neroRimini | Aeradria, Galvani: I valori non possono essere merce di scambio

 

“I problemi di Aeradria sono legati ad altre tematiche, non ultimi i limiti del managment. Ribadiamo come pubblica amministrazione e centralità di valori fondanti come il pacifismo non possano essere merce di scambio subordinata alla esigenze del mercato”. Crisi Aeradria, se il consigliere regionale del Pdl Marco Lombardi scende in campo contro le scelte ideologiche di qualche anno fa a replicare è qualcuno che rispetto a quelle scelte si è sentito chiamato in causa. E’ Savio Galvani segretario riminese di Rifondazione comunista.

 
Rivendichiamo il ruolo avuto sia dal Partito della Rifondazione comunista che dalle realtà di movimento cittadine nel contribuire attivamente a fare saltare lo scellerato accordo con la World Airways Inc. nato da abboccamenti troppo disinvolti con l'economia di guerra che aveva purtroppo coinvolto, a fasi alterne, anche un ceto politico di centro sinistra che concepiva la politica come la mera amministrazione dell'esistente”, precisa subito il consigliere comunale della Federazione di sinistra.  “Riteniamo infatti – spiega – che una società a partecipazione pubblica, debba non solo conciliare il proprio ruolo di impresa di servizio ai bisogni del territorio con trasparenza e serietà ma anche con una piattaforma valoriale pregnante e coerente con i principi costituzionali che ripudiano senza mezzi termini la guerra”.

6bRimini, un fine settimana di sport dal pallone al tiro con l’arco passando per il triathlon

 

Fine settimana di grandi appuntamenti per lo sport cittadino con il Rimini impegnato nella prima gara della semifinale play out per la salvezza in casa del Vallèe d’Aoste mentre in città si svolgerà il Challenge Rimini per un fine settimana dedicato al Triathlon e allo stadio Romeo Neri il Trofeo Città di Rimini di tiro con l’arco. Cominciamo dal pallone con i biancorossi di Luca D’Angelo che se la vedranno con i granata di Giovanni Zichella per la prima delle due sfide valide per l’accesso alla finale play out contro la vincente dello spareggio del girone B tra Gavorrano e HinteReggio. Una sfida che i biancorossi affronteranno con due dubbi in formazione a causa delle condizioni non ottimali del centrale difensivo Fabio Vignati a letto da inizio settimana con la febbre, e dell’attaccante Francesco Morga che lamenta un’infiammazione al tallone. Dovessero farcela entrambi, l’undici in distinta dovrebbe essere composto da Scotti in porta, Andrea Brighi sull’out destro della linea di difesa con Vignati e Rosini centrali e Palazzi a presidiare la corsia mancina. Centrocampo con Spighi, Marco Brighi e Onescu mentre in avanti tridente con Baldazzi, Morga e Taddei. Nelle precedenti due sfide di campionato il Rimini ha battuto due volte i valdostani ma la parola d’ordine nello spogliatoio biancorosso è di resettare il risultato della regular season per prepararsi a una battaglia lunga 180’. A Rimini intanto, la battaglia sarà tra più di 1400 atleti che daranno vita al Challenge Rimini, una spettacolare due giorni che abbraccerà tutto il territorio, dal mare alle colline. Sabato le prime gare, con 350 atleti che scenderanno in strada per la gara di triathlon sprint, mentre nel pomeriggio un centinaio di ragazzini si sfideranno nella gara di duathlon. E’ il preludio del grande evento di domenica che vedrà gli atleti partire da Marina Centro con la frazione a nuoto in mare di 1km e 900m, per poi salire in bicicletta e percorrere un circuito di 90 km che li porterà fino a Monte Cerignone e ritorno. L'arrivo, dopo la frazione di corsa di 21 km (tre giri da 7 km sul lungomare di Rimini) è fissato al Parco Fellini. Occhi puntati sulla leggenda vivente del triathlon mondiale l’australiano McCormack più volte vincitore del mitologico Ironman Hawaii, a contendergli il palcoscenico ci sarà anche Daniel Fontana, l’italo argentino idolo di casa per il triathlon long distance tricolore. Altro appuntamento sportivo del fine settimana il 4° Trofeo Città di Rimini di tiro con l’arco, gara interregionale FITARCO all’aperto, organizzata dagli Arcieri Città di Rimini. Almeno settanta gli atleti in gara che domenica si sfideranno su varie distanze tra i 25 e 70 metri in base alle categorie a partire dai bambini di nove anni che gareggeranno per la categoria Giovanissimi.
Francesco Pancari

