10 10 2013 | Riccione | Scuola, paritarie: Comune conferma convenzione da 113mila euro
Riccione | Scuola, paritarie: Comune conferma convenzione da 113mila euro
La giunta comunale a Riccione conferma la convenzione con le scuole dell’infanzia paritarie private. Per loro un contributo di 113mila euro per l’anno scolastico appena concluso (2012-2013). Il sostegno è destinato all’attività scolastica e alla frequenza della scuola dell’infanzia da parte di tutti i bambini di età compresa tra i 3 e i 6 anni.
“Il fine dell’amministrazione comunale – spiega l’Assessore ai servizi educativi Federica Torcolacci – è quello di garantire a tutte le famiglie e a tutti i bambini le medesime opportunità formative, integrando l’offerta educativa pubblica a quella paritaria, in modo coordinato e senza creare esclusioni. Il presupposto di questo intervento pubblico sta anche nel fatto che tutte le scuole dell’infanzia, comunali statali o paritarie, mantengano elevato lo stesso livello qualitativo raggiunto negli anni dalle scuole di Riccione, una qualità che ci viene riconosciuta in ambito nazionale”.
Nelle sue premesse, la convenzione riconosce alle famiglie la libertà di scelta educativa (Legge 62/2000), e garantisce a tutti i bambini prestazioni analoghe a quelle praticate dalle scuole comunali e statali. La stessa convenzione fissa i parametri per definire l’entità del contributo perequativo pubblico: euro 438,28 per ciascun bambino residente o domiciliato con almeno un genitore che svolge attività lavorativa nel territorio comunale; una quota di 1.189 euro per ciascuna sezione attivata (acquisto materiale didattico e di consumo, gite e uscite didattiche, altri supporti educativi); euro 1034 per sezione per compensare riduzione di rette per famiglie disagiate.
10 10 2013 | Riccione | Tassa di soggiorno, nasce l'osservatorio
Riccione | Tassa di soggiorno, nasce l'osservatorio
Ha raccolto dagli alberghi riccionesi fino ad agosto 1,8 milioni la tassa di soggiorno in vigore dallo scorso 1 giugno. Per il gettito complessivo si dovrà attendere il 31 dicembre 2013, tenendo conto degli importi dell’imposta relativi nel periodo settebre-dicembre, ma intanto il comune si porta avanti. La giunta ha infatti istituito questa mattina l’Osservatorio permanente sull’imposta di soggiorno, ovvero il tavolo di lavoro di natura tecnica, informativa e consultiva previsto dal regolamento che istituisce e disciplina l’imposta. Dentro oltre all’amministrazione comunale (rappresentata dai dirigenti) anche gli esponenti delle categorie economiche. Compito del gruppo di lavoro quello di valutare collegialmente l’impiego e l’applicazione del gettito dell’imposta all’economia turistica.
I componenti sono quindi, per il Comune: Graziella Cianini (Attività economiche, turismo, Polizia municipale) e Cinzia Farinelli (Servizi finanziari, tributi, patrimonio, aziende partecipate), e nei funzionari Fabio Righini e Tamara Angelini, del Settore servizi finanziari. Per le associazioni di categoria: Luca Cevoli, direttore dell’Associazione albergatori, Stefano Caldari, presidente Confcommercio Riccione, Daniela Angelini, segretario Cna, e Dina Miri, Confesercenti.
10 10 2013 | Rimini | Turismo, Galli punta sull'enogastronomia
Rimini | Turismo, Galli punta sull'enogastronomia
“Secondo alcuni studi recenti, sono 5 i milioni di persone tra italiani e stranieri che fanno vacanza nel nostro Paese con motivazioni esclusivamente ‘enogastronomiche’", spiega l'assessore al turismo della Provincia di Rimini. "Un potenziale enorme - continua l'assessore - in prorompente crescita nello stesso momento in cui la grave congiuntura economica mette in crisi molte altre leve motivazionali del fare vacanza. Su questo fronte, l’Emilia Romagna e il territorio riminese stanno lavorando da tempo, con una serie di iniziative e strumenti tra tradizione (es. le sagre) e innovazione (es. Rimini Street Food) che cercano di allargare la conoscenza e quindi la promozione dell’offerta, facendo leva sulle opportunità informative privilegiate da quella tipologia di pubblico". Eppure, sui prodotti e sulla promozione, secondo Galli, bisogna lavorarci su. Magati coinvolgendo albergatori e ristoratori.
