05 11 2013 | Rimini | Fogne, Orlando e l’interesse “nazionale” del piano di salvaguardia della balneazione
Rimini | Fogne, Orlando e l’interesse “nazionale” del piano di salvaguardia della balneazione
“Seguo con grande attenzione il lavoro che Rimini sta compiendo sul sistema fognario e sulla depurazione con il Piano per la salvaguardia della balneazione ottimizzato. Il Piano ha rilievo nazionale sia per gli aspetti ambientali che per l’impatto sul turismo”. Lo ha detto il ministro Andrea Orlando in visita oggi a Rimini per al campagna a sostegno di Gianni Cuperlo alla segreteria nazionale del Pd.
“Come avevo anticipato in occasione della mia visita a Rimini nel luglio scorso, sto lavorando per far sì che interventi come questo abbiano la possibilità di attingere ai fondi del Cipe e alla nuova programmazione dei fondi europei. Inoltre con la Legge di stabilità ora in discussione al Senato, abbiamo istituito nello stato di previsione del Ministero dell'Ambiente un fondo apposito da assegnare in coordinamento con la Conferenza unificata Stato-Regioni, città e autonomie locali, con una dotazione di 10 milioni di euro per l'esercizio 2014, 30 milioni per il 2015 e 50 milioni per il 2016. L'obiettivo è finanziare, a livello nazionale, un piano straordinario di tutela e gestione della risorsa idrica, finalizzato soprattutto a potenziare la capacità di depurazione dei reflui urbani”, precisa il ministro.
Secondo Orlano, “in questo percorso Rimini ha una valenza pilota nell'affrontare il tema delle fognature e della depurazione con una pianificazione strategica, che punta alla riconversione del modello turistico facendo della sostenibilità un elemento di competitività. È un percorso di cambiamento di un modello di sviluppo che sto portando avanti a livello nazionale per riconvertire molti dei distretti industriali italiani”.
05 11 2013 | San Marino | Varano, Provincia parte civile: Upr chiama in causa il governo
San Marino | Varano, Provincia parte civile: Upr chiama in causa il governo
Procedimento Varano. L’Upr (Unione per la Repubblica) non ha preso molto bene la notizia dell’ammissione, “da parte della Procura della Repubblica di Forli', della Provincia di Rimini nel processo legato a vicende riguardanti il sistema economico sammarinese”, fatto che, sostiene il partito del Titano “non può lasciare la politica indifferente”. Secondo Upr “questo fatto stride palesemente se riferito al costante impegno della Repubblica in un’ottica collaborazione con le realtà istituzionali limitrofe”.
Tra gli esempi citati nella nota Aeradria, Pio Manzu', Meeting, Moto GP “e l'oneroso impegno economico per la realizzazione di strada "Fondovalle" rappresentano la prova provata di quanto San Marino abbia, infatti, scommesso su tale rapporto”. Per di più, “di fronte alle evoluzioni giudiziarie della vicenda Aeradria questa desta una certa curiosità. Vicenda che vede, tra i tanti attori, al centro la Provincia ed il Comune di Rimini ed anche Repubblica di San Marino in qualità di socio”.
Fanno notare dall’Unione che “San Marino ed il circondario, in questi anni, hanno viaggiato sinergicamente. Ci sono stati purtroppo episodi negativi, da non rimuovere con la memoria, ma il quadro globale non deve essere demonizzato. L'esempio dei frontalieri è, in tal senso, uno degli elementi più riconoscibili. Non a caso per anni si è elogiato il "mercato del lavoro" sammarinese capace di offrire occupazione a cittadini italiani provenienti dal pesarese fino all'alta Romagna. Tutto questo nonostante i ritardi e i continui dilazionamenti di tempo sugli accordi bilaterali. Ritardi e dilazionamenti che hanno pesato e pesano anche sui frontalieri e sul territorio limitrofo alla Repubblica. Rispetto a questo scenario, segnato da una mancanza di certezze sulla fuoriuscita del nostro Stato dalla black list, il governo deve reagire. La politica estera, da sempre motore di sviluppo principale, deve mostrare un minimo sussulto. Ma per farlo dimostri di esserci. Le buone maniere, in diplomazia, non sempre bastano ma devono essere anche accompagnate da risolutezza. Specialmente quando si hanno più ragioni dalla propria parte”.
