tortora-chiaroRimini | Via Pascoli, maxi incidente dopo la rapina alle poste

 

Questa mattina un individuo armato e col volto coperto da un passamontagna ha prima rapinato l’ufficio postale di via Euterpe a Rimini, poi è scappato a bordo di un camioncino rubato ad un operaio dell’Hera, per infine terminare la sua fuga andando a schiantarsi contro un altro furgone parcheggiato all’altezza dell’incrocio tra via Pascoli e via Lagomaggio. E’ successo verso le 10. Nessun ferito nell’incidente che ha coinvolto anche un’auto della scuola guida e altri veicoli. Il ladro è stato arrestato dagli agenti della polizia nel tentativo di fuggire via abbandonando il camioncino. Lo spavento di negozianti e residenti in zona è stato comunque molto.
Ha raccontato l’operaio di Hera di essere stato richiamato dalle urla di passanti mentre era al lavoro su un chiusino delle fogne con il martello pneumatico. Il ladro, infatti, dopo essersi fatto consegnare il denaro, ha pensato subito di nascondersi nell’abitacolo del camioncino aziendale. L’operaio ha quindi provato ad intervenire per aprire le portiere della vettura, ma l'uomo, armato, ha messo in moto il mezzo ed è scappato trascinando con sé anche il martello pneumatico in funzione, salvo poi fermarsi maldestramente qualche centinaio di metri più il là.

tortora-scuroRimini | Apg XXII contro il corteo di Forza nuova

 

In attesa che il prefetto sciolga la riserva sull’autorizzazione, rispetto al corteo di Forza nuova contro gli immigrati previsto per il 15 giugno l'associazione Papa Giovanni 23esimo fa sapere che “respinge e condanna con forza ogni iniziativa che si adopera per la diffusione di intolleranza e ineguaglianza sociale”. “Già il nome della manifestazione 'l'immigrazione uccide, fermiamoli' – fa notare il responsabile di apg xxiii, Giovanni Paolo Ramonda - ne denuncia la potenziale pericolosità per lo spirito discriminatorio, intollerante e spiccatamente rivolto a sollecitare le pulsioni più xenofobe e razziste della società civile”.

 
L’associazione si unisce quindi “all'appello rivolto alle istituzioni da tutte le associazioni della Casa della pace e dei diritti umani di Rimini affinché le autorità preposte ad autorizzazioni, giustizia e all'ordine pubblico vigilino attentamente sul rispetto dei principi costituzionali e sulla possibile natura istigatoria all'odio razziale sottesa a questo tipo di manifestazioni”. E ribadisce la necessità “di predisporre e apprestare più efficaci strumenti di prevenzione e repressione dei fenomeni di intolleranza e di violenza di matrice xenofoba”.

mattoneRimini | Altavelocità, Vitali, Pironi e Cecchini scrivono a Soprano

 

Il presidente della provincia di Rimini, Stefano Vitali entra nella vicenda della soppressione delle fermate del Frecciarossa a Riccione e Cattolica, precedentemente annunciate da Trenitalia a partire dal 9 giugno. Vitali assieme ai sindaci di Riccione, Massimo Pironi, e di Cattolica, Piero Cecchini, ha spedito questa mattina una lettera all’amministratore delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano.
“Siamo rimasti sconcertati – questo il motivo della lettera – quando nella giornata di venerdì 7 giugno, abbiamo appreso dagli avvisi via e-mail di Trenitalia che le previste fermate dei Frecciarossa 9593 e 9594, erano state improvvisamente soppresse e ai viaggiatori già in possesso di regolare biglietto veniva garantito un servizio sostitutivo. Mentre ciò accadeva sul sito di Trenitalia era ancora possibile consultare l’orario che prevedeva le fermate nelle stazioni citate. Addirittura, sempre nel sito di Trenitalia, era ancora presente il comunicato stampa datato 4 giugno in cui si faceva menzione dell’attivazione delle fermate di Riccione e Cattolica e di Fano e Senigallia nelle Marche”.


