Marselli, per tutti Tonino, nel 1947 a soli 16 anni ha iniziato l’attività di rivendita di latte fresco insieme al fratello Armando. Ma già dagli Anni Cinquanta il locale ha sviluppato soprattutto la sua anima di punto di ritrovo, bar e gelateria artigianale. Ora continua come attività di famiglia con tre generazioni insieme: oltre a Tonino, lavorano qui i figli Massimo e Davide con la nuora Claudia e il nipote Alessandro.

“Siamo davvero soddisfatti per questo riconoscimento – dice Massimo Marselli -. Appena c’è stata la possibilità abbiamo richiesto l’inserimento nell’Albo delle Botteghe Storiche e dopo le prime difficoltà, grazie all’appoggio di Confcommercio siamo riusciti a raggiungere questo obiettivo. Ne siamo davvero felici, in particolare perché è un grande riconoscimento per mio zio e per mio babbo Tonino, che ancora oggi a 91 anni ci supporta in tutto e fino a qualche anno fa ha continuato ad aprire le serrande e a preparare il latte per il gelato. La nostra famiglia è legata a doppio filo a questo locale e a Rimini, ma anche fuori dalla città ci conoscono tutti: quando mi fermano per farmi i complimenti per il nostro gelato è la soddisfazione più grande”.

“La gelateria Marselli fa parte da sempre della nostra città ed è una vera e propria bottega storica – dice il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino -. Da latteria è passata a luogo di ritrovo, mantenendo sempre alta la qualità dei prodotti e un gelato che parla da solo. La Mattonella di Marselli per molti riminesi è sinonimo di domenica di festa in famiglia: sono queste le tradizioni che fanno crescere insieme le generazioni e fanno comunità. Sono felice che la famiglia Marselli abbia ottenuto questo premio: ci siamo impegnati molto affinché avvenisse e ora sarà una tappa importante per i nostri itinerari di valorizzazione del tessuto economico locale storico e di qualità”. 

(Rimini) Gli edifici pubblici possono diventare una risorsa per la collettività, diventando spazi per produrre energia pulita e a basso costo. Parte da questo obiettivo il programma avviato dal Comune di Rimini che porterà all'installazione di nuovi sistemi per la produzione di energia elettrica da fotovoltaico su diversi edifici pubblici individuati sul territorio. Sono circa una ventina gli immobili e rispettive pertinenze analizzate dagli uffici comunali che a regime potranno garantire una capacità installata complessiva di circa 4,5 megawatt anche a favore dei cittadini.  

"La prospettiva è quella di creare comunità energetiche pubbliche, condividendo la produzione solare e riducendo così la dipendenza da altre fonti elettriche, con i vantaggi che questo comporta – sottolinea l'assessore all'ambiente Anna Montini – Dopo un confronto col sindaco e con l'assessore Magrini, abbiamo localizzato una ventina di immobili adatti tra scuole, palestre, parcheggi, per una somma di potenza installabile pari a 4,49 MW. Ne cito alcuni, sui quali ci stiamo concentrando particolarmente in questo momento: la scuola elementare Sforza, il Pattinodromo, la palestra Romeo Neri, la Casa del Volley e il centro di via De Warthema".  

