tortora-scuroBologna | Asl Romagna, s’incontrano in Regione Comuni e Province 

 

"L'incontro di oggi rappresenta un altro passo avanti verso la costituzione dell'Azienda sanitaria unica della Romagna. Ha consentito di approfondire la discussione e di individuare le modalità che consentono alle comunità locali di partecipare attivamente al processo in corso garantendo il mantenimento dei servizi sui diversi territori", così l'assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna Carlo Lusenti ha commentato l'esito dell'incontro di oggi in Regione con i componenti il Tavolo di coordinamento politico per la costituzione dell'Azienda Unità sanitaria locale unica della Romagna.
All'incontro hanno partecipato, insieme a Lusenti, i sindaci dei Comuni capoluogo della Romagna (Paolo Lucchi, sindaco di Cesena; Roberto Balzani, sindaco di Forlì; Fabrizio Matteucci, sindaco di Ravenna; Andrea Gnassi, sindaco di Rimini), i presidenti delle Province della Romagna Massimo Bulbi, presidente di Forlì-Cesena; Claudio Casadio, presidente di Ravenna; Stefano Vitali, presidente della Provincia di Rimini e Paolo Zoffoli, presidente della Conferenza territoriale sociale e sanitaria di Forlì.


Nel corso dell'incontro è stata consegnata documentazione utile alla prosecuzione del confronto e in particolare sono stati forniti una serie di dati generali del contesto socio-sanitario della Romagna. Si è inoltre avviata la discussione sui principi e gli interventi normativi necessari per la costituzione dell'Azienda Usl unica che, come condiviso tra i partecipanti all'incontro, dovrà avvenire entro l'anno in corso.
Il coordinamento ha poi valutato necessaria l'elaborazione di un documento contenente le linee generali che dovranno caratterizzare la futura Azienda Usl unica, utili ad accompagnare la stesura della proposta di legge regionale.
Il prossimo incontro del coordinamento, nella comune volontà di arrivare in tempi stretti a definire il quadro necessario, si terrà giovedì 30 maggio.

tortora-chiaroRimini | Aeradria, Comune: Pd, Fds e Idv sostengono nuovo concordato soci e si appellano a Carim

 

Anche i gruppi di maggioranza in seno al consiglio comunale di Rimini entrano nella crisi di Aeradria. Lo fanno perché “abbiamo tempo fa votato una delibera in consiglio e crediamo nell’aeroporto”, spiega l’Fds Savio Galvani. Lo fanno con un documento dal titolo tanto esplicito quanto incoraggiante (“Salviamo l’aeroporto di Rimini!”) che sarà discusso dai colleghi del consiglio provinciale lunedì.

 
Prima un po' di storia. “Non tutti ricordano che solo 10 anni fa la sorte dell’aeroporto ‘Fellini’ di Rimini pareva segnata: passeggeri in calo, concorrenza spietata di città confinanti, una certa ‘freddezza’ bolognese che tra i due pareva privilegiare lo scalo di Forlì. Mancava solo il cartello ‘chiuso’, poi del resto c’era tutto. Se in 10 anni siamo passati dalla discussione su un inutile ‘campo di patate di Miramare’ a un aeroporto che nel 2011 ha sfiorato un milione di passeggeri, primo in Italia sul mercato russo, con un indotto economico quantificato in 900 milioni di euro/anno per il territorio, il merito va senz’altro riconosciuto a chi- a partire dalle Istituzioni pubbliche socie- ha creduto a un volano necessario come l’acqua alle infrastrutture che veicolano turisti e ospiti (e dunque benessere e occupazione) lungo l’arco dei 12 mesi”, scrivono Pd, Idv e Fds.


“Questo va rivendicato con orgoglio: Rimini poteva scegliere di rinunciare al suo aeroporto in disarmo, non solo non lo ha fatto, ma ne ha ricostruito credibilità e solidità, immettendo in esso energia e risorse. Servivano investimenti sullo scalo per renderlo conforme agli standard di aeroporto in crescita, di valore nazionale. Sono stati realizzati con i risultati conseguenti (nei cinque anni tra 2006 e 2011 si è raggiunto lo stesso numero di passeggeri registrato nel quindicennio tra 1991 e 2005), confidando fiduciosamente nella concessione di una linea di credito, ordinaria per un’impresa in netta crescita come Aeradria. La mancata erogazione di credito bancario, conseguenza della crisi economica esplosa nel 2010, ha messo la società aeroportuale nelle stesse condizioni di migliaia di imprese nella nostra provincia: crescenti difficoltà finanziarie nonostante le concrete e consistenti potenzialità di ulteriore sviluppo”. Tutta colpa della crisi, quindi secondo i gruppi di maggioranza, che si appellano alle banche e ai creditori.


