tortora-scuroRimini | Dal Comune 100mila euro per chi assiste gli anziani in casa, ma solo se ha la badante 

 

Centomila euro di sussidi a favore delle famiglie che assistono in casa persone non autosufficienti è la cita stanziata dalla giunta di Rimini ieri, in accordo con Cgil, Cisl e Uil, nell’ambito del Progetto badanti” che prevede contributi per quelle famiglie che sono chiamate a sostenere il costo di un assistente per garantire il supporto a familiari che non sono in grado di essere autonomi.
I criteri per l’assegnazione sono: presenza nel proprio nucleo familiare, anagrafico o di fatto, di una o più persone, seguite da una o più badanti, di età uguale o superiore a 55 anni e invalidità pari o superiore al 74%. Il valore Isee del nucleo non deve essere superiore a 20mila euro e gli anziani non possono essere titolari di assegno di cura rilasciato dalla Asl o di contributo “alternativo al ricovero” rilasciato dal Comune di Rimini. La badante, o le badanti, in questione, devono essere regolarmente assunte.
I fondi saranno erogati nella misura del 20 per cento del costo per i valori Isee fino a 7.500 euro, fino al limite di 1.500 euro, e del 15 per cento per i valori Isee fino a 20mila euro, fino al limite di 1.300 euro.

Mercoledì, 27 Novembre 2013 13:31

In liquidazione l’Agenzia di marketing turistico

5bIn liquidazione l’Agenzia di marketing turistico

 

Nello stesso giorno in cui il Tribunale di Rimini ha decretato il fallimento di Aeradria, la Provincia di Rimini ha avviato le procedure per la liquidazione dell’Agenzia di marketing turistico. Non si tratta di eventi collegati fra di loro, però la loro casuale concomitanza sembra gettare un’ombra di decadenza sull’intero sistema riminese.

Anche perché l’Agenzia - una creatura voluta dal tandem presidente Nando Fabbri - assessore Massimo Gottifredi - chiude i battenti non per il fallimento della propria mission ma perché la vicina “morte” delle province inevitabilmente farà tirare le cuoia anche agli enti collegati. 

L’Agenzia nacque nel 2002 per dare forza al distretto turistico Riviera di Rimini nel contesto di una politica regionale che con la legge 7 valorizzava solo i prodotti mettendo in ombra i territori e le loro peculiarità. Per Bologna non esisteva Riviera di Rimini, la spiaggia da Bellaria a Cattolica era solo un segmento della Riviera adriatica dell’Emilia Romagna, l’unica con diritto di esistenza. Ci furono anche decisione di rottura, come la partecipazione alla Bit con uno stand autonomo, quello con il moscone e gli ombrelloni. Visitando, il presidente Vasco Errani disse che così “si fa anti-turismo”. Adesso anche la Regione torna sui suoi passi e alla conferenza di Modena del 29 novembre celebrerà la valorizzazione dei territori.

Il proprio, quello di Riviera di Rimini, l’Agenzia ha cercato di valorizzarlo inseguendo dal 2002 quattro direttrici: internazionalizzazione, destagionalizzazione, grandi eventi, promozione dell’entroterra. Un documento redatto dalla Provincia elenca i risultati raggiunti in questi campi.

Sull’incremento del turismo estero l’Agenzia ha agito di concerto con Aeradria (per un periodo Massimo Masini era direttore dell’una e presidente dell’altra) e vieni quindi da chiedersi quanto siano costati alla collettività i risultati che oggi la Provincia esibisce: la quota estera del turismo riminese è passato dal 21 per cento del 2002 al 25 per cento del 2012, grazie soprattutto al boom dei russi.  Adesso che succederà?

Per grandi eventi si intendono la Notte Rosa e il Moto Gp, cioè quelli promossi direttamente dall’ente pubblico. La Notte Rosa ha contribuito al rilancio del mese di luglio che nel 2005 contava 3.690.588 pernottamenti e nel 2012 (in  calo rispetto al 2011) poco più di 4 milioni. Il moto Gp da parte sua ha contribuito un po’ a far lievitare (circa 100 mila in più) le presenze di settembre.

L’Agenzia ha promosso l’entroterra con due progetti distinti. Curiosamente nella documento della Provincia non si fa cenno al primo progetto, quello sulla Signoria dei Malatesta: anche se avviato dalla Provincia fu poi condotto dall’Agenzia. Adesso il marchio è Malatesta & Montefeltro, in omaggio all’allargamento dei confini provinciali. Dal 2009 al 20012 in pernottamenti sono cresciuti del 27 per cento.

