tortora-chiaroRimini | Il presidente Napolitano torna al Meeting, questa volta in video intervista

 

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dopo la visita in occasione della giornata inaugurale nel 2011, tornerà al Meeting per l’amicizia fra i popoli anche quest’anno. Non di persona, bensì in una videointervista che sarà proiettata nel corso del primo giorno, che vedrà tra l’altro il premier Enrico Letta protagonista del convegno inaugurale. La notizia, fresca di giornata, arriva direttamente da Roma dove il presidente della fondazione Meeting Emilia Guarnieri è stata ricevuta insieme a Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la sussidiarietà, al Quirinale da Napolitano.

 
“Abbiamo presentato al presidente della Repubblica la mostra sull’Europa – spiega Emilia Guarnieri – che sarà allestita al Meeting, e che sarà inaugurata dal premier Enrico Letta, e i diversi contenuti della prossima edizione. L’incontro con il presidente della Repubblica al quale abbiamo manifestato, nuovamente, la nostra profonda gratitudine per come sta guidando le sorti del Paese e per l’attenzione e l’amicizia con la quale continua ad accompagnare il nostro lavoro, si è concluso con un brindisi ben augurale per la prossima edizione del Meeting, che il presidente Napolitano ha voluto condividere con noi. E’ stato un incontro che ci ha riempiti di gioia e soddisfazione”.

10bLettere. Rimini e il turismo: quali prospettive?

 

Turismo balneare, i punti critici di una stagione incerta e di una città da rifare (ma bene). Pubblichiamo la lettera, con incluso accorato appello al sindaco di Rimini, di un albergatore di Miramare

Anche questa stagione balneare si è aperta all’insegna dei dubbi e delle incertezze che avevano caratterizzato la precedente; nulla si è modificato a tal punto da giustificare un cauto ottimismo , che vista la particolare congiunzione socio economica avrebbe se non altro rappresentato uno spiraglio nel quale intravedere la luce e la possibilità di una lenta risalita.
Troppe le incongruenze e le contraddizioni che la nostra amministrazioni locale quotidianamente legittima , determinando questa insofferenza quasi cronicizzata per le Istituzioni, e l’impossibilità di operare in un contesto dinamico e votato al rinnovamento. Ci affidiamo ancora a soluzioni estemporanee e di basso profilo ( quali la ruota panoramica e la fantomatica pista ciclabile) per cavalcare le nostre ambizioni , trascurando la necessità di risolvere problemi ben più gravi ed articolati che da tempo affliggono la nostra Riviera.


La rete fognaria da anni problema reale ( e mai risolto) verte in pesanti condizioni di precarietà, e a nulla sono valsi i ripetuti ed accorati appelli della cittadinanza e degli operatori del settore turistico per cercare di dirimere l’annosa vicenda.
Pensare ad un nuovo depuratore che bonifichi le acque reflue invece di scaricarle a mare pare artificio troppo complesso , creare bacini di contenimento per alleggerire il carico nei momenti di piena soluzione troppo avveniristica, ma il nodo cruciale è rappresentato dalla ormai inflazionata mancanza di fondi che rappresenta il migliore escamotage per la nostra Giunta comunale per giustificare la Sua totale latitanza. Progetti sono stati presentati e a mio modesto parere con costi realizzativi accettabili, ma a tutt’oggi nulla è cambiato e difficilmente cambierà in tempi brevi.


Vogliamo parlare del 'mercimonio legalizzato' al quale assistiamo ormai passivamente da anni e che “ arricchisce le nostre passeggiate serali? Ragazze in abiti succinti si atteggiano a pavoni che facendo la ruota , richiamano una folta schiera di interessati avventori, Il tutto sotto lo sguardo incuriosito di bambini e dei relativi genitori.
Un’immagine sicuramente positiva per la nostra riviera!


Soffermiamoci ora ad analizzare la situazione delle nostre strutture alberghiere ; da tempo grazie al” rigore” e alla ”lungimiranza” delle nostre amministrazioni e del governo stesso , nessuno investe risorse nelle ristrutturazioni e nell’ammodernamento dei propri alberghi ma preferisce percorrere strade meno “virtuose” consegnando nelle mani di sedicenti albergatori le sorti delle strutture e del nostro turismo che per anni ha legittimato e alimentato le nostre aspettative .
Pensare che la politica sin ad ora adottata possa essere garanzia di successo , denota una scarsa correlazione ed interazione con il vissuto quotidiano e con le problematiche che esso solleva, ed una cecità che stride con la necessità di un cambiamento reale che tutti chiaramente richiedono ed invocano , ma che non sono in grado di produrre.