Venerdì, 24 Maggio 2013 16:59

lungomare

Dopo piazza Tre Martiri, a Rimini arrivano lampioni nuovi anche per il lungomare (lato monte) interessato nelle ultime settimane da un discusso restyling che ha come intervento principale la realizzazione della pista ciclabile dal porto al confine con Riccione

tortora-chiaroRimini | Sversamenti fogne: divieto di balneazione si abbassa a 18 ore 

 

Taglio del nastro previsto domani per l’apertura della stagione balneare. Oggi in Comune a Rimini le ultime novità in fatto di balneazione (o meglio di divieti). In particolare dal momento d’apertura degli sfioratori di piena, in caso di pioggia persistente, il divieto di balneazione durerà non 24 ore, come lo scorso anno, ma 18 ore. Due anni fa il divieto era di 48 ore. La misura è "indifferibile quando la rete fognaria di tipo misto di cui la città è dotata non può convogliare ai depuratori tutta la massa d'acqua caduta e si rende pertanto necessario smaltire la parte eccedente tramite gli “sfioratori di piena” comportando il divieto temporaneo della balneazione, nel tratto in cui è presente uno sfioratore".


“La diminuzione del periodo di divieto temporaneo che da 24 passa a 18 ore – spiega l’assessore alle Politiche ambientali Sara Visintin – è infatti una delle novità di quest’anno, presa alla luce dello studio conoscitivo finalizzato a definire le caratteristiche delle acque di balneazione realizzato dal Servizio Idrometeoclima di Arpa per conto della la Regione Emilia-Romagna, e riguarderà come estensione, questa l’altra novità rispetto al 2012, il divieto temporaneo di balneazione per l’intera acqua interessata dallo sfioratore di piena (e non 600 metri, 300 a destra e 300 a sinistra come lo scorso anno, ndr) dall’apertura dello stesso che, a seguito della nuova classificazione delle acque deliberata dalla Provincia, a Rimini da 26 sono passate a 16. Le indicazioni scaturite dallo studio condotto nel corso di alcuni anni hanno consentito il progressivo adeguamento dell’estensione delle singole acque aventi caratteristiche omogenee, nonché delle misure di gestione in occasione di sversamenti a mare”.

tortora-scuroRimini | Carceri sovraffollate e inadeguate, Arlotti e Petitti: Interrogazione alla Cancellieri

 

A fronte di una capacità ricettiva di 90 detenuti, ne sono attualmente presenti 175 (ovvero quasi il doppio), con un'alta percentuale di stranieri e persone con dipendenze. E' invece ampiamente sotto la quota necessaria il personale: 109 agenti di polizia penitenziaria su una pianta organica di 149, 5 addetti amministrativi e 5 educatori”. Questo è quanto constatato stamani dai deputati riminesi del Pd Tiziano Arlotti ed Emma Petitti in visita alla casa circondariale di Rimini e a ciò si deve aggiungere che nei mesi estivi le presenze raggiungono quota 300, “con la conseguenza di un ulteriore ammassamento e di rischi di atti di autolesionismo o aggressione al personale”.

 
Inadeguate anche le condizioni strutturali del carcere, dove la seconda sezione è stata chiusa in attesa di ristrutturazione, mentre prima sezione (già oggetto di un intervento dell’Asl per la situazione di degrado e le pessime condizioni igienico sanitarie) è aperta a metà e vede detenuti ammassati in celle che necessitano di un profondo risanamento”, rilevano i deputati.
Il carcere di Rimini, insomma, non rappresenta un’eccezione del panorama delle carceri italiane. “La soluzione – dicono Arlotti e Petitti – non è semplicemente realizzare nuove carceri, ma ripensare il sistema delle pene e delle misure alternative alla detenzione, dando inoltre possibilità di studio, di formazione ed effettivo recupero ai detenuti. Riteniamo che sia indispensabile intervenire, per quanto di nostra competenza, per colmare il deficit di organico della polizia penitenziaria e degli psicologi nella casa circondariale di Rimini. Crediamo non più procrastinabile, inoltre, la ristrutturazione non solo della seconda sezione, ma anche della prima, con lo stanziamento delle necessarie risorse”.


