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Primarie Pd a Cattolica: la scelta fra continuità e cambiamento (e una curiosa domanda)

Lunedì, 22 Febbraio 2016

Un cittadino ha postato sulla pagina Facebook di Corrado Piva, candidato alle primarie Pd di Cattolica, un messaggio di questo tenore: “Buongiorno Corrado....ormai il fatto è conclamato...abbiamo un inverno con scarse precipitazioni ed invece si prospetta una Pasqua piovosa. Ha già nel suo programma una soluzione a questa problematica? D'altronde è su questi temi che si misura la cifra politica di un candidato a Sindaco nella riviera romagnola!” Il cittadino ha promesso di rivolgere la domanda anche all’altro candidato, Sergio Gambini, ma non se ne trova traccia. Se ci fosse un Oscar per il contributo al dibattito più irriverente, dovrebbe essere d’ufficio assegnato all’autore della curiosa domanda.

Ultima settimana di campagna elettorale a Cattolica per scegliere il candidato del Pd alle elezioni amministrative di giugno. Mercoledì ci sarà un confronto davanti all’importante platea dell’associazione albergatori. Sempre che saranno in due a presentarsi. Venerdì sera al centro sociale Giovanni Vici si è presentato solo Sergio Gambini, e il giorno dopo Corrado Piva ha diffuso una nota in cui solennemente proclama “Basta con i dibattiti interni, rimaniamo sui contenuti”.

Se Gambini ha promesso per i primi cento giorni la risoluzione dei cosiddetti “buchi neri” (cioè le aree di degrado e abbandono), Piva replica con un piano massiccio per sistemare strade e marciapiedi, il taglio della tassa sull'ombra, il rinnovamento delle scogliere, l’azzeramento dell’addizionale Irpef a partire dal 2017, il mantenimento dei beni 'pubblici' Teatro e Museo della Regina, 200 mila euro in più per la promozione turistica.

Sempre Piva rivendica la sua partecipazione alle amministrazioni di Franco Mazzocchi e Gianfranco Micucci (ha pubblicato sui Facebook anche il manifesto commemorativo dell’anniversario dei dieci anni dalla sua morte, che cade proprio oggi), Gambini parte all’attacco affermando che chi si schiera con Piva è per il mantenimento degli equilibri esistenti, mentre Cattolica ha bisogno di voltare pagina, lasciandosi il passato dietro le spalle.

Ultima settimana di campagna elettorale e quindi la battaglia si fa dura, senza esclusione di colpi. Piva pubblica le pillole del suo programma dove dice di voler far confluire il fiume Ventena nel fiume Conca; Gambini replica che, dovesse perdere le primarie e il Tavolo Civico fosse invitato da Piva “a confrontarsi sull’idea di deviare il corso di un fiume in un altro, credo che farebbero le valigie…”.

Nel corso del solitario dibattito al centro sociale, trasformatosi per forza di cose in un’intervista, è stata sottoposta a Gambini la critica sul suo conflitto di interesse. È sposato con Patrizia Gerani, la cui famiglia è titolare della Gilmar e la Gilmar ha delle proprietà immobiliari a Cattolica. “Sono proprietà che tutti conoscono, alla luce del sole. – ha replicato Gambini - Chi si occupa delle proprietà immobiliari di quella famiglia aveva anche presentato tre proposte nell’ambito dei Poc che sono state discusse nelle scorse settimane, e di quei tre progetti uno solo è stato approvato. Sempre durante la trattazione dei Poc, due consiglieri comunali non hanno potuto votare perché avrebbero avuto conflitti d’interesse rispetto ad alcune pratiche. L’assessore al ramo non ha potuto presentare i Poc per lo stesso motivo. Voglio dire che a Cattolica ognuno potenzialmente ha dei conflitti d’interesse. Ci sono tanti tecnici anche nel partito. Io mi vanto di non aver mai partecipato ad una sola riunione sui Poc. Ma questo, o uscire dall’aula al momento del voto, non basta. Per questo, ripeto, serve una commissione sul conflitto d’interesse, utile a chi presenterà le pratiche e anche, a valle, a chi vorrà chiedere chiarimenti rispetto alle pratiche presentate. E sottolineo che il presidente di questa commissione dovrà essere un ‘cane da guardia’, una personalità non della maggioranza, e una scelta condivisa”.

Piva ha cercato di incunearsi nel fronte avversario e ha diffuso la seguente domanda: “Sergio, come pensi di affrontare la politica di gestione del Teatro della Regina? Seguendo la linea dei consiglieri PD Ercolessi, Russomanno, Sabatini, che hanno sempre difeso queste due strutture come un servizio per la città, oppure seguendo il pensiero del consigliere di Officina Civica Filippo Casanti, fondatore del Tavolo Civico, che in Consiglio Comunale, nell’analizzare il bilancio, ha detto che del teatro la città può fare anche a meno qualora la sua gestione fosse troppo onerosa per le casse comunali?”.

In attesa di conoscere la risposta di Gambini, registriamo la domanda che lui rivolge a Piva: “L’unica domanda che farei a Corrado è come può non vedere questo forte desiderio di cambiamento che c’è a Cattolica. Va reso merito al sindaco uscente Piero Cecchini di aver risanato il bilancio di Cattolica, ma se c’è un appunto che si può fare alla sua giunta è quello di non aver ascoltato la città. È venuta meno la sintonia dell’amministrazione con i cittadini, e invece l’ascolto da parte del Palazzo deve essere una pratica costante. Girando per la città in questi mesi, ho sentito forte insofferenza, non solo per la mancanza di decoro di cui ormai la città è vittima, ma anche rammarico perché da Palazzo nessuno ascoltava. Per questo dico che bisogna scegliere oggi. Oggi abbiamo una grande opportunità di cambiamento, e oggi dobbiamo coglierla perché non tornerà domani”.

Vedremo domenica sera se gli elettori alle primarie del Pd di Cattolica saranno più sensibili al tema della continuità e all’esigenza di un forte cambiamento. Non si può certo dire che non siano scese in campo proposte politiche differenziate e in alternativa fra di loro.

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