Mi appello pertanto al senso civico e politico del nostro Primo Cittadino , esortandolo ad ascoltare e non rifiutare i vari appelli ed i suggerimenti che da più parti gli provengono ed evitare di costruire steccati ideologici e politici che nulla hanno a che fare con quello spirito costruttivamente critico ed aperto al dialogo che dovrebbe contraddistinguere il Suo operato.

 
Vorrei concludere questa mia breve carrellata con due ultime riflessioni:
In primis l’assoluta inutilità e pericolosità della pista ciclabile così come concepita e realizzata ,priva di quei principi di sicurezza e funzionalità che tale opera dovrebbe avere . Innegabile appare la diminuzione dei posti auto riservati al parcheggio delle autovetture , e parimenti l’estrema rischiosità per l’incolumità di ciclisti e pedoni che privi di ogni tipo e si vedono esposti ai “capricci “ e all’” Imperizia degli automobilisti. ( concepire paletti di protezione o fioriere per delimitarne la sede troppo difficile?)
Dulcis in fundo , che dire della tassa di soggiorno, l’ultima grande trovata per allietare il soggiorno dei nostri “ tanti” clienti? In un momento dove il contribuente subisce vessazioni di ogni genere introdurre questo ulteriore regalino oltre ad essere inopportuno risulta fortemente penalizzante per gli operatori , ma aimè estremamente allettante per il nostro comune che pensa in questo modo di creare un nuovo impulso e creare i presupposti per una rinascita del settore. Travate illuminanti questi provvedimenti, o li ritenete come il sottoscritto iniqui ed oltremodo speculativi? ( Introdurre come da molti paventato una tassa di scopo una assurdità?).

 
Ai posteri l’ardua sentenza!
Un aforisma come motivo di riflessione : ”Avere sempre ragione, farsi sempre strada, calpestare tutto, non avere mai dubbi: non sono forse queste le grandi qualità con le quali la stoltezza governa il mondo? William Makepeace Thackeray, La fiera della vanità, 1848.
Vittorio Brigliadori

Venerdì, 12 Luglio 2013 14:17

Arte a Rimini nel borgo

9bArte a Rimini nel borgo

 

C'è un nuovo spazio espositivo a Rimini per tutta l'estate, con quadri, fotografie, sculture; un luogo di incontri anche conviviali nel segno dell'arte e dell'apertura ad autori nazionali e internazionali.
Si tratta di The Bridge & Contemporary Gallery, a due passi dal Ponte di Tiberio in Borgo San Giuliano: in via degli Ortaggi, su uno spiazzo tra piccole case colorate. Un angolo di mondo antico, di vecchio paese su cui plana l'aria del mare, il profumo inconfondibile che si respira in riviera appena arrivati dall'entroterra.


Nei prossimi mesi si avvicenderanno artisti e mostre. Attualmente sono presenti le opere di Sara Berti, Antonella Cinelli, Roberta Dallara, Mario Giacomelli, Alessandro La Motta (ideatore e curatore del progetto), Mauro Moscatelli, Lorenzo Pacini, Riccardo Varini e Francesca Zanuccoli.


Sara Berti è un'artista che è vissuta a lungo a Budapest, ora vive a Smirne. Fa sculture a cera persa, si interroga sul corpo. La sua Nike minuscola, rabberciata, con una sola ala rovesciata e spezzata, è un piccolo essere che non sa più volare. È una classicità evocata e rovesciata, si avvicina alla ricerca di La Motta e Moscatelli, pittori riminesi.


I grandi volti di La Motta, solenni, delicati, fronteggiano i piccoli ritratti di Moscatelli, aperti con dolore all'incompiuto, per parafrasare la nota critica di Gianfranco Lauretano. Eppure in Moscatelli si trova anche, a mio parere, il gusto raffinatissimo di cesellare il dettaglio fino a non finirlo, non perché non si può, ma perché non si vuole.
Si guardano dunque senza guardarsi questi ritratti che rivivono e rivedono la tradizione classica, e guardano gli spettatori con una muta, indecifrabile domanda. I loro sguardi vuoti sono pieni. Da un grande ritratto di La Motta un occhio cade e muore, piange un pianto che è un pus, mentre le labbra sono serrate, indurite, da lottatore, da dio a cui è inutile chiedere, (però nello stesso tempo piange, è strano, è contraddittorio come sempre ci appare il mondo).
Afrodite 1 invece ha sguardo gentile e labbra morbide. Poeta ha uno uno sguardo cavo e buio, che ci guarda come di sbieco. Afrodite 2, con gli occhi chiusi e grandi, incredibilmente pure riesce a guardare. Ha labbra grandi, dolci, forse protese in un bacio. È una dea gentile, fatta per amare il mondo e gli uomini.


