tortora-scuroRimini | Rifiuti, raccolta separata cresce di 0,81 punti

 

Nel 2012 è cresciuta di 0,81 punti percentuali la quantità di rifiuti raccolta separatamente in provincia di Rimini, per una quantità pari al 58,72%. Il dato è stato fornito oggi in fiera nel corso della manifestazione Ecomondo. Dalla Provincia segnalano anche la consistente diminuzione del totale di rifiuto urbano prodotto, passato dalle 265.927 tonnellate del 2011 alle 257.414 del 2012.
“La contrazione del 3,20% (-5,73% nel biennio 2010-2012) è dovuta anche al protrarsi di una crisi oramai non più definibile “congiunturale” che ha inciso sui consumi e di conseguenza sui rifiuti. Su questo aspetto la Provincia di Rimini ha inoltre contribuito con politiche di contenimento della produzione di rifiuti poste, attraverso iniziative locali di comunicazione e sensibilizzazione, partecipando anche a sperimentazioni europee su progetti finalizzati alla individuazione, creazione e scambio di buone pratiche finalizzate alla riduzione del rifiuto ed alla implementazione del recupero e del riuso. Tutto ciò ha consentito di avviare a smaltimento quasi il 20% di rifiuto in meno negli ultimi due anni, precisamente 26.550 tonnellate”, spiegano dalla Provincia.
Cala la produzione di rifiuto pro capite che passa da 807,69 chili del 2011 a 775,18 chili del 2012 (che tenuto conto delle presenze turistiche risulterebbe pari a 684,85 chili). Per quanto riguarda la raccolta in ambito comunale ottimi risultati sono stati ottenuti dai 7 comuni dell’Alta Valmarecchia, che stanno avvicinando la loro percentuale di raccolta differenziata alla media provinciale.

tortora-chiaroRimini | Maxi canoni pertinenziali verso la proroga

 

Ci sta lavorando il Senato su iniziativa del deputato Emma Petitti, si tratta di un emendamento alla legge di stabilità che intende sospendere i pagamenti fino al 15 giugno 2014 per i canoni pertinenziali.
"La proroga che avevamo fatto inserire nella legge di conversione del decreto Fare - spiega Petitti - è scaduta da quasi due mesi e la situazione dei pertinenziali costituisce un'emergenza, anche dal punto di vista dei tempi: va risolta strutturalmente nel quadro delle soluzione generale, ma ha bisogno di una immediata riposta al precipitare delle scadenze che gravano ormai da tempo sulle imprese interessate. L'emendamento ci consentirà di affrontare l'emergenza dei pertinenziali attraverso la Legge di stabilità, attualmente all'esame delle commissioni in Senato e attesa quindi alla Camera, dove continueremo a presidiare la questione".
In pratica nelle more dell'approvazione della specifica normativa che stabilisca gli importi dei canoni da applicare alle concessioni pertinenziali (che hanno subito in alcuni casi incrementi superiori al 300%), i pagamenti verranno sospesi fino al 15 giugno 2014, anche nel caso in cui gli importi dovuti siano stati iscritti al ruolo esattoriale e siano state emesse cartelle di pagamento. Il testo prevede inoltre la sospensione, fino alla stessa data, dei provvedimenti amministrativi relativi alla sospensione, revoca o decadenza delle concessioni demaniali marittime derivanti dal mancato versamento del canone dopo la sua rideterminazione.

Nella foto, tavole Mnemosyne di Aby Warburg

mattoneRimini | Fondazione, il tempio visto dagli studiosi stranieri Burckhardt e Warburg

 

Il secondo appuntamento del ciclo “Il Tempio Malatestiano oltre l’Italia. Scritti Forestieri tra Ottocento e Novecento”, previsto per domani, venerdì 8 novembre 2013, dalle ore 18 all’interno del Tempio Malatestiano, si focalizzerà su cosa ha evidenziato il pensiero di due grandi storici come Burckhardt e Warburg del monumento riminese.
Ad aprire l’incontro sarà il professor Andrea Pinotti dell’Università degli Studi di Milano con una relazione su «A Rimini ci deve essere di più». Il Rinascimento di Jacob Burckhardt”. Seguirà l’intervento del professor Marco Bertozzi dell’Università degli Studi di Ferrara sul tema “Aby Warburg a Rimini: una “discesa” nel Tempio di Alberti e Sigismondo”.



