09 12 2013 | Rimini | Decine di furti in riviera, Marche e Umbria, arrestati 4 albanesi
Rimini | Decine di furti in riviera, Marche e Umbria, arrestati 4 albanesi
Sono quattro gli arresti, nella notte tra sabato e domenica, nell’ambito dell’operazione Burglary condotta dalla compagnia dei carabinieri di Riccione. Si tratta di cittadini albanesi domiciliati a Ravenna accusati di svariati furti (dalle 19 di oggi sarà possibile accedere all’elenco della refurtiva attraverso il link sotto indicato:
https://drive.google.com/folderview?id=0B6UF4TQ0LfLMdHljZjh3SExIOG8&usp=sharing).
Il raggio di azione della banda corrispondeva a tutta la riviera, da Ferrara a Cattolica, sconfinando spesso in Umbria e nelle Marche. Perquisendo nel pomeriggio di sabato le abitazioni dei quattro fermati, i Carabinieri hanno trovato e sequestrato monili in oro, orologi di lusso, impianti stereo, cellulari e telecamere di ultima generazione, materiale di vestiario griffati, profumi, piccoli lingotti in argento, auto (utilizzate per compiere i furti) e una grande quantità di denaro contante anche straniero per un valore totale che supera i 100mila euro.
lezioni americane
Mercoledì 11 Dicembre 2013 - ore 21.15
Teatro Astra Bellaria Igea Marina
LEZIONI AMERICANE
di Italo Calvino
Regia Orlando Forioso
Con Giorgio Albertazzi
Ingresso € 15 intero - € 12 ridotto
09 12 2013 | Rimini | Camera di commercio, insediata la Consulta dei professionisti
Rimini | Camera di commercio, insediata la Consulta dei professionisti
Si è insediata in via Sigismondo (presso la Camera di commercio) a Rimini questa mattina la Consulta permanente dei liberi professionisti. Ne fanno parte i presidenti di tutti gli Ordini e Collegi della provincia, che hanno nominato Bruno Piccioni (dell’Ordine dei commercialisti e degli esperti contabili) come presidente. La Consulta ora dovrà designare un proprio rappresentante in seno all’ente camerale (che sarà nominato membro dal presidente della Regione a partire dal prossimo rinnovo degli organi camerali, quinquennio 2014-2019).
La Consulta, “in qualità di organismo permanente, garantirà un dialogo più stretto fra gli Ordini e i Collegi professionali riminesi e l’Ente camerale, sulla scia di quanto già avvenuto in passato con l’ingresso nel Consiglio camerale anche di rappresentanti dei lavoratori e dei consumatori, nel riconoscimento del ruolo importante ricoperto, non certo da oggi, dai liberi professionisti nello sviluppo dell’economia del territorio”, spiegano da via Sigismondo.
GIORNALAIO 09.12.2013
Primarie Pd, stravince Renzi e Civati sorpassa Cuperlo. Economia in recessione, occupazione in calo del 10 per cento. Boom di vendite in libreria per il racconto di Natale del vescovo Lambiasi
