mattoneRimini | Turismo, Galli torna a chiedere revisione sistema regionale

 

Con la Molo street parade a Rimini domani e la Notte rosa tra una settimana in tutta la riviera dell’Emilia Romagna parte ufficialmente la stagione turistica, “una overture più carica di speranze piuttosto che di certezze visto che, a causa del combinato disposto crisi dei consumi/maltempo, le previsioni in chiaroscuro fatte ad inizio anno circa l’andamento turistico del 2013 si stanno purtroppo confermando”, attacca l’assessore al turismo della Provincia di Rimini, Fabio Galli, che torna sulla necessità di rivedere in modo radicale il sistema turistico regionale. “Adesso comincia la stagione balneare vera e propria. Nelle prossime 10 settimane ci giocheremo una buona fetta del bilancio turistico 2013. Poi, come ha promesso l’assessore Melucci, ci troveremo a novembre a impostare le nuove coordinate non più solo di un anno per l’altro ma, a questo punto, di un periodo molto più lungo e complesso”.

 
A preoccupare Galli, i numeri che dopo un “trimestrale gennaio/marzo cautamente incoraggiante, i dati turistici gennaio/maggio attestano per il territorio riminese un calo del 6,1% degli arrivi e del 5,9% delle presenze. A determinare tale flessione i 60 giorni tra aprile e maggio che registrano decrementi evidenti, non tanto sul segmento estero (che anzi chiude il parziale dei 5 mesi con + 9% negli arrivi e + 5,5% nelle presenze, con una incoraggiante ripresa del mercato tedesco e un altro salto in avanti di quello russo) ma su quello nazionale, che tradizionalmente rappresenta oltre i ¾ del totale. Gli arrivi italiani, nel periodo gennaio/maggio, diminuiscono del 10,4% mentre le presenze dell’11,1%. Tengono i flussi dall’Emilia Romagna, si abbassano quelli della Lombardia e del Veneto. A questo punto dell’anno, seppur il dato sia ovviamente privo della stagione estiva, le presenze russe (212.104, + 10% sul 2012) sono seconde in assoluto, dietro per un soffia alla sola Emilia Romagna (213.128). Quelle tedesche (164.990, + 39,3% sull’anno precedente) sono al quarto posto assoluto”.


La bestia nera contro cui combattere in questa stagione sarà dunque rappresentata dalla crisi economica. Da Rimini, ricorda Galli, una lista di possibili soluzioni è stata già inoltrata a chi di dovere. “Dall’equiparazione dell’Iva turistica a quella dei paesi concorrenti, a una promozione più efficace e unitaria, a un investimento più ampio sui buoni vacanza e sulla riqualificazione alberghiera. Ma l’impressione reale è che, se e quando usciremo tutti da questa drammatica crisi, anche il comparto turistico non sarà più quello di prima. E le conseguenze saranno più profonde per i territori che in qualche modo già oggi non si attrezzino in maniera innovativa, sino ad arrivare a mettere in discussione elementi acquisiti da decenni, per intercettare i segnali attuali. A cominciare dalla crescente incidenza di alcuni mercati esteri, già citati”.

tortora-scuroRimini | Digos sequestra armi ed esplosivo in casa di sei ultras 

 

Questa mattina di buonora gli agenti della Digos della questura di Rimini, diretti dal vicequestore aggiunto Marcello Pedrotti, hanno perquisito sei abitazioni di altrettanti ultras della squadra di calcio cittadina. L’attività coordinata dal sostituto procuratore Gemma Gualdi ha origine dall’indagine su vari ultras del Rimini Calcio in occasione di eventi sportivi risalenti agli corsi marzo e aprile.
Nelle abitazioni perquisite sono stari sequestrati molti esplosivi (94 torce da stadio, 40 bombe carta, 3 razzi segnaletici, di quelli utilizzati in nautica) e armi bianche e improprie (un coltello di sopravvivenza con la lama di 15 centimetri e fodero, 4 coltelli a serramanico di varie dimensioni, un tirapugni, 2 catene a maglie, un bastone d’acciaio telescopico, una mazza da baseball, una cintura in pelle con borchie metalliche) e ancora passamontagna, felpe nere con cappuccio, mephisto, fino alla rassegna stampa con le gesta della banda di ultras.

tortora-chiaroRimini | Goletta verde: Ancora nessun intervento alle fogne. L'Ausa è  priorità 

 