"Il territorio riminese è al settimo posto in regione per numero di prodotti tradizionali riconosciuti dal Ministero per le politiche agricole. Dunque su un totale di 285 prodotti agroalimentari tradizionali, all’area riminese ne vengono assegnati 20, molti dei quali in coabitazione con altre province". Tra questi: la piadina, il castrato, il pollo di Romagna, il suino di razza mora, lo scquacquerone, il bustrengo, il miacetto, le alici marinate, la saraghina, le cozze gratinate, il brodetto di vongole, la patata di Montescudo.
"Dando uno sguardo alla distribuzione territoriale per prodotti, salta agli occhi che il segmento in cui meno è presente il nostro territorio sia ‘piatti composti’, vale a dire quello che mette assieme qualità del prodotto e sua preparazione per la somministrazione. Più o meno ciò che cerca qualsiasi internauta prima di mettersi in viaggio. Ecco, io credo che ragionando assieme all’intera filiera, dai produttori ai ristoratori, si possa arrivare a un’intesa per cui i nostri migliori prodotti siano cucinati e serviti in ristoranti e strutture ricettive appositamente certificati e segnalati per una promozione adeguata”.
10 10 2013 | Rimini | Sdemanializzazione spiagge, Arlotti e Petitti mettono le mani avanti. Pizzolante incalza
Rimini | Sdemanializzazione spiagge, Arlotti e Petitti mettono le mani avanti. Pizzolante incalza
Spiagge, oggi incontro romano per i deputati del Pd Emma Petitti e Tiziano Arlotti con il sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta. Al centro del confronto la proposta, annunciata nei giorni scorsi dal sottosegretario, che mirerebbe a superare la direttiva Bolkestein sul rinnovo delle concessioni attraverso la sdemanializzazione della spiaggia occupata da costruzioni e manufatti (non le zone di ombreggio), con la possibile alienazione ai privati introducendo un'opzione di acquisto a favore degli attuali concessionari.
“Dobbiamo salvaguardare le spiagge come patrimonio pubblico - ha spiegato Petitti - ma anche tutelare e valorizzare contemporaneamente le specificità e peculiarità delle gestioni attuali dei nostri arenili. Vi sono le condizioni tecniche per raggiungere entrambi gli obiettivi. Come sollecitato anche dall'Anci, serve una concertazione stretta con la Conferenza stato regioni e con gli enti locali per arrivare ad una proposta condivisa che permetta di dare attuazione al federalismo demaniale, e quindi passare le competenze in maniera di demanio dallo Stato alle Regioni e Comuni. La soluzione di una materia così complessa è una legge quadro nazionale che definisca il rinnovo delle concessioni e stabilisca le modalità di alienazione laddove le Regioni in accordo coi Comuni pensino di 'sdemanializzare' una parte del patrimonio. Tutto questo passa attraverso un confronto vero con l'Europa, con cui dobbiamo iniziare subito a trattare. Già con la legge di stabilita possiamo lavorare per una proroga per i pertinenziali e per la delega al Governo per la legge quadro di riordino complessivo della materia”.
Anche Arlotti punta su un maggiore coinvolgimento con le Regioni e gli enti locali. “La proposta illustrata nei giorni scorsi non sembra avere tenuto minimamente conto delle posizioni espresse dal PD nazionale il 31 gennaio scorso, in occasione della Conferenza programmatica sul turismo, né del decreto legislativo del 2010, approvato sotto Berlusconi presidente del Consiglio, che stabilisce il passaggio del demanio marittimo alle Regioni e ai Comuni. Proprio per questo il mancato coinvolgimento di Regioni ed enti locali rischia di non considerare le diverse peculiarità delle nostre spiagge e di impedire ai Comuni, che sono i soggetti che normano urbanisticamente gli arenili, di sviluppare, innovare e riqualificare la costa e il territorio sulla base delle pianificazioni territoriali. E' del tutto ovvio che è indispensabile e urgente una riorganizzazione e razionalizzazione della disciplina legislativa di questo settore, con un quadro normativo che stabilisca le competenze dei singoli soggetti", ha ribadito il deputato riminese al sottosegretario.
