neroRimini | Aeradria, il tribunale dice no al concordato

 

E’ arrivata l’attesa decisione del tribunale di Rimini sull’ammissibilità di Aeradria alla procedura di concordato in continuità per evitare il fallimento della società di gestione dell’aeroporto di Rimini e San Marino, con debiti che sfiorano i 50 milioni di euro. La risposta del tribunale è no, Aeradria non può godere dei benefici della procedura.
“In relazione all’inamissibilità dell’istanza di ammissione alla procedura di concordato preventivo con continuità aziendale presentata da Aeradria, la Provincia di Rimini sta analizzando in queste ore gli effetti del complesso pronunciamento del Tribunale di Rimini sulla società di gestione dello scalo aeroportuale”, dichiara il presidente della Provincia Stefano Vitali.
“Non appena sarà chiarito il quadro tecnico scaturito riguardo alle criticità sollevate dal Tribunale, il quale peraltro ha respinto gran parte dei rilievi del pubblico ministero, verranno messe in atto tutte le soluzioni previste dalle leggi vigenti per conservare un’infrastruttura strategica per lo sviluppo locale, la cui sorte ora è a fortissimo rischio. La Provincia di Rimini prenderà in esame ogni ipotesi e ogni azione atta a preservare prioritariamente la sopravvivenza di uno scalo aeroportuale la cui centralità per il territorio (in termini economici, occupazionali, sociali) risulta decisiva nell’anno di una gravissima crisi che colpisce soprattutto il mercato italiano, rendendo ancora più indispensabili i flussi turistici provenienti dall’estero”.

mattoneRimini | Consiglio, Galvani contro le linee di bilancio richiama all’ordine la maggioranza

 

