tortora-scuroRimini | Aeradria, il debito e le società satellite. Parla Tucci

 

(Riceviamo e pubblichiamo da Maurizio Tucci presidente di Aeradria spa) Facciamo riferimento agli articoli di stampa apparsi sui quotidiani nei giorni successivi all’udienza tenutasi giovedì 21 novembre u.s. avanti al Tribunale di Rimini chiamata nell’ambito del procedimento di concordato di Aeradria S.p.A.
In questi articoli si asserisce l’esistenza di un “buco” nei conti di Aeradria S.p.A. derivante dai fallimenti di AIR S.p.A. e Riviera di Rimini Promotions S.r.l. (quest’ultimo dichiarato il 18 novembre 2013) di cui non si sarebbe tenuto conto nel piano concordatario.
In relazione a tali circostanze la Società Aeradria S.p.A. intende con il presente Comunicato fare alcune precisazioni e far conoscere all’opinione pubblica la propria posizione.


In primo luogo, il nuovo management della Società ha presentato al Tribunale nell’udienza citata una serie di integrazioni e specificazioni alla domanda di concordato , volte a recepire tutte le considerazioni formulate dal Commissario Giudiziale nella propria relazione dell’11 ottobre.
In particolare, il nuovo management di Aeradria, a soli due mesi dal suo insediamento, ha provveduto, attraverso il supporto di primari investitori istituzionali locali e lo sforzo dei dipendenti della stessa Società, a rafforzare il piano finanziario di concordato per complessivi Euro 5 milioni, di cui:
- euro 2 milioni derivanti dall’emissione di un prestito obbligazionario convertibile e convertendo (destinato a produrre un rafforzamento patrimoniale della Società per pari importo), per il quale sono già stati raccolti impegni a garanzia dell’integrale sottoscrizione del prestito da parte di primarie banche locali (Banca Carim; Asset Banca; Banca Malatestiana; Banca di Rimini; Banca di Credito Cooperativo Valmarecchia; Banca Popolare della Valconca);
- euro 1,3 milioni derivanti dalla emissione di un “minibond” destinato ad essere collocato sul mercato Extra-MOT e per il quale sono già stati raccolti impegni di garanzia dell’integrale collocamento da parte di primarie banche locali (Banca Carim; Asset Banca);
- risparmi a seguito, tra l’altro, di accordi sindacali per complessivi Euro 1,7 milioni.


Inoltre, la Società, al fine di tenere conto di tutte le criticità sollevate dal Commissario Giudiziale nella sua relazione, ha anche provveduto ad appostare alcuni fondi rischi che sterilizzino gli effetti di alcune potenziali passività, tra le quali quelle legate alle conseguenze del recente fallimento della società AIR S.p.A. ed al rischio (peraltro contestato) che i creditori di quest’ultima possano acquisire titolo per rivendicare un risarcimento da parte di Aeradria, in quanto società controllante.


Quanto poi a Riviera di Rimini Promotions S.r.l., con la quale - giova precisare - non esiste alcun rapporto di compartecipazione societaria, la Società ha già provveduto ad integralmente svalutare tutti i crediti che la stessa ha nei suoi confronti.
In buona sostanza, nel poco tempo a propria disposizione il nuovo management di Aeradria, con il decisivo supporto delle banche del territorio e dei dipendenti della Società, ha fatto tutti gli sforzi possibili per fare proprie le considerazioni svolte dal Commissario Giudiziale in merito alla proposta di concordato, presentandosi alla predetta udienza del 21 novembre scorso con evidenti miglioramenti della proposta stessa: la quale, peraltro, già aveva raccolto la preventiva adesione da parte dei principali creditori ed il supporto di alcuni investitori (Confindustria Rimini; Italcamel Travel Agency; Eccellentissima Camera della Repubblica di San Marino) che si erano già in precedenza impegnati a sottoscrivere un aumento di capitale per cassa per complessivi Euro 5,3 mln. Quindi, la proposta concordataria prevede, subordinatamente all’omologazione del concordato, l’apporto di nuovi mezzi freschi per complessivi Euro 8,6 mln., oltre a risparmi per Euro 1,7 mln.