Primarie Pd, Renzi batte i renziani (e sbaraglia gli avversari con oltre il 70 per cento dei voti) è il commento di Carlo Andrea Barnabè in prima su ilRestodelCarlino. “Matteo Renzi si prende tutti e 27 i Comuni della provincia. In alcuni casi le percentuali sono quasi bulgare e superano abbondantemente l’80 per cento fino a sfiorare il 90. Il sindaco di Firenze conferma gli ottimi risultati ottenuti in Valconca nel 2012 nella sfida persa contro Bersani. E proprio dalla Valconca arriva il risultato più alto per Renzi: a Montegridolfo il nuovo segretario del Pd ha ottenuto l’86,9 per cento delle preferenze. Superate al fotofinish Gemmano con 85,3 e San Giovanni con 85,1”, (p.2), ma la vera sorpresa a Rimini è Civati che batte Cuperlo quasi dappertutto. “Ai cuperliani non resta, dopo la sconfitta, che rendere onore al rottamatore. «Renzi è un leader riconosciuto, la gente l’ha votato perché vede in lui il futuro premier, e questo ha pesato — ammette l’on. Emma Petitti, cuperliana di ferro — Delusa? No, la scelta è stata netta». «Chi ha scelto Renzi — aggiunge l’assessore regionale Maurizio Melucci — ha puntato a una figura di rottura. La gente che l’ha votato ritiene che con lui possa arrivare il cambiamento». Ma la vittoria di Renzi, assicura il segretario provinciale Juri Magrini, altro cuperliano come la Petitti e Melucci, «non stravolgerà gli equilibri del partito nel Riminese. C’è già tra me e Paolo Russomanno (il renziano che l’ha sfidato nella corsa alla segreteria) una forte collaborazione, e questa continuerà». LE COSE invece ora cambieranno sicuramente nel Pd, anche a livello riminese. Il primo a dirlo è il presidente della Provincia Stefano Vitali: «Il Pd ieri ha dimostrato di essere, nonostante gli acciacchi, l’unica forza politica democratica. La vittoria di Renzi la dice lunga sul sentimento verso chi ha gestito il partito fino a oggi. Il trionfo del sindaco di Firenze impone una rivoluzione nel partito a tutti i livelli, dal nazionale al locale». Mettono le mani avanti ora anche Paolo Russomanno, Alessandro Belluzzi, Mattia Morolli e Samuele Zerbini, i quattro renziani della prima ora”, (p.3).
“Su scala regionale, si sono contati 97.095 votanti, 96.801 i voti validi: quando lo spoglio era di 270 seggi su 905, Renzi aveva il 72,6%, Cuperlo il 14,4%, Civati il 13%. A Rimini addirittura Cuperlo ha subìto l’onta del sorpasso da parte di Civati: su 21.858 votanti, 21.783 voti validi, Renzi ha avuto uno strepitoso 74,8% (16.287 voti), Civati il 13,2% (2.877), Cuperlo al palo con un misero 12% (2.619). In pratica è successo che una folla di cuperliani (cioè bersaniani) che avevano votato per la segreteria provinciale il “loro” uomo Juri Magrini, alle primarie di ieri hanno cambiato cavallo riversando i propri suffragi su Renzi”, LaVocediRomagna (p.6). “Ecco i dati finali: Matteo Renzi 11.420 (72,66%),Gianni Cuperlo 2.405 (15,30%), Giuseppe Civati 1.893 (12,04%). Imola (Renzi 5.809; Cuperlo 1.249; Civati 948; affluenza 8.155), Borgo Tossignano (Renzi 255; Cuperlo 28; Civati 24; affl. 305), Casalfiumanese (Renzi 390; Cuperlo 59; Civati 53; affl. 503), Castel del Rio (Renzi 148; Cuperlo 16; Civati 13; affl. 177), Castel Guelfo (Renzi 369; Cuperlo 42; Civati 48; affl. 459), Castel San Pietro (Renzi 1.950; Cuperlo 383; Civati 441; affl. 2.794), Dozza (Renzi 416; Cuperlo 83; Civati 54; affl. 555), Fontanelice (Renzi 220; Cuperlo 7; Civati 27; affl. 255), Medicina (Renzi 1.297; Cuperlo 432; Civati 183; affl. 1.915), Mordano (Renzi 505; Cuperlo 89; Civati 76; affl. 676)”.