Giovedì, 07 Novembre 2013 10:25

GIORNALAIO 07.11 2013

giornalaioPromozione, Rimini spendacciona. Fogne, i soldi del ministro nel 2014. Commercio in centro, occupazione cinese. Aeradria, vecchio cda sotto torchio

 

Turismo e spese pazze. “ALTRO CHE spending review. In materia di spese di rappresentanza nessuno batte Rimini in Romagna. Per la promozione dell’immagine e dell’attività il Comune nel 2011 ha speso infatti 59.387,06 euro. Non si tratta in assoluto di una cifra astronomica, ma se paragonata a quella di enti affini la differenza è abissale. Cesena e Forlì hanno investito poco più di 3mila a testa, Cesenatico 20mila e spiccioli, Ravenna 12.800. I 18 Comuni della provincia ravennate hanno speso in totale meno di Rimini. In totale i 27 comuni riminesi hanno speso oltre 105mila euro, stessa cifra di quanto speso dalle province di Forlì-Cesena e Ravenna messe insieme. Valicando i confini romagnoli, Bologna ha speso appena 2.081 euro, mentre in regione solo il Comune di Parma è riuscito a fare meglio, o peggio, con una spesa di oltre 121mila euro”, ilRestodelCarlino (p.2).

 
Fogne, “Orlando ha assicurato ieri che gli investimenti nazionali del 2014 destinati alla depurazione partiranno da Rimini. "Ci sono nuove risorse nella legge di stabilità - ha detto - e Rimini è una delle priorità". A livello nazionale, ha spiegato il ministro visitando lo stand "EcoRimini, una città sostenibile" insieme al sindaco Gnassi, le risorse disponibili ammontano a 300 milioni in 3 anni. A breve, fa sapere Palazzo Garampi in una nota , ci sarà un nuovo incontro tra Amministrazione Comunale e Ministero per capire quale percorso intraprendere e più precisamente quale stralcio funzionale del piano finanziare”, NuovoQuotidiano (p.7).


I cinesi sono sempre più organici nel tessuto commerciale della città e apriranno un nuovo negozio in centro al posto della ex cartoleria Moderna. “"Ormai non siamo più di fronte ad un fenomeno emergente, siamo in piena integrazione - fa notare Mirco Pari (Confersecenti), ricordando che in quel di Prato lo stesso vice presidente della Cna ha origini orientali. Il tema semmai resta quello delle norme. Ma per fortuna anche su questo c’è un’attenzione crescente", continua il segretario generale della Confesercenti. "Il vero problema, in particolare per quanto riguarda il centro storico, continua ad essere quello degli affitti. Troppo alti, troppo pesanti per le gestioni. Sovrastimati per l’andazzo dell’economia. Ecco perché i riminesi, gli italiani in generale, non se li possono permettere. Ma come i commercianti hanno ridotto i loro margini di guadagno, è necessario che anche i proprietari di immobili riducano le loro pretese. D’altronde siamo ancora pienamente dentro la crisi. E se non c’è lavoro, non c’è ricchezza, non riprendono nemmeno i consumi. Tra l’altro come se non bastasse sul fronte della tassazione si stanno prospettando aumenti preoccupanti... Eppure c’è chi piuttosto che abbassare le richieste preferisce tenere il negozio sfitto"”, LaVocediRomagna (p.13).


Nonna a processo per troppa fede. “In tribunale, il 20 novembre sarà celebrato un processo che sa molto di anni 50’, di crocifissi e preghiere. Alla sbarra, infatti, davanti al pm Celli e al giudice Berardi, comparirà una signora, molto nota negli ambienti della Chiesa riminese, imputata per stalking. La donna, R.M., una riminese 68enne, bidella in pensione, ha messo al centro della sua vita la fede verso Gesù. Al punto, che questa sua estrema religiosità l’ha portata a violare la legge. Almeno secondo l’accusa formulata dal magistrato, a seguito di un esposto presentato dalla compagna del figlio: M.M., una 28enne di Rimini, che, nel 2010, denunciò la “suocera” per molestie religiose. Già, proprio così. La giovane, in sostanza, accusò la madre del convivente di spaventare il figlioletto di 4 anni (era l’età del piccolo all’epoca dei fatti) attraverso la continua visione di immagini con Gesù in croce”, NQ (p.4).