In questo contesto, tuttavia, alla predetta udienza del 21 novembre 2013, sono comparsi sia il curatore del fallimento della società AIR S.p.A., sia quello, neo-nominato, del fallimento della società Riviera di Rimini Promotions S.r.l., dichiarata fallita in data 18 novembre 2013.
Quanto a Riviera di Rimini Promotions S.r.l., il curatore – si noti, dopo soli due giorni dalla sua nomina – ha fatto istanza per la dichiarazione di fallimento di Aeradria. A tale proposito, si rileva, anzitutto, che Riviera di Rimini Promotions S.r.l. non risulta allo stato titolare di alcun credito nei confronti di Aeradria, anzi rientrando tra i debitori di quest’ultima (ancorché trattasi di crediti già completamente svalutati nei bilanci di Aeradria): cosicché non risulta neppure legittimato all’istanza. Si rileva, inoltre, che a fondamento della propria istanza il curatore ha dichiarato che intende avviare un’azione nei confronti di Aeradria per asserito e contestato abuso di direzione e coordinamento e per un asserito controllo contrattuale di cui, a prescindere dall’infondatezza in linea di diritto, non è stata data alcuna evidenza. A supporto di tale prospettata azione il curatore ha depositato una relazione di parte in data 15 novembre 2013 (e, quindi, prima della dichiarazione di fallimento di Riviera di Rimini), predisposta da consulenti incaricati dalla stessa Riviera di Rimini. Non si comprende come possa avere rilievo, ai fini dell’ammissibilità della domanda di concordato, la prospettazione di un’azione giudiziaria allo stato neppure avviata e che darebbe luogo ad un giudizio ordinario di durata ben superiore all’esecuzione del piano triennale concordatario.


Infine, neppure si comprende quale sarebbe l’interesse del curatore a ottenere il fallimento di Aeradria, essendo al contrario evidente che solo l’omologa del concordato e l’esecuzione del piano concordatario metterebbero la Società nella condizione di far fronte anche ad un’ipotetica azione risarcitoria di terzi.


Allo stesso modo, anche il curatore della società AIR S.p.A., che vanta un credito nei confronti di Aeradria ma risulta al contempo debitore per un importo di non molto inferiore, ha affacciato la possibilità di rivendicare, sempre a titolo di responsabilità da direzione e coordinamento, un maggior credito, senza tenere conto che, a seguito della dichiarazione di fallimento di AIR, l’eventuale azione del curatore (per la quale valgono la stesse considerazioni in termini di lunghezza e aleatorietà già svolte relativamente alla potenziale azione da parte del curatore di Riviera di Rimini) assorbe quella proponibile dai creditori della società e che Aeradria, tra le integrazioni da ultimo apportate alla proposta concordataria, ha già previsto, a titolo puramente prudenziale, di appostare un apposito fondo rischi per tenere conto di una potenziale azione dei creditori di AIR.


Alla luce di queste considerazioni, il Consiglio di Amministrazione di Aeradria S.p.A. resta fiducioso circa il positivo esito del procedimento concordatario, che porterà, in caso di omologa, un evidente beneficio ai creditori della Società, presenti e futuri, consentendo ad Aeradria di poter disporre di nuove risorse finanziarie fresche per ben Euro 8,3 milioni, e che consentirà di preservare la continuità aziendale ed il mantenimento della concessione aeroportuale anche nell’interesse del territorio e dell’indotto che su di esso gravita: continuità aziendale che, invece, in caso di dichiarazione di fallimento, verrebbe meno, determinando l’apertura della procedura di fallimento la decadenza ex lege della concessione aeroportuale.

