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Trasloco dogane, tensione tra Comune e Agenzia. Brasini: Forti perplessità

Venerdì, 06 Ottobre 2017

(Rimini) Ieri pomeriggio il sindaco di Rimini Andrea Gnassi e l’assessore al patrimonio Gian Luca Brasini hanno incontrato i vertici dell'Agenzia delle Dogane per l'Emilia Romagna e Marche per affrontare l’ipotesi di spostamento della sede dell'Ufficio delle Dogane di Rimini dall’attuale collocazione al Caar di via Emilia Vecchia. L’ipotesi prospettata dallle Dogane prevede che nella vecchia sede dell'Inail, in via Melozzo da Forlì, nel centro di Rimini dovrebbero essere trasferiti gli uffici amministrativi, mentre sarà individuata un’altra area per la dislocazione dei mezzi.

Un trasferimento, giustificato dall’Agenzia da un ipotizzato risparmio economico sul canone d’affitto, su cui il comune ha già da tempo “espresso forti e motivate perplessità. I motivi sono evidenti: uno spostamento delle funzioni della Dogana da un’area strutturata e ben collegata come quella attuale al centro città non solo è palesemente poco funzionale, ma è in netta contrapposizione con la pianificazione territoriale dell’Amministrazione Comunale, che prevede il mantenimento dei poli della logistica nell’area nord, vicina al casello dell’Autostrada e non di intralcio per la viabilità di attraversamento. Proprio le direttive di sviluppo della città sono state al centro del confronto di ieri, che si è concluso con la volontà ribadita da parte dell’Amministrazione di uniformare ogni intervento alla pianificazione strategica del territorio, con lo scopo di dimostrare una volta ancora come il prospettato trasferimento sia non solo poco utile in termini di efficienza del servizio, ma addirittura dannoso per la comunità”, spiega Brasini.

“Non nascondo che durante l’incontro ci siano stati anche momenti di confronto abbastanza accesi; da una parte la manifestata volontà da parte delle Agenzia di contrarre le spese sul canone d’affitto, anche se ancora non è dato sapere quanto risparmio comporterebbe il mancato rinnovo del contratto con il CAAR a favore delle nuove sedi prospettate. Dall’altra parte la ferma convinzione da parte dell’Amministrazione e sottoscritta anche dalla Camera di Commercio, di come questo spacchettamento delle funzioni della Dogana rappresenti una scelta poco lungimirante, con una concatenazione di effetti negativi che supereranno di gran lunga gli ipotetici risparmi economici. Il trasferimento infatti non solo andrebbe a vanificare gli importanti e condivisi investimenti fatti per strutturare adeguatamente l’area del CAAR e renderla pienamente funzionale – scelta che si è rivelata particolarmente efficace - ma comporterebbe ‘costi’ per la città ben più gravosi, in termini di sicurezza, di sviluppo urbano sostenibile, di vivibilità e di viabilità”.

L’Amministrazione “quindi rimane disponibile all’interlocuzione con l’Agenzia e al confronto, fermo restando che lavoreremo con l’unico obiettivo di impedire un trasferimento illogico e dannoso. L’incontro si è comunque concluso in un clima collaborativo, con l’impegno ad approfondire gli aspetti cruciali discussi”.


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