tortora-scuroRimini | Maltempo, tartarughe spiaggiate 

 

Le mareggiate di ieri hanno portato sulle spiagge del litorale riminese i resti di 26 tartarughe caretta caretta (in particolare 8 a Rimini, 10 a Riccione, 3 a Misano, 3 a Bellaria, 1 a Cattolica, 1 a Gabicce). Da ore impegnata nei rilievi, è intervenuta la Fondazione Cetacea spiegando che le tartarughe non sono in realtà morte a seguito della mareggiata, bensì a causa di una anomalia in atto da tempo e che nell’ultimo mese e mezzo ha portato a spiaggiare oltre un centinaio di animali solo contando i casi della riviera.

tortora-chiaroRimini | Maltempo, la Provincia vuole lo stato di calamità

 

Ingenti i danni procurati dal nubifragio di ieri in provincia di Rimini, tanto da far pensare l’ente di corso d’Augusto di chiedere alla Regione di muoversi per l’istanza di stato di calamità, non appena sarà completata la conta dei danni.
Sin da ieri si è capito che l’elemento di criticità sarebbero stati i fiumi e, infatti, ieri sera il Marecchia si è fermato a 4,41 metri, pochi centimetri sotto il valore limite di 4,5 che avrebbe comportato la chiusura del ponte sulla statale all’altezza dello stadio del baseball.
Non solo rami stralciati, ma addirittura interi alberi si sono abbattuti sulle strade e in diversi casi il vento ha fiaccato anche i pali dei cartelli stradali, rendendo molto pericolosa la circolazione, ripristinata in sicurezza solo grazie all’intervento di protezione civile e vigili del fuoco. Restano comunque chiuse le provinciali 84bis “Valpiano-Miratoio” e 64 “Pieggia” (che dovrebbe essere riaperta in giornata).
Lungo la costa non si sono verificati problemi rilevanti, se non a Bellaria-Igea Marina e Riccione soprattutto nelle aree dei porti canali con danni alle strutture portuali e alle imbarcazioni, rottura di ormeggi.
In città, sul ponte di via Coletti, chiuso nella nottata, il transito è ripartito alle 6,45, dopo un’intera notte di monitoraggio del Marecchia da parte degli agenti della municipale.
Per gli edifici comunali, uffici ma soprattutto scuole, continua l’attività di verifiche strutturali a seguito della forte intensità di vento e piogge. Particolare attenzione si sono guadagnati la scuola d’infanzia Il Glicine, di cui sono già stati prosciugati i seminterrati, e l’ala nord del cimitero.

Martedì, 12 Novembre 2013 11:07

GIORNALAIO12.11.2013

giornalaioAeradria, Carim e Asset chiedono aiuto alle altre banche. Lotta all’abusivismo commerciale e tassa di soggiorno. Asl unica, le richieste del Pdl 

 

Aeradria, Carim e Asset cercano i 3 milioni per il concordato. “Ma la strategia messa in campo ora dalle due banche e dai vertici della società di gestione dell’aeroporto è quella di coinvolgere tutti gli istituti di credito del Riminese. Presentarsi di fronte ai giudici all’udienza decisiva del 21 novembre, quando il tribunale dovrà decidere se accogliere o no il concordato, con il sostegno di tutte le banche riminesi avrebbe tutto un altro peso, anche politico. DA QUI il tentativo di avere ora i finanziamenti dai vari istituti di credito presenti in provincia, anche da quelli che non hanno lavorato mai con Aeradria in questi anni e non vantano crediti. A parole, ieri pomeriggio, nessuno si è tirato indietro di fronte alla proposta illustrata da Carim, Asset e dai vertici di Aeradria, anche se non tutte le banche erano presenti (anche per colpa del maltempo)”, ilRestodelCarlino (p.9).