Se il buongiorno si vede dal mattino, la bufera scatenata a inizio consiglio comunale, ieri sera a Rimini, dal Pdl e rimpolpata dal 5Stelle sul nuovo lungomare con la pista ciclabile in fieri (sono partiti lunedì i lavori del secondo tratto fino a Riccione e già, sembra, non ci sono i soldi per completarla, per portare cioè il piano della ciclabile in linea con il livello del marciapiedi) è stata un degno incipit di quello che è arrivato più tardi. Savio Galvani consigliere comunale di Fds, maggioranza, ha votato contro le linee d’indirizzo del bilancio di previsione 2013. Motivo? Il Pd, eccetto Sara Donati, si è ricompattato votando contro l’emendamento firmato da Galvani e Stefano Brunori (Idv), maggioranza, e Fabio Pazzaglia (Sel), minoranza, per l’assunzione di 15 insegnanti precarie che dopo aver superato un concorso voluto dal comune 5 anni fa lavorano adesso nei nidi Bruco verde e Cerchio magico.. Solo pochi giorni fa in commissione le cose erano andate molto differentemente. Con il Pdl tutto astenuto assieme alla quasi totalità del Pd. Quattro voti a favore, quelli di Brunori, Galvani, Pazzaglia e la 5Stelle Franchini erano bastati.
Non così ieri sera. Alla fine sono state approvate sia le linee d’indirizzo del bilancio comunale sia il bilancio 2013-2015 di Rimini Holding, ma partiamo dall’inizio. Non è stata morbida l’ora delle interrogazioni, catalizzata quasi del tutto dalle interrogazioni di Giuliana Moretti (anticipata in mattinata da una dura nota dal Pdl) e Luigi Camporesi, capogruppo dei 5Stelle, ("Nessun lavoro o compito è talmente semplice da non potere essere realizzato male", dice a un certo punto) e condita con un pizzico di Aeradria da Gennaro Mauro (Pdl) che ha chiesto al sindaco, senza ottenere risposta, se lui abbia mai firmato una di quelle lettere indirizzate ad Aeradria, e adesso nel mirino della procura, dove si promette sostegni economici prima ancora di avere le delibere in mano (in modo da consentire alla società di gestione del Fellini di bussare alle banche e chiedere credito).
Poi le delibere sul bilancio e la rottura in maggioranza, tra Pd da un lato e Fds e Idv dall’altro, con Galvani (in realtà l’unico dei tre firmatari dell’emendamento ad essere presente al momento del voto) a votare contro.”La bocciatura dell’emendamento è stata certamente un discrimine forte”, dice e racconta di come per l’approvazione del bilancio di Rimini Holding sia stata necessaria la sua presenza, viste le assenze nei banchi della maggioranza. “Quel bilancio è stato approvato, ma a un certo punto è stato richiesto il numero legale. I consiglieri del Pd erano 16, il che significa che il Pd non è autosufficiente. Il numero legale l'ho garantito io perché si stavano per votare delle delibere importanti”.
E’ da tempo che Galvani cerca di richiamare all’ordine i suoi colleghi di maggioranza troppo spesso assenti. “Bisogna ricominciare a capirci bene, bisogna riflette su questo episodio che è rilevante e non escludo possa tornare a verificarsi. Qualcuno pensava che bocciando l’emendamento avrei votato lo stesso la delibera, invece non è così. Rispetto al bilancio giudicherò di volta in volta. Però un punto fermo voglio metterlo: bisogna ripartire dalla maggioranza che c'è. Se le cose che si fanno sono condivise bene, altrimenti ci saranno incidenti su cose ben più importanti. Bisogna sia che la giunta condivida con noi e con tutto il consiglio le delibere prima e ci lasci il modo di lavorarci su, e c’è anche un problema di confronto interno alla maggioranza. Da cinque mesi a questa parte il Pd naviga per conto suo. La maggioranza è quella uscita dalle elezioni e non può essercene un’altra”.
“La grave esposizione economico finanziaria del Comune di Rimini frutto di investimenti faraonici quali TRC, Aeroporto, Palacongressi, Fiera mette a rischio quello che è sempre stato il fiore all'occhiello dei servizi riminesi: la qualità dei nidi d'infanzia. Con la decisione di bocciare un emendamento si sta avviando, e questo l'abbiamo capito bene, nella direzione dello smantellamento del sistema scolastico pubblico in favore della privatizzazione nella gestione dei servizi”, le ragioni del sì del 5Stelle.
“Donne, madri, lavoratrici, trentenni. Quelle maestre sono l’identikit di chi la sinistra dovrebbe difendere e invece niente, zero. Da oggi in avanti li chiameremo gli spietati”, non ha perso lo spirito nonostante la sconfitta Fabio Pazzaglia.
Rispetto alla lotta per i nidi pubblici ingaggiata dal piccolo fronte bipartisan, la via del consiglio comunale si è chiusa. Ne resta un’altra: quella del referendum (simile a quello a giorni a Bologna, che vuole tagliare il finanziamento pubblico al sistema integrato) già ‘minacciato’ da Galvani. “Non è ancora la strada maestra per noi”, dice il consigliere comunale, ma c’è anche chi ci sta seriamente pensando e non è escluso che qualcuno da settembre potrebbe lo stesso iniziare a raccogliere le firme.

neroRimini | Aeradria, il tribunale dice no al concordato

 

E’ arrivata l’attesa decisione del tribunale di Rimini sull’ammissibilità di Aeradria alla procedura di concordato in continuità per evitare il fallimento della società di gestione dell’aeroporto di Rimini e San Marino, con debiti che sfiorano i 50 milioni di euro. La risposta del tribunale è no, Aeradria non può godere dei benefici della procedura.
“In relazione all’inamissibilità dell’istanza di ammissione alla procedura di concordato preventivo con continuità aziendale presentata da Aeradria, la Provincia di Rimini sta analizzando in queste ore gli effetti del complesso pronunciamento del Tribunale di Rimini sulla società di gestione dello scalo aeroportuale”, dichiara il presidente della Provincia Stefano Vitali.
“Non appena sarà chiarito il quadro tecnico scaturito riguardo alle criticità sollevate dal Tribunale, il quale peraltro ha respinto gran parte dei rilievi del pubblico ministero, verranno messe in atto tutte le soluzioni previste dalle leggi vigenti per conservare un’infrastruttura strategica per lo sviluppo locale, la cui sorte ora è a fortissimo rischio. La Provincia di Rimini prenderà in esame ogni ipotesi e ogni azione atta a preservare prioritariamente la sopravvivenza di uno scalo aeroportuale la cui centralità per il territorio (in termini economici, occupazionali, sociali) risulta decisiva nell’anno di una gravissima crisi che colpisce soprattutto il mercato italiano, rendendo ancora più indispensabili i flussi turistici provenienti dall’estero”.