05 10 2013 | Rimini | Frontalieri, depositato alla Camera emendamento stabilizzazione franchigia fiscale
Rimini | Frontalieri, depositato alla Camera emendamento stabilizzazione franchigia fiscale
Lavoratori frontalieri, presentato oggi alla Camera dei deputati l'emendamento alla Legge di stabilità per la stabilizzazione della franchigia fiscale. Tra i firmatari, bipartisan, anche il democratico Tiziano Arlotti. "Un lavoro corale e compatto in Parlamento è la premessa per raggiungere l'obiettivo che si prefissa l'emendamento e per far valere i diritti dei lavoratori frontalieri”, ha spiegato Arlotti.
"L'altra azione che dovrà essere portata avanti - continua - è quella di definire con legge ordinaria, forti anche delle mozioni già approvate dalla Camera, tutta la materia relativa allo status del lavoratore frontaliero, sia di natura previdenziale, sia sanitaria, sia assistenziale, e i relativi diritti dei cittadini residenti in Italia che lavorano all'estero, a prescindere dal Paese in cui prestano opera. Nella legge ordinaria l'obiettivo è in particolare di aumentare il livello della franchigia percentualizzandolo, così come prevede la proposta di legge che ho depositato con oltre 40 firme alla Camera".
Presidenza UniRimini e linee guida della Fondazione. Parla Pasquinelli
Presidenza UniRimini e linee guida della Fondazione. Parla Pasquinelli
Il nome c’è già, anche se rimane ancora riservato. È però certo che la Fondazione Carim quale azionista di maggioranza rivendica il diritto di indicare il presidente della società Uni.Rimini che sostiene l’insediamento universitario di Rimini. Attualmente la società è retta dal vice presidente Barbara Bonfiglioli.
Nel programma per il 2014 la Fondazione destina circa 800 mila euro per l’Università, su un totale di investimenti pari a 1,9 milioni di euro. “Per noi – spiega il presidente Massimo Pasquinelli – l’Università rimane la grande opera a cui destinare attenzione e risorse. Se esiste un polo universitario a Rimini è perché la Fondazione nel tempo ha destinato ad esso contributi consistenti. È un impegno che riprendiamo assegnandovi grande valore strategico. Su questo ho trovato attenzione e condivisione da parte del consiglio generale. Questo nostro impegno ci abilita ad approfondire con domande precise la situazione dell’università a Rimini: corsi, numero degli studenti, punti di eccellenza nella ricerca, rapporto fra ricerca e territorio. Rispetto a Uni.Rimini non abbiamo alcuna pretesa se non quella di fare proposte e di monitorare la situazione. Penso comunque che si debba andare al più presto al rinnovo del consiglio d’amministrazione e alla nomina del presidente”.
L’Università resta quindi un impegno centrale per una Fondazione che, dopo un lungo periodo dominato dalle vicende della Carim e dopo aver aggiornato i propri organi sociali, vive una sorta di anno zero, di ripartenza nelle sue attività rivolte verso la città. Con molte meno risorse rispetto ai periodi di vacche grasse (circa la metà) ma, per dirla con Pasquinelli, “con una nuova intelligenza sociale, capace di farsi collettore dei contributi anche di altri soggetti”.
La Fondazione proseguirà l’attività nel campo culturale. Non sono previsti interventi di recupero storico o filologico di opere o monumenti. Sarà completato il fondo Campana presso la Biblioteca Gambalunga, continueranno i cicli di conferenze dedicati al Tempio Malatestiano.
L’attenzione sarà rivolta a Castel Sismondo: non ci saranno più le grandi mostre di Goldin ma si cercherà di tenerlo occupato con numerosi eventi culturali di diversa natura realizzati con soggetti privati locali. L’orizzonte entro il quale la Fondazione intende muoversi è quello di una maggiore valorizzazione delle risorse umane locali. Non solo. “E’ nostra intenzione coinvolgere Castel Sismondo e le vicende dei Malatesta in una serie di iniziative che abbiano lo scopo di promuovere il brand Rimini”.
Intervenendo all’inaugurazione della mostra su Sant’Agostino promossa dal Meeting e dal Portico del Vasaio, Pasquinelli ha sottolineato che da questi e altri soggetti analoghi nascono iniziative che escono da soliti schemi e presentano letture dalla realtà non parziali. Il riferimento evidente era a talune recenti perfomance che Pasquinelli aveva definito “provocazioni infruttuose”. Nel mirino non c’era tanto l’assessore Pulini, le cui attività il presidente della Carim ha definito positive, quanto gli apparati burocratici comunali che forniscono “un’ospitalità per lo meno sempre parziale” a letture della realtà che fanno riferimento alla tradizione cristiana.