Sul tema torna anche il deputato del Pdl Sergio Pizzolante. "Premesso, per l'ennesima volta, che non si vendono le spiagge, gli arenili, ma le aree a monte dove sono stati fatte le costruzioni, il dibattito sulle spiagge vive in una dimensione impropria, fra provincialismo politico e retropensieri corporativi", mette subito in chiaro Pizzolante.
"Questa è invece una grande partita nazionale, un fattore strategico per la nostra economia. Dobbiamo dare una risposta seria e definitiva a trentamila imprese balneari, mettere a valore patrimonio pubblico e il demanio,far ripartire gli investimenti e l'innovazione". Si tratta, spiega anche Pizzolante, di "trentamila imprese che hanno trasformato e valorizzato una parte del demanio pubblico italiano. E stata creata la più grande industria turistico balneare d'Europa. Su un territorio pubblico sono state create imprese private alle quali per decenni è stato detto: lo Stato con il rinnovo automatico delle concessioni vi garantisce continuità della gestione(diciamolo, piaccia o no, una forma di privatizzazione non dichiarata) e voi investite, create servizi e valore. Bene, adesso non possiamo dirgli che abbiamo scherzato. Difendere quelle imprese e garantirgli continuità della gestione risponde ad un principio liberale, la gara che non riconosce l'esistenza di un'azienda costruita con il rispetto delle regole, significa: esproprio".
Il deputato del Pdl fa anche presente che "lo Stato incassa per l'utilizzo delle nostre spiagge circa 100 milioni all'anno, la maggior parte della superficie costiera e' inutilizzata, l'incertezza legislativa degli ultimi anni ha bloccato investimenti ed innovazione, con una complessiva perdita di valore e competitività. Inoltre, se non si avvia una intelligente operazione di dismissione del patrimonio pubblico non si troveranno mai le risorse per l'Imu, la riduzione delle tasse sul lavoro e le imprese, la riduzione dell'iva, anche di quella turistica".
Assurdo, infine, secondo Pizzolante il fatto che si possa pensare che il privato non spinga per l'innovazione. "L'innovazione la fanno i privati - spiega, invece - investendo e deve essere rivolta al mercato e non a vecchi preconcetti ideologici. Chi investe e sta nel mercato vive, chi non lo fa farà spazio ad altri".
GIORNALAIO 09.10.2013
Spiagge in vendita e congresso, Pd problematico
Il V peep Ausa, in attesa dell'udienza al Tra del 17 ottobre, "è pronto a scendere in piazza. Resta da decidere giusto il giorno, che qualcuno ieri sera nel corso della riunione organizzata dal Comitato ha anche ipotizzato potesse essere proprio lunedì, giorno in cui Rimini festeggia il suo patrono San Gaudenzo. Ma alla fine la data è rimasta in sospeso, verrà ufficializzata nelle prossime ore", LaVocediRomagna (p.13).
Aeroporto. "“Stiamo valutando tutte le ipotesi, compreso naturalmente il ricorso alla Corte d’Appello di Bologna”. E’ quanto ha affermato ieri l’avvocato Luca Nebbia, legale della Air (Airport Infrastructure Rimini), la società di servizi controllata al 51% da Aeradria appena dichiarata fallita. Il Tribunale di Rimini ha infatti bocciato la richiesta di concordato presentata dalla società, accogliendo l’istanza di fallimento chiesta dalla Procura", NuovoQuotidiano (p.3).
Bolkestein. "SPIAGGE ‘sdemanializzate’ e vendute ai bagnini: Verdi all’attacco: «Quello che vuole fare il governo è una vergogna che non esiste in nessuna parte d’Europa», tuona Angelo Bonelli, presidente degli ambientalisti. Mentre proprio per oggi è convocato il gruppo dei parlamentari del Pd, su richiesta del Riminese Tiziano Arlotti al capogruppo alla Camera Roberto Speranza, per discutere sull’argomento. «Serve un bando», insiste Arlotti. La proposta - avanzata dal Sottosegretario all’Economia e Finanza, con delega al Demanio, Pier Paolo Baretta, è condivisa a livello nazionale sia dal Pdl che dal Pd. Mentre si confermano contrari esponenti di spicco del Partito democratico regionale (assessore Maurizio Melucci in primis) e locale, sindaco Andrea Gnassi e presidente provinciale Stefano Vitali. Nonché i parlamentari riminesi Petitti e Arlotti. Spaccatura tra livello nazionale e livello regionale del Pd rimarcata dal parlamentare del Pdl Sergio Pizzolante. «Mentre a Roma concordiamo sulla vendita — ha detto di recente alla fiera Sun il braccio destro di Cicchitto — qui c’è opposizione, e viene dal Pd locale»", ilRestodelCarlino (p.7).
