tortora-chiaroRimini | Musei comunali, 150mila visitatori nel 2013

 

Hanno superato il numero di 150mila i visitatori dei musei comunali a Rimini nel 2013. Nel dettaglio sono stati 87.196 gli ingressi al Museo della Città (che ha tra l’altro proposto 45 mostre) e alla Domus del Chirurgo, cifra che segna una crescita del 26% rispetto al 2012, e 35mila 500 i visitatori delle mostre proposte da FAR | fabbrica arte rimini, la Galleria comunale di arte moderna e contemporanea inaugurata nel 2011, per un totale di 7 mostre organizzate durante l'anno. Il circuito espositivo comprende inoltre la Galleria dell’Immagine (8 proposte per un totale di circa 3mila visitatori), il Palazzo del Podestà (con 2mila presenze) e Teatro Galli (con più di 25mila per la mostra dedicata a Giuseppe Verdi e Fellini all'opera all’interno di Fellinianno2013).

Venerdì, 14 Febbraio 2014 11:20

golda meir e oriana fallaci

Sabato 15 febbraio, alle ore 21,15, per la Stagione di Prosa del Teatro del Mare di Riccione – diretto dalla Compagnia Fratelli di Taglia – appuntamento con Maria Rosaria Omaggio e Paola Gassman, protagoniste di Fallaci e Meir raccontano la Storia: Oriana Fallaci intervista Golda Meir, recital diretto da Maria Rosaria Omaggio con le musiche di Luis Bacalov. Aiuto regia Benedetta Baglioni. Produzione Angelaria, distribuzione Pigrecodelta

Venerdì, 14 Febbraio 2014 10:01

GIORNALAIO 14.02.2014

giornalaioAeradria, firme false sulle lettere a Ryanair. Palas, M5S chiede consiglio comunale tematico. Maggiori oneri vpeep, la giunta ridurrà del 50% sul valore venale. Partiti, la destra torna insieme

 

Aeradria, l’interrogatorio a Vannucci. “Spunta anche una firma disconosciuta nell’intreccio di rapporti fra Rdr, la società di Miramare e Ryanair, la compagnia aerea irlandese foraggiata per volare sui cieli di Rimini. Nel corso del suo interrogatorio l’ex amministratore delegato di Rdr, Massimo Vannucci, assistito dall’avvocato Alessandro Catrani nega di aver mai firmato una lettera indirizzata ad Ams, la società di marketing della compagnia aerea irlandese, anche se ammette di essere stato a conoscenza del contenuto. La lettera spedita nel 2008, descrive l’esplicito impegno di Rdr a partecipare alle spese di marketing sostenute da Ams per un importo di 25 mila euro. Le modalità perché Ryanair continuasse a volare su Rimini erano state pattuite tra il 2006 e il 2007. E non sembravano tenere conto del procedimento amministrativo che la stessa Corte dei conti aveva avviato nel 2001 su Rimini, stigmatizzando che i vettori utilizzati dall’aeroporto non dovevano beneficiare di aiuti di Stato per non rischiare di incorrere nella violazione della concorrenza libera tra imprese”, LaVocediRomagna (p.11).