Un terzo degli investimenti della Fondazione nel 2014 andrà nel settore dell’assistenza sociale e del sostegno allo sviluppo. Palazzo Buonadrata continua a sostenere i progetti di assistenza domiciliare agli anziani non autosufficienti che sono segnalati da Asl e Servizi sociali del Comune.
A Pasquinelli preme sottolineare quella che sarà la novità del 2014: fare da collettore ad un gruppo di investitori che sostenga aziende giovani - le cosiddette start up – che vogliono conquistare nuovi mercati, soprattutto a livello internazionale. “E’ un progetto –spiega il presidente - al quale stiamo lavorando da mesi, andando anche a visitare esperienze realizzate in altre parti d’Italia. E’ una delle attività alle quali attribuiamo rilevanza strategica ai fini dello sviluppo di Rimini”.
GIORNALAIO 05.11.2013
Aeradria in udienza il 21 novembre. Spiagge, il rebus delle concessioni balneari. Pd, Magrini segretario provinciale
Aeradria, udienza fissata per il 21 novembre. “L’avvocato Lombardi, infatti, nella sua memoria difensiva presentata il 24 ottobre ha fatto notare come il termine di 15 giorni previsto dall’art. 173 comma 2 legge fallimentare “debba essere rispettato a pena di nullità del provvedimento decisorio emesso all’esito del procedimento ex art. 173”. E i giudici del tribunale fallimentare, dopo aver verificato che la questione pregiudiziale di nullità, assoluta in quanto attiene alle garanzie del diritto di difesa, è fondata, hanno deciso di annullare la precedente udienza e riconvocarne una nuova, concedendo dal momento della notifica all’incontro vero e proprio i 15 giorni richiesti per legge. Praticamente sarebbe stata una “svista” dei giudici al momento della notifica dell’udienza ad allungare i tempi e concedere una delle tante proroghe concesse alla società del Fellini. Una svista, quindi, provvidenziale che regala un po’ di respiro ad Aeradria e la possibilità di una chance in più”, LaVocediRomagna (p.13).
All'ipotetico nuovo piano industriale servono 3 milioni di euro, secondo l’analisi del commissario giudiziale Renato Santini. “Secondo il commissario con i conti presentati dalla società c'è comunque uno squilibrio di circa 3 milioni di euro (tra l'altro dovuti anche alle spese di cui Aeradria si dovrà fare carico per la procedura di concordato: e il conto comincia ad essere salato). Da dove fare saltare fuori i tre milioni? Allo studio ci sarebbero alcune ipotesi che i tecnici stanno valutando. Una di queste riguarderebbe la possibilità di attingere ad un prestito che sarebbe la stessa Carim (principale creditore e futuro azionista) a garantire”, NuovoQuotidiano (p.3).
Concessioni balneari, se ne è parlato ieri in commissione in Comune a Rimini con l’assessore Roberto Biagini. ““Eh sì, perché è il governo e solo il governo - precisa Biagini - che deve partorire quella legge-quadro in grado finalmente di recepire la direttiva Bolkenstein, una direttiva, come noto, che deve essere applicata e punto, senza possibilità di scorciatoie alcune. Noi come enti locali non possiamo fare altro che aspettare che ciò accada e attendere quindi di sapere come dobbiamo muoverci”. La sede individuata nelle scorse settimane come la più idonea per affrontare e risolvere finalmente la questione è quella della Conferenza Stato- Regioni, con queste ultime dunque chiamate ad esercitare un ruolo di primo piano”, NQ (p.7).
Pd a congresso, Juri Magrini è il nuovo segretario provinciale. L’intervista su ilRestodelCarlino (p.4).
04 11 2013 |Rimini | Aeradria nuovamente in udienza il 21 novembre
Rimini | Aeradria nuovamente in udienza il 21 novembre
Aeradria, nuova udienza fissata per il 21 novembre. Lo ha deciso oggi la sezione fallimentare del tribunale di Rimini presieduta da Rossella Talia (affiancata dal giudice Lionello Rossino e dal relatore Antonietta Ricci). Non si tratta di un sì alla richiesta dei legali della società di gestione dell’aeroporto: trenta giorni per correggere il tiro del piano industriale, dopo la bocciatura del commissario giudiziale Renato Santini. Piuttosto si è di fronte alla presa di coscienza da parte del tribunale della necessità di un nuovo confronto tra le parti dopo quello del 24 ottobre, ritenuto troppo breve da parte del collegio. Di fatto, c’è comunque da registrare che adesso i legali di Aeradria, Giuseppe Lombardi e Federico Dettori, avranno a disposizione più o meno il tempo necessario per lavorare alle controdeduzioni.