Pd a congresso. "C'è chi racconta di un sindaco uscito con l'umore nero dalla direzione Pd di lunedì, quella in cui è stato deciso il percorso verso il congresso e sono state ufficializzate le candidature: quella del "cuperliano" Magrini e quella del "renziano" Russomanno. "Raccolgo le perplessità di tanti, della gente del Pd – scrive Gnassi in una nota - a tutt’oggi non si riesce a valutare minimamente le candidature sulla base di proposte programmatiche sostenute apertamente e coraggiosamente . Le due candidature sono state motivate con ‘Mi sono consultato con un gruppo di amici e ho deciso di candidarmi’ e ‘Ho sondato alcuni compagni e ho scelto di candidarmi’. Nulla di male, ma la forma stessa e i contenuti con i quali sono state espresse le candidature ad oggi rischiano non di rafforzare ma di indebolire un partito che ha grossi problemi". Il sindaco bolla le candidature di Magrini e Russomano come "il frutto di aspettative e scelte personali (certo legittime) e correnti piuttosto che proposte per il bene comune del territorio riminese"", NQ (p.6).
"LA ‘CONTA’ dei compagni è partita. Da qui all’inizio dei congressi nei vari circoli e nei comuni (al via da lunedì), le squadre in campo per sostenere le candidature di Magrini - area cuperliana, ma soprattutto melucciana - e Russomanno (nella foto) - l’esponente dei renziani - proveranno a raccogliere più nuovi iscritti possibili, per aumentare il numero dei votanti a loro disposizione. A oggi i tesserati sono circa 1.800, ma non ci sarebbe da meravigliarsi se nei prossimi 10 giorni diventassero quasi 3mila. I renziani hanno fatto bene i loro conti, ma soprattutto hanno stretto un patto di ferro con l’area che fa riferimento a Pippo Civati. I sostenitori di Civati sono pochi, rispetto a quelli di Cuperlo e Renzi. Ma sono forti a Riccione, dove si sono schierati per Civati il sindaco Massimo Pironi e l’assessore provinciale Fabio Galli", ilCarlino (p.6).
Dopo la cacciata dalla giunta provinciale di Juri Magrini, arrivano le reazioni. "Dice Maurizio Nanni, capogruppo dell’Udc in Provincia, quindi un pezzo irrinunciabile della maggioranza: “Yuri penso che il problema sia la fiducia non gli statuti, in bocca al lupo comunque”, così negando che la motivazione vera del gesto di Vitali sia quella regolamentare. Scatenata l’ex segretaria Pd della Valconca Orianna Bertuccioli: “Trovo questa cosa allucinante.Ma chi si crede di essere questa gente?? Che vergogna!”. Un’altra diessina di lungo corso, Grazia Nardi, giudica il tutto “una farsa”: “il teatrino tra due esponenti della stessa istituzione e dello stesso partito (??) che si parlano per decreto o attraverso FB...”. Un altro esponente di sinistra, ma non del Pd, Roberto Urbinati, si dice sulla stessa linea della Nardi: “Ti avevo capito. Ridicoli...”. E aggiunge: “Il PD mi pare abbia immensi problemi... una serie di partiti nel partito. E tutti affilano le armi... io guardo e sorrido tanto mica cambia qualcosa se vince il PD o il PDL”", LaVoce (p.17). A Riccione il candidato segretario è Serafini.
09 10 2013 | Rimini | Concessioni balneari, le proposte degli imprenditori per il governo
Rimini | Concessioni balneari, le proposte degli imprenditori per il governo
Concessioni balneari, "è necessario trovare una soluzione urgente", hanno detto ieri i sindacati del settore in occasione di un convegno in fiera a Rimini, "se utile con un immediato ulteriore termine di pagamento, per imprese che stanno soccombendo al gravame insopportabile introdotto dai valori OMI nel calcolo del canone demaniale per le pertinenze".