Depurazione delle acque reflue ancora tra luci e ombre sulle coste riminesi. I biologi di Goletta Verde hanno riscontrato la presenza di tre punti “fortemente inquinati”, con cariche batteriche di molto superiori a quelle consentite dalla normativa, rispetto agli undici campionamenti effettuati lungo le coste regionali. I tre punti “fuorilegge” riguardano foci di fiumi, a Cervia (Foce Canale di Cervia) in provincia di Ravenna, a Riccione (Foce torrente Marano) per il quinto anno e a Misano Adriatico (Foce fiume Conca) in provincia di Rimini. Gli esiti delle analisi dimostrano la presenza di scarichi non depurati adeguatamente. Restando sempre nella provincia di Rimini, rientrano nella norma i campionamenti effettuati nei comuni di Rimini (nei pressi della foce del fiume Ausa); di Gatteo (nei pressi della Foce Rubicone, in località Gatteo a mare) e di Bellaria-Igea Marina (foce fiume Uso, in località Bellaria).
Rispetto al dato sul Marano “Goletta verde non assegna patenti di balneabilità, ma è evidente che, se per il quinto anno consecutivo il campione prelevato presenta valori oltre quelli consentiti, è più che impellente un’indagine da parte dell’amministrazione comunale per scoprire le cause e risolvere al più presto il problema, di concerto con tutti i comuni interessati dal corso fluviale. Stesso discorso per gli altri due punti risultati “fortemente inquinanti”, ha detto la portavoce Katiuscia Eroe. “Si tratta di esempi che testimoniano come, anche in una regione come l’ER in cui esiste un alta percentuale di depurazione dei reflui urbani, sia necessario non abbassare la guardia sul fronte del controllo degli scarichi. Noi torneremo a verificare queste criticità nei prossimi anni e saremo sempre puntuali nel denunciare le inadempienze di chi è chiamato a gestire il territorio e non lo fa”.


Come ci si aspettava, con il passaggio a Rimini, Goletta Verde fa il punto sulle fogne, dopo le polemiche dello scorso anno. “Volevamo capire quali soluzioni fossero state messe in campo dall’amministrazione comunale – dichiara Lorenzo Frattini, presidente di Legambiente Emilia Romagna – per fronteggiare quella che ormai è definibile l’emergenza del sistema fognario di Rimini: l’inadeguatezza di una rete che ad ogni evento piovoso consistente va in tilt scaricando a mare reflui non depurati e compromettendo la sicurezza idraulica della città. Purtroppo, non possiamo far altro che constatare che, rispetto allo scorso anno, ancora non si è messo mano ad interventi risolutivi. Per questo Legambiente chiede che si arrivi entro un anno alla definizione di un obiettivo concreto”.
Legambiente prova a mettersi nei panni di un qualsiasi Comune italiano costretto a fronteggiare la spending review e i tagli del governo e lancia quella che è una priorità, nel calderone dell’emergenza. “Volendo trovare almeno una priorità occorre alleggerire il carico dell’Ausa che senz’altro è uno degli scarichi fonte di maggiori criticità. Ci sono ancora molte questioni aperte su questo fronte che devono essere risolte quanto prima, nel rispetto dell’ecosistema marino, della salute dei bagnanti e delle comunità che vivono grazie al turismo e alla bellezza del mare. Per una città che vive di turismo è anche una necessità dell’intero settore economico. Legambiente chiede agli stessi operatori turistici di collaborare segnalando criticità e situazioni sospette. Noi saremo qui, non solo a vigilare ma pronti al confronto per cercare la soluzione più adatta alla questione”.

neroSantarcangelo | Commissario Di Nuzzo ha firmato bilancio di previsione

 

Il commissario prefettizio Clemente Di Nuzzo ha approvato ieri nel tardo pomeriggio il bilancio di previsione 2013 del Comune di Santarcangelo che dopo le necessarie verifiche e aver constatato la più ampia condivisione di tutte componenti presenti nel Consiglio comunale uscente, si è riservato di esaminare e approfondire alcuni elementi del bilancio 2013 nell’ottica di ricercare ove possibile ulteriori razionalizzazioni nel mantenimento degli equilibri di bilancio.
L’obiettivo è dare immediata attuazione a una serie di servizi alla persona che necessitano delle risorse stanziate a bilancio per poter essere erogati, come i centri estivi, che potranno aprire all’inizio di luglio, e l’iter procedurale per gara per il trasporto scolastico alla ripresa delle lezioni. Sarà possibile effettuare il pagamento alla Cassa depositi e prestiti per l’estinzione anticipata di mutui per un valore di circa 1,4 milioni di euro, grazie a cui si risparmieranno oneri passivi per 75mila euro.