Altre due artiste che si possono accostare e paragonare, cogliendone gli aspetti simili e contrastanti, sono Antonella Cinelli e Roberta Dallara, che vivono e lavorano a Bologna. La Cinelli propone il ritratto di una ragazza di schiena, accucciata sui talloni. Ha un reggiseno nero, un tatuaggio sulla schiena, i collant rossi. Forse è in palestra, o più probabilmente nello spogliatoio di una palestra. Emerge dal fondo nero il profilo del volto, lo sguardo dalle lunghe ciglia, le occhiaie, le mani nei capelli. È un quadro ipnotizzante, si rimane a fissarlo a lungo cercandone l'anima, e non trovandola. È un figurativo perfetto, e forse inutile. Invece il figurativo imperfetto della Dallara ha un'anima. La ragazza sul letto, Manuela, stanca perché ha passato metà della notte a ballare il tango, ha un'anima scalcagnata nelle scarpe, vecchie, accanto al letto. In Interno 2 c'è uno squarcio di casa. Una poltrona, un tappeto, il parquet, la tenda, la sopra coperta sul letto. Lo sguardo della Dallara abbraccia quell'angolo, sospinge lo spettatore all'abbraccio. É un quadro di luce e colore, spicca il rosa acceso della poltrona, spicca il calore. La Dallara fa sempre sentire il misterioso “caldo” delle cose.


Lorenzo Pacini è un giovane artista già affermato a livello nazionale (apprezzato, tra gli altri, da Philippe Daverio). In mostra c'è una scultura, un teschio bruno che tiene in bocca una mela lucente. L'anima di Adamo si è perduta per la mela di Eva, l'uomo è rimasto stecchito, bloccato in un urlo, strozzato mentre tenta di inghiottire la mela, simbolo della femminilità, desiderabile ma ingannevole.


Infine di tre autori sono esposte le fotografie. Riccardo Varini propone due ritratti di giocatori. Uomini soli: uno al tavolo verde, l'altro davanti alla scacchiera. Ma sul tavolo non ci sono le carte, gli scacchi sono rovesciati. Gli uomini sono pensierosi, in attesa, forse però non di giocare, ma di qualcos'altro, in quella caratteristica dimensione di sospensione del tempo, di attimo fissato in un'eternità desolata, irredimibile, propria di Edward Hopper, a cui Varini si richiama espressamente.
Le tre fotografie di Francesca Zanuccoli ritraggono un cielo tempestoso sui tetti. Un cielo particolarmente inquietante, quasi un mondo rovesciato che incombe come una minaccia sulle case degli uomini. Viene in mente Turner, anche per l'uso dei colori: un improbabile scurissimo giallo, che un po' fa paura e un po' conforta, perché fa pensare alla luce del sole, a quel sole che comunque esiste dietro le nubi.
Di Mario Giacomelli si può ammirare l'opera Omaggio a Spoon River. Mario Giacomelli (Senigallia 1925-2000) è il fotografo della campagna e della poesia. La maggior parte delle sue fotografie, ora conservate nei maggiori musei del mondo, sono dedicate ai contadini marchigiani, oppure illustrano i versi dei poeti, prima di tutto il marchigiano Leopardi.
Nella serie di fotografie dedicate all'opera di Lee Masters si nota la ricerca di conciliare l'immagine della natura con l'istanza profonda, misteriosa, della poesia. La poesia cerca l'indicibile, la fotografia ritrae il visibile. Ma anche il visibile, ovviamente, è misterioso, incommensurabile, stupefacente: Giacomelli da un areo fotografa uno stormo di uccelli sul mare, e lascia lo spettatore della sua opera stupito e inappagato come la Caroline Branson di Lee Masters, che esclama “oh i nostri cuori come stelle alla deriva”.
Marina Sangiorgi

Venerdì, 12 Luglio 2013 10:38

GIORNALAIO 12 07 2013

giornalaioLe fogne di Rimini e il buio dei fondi statali. Aeradria: cosa aspettano i privati? Maxi canoni pertinenziali, prime soluzioni in decreto del fare. La musica a Riccione costa il doppio che a Senigallia. Vendita spregiudicata di alcolici in riviera

 