E’ lampante come, nel caso in cui le banche avessero accolto la richiesta di credito per potenziare lo scalo secondo gli standard qualitativi previsti per un aeroporto in netta crescita, Aeradria avrebbe evitato la sofferta fase vissuta nell’ultimo anno e mezzo, con le problematiche finanziarie a crescere sino a prendere in considerazione l’ipotesi di un fallimento, capace di lasciare completamente a terra territorio e creditori”.


Ma rispetto a un fallimento certo “i soci di Aeradria hanno scelto un’altra strada, non facile, non piacevole: quella del concordato in continuità. Una strada percorsa per non permettere il fallimento del ‘Fellini’, con grave detrimento per il territorio. E se il Tribunale di Rimini ha individuato criticità nell'istanza di concordato, ora sosteniamo lo sforzo dei soci di superare tali rilievi, attraverso una nuova proposta di concordato. Lo ripetiamo: sosteniamo in maniera convinta il lavoro dei soci nel ripresentare la proposta di concordato. Non possiamo disperdere un patrimonio che dà ricchezza e lavoro all’intero Riminese come l’aeroporto. Per questo chiediamo che intorno ad esso, alla sua importanza, alla sua evidente centralità nelle strategie presenti e future di sviluppo territoriale, si stringano anche i creditori, a partire dalla principale banca provinciale. Così come due anni fa il territorio ha partecipato attivamente al salvataggio dell’istituto di credito in difficoltà, il nostro auspicio è che prevalga quella bilateralità di azioni e intenti nei confronti di Aeradria che ha un significato enorme per Rimini”. Appello affatto velato a uno dei maggiori creditori, Banca Carim.


Siamo convinti di raccogliere il sentimento diffuso di tutta la città di Rimini, che rappresentiamo nelle istituzioni locali, e faremo tutto il possibile perché l'Aeroporto di Rimini continui ad essere la porta di Rimini sul mondo, così come l'abbiamo costruito”.

rossoRimini | “Numeri falsi” nella guerra delle scuole, Provincia “stigmatizza” docenti Belluzzi

 

Stigmatizzo nel modo più assoluto – dichiara Stefano Vitali, presidente della Provincia di Rimini – il comportamento di quegli adulti che, consapevolmente, hanno diffuso numeri errati al solo scopo di generare un allarmismo inutile e dannoso sulla pelle degli studenti e delle loro famiglie. Ognuno è ovviamente libero di fare delle legittime proteste e di manifestare la propria opinione, ma l’importante è non utilizzare e diffondere dati falsi. A tal fine dichiaro che, proprio perché sulla sicurezza dei nostri figli non si scherza, tutelerò il nome della Provincia di Rimini e mio personale nelle sedi legali opportune”.

 
La guerra delle scuole continua e tenere banco sulle pagine dei quotidiani locali. Ieri la mossa di insegnanti e genitori del geometri Belluzzi, per scongiurare il trasferimento del linguistico del Valgimigli in alcune aule alla Colonnella, con la pubblicazione di alcuni dati numerici sulla struttura dell’edificio che ospita il geometri e l’invito alla manifestazione che domani mattina dall’arco d’Augusto raggiungerà prima palazzo Garampi e poi la sede della Provincia. Proprio dalla Provincia vogliono però prima mettere i puntini sulle i rispetto ai dati diffusi dal Belluzzi.

 
Sono 1.140 (e non 689 come erroneamente indicato dai docenti dell’Istituto Belluzzi) gli studenti che, secondo il verbale ufficiale dei Vigili del Fuoco, possono venire accolti all’interno degli spazi dell’Istituto Belluzzi di Rimini”, precisa prima di ogni altra cosa la Provincia sostenendo che “il Certificato di prevenzione incendi citato dai docenti dell’Istituto Belluzzi (che parla di 689 studenti), è un documento che certifica le presenze effettive al momento della compilazione, ma non ha nulla a che vedere con il verbale con cui si stabiliscono le capacità ricettive”. E, comunque, spiega l’assessore Meris soldati che “la nostra proposta di ottimizzazione degli spazi porterebbe negli spazi del Belluzzi un numero massimo di 950 studenti, ampiamente sotto tale limite. Questo numero tiene già in considerazione uno scostamento standard del 5% di presenze potenziali in più frutto di eventuali studenti ripetenti”.