Venerdì, 17 Maggio 2013 16:46

Rimini Calcio, là davanti serve il bomber

4bRimini Calcio, là davanti serve il bomber

 

Settimana di parole in casa biancorossa con il presidente Biagio Amati che venerdì scorso, in un incontro organizzato dai tifosi, ha raccontato la sua versione per spiegare una stagione che difficilmente si dimenticherà e non solo per questioni di campo e centenario. Era la sua versione, fatta di cifre, di passato, presente e futuro. Ha convinto poco Amati che ha scaricato molto, se non tutto, su chi in società adesso non c’è più, dando a tratti l’idea di voler trasformare l’incredibile in verosimile. Anche e sopratutto parlando di futuro, cercando un difficile equilibrio sulla corda delle contraddizioni. Come prevedibile, sono arrivate le repliche prima di Valter Sapucci, ex responsabile del settore giovanile biancorosso, che in una lettera ha ripreso punto per punto il teorema Amati smontandolo pezzo pezzo. Poi è stata la volta dell’ex direttore generale Giovanni Sama che ha puntualizzato, così si dice per evitare parole diverse, su cifre e fatti. Non hanno capito, gradito, accettato la versione di Amati e hanno risposto all’attacco perché in questi casi il pareggio non è previsto. C’è confusione, non solo guardando dietro ma anche pensando avanti, a quello che sarà dopo la fine di questa stagione. Troppi giri di parole, troppi interlocutori, fra trattative vere o presunte, sponsor, nuovi soci per il progetto comune e idee balzane su come continuare a fare calcio a Rimini. E il problema, come accade in campo, è lo spazio là davanti. Sì perché il Rimini, che ha terminato la stagione al quintultimo posto in attesa dei play out per salvare la categoria, ha chiuso con la settima difesa del campionato, la seconda per quanto riguarda le partite casalinghe. Al netto di alcuni errori difensivi che sono costati cari, ha preso pochi gol quindi, e di solito nel pallone non incassare troppo è una buona base per ottenere risultati. Il punto è che il Rimini ha chiuso con il terzultimo attacco del girone pagando le lunghe assenze delle sue punte più affilate costrette a saltare decine di partite. E’ rimasto lo spazio vuoto là davanti, in campo come in società, spazio che non può essere occupato una volta da uno e una dall’altro, o da più persone insieme, perché nel pallone serve quello che faccia da punto di riferimento, che si carichi sulle spalle le responsabilità e sappia sostenerle: il leader, l’apice di un’idea, la fine del percorso. Passa la palla, poi ci penso io. Il bomber serve in campo come in società, il bomber è l’uomo, non lo spazio da occupare. E’ un ruolo, un’attitudine, una specializzazione. Il Rimini domenica scorsa ha giocato contro la Giacomense, una partita inutile a classifica ormai in ghiaccio quando invece sperava fosse proprio quella la partita salvezza contro una diretta concorrente. Non è andata così e sapete perché? Perché la Giacomense si è salvata in anticipo grazie ai gol di Massimiliano Varricchio bomber di razza classe 1976 che di palle in rete ne ha infilate più di venti. Nel calcio come praticamente in tutto, serve uno che alla fine sappia fare gol per tutti, e per salvarsi il Rimini dovrà trovarlo in campo e in società. L’impressione è che sia molto più semplice trovarlo in campo.
Francesco Pancari

tortora-chiaroRimini | Giornata contro l’omofobia, Forza nuova tappezza il Comune di volantini

 

In occasione della giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia, oggi con celebrazioni anche a Rimini in piazza Cavour, il movimento di estrema destra Forza Nuova ha pensato di farsi ricordare al risveglio dal Comune che ha deciso di patrocinare le iniziative in programma. La reazione da palazzo Garampi questa mattina non è tardata. Il sindaco Andrea Gnassi assieme all’assessore alle peri opportunità Nadia Rossi si sono fatti fotografare nel gesto di strappare i volantini di Fn. “E’ un gesto che non possiamo far passare sotto silenzio. Noi non siamo la città descritta in quei volantini. Noi siamo una città plurale, multietnica e democratica. Non possiamo fare finta di niente davanti un’azione del genere, portata avanti dagli stessi che hanno definito i Tre Martiri ‘i tre ladroni’. E’ una questione etica, morale, politica. Metteremo in campo tutte le azioni che riterremo opportune: abbiamo già fatto la segnalazione alla Digos e stamattina ho parlato con il Questore, perché se è vero che la libertà d’espressione va tutelata è altrettanto vero che certi gesti non vanno tollerati”, ha detto il sindaco.