Imprese. “A picco il numero delle aziende, dei contratti di lavoro, delle imprese avviate dai giovani. Crollano, letteralmente, i finanziamenti concessi dalle banche alle aziende. A crescere sono solo la cassa integrazione e il tasso di disoccupazione, che visto l’andamento dei primi nove mesi a Rimini dovrebbe attestarsi, a fine anno, intorno all’11,8%, decisamente più alto rispetto alla media regionale (8,9%) e non distante da quella nazione (12,2%). GLI ULTIMI DATI elaborati dalla Camera di commercio di Rimini non lasciano spazio a dubbi. L’economia riminese è ancora in forte recessione, e se anche si vedono timidi segnali di ripresa per il prossimo anno, il 2014 sarà ancora un anno durissimo. L’occupazione è una delle voci che preoccupano di più. «Da gennaio a settembre le persone che hanno firmato almeno un contratto di lavoro nel Riminese — osserva il presidente di Camera di commercio, Manlio Maggioli — sono state 52.885, il 9,8% in meno rispetto allo stesso periodo del 2012». Calano i lavoratori, crollano i contratti: si sono fermati a 78.186, contro i 90.572 dell’anno scorso. Il turismo si conferma il settore che fornisce maggiore occupazione. Nel 2013 ha garantito il 53% dei nuovi contratti di lavoro (ma lo scorso anno era stato il 53,8%). E’ invece il manifatturiero il settore più in crisi, con un calo occupazionale del 28,1%, seguito dal commercio (-19.1%) e a ruota dalle costruzioni (-18.8%). Insieme alla forte diminuzione dei posti di lavoro, è esplosa letteralmente la cassa integrazione. Tra gennaio e settembre le ore autorizzate risultavano già quasi 7 milioni (6 milioni e 828mila per la precisione), con un aumento del 13,1%. In particolare l’aumento è dovuto alla cassa integrazione straordinaria (+7,3%) e a quella in deroga (+31%). «E a Natale molte imprese faranno fatica a pagare le tredicesime», osserva Salvatore Bugli, direttore Cna e vice presidente della Camera di commercio”, ilCarlino (p.8). Ma c’è anche chi i dipendenti li premia.
Successi editoriali. Boom di vendite per il vescovo Lambiasi e le storie raccontate dall’asinella Natale. “A pochi giorni dalla sua uscita il libro di Natale ha già fatto il giro d’Italia, bruciando in appena un settimana la prima tiratura di 2mila copie, tanto che l’editore ilPonte Rimini ha dovuto ristamparne altre 1.500. Mons. Lambiasi ha deciso di donare il ricavato della vendita del volume per aiutare i disoccupati”, ilCarlino (p.8).
07 12 2013 | Rimini | Forza Italia serra i ranghi contro gli “imbrogli e le bugie del governo Letta-Alfano”
Rimini | Forza Italia serra i ranghi contro gli “imbrogli e le bugie del governo Letta-Alfano”
Presentazione oggi a Rimini nella sede di via Bonsi per Forza Italia. Padrini il consigliere regionale Marco Lombardi e l’ex coordinatore del Pdl Fabrizio Miserocchi. Ospiti d’eccezione il vicesindaco di Bellaria Igea Marina C’erano Roberto Maggioli, Falsetti consigliere comunale di Villa Verucchio e Francesca D'Amico di Poggio Torriana.
A Lombardi è toccato trattare i temi nazionali, a partire dalla decadenza del senatore Silvio Berlusconi. “Fatto impossibile da comprendere in pieno senza aver analizzato l’accanimento giudiziario che negli ultimi 20 anni si è scatenato nei confronti del più grande leader della storia del centrodestra italiano”. Dati alla mano Lombardi parla di “0 processi subiti, 488 perquisizioni subite, 290.000 intercettazioni subite, 19 ipotesi di reato, 7 procure in campo, 108 inchieste contro le sue aziende, 2497 udienze in tribunale, 133 legali impiegati per la sua difesa, 2.000.000 di pagine sequestrate, 30 conti correnti controllati. Numeri sconcertanti di una magistratura politicizzata che ha avuto come unico obiettivo l’abbattimento politico (speravano e sperano tuttora) di un nemico”.
