sacra famiglia
Giovedì 14 novembre alle ore 17 al Museo della Città (Sala del Giudizio) verrà presentato alla cittadinanza dall’Assessore alla Cultura Massimo Pulini e dal direttore dei Musei Comunali Maurizio Biordi, il dipinto raffigurante una delicata Sacra Famiglia del secolo XVI, nuova accessione d’arte del Museo della Città di Rimini. Ingresso libero, info: 0541/793851 704414 www.museicomunalirimini.it
13 11 2013 | Rimini | Truffa yacht, arrestati i collaboratori di Lolli
Rimini | Truffa yacht, arrestati i collaboratori di Lolli
Rimini Yacht, oggi l’ultimo atto dell’operazione investigativa con l’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Rimini, Sonia Pasini, su richiesta del pm Davide Ercolani, per Giulio Lolli (latitante dal 2011, già oggetto di un’ordinanza di custodia cautelare per estorsione), il sammarinese Stefano Fabbri, amministratore unico della società di servizi “Trade & Rent, finito in carcere, e la polacca Katarzyna Karolina Musial, segretaria di Lolli, ai domiciliari.
L’indagine è stata avviata dalla procura riminese nel 2010 a seguito di “anomale” denunce di furto ed appropriazione indebita di yacht. Le ipotesi di reato: associazione per delinquere finalizzata alla truffa continuata, falsità ideologica commessa dal privato, falsità in scrittura privata ed altro. Lolli, da presidente del cda di Rimini Yacht, è risultato a capo di un meccanismo per cui fungendo da intermediario fra costruttori e potenziali acquirenti di importanti imbarcazioni da diporto da finanziare e concedere in locazione (per mezzo di società di leasing italiane e straniere) cedeva dietro compenso le imbarcazioni in uso a società o persone fisiche conniventi, o a società di comodo, con sede a San Marino.
Successivamente Lolli permetteva il mantenimento del possesso fisico dello yacht agli affiliati, che quindi vendevano a loro volta in favore di altri “utilizzatori”, in buona fede, che entravano nella reale disponibilità del bene o che lo lasciavano alla Rimini Yacht, nella speranza di ottenere guadagni attraverso il noleggio. Il meccanismo, fondato sulla disponibilità di documenti falsi prodotti a regola d’arte e sulla inesistenza di un registro informatizzato che permettesse di individuare un’imbarcazione già immatricolata, ha permesso così di ottenere il pagamento del corrispettivo da parte dei distinti acquirenti dell’imbarcazione due o più volte. La maggior parte delle doppie vendite sono state effettuate in Italia e nella Repubblica di San Marino, alcune tra Italia e Francia, Italia e Isole Vergini Britanniche, altre Italia su Italia, ed una addirittura San Marino su San Marino.
Attualmente, le società di leasing italiane e sammarinesi, a vario titolo coinvolte nella vicenda, sono una decina ed hanno avuto un ruolo nel finanziamento di 75 natanti. Di questi almeno 5 sono totalmente inesistenti e creati ad hoc mediante documenti falsi per ottenerne il finanziamento del corrispettivo. Le altre imbarcazioni, che hanno valore da 100mila a 6milioni di euro, tutte con due o tre proprietari che ne rivendicano la titolarità, sono state rinvenute e sequestrate in Italia ed in vari pesi esteri. Inoltre le indagini hanno portato al sequestro di 3 conti correnti bancari italiani, pacchetti di titoli azionari, un appartamento a Pennabilli, gioielli ed orologi per 350mila circa, autovetture di lusso quali Ferrari, Aston Martin, Maserati, BMW. Quasi tutti i beni recuperati ad oggi sono stati restituiti agli aventi diritto e molti dei proprietari delle imbarcazioni hanno trovato accordi al fine di richiedere il dissequestro delle imbarcazioni ed evitare così che il lungo periodo di alaggio ne compromettesse lo scafo ed i motori.