All'assemblea degli imprenditori balneari erano presenti SIB-FIPE-Confcommercio, FIBA-Confesercenti, CNA- Balneatori, ASSOBALNEARI-Confindustria e OASI-Confartigianato, firmatari di un documento unitario con cui hanno preso atto della soluzione proposta dal sottosegretario al Ministero dell'Economia e delle Finanze Pier Paolo Baretta. I balneari di questa proposta condividono "prioritariamente l’imprescindibile necessità di portare all'attenzione della Commissione Europea il ruolo fondamentale che il settore balneare, e le 30.000 imprese, svolge nel contesto del turismo italiano, rappresentandone una specificità e una peculiarità da difendere" e ne valutano "positivamente gli obiettivi". Da qui il mandato ai presidenti delle associazioni "di portare avanti l'interlocuzione con il Governo".
I balneari, cioè, dopo aver accolto la soluzione Baretta rilanciano e individuano alcuni "elementi fondamentali sui quali la proposta dovrà basarsi". Questi punti vanno dalla vendita delle superfici che dovrà assicurare l'opzione a favore degli attuali concessionari all'individuazione delle aree da sdemanializzare che dovranno comprendere tutte le imprese esistenti. E ancora, "l’unitarietà funzionale delle imprese - dicono i balneari - deve essere considerata elemento essenziale in quanto si rivela di importanza fondamentale per garantire la salvaguardia, la tipicità e la stessa capacità di produzione di reddito; la componente sindacale, così come è stato concordato, deve partecipare all'intera operazione e, in modo particolare, ai criteri di determinazione dei valori delle aree e degli immobili che saranno alienati, così da garantire che la loro misura sia economicamente sopportabile da parte delle imprese;
la scadenza delle concessioni in essere fissata dall'art. 34 duodicies, della legge 221/2012, nella data del 31 dicembre 2020, dovrà essere garantita ad ogni livello amministrativo da parte del Governo".
Nel frattempo, però, i balneari vorrebbero anche saperne di più dal governo su "insufficienza della proroga delle concessioni in essere al 2020 e inderogabilità di una durata delle stesse ben più congrua ed analoga a quella attualmente un vigore in altri Paesi europei (20/30 anni)", stima dell'iva per le imprese balneari nell'attuale processo di revisione delle aliquote, e se il governo mantiene "l'impegno di rivedere i canoni pertinenziali, attraverso una ridefinizione delle opere di facile e difficile rimozione con l'abrogazione del riferimento ai valori OMI".
09 10 2013 | Rimini | Famiglie a basso reddito, fondo da 114mila euro per la bolletta dell'acqua
Rimini | Famiglie a basso reddito, fondo da 114mila euro per la bolletta dell'acqua
Un fondo da 114mila euro per aiutare le famiglie con reddito più basso a pagare le bollette dell'acqua per gli anni 2011 e 2012. La giunta comunale a Rimini ha approvato i criteri che porteranno all'assegnazione dei fondi sotto forma di rimborso, attraverso un bando che sarà pubblicato nelle prossime settimane. I criteri sono stati decisi in accordo con le tre sigle sindacali, Cgil, Cisl e Uil. La graduatoria per accedere al rimborso infatti sarà stilata sulla base dell'Isee, a partire da quelli più bassi. In caso di Isee uguale, sarà favorita la numerosità del nucleo familiare e in caso di ulteriore equivalenza, si privilegerà l'anzianità del richiedente.
Il fondo sarà diviso a metà per i due anni: 57.126mila per il 2011 e altrettanti per il 2012. Il 60% del fondo annuale (34.276 euro) sarà destinato alle fasce Isee fino a 2.500 euro, il restante 40% (22.850 euro) per Isee fino a 7.500 euro. Per tutti gli utenti che rientrano in queste categorie, il rimborso sarà pari al 30% del costo sostenuto, fino ad un massimo di 70 euro all'anno.
09 10 2013 | Rimini | Focchi vicepresidente di Confindustria ER. Ufficializzata ieri la nomina
Rimini | Focchi vicepresidente di Confindustria ER. Ufficializzata ieri la nomina
Ufficializzata la nomina a vicepresidente di Confindustria Emilia-Romagna per Maurizio Focchi. E' avvenuto ieri durante il Consiglio regionale che si è riunito a Ravenna. Focchi, riminese classe 1053, sposato, con tre figli, è stato presidente di Confindustria Rimini dal 2007 al 2013 e alla vicepresidenza regionale è stato eletto all'unanimità. Le prime congratulazioni arrivano da Paolo Maggioli, suo successore alla guida di Confindustria Rimini, secondo cui "l’elezione del dottor Maurizio Focchi rappresenta un chiaro riconoscimento all’importanza dell’attività svolta dall’associazione territoriale riminese".