Sono, inoltre, 36 le aule disponibili presso l’istituto, “di cui 26 utilizzate per attività didattica dell’istituto Belluzzi/Itis e 10 da utilizzare per attività didattiche dell’Istituto Valgimigli), tutte dislocate nei piani primo, secondo e terzo. Nessuna di queste 36 aule sarà mai dislocata nel piano interrato, più 16 laboratori (di cui uno da affidare per le attività linguistiche all’Istituto Valgimigli), più gli uffici amministrativi e aule per riunioni”.


Secondo l’assessore Soldati, che precisa di aver informato i rappresentati del tecnico rispetto ai numeri reali sulla capacità dell’edificio, “le altre proposte attualmente indicate da parte dei docenti del Belluzzi sono da considerare impraticabili per motivi già noti ed evidenziati; non sarebbe infatti attuabile per l’Istituto Valgimigli, né a livello amministrativo, né a livello didattico, una dispersione in 9 sedi diverse. Trovo inoltre quanto mai inusuale che, alla vigilia di un confronto programmato con l’Amministrazione Provinciale su queste tematiche, i docenti abbiano preventivamente comunicato una manifestazione di protesta. Spero dunque che si torni ad un atteggiamento costruttivo e attinente ai numeri e ai dati reali”.

tortora-scuroRimini | Distretto turistico, Lombardi a Melucci: si vince e si perde insieme (e chi governa vince o perde di più)

 

Dopo la firma a Rimini del protocollo, ieri l’assessore regionale per il turismo Maurizio Melucci ne ha parlato in commissione. Oggi il consigliere regionale del Pdl Marco Lombardi spezza una lancia in favore del distretto turistico voluto dal prefetto per lo sviluppo e la riqualificazione della riviera romagnola.
“Mi sembra una buona idea”, dice Lombardi (che rivendica una primogenitura berlusconiana del mezzo). “Proprio per questo, l’iniziativa va “accudita e curata” per evitare che, come spesso avviene da noi, naufraghi fra lo scetticismo degli operatori che dovrebbero essere coinvolti ed il cinismo dei “tecnici” rimasti fuori dall’iniziativa che ne evidenzieranno solo tutte le possibili criticità”.


I punti forti della costituzione del Distretto Turistico vanno oltre la formazione di “una massa critica importante per proporsi in ogni iniziativa nazionale ed internazionale”, e comportano “la possibilità di un regime fiscale agevolato per le aziende che vi partecipano, una “zona a burocrazia zero” e agevolazioni per accedere al credito. Praticamente tocca le tre questioni fondamentali che frenano la possibilità di rilancio dell’economia, in questo caso turistica”.


Arrivare al distretto vero e proprio non sarà semplice, avvisa Lombardi, “la procedura è complessa e va affrontata con professionalità. Occorrerà ad esempio grande capacità di far condividere il percorso agli operatori interessati e grande pressione verso le autorità pubbliche coinvolte perché collaborino e non frenino”. Proprio per le osticità insite nel progetto, Lombardi tende la mano a Melucci (ricambierà?). “Spesso sul nostro territorio, chi governa (di solito amministratori di sinistra) ha sempre bypassato il rapporto con l’opposizione, rivolgendosi direttamente alle associazioni di categoria rappresentative e concordando con loro un percorso nel quale noi dell’opposizione entravamo in gioco solo in caso di conflitto. Oggi il mondo è cambiato. L’opposizione rappresenta tanti cittadini ed operatori quasi quanto chi governa”.


Quello che quindi bisogna evitare è “giocare allo sfascio” e che “tutte le forze politiche siano coinvolte” anche perché l’ambizioso progetto “conta necessariamente sulla collaborazione tra tanti livelli istituzionali e sulla condivisione di tantissimo operatori, bisognerà divulgarlo al meglio contrastando anche l’inevitabile disinformazione che si accompagnerà a questa iniziativa. Ma per farlo occorrerà che da subito, e non solo in caso di emergenza, anche il Pdl a tutti i livelli venga immediatamente coinvolto e messo al corrente dei dati tecnici e delle procedure di cui si sta discutendo in modo da svolgere da protagonisti e non da comprimari, l’opera di costruzione del Distretto Turistico”.