13 11 2013 | Rimini | Emergenza maltempo e piani di protezione civile: il punto dell’assessore Galasso con i Comuni
Rimini | Emergenza maltempo e piani di protezione civile: il punto dell’assessore Galasso con i Comuni
Vertice in Provincia oggi tra l’assessore alla protezione civile Mario Galasso e i 27 comuni. A 48 ore dal nubifragio che si è abbattuto sul riminese tra la notte di domenica e lunedì, causando danni per diversi milioni di euro, l’incontro precedentemente pianificato è servito anche a verificare l’adeguatezza dei piani già attivi rispetto agli ultimi eventi atmosferici. “E’ un incontro pianificato - spiega Galasso - che in genere facciamo ogni mese e mezzo circa per verificare lo stato dei piani di emergenza sia per quanto concerne la stesura sia l’applicazione. In questa circostanza abbiamo potuto verificare se e quanto siano adeguati alle esigenze reali. Perché i piani si redigono sulla base di esperienze passate, devono poi essere diffusi sul territorio informando e preparando le popolazioni, ma devono anche continuamente essere aggiornati in base a quello che accade”.
Rispetto al funzionamento dei piani d’emergenza l’assessore racconta l’esempio di quanto accaduto a San Giovanni in Marignano, uno degli ultimi comuni ad avere approvato il suo, solo poche settimane fa. “Quando la mattina hanno visto il Ventena che si gonfiava e raggiungere una quota a pochi centimetri da quella di esondazione ci hanno chiamati preoccupati per sapere cosa fare. Noi li abbiamo riportati al loro piano, garantendo comunque la nostra interfaccia. Fatto sta che hanno gestito la situazione al meglio. Il nostro lavoro in questa fase non è sostituirci alle autorità locali, è il sindaco il responsabile di protezione civile di un comune, ma le aiutiamo a prendere in mano la situazione”.
Entro le 14, annuncia l’assessore, terminerà un primo censimento dei danni nei 27 Comuni. “I dati saranno parziali - mette le mani avanti l’assessore - perché se il livello di erosione della costa possiamo vederlo già ora che il arme via via si sta ritirando, ci vorrà più tempo, almeno una settimana per verificare lo stato dei movimenti franosi, perché alcuni potrebbero riattivarsi o nuovi attivarsi anche nei prossimi giorni, quelli successivi alle piogge”.
Tornando ai piani d’emergenza, sono solo tre i comuni della provincia dove non sono stati ancora attivati, “ma - assicura Galasso - sono in dirittura d’arrivo”. Si tratta di Coriano, Misano e Saludecio.
13 11 2013 | Rimini | Spiagge, in Senato passa la linea del Pd riminese
Rimini | Spiagge, in Senato passa la linea del Pd riminese
Spiagge, il Pd riminese compatto contro gli emendamenti (bocciati, quello del Pdl, o ritirati, quello del Pd) in Senato alla legge di stabilità.
“Il ritiro dell'emendamento della senatrice Granaiola finalizzato alla vendita di porzioni dell'arenile è un segnale politico importante”, canta vittoria il deputato Tiziano Arlotti. “E’ prevalsa - spiega - la posizione che sin dall'inizio abbiamo sostenuto noi riminesi, consapevoli che per affrontare il tema delle concessioni è necessario ripartire dalle conclusioni delle conferenza programmatica sul turismo del Pd tenutasi all'inizio di quest'anno. Ovvero tutelare e rilanciare gli investimenti delle imprese balneari superando l’attuale incertezza normativa legata alle modalità di rilascio e rinnovo delle concessioni demaniali ad uso turistico-ricreativo”.
Adesso secondo Arlotti “l’Italia deve fare un affondo in sede europea per definire i termini ed i limiti di applicazione della direttiva Servizi con l’obiettivo di produrre un quadro normativo coerente con le norme europee. E' un lavoro che va svolto in tempi brevissimi, o rischiamo di fermare l'innovazione, la qualità dei servizi e gli investimenti delle nostre imprese balneari, che vogliamo valorizzare per la loro professionalità e competenza, creando un circolo virtuoso fondamentale per lo sviluppo turistico e l'economia in particolare del nostro territorio”.