GIORNALAIO 09.10.2013
Aeroporto, fallimento per Air. Acquafan ai Costa. Pd a congresso con 'regolamento di conti'
Aeroporto. "AERADRIA si è salvata, non Air. Per la società di servizi dell’aeroporto, controllata al 51% da Aeradria, il tribunale di Rimini ha decretato il fallimento. Niente concordato dunque per la società, che era stata messa in liquidazione dalla stessa Aeradria. LA NOTIZIA ha colto di sorpresa ieri Sandro Giorgetti, il noto albergatore (e presidente regionale di Federalberghi), che ha ricoperto in questi anni il ruolo di amministratore di Air… L’ultimo bilancio di Air si è chiuso con un buco di 800mila euro, ma i debiti in realtà ammontano a quasi 2 milioni di euro. «Ma abbiamo ancora crediti da riscuotere, il passivo è inferiore — ricorda l’avvocato Nebbia — Ora comunque è presto per fare valutazioni. Prendiamo atto della decisione del tribunale, leggeremo attentamente le carte per capire i motivi del fallimento». A TERRA, letteralmente, Giorgetti. Il quale era disposto, nel concordato di Air, a metterci del suo, pagando di tasca propria 80mila euro e le spese per la procedura. «Sto passando giornate infernali», confida. Giorgetti è indagato con l’ipotesi di falso in bilancio", ilRestodelCarlino (p.9).
Aquafan cambia proprietario. "Un affare da 40milioni di euro, ma di soldi non ne gireranno molti, anzi. L’affare tra la Valdadige Costruzioni spa e la Costa Edutainment spa, con la prima che cede circa l’82% della Valdadige Futura spa - che a sua volta controlla il 67,5% di Idrorama srl (ovvero il parco acquatico Aquafan) e il 100% di Oltremare srl - e la seconda che acquista il tutto tramite la controllata Parconavi spa, è soprattutto un passaggio di debiti e mutui da pagare", LaVocediRomagna (p.3).
"SOPRALLUOGHI, misure e un business plan. «Il momento è arrivato» dice Paolo Rambaldi. L’Italia in miniatura prepara le valigie. Con l’ufficializzazione dell’acquisto da parte di costa Edutainment dei parchi di Oltremare e Aquafan dalla Valdadige, parte l’avventura del parco riminese. «Ora che il passaggio è ufficiale – premette Rambaldi titolare del parco di Viserba – andremo a lavorare su un progetto di trasferimento. Prima di tutto cercheremo di capire se vi sono le condizioni per portare l’Italia in miniatura a Riccione negli spazi sfruttabili all’interno dell’attuale parco di Oltremare. Faremo a breve dei sopralluoghi»", ilCarlino (p.4).
Spiagge, amministratori romagnoli Pd isolati dai colleghi sul niet alla proposta Baretta, LaVoce (p.11). "Gli amministratori locali riminesi del Pd saranno fischiate le orecchie, ieri mattina tra le 11 e le 13: Maurizio Melucci, assessore regionale al turismo, Andrea Gnassi e Stefano Vitali, rispettivamente sindaco e presidente della Provincia di Rimini, sono stati presi di mira, verbalmente a più riprese, da un’infuocata assemblea nazionale dei balneari nella giornata conclusiva del Sun, il salone di settore. In breve, la contrarietà del Pd locale e regionale alla proposta del sottosegretario Baretta (anch’egli Pd) di sdemanializzazione della parte edificata degli arenili è stata messa in un angolo, come una posizione “isolata e marginale”, ha detto senza timori reverenziali la senatrice viareggina Manuela Granaiola (Pd)".