C’è poi il vero tema della divisione tra Forza Italia e Nuovo centrodestra, quello che Lombardi definisce “imbrogli e bugie del governo Letta-Alfano”, un nuovo asse per l'aumento delle tasse. A partire dall’“imu sulla prima casa per l’anno 2013 è stata abolita solo in parte, infatti se il Comune ha alzato l’aliquota sarà il cittadino a pagare la differenza. Si tratta di un danno che colpirà 3,4 milioni di prime abitazioni”. Lombardi cita poi l’aumento dell’iva anche su prodotti distributori automatici e sui prodotti editoriali, L’incremento di bolli depositi, accise benzine, sigarette elettroniche, accise lubrificanti e tabacchi, accise alcolici, aumento acconti Ires e Irap imprese, la patrimoniale sul risparmio che passa dall'1,5 al 2 per mille l'imposta di bollo sulle comunicazioni relative a strumenti finanziari, eccetera.
In definitiva, “ritornare a Forza Italia significa guardare al futuro, recuperare lo spirito delle sue origini e rilanciare la sfida del nostro movimento sul terreno delle riforme. Le scelte sbagliate di questo Governo basate solo sulla logica del “tassa e spendi”, dei continui rinvii e del galleggiamento, il naturale naufragio delle larghe intese e il conseguente abbandono di alcuni esponenti del PDL hanno solo accelerato una svolta che molti di noi auspicavano da tempo”, spiega Lombardi.
Miserocchi è intervenuto per dare il polso della situazione locale soprattutto in vista delle prossime amministrative, confermando la volontà di un dialogo con tutte le forze in campo a partire dalle liste civiche. Ha parlato di un ottimo rapporto con il Nuovo centrodestra. “Non ci sono traditori”, hanno ribadito i due leader riminesi di Forza Italia. “Certo noi rimaniamo convinti di aver fatto la scelta giusta. Allo stesso tempo rifiutiamo l'etichetta di estremisti perché raccogliamo con Forza Italia il più ampio numero di moderati italiani”.
Rispetto ai temi locali, “ci auspichiamo il rilancio dell'aeroporto, come abbiamo sempre fatto pur dall'opposizione. In merito al trc, è da tempi non sospetti che cerchiamo di opporci alla realizzazione. Sette anni fa siamo andati a Roma per bloccare i finanziamenti e per un po' ci siamo riusciti”, conclude Lombardi.
Rimini, il domani si gioca oggi e non solo in campo
Rimini, il domani si gioca oggi e non solo in campo
A duecentosettanta minuti dal giro di boa del campionato, il Rimini sul campo è in corsa per la Lega Pro unica della prossima stagione: 24 punti (senza il -1 per i problemi estivi sulla fideiussione sarebbero 25) frutto di sette vittorie, quattro pari e tre sconfitte. I biancorossi sono a -4 dal vertice della classifica e a +4 dalla linea rossa, da quella nona posizione che significa play out con altre tre formazioni per l’ultimo posto tra i professionisti (sei invece retrocederanno direttamente) evitando così il pericolo di un viaggio dal difficile ritorno nell’abisso dei dilettanti. Dopo una prima fase esaltante, nelle ultime gare i biancorossi stanno incontrando qualche difficoltà in più ma la situazione di classifica è ben oltre le aspettative d’inizio stagione, e a tre gare dalla fine del girone d’andata, stringendo i denti in attesa della sosta, i ragazzi di Marco Osio con qualche altro punto potranno chiudere il 2013 consapevoli di aver seminato in modo giusto, di aver creato le condizioni per centrare l’obiettivo di fine stagione. Quello che c’è da capire oggi però, è se anche la società stia percorrendo la strada giusta per arrivare al traguardo della Lega Pro del prossimo anno. Le difficoltà economiche in cui versa la società biancorossa non sono un segreto per nessuno in città e con i paletti economico finanziari che saranno fissati