Chi è il vero padre del nuovo piano per la chiusura degli scarichi a mare? “Nuovo piano fognario, l’ex sindaco Alberto Ravaioli non ci sta. Non è merito solo della nuova amministrazione, ma anche di chi c’era prima. In sintesi è questo il suo pensiero, dopo che mercoledì il sindaco Gnassi ha presentato i futuri interventi che entro il 2020 faranno sparire gli scarichi a mare. E Ravaioli spiega a chiare lettere: «Il Piano è la continuazione intelligente di quanto già iniziato in precedenza». Ad esempio: «Vorrei ricordare che Rimini Isola, raddoppio del depuratore e dorsale nord sono farina del lavoro della precedente giunta e sindaco». Senza contare il raggiungimento della coperture finanziaria, su cui l’ex primo cittadino rivendica l’intuizione iniziale: «Il finanziamento di 36 milioni di euro è stata una mia idea»”, CorriereRomagna (p.5).
L’architetto Marco Benedettini difende invece la sua proposta bocciata da comune ed Hera: un tubo/vasca posizionato sotto l’arenile sud, lunga 7 chilometri. “A questo punto penso non l’abbiano nemmeno compreso”. Perché dice così? Lo dimostrano alcune obiezioni sull’idea chiave. Intanto si continua a parlare di maxi tubo o tubone, un po’ anche in maniera dispregiativa. Ma in realtà si tratta di una grande vasca, lineare, longilinea, una vasca sezionabile. Ecco perché la pendenza a cui fa riferimento Hera, quei venti metri di profondità, non solo non serve a niente, ma sarebbe addirittura dannosa”, LaVocediRomagna (p.13).
L'aumento di tariffe a molti non va giù. “Un punto questo che agita in particolare il Comune di Bellaria: «Non sarà certo facile far digerire questo aumento ai nostri cittadini – si lamenta l’assessore all’Ambiente Giovanardi - dato che costoro si troveranno alla fine a dover pagare per interventi che riguardano esclusivamente Rimini e, in piccola parte, altri Comuni, e che non toccano quindi in alcun modo Bellaria. Intendiamoci: tutta l’operazione per rifare il sistema fognario di Rimini e per restituire finalmente un mare pulito a riminesi e turisti è ovviamente necessaria e come tale non se ne può certamente fare a meno. Detto questo, ci pare però oggettivamente sbilanciato il rapporto che si verrà a creare tra costi e benefici per i cittadini bellariesi. L’auspicio è dunque che questo gap possa essere quantomeno ridotto. Le tariffe infatti non sono ancora ufficiali e speriamo dunque che dialogando con Hera e gli altri soggetti interessati si possa trovare una soluzione per quanto ci riguarda meno penalizzante»”, NuovoQuotidiano (p.3). Il sindaco di Riccione è invece convinto che per i cittadini della perla corrisponderanno adeguati benefici dall’aumento della tariffa.

“E ADESSO, che cosa dirà domenica ai riminesi il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, quando gli chiederanno se il governo stanzierà qualche contributo per aiutare Rimini a risolvere l’emergenza fogne? Già perché da Roma, in questi giorni, sono arrivate cattive notizie. Quei milioni di euro che palazzo Garampi sperava di ‘intercettare’ dal governo, magari riuscendo a inserire i lavori sulle fogne tra quelli coperti dal Cipe (il Comitato interministeriale che finanzia le grandi opere), sembrano irraggiungibili. Dopo le prime buone notizie di qualche settimana fa, da Roma è arrivato un brusco stop: difficilmente le fogne di Rimini troveranno contributi statali”, ilRestodelCarlino (p.8).

 

Canoni e concessioni demaniali, inizia a lavorare il tavolo ministeriale. “Un incontro molto importante per l’Anci e per le città del mare in cui, forse per la prima volta, un rappresentante del Governo, non solo sposa quasi completamente le richieste che avevamo fatto in maniera ufficiale, ma dimostra di voler agire in tempi brevissimi, se possibile all’interno della discussione del ‘decreto del fare’. Così Luciano Monticelli, sindaco di Pineto e Delegato Anci al demanio marittimo”. Al tavolo anche Emma Petitti (Pd) e Sergio Pizzolante (Pdl). “«Il sottosegretario Baretta si è impegnato a definire una soluzione già nel prossimo ‘Decreto Fare’ per i maxi canoni». Così i parlamentari Pdl Sergio Pizzolante, Maurizio Gasparri, Deborah Bergamini, Ignazio Abrignani e Cinzia Bonfrisco dopo la costituzione del tavolo al ministero dell’Economia, per il riordino delle concessioni e dei canoni demaniali. «E’ prioritario» spiega l’on Sergio Pizzolante «risolvere il problema dei maxi canoni delle concessioni pertinenziali determinati dalla finanziaria Prodi del 2007. A tal proposito è necessario approvare una norma per: la sospensione dei pagamenti, un forte abbattimento dei valori dei canoni arretrati e l’abrogazione della normativa esistente; sulle concessioni demaniali è necessario stabilire che: l’offerta turistico balneare rappresenta un’eccellenza italiana da valorizzare garantendo la continuità della gestione agli attuali concessionari; la legge spagnola offre all’Italia nuovi spazi di contrattazione in Europa»”, LaVocediRomagna (p.3). Petitti ha ricordato “che nel solo comune di Rimini sono una quindicina le attività economiche interessate dall’aumento dei canoni per le pertinenze. Si è valutata la possibilità di una moratoria da concedere con urgenza, in attesa di pervenire a un riordino della materia che porti chiarezza, equità e sostenibilità per le imprese interessate e nello stesso tempo anche certezza delle entrate per l’erario”.