Venerdì, 28 Giugno 2013 08:45

GIORNALAIO 28.06.2013

giornalaioAeradria mette in vendita azioni per aumento capitale, fino al 25 luglio. Nubifragio, dietrofront della giunta Gnassi sugli sgravi fiscali. Amare riflessioni sui 170 anni di turismo balneare a Rimini

 

Aeradria, spunta un avviso pubblicitario sulle pagine dei quotidiani. “Dopo giorni di silenzio all’improvviso è spuntata un’inserzione pubblicitaria sia sui quotidiani che sul sito della società. Aeradria ha divulgato un avviso di manifestazione di interesse a sottoscrivere un aumento di capitale. Il primo pensiero è sorto naturalmente: la società che gestisce l’aeroporto Fellini di Rimini non ha i soldi sufficienti per sostenere la seconda richiesta di concordato. In particolare mancano all’appello quei 6-7 milioni di euro di ricapitalizzazione che il pubblico ha promesso già dal 2012 ma che mai ha erogato. E di questi tempi, con l’acqua alla gola e la minaccia di un fallimento sub judice la corsa alla ricerca di liquidi diventa spasmodica”, LaVocediRomagna (p.3). “Aeradria «si rende disponibile a ricevere manifestazioni di interesse alla sottoscrizione di sue azioni e successiva liberazione in denaro, per un importo minimo unitario pari a 100mila euro»”.

 
Bomba d'acqua. “I FASCICOLI aperti dal procuratore capo, Paolo Giovagnoli, sono ancora a carico di ignoti, e ieri il magistrato ha dato incarico all’Ufficio prevenzione generale soccorso pubblico della questura di coordinare il lavoro delle forze dell’ordine che dovranno occuparsi di ricostruire quello che è accaduto durante la tempesta di lunedì. «Da parte della Procura non c’è alcun spirito di persecuzione — fa intendere il procuratore — ma quando avvengono disastri del genere che si lasciano dietro danni di tale entità, è doveroso da parte della magistratura capire come è avvenuto e perché, così come è successo a Genova. E’ un atto del tutto normale, mentre non lo è il fatto che una donna muoia annegata dentro le mura di casa sua. Ora stiamo cercando di raccogliere informazioni sulla raccolta e il deflusso delle acque piovane, di fare l’elenco dei danni e verificare il funzionamento delle infrastrutture cittadine. L’evento è stato sicuramente eccezionale, ma non si è trattato di un uragano tropicale né di un terremoto. Dobbiamo capire come si è intrecciato con la gestione normale della pioggia. Per ora non ci sono indagati, né ‘sospetti’, ma di fronte a quello che è accaduto dobbiamo accertare se c’è stato qualcosa che non ha funzionato. Potremmo anche concludere che non è stata colpa di nessuno»”, ilRestodelCarlino (p.5).
Hera mette un piede avanti. “«Paratoie e sfioratori sono stati aperti regolarmente, secondo le procedure tecniche previste, a partire dalle 17.05». Posizione netta quella di Hera, che aggiunge: «Non si è registrata alcuna anomalia, impedimento o ritardo nel sistema di apertura degli scarichi, come attestato dalle registrazioni tecniche in nostro possesso». Per spazzare il campo da ogni dubbio, dalla società quotata in borsa rincarano la dose: «L’evento registrato non può essere collegato alle operazione di manutenzione ordinaria o straordinaria, svolte puntualmente da Hera sul territorio colpito, comprese le caditoie stradali, né alla gestione del sistema fognario riminese, che è stata puntuale»”, CorriereRomagna (p.5).
Dietrofront della giunta: niente sgravi fiscali per chi ha subito danni. “Niente sgravi fiscali per le attività messe in ginocchio dal nubifragio di lunedì. Giunta e maggioranza hanno infatti deciso per il momento di percorrere solo la strada della calamità naturale, in questo appoggiati da tutto il Consiglio che ieri durante la seduta convocata per l’approvazione del bilancio di previsione 2013, ha votato all’unanimità la richiesta che il governo accolga la domanda avanzata dal sindaco per la dichiarazione appunto dello ‘stato di emergenza in seguito alla calamità naturale’”, NuovoQuotidiano (p.3). C’è chi ha chiesto le dimissioni di sindaco e giunta. “«Il sindaco ha davvero capito che quella di sistemare le fogne è la priorità delle priorità e quindi non può più aspettare?»: si chiede ad esempio la consigliera pidiellina Piccari. Ci vanno giù in maniera ancor più pesante i consiglieri grillini, che chiedono senza mezzi termini le dimissioni del sindaco. A loro dire infatti l’emergenza è stata davvero gestita malissimo. Nel mirino in particolare l’apertura degli sfioratori e in particolare quello Ausa, che serve l'aerea del centro storico, fra le più colpite dagli allagamenti. «Corrisponde al vero – chiede il consigliere 5 Stelle Camporesi - che la paratia del canale ex Ausa è stata aperta alle ore 17:45, ossia a quasi due ore dopo l'inizio delle piogge?». Dubbi anche sull’effettiva difficoltà di prevedere la violentissima precipitazione: «Alle 11:23 di lunedì – osserva ancora Camporesi - l'Ansa aveva battuto la notizia: ‘Maltempo: allerta temporali in Emilia-Romagna. La Protezione Civile ha attivato la fase di attenzione’. Si sapeva dunque dell'arrivo di piogge intense»”.