Adesso gli amministratori del riminese vogliono sapere il perché delle mancate fermate. “Chiediamo di conoscere la ragioni di questi improvviso e inaspettato dietro front, dopo che per alcune settimane questo servizio era stato, giustamente, pubblicizzato come un punto di eccellenza dell’offerta estiva di Trenitalia”.
Ma soprattutto vogliono fare in modo che le fermate del Frecciarossa di Riccione e Cattolica vengano riconfermate da Trenitalia. “Non potrà sfuggire alla sua attenzione la notevole capacità ricettiva del bacino turistico della Romagna, e nel caso specifico dell’area rappresentata da Riccione, Cattolica e Misano. Ci pare quindi incomprensibile una scelta che penalizza la dorsale adriatica escludendo alcune importanti località. La nostra non è una rivendicazione campanilistica è la volontà di affermare il riconoscimento di un sistema economico e sociale che sarebbe penalizzato dalla soppressione delle fermate in oggetto. E’ evidente che tutti gli operatori del mondo del turismo e del commercio sono al nostro fianco”.


E lanciano l’amo. “Ricordiamo che da anni le nostre amministrazioni e le categorie economiche hanno attivato una campagna di promozione per incoraggiare l’uso del treno per raggiungere le località turistiche, fino al punto di rimborsare il prezzo del biglietto ferroviario. Così avremmo fatto anche per tutti coloro che avessero preso il Frecciarossa nei giorni scorsi”.

Martedì, 11 Giugno 2013 09:50

GIORNALAIO 11.06.2013

giornalaioAeradria, la trattativa inciampa: i soci non mollano l’osso ai creditori. Crisi edilizia, Pesaresi: Se il Comune vuole davvero riqualificare approvi psc e rue. Gestione campi calcio: le società ‘esplodono’ in commissione. Scm, fumata nera di Fiom. Paz, Ravaioli assolto. Sbarcare a Rimini, cercare Fellini e non trovarlo 

 

Aeradria. La trattativa tra creditori e soci ha le sue difficoltà. “La posizione debitoria del Fellini è di 47 milioni e la Carim è esposta per 9 milioni. L’ISTITUTO bancario riminese era stato tra i più determinati oppositori alla proposta di concordato preventivo presentato da Comune e Provincia e che avrebbe permesso ai creditori di esigere solo una piccola parte delle somme concesse a Aeradria. Ora, dopo che la procedura non è stata accolta dal Tribunale, si sta ragionando su soluzioni diverse. E da parte di Comune e Provincia ci sarebbe stata un’apertura. I soci pubblici sarebbero disposti a cedere azioni in cambio di credito e a varare un aumento di capitale che sarà sottoscritto da Fiera e Camera di Commercio, mantenendo però in mano pubblica il controllo del ‘Fellini’. Questa ipotesi non piace alla Carim e agli altri creditori: la maggioranza delle azioni dell’aeroporto avrebbe ovviamente sul mercato un valore molto più alto rispetto ad una quota di minoranza”, ilRestodelCarlino (p.9).

 
Crisi edilizia. “IL SETTORE è al palo, non si muove una foglia, pardon un mattone. Colpa della crisi, certo, ma anche della giunta Gnassi. Ieri l’Ance di Rimini, l’associazione dei costruttori di Confindustria, ha sferrato un nuovo colpo a palazzo Garampi, in occasione dell’assemblea annuale dei soci. «Siamo favorevoli — ha detto il presidente dell’Ance Ulisse Pesaresi — allo sviluppo sostenibile e vogliamo essere protagonisti nella rigenerazione degli immobili. Ma per farlo occorre superare il blocco dovuto ai vari strumenti urbanistici. Rimini è uno dei pochi se non l’unico comune in cui coesistono un intreccio di norme quali il Piano regolatore vigente, una variante allo stesso, il Psc. il Rue, il Piano strategico, il ‘Masterplan’. Una sommatoria di norme che blocca ogni attività». Pesaresi avrebbe voluto dirlo in faccia a Gnassi, ma né lui né qualche assessore, pur invitati, si sono presentati all’assemblea”, ilCarlino (p.7).
Imprese attive passate dalle 788 del 2008 alle 609 del 2012, con una diminuzione pari al 23%. Numero di impiegati scesi da 4572 a 3578, con un calo di 944 addetti. Una situazione che si aggraverà ulteriormente quando, terminati i lavori della terza corsia dell’autostrada, saranno altri 400 i posti di lavoro che andranno persi. Questi i preoccupanti dati forniti ieri durante l’annuale assemblea dell’Associazione nazionale costruttori di Rimini”, NuovoQuotidiano (p.4).
Intanto il Comune rifà le regole per l’accesso alle case popolari. “Maxi “premi” in punteggi per i residenti a Rimini e per chi ha perso il lavoro. Una novità assoluta introdotta nel regolamento per l’assegnazione degli alloggi popolari, dove un terzo dei 1.313 richiedenti totali è sotto i 40 anni”, CorriereRomagna (p.6).