Avvisa infine Lombardi: “Se sapremo agire insieme e con pari dignità alla fine daremo un contributo importante al rilancio dell’economia della nostra Provincia se invece prevarranno ancora logiche partitiche ormai superate dalla storia e dalla crisi, correremo seri rischi di impantanarci lungo il cammino e così come in caso di successo è ovvio che il maggior merito sarà inevitabilmente di chi governa, anche in caso di insuccesso varrà la stessa massima”.

mattoneRimini | Esuberi Scm, i sindacati: Lettera proprietà “sopra le righe”

 

Esuberi Scm, ieri (dopo l’incontro di lunedì al Ministero per lo sviluppo economico) una lettera dalla proprietà ai dipendenti. Oggi la risposta dei sindacati.
“La comunicazione aziendale apparsa il 22 maggio 2013” oltre a non corrispondere a quanto stabilito nel corso dell'incontro al Ministero, “non è utile allo scopo di raggiungere un accordo”, sostengono in coro Fim, Fiom e Uilm. “L’azienda – precisano – pensi a presentare un piano industriale che vada oltre il taglio dei costi, esponga chiaramente quali siano i loro progetti in Brasile e Cina anziché fare allusioni, per ultimo dica chiaramente in quali siti vuole continuare a produrre le sue tecnologie”.
Nel corso dell’incontro romano, spiegano i sindacati, “di tutto ciò non è emerso nulla di significativo ma la delegazione trattante anche a fronte di questo atteggiamento della direzione ha dato delle aperture al dialogo purché si tuteli l’occupazione e non si faccia pagare il conto ai lavoratori e alle lavoratrici di un piano industriale in atto dal 2009 di certo non fatto da loro e che ha visto numerosi sacrifici in termini di occupazione. Auspichiamo che i prossimi incontri siano costruttivi, ma consideriamo il comunicato della direzione sopra le righe e non utile per favorire la ripresa del dialogo e la ricerca di un accordo”.

Giovedì, 23 Maggio 2013 12:43

paradiso

Nella foto, Dante e Beatrice contemplano l'Empireo (Gustave Dorè)

 

Rimini | Paradiso, ultimo appuntamento con Desiderare le stelle al Lettimi
Granfinale domani alle 21,15 nel teatro del liceo musicale Lettimi (via Cairoli, Rimini) per Desiderare le stelle, minirassegna promossa dal centro culturale Il portico del vasaio e dal liceo musicale riminese che ha condotto un pubblico di volta in volta sempre più numeroso attraverso i luoghi della Commedia dantesca. Dopo Inferno e Purgatorio, protagonisti dei primi due incontri, l'ultimo appuntamento sarà dedicato alla terza cantica, il Paradiso, di cui si leggeranno in sala ampi stralci intervallati dalla Sonata a Kreutzer per violino e pianoforte di Beethoven.

neroRimini | Per il Meeting settimana paraguayana a Roma

 

Dal 27 al 31 maggio l’Ambasciata della Repubblica del Paraguay presso la Santa Sede organizza “La Settimana Paraguayana. Il paradiso in Paraguay: le Missioni Gesuite del Paraguay. La Città di Dio nella Città Terrena. La Terra senza male”, con il patrocinio della Pontificia Comissione per l’America Latina, la Reale Accademia di Spagna e il Meeting di Rimini. Con il contributo speciale di: Reason that, Oracle, Centro culturale di Roma, Instituto Tomás Moro della Università Cattolica de Asunción, Paraguay. In questo contesto verrà esposta la mostra: “Le riduzioni gesuite del Paraguay: un’affascinante avventura che dura nel tempo”, presentata per la prima volta al Meeting nel 2009. Un’esperienza, quella descritta dalla Mostra, che si sviluppa in uno spazio di circa 150 anni, dalla fine del 1500 alla metà del 1700, con una storia ricchissima, in cui la vita di persone famose, dalla vita avventurosa (si pensi al padre Antonio Ruiz de Montoya o al padre Antonio Sepp, definito “il genio delle riduzioni”) si intreccia a quella di umili indios guaranì.

 
«Proprio da questo incontro tra gli indios guaranì e il cristianesimo vissuto nella sua interezza - sottolinea Emilia Guarnieri, presidete della Fondazione Meeting - è nata un’esperienza assolutamente unica, originale, diversa. Un’esperienza che solo il cristianesimo poteva originare. Come ha scritto padre Aleksandr Men, sacerdote ortodosso, assassinato nel 1990: “Il punto di forza del cristianesimo consiste proprio nel non negare nulla, nell’affermazione, nell’ampiezza, nella pienezza d’orizzonte che afferma tutto”. Così i padri gesuiti, giunti dall’Europa desiderando la gloria di Cristo, come recita il loro motto: “Ad maiorem Dei gloriam”, sono stati capaci di creare, nell’incontro con gli indios guaraníes, nomadi alla ricerca della “Tierra sin mal”, la terra senza male, una realtà sociale, economica, civile che ancora oggi desta stupore».