Aeradria, domani il pm inizierà ad interrogare il vecchio cda. “I nove componenti sfileranno, uno per uno, davanti al sostituto procuratore affiancati dai loro avvocati. Si tratta infatti di interrogatori a tutti gli effetti. Nel corso delle scorse settimane, l’ex Cda era già stato sentito dalla Guardia di Finanza per una prima audizione, ora il pm metterà nero su bianco le risposte. All’interrogatorio sono chiamati il presidente Massimo Masini (difeso dall’avvocato Mirtaritonna), i vicepresidenti Mario Formica (difeso dall’avvocato Nanni), Massimo Vannucci (difeso dall’avvocato Alessandro Catrani), e i componenti del Cda: Sabrina Zanetti, Elisabetta Lazzari ed Enzo Fabbri (per gli enti locali), Andrea Magnani (per la Cciaa), Giovanni Conti (per la Repubblica di San Marino) e Roberta Merlini (per la Regione Emilia Romagna). Intanto Assaeroporti ha diffuso i dati di settembre. Per il Fellini un altro durissimo colpo. I passeggeri sono stati 67.561 pari al -23,6% rispetto allo stesso mese dello scorso anno”, LaVoce (p.17).


Tassa sui rifiuti, prosegue la protesta delle discoteche. “"Noi restituiamo le licenze e andiamo a fare gli abusivi. Adesso basta, così chiudiamo". E' un grido d'allarme quello che arriva da Gianni Indino, che guida il Silb di Rimini, il sindacato delle discoteche romagnole, simbolo del divertimento della notte in Italia. Sul tema, Indino è stato invitato a rappresentare il settore alla trasmissione de La7 “Piazza Pulita” lunedì prossimo. Proprio tra lunedì e martedì prossimo a Roma si terrà il Consiglio nazionale di Confcommercio che deciderà tempi e modi delle iniziative di protesta”, NQ (p.5).


Ponte di via Coletti. “Il vero problema sarà quando si procederà alla demolizione del ponte (le cui condizioni appaiono assai critiche anche a vista d'occhio) per poi realizzare la nuova struttura tipo "bailey", ovvero un ponte militare. Per alcuni mesi, infatti, sarà impossibile oltrepassare il fiume e occorrerà spostarsi su percorsi alternativi… "Nel momento della chiusura del ponte interventi saranno indispensabili" conviene l'assessore Biagini. Si pensa ad esempio a rendere più scorrevole la circolazione sull'asse via Matteotti/via XXIII Settembre con la realizzazione di due rotatorie al posto degli attuali semafori agli incroci con via Bissolati e via Zavagli. "Ci sarà prima una fase di sperimentazione a semafori spenti, comunque abbiamo due mesi e mezzo di tempo per le valutazioni" spiega l'assessore. Intanto, gli uffici sono alle prese proprio in questi giorni con un problema non di poco conto: nessuna delle proposte arrivate (3/4) per la realizzazione del ponte "bailey" è risultata adeguata. Si sta predisponendo un nuovo avviso per la manifestazione di interesse”, NQ (p.3).


Ceis in bolletta, per il personale stipendi bloccati al 2009. La denuncia dal consigliere comunale del Pdl Giuliana Moretti. “Ma gli stipendi sono davvero bloccati ai livelli di quattro anni fa? L’abbiamo domandato al direttore del Ceis Giovanni Sapucci, che ce ne ha dato conferma: "E’ così - ci dice al telefono il professore -, sono in atto trattative col sindacato per risolvere il problema. Di fatto il Cda è stato costretto a sospendere l’aggiornamento contrattuale perché questo avrebbe messo in discussione la sopravvivenza dell’ente. Naturalmente in questo contesto gli amministratori hanno adottato contromisure, come il tentativo di diminuire altre spese, perché è fondamentale per noi rispettare il contratto. Il Ceis ha subìto fortemente la crisi economica, le rette le abbiamo adeguate ma in misura insufficiente rispetto ai costi"”, LaVoce (p.15).


Università, LaVoce intervista Antonello Sorcu (p.14).

tortora-chiaroRimini | Licenziamenti alla Maggioli, salta l’accordo sul contratto solidarietà

 

Crisi Maggioli, non c’è l’accordo sui contratti di solidarietà in merito ai 31 licenziamenti avviati in ottobre dall’azienda. Delusi i sindacati che l’accordo l'avevano proposto e ci contavano parecchio. “L'apprezzata apertura che avevano portato a proseguire il confronto sulle richieste sindacali si è arenata di fronte alla rigida posizione dell'azienda di volere si approfondire le modalità per l'utilizzo dei contratti di solidarietà ma con il vincolo che questi dovevano vedere collocati 21 lavoratori con una riduzione dell'orario di lavoro del 90%”, sottolineano in coro Cgil, Cisl e Uil.