Questi nuovi impianti di produzione di energia da solare si aggiungeranno a quelli già presenti a Rimini tra impianti pubblici e privati e che oggi forniscono una produzione di circa 31,7 megawatt. "In tutto il territorio comunale sono già attive 41 officine elettriche da fotovoltaico (impianti di produzione e autoconsumo) con potenza installata superiore a 80KW – sottolinea ancora l'assessora Montini – come quelle della Fiera, del parcheggio del parco di Fiabilandia e del Football Village, più importanti per dimensione e produzione, ma anche quelle di dimensione più piccole ma comunque rilevanti come alla scuola Primo Maggio. Questo a testimonianza di un percorso di transizione energetica già avviato ma a cui oggi è indispensabile apportare una accelerata per rispondere in maniera concreta alla crisi che stiamo attraversando, ma soprattutto per perseguire gli obiettivi di sostenibilità già prioritari prima ancora che i venti di guerra soffiassero sulla carenza degli approvvigionamenti di materie prime e sul rincaro delle bollette". "Proprio per queste ragioni già da anni abbiamo messo l'efficienza energetica al primo posto negli standard di qualità richiesti sia per le nuove realizzazioni pubbliche sia per gli interventi di ammodernamento e riqualificazione delle strutture – prosegue Montini – Ad oggi contiamo sei tra scuole e palestre a NZEB (near zero Energy building, con consumo di energia vicina allo zero) e due in classificazione energetica A1, anch'essa molto virtuosa". "La crisi che stiamo attraversando preoccupa, ma non restiamo con le mani in mano: l'efficentamento del nostro patrimonio di immobili e in parallelo la creazione di nuove comunità energetiche rinnovabili pubbliche attraverso queste nuove installazioni di fotovoltaico sono una risposta concreta, a vantaggio dell'intera comunità".  

(Rimini) Nella giornata dell'11 ottobre 2022, la Nave Scuola Amerigo Vespucci sarà ormeggiata alla fonda di Riccione in corrispondenza di piazzale Roma, i soci armatori del Club Nautico Riccione, con le proprie imbarcazioni, in presenza di condizioni meteomarine favorevoli, eseguiranno delle visite a distanza di sicurezza per ammirare lo splendore dell'Amerigo Vespucci. La "Saviolina" inoltre è stata messa a disposizione dell'amministrazione comunale qualora ne abbia necessità a scopi istituzionali. 

La sera dell'11 ottobre si terrà, infine, una cena di gala organizzata dal Club Nautico Riccione, su una terrazza vista mare che darà la possibilità ai soci del Club, agli ospiti e alle autorità di ammirare l'Amerigo Vespucci con le vele illuminate al Tricolore. Un ringraziamento particolare da parte del Club Nautico Riccione va a quanti si sono adoperati per organizzare questo importante evento per la città di Riccione, alla Amministrazione Comunale di Riccione (uscente ed entrante), alla lega navale Italiana sez. di Riccione, al consigliere delegato Gianfranco Sanchi unitamente al presidente in carica del Club Nautico Riccione Sebastiano Masetti che già nel primo mandato di presidenza ha attivato i contatti con l'Amerigo Vespucci, mantenendoli e ampliandoli negli anni.

La grande amicizia del Club Nautico di Riccione, la Città di Riccione e la Nave Scuola Amerigo Vespucci, Ammiraglia dell'Accademia navale di Livorno, nasce nel 2018. Nel 2018, il Club Nautico Riccione, presieduto da Sebastiano Masetti, insieme al Lions Club di Riccione, presieduto da Francesco Procopio, organizzano all'hotel De Bains un importante convegno dedicato all'Amerigo Vespucci, definita "la Nave più bella del mondo", con la partecipazione del comandante pro tempore autorizzato dallo Stato Maggiore della Marina. Al centro del convegno, ovviamente, le peculiarità della Nave Scuola Amerigo Vespucci in seno alla Marina Militare Italiana. Da quel momento, la grande amicizia tra Club Nautico Riccione e l'Amerigo Vespucci cresce e si consolida. 