 
Ieri in commissione comunale la discussa gestione dei campi da calcio comunali: sono mille in un anno i giovani calciatori in meno, LaVocediRomagna (p.14).
Infuocata la discussione. “Questa volta infatti i presidenti delle società utilizzatrici dei campi, sempre più in aperta polemica con la nuova gestione, non si sono limitati a fare da spettatori alla discussione e dunque agli interventi dell’assessore allo Sport Brasini e dei vari consiglieri (in prima fila in particolare il consigliere di Fratelli d’Italia Renzi) ma hanno preso direttamente la parola, andando all’attacco dell’amministrazione. “Il Comune - l’affondo di Giannini, socio della Rimini United - è il vero responsabile della condizione disastrata in cui si trovano i campi e le varie strutture, spogliatoi e tribune innanzitutto, da quando è cominciata l’era Delfini. Che cosa hanno fatto infatti in tutti questi mesi i nostri amministratori di fronte alla inadeguatezza della nuova gestione? Nulla. Eppure direi che la situazione drammatica degli impianti è ormai nota da tempo”. Sotto accusa sono quindi i controlli che il Comune avrebbe dovuto fare”, NQ (p.4).

 
La denuncia del gruppo antimafia Pio La Torre. “POTREBBERO essere usati per scopi sociali. Potrebbero dare un tetto a chi, un tetto, non ce l’ha. Eppure gli immobili confiscati alla criminalità organizzata, nel Riminese, continuano a restare confinati in uno strano limbo. Intoppi burocratici e mancanza di comunicazione tra i vari enti fanno sì che una buona parte dei beni sequestrati alla mafia e alla malavita organizzata negli ultimi anni siano ancora inutilizzati.E’ il caso di un appartamento in via Satyricon, a Rimini, su cui grava tra l’altro l’ipoteca di una banca, così come di una villetta bifamiliare (con annesso garage) confiscata nel 2004 e assegnata, formalmente, alla Guardia di Finanza. Peccato che la Guardia di Finanza non la possa utilizzare e nel frattempo la casa sia abitata da un inquilino, che ha ottenuto di restare grazie a un’istanza presentata in tribunale”, ilCarlino (p.6).


