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Mignani (Forza Italia): per Rimini aria e facce nuove. E la Lega tratti con noi

Giovedì, 30 Luglio 2015

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Mignani (Forza Italia): per Rimini aria e facce nuove. E la Lega tratti con noi

 

 

 

“Mi pare che a Rimini non esista la madre di tutte le battaglie come è stato il Trc a Riccione. Tuttavia va capito cosa ha rappresentato il Trc a Riccione. È stato il simbolo di un modo sbagliato di fare amministrazione, che si basa più sull’imposizione che sulla condivisione delle scelte con i cittadini. È stato il simbolo di un’amministrazione autoritaria invece che autorevole”.

Giulio Mignani, riccionese, coordinatore provinciale di Forza Italia, accetta di misurarsi con le domande che Inter-Vista ha rivolto a quanti pensano di dar vita ad una lista, o una coalizione, alternativa a quella imperniata sul Pd.

 

“Va sottolineato – aggiunge – che la vicenda del Trc è stato un segno di cedimento, di crisi profonda, di un certo modo di amministrare la città. Uno stile che anche a Rimini sta mostrando la corda. Penso al muro contro muro sullo spostamento del mercato, alla vicenda Aeradria, ai problemi della sicurezza e del degrado urbano. È il sistema imperniato sul Pd che è andato in crisi, che non funziona più. Il sistema che punta all’accentramento di tutte le decisioni, con conseguente stanchezza e distacco dei cittadini, un sistema che si basa sul consociativismo che soffoca”.

 

Ma voi del centrodestra siete sicuri di interpretare il giudizio dei cittadini sull’operato dell’amministrazione Gnassi? Non potrebbe essere che i tanti cantieri aperti possano generare una valutazione positiva anche nelle urne?

“Mi sembra che certi cantieri come il Fila diritto e le fogne siano di tipo elettorale. Le fogne è da tempo che dovevano essere fatte, si colma solo un ritardo storico. L’amministrazione ha aperto questi cantieri per dimostrare, con un’operazione propagandistica, che qualcosa si sta facendo. Ma siamo convinti che i cittadini non siano contenti perché Rimini da anni sta andando vero un lento ed inesorabile degrado”.

 

Quali sono dunque gli argomenti da affrontare nella prossima campagna elettorale?

“Dobbiamo puntare su una città più bella e porre l’accento su tutte le criticità del momento: il Trc, l’aeroporto, il Palacongressi, la sicurezza, ecc. Si deve votare a Rimini avendo in mente lo sguardo complessivo su tutto il territorio, anche perché il sindaco di Rimini sarà il presidente della Provincia, ed è questo un nodo istituzionale da cui passano molte questioni aperte”.

 

Ma di fronte alla vision di Gnassi, condivisibile o meno, qual è il sogno che voi proponete ai riminesi? E, soprattutto, ce l’avete questo sogno?

“Il sogno è quello di poter cambiare finalmente aria. A Riccione e a Bellaria è stato fatto, la gente ha cominciato a respirare e si è visto che si può tranquillamente vivere anche senza il Pd in amministrazione. I segnali sono incoraggianti: sono stato contattato da persone interessanti e qualificate che mi hanno già manifestato la disponibilità a presentarsi nelle nostre liste”.

 

Cambiare aria d’accordo, ma per fare cosa?

“Il programma lo elaboreremo nei tempi opportuni insieme ai nostri alleati. Ci metteremo in ascolto dei cittadini e delle loro esigenze. Non vogliamo dare loro una città pensata e confezionata da altri”.

 

La Lega Nord ha presentato già il suo candidato per Bologna e dice di averlo pronto anche per Rimini? Voi avete subito storto il naso, perché?

“Se la Lega vuole farsi del male e vuole fare del male al centrodestra, quella è la strada migliore. Se ritengono di avere un candidato valido, ce lo propongano e insieme lo valuteremo. Sono convinto che per vincere la battaglia a Rimini non sia utile un candidato che si identifica con una precisa bandiera politica. Deve essere un candidato civico, espressione della cultura e dei valori del cenntrodestra, e i partiti lo sosterranno”.

 

Non ci pare che ci sia un gran pullululare di candidati. Se la Lega dovesse averlo valido…

“Ce lo presenti e ne discuteremo. Di nomi in realtà ne circolano, ma non credo sia opportuno farlo emergere con un anno di anticipo, sarebbe come metterlo sulla graticola. La Lega ha fatto questa scelta a Bologna e penso che avrà difficoltà con il tempo”.

 

Siete coscienti che se il centrodestra non si presenta unito, al ballottaggio ci va il Movimento5 Stelle?

“Ne siamo talmente coscienti, che è questo il motivo per cui chiediamo alla Lega di non fare da sola e di non lanciarsi in fughe in avanti”.

 

Ma se al ballottaggio ci andasse un grillino, voi che fate andate al mare o lo votate pur di favorire il cambiamento?

“Io voto a Riccione”.

 

Battute a parte?

“E’ un’ipotesi che prenderei in seria considerazione, soprattutto per il ruolo e il peso che ha il sindaco di Rimini in alcuni problemi che riguardano il territorio. Con il Pd prevalgono le vecchie logiche. C’è invece bisogno di facce nuove”.

 

Come sta Forza Italia?

“Siamo di sana e robusta costituzione fisica e quindi stiamo bene. Come ho detto, ho avuto diversi contatti con persone che hanno mostrato interesse verso la nostra proposta politica. E poi da settembre Berlusconi farà il tour delle 100 province e sarà una grossa occasione di rilancio”.

 

 


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