Lunedì, 25 Novembre 2013 10:04

GIORNALAIO 25.11.2013

giornalaioAeradria, parla Tucci. Forza Italia riparte dalla sala Marvelli

 

Aeradria, parla Tucci. “In primo luogo, il nuovo management della Società ha presentato al Tribunale nell’udienza citata una serie di integrazioni e specificazioni alla domanda di concordato , volte a recepire tutte le considerazioni formulate dal Commissario Giudiziale nella propria relazione dell’11 ottobre. In particolare, il nuovo management di Aeradria, a soli due mesi dal suo insediamento, ha provveduto, attraverso il supporto di primari investitori istituzionali locali e lo sforzo dei dipendenti della stessa Società, a rafforzare il piano finanziario di concordato per complessivi € 5 milioni, di cui: € 2 milioni derivanti dall’emissione di un prestito obbligazionario convertibile e convertendo (destinato a produrre un rafforzamento patrimoniale della Società per pari importo), per il quale sono già stati raccolti impegni a garanzia dell’integrale sottoscrizione del prestito da parte di primarie banche locali (Banca Carim; Asset Banca; Banca Malatestiana; Banca di Rimini; BCC Valmarecchia; Banca Popolare della Valconca); € 1,3 milioni derivanti dalla emissione di un “minibond” destinato ad essere collocato sul mercato Extra-MOT e per il quale sono già stati raccolti impegni di garanzia dell’integrale collocamento da parte di primarie banche locali (Banca Carim; Asset Banca); risparmi a seguito, tra l’altro, di accordi sindacali per complessivi € 1,7 milioni… Alla predetta udienza del 21 novembre 2013, sono comparsi sia il curatore del fallimento della società AIR S.p.A., sia quello, neo-nominato, del fallimento della società Riviera di Rimini Promotions S.r.l., dichiarata fallita in data 18 novembre 2013. Quanto a RdR il curatore – si noti, dopo soli due giorni dalla sua nomina – ha fatto istanza per la dichiarazione di fallimento di Aeradria. A tale proposito, si rileva, anzitutto, che RdR non risulta allo stato titolare di alcun credito nei confronti di Aeradria, anzi rientrando tra i debitori di quest’ultima (ancorché trattasi di crediti già completamente svalutati nei bilanci di Aeradria): cosicché non risulta neppure legittimato all’istanza. Si rileva, inoltre, che a fondamento della propria istanza il curatore ha dichiarato che intende avviare un’azione nei confronti di Aeradria per asserito e contestato abuso di direzione e coordinamento e per un asserito controllo contrattuale di cui, a prescindere dall’infondatezza in linea di diritto, non è stata data alcuna evidenza… Neppure si comprende quale sarebbe l’interesse del curatore a ottenere il fallimento di Aeradria, essendo al contrario evidente che solo l’omologa del concordato e l’esecuzione del piano concordatario metterebbero la Società nella condizione di far fronte anche ad un’ipotetica azione risarcitoria di terzi”, LaVocediRomagna (p.11).

 
Forza Italia. Ieri primo incontro in sala Marvelli. “Una sessantina i presenti: tanti i militanti e poi naturalmente in prima fila i pesi massimi riminesi del partito che avevano già dichiarato la loro adesione a FI, dal consigliere regionale Marco Lombardi al segretario provinciale Miserocchi fino al bellariese e vicesindaco della giunta Ceccarelli Roberto Maggioli. Proprio Maggioli ha sottolineato con orgoglio la fedeltà di Bellaria al Cavaliere: «Il centro-destra bellariese, maggioranza e giunta compresi, è tutto con lui – ha affermato - E del resto come poteva essere diversamente? Come si poteva continuare a sostenere un governo incapace di fare le riforme?». Per Maggioli risulta quindi «incomprensibile la scelta di coloro che anche in provincia hanno sostenuto il progetto di Alfano»”, NuovoQuotidiano (p.5).

tortora-scuroRimini | Forza Italia riparte da un centinaio di simpatizzanti in sala Marvelli

 