Scm, uno stop alle trattative. “SCM e sindacati di nuovo ai ferri corti. Nel nuovo incontro di ieri tra l’azienda e Cgil, Cisl e Uil c’è stata «una brusca interruzione nella trattativa», svoltasi ieri a Confindustria. Lo annuncia, in una nota, il segretario regionale della Fiom Cgil, Bruno Papignani, secondo cui «l’azienda che dichiara 340 esuberi, si è presentata al tavolo negoziale con la pretesa» di ottenere ampi spazi di manovra «per accedere al contratto di solidarietà». Il gruppo, osserva l’esponente della Fiom, «per accedere al contratto di solidarietà, in cambio vuole mano libera nella gestione degli orari con la richiesta di 150 ore di straordinari comandabili, e non maggiorate. Inoltre - aggiunge - non ha nessun piano industriale per uscire dalla crisi»”, ilCarlino (p.9).
Un po’ più morbidi, con le parole, a livello locale. “«Dopo l’incontro di oggi (ieri, ndr) e quello della scorsa settimana – spiega Europeo Gabrielli della Fiom-Cgil - dovremmo essere in grado di arrivare martedì prossimo, quando ci rivedremo nuovamente con l’azienda, a un’intesa da portare poi davanti al Ministero delle Attività Produttive per la ratifica. Un risultato importante perché ci consentirà di salvaguardare tutti i posti di lavoro. Da decidere ancora la durata del contratto di solidarietà che verrà applicata in tutti gli stabilimenti Scm: noi puntiamo a due anni, mentre l’azienda a uno». Per quanto riguarda gli altri punti oggetto della trattativa e inizialmente posti da Scm insieme ad un uso più flessibile dell’ammortizzatore come condizioni per evitare i licenziamenti, l’accordo, ancora è in alto mare, è rimandato, ammesso che poi alla fine si riesca davvero a trovare, ai prossimi mesi: «Sulla revisione del contratto aziendale siamo assolutamente contrari – chiarisce Gabrielli - mentre su una maggiore flessibilità degli orari di lavoro si può ragionare a patto però che l’azienda ci spieghi nel dettaglio che tipo di politica industriale intende portare avanti nei prossimi anni»”, NQ (p.4).


IL GUP ha assolto l’ex sindaco Alberto Ravaioli e gli altri amministratori e dipendenti comunali coinvolti nella vicenda dell’occupazione della ex scuola di via Montevecchio da parte del Paz nel 2007”, ilCarlino (p.9). “L’ex sindaco era accusato di abuso d’ufficio per aver permesso il protrarsi dell’occupazione”.


Fellini dov’è? “A Rimini in cerca del mondo di Fellini, ma il mondo di Fellini resta come un sogno, imprendibile. Così è stato per Evan Rail, reporter per la sezione viaggi del New York Times, in visita alla città "alcuni giorni lo scorso febbraio" in cerca "dei luoghi che ispirarono le scene dei film di Fellini e di quelli che furono significativi nella sua vita"”. Luoghi non trovati. Il tutto pubblicato in un reportage anche online, NQ (p.9).

tortora-scuroRimini | Accoglienza, messaggio in 10mila copie del vescovo per i turisti

 

Messaggio in 10mila copie del vescovo di Rimini Francesco Lambiasi per i turisti e gli operatori del turismo. Si tratta di un depliant a colori di otto ante e in cinque lingue (italiano, francese, inglese, tedesco e russo). Sarà distribuito a tutte le parrocchie del litorale della diocesi e ha uno scopo molto pratico. Contiene, infatti, anche le informazioni circa gli orari delle Sante Messe nelle chiese del litorale nord (da Rivabella a Bellaria e San Mauro mare), di Rimini, di Riccione, di Misano Adriatico e di Cattolica.
“La Chiesa, come già in passato, intende farsi carico anche della realtà del turismo, un aspetto fondamentale per il nostro territorio, che coinvolge numerosi operatori, famiglie e anche parrocchie”, spiega il vicario per la Pastorale don Tarcisio Giungi, coordinatore ad interim della rinnovata Commissione pastorale per il turismo.
Dalla diocesi parlano, inoltre di una “bella tradizione della Chiesa riminese di porgere un saluto a chi sceglie Rimini e le località turistiche della Diocesi per un tempo di riposo, e a tutti i riminesi impegnati in varie forme nell’accoglienza e nell’ospitalità”.

tortora-chiaroRimini | Grattacielo: 33 arresti, altrettante denunce e chili di stupefacenti sequestrati

 

E’ partita alle prime luci dell’alba di oggi l’operazione dei carabinieri di Riccione in zona grattacielo a Rimini, dopo un anno di appostamenti. In campo oltre 100 militari, cani antidroga ed un elicottero, hanno portato all’esecuzione di 33 ordinanze di custodia cautelare di cui 15 in carcere e 18 agli arresti domiciliari nei confronti di persone responsabili di reati inerenti agli stupefacenti. L’operazione diretta dalla procura di Rimini ha visto coinvolte cinque Regioni d’Italia tra cui, oltre all’Emilia Romagna, le Marche, la Toscana, la Sardegna e l’Abruzzo oltre a soggetti indagati in tutta la riviera.