 
Confcommercio contro l’illegalità e l’abusivismo dà i suoi dati. “Sconfortante - ha detto Indino - vedere come nei primi nove mesi del 2013, rispetto all’intero 2012, i sequestri amministrativi siano scesi da 341 a 205, i sequestri penali da 59 a 42 e le merci sequestrate siano passate da 22.680 pezzi a 18.130 pezzi. Vero, stiamo confrontando 9 mesi con un intero anno, tuttavia considerando che i mesi caldi sono comunque parte dell’indagine e che il fenomeno è in costante aumento, i dati fanno riflettere”, LaVocediRomagna (p.14). La soluzione potrebbe essere quella della devoluzione della tassa di soggiorno alle forze dell’ordine affinché pongano fine a questa piaga. “l'ha lanciata direttamente all'assessore comunale al Bilancio Gian Luca Brasini, presente al dibattito. “Si tratta complessivamente di 5-6 milioni di euro -spiega - non pochi soldi quindi, una porzione dei quali potrebbero essere investiti proprio nella formazione e nell'equipaggiamento dei nostri corpi di polizia, troppo spesso –ma certo non per colpa loro – non adeguatamente preparati, per fronteggiare le centinaia di venditori abusivi che ogni estate, e quest'anno ancora di più del passato, prendono d'assalto Rimini. Secondo noi potrebbe essere una strada percorribile. Perché l'amministrazione non ci pensa?””, NuovoQuotidiano (p.7).


Sanità. “E’ risaputo che buona parte del centro destra romagnolo si è opposto alla fusione delle Ausl. Non l’ha fatto sempre per nobili ragioni. Semmai ha inseguito il campanile, ha ascoltato le corporazioni che ancora un po’ parlano con la politica (sempre meno, in verità). Qualcuno del forse-ex-Pdl ha provocatoriamente rilanciato che, se si fa l’Auslona in Romagna, allora anche l’Emilia deve “beccarsi” la fusione. Par condicio tra emiliani e romagnoli. Naturalmente han subito replicato, dai banchi della sinistra governativa, che era una contraddizione, visto il no reiterato alla fusione romagnola. Per una volta la minoranza – ammesso e non concesso che sapesse quel che scriveva – non ha fatto del tutto una mera mossa propagandistica. Nell’intelaiatura sanitaria regionale, lo sanno anche i sassi, ci sono alcune macroscopiche contraddizioni. Le due più plateali sono l’esistenza dell’Ausl di Imola e delle due Ausl a Reggio Emilia. Teorizzare un’unica Ausl emiliana è oggi eccessivo, se non altro per questioni demografiche. La Romagna si aggira sul milione di abitanti. Anche l’intera provincia di Bologna si avvicina al milione. Tutta l’Emilia viaggia verso i due milioni. Difficile pensare ad un’intera Ausl emiliana oggi. E’ però ben possibile fare un’unica Azienda reggiana ed un’unica bolognese”, LaVoce (p.3)

tortora-scuroRimini | Spaccio, operazione Ceres: 5 arresti tra Rimini e Agrigento

 

Si è conclusa oggi tra Rimini e Agrigento l’operazione del Nucleo investigativo del Reparto operativo del Comando provinciale Carabinieri di Rimini che ha eseguito cinque ordinanze d’arresto per spaccio continuato di hashish e cocaina emessi dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Rimini, Fiorella Casadei. In carcere sono finiti il marocchino Badr Eddine Begdouri e il riminese Antonino Matteo Saccà, obbligo di dimora per il riminese Cesare Giuffeda, il bulgaro Martin Malpassi, il faentino Christian Facchini. Hanno tra i 33 e i 40 anni.

 
L’attività investigativa dell’operazione Ceres, coordinata dal sostituto procuratore Davide Ercolani, avviata nel settembre del 2008, ha permesso di individuare e disarticolare due gruppi particolarmente agguerriti di giovani spacciatori di sostanze stupefacenti. Sono emersi due gruppi dediti alla gestione dello spaccio. Nel primo dove spicca la figura di Martin Malpassi, già tratto in arresto nel corso della prima esecuzione dell’operazione nel luglio 2012, unitamente ad altri personaggi appartenenti al gruppo etnico marocchino e dediti allo spaccio di hashish (sempre con quantitativi minimi di un panetto, equivalente a circa grammi 100). Il secondo dove ad assumere il ruolo principale era Antonino Saccà, che nonostante si trovasse agli arresti domiciliari gestiva un traffico di sostanze stupefacenti assolutamente variegato nel genere e nel quantitativo, riuscendo a soddisfare grazie alla sua capacità organizzativa e al suo radicato inserimento nella filiera distributiva le droghe richieste senza troppe difficoltà.