Ricorsi V peep, fissata udienza al tar. "Hanno ragione a definirlo “uno dei più grandi processi italiani per numero di ricorrenti”. Anche se, forse, processo è una parola grossa. A presentare ricorso davanti al Tribunale amministrativo regionale nella prima udienza fissata per il 17 ottobre prossimo sono infatti ben 1.597 residenti. Ricorrono, come noto, sostenuti dai legali dello studio Carullo di Bologna, contro il Comune di Rimini per gli spropositati pagamenti richiesti relativamente ad oneri di esproprio e riscatto della proprietà. Il Comitato, che parla di “delibera ingiusta e iniqua” si riunisce questo pomeriggio alle ore 18 presso il teatro della Parrocchia della Riconciliazione (divenuta una sorta di quartier generale per i residenti) per un aggiornamento sull’iter del ricorso al Tar. Sarà presente l’avv. Beatrice Belli, in rappresentanza dello studio Carullo, e forse lo stesso professore Antonio Carullo. “All’avvicinarsi della scadenza dei pagamenti - si legge in una nota - la gente è preoccupata e allo stesso tempo determinata ad affrontare questo ricorso: confidiamo tutti nella richiesta di sospensiva dei pagamenti fatta al Tar perché gli abitanti non hanno assolutamente possibilità di pagare le somme richieste soprattutto considerano che si trattava prevalentemente di pensionati”", LaVoce (p.13).
Reti gas. "Il Comune vende le reti del gas a Sgr per 8 milioni e mille euro (i soldi andranno al Piano Fogne), che saranno pagati integralmente alla stipula del contratto di compravendita della partecipazione. E' questa la cifra offerta dalla società che gestisce il gas, mille euro in più rispetto alla base d'asta, per acquistare le reti dell'impianto di distribuzione del gas. Offerta, l'unica peraltro arrivata sul tavolo di Palazzo Garampi, che è stata appunto accettata da Rimini Holding, la società che gestisce tutte le partecipazioni del Comune e detentrice del 50,5% di Servizi città Srl, la società che gestisce le reti del gas. Un 50,5% che ora passa a Sgr, già in possesso del rimanente 49,5%", NuovoQuotidiano (p.4).
Pd a Congresso. Paolo Russomanno è candidato per i renziani e sfiderà Juri Magrini defenestrato dalla giunta provinciale alla notizia della proposta della candidatura in direzione provinciale, LaVoce (p.17). "Rottura interna in casa del Partito democratico, e ai massimi livelli dirigenziali, che porta il sapore del regolamento di conti. Con una decisione fulminea, comunicata alla stampa alle 14, ieri il presidente della Provincia di Rimini Stefano Vitali ha revocato le deleghe assessorili a Juri Magrini (Attività Produttive: Agricoltura, Commercio - Valorizzazione Centri Storici, Artigianato, Industria, Pesca - Attività venatoria - Osservatori statistici). In pratica ha cacciato, seduta stante, dalla giunta di corso d’Augusto l’esponente bersaniano-melucciano, il 40enne Magrini che qualche ora prima, lunedì sera in via Beltramelli, era stato lanciato dalla maggioranza del partito nella corsa congressuale alla segreteria provinciale… Che cosa è successo? “Sono rimasto stupito del comunicato del presidente - ci ha detto un Magrini incredulo, ieri pomeriggio al telefono -, mi dispiace, cosa sia successo è una bella domanda… Una cosa di questo tipo si poteva tranquillamente evitare. Io ho scoperto solo nel tardo pomeriggio di ieri (lunedì per chi legge, ndr) che lo statuto del Pd prevede questa incandidabilità, per un assessore, alla carica di segreteria del partito. La prima persona a cui l’ho detto è stata mia moglie, subito dopo ho cercato Vitali al telefono, più volte, ma lui non mi ha mai risposto. Si fa fatica a parlare con chi non vuole rispondere… Poi nella serata in direzione, ho comunicato che mi sarei dimesso”. Ma lei al momento non è ancora formalmente candidato alla segreteria Pd… “Infatti - conferma Magrini -, ho cominciato a raccogliere le firme, avrei rassegnato le dimissioni allo scadere dei termini della presentazione della candidatura, venerdì. Ho subito sgombrato il campo da eventuali equivoci. Ora spero che questa vicenda si archivi in breve tempo e si torni a parlare in modo costruttivo”. Sempre per la cronaca, Magrini è rimasto senza stipendio (da assessore provinciale aveva un’indennità di circa 2mila euro mensili): “quando ho cominciato a fare l’assessore ho interrotto il rapporto professionale che avevo”".