Non si può aggirare la Bolkestein, ribadisce Emma Petitti. “Occorre riorganizzare complessivamente la materia demaniale (tenendo anche presenti le nuove opportunità concesse dal decreto Fare per il passaggio ai Comuni dei beni patrimoniali dello Stato) e dare delega al governo per l'emanazione di una legge quadro, in concertazione con la Conferenza Stato Regioni ed Enti Locali e con l'obiettivo di trattare subito in Europa, perché dalla Bolkestein non si esce”, conferma Petitti.
“Come ha giustamente riconosciuto anche il ministro Andrea Orlando, cercare di inserire in Legge di stabilità la sdemanializzazione di porzioni di litorale e spiagge è politicamente inaccettabile e tecnicamente sbagliato. Non si può pensare di aggirare la normativa europea svendendo un pezzo del patrimonio ambientale e paesaggistico del Paese. Ora che si è fatta chiarezza bisogna andare avanti con la legge quadro”.
Novità anche in tema di canoni pertinenziali. “Abbiamo presentato nei giorni scorsi - conclude Petitti - l’emendamento che mira a concedere un'ulteriore proroga fino al 15 giugno 2014, fermo restando che è necessario approvare una specifica normativa che stabilisca definitivamente gli importi dei canoni da applicare alle concessioni pertinenziali”.
La Chiesa dopo il Concilio. Il libro di don Roberto Battaglia
La Chiesa dopo il Concilio. Il libro di don Roberto Battaglia
Quale idea, quale immagine di Chiesa ha lasciato il Concilio Vaticano II? Un libro appena uscito dall’editore Cantagalli contiene la risposta già nel titolo La Chiesa evento di comunione. L’autore è un sacerdote riminese, don Roberto Battaglia, parroco di Montescudo, docente di teologia fondamentale, assistente diocesano di Comunione e Liberazione.
«La pubblicazione del mio lavoro – spiega – giunge a compimento nel contesto dell’Anno della fede, indetto nel 50° anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II, segnato dalla rinuncia di Benedetto XVI al ministero petrino e dall’inizio del pontificato di Francesco. Entrambi, con i loro gesti e le loro parole, affermano che l’origine della Chiesa non sta nei nostri progetti ma nell’azione di Dio nella storia. L’origine della Chiesa sta in questa comunicazione del Dio trinitario che raggiunge l’uomo, lo coinvolge appunto in una comunione che è all’origine della comunità ecclesiale. Il libro prende spunto dalle conclusioni del Sinodo del 1985, dedicato alla ricezione del Concilio a vent’anni dalla sua conclusione, dove è stato detto che dai documenti conciliari emerge una visione della Chiesa come evento di comunione».
Spesso però questa idea fondante è stata rivenuta nel concetto di popolo di Dio. «La Chiesa come comunione non è espressa in modo esplicito e immediato nei documenti conciliari. Nel dibattito post-conciliare è emersa però come l’immagine più adeguata ad esprimere l’ecclesiologia soggiacente a tutto il Vaticano II. Anche papa Benedetto XVI, nel dialogo con il clero romano dopo la sua rinuncia al ministero petrino, ha osservato che “dopo il Concilio è stato scoperto, direi, come il Concilio, in realtà, abbia trovato, abbia guidato a questo concetto: la comunione come concetto centrale. Direi che, filologicamente, nel Concilio esso non è ancora totalmente maturo, ma è frutto del Concilio che il concetto di comunione sia diventato sempre più l’espressione dell’essenza della Chiesa, comunione nelle diverse dimensioni: comunione con il Dio Trinitario (che è Egli stesso comunione tra Padre, Figlio e Spirito Santo), comunione sacramentale, comunione concreta nell’episcopato e nella vita della Chiesa”».