nella prossima stagione, non ci sarà spazio per gli equilibrismi: chi deve rincorrere le scadenze non si potrà più permettere di fare calcio. I ritardi nella presentazione della fideiussione, le difficoltà nel pagare fornitori e dipendenti sono il sintomo di una situazione senza futuro. Restare in piedi, come stanno cercando di fare in casa biancorossa, studiando alchimie per coprire i costi giornalieri, è un tentativo che ha senso solo se esiste una programmazione, se esiste un progetto che abbia lo sguardo volto più in là del quotidiano. La sensazione, spiace dirlo, a oggi non è questa e si comprende per esempio dai tanti matrimoni societari probabili e improbabili di cui si sente parlare da un anno a questa parte, corteggiamenti che sembrano panacee a tempo determinato e che, come tutti gli sposi forzati, porteranno a pentimento quando ormai sarà troppo tardi. Non convincono tante cose che accadono tra le mura biancorosse, gli attriti, i problemi quotidiani, e non può essere la consapevolezza del problema, il parlarne, l’ostacolo alla soluzione. Non convince per esempio la direzione presa con oltre 35 tesserati, perché certo non può essere una scelta legata alle necessità tecniche, tanto più di una società in difficoltà economica. Quella scelta con il passare del tempo (forse lo è già), più che una soluzione temporanea diventerà un fardello da portare sulle spalle e non solo per chi c’è oggi ma anche per chi, “miracolo”, avesse voglia di programmare qualcosa di serio per la maglia a scacchi. Nessuno è distaccato dalla realtà per non comprendere il momento ma è giusto dire che se davvero si tiene duro per dare un futuro alla maglia biancorossa, non si lo può costruire pensando solo a domani. Difficile trovare una persona come Antonio Gozzi che dal 2007 è alla guida dell’Entella e che con un progetto serio, con la programmazione della società, del settore giovanile, delle strutture, partendo dai dilettanti, finirà probabilmente in serie B al temine di questa stagione. Difficile trovare oggi un trasporto apparentemente emotivamente folle come quello di Gozzi, difficile comunque trovare alternative, senza prendere coscienza che vendere oggi costa più che comperare. Quelli che non l’hanno capito stanno e resteranno fuori dal campo. E anche fuori dal tempo.
Francesco Pancari
GIORNALAIO 07.12.2013
Aeroporto, tornano in cronaca i problemi alla torre di controllo. Don Camillo e Peppone tornano in comune. Il Meeting nelle spese pazze della Regione. Ex Murri, sarà centro direzionale della Costa
Aeroporto, torna alla ribalta la torre di controllo. “IL TEMPO non è dalla sua parte. In tutti i sensi. Il ‘Fellini’ rischia di non avere più soldi per continuare l’attività prima del bando europeo. Ma anche il tempo, inteso come meteo, non aiuta. Bastano raffiche di vento superiori ai 30-32 nodi, per far cessare ogni volo all’aeroporto, a causa delle prescrizioni sulla torre di controllo. Anche se Enac, dopo l’ispezione di lunedì e martedì, ha dato il nulla osta al ‘Fellini’ per continuare a volare, la questione della torre potrebbe far perdere altri voli a Rimini. LA TORRE di controllo, che formalmente è ancora sotto la gestione dei militari, non è infatti adeguata per determinate condizioni meteo. Con 32 nodi di intensità del vento gli operatori hanno l’obbligo di lasciare la torre e i voli vengono sospesi. Il problema è noto da tempo, tanto che «già due anni fa — ricorda un gruppo di lavoratori di Aeradria — Enac aveva paventato il rischio di chiusura dell’aeroporto, per la mancata messa a norma dello scalo»”, ilRestodelCarlino (p.3).
Su Aeradria e la rete delle partecipate riminesi Cristan Amatori su LaVocediRomagna (p.4).