Nel corso delle fasi investigative precedenti sono stati emessi provvedimenti a carico di trentotto persone di cui trenta destinatarie di custodia cautelare in carcere e otto di obblighi di dimora cui si aggiungono le attività in flagranza che hanno condotto gli investigatori a trarre in arresto per il reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, diciannove persone con il contestuale sequestro di 581,6 grammi di cocaina, 2608,1 grammi di hashish, oltre 7mila euro in contanti e la confisca di un’autovettura. Sono in corso numerose perquisizioni in tutto il territorio provinciale

tortora-chiaroRimini | Maltempo, i punti critici. Sarà chiuso nella notte il ponte di via Coletti

 

A causa degli alberi e dei rami caduti in queste ore sono grandi le criticità sia nelle strade della città sia in prossimità delle abitazioni private a Rimini. In particolare si è registrata la caduta di diversi olivi di boemia sul lungomare nord e di tamerici sul lungomare sud, mentre alcune piante sono state piegate dal vento in modo irrimediabile.
A decine le piante crollate o inclinate che hanno provocato difficoltà alla circolazione stradale. In particolare un pino è caduto sulla linea filobus che percorre viale Regina Margherita, bloccando il trasporto pubblico. Allertata anche per un platano in via Palotta a Viserba, caduto verso la parete di un palazzo. Altre situazioni particolarmente complesse in via Gioia, dove un pino di grosse dimensioni è caduto occupando tutta la sede stradale e in via Destra del porto, dove una pianta si è inclinata appoggiandosi su un fabbricato.
Si segnalano numerosi cartelli di vario tipo piegati o abbattuti dal vento, uno smottamento lungo la via Montecieco, a cui è già stato posto rimedio riportando la situazione alla normalità, qualche disagio anche al cimitero centrale, dove oltre a qualche cipresso caduto si è verificato l’’allagamento di alcuni seminterrati. Per quanto riguarda gli edifici, sono state in complesso 29 le richieste di intervento. Verifiche sono in corso a scuole e uffici.

In via precauzionale, sempre a causa del maltempo sarà chiuso dalle ore 20 di questa sera fino alle 7 il ponte di via Coletti, “pur non essendo emerso, dai costanti monitoraggi a cui il ponte è sottoposto dai tecnici dei lavori pubblici, un reale pericolo per lo stato della struttura, ma in considerazione dell’evolversi delle condizioni di maltempo e dell’orario notturno che renderebbe più difficile un eventuale intervento d’urgenza”, spiegano da palazzo Garampi.

mattoneRimini | Vendita reti gas, il disappunto dei 5 Stelle

 

Il problema sta nella modalità con cui il Comune di Rimini ha scelto di cedere a Sgr la sua partecipazione in Servizi città proprietaria delle reti del gas, è questo che i 5Stelle riminesi contestano all’amministrazione. Sotto accusa la procedura ristretta. “Si tratta - fanno notare i grillini - dell’unica realtà partecipata che produce effettivo reddito” ed è stata messa in vendita a causa dei problemi economici definiti dal periodo di crisi.

 
“Comprendiamo l'esigenza di liquidità, ma è proprio questa che mal si concilia con un bando di gara con "procedura ristretta", ossia una procedura alla quale: "ogni operatore economico può chiedere di partecipare e in cui possono presentare un'offerta soltanto gli operatori economici invitati dalle stazioni appaltanti, con le modalità stabilite dal presente codice””, spiegano. “Se è vero che il bisogno effettivo sono le risorse economiche derivanti dalla vendita delle reti perché non si è proceduto ad una procedura aperta che permettesse a chiunque di partecipare?”. Perché ad oggi “non abbiamo l’obbligo di vendere, anzi svendere”.