E’ per questo che i due presenteranno “un'interrogazione al ministro Cancellieri sui problemi del carcere di Rimini, chiedendo quali provvedimenti urgenti il Governo intenda adottare per riportare il numero dei detenuti entro la capienza regolamentare così da garantire agli stessi condizioni di detenzione conformi al dettato costituzionale, alla legge e ai regolamenti penitenziari”.

mattoneRimini | Ca’Baldacci, il biodigestore perde pezzi

 

Ca’Baldacci, il biodigestore perde pezzi. E’ successo oggi. A crollare è stata parte del rivestimento esterno dell’impianto Hera di San Martino in Venti a Rimini. In pratica si tratta di una pannellatura esterna che serve per mascherare struttura di cemento che si trova all’interno. “Una pannellatura in metallo bianco traforato che aumenta del 56 per cento la percezione di altezza delle volumetrie, che è contro le prescrizioni paesaggistiche vigenti e dunque contro cui abbiamo presentato un esposto a Comune e Polizia municipale il 4 marzo giudicandola inopportuna”, spiegano dal Comitato Rimini Uptown.
Non solo brutta, a dispetto di chi in giro dice che gli impianti Hera sono portati ad esempio nelle riviste di architettura (rivelano i residenti), e ingombrante, la pannellatura è anche poco resistente, i residenti hanno fatto delle foto per dimostrarne il crollo. “Noi avevamo già molti dubbi su integrità strutturale e sulla capacità di sopportare questi pannelli inutili che aumentano i volumi percepiti in una zona di pregio. E’ stato un lavoro fatto contro il buonsenso e le prescrizioni paesaggistiche”.

tortora-chiaroRimini | Turismo e innovazione, nasce la prima rete tra alberghi 

 

Rafforzare la collaborazione industriale e commerciale fra le imprese aiuta ad affrontare le sfide della globalizzazione e dell’innovazione tecnologica. Lo sanno bene Consorzio Alberghi Tipici Riminesi Consorzio Piccoli Alberghi di Qualità Cooperativa Torre Pedrera Hotel (per un totale di 116 alberghi) che questa mattina in Camera di commercio a Rimini hanno dato vita alla prima rete turistica nella provincia.
Le attività della rete sono finanziate dal Fondo di perequazione del sistema camerale e riguardano in particolare in momenti di formazione sulle di rete, la possibilità di usufruire di un temporary network manager in collaborazione con Universitas mercatorum, per facilitare l'aggregazione fra imprese, l'attivazione di una piattaforma tecnologica cui le aziende potranno accedere per usufruire di servizi informatici e di orientamento.
Se si pensa che (dati CamCom 2012) rispetto alla capacità ricettiva alberghiera in provincia di Rimini, ci sono 2.273 alberghi (di cui 19 in Valmarecchia, 12 in Valconca, 2.242 sulla Costa) per un totale di 76.382 camere (di cui 312 in Valmarecchia, 206 in Valconca, 75.864 sulla Costa) e 146.949 letti (di cui 617 in Valmarecchia, 501 in Valconca, 145.831 sulla Costa), ci si auspica che la rete sia portata a crescere. In particolare sono 223 gli alberghi a 1 stella, 516 gli alberghi a 2 stelle, 1.231 i 3 stelle e 149 i 4 e i 5 stelle. Se poi si aggiunge all'alberghiero anche l'extra alberghiero (B&B, Campeggi, Villaggi Turistici, Ostelli, Case per ferie, Case per vacanze, Affittacamere, Agriturismo) si arriva complessivamente ad una ricettività di 2.467 strutture in costa, 102 in Valconca e 109 in Valmarecchia .