L’Agenzia ha infine partecipato al processo di destagionalizzazione del turismo riminese. Negli ultimi quindici anni le presenze non estive sono cresciute del 70 per cento. Il report non tiene conto del 2013 che ha visto la perdita del 7 per cento nei primi cinque mesi dell’anno.

Adesso che l’Agenzia chiude, chi terrà alta la bandiera di Riviera di Rimini? Nel propprio documento la Provincia scrive che l’Agenzia è “Un modello di governo che non deve andare disperso, in modo da non azzerare i risultati e le progettualità attivate negli ultimi 10 anni. Non è pensabile che la forza turistica della Riviera di Rimini, ma anche la complessità e la diversità che ne è alla base, in termini di attori, di progettualità, di risorse e di prodotti esistenti, possa esser efficacemente gestita, nell’interesse del territorio, senza un soggetto che favorisca e rafforzi  l’integrazione e la partecipazione tra i diversi attori, a tutti i livelli”.

La conclusione è che “Servirebbe un soggetto che se ne faccia carico e continui a svolgere questo ruolo”. Non si fa alcun cenno all’ipotizzata  Unione territoriale romagnola che dovrebbe essere varata con la riforma della legge 7. Non la si considera ancora una volta adeguata ad esprimere la forza del più importante distretto turistico regionale?

Valerio Lessi

tortora-scuroRimini | Emergenza neve in alta Valmarecchia

 

Continua a nevicare dalla serata di ieri in alta Valmarecchia, in particolare nei comuni di Pennabilli e Casteldelci, dove sono operative alcune squadre di privati per liberare il passaggio sulle strade secondarie. Ad ora nessun problema segnalato invece sulla viabilità principale, tranquillizzano dalla Provincia. “Tutti i cantonieri e i terzisti - assicurano da corso d’Augusto - sono allertati e pronti per intervenire in caso di peggioramento o necessità”.
L’allerta meteo durerà fino alle 12 di domani, poi le condizioni meteo dovrebbero tendere al miglioramento fino a tutta la giornata di venerdì. Da sabato, e per tutto il fine settimana, è invece previsto un nuovo peggioramento con probabili precipitazioni che, seppur con minore intensità rispetto le attuali, potrebbero assumere carattere nevoso sopra i 300 metri, e piovoso in tutto il resto del territorio provinciale.

tortora-chiaroRimini | Fallimento Aeradria, Pizzolante: Ministero ed Enac all’opera per garantire continuità scalo

 

Fallimento Aeradria, il ministro per i trasporti Maurizio Lupi questa mattina ha sentito Enac nell’ottica di garantire la continuità operativa. Le notizie non sembrano cattive. L’ente nazionale per l’aviazione civile è già in contatto con il commissario con cui intende raccordarsi in merito all’esercizio provvisorio e per la predisposizione di un piano per la continuità delle attività.
La notizia arriva dal deputato riccionese Sergio Pizzolante che dopo l’annuncio via Facebook ha incontrato il ministro Lupi (i due hanno di recente aderito al Nuovo centrodestra). A tema il fallimento di Aeradria decretato dal tribunale di Rimini ieri nel depositare una sentenza che non lascia spazio a dubbi sulla condotta della società di gestione dell’aeroporto Fellini, ma che tiene aperta la speranza che lo scalo possa continuare a operare.
“E’ una buona notizia, ringrazio il ministro Lupi. Adesso, al di là, delle singole opinioni sul passato è necessario operare tutti nella stessa direzione. Salvare l'aeroporto, il traffico russo e le prospettive di crescita legate al rapporto fra aeroporto e grandi infrastrutture come palazzo dei congressi e fiera”, ha dichiarato Pizzolante.

Mercoledì, 27 Novembre 2013 10:17

IL GIORNALAIO 27.11.2013

giornalaioAeradria è fallita. Spiagge, c’è spazio per il diritto di superficie. L’Asl unica risparmia 

 