Aeradria, "l’udienza in Tribunale è prevista per il 18 giugno e già dal giorno dopo ci sarà un movimento sottotraccia di ulteriori imprenditori e privati pronti a mettere mano al portafoglio. «Arriveranno altri soldi, una volta chiuso il concordato e stabilizzata la situazione, numerosi imprenditori si faranno avanti nel breve e medio periodo: sono certo, l’interesse nei confronti dello scalo è molto, molto alto». E la conferma che il Fellini sia molto ambito arriva anche dalla Repubblica di San Marino, da dove è arrivata una nota ufficiale: «Lo scalo riminese non solo riveste un ruolo importante per lo sviluppo del territorio e della Repubblica a livello turistico, ma acquista ancora più valore per gli indubbi riflessi che il rilancio dell’aeroporto andrà a determinare nel momento in cui si concretizzerà il progetto industriale che San Marino ha già portato all’attenzione delle autorità italiane»”, Corriere (p.11).
L’unico privato ad aver partecipato al bando è il riccionese Roberto Ciuffoli, titolare dell’Italcamel. “Perché lui sì e tutti gli altri no? Il diretto interessato commenta senza tanti giri di parole: «Credo che per chi come noi si occupa di turismo qui in zona sia doveroso nei confronti di una struttura fondamentale per il territorio»”, LaVoce (p.15).
“Ci si aspettava di più. Soprattutto dall'imprenditoria locale. Non solo dai “big” dell'industria riminese (e ce ne sono), ma anche dal settore alberghiero. Gli albergatori sono tra i maggiori beneficiari dei flussi prodotti dall'aeroporto, e magari con un impegno singolo minimo avrebbero potuto formare una cordata per arrivare almeno alla cifra minima dei centomila euro, è il ragionamento che si sente fare. Non è stato capito (è la sintesi di quanto lamenta più d'uno) che se l'aeroporto esce dalla logica del pubblico può forse essere anche una grande occasione”, NQ (p.7).
“SIAMO fatti così: ci piace pensare in grande, ma con i soldi degli altri. Il ‘braccino’ è corto. L’ultima conferma arriva dall’aeroporto…Dalle associazioni e dagli imprenditori di Rimini sono arrivati 300mila euro: 100mila da Confindustria e 200mila da Italcamel. Spiace dirlo, ma la capitale del turismo è tutta qui”, ilRestodelCarlino in prima.


Urbanistica, la Provincia boccia il Comune. “Il Comune deve rimettere mano alla variante del Prg. E adesso va ricalibrato il taglio netto sulle 111 schede votato in consiglio l’11 aprile scorso e che avrebbe portato alla riduzione di un numero di futuri appartamenti stimato tra le 1200 e le 1800 unità. Il motivo è semplice e arriva direttamente dagli uffici della Provincia, dove hanno studiato a fondo la variante e hanno stabilito che cè qualcosa che non va. Nulla di complicato, ma di certo insormontabile: nelle 111 schede prese in considerazioni per i tagli, sono state inserite anche quelle aree sottoposte a vincolo di tutela paesaggistica. Tradotto: zone di riqualificazione ambientale della costa e dell’arenile; delle aree fluviali, di bacini e laghi. E non importa che sia stato previsto una diminuzione delle capacità edificatorie: in quelle zone non si può intervenire, sono blindate in base regole precise. A cominciare dalla Legge regionale 20 del 2000”, Corriere (p.8).