neroRimini | Aeradria, Lombardi: Basta ideologia, ha già nuociuto al Fellini

 

Crisi Aeradria, attenzione all’ideologia, atteggiamento che ha già nuociuto all’aeroporto di Rimini. Il consigliere regionale del Pdl Marco Lombardi non ha la memoria corta e invita al dialogo e alla collaborazione tra forze politiche. “Spero siano definitivamente tramontate le forzature ideologiche del passato, perché di fronte all’attuale crisi di Aeradria, la posizione tenuta dal Comune di Rimini nel 2005 rispetto ai voli civili americani che trasportavano personale non militare nelle zone della guerra del Golfo, oggi grida vendetta”, dice Lombardi.

 
Le difficoltà economiche della società di gestione dell’aeroporto, che potrebbero essere tamponate dai soci con un esborso di circa 1,8 milioni di euro – racconta il consigliere del Pdl Lombardi – mi fanno venire in mente le polemiche di quel periodo non lontanissimo che hanno impedito ad Aeradria di incassare decine di milioni di euro dando ospitalità a centinaia di voli della compagnia civile World Airways inc. che chiedeva la disponibilità ad uno scalo tecnico per i propri aerei destinati alle basi NATO del Kuwait”.

 
La storia insegna. “Allora, una frangia estrema della sinistra che sosteneva la giunta Ravaioli, per questioni puramente ideologiche ha pesantemente condizionato una scelta sbagliata dell’amministrazione comunale, di cui oggi paghiamo pesantemente le conseguenze. Sono state buttate via allora quelle risorse fondamentali oggi per la salvezza dell’aeroporto e bene fece il presidente Morelli a manifestare tutto il suo disappunto anche con le proprie dimissioni”.


Guardando a cosa hanno portato quelle scelte, dal concordato all’ipotesi di fallimento “ci accorgiamo tutti di quanto lontane siano quelle argomentazioni e quindi tutti i soggetti politici in campo, dovrebbero condividere sull’aeroporto, come su tutte le questioni importanti che coinvolgono la Provincia di Rimini e l’intero Paese, quel clima di concordia tra soggetti diversi che solo può provare a tirarci fuori dalle secche in cui ci siamo ritrovati”.

Venerdì, 24 Maggio 2013 10:13

GIORNALAIO 24.05.2013

giornalaioAeradria, la maggioranza in comune a Rimini resta dalla parte dei soci. Asl unica e partecipata, ieri incontro a Bologna. I nonni tornano a gestire i loro alberghi. Commissione architettonica, il comune perde al tar

 

Aeradria, la maggioranza scende in campo. “Tutta colpa delle banche. E’ questa, in estrema sintesi, l’opinione dei gruppi di maggioranza sulla crisi nera in cui è caduta Aeradria, la società che gestisce lo scalo di Miramare. Ma Pd, Fds, Idv e Rimini per Rimini non rinunciano a lanciare l’appello: «Salviamo l’aeroporto»… E se il Tribunale di Rimini ha individuato criticità nel concordato, Pd e soci tengono duro e sostengono «in maniera convinta lo sforzo dei soci di superare tali rilievi, tramite un nuovo concordato». Così la maggioranza chiede ai creditori «che si stringano intorno allo scalo, a partire dalla principale banca provinciale (la Carim, ndr). Così come due anni fa il territorio ha partecipato attivamente al salvataggio dell’istituto di credito in difficoltà, auspichiamo che venga fatto altrettanto per Aeradria». Intanto mercoledì scorso il presidente di Aeradria, Massimo Masini, ha incontrato «un po’ per caso» un gruppo di investitori cinesi interessati allo scalo di Miramare. Prima di Rimini avevano visitato gli aeroporti di Forlì e Brescia. «Ho spiegato loro le caratteristiche dell’aeroporto riminese - riferisce Masini - e li ho invitati a fissare un appuntamento con la proprietà»”, CorriereRomagna (p.5).
Chi sfogliasse le cronache locali soltanto di un anno fa potrebbe trovare giudizi e previsioni più che ottimistiche sulle prospettive del “Fellini”. I vertici delle istituzioni locali, e non solo, facevano eco e coro a dichiarazioni entusiastiche di chi era alla guida del nostro scalo. Eppure bastava leggere con più attenzione i bilanci, le note dei revisori per capire che la situazione era tutt’altro che rosea e che da alcuni anni era stata intrapresa una strada destinata a portare al disastro attuale: gonfiare il traffico passeggeri attraverso l’acquisizione sempre più onerosa di tratte aeree. Si è arrivati così ad un clamoroso paradosso che avrebbe allarmato ogni impresa degna di questo nome: più crescevano i ricavi, più cresceva il deficit. E’ sorprendente che nessuno di coloro che nel corso di questi anni hanno deciso le sorti del “Fellini” senta la responsabilità politica e amministrativa di questa drammatica situazione”, scrivono i riformisti su LaVocediRomagna (p.13). “Non sembri un paradosso, ma dopo la prova fornita dalle istituzioni pubbliche locali, l’unica possibilità per salvare il nostro aeroporto è quella di un esproprio all’incontrario. Una procedura che sottragga all’attuale gestione fallimentare il compito di varare un piano di salvataggio prima che sia troppo tardi”.