“CENTOSETTANNI fa, l’1 luglio 1843, i conti Alessandro e Ruggero Baldini, e Claudio Tintori, con la costruzione del loro «Stabilimento Privilegiato del Bagni Marittimi di Rimini», segnarono l’avvio di una delle più straordinarie storie di trasformazione urbana d’Europa. E’ con i loro sei disadorni camerini per immergersi in acqua alla ricerca della panacea per qualche malanno, che Rimini, una città povera lontana dai centri di potere, inizierà il suo percorso per diventare, in pochi decenni, la capitale italiana della vacanza”, amara riflessione di Ferruccio Farina sul Carlino (p.11). “Centosettantanni non sono una cifra tonda da grandi celebrazioni, ma un compleanno per riflettere, sì. Le parole chiave che hanno segnato il caso Rimini dal 1843, sono nella mitologia turistica: intelligenza, coraggio, capacità di rinnovarsi, coerenza con la propria storia, competenza, qualità. Valori e non slogan, che rischiano di diventare parole da museo, soppiantate dal dizionario dei nostri strateghi/decisori in perenne convegno a parlar di turismi: di vision e mission, con i loro approcci strategici, multietnici, multisostenibili e multimediali. Il tutto condito con un po’ di sano loisir. Intelligenza? Fuori moda”.


Lo studio commissionato da Fondazione Carim all’università. “La mostra Da Vermeer a Kandinsky. Capolavori dai musei del mondo a Rimini ha fatto registrare 130.180 visitatori, di cui 96.984 non residenti che hanno speso direttamente circa 5 milioni 819.040 euro, generando un indotto compreso fra 5,8 e 7,2 milioni di euro”, Corriere (p.9).


“QUINDICI giorni di battaglia, ma alla fine, nonostante gli sforzi e le cure profuse, i sanitari non ce l’hanno fatta a salvare l’arto sinistro a Filippo Crociati, il capitano della squadra riminese di baseball. Ieri mattina la drammatica decisione: l’avanzare dello stato settico e della necrosi ha costretto i chirurghi ortopedici ad amputargli la gamba sinistra poco sopra il piede. Crociati, 39 anni a novembre, era stato vittima di un terribile incidente stradale nella mattina di mercoledì 12 giugno”, ilCarlino (p.7).


“Furto nella sede del Partito Democratico riminese. E’ accaduto nella notte tra mercoledì e giovedì quando ignoti, dopo avere forzato la porta d’ingresso blindata, sono riusciti a introdursi nei locali siti al secondo piano dello stabile di via Beltramelli, in zona Lagomaggio. Dopo avere messo a soqquadro tutti gli uffici, i malviventi hanno anche cercato di scardinare la cassaforte a muro della sede, presa letteralmente a martellate, ma non sono riusciti nel loro intento. Così si sono dovuti accontentare di rubare due computer portatili”, NQ (p.7).

tortora-chiaroRimini | Marocchino ‘salva’ incasso dell’autolavaggio

 