tortora-scuroRimini | Fumo rosa a Raibano, Hera: nessuna anomalia, ma iodio in un cassonetto

 

Rispetto al fumo rosa fuoriuscito mercoledì mattina da un camino del termovalorizzatore di Raibano (Coriano), la stessa Hera a darne notizia, non sarebbero state riscontrate anomalie. Dopo i controlli effettuati sia ieri sia oggi, “da quanto rilevato, pare che la temporanea colorazione dei fumi possa essere stata causata, con tutta probabilità, da un modesto, ma comunque scorretto, conferimento in un contenitore stradale di rifiuti urbani di materiale contenente iodio. In ogni caso, come già precedentemente comunicato, non sono emerse anomalie di alcun tipo rispetto ai parametri delle emissioni e dunque nessuna pericolosità è derivata dall'evento”.

mattoneRimini | Io info, le informazioni turistiche escono dagli uffici e vanno tra la gente

 

Venticinque esercenti di Rimini fra alberghi, ristoranti, bar, edicole, agenzie viaggi e cooperative di alberghi, hanno studiato, dal 7 marzo al 23 aprile, il territorio di Rimini, Valmarecchia, San Marino, Valconca, e i social network (qualcuno ha imparato anche il russo) e in vista della prossima imminente estate “si renderanno disponibili per offrire ai clienti e ai turisti di Rimini un nuovo servizio aggiuntivo di informazione su eventi, opportunità, servizi presenti sul territorio”, diventando di fatto una sorta di ‘tentacolo’ dell’Iat tra la gente.

 
L’iniziativa si chiama IO_INFO ed è nata da un’idea del Piano Strategico di Rimini in collaborazione con Rimini Reservation (società che gestisce gli Uffici di Informazione e Accoglienza Turistica del Comune di Rimini) e con l’Assessorato al Turismo del Comune di Rimini. Per ora si tratta di una sperimentazione. Il 2013 sarà anno di “start up” per operatori di Rimini centro storico, Miramare e Torre Pedrera (perché in posizione nevralgica, spiegano dal Comune). Dal prossimo anno si valuterà come ampliare il servizio. C’è anche già un accordo con Cervia Turismo e con Ravenna Incoming per diffondere tale sperimentazione anche in altri territori della costa. I venticinque informatori ‘in borghese’ dell’Iat potranno essere riconoscibili grazie ad un apposito marchio.

tortora-scuroRimini | Il ministro Orlando sulle fogne: potenziare depuratori Santa Giustina e Marecchiese

 

Annunciando personalmente la disponibilità ad accogliere l’invito a Rimini del deputato Pd Emma Petitti per approfondire insieme alla città le questioni economiche legate al piano di salvaguardia della balneazione, il ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, ha detto che “non possono che essere accolti in modo positivo gli interventi che migliorano la ridistribuzione dei collettori fognari nei depuratori, il loro potenziamento, oltre agli interventi utili a prevenire e ridurre le cause di inquinamento del mare”. Secondo il ministro “la tutela della qualità delle acque romagnole può essere rafforzata potenziando i depuratori Santa Giustina e Rimini Marecchiese, anche perché gli impianti si trovano in un’area sensibile dal punto di vista ambientale come l’alto Adriatico”.

Venerdì, 17 Maggio 2013 11:47

san girolamo

Nella foto La visione di San Girolamo di Giovan Francesco Barbieri, detto il Guercino, una delle opere più prestigiose del Museo della città di Rimini. Il dipinto dal 16 maggio è esposto nella mostra 'Il Cavalier calabrese Mattia Preti. Tra Caravaggio e Luca Giordano' nella Reggia di Venaria a Torino (dove rimarrà fino al 15 settembre)

Venerdì, 17 Maggio 2013 09:17

GIORNALAIO 17.05.2013

giornalaioUrbanistica, i commissari ad acta congelano i piani. Consiglio Rimini, è bufera sulla ciclabile. Nuova inchiesta su Carim dopo l’esposto di Cecchi. Turismo, cresce congressuale

 