Alberghi ai tempi della crisi, basta affittuari. I vecchi proprietari tornano in pista. Come la signora Ivana Raffaelli. “Villetta bifamiliare sul mare che dal 1960 inizia a ospitare qualche turista. La casetta, «Pensione Annamaria», una quindicina di stanze, si allarga (con regolari permessi) anno per anno, a suon di sudore (di titolari e personale) e cambiali. Dai due piani iniziali si arriva, negli anni Settanta, ai 5 attuali, 45 stanze, 4 stelle e a una clientela fedele, apertura annuale. «Ho deciso — prosegue l’albergatrice — di affittare nel 2010, dopo 50 anni di attività pensavo di meritarmi un po’ di riposo.Un figlio fa l’ingegnere, un altro non ama questo settore». «Gestori e affittuari, non parlo del mio caso personale, hanno rovinato il turismo di Rimini: poca attenzione al cliente, poca cordialità, poca qualità, tirare a far legna. E’ diverso se gestisce il titolare, che ha costruito l’albergo coi sacrifici, curando ogni dettaglio. Non come quelli che ‘abbiamo gli hotels’ (enfatizza la ‘esse’, ndr). Gestioni come le nostre non esistono quasi più. E non è facile trovare gestori con la grazia». C’è anche chi non ha trovato l’accordo col vecchio affittuario o gestore. O se l’è visto sfuggire perché gli ha preferito un’altra struttura”, ilRestodelCarlino (p.3).


Autorizzazioni in spiaggia. “Gli uffici comunali – commenta Mauro Vanni, presidente della Cooperativa bagnini Rimini sud – stanno lavorando davvero duramente per evadere tutte le richieste, l’iter per esaminarle è lungo ma il traguardo è vicino. In spiaggia si aspettano gli ultimi permessi. Sono circa 110 le domande presentate, di queste 70 sono già state licenziate dalla commissione servizi. Procedendo su questi ritmi entro una settimana tutte le richieste dovrebbero essere evase, dopodiché finalmente procederemo all’installazione. Anche in questo senso siamo tranquilli perché il Comune ha concesso una proroga rispetto al termine ultimo inizialmente fissato per la giornata di domani”, NuovoQuotidiano (p.3).