 
V peep la strategia degli inquilini. “Impugnare la sentenza davanti al Consiglio di Stato, oppure davanti al tribunale di Rimini o direttamente alla Cassazione. E si chiede nel frattempo la sospensiva dei pagamenti. A giorni si decide. Sono queste le ipotesi che ha proposto ieri sera davanti a quasi 500 persone l’avvocato Antonio Carullo che difende circa 1.600 cittadini del V Peep, chiamati a rispondere dei maggiori oneri di esproprio (dai 2mila ai 9mila mila euro ad abitazione) e riscatto (dai 35mila ai 50mila euro)”, CorriereRomagna (p.3).
“Una (mezza) capitolazione del Comune sul V Peep: ieri sera in consiglio comunale l’assessore Brasini ha annunciato l’intenzione della giunta di approvare una delibera che rifaccia i calcoli del costo di riscatto della proprietà, riducendo del 50% sul valore venale degli immobili. Il provvedimento sarà portato anche in consiglio comunale per l’approvazione. “Sui maggiori oneri d’esproprio - ha detto Brasini rispondendo alle due interrogazioni in materia, presentate in aula da Nicola Marcello e da Eraldo Giudici di Ncd-Pdl - non ci sono margini di trattativa perché c’è stato un ricorso e il Tar ha deciso di non decidere. Sui riscatti invece c’è una trattativa. Abbiamo già fatto almeno tre incontri formali col comitato alla presenza del sindaco, quindi c’è la nostra massima collaborazione. Il Comune subisce l’iniziativa del legislatore, spesso contraddittoria. In questo caso specifico si registrava una iniquità, per una delibera della Corte dei Conti i cittadini del V Peep si trovavano a pagare di più di quelli degli altri Peep”. Brasini ha riepilogato anche le azioni parlamentari dei deputati del territorio che sono sfociate nella legge di stabilità. “Oggi noi possiamo deliberare per l’abbattimento sul 50% dei valori venali”, ha quindi concluso Brasini… Giudici debutta e fa il botto Al suo debutto come capogruppo, Eraldo Giudici non solo ha battibeccato con Brasini sugli spinosi dettagli tecnici dei Peep, ma in tarda serata ha costretto la maggioranza alle corde ottenendo la chiusura della seduta senza la votazione della importante delibera - per gli attuali inquilini di palazzo Garampi - del bilancio 2014/2016 della Holding. Alle 21,20, durante la discussione, Giudici ha chiesto la verifica del numero legale ma il centrosinistra non aveva i numeri. Quindi è stata chiusa la seduta e rinviato l’ordine del giorno”, LaVoce (p.12).

 
Palas, Carla Franchini (M5S) chiede consiglio comunale tematico. ““Spulciando una sentenza della Corte dei Conti del Veneto di qualche tempo fa - spiega il consigliere 5 Stelle - mi sono accorta che era stata esaminata la cessione di quote azionarie pubbliche avvenuta senza bando di gara. Ebbene, i giudici contabili hanno ravvisato un danno, nonostante si trattasse di cifre basse”. Nel caso Palas la situazione è la stessa? Un pegno può essere considerato una cessione vera e propria? Ebbene, il pegno in quanto tale sicura - mente no, ma quell’impegno al passaggio obbligatorio del 52,56% delle azioni di Rimini Fiera alla banca, qualora Rimini Congressi (la società partecipata alla pari da Comune-Rimini Holding, Provincia e Camera di Commercio) che è la titolare del mutuo, non riuscisse a saldare il debito con Unicredit, forse sì. E, tra l’altro, attraverso una trattativa diretta e non tramite un bando di gara, magari Europeo, come i vincoli di finanza pubblica, invece, prevederebbero. Mettendo, così, in mano alla banca la maggioranza assoluta delle quote del sistema fieristico e congressuale della Riviera. E proprio su questo argomento la Franchini, ieri sera, nel corso del consiglio comunale sul bilancio di Rimini Holding, ha chiesto la convocazione di un consiglio comunale monotematico sul Palas e sulla Fiera, sulle modalità di finanziamento, e sui debiti contratti dall’intero sistema pubblico riminese”, NuovoQuotidiano (p.5).
Il forum de LaVoce ospita Lorenzo Cagnoni, (pp.14-15).


Partiti, la destra si ritrova. “I vecchi “colonnelli” della destra si ritrovano sotto la stessa bandiera. Il fatto. Dalle costole di An, Officina per l’Italia e Fratelli d’Italia, nasce Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale. L’avvio del percorso ovviamente all’interno del centro destra è stato illustrato ieri mattina. Obiettivo: almeno il 5 per cento. Chi. Alla presentazione partecipano nomi conosciuti della destra riminese: Claudio di Lorenzo, Italo Ricciotti, Sesto Pongiluppi, Pasquale Barone, Marco Corbelli. Sono della partita, anche se ieri assenti, Gioenzo Renzi e Marina Mascioni”, Corriere (p.8).

mattoneRimini | Don Benzi sempre più vicino all’apertura della causa di beatificazione

 

Manca solo il parere, che tutti si aspettano positivo (e non sarebbe ragionevole pensarla diversamente), della Conferenza episcopale dell’Emilia Romagna e poi partirà definitivamente il processo di beatificazione per il prete degli ultimi, don Oreste Benzi, fondatore dell’associazione Papa Giovanni 23esimo.