Il libro di don Battaglia è stato presentato nei giorni scorsi in un incontro pubblico, presente il vescovo monsignor Francesco Lambiasi, al quale ha partecipato anche il professor Gilfredo Marengo, docente di Antropologia Teologica presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II di Roma e Membro del Comitato scientifico del Centro Studi e Ricerca "Concilio Vaticano II" della Pontificia Università Lateranense. «Attraverso una rassegna critica degli studi riguardanti l’ecclesiologia di comunione, nel periodo compreso tra il 1985 e il 2000, ed esaminando un’ampia letteratura nelle aree linguistiche italiana, francese, spagnola e inglese – ha osservato Marengo – l’autore presenta la recezione della nozione di “communio” in ordine ad una migliore conoscenza dell’insegnamento conciliare sulla Chiesa. Il pregio di questo lavoro consiste innanzitutto nel fornire una visione sintetica del dibattito ecclesiologico sul tema, permettendo al lettore di orientarsi nella vasta bibliografia considerata e di cogliere al tempo stesso le principali linee di sviluppo dell’ecclesiologia di comunione».
Cosa è emerso, chiediamo a don Battaglia, in quel dibattito? «Dal mio studio – risponde il sacerdote – emerge che il dibattito si blocca quando si riduce la questione ad un problema intraecclesiale, come quello, per esempio, relativo al rapporto fra Chiesa universale e Chiesa particolare. Invece la comunione è il concetto adeguato per capire l’essenziale della Chiesa. Il Concilio Vaticano II ha innanzitutto affermato il primato di Dio a partire dalla Sacrosanctum Concilium, un Dio che si rivela nella storia (Dei Verbum) per coinvolgere l'uomo nella comunione con Lui. Per questo ha concepito la Chiesa come tutta costituita dal comunicarsi della comunione trinitaria, dalla presenza viva del Corpo di Cristo che opera nella storia attraverso il Suo Popolo (Lumen gentium). Una Chiesa che guarda a Dio incrocia l'uomo concreto, perché solo "Cristo svela l'uomo all'uomo" (Gaudium et Spes). Questo è l'essenziale, Dio che si rivela nella storia, come ha detto Papa Francesco nell'intervista a Civiltà Cattolica, l'essenziale che "scalda il cuore".
Da questo punto di vista il contributo della mia ricerca va nella direzione del superamento di ciò che è stato chiamato ecclesiocentrismo. Una Chiesa che pone se stessa al centro non è capace di incontrare gli uomini.
Su questo punto c’è un’evidente continuità nel magistero degli ultimi pontefici. Giovanni Paolo II invitava ad evitare un chiuso «centrismo della Chiesa» che tradirebbe la genuina ispirazione del Vaticano II. Il teologo Joseph Ratzinger, e poi il papa Benedetto XVI, ha sempre ricordato che la Chiesa non esiste per se stessa ma per annunciare Dio. Papa Francesco ha sottolineato che “la Chiesa non è un’organizzazione nata da un accordo di alcune persone, ma è opera di Dio”. Francesco richiama continuamente pastori e fedeli a non essere preoccupati “dell’organizzazione e delle strutture”, ricorda che “se noi andiamo avanti con l’organizzazione, con altre cose, con belle cose, ma senza Gesù, non andiamo avanti” e che la Chiesa deve uscire da se stessa per andare verso le periferie esistenziali.
Dire Chiesa come comunione è ribadire l’essenziale, l’avvenimento nel quale riaccade la contemporaneità di Cristo. Questo è ciò che va messo a tema. Al contrario, una Chiesa che parla di se stessa non è interessante e, in questa prospettiva, lo stesso dibattito ecclesiologico finisce per ridursi a questioni di potere, lontane dalle esigenze dell'uomo».
Valerio Lessi
GIORNALAIO 13.11 2013
Maltempo 5 milioni di danni. Camera di commercio, si pensa a Bugli (Cna) per il dopo Maggioli. Ospitalità romagnola? C’è lo studio dell’università di Padova
Maltempo, Venere erode le spiagge della riviera. La Provincia vuole lo stato di calamità. C’è anche un morto. “ALMENO cinque milioni di euro di danni, e la stima è per difetto. Ma nel ‘conto’ presentato dal ciclone Venere c’è anche una vittima. Si tratta di Ernesto Tarisconi, 49 anni, morto lunedì sera mentre tornava a casa a Montecerignone dal lavoro. Tarasconi, dipendente dell’agenzia di pompe funebri Sofav di Coriano, è piombato con la sua auto dentro un’enorme pozza d’acqua lungo la strada. E’ uscito dalla vettura, ha iniziato a camminare e all’improvviso è crollato a terra, stroncato da un infarto. A ritrovarlo è stata la moglie. Inutili i tentativi di rianimarlo, compiuti dai sanitari del 118 accorsi sul posto”, ilRestodelCarlino (p.2).