 
L’indagine, spiegano dal comando provinciale, ha avuto inizio a seguito di una denuncia di estorsione presentata da un cittadino russo che era stato violentemente malmenato da un italiano proprio per un debito di droga. Da qui l’avvio di una articolata e complessa attività d’indagine svolta con captazioni tecniche, pedinamenti e servizi di osservazione, che ha consentito di raccogliere inconfutabili indizi di colpevolezza a carico degli attuali indagati, in tutto oltre 60 persone tra italiani e stranieri, che avevano creato nel tempo una vera e propria fitta rete di spaccio di sostanze stupefacenti in tutta la Riviera con particolare riferimento alle città di Rimini e Riccione, ed al mondo dei locali notturni.


Particolarmente scaltri e attenti, i protagonisti utilizzavano durante le loro conversazioni finalizzate ad ordinare dosi, frasi e parole in codice, parlando di volta in volta di pane o di altri generi alimentari o di pacchetti. Cercando, insomma, di sviare eventuali attività d’ascolto. Tutto inutile. I carabinieri in soli quattro mesi sono riusciti ad arrestare nella flagranza del reato ben 25 persone ed a sequestrare oltre 11 chilogrammi di sostanze stupefacenti che avrebbero fruttato, divisi in singole dosi, numerose migliaia di euro. L’attività illecita si avvaleva di corrieri, basisti e spacciatori al minuto, spesso violenti con chi non pagava le somme pattuite per le singole dosi.

neroRimini | Assemblea Ance, Pesaresi: Passiamo alla rigenerazione, ma il comune si dia una mossa con psc e rue

 

“Passiamo pure alla rigenerazione urbana, agli adeguamenti, alle politiche energetiche per diminuire i consumi e a quelli per diminuire il rischio sismico. Dobbiamo però constatare che in campo di rigenerazioni urbane mancano ancora le norme che consentano di operare (psc e rue)”, è questo in sintesi il succo del discorso pronunciato oggi a Rimini dal presidente provinciale di Ance, Ulisse Pesaresi, in occasione dell’assemblea annuale dei costruttori edili.

 
La crisi continua a mordere, i numeri forniti oggi parlano chiaro. “Bisogna fare in fretta. Non c’è più tempo da perdere”, incalza il presidente. “Chiediamo un reale sostegno all’economia per dare una boccata di ossigeno alle imprese che a loro volta, potranno continuare a garantire l’occupazione”.
Secondo Pesaresi, a livello locale, se “il Masterplan è un approccio condivisibile e chiediamo che al più presto possa essere attuabile”, tuttavia “psc e rue del Comune di Rimini devono essere approvati in tempi rapidi”. Cioè, “il Comune di Rimini deve fare un focus sulla ‘rigenerazione’ al fine di renderla attuabile grazie agli strumenti e agli incentivi che il Comune inserirà nelle procedure attuative degli strumenti urbanistici”.


Continua poi ad essere necessaria secondo Ance la soluzione del problema della tempistica dei piani attuativi, permessi a costruire, sismica, eccetera, così come necessario è sburocratizzare gli apparati comunali, provinciali e semplificare le norme urbanistiche ed edilizie nell’ottica di favorire la rigenerazione urbana. Ance per uscire dalla crisi chiede anche un piano di housing sociale, la riduzione degli oneri oneri (monetizzazioni ecc..) in capo all’edilizia, di dare fondo alle poche risorse economiche pubbliche esistenti indirizzandole alla manutenzione, di pressare le aziende di servizio perché investano sul territorio, di sostenere l’avvio di un programma di ammodernamento del comparto alberghiero e del nostro sistema fognario tramite partnership con i privati e soprattutto di pagare i crediti delle imprese superando il patto di stabilità e applicando la legge recentemente approvata.