 
Spiegano nel dettaglio i sindacati che l’azienda “ha dichiarato di voler realizzare una solidarietà con una percentuale di non lavoro del 90% per 21 dipendenti (10 a Napoli, 8 a Santarcangelo, 2 a Milano e 1 a Bologna) prevedendo per gli altri 77 lavoratori del settore editoria un percentuale variabile dal 5 al 15%”. Cgil, Cisl e Uil hanno di contro ribadito come fosse “non corretto scaricare in modo così massiccio il costo dell’operazione solo su alcuni e “individuati” lavoratori” e hanno “proposto all’azienda di rivedere la propria posizione e pensare ad un contratto di solidarietà che veda come percentuale massima applicabile il 50% della riduzione dell’orario lavorativo”.


E, in definitiva, “di fronte a posizioni così inconciliabili non è rimasto altro che definire il verbale di mancato accordo, così come definisce la procedura sui licenziamenti collettivi e rimandare il tutto alla convocazione presso il ministero”. Ovviamente le organizzazioni sindacali hanno immediatamente convocato l'assemblea che si terrà venerdì 8 novembre alle 16,30 presso lo stabilimento della Maggioli di Santarcangelo.

rossoRimini | Scuola, il Ceis non paga gli aumenti contrattuali. Moretti (Pdl) interroga

 

La crisi economica colpisce il Centro educativo italo-svizzero (Ceis). Sembra infatti che dal 2009 nella scuola privata di Rimini a “insegnanti, educatori, personale ausiliario ed amministrativo (a cui è stato applicato il CCNL Aninsei specifico per il personale della scuola non statale) non vengano pagati gli aumenti contrattuali”, denuncia il consigliere comunale del Pdl Giuliana Moretti, “sollecitata ad intervenire a seguito di alcune lamentele”.
In pratica, la scuola sarebbe teatro di “una grossa difficoltà di relazione tra il personale (docente e non docente) ed il cda”, consistente nel fatto che “a tutt'oggi le retribuzioni del personale dipendente sono ferme al tabellare del 2006/2009. Trapela, e non è la prima volta nel corso degli anni, anche un utilizzo improprio del personale che non sempre pare sia in possesso dei titolo adatto a ricoprire il ruolo per il quale viene assunto, non rispettando i diritti acquisiti del personale assunto a tempo determinato”, sottolinea anche Moretti.
Il Ceis, ricorda il consigliere pidiellino, ha “vinto l'appalto per la gestione dei bimbi in situazione di handicap nei servizi educativi gestiti dall'Asp Valloni per un importo pari a 900 mila euro, introitando nuove risorse economiche e nel corso degli anni ha ricevuto particolari aiuti economici da parte dell'amministrazione comunale”.
Tutto ciò sarà oggetto di un’interrogazione che Giuliana Moretti presenterà domani in consiglio comunale al sindaco che “dovrebbe esercitare il suo ruolo di garante e controllore su un importante opera educativa della città verificando che siano rispettate tutte le condizioni per l'esercizio del servizio educativo-scolastico, tutelando l'utenza debole, senza dimenticare che il Ceis continua a vivere grazie anche al grande impegno di tutti i lavoratori di quella struttura”.

tortora-scuroRimini | Il piano strategico esportato in Valmarecchia

 

Il piano strategico viene esportato in Valmarecchia con un ‘contratto’ sottoscritto oggi nell’ambito della fiera Ecomondo a Rimini dagli undici Comuni della Valmarecchia con il Comune di Rimini, la Provincia di Rimini, la Regione Emilia-Romagna e l’Associazione Forum Rimini Venture.
“Oggetto dell’intesa - spiegano dalla Provincia - è, in primo luogo, l’elaborazione di un Piano Strategico di Vallata che verrà sviluppato utilizzando la metodologia già sperimentata con successo nel capoluogo, dove il Piano strategico è attualmente in fase di attuazione”. Ci sarà quindi prima una fase di ascolto dei territori da raccogliere in un documento di sintesi entro l’autunno 2014.