“Una decisione sofferta umanamente, ha spiegato il presidente del tribunale Rossella Talia. “Sono giudice, ma anche cittadina di Rimini” - ha commentato confermando che sono stati giorni di batticuore, di notti trascorse insonni. Ma non perché c’erano dubbi sulla decisione da prendere: quella è venuta facile anche senza prendere in considerazione il fallimento di Rdr (Riviera di Rimini Promotions), il carico da 90 che nell’ultima udienza era spuntato a sorpresa spiazzando la stessa Aeradria. A complicare le cose le prevedibili reazioni che il terremoto del fallimento avrebbe innescato. Tecnicamente a convincere i giudici che ai criteri di “opportunità” - a cui si appellava l’economia e la politica riminese - si dovevano anteporre i profili di ammissibilità giuridica, sono state proprio le debolezze riscontrate nella proposta di concordato. Sono emerse chiaramente una “confusione delle masse creditizie”(ovvero non si capiva bene chi doveva a chi e cosa) e “la mancanza dei presupposti di correttezza nei confronti dei creditori” privilegiati”, LaVocediRomagna (p.11). “«Se c’è una cattiva gestione è giusto che ci sia un fallimento». Non usa mezzi termini Mario Pari, ex direttore e storico presidente dell’aeroporto di Rimini”.
«Sono senza parole, incredula, dispiaciuta, amareggiata». Non dice molto di più Cristina Pesaresi, vice presidente del Cda di Aeradria, nominata in rappresentanza dei creditori della Spa”, NuovoQuotidano (p.4). “Abbiamo sperato fino all’ultimo – spiega Salvatore Bugli, direttore provinciale Cna – anche se i timori c’era - no ed erano forti. Temo però che ora sarà un disastro per l’economia del territorio. Faccio solo una constatazione, ma durante l’esercizio provvisorio come si può garantire l’equilibrio finanziario? Con quali risorse? Non so. Poi certo, bisognerà ripartire con una nuova società di gestione, da un bando, dall’interesse di imprenditori e partner industriali che ci credano. Ma intanto in questi mesi di esercizio provvisorio quanti arrivi e passeggeri perderemo?”.

 
Sdemanializzazione delle spiagge, Sergio Pizzolante spiega la nuova strategia. “«Anziché prevedere la vendita, perché poi sostanzialmente è questo il tabù per il Pd, si potrebbe introdurre l’acquisizione di un diritto di superficie per 50-60 anni». «Questa è la grande occasione per stabilizzare le concessioni, garantendo un futuro a 30mila aziende. Ma al tempo stesso per far ripartire gli investimenti, bloccati dall’incertezza di questi ultimi anni», incalza, sottolineando che un’operazione di questo tipo ovviamente produrrà un gettito inferiore a quei 5 miliardi stimati con la soluzione della vendita. Occorre poi prevedere «che una quota di queste risorse, il 50%, sia destinata ad un fondo di garanzia per prestiti e mutui a sostegno della riqualificazione di tutto il sistema turistico, dalla rottamazione degli alberghi agli stabilimenti balneari»”, LaVoce (p.17).

 
Asl Romagna. Il consigliere regionale Roberto Piva spiega che “con l’Ausl unica a regime si arriverà a risparmiare tra i 30 e i 40 milioni di euro, risorse che potranno essere investite in nuovi servizi. Il costo per la sanità in Emilia Romagna è di 500 milioni e rotti di euro, 113 milioni considerando l’area vasta della sanità, dove però il costo medio pro-capite oscilla tra gli 80 e i 127 euro. Il nuovo direttore generale si troverà a gestire 1 miliardo e 700 milioni di finanziamenti, ma le scelte si faranno sui territori”, LaVoce (p.17).

tortora-chiaroRimini | Fallimento Aeradria, Pizzolante (Ncd): Incontrerò il ministro Lupi stasera

 

“È inutile dire che per Rimini è un colpo che può diventare letale”, esordisce così il deputato del Nuovo centrodestra Sergio Pizzolante apprendendo la notizia della sentenza del tribunale di Rimini che ha decretato il fallimento di Aeradria, la società di gestione dell’aeroporto Fellini. Pizzolante dichiara di non voler sollevare polemiche in un momento difficile, ma, aggiunge, “non posso non rilevare che per troppi anni si è, tragicamente, aspettato Godot del piano regionale ed è' invece arrivato prima il Tribunale”.

 
Secondo il deputato riccionese a non essere molto chiare sono le motivazioni della sentenza, di cui confessa di non comprendere il senso. “Si dice che è stata emessa a tutela dei fornitori, ma in questo caso non si capisce l'interesse e la convenienza dei creditori che, diventando soci, si sono assunti una grande e meritoria responsabilità”.