Piani particolareggiati, è “lotta sul cemento: scaduto il termine, i commissari ad acta hanno emanato ieri la “sentenza” per decidere chi tra Comune e privati riuscirà a spuntarla. In ballo ci sono gli interventi edilizi legati al terreno dell’Ex Corial e a via Secchiano ai Padulli: circa 40mila metri quadrati tra residenziale e commerciale. Sul responso dei due organi super partes, nominati dalla Provincia dietro istanza dei titolari dei progetti, resta il massimo riserbo ma dalle prime indiscrezioni risulterebbe una brusca frenata per chi ha deciso di costruire, in attesa che finisca il suo iter la variante retroattiva al Prg taglia indici edificatori, prodotta dal Comune: fino ad allora i privati potrebbero restare bloccati”, CorriereRomagna (p.6).
“LE CASE non si vendono più. Sono state ben mille le compravendite in meno nel 2012. Ed anche per i primi mesi del 2013 il trend non è mutato. Secondo l’osservatorio immobiliare Rimini è una tra le città italiane, con una popolazione compresa tra 100mila e 500mila abitanti con i prezzi degli appartamenti più alti in assoluto: circa 3.100 euro al metro, ovvero circa il 19% in meno rispetto ai prezzi medi a Firenze e circa il 145% in più rispetto ai prezzi medi a Reggio Calabria, che hanno, rispettivamente, i prezzi più alti e più bassi in Italia. «QUESTA — dichiara Pierpaolo Indino della Remax — è anche una delle ragioni per cui il mercato è fermo. Nella nostra provincia nei primi tre mesi dell’anno registriamo un calo del 25-30 per cento di compravendite. La richiesta di case nell’entroterra è completamente sparita. Così come spariti i russi che volevano avere una base in Italia. Sono tutti volati in Versilia. Noi seguiamo anche le vendite all’asta per il tribunale: gli appartamenti vengono venduti alla terza, quarta se non addirittura alla quinta udienza, quando il prezzo si è ribassato del 40 o del 50 per cento»”, ilRestodelCarlino (p.3).


Ciclabile, Pdl va giù duro. “Pista ciclabile, corsia a senso unico, limiti di velocità e parcheggi a monte. La rivoluzione sul lungomare finisce nel mirino del Popolo della Libertà, che punta contro il sindaco: «Gnassi, il tuo sogno si sta trasformando in un incubo per la città». Un attacco frontale in cui sono “demoliti” i lavori da 450 mila euro che entro giugno permetteranno di cambiare il volto ai 7 chilometri e mezzo tra piazzale Boscovich e Riccione. Lavori che il Coordinamento provinciale e i consiglieri comunali del Pdl giudicano «inutili dal punto di vista a mbientale, dannosi per gli operatori economici, pericolosi per i cittadini». E il motivo è spiegato: «La pista ciclabile “a senso unico” e senza un percorso protetto è il prezzo che i riminesi devono pagare alla visione bucolica che Gnassi ha sulla nostra città, rendendola simile alla triste Friburgo e lontana dall’immagine turistica che Rimini deve avere»”, Corriere (p.5).
“La replica dell’Amministrazione comunale non si è fatta attendere, arrivata quasi in tempo reale con tanto di planimetria della pista ciclabile che per ragioni di spazio non riusciamo a pubblicare. Di seguito, l’intervento di Palazzo Garampi. “Non stupisce che un partito d’opposizione critichi un’opera dell’Amministrazione, stupisce piuttosto il livello delle motivazioni addotte e il respiro strategico con cui una forza politica dovrebbe guardare al futuro della propria città, magari veramente senza quei preconcetti che dichiara, ma non pratica, nelle premesse. Non esiste un luogo di mare da nord a sud d’Italia che non abbia la pista ciclabile. A Rimini mancava. Ed era il momento di farla proprio perché una degli impegni del mandato votato dai cittadini era lo sviluppo della mobilità lenta e delle piste ciclabili. Il traffico sul lungomare nelle giornate di punta è ricordo talmente fresco che è difficile non ricordarlo… Pista ciclabile a senso unico? E’ “a senso unico” perché lo impone il codice della strada. Il D.M. n. 557 del 1999 definisce le caratteristiche tecniche delle piste ciclabili e stabilisce che “sulle strade locali urbane, le piste ciclabili, ove occorrano, devono sempre essere realizzate su corsie riservate”, ovvero, “ricavate dalla carreggiata stradale, ad unico senso di marcia, concorde a quello della contigua corsia destinata ai veicoli a motore ed ubicata di norma in destra rispetto a quest’ultima corsia, oppure su corsia riservata, ricavata dal marciapiede, ad unico o doppio senso di marcia, qualora l’ampiezza ne consenta la realizzazione senza pregiudizio per la circolazione dei pedoni e sia ubicata sul lato adiacente alla carreggiata stradale”. Ecco perché la pista ciclabile è a senso unico sulla carreggiata verso il porto ma bidirezionale, perché è su una parte del marciapiede rialzato che corre la pista verso Riccione. La sicurezza? Il problema della sicurezza è prioritario. Per delimitare meglio la pista ciclabile saranno posizionati i cosiddetti “occhi di gatto” e le “borchie” tra la linea bianca più esterna e la riga gialla che delimita la pista vera e propria. Verranno installati segnalatori spartitraffico in gomma per delineare le corsie. E’ stato verificato che il cordolo continuo in plastica ha causato incidenti a moto e bici. Ci chiediamo come questa nuova riorganizzazione possa essere più pericolosa per i ciclisti, che prima erano costretti a zigzagare tra le auto parcheggiate e quelle in movimento, tra gli scooter sulla strada o tra i pedoni sul marciapiede. Ricordiamo poi che i parcheggi a ‘spina di pesce’ c’erano anche prima, ma oggi sono semplicemente lato monte, dando la possibilità di vedere e sentire quella “piccola” risorsa che si chiama mare e spiaggia, anziché auto e lamiere. Il limite dei 30 orari servirà anche a questo. I parcheggi per il carico e scarico delle merci? Aumentano, non diminuiscono: prima erano circa 45 e posizionati lato monte; ora sono 65, posizionati dopo ogni attraversamento pedonale”, LaVocediRomagna (p.16).