Primo appuntamento pubblico per la rifondata Forza Italia oggi a Rimini. Un centinaio "abbondante" di simpatizzanti si sono trovati stamani in sala Marvelli. Presenti il consigliere regionale Marco Lombardi, il vicesindaco di Bellaria Maggioli con l’assessore Filippo Giorgetti, un po' di ex consiglieri di Santarcangelo, tanta gente comune. “E’ stato un momento di passaggio doveroso e formale - spiega Fabrizio Miserocchi - in cui ho illustrato i punti del documento votato nel corso del consiglio nazionale, quello che di fatto ha annullato le cariche. C'è stato un po' di dibattito. Adesso si riparte. Siamo tutti alla pari - aggiunge Miserocchi da ex coordinatore provinciale - in attesa di vedere cosa succede, quali saranno gli strumenti organizzativi”. Intanto, Miserocchi dà appuntamento ai simpatizzanti per mercoledì mattina quando alle 8,30 si partirà dal piazzale della Telecom alla volta di Roma, dove alle 14, in via del Plebiscito si terrà una manifestazione davanti a palazzo Grazioli in sostegno al presidente Silvio Berlusconi.

tortora-chiaroRimini | Nuovo centrodestra, Moretti ci mette la firma 

 

Reduce dalla costituente romana di ieri per il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano e Murizio Lupi la consigliera comunale del Pdl (a livello locale per ora non si costituiranno gruppi separati) Giuliana Moretti racconta.

 
“Ho voluto essere presente e porre la mia firma sul cartellone degli aderenti mossa da un rinnovato entusiasmo dopo due anni di apnea, fortemente a disagio in un partito che, troppo preso dal dover difendere il suo leader, non è riuscito a risolvere i problemi cogenti della gente, del paese. Un partito ormai legato alle sorti del suo leader, fortemente influenzato da soggetti guidati solo dal loro interesse personale”, chiarisce subito Moretti. “Quel cartellone ha voluto significare che partiamo senza grandi mezzi ma ciò che conta sono le persone più dei numeri (Centro destra insieme)”, aggiunge sottolineando come per lei il nuovo gruppo possa essere la risposta all’antipolitica dilagante.


“Noi amministratori locali - arriva al dunque Moretti - abbiamo un ruolo importante in questo passaggio, quello di dare un giudizio e prendere una posizione chiara. Noi siamo coloro che sono maggiormente a contatto con la gente e abbiamo sentito più dei parlamentari l'urgenza di una svolta. Ora speriamo che la nostra gente capisca che dalla politica non si può prescindere, che è da qui che si deve passare per incidere su un cambiamento e voglia sostenerci e partecipare ad un partito nuovo aperto a tutti coloro che condividono i valori di centro destra che intende prima di tutto ascoltare e agire con urgenza”. Il Ncd incontrerà i suoi simpatizzanti venerdì prossimo alle 20,30 all'hotel Sporting di Rimini.

Sabato, 23 Novembre 2013 11:24

Rimini, il silenzio non è d’oro

4bRimini, il silenzio non è d’oro

 

Da lunedì mattina il Rimini è in silenzio stampa e già è singolare il timing della decisione. La versione ufficiale cita “per stare tranquilli e concentrati dopo la sconfitta”: balle. Balle perché quel tipo di silenzio stampa inizia subito dopo la partita e non due giorni dopo. Strana ‘sta storia del silenzio stampa nel calcio, abitudine tutta italiana nata in quella calda estate spagnola del mondiale 1982: critiche, processi, (nella prima fase l’Italia non riuscì a vincere contro Polonia, Perù, Camerun e passò il turno per miracolo) poi la goccia che fece traboccare il vaso, con quell’articolo maldestro che ironizzava su Rossi e Cabrini compagni di camera. L’Italia, sino alla finale di Madrid di quel fantastico 11 luglio, non parlò più e a incontrare i giornalisti era Zoff, il capitano, paradossalmente quello che di solito parlava meno di tutti. Portò bene, tanto che dopo le prime vittorie qualche azzurro era propenso a riprendere il dialogo ma Tardelli disse: “ragazzi il silenzio è fortunato” . Ecco, forse questo è l’unico silenzio stampa del calcio con un senso, nato per proteggere le persone più che i calciatori, con un senso perché poi divenne scaramantico e nel pallone ci sta: è come il buon Anconetani che spargeva il sale prima della partita o come Spinelli che ancora oggi si ferma a mangiare la pizza prima del calcio d’inizio. Per il resto il silenzio stampa è una sciocchezza, frutto di equivoci, a volte di cattiva educazione (che si trova sia da una parte sia dall’altra), di arroganza, quasi sempre è un segno di debolezza, perché sottrarsi al confronto significa ammettere al tempo stesso di non poterlo sostenere. Quello del Rimini, è arrivato dopo i giornali della domenica, dopo le critiche e le pagelle seguite alla partita persa in casa sabato scorso contro Castiglione. Non sono stati i giocatori a chiederlo, anche se più di una volta si sono visti musi lunghi e mai si ricorda un tecnico o un calciatore dire a un giornalista: “Mi avete sopravvalutato, mi avete dato troppo in pagella”. E’ stata una scelta della società, che ha reagito in modo scomposto alle critiche dopo l’inattesa sconfitta contro una squadra che prima non aveva mai vinto, e che forse pensa di “educare” i media a un approccio più morbido, nascondendosi dietro la dichiarazione ufficiale che dopo dieci risultati utili consecutivi non regge. Finirà domenica dopo la partita, così dice la società. Il silenzio stampa dovrebbe essere una cosa seria in teoria, e invece nel pallone spesso è una buffonata, anche perché i giornalisti sono abituati quasi sempre a protestare più o meno “vibratamente” e non a reagire con un minimo di dignità.
Francesco Pancari