E’ possibile per tutti il gesto del cittadino marocchino che ieri alle 20 a Rimini ha preso il telefono e chiamato i carabinieri (il 112) perché la gettoniera dell’autolavaggio di via Islanda “era aperta e dentro vi era molto denaro”. Sul posto è arrivata la radiomobile. Subito chiarito l’inghippo: il gestore arrivato sul posto ha confermato di aver lasciato la cassa aperta per errore. Dentro l’incasso della giornata, salvato dal 30enne marocchino. E dal suo “bell’esempio di onestà”, fanno notare i carabinieri.

rossoRimini | Nubifragio, Hera si difende

 

Rispetto alle perplessità dei cittadini riminesi, ma anche della procura di Rimini che su danni del nubifragio di lunedì ha aperto un’inchiesta, Hera continua a sostenere, come già fatto martedì, che “paratoie e sfioratori sono stati aperti regolarmente, secondo le procedure tecniche previste, a partire dalle ore 17,05. Non si è registrata alcuna anomalia, impedimento o ritardo nel sistema di apertura degli scarichi, come attestato dalle registrazioni tecniche in nostro possesso”. Per di più, fanno notare da Hera, “l’evento registrato, che ha colpito maggiormente le aree del centro storico di Rimini e la zona di via Covignano, non può essere collegato alle operazioni di manutenzione ordinaria o straordinaria, svolte puntualmente da Hera sul territorio colpito (comprese le caditoie stradali), né alla gestione del sistema fognario riminese, che è stata puntuale”. Anzi, “la mattina del 24 giugno, viste le previsioni meteo, sono state eseguite le pulizie degli sbocchi a mare e dei sottopassi principali; non si sono verificati, infatti, impedimenti nelle modalità di afflusso delle acque meteoriche alla rete fognaria, ma l’eccezionalità dell’evento ha fatto sì che si generassero volumi di pioggia tali da impedirne la ricettività completa nella rete fognaria”.

tortora-scuroRimini | Bilancio, il Pd con l’emendamento sugli asili del sindaco, ma anche per pubblico "defilato"

 

Il gruppo Pd difende l’emendamento del sindaco sugli asili comunali, da inserire nel bilancio di previsione che sarà votato tra poche ore e che arriva in consiglio comunale col parere sfavorevole della commissione, eppure “un bilancio all’insegna dell’equità – dicono i consiglieri di maggioranza – che nonostante i pesanti tagli ai trasferimenti non aumenta la pressione fiscale ma la riduce e che tutela prima di tutto il welfare”.
Secondo i consiglieri del centrosinistra, “in occasione della discussione del bilancio si è aperto un dibattito sulle politiche educative portate avanti da questa amministrazione comunale. Un tema che non può essere oggetto di baratto politico, ma che al contrario, per la sua delicatezza e rilevanza, è giusto che venga approfondito attraverso un confronto corretto ed equilibrato, ad esso esclusivamente dedicato, dato l’articolazione e l’importanza dell’argomento non risolvibile in dieci righe della relazione politica e programmatica”.
Da qui l’emendamento condiviso in maggioranza e presentato dal sindaco, che “non fa altro che collocare il dibattito sull’Asp nella sede opportuna, ovvero in seguito all’approvazione della normativa regionale in materia. Non si tratta quindi di un voler fare un passo indietro rispetto al percorso intrapreso, ma semplicemente quello di voler inserire le decisioni in materia di affidamento dei servizi delle Asp in un quadro normativo più organico e completo”.
Perché di fatto, in realtà, le politiche dell’amministrazione restano le medesime di qualche giorno fa. “Per dare risposte concrete alle famiglie che chiedono più posti nei nidi e nelle scuole d’infanzia per i loro bambini, il metodo più efficace è quello di promuovere un sistema integrato pubblico-privato. Questo non significa che il pubblico è destinato a defilarsi da un settore così importante come quello delle politiche educative. Al contrario il pubblico, oltre a mantenere sempre e comunque parte della gestione diretta dei servizi, ha il dovere di essere il garante, affinché lo standard dei servizi resti elevato, così come lo è adesso. Anche attraverso questo modo di pensare, è stato possibile negli ultimi due anni incrementare il tasso di accoglienza dei nidi, che supera il 27%”, garantiscono sembra in coro i consiglieri comunali del Pd.

tortora-chiaroRimini | Urbanistica, Marcello: Sbloccare Psc e Rue e aderire a ‘decreto del fare’

 