Turismo, il congressuale è fuori dalla crisi. “Numeri alla mano, il settore dei congressi è già uscito dall’incubo della crisi, segnando nel 2012 un aumento di congressi e il record di partecipanti. Tra i convegni al Palas di Rimini, nei palacongressi di Riccione e Bellaria, e tutti gli altri organizzati nel territorio riminese (negli hotel, ma anche nelle dimore storiche), l’anno scorso i partecipanti sono stati 1 milione e 345.883, per un totale di 2.636.455 presenze turistiche: un incremento del 4,69%, più alto della media nazionale (intorno al 2%). Aumentano i congressi, passati a 6.652, così come il numero medio dei partecipanti (+10,35%) e anche la durata (+12,64%), ma diminuisce il fatturato, calato quasi del 3%. Possibile? Sì, possibile, perché «a Rimini — spiega il professor Attilio Gardini, presentando l’osservatorio annuale sul turismo congressuale — a differenza che in altre realtà, i prezzi applicati nel congressuale sono diminuiti nel 2012 del 5,13%». Da notare la flessione dell’attività congressuale negli hotel, che registrano un calo di congressi (-8,3%) così come di partecipanti (-4,3%) e oggi rappresentano il 20% del mercato congressuale riminese. Un mercato fatto sempre di più di eventi organizzati da imprese (67,9% del totale) e convegni medico-scientifici (7,9%), frenano invece i congressi di partiti, sindacati, enti (nel 2012 soltanto il 17,3%)”, ilCarlino (p.4).
Alla presentazione sui dati del palas c’era anche Cagnoni. “Gli albergatori non ci mettono i soldi: pochi investimenti nelle strutture recettive e anche nelle royalties non brillano. All'appello mancano oltre mezzo milione di euro che la società del palazzo dei congressi aveva preventivato di incassare dagli albergatori, per un importo totale di circa un milione di euro. Una cifra, che viene da una percentuale sul guadagno delle presenze congressuali, che avrebbe contribuito a coprire i debiti, 101 milioni di euro totali, per la costruzione del Palazzo dei congressi, contratti con i mutui accesi con due banche, la Monte dei paschi (per 28 milioni) e Unicredit (46 milioni), alienazioni di due aree della vecchia fiera (20 milioni) e 7 di finanziamento regionale. Un problema, quello dei mancati introiti delle royalty, sottolineato nuovamente da Lorenzo Cagnoni”, Corriere (p.7).