 

Vendita spregiudicata di alcolici. “DRINK alcolici a tredicenni e quattordicenni serviti senza problemi al bancone di un noto disco pub sulla spiaggia di Bellaria Igea Marina. A lanciare l’allarme è stato un papà in vacanza nel vicino camping con i figli minorenni. L’uomo non credeva alle sue orecchie quando il ragazzo di 15 anni, di ritorno dalla serata di sabato scorso, ha raccontato degli amichetti intenti a bersi sciortini a base di tequila e long drink pesantissimi”, ilCarlino (p.4). “ALCOL selvaggio e rumori notturni. Due problemi strettamente collegati. Ma Giuliano Lanzetti, titolare del Bounty e presidente di Fipe Confcommercio, giudica il problema dei rumori in zona mare «relativo e da gestire con attenzione, senza criminalizzare nessuno». Ma riguardo al ‘pianeta alcol’ denuncia un fenomeno «in letterale esplosione questa estate». Ovvero? «Sono nate qualcosa come un centinaio di bottiglierie bazar in più rispetto al 2012 in zona mare, nelle quali si vendono bibite e alcolici a uno o due euro, senza controlli né garanzie di nessun tipo». Chi le gestisce? «Venditori cingalesi, bengalesi e di vari etnie — aggiunge il presidente Fipe — che non pagano né le tasse né le multe, una Notte Rosa, nei suoi aspetti più deleteri, continuata e no limits»”.


Concerti: a Riccione costano di più che a Senigallia. “MALIKA Ayane e Max Gazzè, «al Comune di Senigallia le loro esibizioni costano molto meno che a Riccione», rileva Vincenzo Cicchetti, del Movimento 5 Stelle, «qui i conti non tornano». Delibere alla mano la differenza è sensibile, mentre le somiglianze tra quanto accade a Senigallia e ciò che viene realizzato a Riccione è servita. In entrambi i casi siamo davanti a un grande evento mediatico, una radio che trasmette sul posto e grandi artisti in concerto. Nel caso di Senigalia si chiama CaterRaduno, realizzato in collaborazione con la trasmissione Radio 2 di Caterpillar. Dal 22 al 29 giugno la località ha vissuto di grandi concerti, dirette radiofoniche e tanta pubblicità. Senza volere entrare nel merito del richiamo mediatico che può portare Radio 2 a Senigallia se confrontata a Radio Deejay a Riccione con due mesi di attività, Cicchetti mostra i numeri. «Il concerto di Malika Ayane è costato al Comune marchigiano 25mila euro Iva esclusa. A Riccione il concerto dell’artista per la Notte Rosa è costato 40mila euro, sempre senza Iva. La cosa si ripete con Max Gazzè che a Senigallia pagano 18mila euro mentre al Comune di Riccione costa 30mila»”, ilCarlino (p.11).


Cultura, è querelle tra LaVoce e una compagnia teatrale, tra quelle di cui ha pubblicato i preventivi, (p.4).


Il deputato grillino Giulia Sarti non risponde alle osservazioni dei riminesi sulla sua assenza a Rimini. “Ha spiegato: «Se avessi bisogno di dire qualcosa a Carla Franchini non risponderei tramite i giornali ma le parlerei direttamente, di persona». Il messaggio è preciso: non era il caso di tirare fuori la questione del suo presunto assenteismo da Rimini sulle pagine dei giornali, sarebbe stato gradito un chiarimento faccia a faccia. Chiarimento che però, stando alle affermazioni della Franchini, è mancato proprio per la irreperibilità della deputata”, Corriere (p.8).

rossoRimini | Maxi canoni e rinnovo concessioni, prime soluzioni in Decreto del fare. Pizzolante al tavolo ministeriale

 

Nel prossimo Decreto del fare potrebbero essere presenti le prime soluzioni per i maxi canoni pertinenziali (quelli da Finanziaria Prodi). E’ l’impegno del sottosegretario Pierpaolo Baretta, coordinatore del tavolo tecnico politico sui canoni e concessioni demaniali presso il Ministero dell’Economia, a richiesta del deputato del Pdl Sergio Pizzolante. “E’ prioritario – ha detto Pizzolante nel corso della riunione – risolvere il problema dei maxi canoni delle concessioni pertinenziali determinati dalla finanziaria Prodi del 2007. A tal proposito è necessario approvare una norma (già nel ‘Decreto Fare’ in approvazione alla Camera) per la sospensione dei pagamenti, un forte abbattimento dei valori dei canoni arretrati e l’abrogazione della normativa esistente”.