Sabato, 23 Novembre 2013 11:11

GIORNALAIO 23.11.2013

giornalaioLuminarie a viale Vespucci, Confcommercio chiede solidarietà. Biodigestore, la difesa di Hera. Atletica, quali sono le intenzioni del sindaco di Rimini?

 

Luminarie a viale Vespucci, i commercianti non ha soldi da investirvi, ma Confcommercio richiama all’ordine. “"Questa storia comincia a stancarmi. Conosco la situazione che riguarda piazza Kennedy e piazza Tripoli. In entrambi i casi, il 50% degli esercenti non vuole contribuire all’installazione delle luminarie. La scorrettezza di alcuni nomi altisonanti del commercio al dettaglio riminese lascia davvero allibiti", tuona il presidente di Confcommercio provinciale, Gianni Indino. "L’ente che presiedo sta facendo la sua parte. Quando non si riesce a raggiungere il tetto di quote prestabilito, noi mettiamo quello che manca. Ciò che Confcommercio chiede è un po’ di solidarietà, perché sono sempre i soliti – piccoli – noti a contribuire con piacere all’iniziativa. Può sembrare una bazzecola, ma le luci danno alla gente anche un senso di spensieratezza. Non si può ricondurre sempre tutto al marketing", conclude. Anche il Comune ha fatto la sua parte, "destinando all’illuminazione natalizia 45mila euro"”, LaVocediRomagna (p.17).

 
Ca’Baldacci. “"Ma quale ‘ennesimo grave episodio ricollegabile al biodigestore di Ca' Baldacci’: quanto raccontato giovedì dai residenti è questa sì l'ennesima grave falsità messa in giro ad arte solo per diffondere inutile allarmismo". E' durissima la risposta di Hera, gestore dell'impianto, dopo le dichiarazioni rilasciate al Nuovo Quotidiano da Mauro Franceschini, presidente del Comitato Rimini Uptown… "L’allarme lanciato dagli esponenti del comitato Rimini UpTown è assolutamente immotivato – si legge in una nota della multiutility – I residenti hanno confuso il vapore che si genera nelle parti più calde dell’impianto durante l’inverno (come il legno sul piazzale o le arie calde che escono normalmente dai biofiltri) con ‘nubi’ di sostanze non ben identificate. Insomma una normale reazione chimica è stata fatta passare per ‘un episodio inquietante’"”, NuovoQuotidiano (p.7).


Eventi sportivi e impianti che mancano. La società riminese Libertas vuole proporre a Riccione i master europei di atletica del 2019 perché a Rimini non si può ospitarli. “Una lettera aperta alla cittadinanza per dare notizia di cosa l’Amministrazione comunale ed in primis il sindaco Gnassi abbia deciso per la pista di atletica leggera all’interno dello stadio “Neri”. La scrive il presidente della Polisportiva Libertas Rimini, Giorgio Della Biancia, rivolgendosi direttamente al primo cittadino esprimendo subito i dubbi circa l’intenzione "di procedere alla realizzazione dell’impianto di atletica in un altro sito della città" così come riferito dall’assessore allo Sport Brasini”, LaVoce (p.13).