Tuttavia, considerata la situazione “accetto subito l'invito del Tribunale alla collaborazione di tutte le istituzioni, perché bisogna garantire, sarà molto difficile, con il commissariamento, la continuità delle attività, solo domani arriveranno 3mila russi. Ho sentito il ministro Maurizio Lupi, che incontrerò già questa sera per informarlo di quanto successo e per capire come e in che modo Enac potrà non bloccare le attività”.

rossoRimini | Aeradria è fallita

 

Il tribunale di Rimini ha depositato oggi la sentenza con cui ha decretato il fallimento della società di gestione dell’aeroporto internazionale di Rimini e San Marino ‘Federico Fellini’. La sentenza prevede che l’attività dell’aeroporto vada avanti in esercizio provvisorio, per evitare la perdita della concessione Enac per lo scalo riminese. Possibilità su cui fino a ieri i nuovi vertici di Aeradria hanno espresso seri dubbi.

 

Il tribunale “ha ritenuto non sussistenti i presupposti di ammissibilità per la prosecuzione della procedura di concordato in continuità aziendale sotto plurimi profili, tra i quali si richiamano la mancanza dei presupposti di correttezza e completezza dell’informazione al ceto creditorio”, spiega una nota, “in presenza di uno stato di conclamata insolvenza”. Non si possono anteporre, spiegano dal palazzo di giustizia, criteri di opportunità a profili di ammissibilità giuridica.
Il tribunale continua a ribadire sbagliata l’equazione secondo cui al fallimento della società di gestione seguirà in automatico la chiusura dello scalo (l’Enac dovrebbe in automatico ritirare la concessione) e rilancia: “Non può, viceversa, ragionevolmente escludersi, dopo la fase dell'esercizio provvisorio e del probabile commissariamento, l'esito positivo di un bando europeo ad evidenza pubblica in grado di garantire continuità della struttura aeroportuale e di meglio soddisfare la classe creditoria, nel contesto di una procedura garantita dagli organi fallimentari”.


Curatore fallimentare è il famigerato Renato Santini, commercialista bolognese consulente incaricato dal tribunale di redigere la relazione che ha rimesso in discussione la validità del piano di concordato già accolto in precedenza dal tribunale stesso.

 

“Il fallimento di Aeradria rappresenta un danno devastante per il nostro territorio e un danno enorme per gli stessi creditori. Se gli effetti di questa decisione occuperanno il dibattito politico-amministrativo nei prossimi giorni, le conseguenze per i lavoratori e per il tessuto socioeconomico riminese saranno purtroppo evidenti nei prossimi mesi. Non si è voluto tenere conto dello sforzo dei creditori e della nuova società. E la domanda è ‘perché?’. Nelle prossime ore sarò più lucido di adesso e mi riservo di mettere sul piatto una serie di ragionamenti più freddi che aiutino a comprendere questa incredibile decisione. Non servirà a molto, visto che il vero danno al territorio riminese è ormai fatto”, è il commento a caldo del presidente della Provincia di Rimini Stefano Vitali.

 

“Abbiamo perso tutti”, è il commento del presidente di Confartigianato Rimini Mauro Gardenghi. “La decisione del Tribunale di dichiarare sostanzialmente il fallimento di Aeradria va infatti contro gli interessi del territorio. Ho ovviamente il massimo rispetto per ciò che è stato deciso e per la magistratura, ma sono profondamente deluso e amareggiato. Abbiamo sperato in una diversa soluzione del problema, abbiamo sperato che si tenesse conto della realtà dei fatti, delle aspettative di un territorio e della sua economia, degli sforzi economici compiuti in queste settimane, tutti protesi a salvare una infrastruttura senza la quale sostanzialmente cadono le ragioni degli investimenti compiuti per favorire turismo balneare e turismo fieristico-congressuale”.

tortora-scuroRimini | Startup, giovedì saranno proclamati i vincitori di “Nuove idee imprese”

 

Non sono lusinghieri i dati relativi alla sopravvivenza delle imprese a livello locale. Secondo gli ultimi dati disponibili da Istat infatti a nord est della Penisola a cinque anni dall’avvio è ancora attivo il 52 per cento delle imprese, percentuale che cala al 20 se si parla di startup. C’è però un numero che fa ben sperare: la sopravvivenza all’81 per cento delle imprese sostenute dal progetto “Nuove idee imprese” delle Fondazioni Cassa di Risparmio di Rimini e San Marino. Su un totale di 48 startup nate, infatti, ne sono ancora oggi in vita ben 39. Giovedì si sceglieranno le “nuove idee” del 2013 tra 28 nell’ambito di un forum all’hotel Palace di Serravalle dedicato alle luci ed ombre delle startup.