Aeradria. “L’elenco degli interrogati è ancora lungo e questa mattina è la volta dell’altro ex vicepresidente della società di gestione del Fellini, Massimo Vannucci. Anche a lui saranno rivolte dal sostituto procuratore titolare dell’indagine varie domande sulle modalità di gestione della società, sulle contestate lettere di patronage, sull’accesso al credito, sulle relazioni con le società collegate e controllate da Aeradria e sull’approvazione dei bilanci. All’incontro sarà presente, ovviamente, anche il legale difensore di Vannucci, Alessandro Catrani, già presente anche nell’audizione avuta davanti alla Guardia di Finanza alcune settimane fa. La posizione di Vannucci, in quanto legale rappresentante di Rdr (Riviera di Rimini) e nel Cda anche di Air, è molto delicata e più complicata di quella di altri componenti del Cda di Aeradria. Vannucci, infatti, deve rispondere anche di bancarotta fraudolenta”, LaVocediRomagna (p.15).
Intanto, dopo le dipartite di Ryan air e WindJet i numeri dell’aeroporto sono in calo. “A pagare dazio sono soprattutto le attività che lavorano molto con il mercato dell'ovest Europa, mentre per ora quello russo, come noto il più importante, sembra resistere: “Scandinavi e olandesi stanno voltando le spalle alla riviera – spiega Stefano Lucciola, titolare della RunaTravel - da quando le difficoltà del Fellini hanno sono diventate di dominio pubblico anche all'estero. In tanti infatti, temendo appunto una chiusura dello scalo riminese, hanno cominciato a guardare verso altri lidi, preferendo alla Romagna altre mete, soprattutto estere, Turchia e Grecia in testa. Il fatto è che, a differenza magari dei russi per i quali non fa molta differenza arrivare a Rimini o Riccione da Bologna o Ancona anziché dal Fellini, si tratta di mercati legati a doppio filo allo scalo di Miramare”. Nel caso della RunaTravel le prenotazioni hanno registrato nel dettaglio un calo del 10-15%”, NuovoQuotidiano (p.3).
Camera di commercio, si inizia a pensare al ‘dopo Maggioli’, in carica alla presidenza dal 1994. “La "svolta" arriverà quando sarà compiuto il percorso che ha preso il via ad ottobre e che domani arriverà ad un passaggio fondamentale con la firma degli accordi per gli apparentamenti da parte delle associazioni di categoria del territorio. Hanno stretto accordi tra loro Cna e Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti rispettivamente per i posti destinati al settore artigianato e commercio. Vi sono poi accordi tra le associazioni del commercio e l'Aia per i seggi destinati al turismo. Uno "snodo", quello degli apparentamenti, che sembra non avere trovato particolari intoppi, così da spianare la strada per una composizione "pacifica" del nuovo consiglio generale e successivamente della giunta camerale e del nuovo presidente. La candidatura che resta la più quotata, a questo proposito, è quella dell'attuale vice presidente Salvatore Bugli, direttore provinciale della Cna”, NQ (p.9).
Caso Funelli, la giunta declassa il capo di gabinetto. “Prima ancora che si arrivi al giudizio finale del massimo organo della giustizia contabile, la scelta dell'Amministrazione comunale è stata quella di modificare l'inquadramento del capo di gabinetto, “declassandolo” dalla categoria D (con un trattamento economico di 64mila euro lordi annui) alla C, con decorrenza dall'1 novembre di quest'anno. “Questa modifica – spiega il Comune in una nota - è stata decisa in seguito ai rilievi della Procura della Corte dei Conti e in più generale alla luce del nuovo orientamento della giurisprudenza contabile sull’inquadramento necessario per ricoprire l’incarico di Capo di Gabinetto””, NQ (p.7).