Le colonie incompiute. La Murri in commissione
Le colonie incompiute. La Murri in commissione
Le ex colonie, da un certo punto di vista, potrebbero consolarsi del fatto che sono ancora in piedi. Si fossero chiamate Kursaal sarebbero già state rase al suolo nel dopoguerra, così come se si fossero chiamate ex tabacchificio o ex fornace Fabbri.
Si tratta comunque di magra consolazione perché, pur rimanendo in piedi, sono diventate il simbolo di una riviera bloccata, che non riesce ad ingranare la marcia di una riconversione. Sembrava che con l’ex colonia Novarese la maledizione fosse stata esorcizzata: un accordo, un progetto interessante (il polo del benessere con Rimini Terme), il cantiere aperto. E invece siamo agli stracci che volano fra il Comune e Coop Sette. E dire che questo esempio di architettura razionalista nel 1934 fu costruito in appena 120 giorni.
A pochi metri di distanza, direttamente sulla spiaggia, non ha miglior destino l’ex colonia Bolognese, per la quale nemmeno ci sono progetti all’orizzonte. La proprietà era controllata dall’ex Cmv per la quale è stato appena siglato l’accordo per il concordato preventivo.
Nel ventennio tutta la costa, da Cesenatico a Cattolica, ha visto un fiorire di colonie. Facevano parte del welfare di regime (il mare per chi non poteva permetterselo) e servivano ad inquadrare le giovani generazioni. Gli esempi di recupero si contano sulle dita di una mano. Vicino a Novarese e Bolognese, in territorio di Riccione, c’è l’ex colonia Dalmine, da anni diventata un hotel. Ma anche la Perla Verde ha i suoi ruderi al sole, come l’ex colonia Reggiana nella zona del Marano. Si parla di una possibile trasformazione in resort, ma niente di concreto all’orizzonte. Saranno invece abbattute, in quanto prive di vincoli, le ex colonie mater Dei e Bertazzoni: nelle loro aree sono previsti interventi di riqualificazione turistica. Negli anni scorsi, grazie ad una raccolta di firme, si è invece salvata dalla demolizione l’ex colonia Enel progettata dall’architetto Giancarlo de Carlo negli anni Sessanta. Ora nel futuro pare ci sia un hotel a cinque stelle.
A confini nord di Rimini, a Igea Marina, sopravvivono come cattedrali nel deserto numerose colonie. L’allora sindaco Nando Fabbri aveva lanciato un piano colonie che mirava a farne una sorta di centro turistico giovanile. Tutto rimasto sulla carta.
E che ne è dell’altra grande incompiuta di Rimini, l’opera di recupero dell’ex colonia Murri a Bellariva? La telenovela va avanti da più di vent’anni. All’inizio degli anni Novanta la Regione era intervenuta per annullare la concessione che il Comune di Rimini aveva rilasciato alla società Rimini&Rimini, facente capo a Valdadige. Tutto è stato fermo per anni finchè nel 2007 non è stato siglato un accordo di programma che ha rimesso in pista il progetto. L’altro passo decisivo è stata l’approvazione, nel marzo 2011, del piano particolareggiato di iniziativa privata che, oltre a trasformare la colonia in un Entertainment Center, prevede una riorganizzazione di una vasta area fra Bellariva e Marebello, con la sistemazione della viabilità e un sistema di parcheggi e immancabile motore immobiliare.
Da allora niente di nuovo sotto il sole, se non qualcosa che si potrebbe rubricare sotto la categoria “preliminari”. La società Rimini&Rimini ha comunque adempiuto al pagamento del diritto di superficie. Ha richiesto i permessi per le opere di urbanizzazione. La società di tanto in tanto si va viva con l’amministrazione. Risulta che stia istruendo le pratiche per i permessi relativi al project (cioè la ristrutturazione della colonia e i parcheggi) e per la costruzione della quattro palazzine nell’area ex Ceschina. Se ne saprà di più nei prossimi giorni quando la questione tornerà in commissione comunale. Ma non c’è da aspettarsi nessuna improvvisa accelerata. La Valdadige, a cui fa capo Rimini&Rimini, in questo momento di crisi dell’edilizia non se la sta passando proprio bene. Nello scorso mese di settembre la società ha ottenuto dalle banche un piano di ristrutturazione del debito (120 milioni), del quale faceva parte anche l’avvenuta cessione di Aquafan e di Oltremare. Per la ripresa degli investimenti forse si dovrà aspettare ancora.