Nel 2019, il Club Nautico Riccione organizza per la prima volta in assoluto, grazie all'impegno del Consiglio Direttivo dell'epoca presieduto da Masetti, la partecipazione dell'imbarcazione simbolo della città di Riccione, la "Saviolina" alla regata storica e internazionale di Trieste, la "Barcolana". La "Saviolina" del 1928 fu premiata come la più autentica imbarcazione storica, suscitando un grandissimo interesse non solo tra gli appassionati di storia della nautica. In occasione della "Barcolana" di Trieste e del premio alla "Saviolina", il Club Nautico di Riccione fu ospite dell'Amerigo Vespucci. Nell'aprile del 2022, il Club Nautico Riccione, in collaborazione con l'amministrazione Tosi e gli assessori delegati, riprende i contatti con i vertici della Marina Militare Italiana chiedendo e ottenendo la partecipazione a Riccione dell'Amerigo Vespucci per le celebrazioni dei 100 della città. Inizia così il percorso che ha portato, grazie alla credibilità che il Club Nautico Riccione si è conquistato negli anni presso le Istituzioni Nazionali, e grazie al supporto dell'amministrazione si è riusciti a giugno ad ottenere il passaggio dell'Amerigo Vespucci su Riccione. Questa attività è stata portata avanti anche insieme agli amici della Lega navale sezione di Riccione con i quali sono essere eccellenti rapporti di collaborazione e di vicinanza. 

Mercoledì, 05 Ottobre 2022 16:18

Coronavirus: 360 nuovi positivi

(Rimini) Dall'inizio dell'epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.880.402 casi di positività, 4.508 in più rispetto a ieri, su un totale di 12.082 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 4.477 molecolari e 7.605 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 37,3%.

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell'Emilia-Romagna sono 21 (+2 rispetto a ieri, pari al +10,5%), l'età media è di 69,5 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 789 (+55 rispetto a ieri, +7,5%), età media 74,5 anni. Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Parma (invariato); 2 a Reggio Emilia (invariato); 2 a Modena (+1); 6 a Bologna (invariato); 2 a Imola (invariato); 1 a Ferrara (invariato); 2 a Ravenna (+1); 1 a Forlì (invariato); 2 a Cesena (invariato); 2 a Rimini (invariato). Nessun ricovero a Piacenza (come ieri).

L'età media dei nuovi positivi di oggi è di 52,4 anni. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 692 nuovi casi (su un totale dall'inizio dell'epidemia di 383.150), seguita da Modena (630 su 285.907) e Reggio Emilia (622 su 212.746); poi Parma (521 su 159.530), Ravenna (408 su 178.128), Ferrara (398 su 134.899) e Rimini (360 su 176.946); quindi Piacenza (278 su 97.318), Forlì (254 su 87.682) e Cesena (244 su 105.997); infine il Circondario Imolese (101 su 58.099).

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 31.579 (+3.130). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 30.769 (+3.073), il 97,4% del totale dei casi attivi. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.

Le persone complessivamente guarite sono 1.371 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.830.772. Purtroppo, si registrano 7 decessi, alcuni dei quali riferiti ai giorni scorsi: 2 in provincia di Parma (una donna di 99 anni e un uomo di 80 anni); 1 in provincia di Reggio Emilia (una donna di 79 anni); 1 in provincia di Modena (un uomo di 70 anni); 1 in provincia di Ferrara (un uomo di 77 anni); 2 in provincia di Ravenna (due donne di 92 e 100 anni); Non si registrano decessi nelle province di Piacenza, Bologna, Forlì-Cesena, Rimini e nel Circondario imolese. In totale, dall'inizio dell'epidemia i decessi in regione sono stati 18.051.

(Rimini) "Nei giorni scorsi abbiamo ascoltato con preoccupazione gli appelli lanciati da alcune tra le principali comunità del nostro territorio. Realtà del terzo settore consolidate, con una lunga storia alle spalle, abituate a gestire le crisi, il dolore, le difficoltà che toccano nel profondo l'animo umano e le famiglie. Realtà che però oggi sono messe spalle al muro da un'emergenza inaspettata e di cui è impossibile prevedere gli sviluppi, un caro bollette vertiginoso che rischia di mettere in ginocchio non solo questi due pilastri dell'assistenzialismo del territorio, ma in generale l'intera rete del terzo settore, oltre al comparto sanitario, tanto pubblico quanto privato". Parla l'assessore per la protezione sociale del comune di Rimini, Kristian Gianfeda, vhe per trovare una soluzione ha deciso di convocare gli enti a breve.