L’intesa parte dalla “consapevolezza che il fiume Marecchia rappresenta concordemente l’elemento cardine dell’identità, della cultura e del paesaggio della vallata”. E’ per questo che è stato stipulato oggi anche il Contratto di fiume, “un metodo di lavoro per decidere in modo integrato e condiviso le azioni utili per un bacino fluviale e per rendere sinergici i diversi strumenti di azione-pianificazione e programmazione intersettoriali”. Si tratta di un’esperienza pilota che ha l’obiettivo “di dar vita ad un processo di coesione territoriale che si ritiene determinante soprattutto per costruire una visione condivisa su cui realizzare programmi e progetti di sviluppo anche in riferimento alla nuova stagione dei fondi comunitari 2014-20” e che arriva in concomitanza con “la redazione in corso del Piano Strutturale Comunale associato dell’alta Valmarecchia, nonché quella prossima del PSC di Poggio Berni e Torriana (“Poggio Torriana”)”.

tortora-chiaroRimini | Alberghi, in legge di stabilità un emendamento per favorirne l’acquisto da parte dei gestori

 

Alberghi, in Parlamento si sta esaminando un emendamento alla legge di stabilità per favorirne l’acquisto da parte dei gestori. L'emendamento introduce la concessione di mutui agevolati per gli acquirenti, di durata fino a venticinque anni, con abbattimento del tasso di interesse. E' inoltre prevista la defiscalizzazione delle attività relative alla vendita e all’acquisto degli immobili alberghieri. La notizia arriva dal deputato del Pd Emma Petitti che lo ha firmato.
"L'iniziativa - spiega Petitti - è il presupposto per incrementare la qualità dell'offerta alberghiera, per favorire la riqualificazione e per contrastare le infiltrazioni della criminalità nel settore turistico”. L'emendamento prevede per chi gestisce alberghi da almeno 5 anni, o per gestori, singoli o associati, che intendono acquistare immobili alberghieri confinanti allo scopo di gestire congiuntamente le strutture o di realizzare servizi gestionali in comune.

3bChiesa e modernità. Un incontro del Centro Paolo VI

È toccato a qualcuno del pubblico, un personaggio noto, l’avvocato Maurizio Ghinelli, dare voce a un pensiero che certamente ha un’area di seguaci nelle élites intellettuali sia laiche che cattoliche. E cosa ha detto l’avvocato Ghinelli nell’incontro dedicato dal centro culturale Paolo VI di Rimini alla lettera di papa Francesco a Eugenio Scalfari? Ha detto che lui è felice di quel dialogo perché dopo le aperture del Vaticano II la Chiesa ha avuto paura della modernità, è stata incapace di dialogare con i laici, si è scelta i cosiddetti atei devoti per fare le battaglie sui valori non negoziabili. Con Francesco e Scalfari si torna invece al vero dialogo, quello per ricercare la verità che nessuno ha già in tasca. Ma la Chiesa, tutta la Chiesa saprà mettersi sulla strada del papa?
La domanda di Ghinelli, viste anche le premesse, non è stata raccolta dai relatori, che erano il professor Dalmazio Rossi, docente di filosofia in un liceo di Rimini, e Marco Tibaldi, docente di teologia fondamentale a Bologna. È stato un peccato, perché i giudizi di Ghinelli fanno parte di un “non detto” abbastanza diffuso e un po’ di chiarezza non avrebbe guastato. Tuttavia Tibaldi, rispondendo ad un’altra domanda, ha poi preso in qualche modo posizione sulle questioni sollevate da Ghinelli. Se si abbandona la stagione della difesa autoritaria della verità, non significa che la verità sia relativa o che non esista affatto. Al contrario. Solo in Cristo scopriamo chi è veramente l’uomo (“Dio si è svelato, ciò che resta misterioso è solo perché si sia svelato così bene”), Gesù è certamente risorto e, anche se ci precede in Galilea, è laddove non ce lo immagineremmo mai. Se può essere più facile accettare Gesù, la stessa accoglienza va riservata alla Chiesa, “perché c’è perfezione anche nella Chiesa, quando la Chiesa celebra l’Eucaristia compie un atto di perfezione totale”.
Nell’intervento introduttivo, Tibaldi, facendo riferimento alla sua precedente esperienza di educatore, ha fornito la sua interpretazione del dialogo Papa-Scalfari. Come si reagisce a un mondo, quello della postmodernità, dove non esistono fondamenti condivisi, dove tutte le opzioni sono allo stesso livello? Si può far finta di niente, ci si può opporre, essere contro. O si sceglie la via del dialogo, tipica di Francesco, (ma anche di Benedetto, ha osservato in un inciso). Il papa affronta la stessa difficoltà che un educatore prova di fronte alla diversità dell’altro. La domanda è: come si fa a digerire la rabbia per la diversità dell’altro? Un modo davvero originale, esistenziale, per porre l’annosa questione della modernità e della post-modernità. Francesco risponde con il concetto, che è analogico, delle periferie esistenziali. È in queste periferie esistenziali che ci precede il Risorto, è lì che dobbiamo andare ad incontrarlo. Quindi so dove è la verità, ma la trovo insieme all’altro. Questa, secondo Tibaldi, è la novità metodologica di Francesco. C’è un “di più” di Vangelo, non va ridotta ad una questione accademica.
L’altro relatore della serata ha insistito molto sul concetto introdotto da Francesco della verità come relazione, presentata come idea equidistante dai concetti di verità assoluta e di verità relativa. Non siamo filosofi o teologici, ma ci sembra che Francesco volesse dire qualcosa di diverso e di più interessante.
Valerio Lessi