Spese pazze in Regione. “IL BANCHETTO dei consiglieri regionali non conosceva soste. Neppure per le ferie agostane si fermavano le richieste di rimborso spese per pranzi, cene e consumazioni al bar. E’ proprio questo l’ultimo filone delle indagini sulle spese pazze su cui si concentra l’analisi dei pm bolognesi Morena Plazzi e Antonella Scandellari. A ‘tavola’ si è seduto anche Marco Lombardi che nell’agosto del 2011 ha chiesto un rimborso per spese di ristorazione durante il Meeting di 650 euro, divisi però in diversi pasti durante la manifestazione e non in un’unica soluzione. «Avevo volutamente indicato che le spese erano relative al Meeting — replica il consigliere Lombardi — proprio per non dare adito a sospetti. Quelle spese erano connesse alla mia attività di consigliere durante una manifestazione in cui si incontrano personalità politiche. Manifestazione che si tiene a Rimini dove vivo. Anche se l’attività dell’assemblea era ferma, quella dei consiglieri non lo era. Aggiungo che quella somma a nostra disposizione era proprio per questi capitoli di spesa: pranzi, cene e viaggi. Ma questo non è certo un rimborso per un pranzo da 650 euro a Portofino...». Più costoso ancora il conto presentato da Gianguido Bazzoni: mille euro in pasti spesi durante la stessa edizione della kermesse di Cielle”, ilCarlino (9).
Scene da don Camillo e Peppone giovedì in consiglio a Rimini, ma tra il pubblico c'è chi si sente male, ilCarlino (p.4). “Fuori controllo. Nonostante i continui richiami da parte del presidente del consiglio comunale Donatella Turci la discussione degenera. E tra una sospensione e l’altra, la minoranza alla fine decide di abbandonare i lavori. “E’ venuto meno il rispetto per tutto il consiglio comunale, siamo stati insultati sia sul piano personale che politico solo per essere entrati nel merito della delibera con responsabilità - dichiara Gioenzo Renzi (FdI) prima di lasciare e contestando al presidente la mancata censura di certe affermazioni. E’ stato allora che un simpatizzante di Renzi che stava seguendo il consiglio comunale da casa è arrivato in aula sbraitando anche contro il presidente, per non aver fermato i lavori. Alla richiesta d’intervento dei vigili, l’uomo, accaloratosi un po’ troppo, si è sentito male. Spazientita per la situazione ormai ingestibile a quel punto allo stesso presidente scappa di dire, “Se sta male s’arrangia, cosa devo fare?”. Salvo poi attivarsi subito per chiamare il 118 e dichiararsi “senza parole”. Intanto proprio dall’opposizione, da Giudici, arriva la proposta di devolvere il gettone della seduta ai meno abbienti”, LaVoce (p.11).
“Buone notizie sul fronte della ex Murri. “Qualche settimana fa infatti – ha spiegato ieri in commissione consigliare l'assessore ai Lavori Pubblici Roberto Biagini - la Valdadige, (l'azienda incaricata del progetto che dovrebbe realizzare al posto della vecchia colonia di Bellariva il nuovo Entertainment Center, che ospiterà destinazioni commerciali, direzionali, pubblici esercizi, ndr) ha trovato l’accordo con le banche per la ristrutturazione del debito (120 milioni di euro) accordo legato anche alla cessione di Aquafan e Oltremare a Costa. Cosa che ora permetterà al colosso delle costruzioni, forte appunto della fiducia degli istituti di credito, di tornare a operare nel settore e quindi riprendere i progetti avviati, compreso quello riguardante la Murri”. Il problema perché partano finalmente i lavori sono come sempre le risorse economiche”, NuovoQuotidiano (7).
Primarie Pd, tra la gente ha vinto Renzi. “MATTEO Renzi in pole position. Non mancano i simpatizzanti di Civati e Cuperlo, e chi ironizza sulle primarie del Pd. «Io voto per Renzi — attacca Giancarlo Giorgi, ex dipendente Enel —. Mi convince perché ha in testa il cambiamento. Ho sempre votato a sinistra, ma non è mai cambiato niente in Italia, con i risultati che vediamo». «Io voterò per Civati — dice la signora Domenica, casalinga —. Il motivo? Mi ritrovo in quello che dice, e non apprezzo chi parla troppo per slogan». «A me piace Cuperlo», fa eco Anna, impiegata. E l’ombra di D’Alema? «Quello può essere un problema — aggiunge — ma il riuscire a smarcarsi dalla vecchia guardia credo che riguardi tutti tre i candidati»”, ilCarlino (p.7).