 
“E’ da dodici anni che portiamo avanti questo progetto - spiega il presidente del comitato promotore, Luigi Gambarini - e non siamo ancora stanchi nonostante la pressione che mette questo particolare periodo di austerità. La situazione è quella che è, anche i contributi per noi si sono contratti, ma abbiamo deciso di andare avanti lo stesso: abbiamo tagliato i costi della pubblicità”.


Saranno tre i vincitori, tra una trentina di giovani imprese concorrenti per il 2013. Andranno al primo premio 20mila euro, al secondo 12 e al terzo 6 (oltre all’assistenza nelle varie fasi dell’avvio dell’impresa), belle cifre che Banca Carim ha deciso quest’anno di raddoppiare concedendo ai premiati un prestito a tasso zero pari all’ammontare del premio stesso.


Promotori del premio, accanto alle fondazioni, sono anche le Camere di commercio, le associazioni degli industriali e le università di Rimini e San Marino, “anche se il raggio d’azione di “Nuove idee imprese” occupa il territorio compreso in un raggio più ampio allargandosi anche alle Marche”, spiega Gambarini. Importante la collaborazione con le università che possono più facilmente mettere in contatto laureati e laureandi con il mondo del lavoro, anche se “le nostre imprese sono ancora troppo restie ad assumere giovani laureati”, denuncia Maurizio Temeroli della Ccia di Rimini.


Allo stato attuale sono 3 le imprese startup iscritte nell’apposito registro presso la Camera di commercio di Rimini, anche se il numero reale delle startup ammonta a 39. “Per l’iscrizione esistono delle limitazioni precise date da una legge dello Stato che permette poi di accedere a determinate agevolazioni fiscali. E’ per questo che il numero è così basso”, Maurizio Temeroli. “Non consideriamo questo numero (le sole 3 iscrizioni, ndr) come una pagella negativa per Rimini”, sottolinea Gambarini.

tortora-chiaroRimini | A14, presentato il progetto delle opere complementari

 

Si è parlato anche di quanto accadrà a Rimini ieri in sala Marvelli, dove è stato presentato il progetto delle opere complementari della A14. Si tratta di interventi che toccheranno anche Riccione e Coriano e che per la capitale della riviera prevedono: la realizzazione della pista ciclabile lungo il tracciato dimesso dell’’A14; il sottopasso ciclabile di via Covignano; il sottopasso ciclabile in corrispondenza di via Pomposa e la Statale 16, per collegare la zona della Grotta Rossa con il V Peep e l’Anello verde; la rotatoria con attraversamento ciclopedonale tra la SS16 e la Statale 72 per San Marino; la rotatoria tra la SS16 e la via Montescudo; infine attraversamenti ciclopedonali in corrispondenza dei cavalcavia realizzati.

tortora-scuroRimini | Edilizia e anagrafe, al via a semplificazione. La Regione cancella 40 leggi

 

E’ partito in Regione un lavoro che porterà all’abolizione di 40 leggi regionali all’insegna della semplificazione in particolare nel settore dell’edilizia e in quello delle autorizzazioni ambientali. In pratica, chi vorrà aprire un’impresa non dovrà più pellegrinare tra più uffici: basterà presentare la domanda all’apposito Suap (Sportello unico per le imprese) e sarà premura degli uffici recuperare tutte le documentazioni e le autorizzazioni necessarie. Allo stesso modo i certificati anagrafici e personali dei cittadini, saranno scaricabili da tutti gli uffici pubblici ‘in rete’ e non più solo da quelli del Comune di residenza (o dell’Ente che ha emesso il documento in questione).

 
“Con la Legge Regionale n.18 del 2011 abbiamo razionalizzato ed implementato tutti gli strumenti già previsti in maniera disarticolata, per andare incontro alle esigenze di semplificazione di cittadini ed imprese della nostra Regione”, spiega il presidente della commissione affari generali Marco Lombardi. “Oggi si è tenuta l’audizione del Tavolo Tecnico il cui contributo sarà determinante nel valutare gli atti compiuti dal Consiglio Regionale e dalla Amministrazione regionale nel suo complesso nel 2013 e nell’individuare le nuove linee strategiche per il 2014. Lo scopo è quello di rendere più facile la vita dei cittadini e delle imprese che vogliono investire e che vogliono rispettare le regole senza essere da queste soffocati ed impediti”. Con risultati che si attendono, conclude Lombardi, anche sotto l’aspetto della ripresa economica.

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