Carim sotto la lente della procura. “Due inchieste giudiziarie, probabilmente destinate a essere riunite in futuro in un unico fascicolo, investono la Cassa di risparmio di Rimini riguardo a fatti relativi al periodo precedente al commissariamento. A quella scaturita a partire dal rapporto ispettivo della Banca d’Italia aperta dal pm Luca Bertuzzi per la violazione delle norme contro il riciclaggio e altre sei ipotesi di reato, se ne aggiunta una più recente coordinata dal pm Gemma Gualdi, ma sempre affidata al Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza. L’ipotesi di reato stavolta è infedeltà patrimoniale: ci sono da comprendere le ragioni di troppi finanziamenti erogati senza sufficienti garanzie. C’è da verificare il sospetto che qualcuno, in posizione chiave, abbia agito in conflitto di interesse con la banca, provocando ingenti danni patrimoniali. L’indagine scaturisce dai malumori degli azionisti. Tra i nomi delle persone informate sui fatti convocate dagli investigatori e ascoltate in caserma con attenzione c’è anche il generale della finanza in pensione Enrico Cecchi”, socio di Carim che qualche settimana fa ha depositato un esposto su presunte responsabilità del vecchio cda nelle vicissitudini che hanno portato al commissariamento, Corriere (p.3).


Aeradria. “Sul caso Aeradria il Pdl va alla caccia grossa, tirando in ballo il sindaco Andrea Gnassi rimasto finora dietro le quinte mentre sotto i riflettori finiva il presidente Masini e, sotto l’aspetto politico, il presidente della Provincia Vitali. Ieri in consiglio comunale Gennaro Mauro ha lanciato una ispida interrogazione all’indirizzo del primo cittadino: “se risulta al vero - questa la domanda chiave - che nella prima decade del mese di luglio 2011, (Gnassi, ndr) abbia formalmente comunicato alla società Aeradria di essere a conoscenza dell’impegno precedentemente assunto dal sindaco Ravaioli - erogare un contributo di 730.000 euro in quote annuali di 146.000 euro - e abbia evidenziato, in tale nota, che tale contributo sarebbe stato oggetto di un apposito iter amministrativo da parte dei competenti organi”. Il consigliere comunale del Pdl si riferisce al contributo pro-quota di palazzo Garampi al “piano di co-marketing” dei voli varato dall’assemblea dei soci nel 2009 e trascinatosi negli anni, fino ai giorni nostri, senza che gli enti locali deliberassero le erogazioni, mai effettuate e ritenute per questo da Aeradria in bilancio fra i crediti esigibili”, LaVoce (p.15).


I redditi dei riminesi. Secondo i dati Ancot (Associazione nazionale dei consulenti tributari)“complessivamente i contribuenti riminesi sono stati 82.478 per un ammontare complessivo di 1.837.224.400 euro”. “C’E’ la crisi, ma i ricchi aumentano. La conferma giunge dall’analisi delle dichiarazioni dei redditi presentati proprio dai contribuenti di Rimini nel 2011 e relativi ai redditi del 2010. I ricchi, ovvero coloro che hanno dichiarato redditi, conseguiti nel 2010 superiori ai centomila euro, sono stati 1.056 (contro i 987 del 2009) per un ammontare complessivo di 169.708.665 euro. Ogni contribuente, quindi, ha avuto un reddito medio di 160.709 euro. Una cifra inferiore rispetto al precedente anno. Nei redditi del 2009, infatti, i riminesi che hanno dichiarato un redddito superiore ai 100 mila euro sono stati 987 per un ammontare complessivo pari a 162.452.553 euro e quindi con una media pro capite pari a 164.592 euro”, ilCarlino (p.9).

 
In città, “il ponte di via Coletti, sul deviatore Marecchia, è in uno stato di sempre maggior precarietà. Colpa certamente dei tanti decenni sulle spalle (la struttura risale agli anni ’40 del secolo scorso) ma anche del ruolo strategico che ha assunto negli anni che lo hanno reso un’arteria trafficatissima, specie da parte dei mezzi pesanti. Ecco perché il Comune sta pensando di intervenire con alcune misure tampone che migliorino la situazione o che per lo meno evitino un ulteriore peggioramento della situazione nei prossimi mesi. Tutto naturalmente in attesa di quella oramai non più rinviabile ricostruzione (l’attuale struttura sarà dunque demolita) che, risorse economiche premettendo, potrebbe avere la luce tra l’anno prossimo e il 2015. «Limiteremo la circolazione dei mezzi pesanti»”, NQ (5).

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