Di colonia Murri si è poi parlato nei mesi scorsi quando il Comune di Rimini è riuscito a inserirsi nel piano città varato dall’ex ministro Corrado Passera ottenendo un finanziamento di sette milioni e mezzo di euro che andranno a finanziare interventi per oltre nove milioni di euro rivolti alla sistemazione delle fogne e della viabilità. Ma in questo caso si tratta di interventi a lato, che non incidono sul recupero del rudere.
Valerio Lessi
GIORNALAIO 04.11.2013
Aeroporto, si attende il verdetto. Tasse, Indino contro gli aumenti per le discoteche. Siria, il racconto del medico ‘senza frontiere’
Aeroporto. “E’ atteso per oggi, salvo sorprese o nuovi rinvii, il verdetto del tribunale sul concordato di Aeradria. Un responso che era dato in arrivo già la scorsa settimana. Poi, impegni dei giudici da una parte, e le festività dei morti dall'altra, si è arrivati ad oggi. Nell'udienza dello scorso 24 ottobre, convocata dopo il parere negativo al concordato dato dal commissario giudiziale Renato Santini, i nuovi amministratori di Aeradria avevano chiesto una proroga di 30 giorni. Un mese di tempo per poter presentare nuovi dati, nuove azioni, per sgombrare il campo da ogni dubbio da parte dei giudici sulle possibilità di salvezza della società di gestione dell'aeroporto "Federico Fellini" di Rimini”, NuovoQuotidiano (p.3).
Tasse, il presidente di Confcommercio, Gianni Indino, contro gli aumenti per le discoteche. “STANGATE stellari con l’introduzione della nuova Tari, la Tassa sui servizi indivisibili. E’ soprattutto la componente ‘rifiuti’ a far sobbalzare parecchie categorie economiche (e le famiglie numerose, che pagano in proporzione ai componenti il nucleo famigliare). Secondo Confcommercio nazionale, il salasso più pesante colpisce il settore discoteche e night club, con incrementi del 680 per cento l’anno.Un esempio: per un locale di 200 metri quadrati (stando ‘bassi’, le metrature medie, almeno nel Riminese, sono molte volte superiori) se sino a ieri si pagavano 558,90 euro, dal 2014 si sale a 4.373,91 euro”, ilRestodelCarlino (p.9).
Fiamme gialle in Regione. “SPESE pazze in consiglio regionale dell’Emilia Romagna: la prima vittima è il Pd Marco Monari, che si è dimesso da capogruppo. Monari deve rispondere di 30.000 euro spesi in cene in 19 mesi. Caute le reazioni dei consiglieri regionali riminesi. Marco Lombardi, veterano nell’assise petroniana, esponente del Pdl e già presidente di commissione: «Conosco Monari da molti anni. Non penso nel modo più assoluto che abbia commesso niente di illecito, niente al di fuori di quanto consentito da leggi e regolamenti»”, ilCarlino (p.4).
Siria, ilCarlino intervista il medico Stefano Rossini che appena entrato in pensione ha dato la sua disponibilità a Medici senza frontiere, (p.2).
GIORNALAIO 02.11.2013
Lavoro, crolla il numero degli occupati. L'eredità di don Oreste a sei anni dalla scomparsa
Lavoro e occupazione. "“E' andata peggio del previsto". Così Meris Soldati, assessore alle Politiche del Lavoro della Provincia di Rimini, commenta amaramente i dati aggiornati al terzo trimestre dell'anno del Bollettino del Lavoro… All’interno di alberghi e pubblici esercizi infatti i nuovi rapporti lavorativi sono calati del 22,3% rispetto al terzo trimestre 2012, anche se il settore rimane comunque quello dove si concentra il maggior numero di assunzioni, 8.000 in tutto, il 43,4% del totale. Complessivamente nel terzo trimestre le assunzioni, 18.391, calano di oltre 3.300 unità rispetto alle 21.742 del terzo trimestre 2012 (-15,4%). Negativo è anche il saldo delle persone assunte che scendono dalle 18.351 del 2012 alle 15.613 dell’anno in corso (- 14,9%).Guardando invece più in generale ai primi nove mesi dell'anno gli avviamenti diminuiscono sensibilmente, da 90mila nel 2012 a 78.186, (-14%). Segno meno anche per le persone assunte, che passano da 58.644 a 52.885 (- 9,8%)", NuovoQuotidiano (p.3).