Una questione che potrebbe ostacolare Rimini nell’accedere alle politiche di rilancio del Governo Letta potrebbe essere rappresentato dallo stallo a livello amministrativo dell’approvazione degli strumenti urbanistici, psc e rue. Lo fa notare il consigliere comunale del Pdl Nicola Marcello che questa sera al proposito presenterà un’interrogazione in consiglio comunale. Nel corso di questa legislatura sono stati in molti ad invocare la emanazione di nuovi strumenti urbanistici, quali Psc, Rue, Poc che a detta di qualificati urbanisti e degli stessi tecnici comunali (“ quelli degli uffici”, genericamente detti), dovrebbero istituzionalizzare le linee di mandato del sindaco subentrante. Ad oggi, l’unico atto nuovo che abbiamo è il famigerato ‘Master Plan’, documento di edonismo politico, di impatto mediatico e di rompicapo per utenti e tecnici”, attacca Marcello.


“Ricordando che un rilancio dell’economia urbanistica locale e delle attività ad essa collegate, passa per i precitati atti e regolamenti di dovere della politica, e che non si può pretendere dai cittadini e degli operatori economici di fare, di fronte ad un immobilismo neoplastico della politica, vorrei invitarvi – dice Marcello al sindaco – ad esaminare ed a rendere operativo quanto contenuto nel Decreto del fare (69/2013) in vigore dal 22 giugno 2013. Esso dal punto di vista urbanistico prova a risolvere annosi problemi che hanno rallentato la crescita del nostro Paese e di cui la nostra città è un esempio emblematico”.
La questione ruota attorno all’aspetto dell’edificabilità e in particolare del miglioramento urbano: “Abbattere un edificio vecchio per realizzarne uno nuovo”, dice Marcello. “Non si tratta – assicura – di consumo del territorio, di cementificazione e di altre favole che si raccontano per essere puri come politici, o dei ‘neo-puri’ dell’urbanistica (ed in questo consiglio penso che ve ne siano)”.


A Marcello, in particolare, interessa quella parte del decreto che parla di ristrutturazioni e di ricostruzioni libere dalla sagoma pre-esistente. “L’articolo 20 del decreto legge 69 – spiega il consigliere del Pdl – modifica una serie di norme del Testo Unico dell’edilizia (380/2001) e a cascata, opera sulle Regioni (Corte Costituzionale 309/2011). Per sagoma si intende l’insieme dei punti che definiscono il perimetro esterno dell’edificio, con la conseguenza che le ristrutturazioni che dovevano rispettare l’identità della sagoma lasciavano pochi spazi a innovazioni. Per esempio non era possibile, dovendo rispettare la sagoma, spostare volumi, o concentrare più piani su una diversa superficie. Sagoma, volume e destinazione d’uso caratterizzano un intervento edilizio specie di ristrutturazione innovativa o di abbattimento e fedele ricostruzione. Poiché il volume è traslabile e la destinazione d’uso si collega alle categorie, adesso con l’eliminazione del vincolo della sagoma precedente, si è certamente reso più elastico il concetto di ricostruzione fedele”.


Un’occasione, quindi, quella del Decreto del fare utile per un settore che a Rimini dire in asfissia è usare un eufemismo (l’impresa edile) e per l’emergenza abitativa. Per questo Marcello chiede una “stima dei tempi di promulgazione degli attesi nuovi strumenti urbanistici in linea con le idee di questa giunta e del signor sindaco, in particolare, e la piena ed immediata attuazione di quanto previsto nel ‘decreto del fare’ in merito ad interventi di ristrutturazione edilizia in genere ed a quelli catalogati come ‘abbattimento e fedele ricostruzione’”.

tortora-scuroSantarcangelo | Il commissario ‘salva’ il festival del teatro in piazza

 

Nella Santarcangelo commissariata il festival del teatro in piazza, giunta alla 43esima edizione (dal 12 al 21 luglio), è salvo: il Comune manterrà fede all’impegno preso con gli organizzatori in merito al finanziamento pattuito. La conferma oggi dal commissario Clemente Di Nuzzo. Significativo, secondo il commissario, l’appeal che la cultura ha nei confronti dei santarcangiolesi, e quindi “al di là di avvicendamenti anche eccezionali come il commissariamento, l’amministrazione comunale vede nel Festival del teatro un elemento acquisito nel patrimonio della città: per questo non ci sarà alcuna flessione nel sostegno assicurato alla manifestazione. Non appena terminata questa edizione ci metteremo tutti al lavoro per la miglior riuscita del Festival del prossimo anno, perché questo Festival è una risorsa non solo acquisita per la città, ma anche da valorizzare e promuovere”.

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