Tutto questo sarà possibile secondo Pesaresi superando “il blocco dovuto all’accavallarsi delle salvaguardie e adozioni degli strumenti urbanistici. Le imprese vogliono essere messe in condizione di lavorare. Se si deve contenere il nuovo consumo di territorio, noi siamo d’accordo. Dobbiamo però rilevare che non è certo la riduzione degli indici sulle aree di intervento la strada per ottenere questo obbiettivo”, dice poi Pesaresi in relazione alla delibera voluta dal sindaco di Rimini Andrea Gnassi che ha tagliato le potenzialità edificatorie del vecchio prg.
Basta comunque ricordare che se di comportamenti non lungimiranti si tratta, la responsabilità va ricercata nelle pianificazioni poco chiare e spesso vittime di burocrazie assurde. Affinché le imprese non chiudano occorre creare per loro lavoro da subito e il lavoro alle imprese si può dare in due modi: o permettendo di investire per iniziative private, oppure aumentando le opere pubbliche”.

tortora-scuroRimini | Edilizia, la crisi non getta la spugna: mille operai senza lavoro 

 

Continua la crisi per i costruttori edili riminesi. Gli ultimi numeri disponibili sono stati forniti oggi nel corso dell’assemblea annuale di Ance. I dati della Cassa mutua edile di Rimini, e confermati dall’indagine congiunturale sul settore, dimostrano che le imprese attive passano da 788 del 2008 a 609 del 2012 con un calo di 179 aziende pari al 23 per cento. Gli operai attivi passano da 4.572 del 2008 a 3.578 del 2012 con un calo di 994 addetti. “Una situazione – fanno notare da Ance – che si aggraverà ancora di più con la perdita definitiva dei lavori dell’autostrada che vede impegnati circa 400 operai. Pertanto gli addetti passeranno da 3.578 a 3.178 con un calo rispetto al 2008 del 22 per cento”.

 
Per quel che riguarda la consistenza del portafoglio ordini in edilizia negli appalti pubblici l’86 per cento del campione ha visto una diminuzione e il 14 per cento ha visto il dato in aumento, negli appalti privati il 91 per cento ha avuto una diminuzione, il 9 per cento ha visto il dato stabile. Per quel che riguarda i lavori in proprio, il 78 per cento li ha visti in calo. Sono stabili per il 22 per cento. L'occupazione rispetto al primo semestre 2012 è diminuita nel 36 per cento dei casi, è rimasta stabile nel 57 per cento e aumentata nel 7 per cento.


Lavori pubblici, le gare di appalto aggiudicate nella Provincia di Rimini sono state 122 per un importo complessivo di circa 38 milioni di euro, delle quali 39 per 11 milioni di euro riguardano opere edili, mentre 83 per 27 milioni riguardano opere infrastrutturaliIl peso delle imprese extraregionali che si sono aggiudicate gare nel nostro territorio è stato per il 2012 del 47 per cento (nel 2011 era del 25 per cento). Il peso delle imprese regionali è, invece, il 53 per cento di cui quello della nostra Provincia è il 29 per cento. Il ribasso medio degli affidamenti è stato del 15,7 per cento.


Non lasciano ben sperare, infine, nemmeno le previsioni relative al primo semestre 2013 in merito agli ordini rispetto al 2012. Numericamente, il 66 per cento degli imprenditori prevede una riduzione, mentre il 34 per cento ritiene che il mercato rimanga stabile. Per le opere infrastrutturali: negli appalti pubblici l'85 per cento prevede una diminuzione, il 15 per cento una stazionarietà. Negli appalti privati c'è una forte riduzione nel 60 per cento dei casi, stazionarietà per il 40 per cento. Per i lavori in proprio si parla di un calo nel 75 per cento dei casi e di stazionarietà nel 25 per cento.
L'occupazione è prevista in diminuzione nel 50 per cento dei casi e stabile nel restante 50 per cento.
Per quel che riguarda il ricorso alla cassa integrazione, è da escludere per il 14 per cento, poco probabile per il 21 per cento, probabile ma limitata per il 22 per cento e probabile e consistente per il 43 per cento.

tortora-chiaroBologna | Firmato oggi accordo tra Regione e San Marino. In previsione potenziamento viabilità tra Repubblica e Rimini

 