Novarese. “A sette anni dalla sua costituzione Miramare Wiva sventola bandiera bianca. Ma prima di lasciare il presidente Maurizio Berlini invita l’amministrazione a mettere fine al rapporto con Coop7, non senza richiesta danni. “L’associazione - ricorda Berlini - era "nata per assecondare e stimolare il rilancio di questa parte del territorio riminese, sull’onda dell’impegno, dichiarato da Coop7 e voluto dall’amministrazione comunale, di creare un polo del benessere in area Novarese. Inseguendo il sogno di una nuova cartolina con il lungomare pedonalizzato". Un’operazione, quella presentata da Coop7 al tempo, "che aveva acceso grandi aspettative". Ma sin dall’inizio furono sollevate diverse perplessità. Come "l’esigua entità dell’importo incamerato dal Comune, peraltro dirottato totalmente in altre parti della città"”, LaVoce (p.16).


In piazza per la Syria. “"Rivolgo un forte Appello per la pace che nasce dall’intimo di me stesso! Quanta sofferenza, quanta devastazione, quanto dolore ha portato e porta l’uso delle armi in quel martoriato Paese, specialmente tra la popolazione civile e inerme! Non sia risparmiato alcuno sforzo per garantire assistenza umanitaria a chi è colpito da questo terribile conflitto". Dalla richiesta accorata di aiuto alla Siria di Papa Francesco, nell’Angelus dello scorso 1° settembre, nasce la campagna di raccolta fondi Avsi 2013/2014, intitolata ‘Storie di un nuovo mondo’. Oggi, l’Associazione volontari per il servizio internazionale allestirà in piazza Cavour un banchetto per raccogliere contributi, consentendo a chiunque di dare un piccolo dono di sé”, LaVoce (p.12).


Quattro banche nei guai per la bancarotta di due aziende sammarinesi, NQ (p.3).

rossoRimini | Spiagge, Pd e Ncd studiano nuove soluzioni per la sdemanializzazione

 

Spiagge, il problema della salvaguardia dalle aste delle imprese balneari italiane “è stato rinviato all’esame della legge di stabilità alla Camera”, annuncia su Facebook il deputato del Pdl-Ncd Sergio Pizzolante. Se ne continuerà dunque a parlare e infatti sembra che sia in atto una nuova mediazione tra Partito democratico e Nuovo centrodestra (Ncd) per arrivare a un compromesso.

 
Secondo indiscrezioni dal mondo balneare, la nuova proposta (anch’essa come la precedente fallita ad opera del Pd sarebbe introdotta a grandi linee nella legge di stabilità) non parla nella maniera più assoluta di vendita, pur continuando a perseguire il principio della sdemanializzazione, il passaggio cioè da area demaniale a patrimonio disponibile dello Stato del terreno dove oggi sorgono le aree costruite degli stabilimenti (le cabine, per esempio, o altri locali).


L’accordo risiederebbe sul fatto che i terreni rimarrebbero pubblici. Non si parla più, infatti, di cessione con diritto di opzione ai proprietari, ma di affitto con diritto di superficie per un periodo dai 50 ai 70 anni a garanzia del concessionario a cui verrebbe comunque garantita la prelazione. La nuova soluzione, inoltre, proprio perché il terreno non sarebbe più demaniale, porrebbe fine agli incameramenti.