Asl unica, si va avanti con dentro Forlì. “L’AUSL unica non si ferma. Ieri si è svolto l’atteso vertice in Regione tra sindaci, presidenti di provincia e assessore regionale, Lusenti, per verificare se vi fossero le condizioni per procedere con la fusione delle Ausl provinciali nell’ottica di una grande Azienda romagnola. Nonostante i venti di guerra alimentati dal sindaco di Forlì, Roberto Balzani, ieri presente alla riunione, alla fine la decisione è stata presa: si va avanti. La tabella di marcia è segnata e sindaco, presidenti e assessore torneranno a incontrarsi giovedì prossimo”, ilCarlino (p.10). “«Prima ancora di arrivare all’approvazione dell’impianto legislativo - premette Vitali - che dia i natali alla Ausl unica, diventa necessario porre i paletti che permettano di tutelare i servizi e le eccellenze del territorio. Cosa questa che verrà fatta attraverso un documento». Rimini ha fatto della richiesta il proprio cavallo di battaglia avendo non solo eccellenze sanitarie da tenere strette, ma anche un bilancio in pareggio per l’Ausl, al contrario dei vicini. La Regione impegna 2,7 milioni per il pareggio di bilancio dell’Ausl di Cesena, 7,8 per Ravenna e 13,4 per Forlì”.


Commissione qualità, il Comune perde contro gli architetti. “Quelle nomine per trovare i nuovi membri della Commissione per la qualità architettonica e il paesaggio proprio non sono andate giù all’ordine degli Architetti. Le scelte fatte dell’amministrazione comunale, che aveva ignorato la loro terna di candidati senza spiegare le motivazioni, aveva spinto i professionisti a mettere l’elmetto e scendere in battaglia: contattato un avvocato di grido di Bologna, avevano fatto ricorso al Tribunale amministrativo. E adesso, a distanza di qualche mese, hanno avuto la meglio: quelle nomine devono essere rifatte e il Comune dovrà anche pagare le spese legali, di 3mila euro. Una sconfitta su tutti i fronti. Che prende le mosse da un avviso pubblico, datato 13 luglio scorso, in cui Palazzo Garampi cercava quattro figure professionali che andassero ad aggiungersi ai tre professionisti già scelti, per andare a completare la squadra di sette elementi della Commissione per l a qualità architettonica per il triennio 2012-2014… il Comune aveva chiesto agli ordini professionali, Ingegneri, Architetti, Agronomi, Geologi, Geometri, Periti Industriali, di procedere alle rispettive designazione nell’ambito delle quali effettuare. Peccato però, l’amministrazione «ha considerato come se non esistessero le designazioni pervenute, emanando poi un avviso pubblico per la scelta di altri professionisti»”, Corriere (p.8).


Scm. “«Un comunicato sopra le righe e non utile per favorire la ripresa del dialogo e la ricerca di un accordo». Con queste parole Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil bocciano la lettera che la direzione dell’Scm ha inviato nei giorni scorsi ai 1.300 dipendenti del gruppo per informarli della situazione difficile in cui si trova l’azienda e di come intende muoversi nelle prossime settimane”, NQ (p.7).
“Scm nella lettera infatti spiega che «l'indisponibilità attuale, da parte delle organizzazioni sindacali, ad un confronto relativamente ai contratti integrativi in essere, costituisce un elemento pregiudiziale importante alle possibilità future di competitività in particolare dell’unità produttiva della Steelmec ». Uno stabilimento, tra l'altro, quest'ultimo di Villa Verucchio in cui il contratto aziendale può pesare anche fino a 300 euro al mese in busta paga su retribuzioni da 1.000-1.200 euro”, Corriere (p.4).
“«Sono stati calendarizzati altri tre incontri per cercare l’accordo, a patto - informano in una nota Fim, Fiom e Uilm - che l’azienda tolga dal tavolo argomenti come la cancellazione del salario aziendale. Questi erano i presupposti da noi dichiarati e considerati anche dall’azienda possibile terreno di discussione per proseguire la trattativa. La comunicazione aziendale apparsa il 22 maggio, oltre a non corrispondere a ciò, non è utile allo scopo di raggiungere un accordo. L’azienda pensi a presentare un piano industriale che vada oltre il taglio dei costi, esponga chiaramente quali sono i loro progetti in Brasile e Cina anziché fare allusioni, per ultimo dica chiaramente in quali siti vuole continuare a produrre le sue tecnologie». «Di tutto ciò non è emerso nulla di significativo ma la delegazione trattante anche a fronte di questo atteggiamento della direzione ha dato delle aperture al dialogo purché si tuteli l’occupazione e non si faccia pagare il conto ai lavoratori»”, LaVoce (p.15).