 
L’inaugurazione della mostra “Le riduzioni gesuite del Paraguay: un’affascinante avventura che dura nel tempo”, sarà l’apertura di una settimana ricca di eventi nel contesto della Reale Accademia di Spagna a Roma. Un evento organizzato in occasione del Bicentenario della proclamazione della Repubblica del Paraguay, del 25° anniversario della Canonizzazione di San Roque González de Santa Cruz e il 25° anniversario della visita di Beato Giovanni Paolo II. La mostra racconta dei padri gesuiti che, giunti dall’Europa desiderando la gloria di Cristo, sono stati capaci di creare, nell’incontro con gli indios guaraníes, nomadi alla ricerca della terra senza male, una realtà sociale, economica, civile che ancora oggi desta stupore.


Il calendario degli eventi prevede:
Lunedì 27 maggio dalle ore 18.00
Apertura con discorso inaugurale di Cardinale Marc Ouellet, Prefetto Congregazione dei Vescovi e Presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina.
A seguire si terrà una conferenza sulle missioni Gesuite in Paraguay presentata da Padre Aldo Trento della Fondazione San Raffaele di Asunciòn in Paraguay.
In seguito momento musicale di arpa paraguayana con la arpista Daniela Lorenz e inaugurazione della mostra.
Martedì 28 maggio ore 18.00
Presentazione di Guzmán Carriquiry, Segretario Pontificia Commissione per l’America Latina. Conferenza di Padre Fidel González, Professore di Storia della Chiesa presso la Pontificia Università Gregoriana e Pontificia Università Urbaniana, sulla figura di San Roque González de Santa Cruz, primo santo paraguayano.
Giovedì 30 maggio ore 18.00
Spettacolo teatrale “José Gaspar. La soledad del Poder”, di Hernan Jaeggi. Una riflessione sul potere umano basata sulla vita dell’avvocato paraguayano José Gaspar Rodriguez de Francia, Dittatore Perpetuo della Repubblica del Paraguay.
Tutti gli eventi saranno realizzati nella cornice della Reale Accademia di Spagna a Roma in Piazza San Pietro in Montorio 3. La mostra sarà aperta al pubblico da lunedì 27 a venerdì 31 maggio 2013 dalle 10.00 alle 21.00. Entrata libera e gratuita.

tortora-chiaroRimini | Aeradria, 5Stelle a Masini, Vitali e Gnassi: Mollate l’osso

 

Lo dicono e ripetono da mesi: “Il Fellini e Aeradria non sono la stessa cosa. L'aeroporto di Rimini è importante e può essere un fattore determinante per il rilancio dell'indotto turistico e non, siamo d'accordo”. Ma leggendo i giornali degli ultimi giorni, i 5Stelle riminesi pensano che ci sia qualcosa ancora si tardi a capire (o si faccia finta di non capire). “Una cosa però è la struttura, tutt'altra la società che la gestisce e l'interferenza degli enti proprietari. Quale che sia la causa per cui si è arrivati al punto di presentare un concordato in tribunale e al non aver di che garantire i creditori, qualcuno deve prendersi la responsabilità della situazione attuale”, sono le parola affidate a una nota.

 
Basta con scuse che non eliminano le vere responsabilità. “Si è detto (e si dirà ancora) che la colpa è della crisi, ma la crisi non ha fatto tutto da sola e ne abbiamo avuto la prova proprio nel frangente del concordato. Come è possibile che gli autori del concordato bocciato siano anche gli stessi che oggi si apprestano a presentarne un altro? Quali situazioni sono cambiate? Cosa possono fare oggi che ieri non potevano?”. Ma “la domanda più importante però è: a chi va addebitata la responsabilità di non aver saputo leggere i tempi e le congiunture economiche? Perché se pur è vero che nel frattempo sono intervenuti crisi e limitanti patti di stabilità, è vero anche che da anni si sta insistendo nel percorrere una via senza uscita, evitando di prendere i provvedimenti del caso. Per capirci.... continuare a rifinanziare Aeradria sperando che la crisi finisca non è una contromisura”.

 
L’unico punto di ripartenza, tra l'altro l’unico a norma di legge, per i grillini è dunque quello dell’assunzione di responsabilità, “perché anche se ci fosse qualcuno in grado di aiutare il Fellini non lo farebbe nelle attuali condizioni. Masini e il cda hanno rimesso le loro dimissioni nelle mani degli enti proprietari e siamo sicuri che in molti stanno implorando di essere lasciati da parte, purtroppo però c'è chi non vuole perdere la propria influenza ed allora tutti devono rimanere al loro posto, Presidente compreso”.