 
L’iter è partito dall’associazione Papa Giovanni 23esimo nel novembre 2012 con la richiesta avanzata alla Diocesi di Rimini, richiesta inoltrata a sua volta dal vescovo di Rimini, monsignor Francesco Lambiasi, alla Congrezione per le cause dei santi un anno preciso dopo. Trascorsi poco più di tre mesi dal novembre del 2013, in un tempo che gli esperti definiscono da record, la Congregazione ha accolto la richiesta su cui ha apposto un sigillo molto importante pochissimi giorni fa. Adesso bisognerà attendere solo il parere della Conferenza episcopale regionale che il vescovo Lambiasi chiederà nel corso della prossima riunione e a partire da allora si potrà, tra l’altro, pregare don Oreste come ‘servo di Dio’.

Giovedì, 13 Febbraio 2014 17:58

una nuova mostra al far

Sabato 15 febbraio 2014 alle ore 18,00, alla FAR | fabbrica arte rimini, si inaugura una mostra di opere recenti di Giovanni Blanco e Lorenzo Di Lucido dal titolo “In ragione dell’ombra”

tortora-scuroRimini | Servizi educativi, il Comune fa un patto con l’università

 

La giunta comunale ha approvato un protocollo d’intesa tra il Comune di Rimini e la facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bologna per lo sviluppo di una collaborazione che consenta di coordinare le politiche educative, scolastiche ed extrascolastiche comunali con le attività didattiche e di ricerca della Facoltà.

 
“Attraverso questo protocollo – sottolinea il vicesindaco e assessore alle politiche educative Gloria Lisi – vogliamo raggiungere un duplice obiettivo: da una parte dare il contributo alla ricerca universitaria, in modo che la didattica sia sempre più vicina e immersa nella realtà cittadina. Allo stesso tempo questo rapporto consentirà di arricchire e valorizzare la preparazione professionale dei nostri educatori e delle risorse professionali”.


Il protocollo avrà durata triennale e si tradurrà in una serie di azioni che vanno dalla promozione di iniziative di approfondimento e di programmi formativi, aperti alla partecipazione di tutti alla realizzazione di programmi di tirocinio, stage o altre esperienze di lavoro all’interno dei servizi comunali, passando per la costituzione di gruppi di lavoro, composti da dirigenti, specialisti, operatori del Comune e docenti, ricercatori, studenti della Facoltà, associazioni del mondo della scuola per progetti di ricerca, sperimentazione, produzione di documentazione.

Alessandro Gassman va in scena regolarmente nell’ultima replica in programma giovedì 13 febbraio alle ore 21 al Teatro Ermete Novelli di Rimini di  RIII – Riccardo III, dopo il malore da affaticamento che lo ha colpito nella serata di mercoledì e che gli ha impedito di portare a termine lo spettacolo a pochi minuti dalla fine.  L’attore e regista dello spettacolo è ritornato sul palco con generosità e grande affetto nei confronti del pubblico che lo segue da anni nei suoi applauditi allestimenti teatrali.Dopo il malore di ieri sera sul palco del teatro Novelli a Rimini, dove è in scena con il Riccardo III, Alessandro Gassman andrà in scena regolarmente questa sera nell’ultima replica in programma alle 21. L’attore e regista, che nel pomeriggio per riposarsi ha disertato l’incontro pubblico previsto al teatro degli Atti (che, a parte questo, si è svolto come da programma), “è ritornato sul palco con generosità e grande affetto nei confronti del pubblico che lo segue da anni nei suoi applauditi allestimenti teatrali”, spiega in una nota l’Istituzione musica teatro eventi del Comune di Rimini

tortora-chiaroRimini | Impresa, la Cdo promuove il fondo per il lavoro del vescovo

 

Compagnia delle Opere Rimini aderisce al fondo per il lavoro promosso dal vescovo di Rimini Francesco Lambiasi promuovendo presso i propri associati la conoscenza e incoraggiandone l’adesione “perché ritiene l’iniziativa un esempio molto significativo di una compagnia concreta alle persone ed alle imprese in un momento drammatico come quello che stiamo vivendo”.