“Ultimo punto, il risparmio. Il 14 luglio 2011 il Comune parlava di “un risparmio globale di circa 120.000 euro rispetto ai costi del precedente assetto organizzativo”; e il 24 gennaio 2012 affermava invece che l’istituzione del capo di gabinetto “ha portato attualmente a un risparmio (calcolato su base annua) di 222.174,60 euro rispetto al costo effettivo dell’Ufficio di supporto della precedente amministrazione”. “Fino ad oggi un risparmio di 1.140.000 euro”, dice invece Gnassi nella nota di ieri. Come si vede, i conti non tornano”, LaVoce (p.18).
Spiagge, a Roma nascono e muoiono emendamenti alla legge di stabilità per la sdemanializzazione, NQ (p.5), ieri il Pd ha ritirato il suo. “L’emendamento ha come prima firmataria la senatrice Manuela Granaiola. L’unica differenza rispetto alla proposta del Pdl è che non viene previsto il diritto di prelazione agli attuali concessionari nella proroga delle concessioni. In serata però è arrivato il dietrofront: l ’emendamento è stato ritirato. Ma quanto accaduto è stato abbastanza per riaccendere la polemica. Sempre ieri il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha dichiarato pubblicamente che dietro la vendita delle spiagge “c’è una destra ‘liberista alla matriciana’ che odia così tanto lo Stato che volentieri svenderebbe al privato tutto ciò che è pubblico, demanio, sanità, scuola e persino i monumenti, come Totò con la fontana di Trevi”. Per Rossi è ora che il Pd alzi la voce: perché le spiagge sono di tutti”.
Ospitalità romagnola? Adesso c’è uno studio dell’Università di Padova. “Nel popolo romagnolo alberga una solidarietà sentita ma non sempre spontanea, perché troppo influenzata dagli stereotipi sociali, specie nelle grandi città. In molte di queste persone resta vivo “l’istinto primordiale dell’aiuto, seppur ‘contrastato’ dalla pressione dell’individualismo, in particolare nella piccola comunità”. Questo il profilo disegnato dagli studi del professor Novaga, relativamente all’accoglienza degli stranieri. In ambito lavorativo, poi, la donna romagnola si mostra più empatica dell’uomo verso la collega immigrata, per quanto la vicinanza quotidiana sul posto d’impiego e la conseguente relazione con il collega etnicamente e culturalmente diverso determinino anche nell’uomo una riduzione di atteggiamenti e di stereotipi negativi, assieme a una maggiore comprensione e disponibilità. In ultimo, in riferimento all’integrazione, è stata dimostrata una debole propensione del romagnolo ad integrarsi con lo straniero, pur con qualche differenza fra l’abitante della grande città e quello del piccolo comune, meno legato a visioni stereotipate e pregiudizi. Il dato finale della ricerca parla “soltanto di accoglienza, di convivenza sociale, lavorativa, religiosa, civile, di identità plurali di territorio, di interculturalità e forse neppure di multiculturalismo. Al di là di questa ‘apertura’, siamo per ora ancora lontani da ogni forma di ‘integrazione’, spesso predicata da populisti e progressisti di molte aree sociali che ignorano il vero significato profondo del termine e ciò che esso comporta, ovvero ‘la fusione tra gruppi etnici e razziali’””, LaVoce (p.3).
soffiantini factum est
Venerdì 15 novembre presso il Teatro degli Atti - via Cairoli 42 - alle ore 21.00, si terrà lo spettacolo Factum Est, di Giovanni Testori, interpretato dall'attore Andrea Soffiantini, per cui Testori scrisse l'opera. L'ingresso è gratuito e, visto l'esiguo numero dei posti disponibili (170 circa), si consiglia di arrivare con anticipo
12 11 2013 | Rimini | Comune, caso Funelli: la giunta ‘declassa’ il capo di gabinetto
Rimini | Comune, caso Funelli: la giunta ‘declassa’ il capo di gabinetto
Dal 1 novembre 2013 Sergio Funelli, discusso capo di gabinetto del sindaco di Rimini Andrea Gnassi, non è più inquadrato in categoria C, ma in D, a seguito del pronunciamento della Corte dei conti, dopo gli esposti dei consiglieri comunali Giuliana Moretti (Pdl) e Gioenzo Renzi (FdI), i quali sin dalla nomina di Funelli hanno contestato la sua inadeguatezza al ruolo ricoperto per via del titolo di studio non consono. Il peccato di Funelli, è in pratica quello di non essersi laureato e dunque di non meritare l’inquadramento che spetterebbe al capo di gabinetto.