Tra i responsabili i 5Stelle continuano ad additare anche “Stefano Vitali e il sindaco di Rimini Andrea Gnassi che sono stati molto prodighi di statistiche, ma molto scarsi in quanto a senso della realtà, rivelando tutti i loro limiti. Nessuno dei teatrini rappresentati salveranno il Fellini: non lo faranno i russi, non lo faranno i fondi libici, tanto meno lo faranno le tv cinesi. Le responsabilità politiche poi vengono anche accentuate dall'uso della ormai nota tattica "a mia insaputa", apprendiamo infatti che il sindaco ha firmato un impegno al finanziamento per il co-marketing, ma non immaginava venisse usato in banca per ottenere credito. Non commentiamo, ma vorremmo sapere se la stessa cosa è avvenuta in Provincia a "insaputa" di Vitali”.


Se si vuole davvero salvare l’aeroporto, è ora di mollare l’osso. “Il nostro invito, oltre alle dimissioni, è quello di "mollare l'osso", di farvi da parte e di cominciare a cercare qualcuno che possa rappresentare gli interessi di tutti per una mediazione con le parti in causa. Questa faccenda è superiore alle vostre capacità, non potete uscirne, potete solo trascinare il Fellini sul fondo con voi”.

tortora-scuroMilano | Hera premiata dal politecnico per l’innovazione nelle risorse umane

 

Il Gruppo Hera premiato per l’innovazione nelle risorse umane. Il riconoscimento è stato assegnato dall’Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano alla multiutility perché ha messo in campo un progetto su comunità di pratica e network collaborativi, con forum e wiki sul web a disposizione dei dipendenti.

 
In particolare, il progetto presentato dalla multiutility è stato premiato perché ha migliorato “i processi di creazione e trasferimento del sapere – come recita la motivazione - supportando i processi di cambiamento organizzativo, con particolare attenzione al rafforzamento delle capacità di apprendimento e di gestione della conoscenza”. I dipendenti, infatti, hanno a disposizione a supporto delle comunità di pratica (gruppi di lavoratori spontanei e autoregolati, che condividono conoscenze pratiche applicate a uno specifico mestiere) strumenti come wiki, sorta di enciclopedie aperte sull’intranet aziendale, che ogni lavoratore può consultare, e forum, in cui scambiarsi suggerimenti e istruzioni operative. Questo, ha favorito anche il dialogo intergenerazionale, valorizzando le competenze dei lavoratori senior e sfruttando la dimestichezza con le tecnologie dei web dei più giovani.


L’indagine quest’anno ha coinvolto le Direzioni Risorse Umane di 106 aziende, analizzandone sfide e cambiamenti in atto, e approfondendo 25 casi di studio (tra cui quello di Hera) con l'obiettivo di evidenziare le spinte al cambiamento e le leve organizzative e tecnologiche in questi settori. Tra i premiati con Hera, anche grandi gruppi come Helvetia Assicurazioni, Findomestic e Barilla.


“Questo – ha commentato Giancarlo Campri, direttore centrale Personale e Organizzazione – è un riconoscimento prestigioso per la nostra azienda, che arriva da un organismo di tutto rispetto come il Politecnico di Milano. Siamo convinti che il capitale umano sia il primo fattore di vantaggio competitivo ed è per questo che puntiamo molto su una strategia di sviluppo del personale, che possa mettere i nostri dipendenti in condizione di lavorare al meglio. Inoltre, sappiamo bene che al giorno d’oggi l’innovazione è tutto. E noi siamo pronti a raccogliere questa nuova sfida”.

Giovedì, 23 Maggio 2013 10:21

GIORNALAO 23.05.2013

giornalaioAeradria, i cinesi comprano l’aeroporto di Rimini. Turismo, a giugno sarà crisi. Riqualificazione Murri, la proprietà vuole un centro commerciale. Scm, la lettera del gruppo ai dipendenti

 