 
Il fondo per il lavoro sarà presentato agli associati domani alle 18,15 presso Le Mèridien Rimini nell’ambito dell’incontro con Paolo Fiorelli, amministratore delegato di Mail Boxes Etc. Worldwide. “L’iniziativa rientra nel ciclo delle “Conversazioni imprenditoriali” che CDO organizza e che, attraverso il racconto di esperienze aziendali particolarmente significative, costituiscono un momento di confronto che si è sempre rivelato importante e concreto per imprenditori e managers”. A seguire, appunto, si terrà la cena sociale della Compagnia delle Opere nel corso della quale interverranno Roberto Casadei Menghi e Pietro Borghini per presentare agli associati il fondo per il lavoro.

tortora-scuroRimini | Politica, a destra nasce il Partito della Nazione 

 

E’ nato a Rimini, dall’esperienza nazionale di Officina per l’Italia, il Partito della Nazione. Questa mattina la presentazione ufficiale. “In questi lunghi mesi - spiega il consigliere provinciale Claudio di Lorenzo - abbiamo lavorato sottotraccia, siamo stati a lungo silenti, senza lanciare proclami, senza alzare i toni, sapendo che prima o poi si sarebbe trovata la necessaria sintesi, e ci siamo ritrovati, nell’esigenza di fornire al Paese ed al centrodestra il Partito della Nazione”.

 
Da Fi a Ncd, passando per la Lega, fa notare di Lorenzo, “nel centrodestra mancava una rappresentanza forte di chi deve fare gli interessi della nazione: un’ala nazionale e popolare che noi ci sentiamo in dovere di rafforzare. Lo facciamo con la costituzione di un nuovo soggetto politico che si chiamerà Fratelli d’Italia/Alleanza Nazionale che rappresenti appunto il Partito della Nazione”.


A livello locale al Partito della Nazione hanno aderito anche Italo Ricciotti, revisore conti nazionale di AN, figura di riferimento per tanti nella dx riminese, Pasquale Barone, ex già consigliere comunale al Comune di Rimini, ex Fli del quale è stato candidato sindaco, Sesto Pongiluppi militante della destra, ex vicesegretario di AN, proveniente dall’esperienza (come di Lorenzo) del PdL, Marco Corbelli, ex consigliere comunale a Riccione, in rappresentanza di altri ex consiglieri Achilli, Tonini ed altri, ex dirigenti giovanili come Gianfanti, Guglielmi.

 
“Nasciamo - spiega di Lorenzo - da una una pretesa non solo dettata da necessità elettorali, ma dall’esigenza politica di ridare rappresentanza al mondo più vasto della destra che in Italia, ed a Rimini in particolare quando era costituita in partito politico unitario ha raggiunto sempre risultati elettorali a due cifre, arrivando a conquistare un senatore, un consigliere regionale, ed arrivando ad avere 5 consiglieri comunali a Rimini e 6 a Riccione”.


Una destra che dopo vari spacchettanti, quindi, anche a Rimini si ricompatta e diventa protagonista del congresso fondativo dell’8 e 9 marzo. “Io e Pasquale Barone - continua di Lorenzo - siamo stati chiamati a far parte della Segreteria Regionale del Congresso che sovraintende all’organizzazione delle primarie aperte del 22 e 23 febbraio, le prime che il centrodestra organizza a livello nazionale quando chiameremo il popolo di destra ad esprimersi sulla scelta del simbolo col quale presentarci alle prossime Europee, sonderemo la nostra gente su una serie di questioni politiche centrali nel dibattito nazionale (Euro, immigrazione, pensioni d’oro), e che eleggeranno i Grandi Elettori (a Rimini saranno 15) che parteciperanno al Congresso Nazionale, che a sua volta nominerà Giorgia Meloni leader nazionale e lo statuto del nuovo soggetto politico”.