La decisione (dunque) obbligata è arrivata oggi con delibera di giunta. “La decisione di procedere subito alla modifica senza attendere l’esito del giudizio - commenta il sindaco Andrea Gnassi - è per evitare la classica situazione all’italiana di incertezza, che tra ricorsi e controricorsi può durare anni, sull’operato dell’amministrazione”.
Da palazzo Garampi si continua a ribadire che “al momento dell’individuazione dei requisiti necessari per ricoprire il ruolo di capo di gabinetto, gli uffici comunali avevano giudicato non necessario il possesso dei requisiti ordinariamente prescritti per laccesso ai posti di organico ascritti alla categoria D, in particolare, il possesso del diploma di laurea. Valutazioni queste che si basavano sul fatto che al momento della redazione della delibera comunale (luglio 2011) esisteva un unico precedente giurisprudenziale in materia, che non era in contrapposizione con la scelta compiuta dagli uffici. Inoltre, per quanto riguarda l’amministrazione comunale di Rimini, a differenza di altri casi, alla figura del capo di gabinetto sono assegnate solo funzioni di indirizzo e di controllo e non compiti gestionali. Solo in seguito, la giurisprudenza contabile si è orientata nella direzione opposta”.
12 11 2013 | Rimini | Maltempo, 85 interventi della protezione civile in una notte
Rimini | Maltempo, 85 interventi di protezione civile in una notte
Nelle ultime giornate di allerta meteo sono stati 60 i volontari della Protezione civile della Provincia di Rimini impegnati su tutto il territorio. Le 30 squadre attive sia durante il giorno che nel corso della notte hanno portato a termine 85 interventi, soprattutto nei territori di Rimini, Riccione e Bellaria - Igea Marina. Nell’80% dei casi si è trattato di potature e rimozione di alberi, arbusti e fogliame, nel 20% di interventi di pulizia di cantine. Ai volontari della protezione civile ha espresso gratitudine l’assessore provinciale Mario Galasso.
12 11 2013 | Rimini | Spiagge, Cgil contro emendamento Pdl sdemanializzazione
Rimini | Spiagge, Cgil contro emendamento Pdl sdemanializzazione
“Ancora una volta c’è chi tenta di usare la crisi per avvalorare politiche che favoriscono la speculazione, aprono la strada ad un abusivismo sfrenato, impoveriscono la capacità di attrattività del nostro paese”, è dura la posizione della Cgil regionale rispetto all’emendamento del Pdl alla legge di stabilità che punta a tirare fuori dal demanio (rendendolo bene spendibile per lo Stato) quelle parti degli arenili occupate dalle strutture fisse degli stabilimenti balneari. “La proposta di compensare gli effetti finanziari della manovra economica contenuta nella legge di stabilità 2014 attraverso la svendita delle spiagge demaniali, con il solo scopo di fare cassa, rientra nella logica di uno Stato che rinuncia ad essere protagonista nello sviluppo del Paese e sceglie di appagare gli interessi di pochi attraverso lo sfruttamento selvaggio di un patrimonio che è risorsa della collettività”.
Il sindacato, quindi, si appella “alla Regione Emilia Romagna, alle autonomie locali, al sistema di rappresentanza delle imprese di farsi promotori di iniziative che combattano questa idea speculativa e puntino su lavoro e sviluppo”. Secondo la Cgil, anche di fronte a una stagione turistica appena conclusa dai dati non incoraggianti, “occorre collocare il tema spiagge e demanio in un’ottica più generale di valorizzazione del sistema turistico del nostro Paese e dell’Emilia Romagna che si costruisce promuovendo e sostenendo politiche di investimento che consentano di qualificare l’offerta turistica attraverso veri e propri piani di valorizzazione dei territori, dove lavoro ed impresa sono protagonisti”.