Aeradria, “MANIFESTI e volantinaggio in giro per la città, per sostenere la causa dell’aeroporto. E l’appello alla Carim, affinché non chieda il fallimento di Aeradria e faccia di tutto per salvare lo scalo di Rimini. È l’iniziativa che nei prossimi giorni porterà avanti il Pd riminese”, ilRestodelCarlino (p.6).
“I tecnici di Aeradria Spa sono al lavoro per presentare al più presto una nuova domanda di ammissione al concordato in continuità… Allo stesso tempo si lavora per il concambio azionario richiesto dai creditori. Un incontro è in programma entro fine mese. Difficilmente però la Spa potrà concedere una “conversione” totale dei crediti in azioni dello scalo”, CorriereRomagna (p.3).
Dalla Cina con furore, decisi a comprare l’aeroporto Federico Fellini. La delegazione è arrivata a Rimini ieri, pronta, prontissima, decisa a rilevare lo scalo che porta il nome di Federico Fellini. Non si è trattato di una coincidenza, di un passaggio casuale, ma di una missione con un obiettivo chiaro. Il presidente di Aeradria Massimo Masini li ha incontrati ieri stesso, proprio all’interno dell’aeroporto. Ma non ha potuto far altro che prendere atto delle intenzioni, serissime si dice, riservandosi tutti gli opportuni approfondimenti, sia con i soci che con il consiglio di amministrazione. Il difficile è stato spiegare loro che l’aeroporto in realtà non è una proprietà privata, ma statale. E che quindi risponde ad un ministero, oltre che all’Enac. Che si trova su un terreno demaniale. Che di mezzo c’è una società di gestione. Tutta una serie di questioni amministrative e burocratiche (tralasciando le vicende giudiziarie in corso) poco affini alla mentalità orientale. Per rendere l’idea, quando è stato fatto presente che Aeradria causa investimenti si trovava a fare i conti con un debito di quasi cinquanta milioni di euro, il gruppo ha pensato bene di poter risolvere la questione tappando il buco e rilanciando con un’offerta aggiuntiva. Della serie, quanto costa? Bene, siamo pronti a comprare. Peccato che purtroppo non funzioni proprio così. Ma perché questo gruppo sarebbe così tanto interessato al nostro aeroporto? A fare la differenza sarebbero alcune caratteristiche tecniche dello scalo riminese, che per esempio vanta una delle piste più lunghe, la seconda per la precisione dopo quella di Malpensa”, LaVocediRomagna (p.11).


Turismo, si annuncia crisi per giugno. “QUEST’ANNO non c’entra il terremoto in Emilia, ma il mese di giugno si conferma un mezzo disastro per il turismo riminese. «Siamo quasi a zero fino al 15-20 giugno. Io — attacca il presidente regionale di Federalberghi, Sandro Giorgetti — oggi (ieri per chi legge, ndr) dopo che i telegiornali hanno parlato di fine settimana polare e giugno instabile, ho avuto cinque disdette in un colpo». Resiste chi ha versato la caparra. Ma negli alberghi con prezzi più bassi, dove ormai non te la chiedono neanche, fioriscono le disdette appena il meteo promette male. «Richieste altalenanti — conferma Patrizia Rinaldis, presidente dell’Aia di Rimini — molto condizionate dalle previsioni. I primi 15- 20 giorni di giugno battono la fiacca. E per questo dobbiamo lasciare in stand by molto personale anche storico. Va male, almeno per ora, anche il turismo sociale. Fermo pure il ponte del 2 giugno”, ilCarlino (p.7).


Urbanistica. “La "variantona" al Prg, adottata lo scorso 11 aprile dal consiglio comunale, arriva in pubblicazione e le "vittime" del taglio del mattone affilano i coltelli. E' stato pubblicato ieri all'albo pretorio del Comune di Rimini l'avviso del deposito alla Direzione Affari Generali degli atti relativi alla variante che nei mesi scorsi ha scatenato una vera e propria "guerra del mattone" tra amministrazione comunale e privati titolari dei piani particolareggiati che si sono visti ridimensionati gli indici edificatori. I documenti della maxi variante – che di fatto dimezza gli indici edificatori sul territorio comunale rispetto alle previsioni del Prg vigente, intervenendo su 111 schede per un taglio totale di circa 309mila metri quadri - saranno a disposizione del pubblico a partire da oggi e per 30 giorni consecutivi (quindi fino al 21 giugno 2013). Nei successivi trenta giorni (quindi fino al 22 luglio) "tutti i cittadini, Enti ed Associazioni che intendano farlo, potranno presentare osservazioni a norma di legge al provvedimento". Una notizia che non coglie impreparati i titolari dei vari piani ancora non attuati. A cominciare dai privati di Santa Giustina e delle Celle”, NuovoQuotidiano (p.3).


Lungomare e Marina centro. “Se la pista ciclabile sul lungomare (nel bene o nel male) si porta in dote la sua bella dose di polemiche, almeno questa estate nessuno dovrà ascoltare il lamento di chi non ha mai sopportato l’isola pedonale su viale Vespucci. Quell’oasi felice che nelle ore della sera bloccava le automobili all’altezza della fontana dei Quattro cavalli e le teneva ben lontane fino a piazzale Kennedy. Quest’anno cambia tutto… Viene eliminato il doppio senso di circolazione e quindi sul lungomare si viaggia da Riccione verso il Porto. Logica conseguenza: viale Vespucci e i viali delle Regine devono essere percorsi in direzione opposta. Ecco perché l’isola pedonale nel salotto buono di Marina centro quest’anno va in pensione…La speranza è che il possibile surplus di traffico non si traduca in un eccesso di inquinamento”, Corriere (p.9).