"La vera ragione della giocata d'anticipo è un'altra: “Non posso nascondere –continua Vitali - la mia personale perplessità per l'annuncio di dimissioni da assessore provinciale avvenuto poche ore fa in una segreteria di partito piuttosto che precedentemente comunicata all'Ente amministrativo rappresentato, dimostrando scarsa chiarezza circa il ruolo dell'istituzione e quello del partito". Non solo una questione di forma ma di sostanza. Dicono i bene informati che dell'intenzione di candidarsi alla segreteria del partito, nonostante le indiscrezioni giornalistiche, Magrini non abbia mai proferito parola con Vitali. Che appunto non l'ha presa bene. L'ingresso di Magrini in giunta provinciale, tra l'altro, fu il frutto dello “scambio”, cui Vitali si rese disponibile, in epoca di formazione della giunta Gnassi: nella squadra del sindaco entrò l'allora assessore provinciale Jamil Sadegholvaad e Magrini, già assessore comunale con Ravaioli, passò in Provincia. Per la proprietà transitiva, c'è da dubitare che il voto di Vitali e Gnassi, al congresso, vada all'ormai ex assessore", NQ (p.7).
"Nei giorni scorsi, fino all’ultimo, il sindaco di Rimini Andrea Gnassi ha tentato di far saltare la candidatura di Magrini, spinta dalla Petitti, da Tonino Bernabè e dagli altri cuperliani. Che tra Gnassi e Magrini non corra buon sangue, è noto. Il secondo, per Gnassi, rappresenta quell’ala del partito con cui è da tempo in attrito, quei ‘bersaniani’ di ferro da cui il sindaco si è smarcato da tempo, insieme a Vitali, legatissimi alla figura di Maurizio Melucci. Gnassi ha provato fino all’ultimo a giocare la carta di Fabio Galli. L’assessore provinciale al Turismo è stato corteggiato sia dai renziani che da altri, nel partito. Gnassi e Vitali hanno provato a convincerlo, ma Galli ha ribadito il suo ‘no’. A quel punto i due hanno ritirato fuori il nome di Giorgio Pruccoli, ma il sindaco di Verucchio non metteva d’accordo tutti. E quando è stato chiaro che Magrini si sarebbe presentato in ogni caso, i renziani hanno ribattuto con un loro candidato, pressati anche dai coordinatori regionali. Già, ma chi candidare? Zerbini e Belluzzi sono stati i primi «a fare un passo indietro», nella ricerca di un nome di ampie convergenze, poi lunedì ha fatto un passo indietro anche Morolli per lasciare spazio al cattolichino Russomanno. Una scelta di campo: i sostenitori di Renzi sono più radicati proprio tra Cattolica e la zona della Valconca", ilCarlino (p.6).
La Camera di commercio dà il la il percorso per il rinnovo delle cariche, LaVoce (p.17).
08 10 2013 | Rimini | Maggiori oneri V peep, Comune si oppone a ricorso tar dei residenti
Rimini | Maggiori oneri V peep, Comune si oppone a ricorso tar dei residenti
Maggiori oneri V peep, la giunta ha oggi deciso di dare mandato ai suoi legali di opporsi davanti al Tar nel ricorso presentato dai residenti. "Si tratta di un atto obbligato, che nulla ha a che vedere con il percorso di confronto e dialogo che l'amministrazione sta portando avanti con i cittadini", dicono da palazzo Garampi.
Rispetto invece al problema del calcolo dei corrispettivi per la trasformazione del diritto di superficie in piena proprietà e l'eliminazione dei vincoli di alienabilità, la giunta, forte anche dell'emendamento allo studio in parlamento, ha deciso di chiedere un parere alla Corte dei conti, ma anche di istituire "un tavolo di confronto con l'Agenzia del Territorio e con i rappresentanti del Comitato del V Peep per approfondire le modalità e i criteri di stima dei valori immobiliari. Su questo fronte, l'Amministrazione si è mossa all'indomani della delibera di giunta del 30 luglio, contattando immediatamente l'Agenzia del Territorio che in questi giorni sta portando avanti un approfondimento sui valori di calcolo, proprio allo scopo di arrivare al Tavolo con tutti gli elementi e i pareri utili al confronto. Non appena l'Agenzia avrà i dati necessari, l'Amministrazione procederà alla convocazione del Tavolo che sarà incentrato sul calcolo dei corrispettivi per la trasformazione del diritto di superficie in piena proprietà e per l'eliminazione dei vincoli".