In attesa della ratifica dei patti da parte dell’Italia (la convenzione è già passata nelle commissioni Esteri e Finanze), oggi a Bologna si è proceduto alla sottoscrizione dell’Accordo di collaborazione tra la Regione Emilia-Romagna e la Repubblica di San Marino per testimoniare “in maniera concreta e tangibile l’esistenza di ottime relazioni”, “andando a definire e rilanciare i rapporti politici, economici, culturali e sociali esistenti fra le due realtà anche attraverso un rafforzamento della cooperazione diretta fra gli organi delle rispettive strutture amministrative e l’istituzione di tavoli tecnici”. Le firme in calce sono quelle di Vasco Errani, governatore della Regione Emilia Romagna Errani e Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per gli Affari interni e giustizia.

 
Con l’accordo di oggi, in pratica, Regione e Titano s’impegnano “ad attuare iniziative efficaci nel settore del commercio, dell’industria, dell’artigianato e del turismo, nel campo sanitario e socio-sanitario, così come in quello faunistico venatorio”. L’accordo guarda all’integrazione delle “pianificazioni in materia di risorse idriche nonché nella previsione e prevenzione del rischio ed alla gestione delle emergenze”, “va a disciplinare il settore agricolo, le certificazioni fitosanitarie, l’intero comparto dei trasporti, nonché della ricerca, dell’innovazione tecnologica e della collaborazione scientifico-didattica” (che darà una spinta al Parco Scientifico-Tecnologico italo-sammarinese).


Il documento affronta anche problemi relativi alla viabilità stradale con tutta una serie di interventi che vanno dalla riqualificazione della strada statale 72 alla creazione di nuovi collegamenti fra la Repubblica e la rete autostradale italiana. In programma la realizzazione di nuovi innesti fra la viabilità interna della Repubblica “e la strada provinciale 258 in località Gualdicciolo, il potenziamento dell’esistente viabilità secondaria di collegamento fra il Castello di Faetano e la città di Rimini attraverso il Comune di Coriano nonché l’individuazione di soluzioni volte ad agevolare la mobilità dei flussi turistici fra Regione e Repubblica mediante un percorso condiviso volto a concretizzare un collegamento di trasporto pubblico, di elevate e idonee prestazioni, tra il Comune di Rimini e la Repubblica; oltre a ciò, la collaborazione della Regione verrà prestata anche nell’attuazione di iniziative congiunte volte a realizzare programmi di potenziamento delle infrastrutture che consentano di accedere a fondi e finanziamenti dell’Unione europea”.


Secondo il consigliere regionale del Pdl Marco Lombardi, “l’accordo regionale apre le porte a future collaborazioni anche in campo aeroportuale e di innovazione tecnologica. L’aeroporto si potrà salvare e potrà diventare una vera eccellenza solo se saprà sfruttare appieno le potenzialità che uno Stato sovrano come San Marino può offrire e l’innovazione tecnologica oggi fondamentale per rilanciare l’economia reale e per creare nuova occupazione qualificata può trovare uno sbocco eccezionale nel Parco Scientifico-Tecnologico che ormai, proprio con la firma dei predetti accordi nazionali e locali, dovrebbe vedere piena luce”. La firma di oggi è per Lombardi “un contributo fattivo e diretto al superamento della crisi e questa è una di quelle occasioni per cui, sono certo che nessuno si lascerà sfuggire questa opportunità”.

rossoRimini | Piccioni a capo dei commercialisti dell’Emilia Romagna

 

Bruno Piccioni, presidente dell’ordine dei commercialisti e degli esperti contabili della provincia di Rimini, è stato nominato presidente del coordinamento fra gli ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili dell’Emilia Romagna. “La nomina di Bruno Piccioni è un prezioso riconoscimento al lavoro svolto dall’Ordine di Rimini”, spiegano dall’organizzazione professionale.
Compiti di Piccioni a capo del coordinamento regionale saranno “l’esame e lo studio dei problemi comuni al fine di proporre soluzioni, procedure e comportamenti; la pubblicazione di documenti informativi e di ricerca in campo professionale; organizzare appuntamenti di aggiornamento professionale; lo sviluppo dei rapporti con le Università dell’Emilia Romagna”.

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