 
Il tavolo si occuperà anche della questione del rinnovo delle concessioni demaniali marittime che la direttiva Bolkestein mette all’asta in ambito europeo. Al proposito Pizzolante ha sottolineato che “l’offerta turistico balneare rappresenta un’eccellenza italiana da valorizzare garantendo la continuità della gestione agli attuali concessionari”. Il deputato del Pdl fa al proposito riferimento alla legge spagnola per il rinnovo delle autorizzazioni in Costa Brava che “offre all’Italia nuovi spazi di contrattazione in Europa. Se l’Europa ha concesso alla Spagna la possibilità di prorogare fino a 75 anni le concessioni, non può non riconoscere che in Italia non si può passare dal rinnovo automatico alle gare. Ciò perché gli operatori, in virtù di una legge dello Stato che garantiva stabilità e continuità, hanno investito, creato valore e sul demanio pubblico hanno costruito imprese private che non possono essere espropriate”. Le soluzioni secondo Pizzolante ci sono e arriveranno a patto che “l’Italia riapra un confronto in Europa con l’obiettivo di concordare, sulla scia della soluzione spagnola, un percorso capace di dare stabilità alle concessioni per la valorizzazione delle spiagge e per la ripresa degli investimenti”. Baretta al proposito si è trovato d’accordo sul fatto che “la Spagna ha effettivamente aperto un percorso sul quale lavorare in Europa”.

tortora-scuroRimini | Ministro Kyenge a Morciano per Festa dello sport

 

Il ministro alla Cooperazione internazionale e Integrazione, Cecile Kyenge sarà sabato a Morciano in occasione della Festa dello Sport (in programma da domani in piazza del Popolo alle 21 per festeggiare l’impresa di Mario Fraternali, vincitore della categoria ‘Over 61’ della Raam, la maratona ciclistica americana che attraversa gli States dall’Oceano Pacifico all’Oceano Atlantico).
Sabato mattina, alle 10, nella sala del Consiglio del Comune il ministro Kyenge incontrerà i sindaci della Valconca e quelli colleghi della zona sud della Provincia di Rimini. Sono stati invitati a partecipare alla cerimonia anche il prefetto Claudio Palomba e il questore di Rimini Alfonso Terribile, oltre alle autorità militari presenti in Provincia di Rimini. Subito dopo, alle 11, per il ministro incontro pubblico al Pala Pedriali in occasione della partita dimostrativa organizzata dalla Società Baskin Pesaro che vedrà in capo due formazioni miste composte da ragazzi in carrozzina e normodotati (basket integrato).

tortora-chiaroRimini | Basket in spiaggia, al via la ricostruzione del campetto al bagno 86

 

C’è un esito positivo per le 498 firme raccolte domenica 23 giugno, testimonial Carlton Myers, davanti allo stabilimento balneare 55 a Rimini in sole tre ore per chiedere la riapertura dei campi di basket in spiaggia. Nei prossimi giorni, infatti, inizieranno i lavori per la ricollocazione del campo storico al bagno 86, unico e a dimensioni regolamentari potrà essere utilizzato anche nel periodo invernale. C'è l'autorizzazione del Comune.
“In questi 15 giorni, subito dopo la raccolta firme – riferisce Marco Tanda, ex giocatore e responsabile del comitato - il contatto con l’amministrazione comunale, i responsabili degli uffici preposti e quanti fossero collegati alla filiera procedurale per ottenere questa prima autorizzazione, è stato costante e continuo. Il problema dei campetti è stato compreso al volo e tutte le necessarie valutazioni e procedure da parte del Comune sono state fatte a tempo di record”.
Al Comune il comitato per il basket in spiaggia chiederà anche “un piccolo sforzo in più per dotarci di tribune sufficienti per rendere l’evento della riapertura una grande festa. Penso che Rimini se la meriti. Sindaco e assessori sono già invitati”, conclude Tanda.

neroRimini | Fogne, dalla maggioranza i primi apprezzamenti al piano ottimizzato della balneazione

 

La maggioranza interviene sul nuovo piano delle balneazione presentato ieri in Comune a Rimini. “L’amministrazione – dice il capogruppo del Pd Marco Agosta – si è presa un impegno con i cittadini ad inizio mandato e ora lo stiamo traducendo in fatti. Un pilastro di questo mandato, che si aggiunge all’altro caposaldo affrontato qualche mese fa e altrettanto importante per il futuro di Rimini: siamo partiti dal nuovo corso urbanistico, una nuova pianificazione strettamente legata alla tutela dell’ambiente e del territorio, e ora ci concentriamo sulla salvaguardia della balneazione”. Il nuovo piano fa parte dunque di un lavoro più ampio svolto negli ultimi mesi “per rilanciare Rimini come capitale turistica italiana, come porta della Regione per i viaggiatori e in questo percorso”, obiettivi irraggiungibili se si manca “l’appuntamento per il risanamento del sistema fognario. Affrontare di petto il tema della salvaguardia della balneazione soprattutto in piena stagione è anche un modo per mandare un messaggio a chi investe nel turismo. E’ il messaggio di un impegno di chi governa a lavorare sulle infrastrutture strategiche per la città, dall’aeroporto Fellini fino al sistema fognario a tutela del nostro mare che, non dimentichiamo, è un tema di tutti”.