06 12 2013 | Rimini | Fallimento Aeradria, Brasini: Partecipazione svalutata sin dal 2011
Rimini | Fallimento Aeradria, Brasini: Partecipazione svalutata sin dal 2011
“I bilanci approvati della Holding nel 2011 e nel 2012 contengono già la svalutazione totale della partecipazione in Aeradria. Quindi, in sostanza, essendo stata la partecipazione portata a zero già negli esercizi '11 e '12 non c’è una perdita ulteriore: non può esserci. Mi sento di dire che non ci sono conseguenze dirette in questo momento”, è la risposta che ha dato ieri in consiglio comunale a Rimini l’assessore Gian Luca Brasini all’interrogazione del consigliere 5Stelle Carla Franchini circa l’impatto che il fallimento di Aeradria potrà avere su Comune e Rimini holding.
“L’impatto - ha continuato Brasini - che la vicenda Aeradria ha avuto su questa amministrazione è circoscritto all’aumento di capitale di un milione 60mila euro inserito nell’esercizio 201. Nel luglio 2011 c’è stata la ratifica in consiglio comunale dell’aumento di capitale approvato da Aeradria in maggio. Questo è stato l’unico intervento economico di conferimento di risorse da parte di Holding ad Aeradria negli ultimi tre esercizi (2013, 2012, 2012)”.
Qui però i dubbi non si risolvono, anzi ne sorgono altri. “Se è vero che Rimini holding aveva già svalutato nel bilancio 2011-2012, significa che avevate già previsto sin da allora che Aeradria sarebbe andata a zero? Significa anche avevate già previsto il fallimento?”, è stata la reazione a caldo di Franchini.
06 12 2013 | Rimini | Comune, consiglio sospeso sui senzatetto. Giudici: gettone ai meno abbienti
Rimini | Comune, consiglio sospeso sui senzatetto. Giudici: gettone ai meno abbienti
Si parla di povertà, marginalità e della proposta del Comune di Rimini di destinare un appartamento confiscato alla mafia ad abitazione per un senzatetto. Si è finiti (senza motivo) con il darsi dei fascisti, con la sospensione del consiglio comunale per una ventina di minuti e, alla ripresa, con l’uscita dall’aula di Pdl, FdI e Lega al momento del voto (la delibera alla fine è stata approvata con il voto della maggioranza, dei 5Stelle e di Pazzaglia, in un’aula mezza vuota). E’ successo ieri in maniera del tutto gratuita.
La delibera in questione è quella del progetto House first, già votata all’unanimità una settimana fa in quinta commissione. “Si partirà da un appartamento, ma l’idea è di arrivare a dare alloggio a dieci persone, con disagio mentale molto grave”, ha spiegato il vicesindaco Gloria Lisi. “Obiettivo è il contrasto all’esclusione sociale e mettere al centro la persona che viene responsabilizzata, per esempio dandole in consegna il mazzo di chiavi, e che così attiva delle capacità che la mettono nelle condizioni di rendersi autonoma)”, ha proseguito Lisi, affermando che il progetto sta ottenendo risultati importanti sia in Europa sia in nord America, “anche sotto l’aspetto economico”. Si tratta di una sperimentazione, una prima assoluta in Italia.
Il primo a prendere la parola, protagonista di quella che aihmé non è stata una fiction, è il consigliere di minoranza Fabio Pazzaglia (Sel Farecomune), che la settimana scorsa aveva portato all’attenzione del consiglio proprio la problematica dei senzatetto. Poi uno a uno alcuni colleghi di minoranza, tutti entusiasti per l’acquisizione del bene confiscato alla mafia da parte del comune e tutti convinti che contro la marginalità e la povertà sia necessario agire. Ma ognuno con una sua perplessità sulla sfida a cui il comune si appresta.