"Stiamo parlando piccole e grandi associazioni e cooperative già abituate a gestire l'ordinaria attività centellinando le risorse e che adesso – con costi delle utenze raddoppiati o triplicati dall'oggi al domani – faticano a trovare la liquidità necessaria per evadere le bollette, dunque per andare avanti. In molti casi è impensabile se non impossibile introdurre razionamenti o significative riduzioni dei consumi, a tutela della qualità della vita delle persone più fragili. Un quadro dunque allarmante, che coinvolge oltre al terzo settore anche le strutture ospedaliere e sanitarie, già fortemente provate anche sotto il profilo economico dalla pandemia, con un deficit di bilancio su scala regionale di circa 800 milioni ancora in attesa di ristoro da parte dello Stato".

Per cercare di fare il punto della situazione "e valutare eventuali azioni sinergiche convocherò a breve un incontro, tra rappresentanti del mondo del terzo settore, ma è chiaro che in questa difficilissima partita l'intervento del Governo è quanto mai indispensabile e urgente. Il peso di queste voragini di bilancio che si apriranno non può ricadere sui Comuni, che si stanno già comunque attrezzando per aumentare le forme di sostegno alle famiglie e alle imprese. Rimini in questo senso si è già mossa in anticipo: ricordo ad esempio la campagna di informazione avviata insieme alle associazioni territoriali di Federconsumatori, Adoc e Adiconsum, oltre alle diverse misure di supporto economico già attuate e il complesso di azioni che saranno messe in campo nei prossimi mesi con risorse di bilancio attraverso quello che chiameremo "pacchetto fiducia". Ci siamo rimboccati e le maniche e continueremo a farlo, ma qualsiasi misura di cui un Comune potrà farsi carico non sarà mai abbastanza a fronte della crisi che potrebbe aprirsi".

 

Abbiamo la fortuna e il merito di vivere in un territorio che ha un patrimonio e una quantità di servizi di assistenza alla persona e sanitario di altissimo livello, che oggi va preservato in tutti i modi. Su questo presupposto guardiamo avanti con fiducia, consapevoli che così com'è stato con la pandemia supereremo anche questa fase così critica. È però indispensabile che i territori non vengano lasciati soli".

Mercoledì, 05 Ottobre 2022 16:03

Riccione: "Così abbiamo sconfitto le baby gang"

(Rimini) Potenziamento del servizio di pattugliamento serale e notturno. Creazione di aree filtro tra stazione dei treni e capolinea degli autobus. Strategia operativa finalizzata a frantumare e disgregare i gruppi di giovani ritenuti potenzialmente pericolosi per l'ordine pubblico in gruppi più piccoli, rendendoli inoffensivi. Capillare presidio del territorio. Impiego di metal detector e unità cinofile. Sono questi i segreti del successo della Polizia locale del Comune di Riccione nel contrasto al fenomeno delle cosiddette baby gang.

Nel 2022 sono stati quasi cento in più (626) i servizi di pattugliamento del territorio riccionese operati dagli agenti guidati dal vicecomandante Isotta Macini rispetto allo scorso anno (529). Particolarmente significativo l'incremento del numero delle divise impiegate durante la sera nei mesi caldi dell'estate. In luglio si è passati da 174 (2021) a 204 (2022) e in agosto da 170 a ben 225. Quasi raddoppiati, da 9 a 17, i servizi di pattugliamento notturni. "Dopo un'estate compromessa dalla microcriminalità diffusa sul territorio Riccione, l'assessorato alla Sicurezza ha pianificato una strategia operativa che ha permesso di conseguire, insieme all'operato delle alte forze dell'ordine, un calo generalizzato dei reati del 22% (dal 1 giugno al 15 settembre rispetto al 2021) e addirittura del 35% nei reati commessi da minorenni", spiegano dal comune di Riccione.