Murri, qualcosa si muove. “Recupero della colonia Murri, qualcosa si muove. La “Rimini & Rimini” ha presentato domanda per realizzare la parte commerciale. Il nuovo corso dell’incompiuta di Bellariva parte di fatto in febbraio, quando la società si presenta in Comune allo Sportello unico per le imprese. La sua richiesta è molto semplice: portare avanti quella parte di intervento sulla colonia che ha nel commerciale il baricentro. Ricordiamo che la Murri è un buco nero, la cui triste storia comincia nel 1991 per essere subito bloccata dalla Regione con il ritiro della concessione edilizia. Da quel giorno il rudere di Bellariva diventa il protagonista di uno sceneggiato senza fine. Fino alla giunta guidata da Alberto Ravaioli e all’ac co rd o di programma fra Comune, Regione e “Rimini & Rimini”. Il progetto è quello di trasformare la Murri in un moderno centro commerciale”, Corriere (p.10).


La guerra delle scuole. “La protesta delle scuole non si ferma: studenti, docenti e genitori sono pronti a scendere in piazza. Succederà domani mattina quando alle 9 il corteo dell'istituto tecnico Belluzzi partirà dall'arco d'Augusto per arrivare davanti alla sede della Provincia dopo aver fatto una sosta in Comune. Per questa sera, invece, è attesa una calda assemblea con i genitori cui è stato invitato il presidente della Provincia Stefano Vitali, l'assessore alla Scuola Meris Soldati e anche il dirigente dell'ufficio scolastico provinciale Agostina Melucci. E il caso approderà (nuovamente) sui banchi del consiglio provinciale: lunedì mattina, alle 15.30, si terrà un'audizione alla seconda commissione consiliare. La scuola non farà mancare anche in quel caso la sua pressione. E’ questa la strategia di “battaglia” che la scuola della Colonnella ha scelto di adottare, nonostante l’apertura del preside Alessandro Gaspari, per dimostrare la sua contrarietà al piano che ha in serbo la Provincia, cioè lo spostamento di 13 aule (10 classi più laboratori e un’aula per gli insegnanti) del liceo linguistico Valgimigli che, con 105 iscritti in più dello scorso anno, non può più essere ospitato nella sede di via del Pino”, Corriere (p.3).


Esuberi Scm. “«A valle dell’incontro di lunedì presso il Ministero dello Sviluppo Economico, la nostra azienda conferma l’impegno a non attivare iniziative unilaterali di ristrutturazione delle sue unità produttive e delle strutture indirette del gruppo fino alla chiusura del confronto previsto entro il prossimo 20 giugno». Inizia così la lettera che la direzione dell’Scm ha inviato in questi giorni ai dipendenti del gruppo per informarli della situazione difficile… «Costituisce un elemento pregiudiziale importante –si legge nella comunicazione - alle possibilità future di competitività in particolare dell’unità produttiva della Steelmec (lo stabilimento, di Villa Verucchio, in maggiore sofferenza con circa 100 dipendenti dichiarati in esubero, ndr)». Detto in altri termini, per l’azienda la revisione del contratto aziendale costituisce un passaggio fondamentale per garantire quella flessibilità e quel contenimento dei costi che sono oramai «necessità imprescindibili». «Per Scm infatti – spiega ancora il gruppo nella lettera - che vive la profonda crisi del settore delle macchine del legno in primis a livello italiano e dell’Europa continentale, flessibilità e contenimento dei costi sono elementi indispensabili per dare risposta all’altissima volatilità degli ordini (tra il 50% e il 100% di variazione da un mese all’altro), all’accorciamento del portafoglio (più che dimezzato dal 2009 ad oggi) e alle richieste dei clienti di riduzione dei tempi di evasione ordini, senza pregiudicare la permanenza degli attuali siti produttivi e delle linee di prodotto attualmente in essere»”, NQ (p.9).


Dai fascisti ai partigiani, vanno avanti le interviste del Carlino, oggi (p.4) a Daniele Susini presidente Anpi.

 
Amministrative, a Gemmano i candidati sindaci rinunciano tutti allo stipendio (mille euro al mese), ilCarlino in prima.

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