“Basta ad un malato psichiatrico dargli un tetto perché si integri?”, si domanda Eraldo Giudici. “Si tratta di persone che hanno bisogno di un certo tipo di accompagnamento, anche di tipo sanitario, e noi li mettiamo soli al terzo piano di un condominio a Marina centro: avete indagato tra i condomini se ci sia da parte di qualcuno di essi la disponibilità a farsi carico di queste persone?”, si chiede anche Giudici. Grande plauso alla delibera arriva da Gennaro Mauro, “un risultato importante quello di acquisire un bene confiscato alla mafia, una scelta coraggiosa”. Salvo poi domandarsi anche lui: “Siamo sicuri di non dimenticare tante altre situazioni di marginalità e povertà che in questa città necessitano di una risposta?”. Qui Pazzaglia mugugna una prima volta. Tocca a Gioenzo Renzi con il suo punto di vista da ex bancario e le perplessità sul fatto che l’appartamento sia ipotecato. “Siamo sicuri che a Rimini non ci siano mamme e papà con figli in difficoltà economiche e anch’essi in cerca di un tetto?”, è il dubbio di Giuliana Moretti.
E qui Pazzaglia si fa richiamare per una seconda volta, prima di prendere nuovamente la parola, questa volta per dare dei fascisti ai suoi colleghi di minoranza. Ne ha per ognuno. Parla di una “gamma di toni e colori più o meno accentuali che stanno tutti su una tastiera, quella tipica del fascismo”. Chi gli siede accanto in assemblea si appella al presidente Donatella Turci, ma Pazzaglia ‘sa il fatto suo’ e la costringe a un lungo primo richiamo. Lui va avanti sulla stessa linea. “E’ una questione culturale. I poveri visti come spacciatori, ladri, farabutti, una categoria assieme a zingari, ebrei, neri, comunisti, categorie per cui qualcuno 60 anni fa aveva tentato di risolvere il problema alla radice”. Pazzaglia parla di poca umiltà da parte di chi “vuole parlare, ma non sa di cosa stia parlando”, parla di cultura del ‘benaltrismo’. “Venite a farci la polemica provocatoria voi a noi da fascisti quali siete, voi siete dei fascisti noi siamo delle persone che cercano di far sì che nella società si viva meglio”. Insorge Moretti: “Fascista sei tu”. Turci lo richiama una seconda volta, ma niente. “Lei collega Moretti la deve smettere di mettere la rivoltella alla tempia e dire che preferisce aiutare una mamma, queste cose le può dire nel suo partito Forza Nuova, Forza Italia o Forza fasci, o come si chiama”, fa Pazzaglia evidentemente fuori di sé. Prende ed esce. Rientra dopo un po’. Da qui in poi sono vari i tentativi di risposta e di mandare avanti la discussione, ovviamente soffocati sul nascere da Pazzaglia. Tanto che alla fine Turci sospende la seduta.
“Di ciò ce ne dogliamo innanzitutto per lo stesso Pazzaglia, per la simpatia che, da sempre, sul piano personale, abbiamo per lui, perché dare dei “banditi” a dei rappresentanti politici eletti democraticamente dai cittadini riminesi, non può non evocare, quell’“Achtung banditi” di repubblichina memoria. E’ nostra intenzione proporre ai consiglieri la devoluzione del gettone di presenza di ieri sera per il sostegno di opere sociali a favore dei meno abbienti”, è il commento a freddo di Giudici.
la pittura a rimini nella prima metà del novecento
Uno sguardo sulla pittura a Rimini nella prima metà del Novecento fra tradizione e innovazione
Rimini, Museo della città, via L. Tonini 1 - Manica lunga
a cura di Marco Gennari
7 dicembre 2013 -7 gennaio 2014
Inaugurazione sabato 7 dicembre ore 17,30
Orario: da martedì a sabato 8,30-13/16-19. Domenica e festivi 10-12,30/ 15-19 -Lunedì non festivi chiuso, aperto il 30 dicembre mattino
Chiuso la mattina del 25 dicembre e del 1 gennaio
Info: 0541 793851/0541 704414 www.museicomunalirimini.it