 
Interviene anche Savio Galvani della Federazione di sinistra rispetto a quella che è “una revisione del piano precedente, frutto anche di un processo partecipativo che abbiamo molto apprezzato, che ha recepito alcune suggestioni, proposte e contenuti del dibattito sul tema”. Galvani fa notare come “Hera non lascerà soli i cittadini che dovranno adeguare gli allacciamenti alla rete sdoppiata”. “Ovviamente – fa notare - il piano di salvaguardia della balneazione "ottimizzato" diventerà un atto politico di tutta l'Amministrazione che dovrà impegnare anche altri enti a cominciare da Atersir”. Resta da risolvere, conclude Galvani, “l'opportunità o meno di realizzare la condotta sottomarina per il canale dell'Ausa, che comunque scaricherà in mare una qualità di reflui molto diluiti e soltanto in casi del tutto eccezionali”.

tortora-scuroRimini | Per la salute del Marano, in arrivo vasca prime piogge a depuratore Riccione 

 

Il giorno dopo la presentazione del nuovo piano per la salvaguardia della balneazione lungo le coste di Rimini arriva dalla giunta provinciale il testo definitivo del Protocollo d’intesa volto a gestire le criticità derivanti dai fenomeni di anossia nelle acque del Marano, con la partecipazione del Comune di Riccione, Regione Emilia Romagna Servizio tecnico di bacino Romagna, Azienda Usl Rimini, Arpa Rimini e Hera SpA. Già a fine giugno la goletta verde di Legambiente aveva segnalato il persistere di anno in anno delle criticità alla foce del Marano“Tra i rischi principali del fiume Marano - spiegano dalla Provincia - quello legato, soprattutto nel periodo estivo, a fenomeni di anossia, dovuti ad eventi siccitosi con conseguente formazione di pozze d’acqua, e ad immissioni di scolmatori fognari durante gli eventi di pioggia”. Quanto concordato sarà in linea con il Piano di indirizzo delle acque di prima pioggia approvato dalla Provincia di Rimini in data 18 dicembre 2012 (il quale prevede, fra gli interventi prioritari, una vasca di prima pioggia in testa all’impianto di depurazione di Riccione per limitare le aperture dello scolmatore).


Nel dettaglio, il protocollo prevede che il Comune di Riccione, insieme ad Hera spa, realizzino all’interno dei processi di trattamento del depuratore cittadino, una vasca di accumulo della capacità di circa 10mila metri cubi che avrà lo scopo di trattenere le acque meteoriche, in eccesso, per sottoporle successivamente ai trattamenti depurativi (sarà inserita nei piani d’investimento di Atersir). Il protocollo prevede, inoltre, in attesa dell’esito delle indagini in caso di moria ittica, la possibilità per Hera spa di rimuovere le carcasse prima che arrivino alla foce, e nei periodi di caldo elevato concomitanti a cicli siccitosi, sarà attivo uno stato di vigilanza legato alla salvaguardia della risorsa ittica in collaborazione con le Guardie ecologiche volontarie o alle Guardie voofile volontarie della Provincia di Rimini, o ad altri gruppi di volontariato.

tortora-chiaroRimini | Sisma magnitudo 3,9 in Montefeltro

 

Trema la terra in Montefeltro tra le province di Pesaro-Urbino, Forlì-Cesena, Arezzo e Rimini. Registrate 21 scosse in meno di 5 ore, tra le 6,32 e le 11,19 circa. La prima e più potente, magnitudo 3.9, ha avuto epicentro tra Verghereto e Bagno di Romagna, profondità 8,3 chilometri. Nella mattinata, poi, si sono succedute altre scosse, con sismi di magnitudo compresa tra 2 e 2.7 e profondità tra 7 e 9,8 chilometri.
Oltre alla scossa delle 6,32 i movimenti più sostenuti sono stati quelli delle 8,40, 10,02 e alle 10,21, di magnitudo 2.7. Al momento non sono stati segnalati feriti o danni. I comuni coinvolti sono quelli tra i 10 e i 20 chilometri: Santa Sofia, Sarsina, Casteldelci e Sant’Agata Feltria, in Romagna, e Badia Tedalda, Caprese Michelangelo, Chiusi della Verna e Pieve santo Stefano, nell’Aretino.

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