Mercoledì, 06 Novembre 2013 10:22

GIORNALAIO 06.11.2013

giornalaioEconomia, Confindustria chiede una smossa per il piano strategico. Spese pazze in Regione anche per Piva e Lombardi. Fogne, Orlando promette fondi

 

Paolo Maggioli, ospite del forum de LaVocediRomagna (pp.14-15). Il presidente di Confindustria Rimini parla di aeroporto e piano strategico, ma anche di crisi, imprenditoria e uomo. “Come sono i rapporti di Confindustria con l’amministrazione locale e con i referenti politici di zona? "I rapporti in generale sono buoni, a prescindere che si tratti di esponenti della politica nazionale o locale. La necessità che si avverte, però, è quella di accelerare le decisioni. Nell’ambito privato, per contrastare situazioni difficili come quella attuale rimanendo sul mercato, le scelte vanno adottate in tempi brevi. Lo stesso bisogna fare nelle Pubbliche Amministrazioni. Se fino a qualche anno fa i tempi d’azione potevano essere dilatati, oggi non è più così. In certi casi, nel mondo dell’imprenditoria occorre stravolgere le abitudini, per rimettersi in carreggiata. E’ auspicabile che il settore pubblico faccia altrettanto. La burocrazia va battuta attraverso un’azione compatta delle istituzioni. Nello specifico, Rimini ha bisogno di un Piano Strategico che parta immediatamente, perché solo l’attuazione delle grandi idee può dare nuova linfa vitale al territorio". A proposito del Piano Strategico, uno degli argomenti di maggiore tensione fra il ceto produttivo riminese e gli amministratori comunali, negli ultimi anni è stato quello urbanistico-edilizio. A suo parere il Comune con il Masterplan, e al contempo con il Psc che si trova un po’ bloccato, perché adottato ma non ancora definitivamente approvato, è sulla strada giusta? "Al di là delle migliorie che si possono apportare al progetto, bisogna partire. In un momento come quello presente, il fatto di avere strumenti normativi che si incastrano e intralciano tra loro rallenta notevolmente la ripresa economica del territorio. Ritengo che vada un po’ sfatato il mito per cui l’edilizia vuole dire ‘arricchimento immediato’ e basta. Se un settore trainante come questo va male (e mai prima d’ora è andato così male), resta conseguentemente danneggiata tutta la filiera ad esso collegata. Partendo dal concetto di ‘protezione ambientale’, che è un aspetto fondamentale, sono convinto che si debba pensare all’edilizia come a un’opportunità per rendere la città migliore anche da un punto di vista estetico. Ma come è possibile inaugurare nuovi progetti che guardino a tutto ciò, se prima non vi è l’approvazione di un valido Psc?"”.

 
Aeradria, gli scenari in attesa dell’udienza del 21 novembre, NuovoQuotidiano (p.4). “Se il collegio dei giudici (presidente Rossella Talia, relatore Maria Antonietta Ricci, giudice Rosario Lionello Rossino) dovesse optare per il fallimento di Aeradria allora, improvvisa, arriverà la spinta, l’accelerazione decisiva alle indagini. E l’accusa diventerebbe ancora più roboante rispetto a quella di falso in bilancio e accesso fraudolento al credito, finora formulata dagli inquirenti. Questo perché al fallimento si potrebbe aggiungere e configurare il reato di bancarotta. Tutto a quel punto assumerebbe un aspetto più grave, pesante: non dimentichiamo che la bancarotta viene punita dal codice penale con una pena che può arrivare fino a dieci anni di carcere”.