A sei anni dalla scomparsa di don Oreste Benzi lo sfruttamento della prostituzione è tornato a dominare sulle strade di Rimini. La lettera denuncia di Stefano Vitali, LaVocediRomagna (p.16). "Sento ancora più forte in questo momento la necessità di una scelta forte, radicale, come quella che tu hai fatto ed esortavi a fare, puntando dritto al cuore e alla vita di ognuno di noi. Senza mediazioni, consapevole che la ribellione alle ingiustizie è una priorità che non può attendere, da quella del barbone sotto casa fino arrivare alla rimozione delle cause, dalla condivisione quotidiana all’impegno sociale, educativo e anche politico. Oggi lo è ancora di più, perché la società non è solo alle prese con l’impoverimento economico dovuto alla crisi, ma anche con una decadenza etica e morale che pervade trasversalmente tutte le classi sociali".
Intanto, procede la causa di beatificazione. "La comunità ha ‘secretato’, per il momento, tutti gli episodi (e sono tanti) delle guarigioni e degli altri presunti miracoli, che andranno sottoposti al giudizio della Congregazione delle cause dei santi. Sono soprattutto casi di persone - nessuna è riminese, a quanto pare - che soffrivano di patologie croniche o di malattie molto gravi, e che rivolgendosi in preghiera a don Oreste sono misteriosamente guarite. Di episodi come questi, da quando il sacerdote dalla tonaca lisa è morto esattamente sei anni fa (il 2 novembre 2007), se ne contano a decine. Ma ci sono anche guarigioni che hanno del miracoloso compiute da don Oreste quand’era ancora in vita. E’ il caso, ad esempio, di uno dei suoi storici aiutanti, don Elio Piccari. Oggi don Elio è uno dei più fedeli custodi della memoria di Benzi", ilRestodelCarlino (p.7).
31 10 2013 | Rimini | Colonia Novarese, Pdl all'attacco
Rimini | Colonia Novarese, Pdl all'attacco
Novarese, il Pdl punta il dito contro la vecchia amministrazione e incoraggia l'attuale giunta a risolvere il contratto con Coopsette. "Imputo - dice Giuliana Moretti - alla vecchia giunta una leggerezza nella stesura del contratto che prevedeva un primo e un secondo step. Per il primo step è stata prevista una penale in caso di non rispetto dei patti, che sono stati considerati rispettati. Ma per il secondo step non è stata prevista alcuna penale. Perché? In questo si potrebbe leggere un atteggiamento troppo ben disposto verso la Coopsette dal momento che si tratta di una cooperativa amica dell'amministrazione". L'unica strada secondo Moretti è quella di rivalersi sull'impresa. "Se non si rifacesse sulla Coop sette, farebbe un grave danno alla città e alla zona sud che chissà quanto dovrà aspettare per vedere la colonia realizzata e l'area welness funzionante".
Ancora più duro il compagno di banco Gennaro Mauro. "La leggerezza con la quale l’ex sindaco Ravaioli e l’ex assessore Melucci hanno sottoscritto la convenzione con la Coopsette che vanta l’eredità della cooperazione reggiana di ispirazione socialista dello scorso secolo, è ormai sotto gli occhi di tutti. Se oggi siamo a discutere se la cooperativa ha rispettato o meno agli obblighi contrattuali, nella misura da spingere l’amministrazione comunale di avvalersi di un team di legali per vederci chiaro, probabilmente nel 2005 Ravaioli e Melucci parlavano un linguaggio e i vertici di Coopsette capivano un’altro, e poi tutti insieme sottoscrivevano un contratto che non certo era un esempio di chiarezza in quanto lasciava spazio a diverse interpretazioni. Non sto scherzando, è andata proprio così: tra ex compagni non si sono capiti. Gli amministratori comunali credevano di aver stipulato un contratto che in otto anni ci avrebbe portato alla realizzazione di un “polo del benessere e centro termale” che potesse sensibilmente incrementare l’offerta turistica nell’ambito della parte sud della città. Mentre i vertici di Coopsette pensavano di essere vincolati solo a realizzare investimenti per poco più di nove milioni come indicato sul contratto, importo erroneamente sottostimato".
Anche l'attuale amministrazione ha le sue responsabilità. "Gnassi sollecitato anche dagli interventi degli esponenti del Popolo della Libertà avrebbe dovuto da tempo rapportarsi con i vertici di Coopsette, ma non l’ha fatto".