"Gli equipaggi della polizia locale, durante tutti i fine settimana estivi, anche attraverso l'impiego dell'unità cinofila e del metal detector portatile, hanno presidiato l'area esterna della stazione ferroviaria con l'obiettivo di intercettare i principali treni in arrivo, in particolare dal nord, con i quali numerosi giovani raggiungono Riccione abitualmente nelle ore serali. I controlli, svolti anche in collaborazione con la Polfer per l'interno della stazione ferroviaria, hanno permesso di offrire l'immagine di una città sicura e controllata garantendo prevenzione e contrasto a potenziali fenomeni illeciti", argomenta la vicecomandante Isotta Mancini.

Gli equipaggi sono stati dislocati in maniera strategica a partire dalla stazione ferroviaria, lungo viale Ceccarini e fino a piazzale Roma. "Lungo questa direttrice sono state posizionate tre "aree filtro" con punti di controllo: uno in particolare è stato disposto in piazzale Curiel, capolinea degli autobus di linea. Sui lungomari, sia in direzione porto che verso piazzale San Martino, è stato costante il pattugliamento in moto, ad alta visibilità, che ha consentito di avere un presidio costante nell'area adiacente alla spiaggia: l'utilizzo delle luci blu ha rappresentato un richiamo e al contempo un deterrente lungo tutta la passeggiata".

Come si costituivano le baby gang. Gli agenti della polizia locale hanno appurato che "i gruppi numerosi di giovani si costituivano in maniera spontanea, aggregandosi una volta raggiunta Riccione, e non già dalle città di origine". Raggiunta la stazione e le altre aree centrali "i piccoli gruppi di giovani spontaneamente si 'cercavano' addensandosi in gruppi omogenei per nazionalità di provenienza: Nord Africa, Africa equatoriale, America Latina e stati balcanici. "L'impiego perseverante - riferisce ancora il comando della Polizia locale - dell'unità cinofila e del metal detector portatile, attraverso il "passaparola" ha permesso di prevenire la detenzione di sostanze stupefacenti e di strumenti atti ad offendere, spesso utilizzati in queste particolari dinamiche di gruppo giovanile".

Come sono state disaggregate le baby gang. La strategia operativa è stata quella di frantumare e disgregare i giovani in gruppi più piccoli, rendendoli quindi più fragili e inoffensivi. "La scomposizione avveniva spontaneamente al passaggio nei diversi "filtri" di controllo", dove la verifica dei documenti di identità di ogni singolo gruppo, richiedendo un lasso di tempo anche prolungato, dissolveva le aggregazioni di giovani in maniera spontanea".

Sul fatto commenta anche l'assessore alla sicurezza, Oreste Capocasa. "Abbiamo voluto privilegiare il controllo del territorio in tutte le sue sfaccettature più a rischio. E i risultati ci hanno dato ragione", sottolinea. "I numeri ci confortano sul buon lavoro svolto dalla Polizia Locale in merito alle varie problematiche che eravamo chiamati ad affrontare. Il nostro lavoro si è concentrato su tre fronti: l'applicazione delle ordinanze emanate dalla Questura, l'aumento del numero delle pattuglie e la prevenzione dello spaccio di stupefacenti grazie al personale qualificato e al nostro cane antidroga".

Infine le congratulazioni della sindaca Daniela Angelini. "Il lavoro capillare fatto dalla nostra Polizia Locale si va ad affiancare ai dati emersi dalla Prefettura. Un lavoro sinergico tra le forze dell'ordine e i nostri agenti che ha portato importanti risultati. Se a Riccione si è registrato il 22% di reati in meno rispetto all'estate precedente il merito va al lavoro sinergico con le forze dell'ordine. Voglio quindi ringraziare, Prefettura, Questura, Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza e la nostra Polizia Locale. L'aumento delle pattuglie e il controllo del territorio sono stati molto efficaci e ben gestiti. Devo soprattutto ringraziare l'assessore Oreste Capocasa che è stato presente in prima linea per tutta l'estate".

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