E' vero che Servizi Città Spa non è stata costituita tramite gara e secondo il Decreto Letta, la Legge Marzano e il successivo “Milleproroghe” deve essere venduta entro il 2015, ma è vero anche che i provvedimenti sopracitati prevedono più che altro la cessazione anticipata degli affidamenti e dunque il Comune di Rimini avrebbe potuto tranquillamente comprare la parte di Sgr.
Con la procedura attivata dal Comune, invece, “un unico soggetto potrebbe aggiudicarsi Servizi città al prezzo base di gara di 8 milioni - in luogo dei 17 (valore della perizia) - ci sembrano proprio una bella svendita natalizia in favore di Sgr che è già stata invitata dall'Antitrust, in occasione delle lamentele dei teleriscaldati, ad abbandonare le sue mire monopoliste”.
Per questo i 5Stelle chiedono che di ciò si parli in consiglio comunale.

tortora-scuroRimini | Congresso Pd, Arlotti con Renzi e Petitti con Cuperlo scaldano i motori

 

Fino al 17 novembre nei circoli del Pd si voterà per i candidati alla Convenzione provinciale, momento che servirà alla definizione dei partecipanti alle primarie dell’Immacolata. Intanto i deputati riminesi del Pd Tiziano Arlotti ed Emma Petitti scaldano i motori e promuovono i loro beniamini.

 
"Ho scelto di appoggiare la candidatura di Matteo Renzi alla segreteria nazionale del Partito democratico perché dobbiamo proporre all’Italia un cambiamento radicale. Il Pd ha in sé le migliori energie, capacità, idee per cambiare verso all’Italia e vincere. La sinistra può vincere solo se costruisce il futuro e non si chiude sul presente”, spiega Arlotti.
Arlotti sintetizza in cinque punti i motivi per cui preferisce il sindaco di Firenze. “Si rivolge a tutti gli elettori, anche coloro che sono ai margini o delusi dalla politica, perché il PD deve essere sempre più inclusivo; sa intercettare con credibilità il bisogno di cambiamento che viene evidenziato da tutto il Paese; sa rimotivare e avvicinare non solo i delusi della sinistra, ma anche coloro che per colpa della cattiva politica sono delusi anche da Berlusconi e da Grillo; può rimotivare il Pd rendendolo unito, coeso e credibile. Un Pd che non deve avere paura del cambiamento, e che non si parli addosso; ha ben chiaro l’orizzonte politico in cui il Pd italiano deve inserirsi in ambito europeo: quello del Pse che alle elezioni europee del 2014 si presenterà con la candidatura di Martin Schultz a presidente della Commissione UE. La famiglia dei socialisti progressisti senza se e senza ma, che punti a governare un’Europa in cui lavoro, coesione sociale e sviluppo siano i 3 pilastri fondamentali”.


Emma Petitti è invece reduce da Novafeltria dove ieri ha partecipato insieme all'europarlamentare Pd Salvatore Caronna all'incontro pubblico per la presentazione delle proposte di Gianni Cuperlo, candidato alla segreteria nazionale del partito.
“Vogliamo un partito - spiega Petitti - che sappia dare battaglia in questa legislatura per ottenere interventi sociali più forti di quelli fatti finora: per garantire le pensioni sino a sei volte il minimo e non penalizzare chi per la crisi ha già pagato un prezzo pesante, per chiudere la vergogna degli esodati, per rafforzare l’intervento sulle politiche sociali e di contrasto alla povertà, per rilanciare la domanda interna, aiutando i redditi più bassi anche con un’azione mirata di riduzione del cuneo fiscale sul lavoro per i giovani e le donne”. Secondo Petitti “inoltre è importante utilizzare meglio i margini di bilancio, per senza venir meno ai vincoli europei: si può portare il decifit dal 2.5 previsto al 2.7 (quindi sempre sotto il 3%) e destinare così 3 miliardi agli esodati, per l’occupazione giovanile e femminile, e per un programma straordinario di investimenti per la messa in sicurezza del territorio e delle scuole che avrebbe un impatto virtuoso sulla crescita e l’occupazione. Ovviamente la premessa irrinunciabile è una legge elettorale per il maggioritario a doppio turno di collegio che cancelli la vergogna del Porcellum”.

neroRimini | Maxicanoni pertinenziali, emendamento Pdl in Senato

 