C’è un piccolo particolare che ancora, sembra, non convince i balneari. Per accedere alla soluzione i concessionari dovrebbero pagare l’affitto per intero (cioè per tutti e 50 gli anni sull’unghia). C’è la possibilità dei mutui. Ma non è scontato.

tortora-scuroRiccione | Raibano, consiglio approva odg su inceneritore

 

Approvato all’unanimità in consiglio comunale a Riccione l’ordine del giorno per l’“Attivazione di azioni volte a impedire il conferimento di rifiuti da bacino extra provinciale nell’inceneritore di Raibano di Coriano” (un testo analogo a quello già approvato dal consiglio comunale di Coriano) con l’obiettivo di impedire che l’inceneritore di Raibano, gestito da Herambiente spa, possa accogliere anche rifiuti provenienti dall’esterno del bacino provinciale, in virtù del passaggio amministrativo da impianto di smaltimento a impianto di recupero, per decreto ministeriale del 7 agosto 2013.
“Questo è un territorio – ha dichiarato il sindaco Massimo Pironi – che ha saputo raggiungere l’autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti, grazie anche al civismo e ai comportamenti virtuosi dei suoi cittadini nelle pratiche di raccolta differenziata. C’è ancora margine per migliorare, mettendo in campo modalità di smaltimento e recupero sostenibili sul piano ambientale, con un sistema di incentivi che premiano i cittadini e i territori che hanno saputo adottare comportamenti corretti. Chiediamo che la regione non autorizzi l’inceneritore a bruciare rifiuti da fuori regione, ma individui criteri per premiare chi fa la raccolta differenziata, diminuendo gradualmente i materiali bruciati nell’Inceneritore di Raibano”.

tortora-chiaroRimini | Restauro tempietto di sant’Antonio, c’è la disponibilità del Lions club

 

Fili elettrici scoperti e penzolanti, la campanella in ferro sbilenca e due colonne esterne che si stanno sbriciolando. Non se la passa bene il tempietto dedicato a Sant’Antonio in piazza Tre martiri a Rimini. Eppure è passato più di un anno dalla visita della commissione cultura e dell’assessore Massimo Pulini, su richiesta del consigliere comunale del Pdl Valeria Piccari, a quello che è contemporaneamente sia un monumento della città visitato da migliaia di turisti sia un luogo di culto per i cittadini riminesi in ricordo di uno dei più celebri miracoli del santo francescano (quello della mula che si inginocchia di fronte all’ostia consacrata).

 
“La situazione va risolta - incalza il consigliere Piccari - perché l’altro giorno appena lì dentro c’era un bimbo che giocava poco distante proprio dai filia coperti. C’è un serio problema di sicurezza che va risolto al più presto o perlomeno tamponato in attesa di un restauro”. Il luogo è curato dai padri parlotti, che aprono e chiudono il portone al mattino e alla sera e lo tengono pulito fuori e dentro assicurandosi che gli arredi si mantengano in buono stato, ma la proprietà, fa notare Piccari, è del Comune. In quanto monumento, il tempietto è tutelato dalla soprintendenza di Ravenna.


C’è stato tempo fa l’interessamento della fondazione Cassa di risparmio di Rimini ad un progetto di recupero che poi è venuto meno. Intanto, però, si è fatto avanti anche il Lions club. “La disponibilità è a intervenire su un segmento di restauro - ha detto ieri in consiglio comunale l’assessore Massimo Pulini - che vada almeno a tamponare il problema dell’impianto elettrico e delle due colonne esterne. Verificheremo comunque un recupero almeno parziale della disponibilità della Cassa di Risparmio, da mettere in campo in contemporanea con il Lions e con una virtuosa collaborazione che possa venire dai nostri fondi per provare a mettere mano a questa opera di restauro”.

neroRimini | Bancarotta fraudolenta: Gdf sequestra 17 milioni. Tredici denunce

 

Tredici persone denunciate per bancarotta fraudolenta e 17 milioni di euro sequestrati dalla Guardia di Finanza a Rimini a conclusione dell’operazione Controsenso. Il nucleo di polizia tributaria ha scoperto anche la complicità di almeno tre istituti bancari riminesi e uno sammarinese nel distrarre dal fallimento di un'azienda del Titano grosse somme di denaro sotto forma di finanziamenti ipotecari.
Tra i denunciati risultano i due amministratori di un'azienda di Coriano che sarebbe stata creata secondo le fiamme gialle per permettere a due società sammarinesi indebitate di accendere ipoteche bancarie con garanzie patrimoniali. In questo mondo le banche avrebbero avuto la possibilità di recuperare i crediti nei confronti delle società senza aspettare il fallimento.

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