5bMarco Pantani, l’emozione nitida dello specchio deformato

 

A dieci anni dalla morte di Marco Pantani la cosa più nitida che resta è l’emozione di quel momento. E’ il momento quando il Pirata si toglieva la bandana. Come un segnale in codice, come un lessico che riscriveva l’attimo più significativo della corsa, spostandolo indietro, dal traguardo a qualche chilometro più giù, dove la collina diventava montagna e senza tattiche precise, con quella sfrontatezza che rendeva elementare il momento più complesso della gara, Marco Pantani senza aprire bocca diceva a tutti gli altri: venite a prendermi se siete capaci. Il resto, tutto il resto, è lo specchio deformante del suo maledetto sport, fatto di sudore e fatica che ti mostra le vittorie più meravigliose, le imprese epocali, come immagini contorte e senza distinzione tra l’infamia e la gloria. Non è poi solo una questione di ciclismo perché di fronte a ogni impresa la prima reazione, quella istintiva che arriva un secondo dopo il traguardo, è sempre quella: sarà dopato o no? A volte la risposta arriva alla velocità della luce, in poco più di nove secondi come nel caso di Tyson Gay e Asafa Powel, i velocisti trovati positivi al doping nell’estate scorsa. Il discorso per Marco Pantani è però diverso perché nelle centinaia di controlli non fu mai trovato positivo al doping e quel giorno a Madonna di Campiglio fu cacciato non per una positività ma precipitò nel fango per un ematocrito che ballava sul limite dei 50, quando molti altri invece la fecero franca tornando in sella con un 49,9. Il punto poi non è nemmeno quello perchè la commissione parlamentare francese il 18 luglio scorso, proprio il giorno del tappone dell’Alpe d’Huez, ha rivelato i nomi dei dopati di quindici anni prima, quelli del Tour del 1998 vinto da Marco Pantani. La rivelazione che arriva da quelle provette rimaste in attesa per anni di diventare prove, è che nel 1998 praticamente tutti facevano uso di Epo. Tutti compreso Pantani. Il dossier non ha aggiunto nulla al risaputo, una banalità parlamentare che al limite ha certificato le mille confessioni di questi anni e che non cambia di una virgola il succo: nel 1998 Pantani si ritrovò sul podio della Grande Boucle, Ullrich e Julich, come a dire due rei confessi. La sua vittoria non fa una grinza, dopato tra i dopati, Marco resta il più grande. Era dopato Marco, era dopato il secondo, era dopato il terzo, era dopato tutto quel mondo. Del resto in quel periodo, la pensata della federazione internazionale, fu di arginare il problema del doping fissando il tetto dell’ematocrito a 50. Per i ciclisti con valori attorno ai 42-44, era come un’istigazione a delinquere, come un’autorizzazione al rabbocco con Epo sino al limite consentito. Il dossier non ha riscritto la classifica, la situazione è diversa rispetto a Lance Armstrong, cancellato dai suoi sette Tour vinti. Quelle pagine di zelo francese ribadiscono semplicemente che il ciclismo non ammetteva deroghe: il doping era il prezzo da pagare per pedalare a certi livelli. Il Tour del 1998, anche il Tour del 1998, andava a Epo e il Pirata, il fuoriclasse delle due ruote di quegli anni, lo sapeva benissimo. Resta l’unicità delle sue imprese che dopo la sua morte l’hanno reso un mito. Non una vittima, il perseguitato di sinistre e perfide congiure come mamma Tonina, con un atteggiamento umanamente comprensibile, sostiene allo stremo di se stessa. Non un eroe positivo, piuttosto un simbolo della grandezza e della fragilità sportiva e umana.  La bassezza oggi è la discussione sull’etica sportiva, la domanda se quella di Pantani fu vera gloria, come a circoscrivere, a contenere la finzione di questo mondo. La cosa ingiusta è far diventare il volto di Pantani l’ambigua immagine dello specchio deformante. Il dossier francese è una luce trasversale che si giustifica con il compito di illuminare il passato per evitare che le colpe si ripetano domani. Tranquilli, la magia al traguardo senza quell’inevitabile domanda, quell’emozione che Marco Pantani ci ha regalato sull’Alpe d’Huez, sul Galibert, sul Mortirolo e su tutte le altre montagne dell’Olimpo, non è ripetibile.
Francesco Pancari

 

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