5bSanità romagnola unica dal 1 gennaio 2014: Vanno difese le eccellenze non le posizioni

 

Anche se con le inevitabili polemiche il processo avanza e porterà inesorabilmente all'unica grande azienda sanitaria in Romagna. Le quattro Asl romagnole di Ravenna, Forli, Cesena e Rimini diventeranno un'unica entità, c’è già la data d’esordio: il primo gennaio 2014. Un processo già in parte attuato per esempio per la centrale operativa del 118 a Ravenna e per il laboratorio d’analisi a Pievesestina di Cesena. In ciascuno di questi casi, dopo iniziali e inevitabili contraccolpi e disagi, si possono registrare risultati positivi. E’ un processo imposto anche dalla spending review che sta generando preoccupazioni e timori di perdere o vedere ridimensionati servizi e organizzazione amministrativa, anche se i tagli, alla sanità come in altri settori, saranno inevitabili. Anzi la maxi-azienda semmai potrebbe essere in grado di frenare le sforbiciate con maggiore efficacia rispetto all'azione di ogni singola Asl. Intendiamoci, per amministratori e medici questo potrebbe causare disagi, ma se si guarda anzitutto ai cittadini pazienti questo potrebbe essere un bene. Insomma ci saranno sempre meno soldi da spendere e quindi si spenderanno nelle eccellenze dei servizi. Non sarà certo un problema per il paziente affrontare qualche chilometro in più per andare dallo specialista che si ritiene migliore. Il processo dell’unificazione dunque non si ferma, anche se legittimamente, primari, medici e sindacati di categoria cercano di difendere e tutelare le loro posizioni.
La Regione ha fissato due tavoli di lavoro per arrivare alla legge dell’unica azienda romagnola: uno istituzionale con sindaci, presidenti delle conferenze socio-sanitarie e amministratori in genere. Un altro con sindacati e le categorie professionali. Un confronto che arriverà a centrare l’obiettivo del primo gennaio 2014 che peraltro farà diventare l’Asl romagnola la più grande d’Italia.
Finora non si è entrati nel merito, ma comunque i tagli, volenti o nolenti, arriveranno: per esempio nella riduzione dei posti letto in ospedale; solo a Bologna per restare appena fuori dall'ambito romagnolo ne dovrebbero sparire un migliaio. Non si possono inoltre giustificare tre aziende sanitarie, ciascuna con servizi ad un buon livello, in 80 chilometri. Per non dire che questa organizzazione con passare del tempo ha finito per precludere (o perlomeno fortemente compromettere) la libertà dei pazienti di scegliersi il medico e la struttura ritenuti più idonei.
A Rimini ci sono timori per oncologia e qualcuno ha paventato il ridimensionamento o addirittura la sparizione del servizio a scapito di altri centri. Ma a Rimini oncologia e la relativa chirurgia dovrebbero restare. Lo stesso dovrebbe succedere a Ravenna. Cesena invece è già da tempo che in questo settore sta lavorando insieme all’Irst di Meldola con ottimi risultati. Il confronto procede anche con qualche voce ‘fuori dal coro’, per esempio recentemente il sindaco di Forlì Roberto Balzani s’è lamentato, ma ormai fuori tempo, della decisione che starebbe bypassando le decisioni dei singoli territori. E qualcuno ha giudicato questa uscita più dettata dall’amarezza per la chiusura dell’aeroporto che non da ragioni giustificate nel merito. E non va dimenticato che l’azienda forlivese, che in due anni ha cambiato tre direttori generali, ha segnato un passivo di 60 milioni di euro, mentre Rimini dal canto suo, può vantare un notevole patrimonio immobiliare e i conti in ordine.
Una nota finale: è chiaro che c’è chi non è contento, anzitutto tra i quattro direttori generali, forse qualche primario e le organizzazioni sindacali chiedono garanzie. Ma, oltre ai risparmi questa operazione dovrebbe tenere ben fissata l’attenzione sui pazienti anzitutto. A Rimini infine si vocifera che il direttore generale dell’azienda romagnola possa essere Tiziano Carradori. E magari c'è qualcuno che ci crede.

Serafino Drudi

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