Emergenza maxicanoni pertinenziali presentato in Senato un emendamento alla legge di stabilità che ha come “fine quello di tamponare una gravissima situazione venutasi a creare per circa 300 concessionari di beni pertinenziali del demanio marittimo e relative aziende impegnate nelle attività ivi esercitate che, in ragione della modifica al D.L. 300/1993 operata dalla legge 296/2006 (finanziaria per l’anno 2007), hanno subito aumenti spropositati, nell’ordine del 3000%-5000% (tremila per cento), del canone demaniale marittimo”, spiega il deputato del Pdl Sergio Pizzolante che precisa anche come per ora comunque si tratti “comunque di una soluzione temporanea per evitare chiusure e fallimenti, nell’attesa di ridefinire in maniera sistematica la questione dei canoni demaniali marittimi, andando a ridurre anche il contenzioso venutosi a creare per effetto dello spropositato aumento”.

 
Secondo i conti del Pdl “un intervento risolutivo nei termini appena prospettati dovrebbe incidere per circa 65/70 milioni di Euro (7 anni di arretrati), si precisa sin da ora che si provvederà alla copertura della somma ora indicata con un aumento minimo per tutte le concessioni demaniali marittime, un aumento più cospicuo dei minimi per le concessioni demaniali commerciali non gravate da altri oneri concessori e un contributo dei concessionari interessati e coinvolti nei giudizi di cui sopra da definire. Per l’emendamento di sospensione si è prevista una copertura, abbondante, di aumento dei minimi per le concessioni a 2mila euro”, conclude Pizzolante.

Lunedì, 11 Novembre 2013 13:05

luca de filippo la grande magia

Da martedì 12 a giovedì 14 novembre alle ore 21 al Teatro Ermete Novelli di Rimini in via Cappellini, 3 (Turni A, B e C in abbonamento) Luca de Filippo dirige ed interpreta La Grande Magia di Eduardo De Filippo. Sul palco assieme al figlio di Eduardo, recitano Massimo De Matteo, Nicola Di Pinto e Carolina Rosi. Le scene ed i costumi sono di Raimonda Gaetani, le luci di Stefano Stacchini. La biglietteria è aperta dal lunedì al sabato dalle ore 10 alle ore 14 e nei giorni di spettacolo dale ore 19.30 alle ore 21. I biglietti possono essere prenotati anche telefonicamente (tel, 0541/793811) dale ore 12 alle ore 14. Si può prenotare anche per posta elettronica all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (indispensabile un riferimento telefonico, le prenotazioni inviate per e-mail si intendono valide solo se riconfermate dalla biglietteria e se pervenute entro il periodo di prevendita relativo allo spettacolo richiesto)
Per informazioni: Teatro Ermete Novelli (tel. 0541/793811). Istituzione Musica Teatro Eventi tel. 0541/704292 – 704293 www.teatroermetenovelli.it

tortora-chiaroRimini | Maltempo, alberi abbattuti sulle strade e fiumi a rischio esondazione

 

Al momento non si registrano danni alle persone, ma sono una cinquantina le situazioni critiche sul territorio comunale di Rimini. Alberi caduti sulle strade e fiumi in piena in tutta la provincia hanno tenuto all’erta le forze dell’ordine e la protezione civile sin dalle 4 della scorsa notte, a partire cioè dalle prime chiamate ai centralini di pronto intervento. Le squadre sono all’opera per il ripristino della sicurezza e della viabilità nonché dei luoghi privati.
Sin da ieri su tutto il territorio provinciale forte vento di bora e abbondanti e persistenti piogge stanno provocando seri problemi per il deflusso delle acque e creando situazioni generalizzate di allagamento delle strade, mentre i fiumi (Marecchia, Ventena, Marano, Conca e Uso) hanno raggiunto il livello di guardia “e il rischio esondazione non può essere sottovalutato”, avvisano dalla Provincia.
Da corso d’Augusto invitano la popolazione affinché “limiti allo stretto indispensabile gli spostamenti, proprio perché gli allagamenti in corso potrebbero costituire situazioni di pericolo, e presti inoltre la massima attenzione anche alla situazione di garage e scantinati”.

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