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Elezioni Coriano: Spinelli si fa desiderare, la grillina parte

Giovedì, 20 Aprile 2017

Fra i tre che vanno al voto, Coriano è l’unico Comune della provincia di Rimini dove il sindaco è riuscito ad arrivare al termine del proprio mandato. “E pensare che nel 2012 quando siamo stati eletti, dicevano che avremmo durato al massimo due mesi”, se la ride il sindaco Mimma Spinelli, eletta con una lista civica appoggiata anche dal centrodestra. L’altra peculiarità è che Coriano è un piccolo Comune per modo di dire: sì, la popolazione è inferiore a quella di Riccione, ma la vastità territoriale è maggiore, senza dimenticare alcune presenze come le comunità di San Patrignano e di Monte Tauro, lo storico centro commerciale di Cesarolo, produzioni agricole, vino e olio, di prim’ordine. Insomma, conquistare (o riconquistare) Coriano non è ininfluente negli equilibri politici generali.

Chi al momento sembra non preoccuparsi del voto dell’11 giugno è il sindaco uscente Spinelli che in queste settimane, in cui la sua opposizione e i 5 Stelle si sono incontrati e scontrati per decidere i candidati, ha assunto un ostentato profilo istituzionale. “Noi non abbiamo l’ansia da campagna elettorale, siamo impegnati nel lavoro amministrativo, abbiamo alcune questioni da portare a termine”. E se le si chiede, al di là di queste simpatiche schermaglie, di confermare la sua ricandidatura, lei tiene il punto: “C’è tempo, di ufficiale ancora non c’è nulla. Siamo occupati a dare risposte ai cittadini”.

Certamente il sindaco uscente ha trovato il modo di distinguersi dalle opposizioni, che ancora non si capisce se abbiano trovato la quadra attorno ad una lista unica comprendente anche il Pd (il candidato in pectore dovrebbe essere Alessandro Leonardi), il Movimento 5 Stelle che, diviso in due fazioni, rischiava di far la fine di Rimini e la sinistra dei duri e puri che comunque ha deciso di correre da sola. Spinelli, dall’alto del suo scranno di sindaco, guarda e osserva apparentemente distaccata, pronta a sferrare l’attacco decisivo nelle ultime settimane.

Ma come sono stati questi cinque anni di amministrazione? Il bilancio del sindaco è per forza di cose positivo, e per il momento non c’è nessuno in campo a intonare il controcanto.

Spinelli è arrivata in Comune, dopo un periodo di commissariamento, ricevendo in eredità 4 milioni di debiti fuori bilancio e 18 milioni mutuo. “Il commissario aveva spento le luci dopo mezzanotte, a Natale sono riuscita a riaccenderle. Sono stati ripianati i debiti e ridotto il peso dei mutui”.

Fra i fiori all’occhiello del suo mandato, il sindaco mette l’inaugurazione del museo del Sic (Marco Simoncelli), realizzato in soli cinque mesi senza spesa pubblica, con il contributo di imprenditori; il rilancio del teatro con la gestione, affidata tramite bando, alla compagnia Fratelli di Taglia; i servizi e gli incarichi pubblici assegnati con bando pubblico trasparente, evitando scelte dettate solo dalla ricerca del consenso; la ristrutturazione della macchina comunale; il ripristino del trasporto scolastico; l’abbassamento dell’aliquota dell’addizionale Irpef; la politica degli eventi con il lancio del Sangiovese Street Festival, che ha richiamato diecimila persone.

Buoni, afferma il sindaco, i rapporti con la comunità di San Patrignano. “Per noi rappresenta un’eccellenza del territorio, così come anche la comunità di Monte Tauro.Con sanpa abbia stipulato diverse convenzioni, per il canile, per l’asilo nido. Partecipo a tutte le loro iniziative. I rapporti sono più che cordiali”.

Cambiamo campo. Questa sera a Sant’Andrea in Besanigo c’è il primo incontro pubblico del Movimento 5 Stelle, che candida a sindaco Maria Rosaria Apicella, 51 anni, insegnante. Uscita pubblica molto a rischio, visto che la lista non ha ancora ottenuto la certificazione della Casaleggio Associati. Però Apicella è fiduciosa che senz’altro arriverà. “Mi hanno spiegato che il team che le esamina ha molto lavoro, perché sono aumentate le richieste”. Apicella si definisce una “cittadina normale”, che non fa politica e vuole mettersi al servizio degli altri cittadini. Obiettiamo che se uno si candida a sindaco, inevitabilmente fa politica. “Sì, ma a me non interessa la politica attuale, io sono per la politica come Aristotele, nel senso di costruzione della polis”. Se poi si chiede cosa voglia costruire di bello e di nuovo a Coriano, la risposta rimane generica: “Bisogna vedere quali risorse abbiamo a disposizione. Ancora non lo sappiamo, quindi inutile sbilanciarsi. Certamente noi attueremo un diverso sistema di gestire il Comune”. Se si chiede qual è questo sistema diverso, si ritorna al punto di partenza, con l’aggiunta che tutto sarà condiviso con i cittadini. Slogan grillini allo stato puro. Osiamo domandare: “Se non sapete cosa intendete fare, perché i cittadini di Coriano dovrebbero darvi il voto? “Per la mia integrità morale e per la mia onestà”.

Aggiornamento: Sul sito del Moviento 5 Stelle oggi 21 aprile è comparsa l'avvenuta certificazione. Nello stesso tempo si è saputo che il 24 aprile Insieme per Coriano ufficializzerà la candidatura di Alessandro Leonardi. E' stata certificata anche la lista 5 Stelle di Riccione che propone come candidato sindaco Andrea Delbianco.


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