Spese pazze in Regione anche per i riminesi. “Partiamo da Marco Lombardi, consigliere del Pdl e presidente della commissione Bilancio. Lombardi l’anno scorso ha messo sotto contratto il suo successore come coordinatore provinciale del partito. A Fabrizio Miserocchi infatti è stato dato un incarico co.co.co. di quattro mesi retribuito con 5mila euro. «Miserocchi è laureato in economia—si difese Lombardi un anno fa quando venne alla luce il caso — Gli ho assegnato l’incarico perché lo ritengo qualificato. Era un contratto di quattro mesi, non certo una consulenza da 50mila euro ». Ma il consigliere regionale del Pdl in questi anni non ha dimenticato neppure il responsabile organizzativo del partito, Alberto Pietrelli, che l’anno scorso è stato retribuito con 12mila euro per una generica «attività di supporto alla segreteria particolare del Presidente della commissione assembleare»… NON È stato da meno il consigliere del Pd, Roberto Piva, che nella scorsa legislatura ricopriva l’incarico di presidente della commissione Sanità. In quegli anni Piva ha ‘elargito’ incarichi a numerosi esponenti del partito riminese. Da Marcella Bondoni a Roberto Maldini passando per Giovanna Zoffoli a cui Piva affidò il settore ‘Anziani attivi’. L’allora presidente del Quartiere 4, quello in cui risiede Piva, spiegò che l’incarico da 4.728 euro le fu assegnato per le sue «esperienze importanti di vita vissuta». Decisamente più generoso l’incarico per Sara Grandi. Il suo non è certo un nome di spicco all’interno del Pd. Ma Grandi in quegli anni era fidanzata di Lucio Berardi, ex vicesindaco di Riccione e attuale presidente del Palas. Nel 2009 ricevette un incarico da 8.927 euro a cui se ne aggiunse un altro da 5.700 l’anno successivo. Piva aveva assegnato un incarico anche a Giuseppina Tura, ai tempi consigliere comunale a Cattolica, per 2.240 euro”, ilRestodelCarlino (p.5).


Delfinari ancora sotto accusa, anche quelli di Rimini e Riccione. “Lav e Marevivo hanno messo a punto un dettagliato dossier, presentato ieri, sulla vita dei delfini nei delfinari europei. Un'analisi impietosa che accompagna la richiesta, fatta alla Commissione dell'Unione Europea, di avviare una procedura di infrazione contro l'Italia. L'accusa è di "grevi inadempienze" rispetto alle regole dettate dall'Europa. Quella, in particolare, che obbliga a svolgere attività di ricerca e informazione per il pubblico sulla vita dei delfini, oltre ad attività "che possono generare benefici per la conservazione della specie". Il verdetto non dà adito ad interpretazioni. "Tutti i delfinari esaminati, inclusi quelli Italiani - Delfinario di Rimini (i cui delfini sono stati recentemente sottoposti a sequestro preventivo, mentre il Ministero dell’Ambiente ha negato la licenza alla struttura), Oltremare di Riccione, Zoomarine Roma, Fasanolandia, Gardaland (che però ha successivamente chiuso il delfinario) - danno uno scarso contributo alla conservazione della diversità biologica". Le due associazioni parlano di "Decessi prematuri e basso successo riproduttivo"”, NQ (p.7).

 
Fogne, ieri il ministro Andrea Orlando ne ha nuovamente parlato a Rimini, ilCarlino (p.9). “IL PIANO prevede, complessivamente, 90 milioni di euro di investimenti dal 2014 al 2016, per tutta l’Italia. «Ma il progetto per la sistemazione per le fogne presentato da Rimini ha una valenza d’interesse nazionale, sia per gli aspetti ambientali che per il suo impatto sul turismo», spiega Orlando, che ieri sera ha partecipato alla cena di autofinanziamento del comitato riminese a sostegno di Cuperlo. Di quei 90 milioni, insomma, una parte cospicua (nel Pd riminese si ipotizza almeno 5-6 milioni) dovrebbe essere dirottata proprio sul piano fogne. Ma Orlando assicura che i soldi messi a disposizione dal governo con la legge di stabilità non saranno gli unici”.

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