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    Gnassi interroga sul Rimini Calcio ; Violenza in campo ; Giometti: "Così chiudiamo"

    14 novembre 2025 – buongiorno:Rimini

    Rimini calcio, Gnassi interroga
    Andrea Gnassi, ex sindaco di Rimini, ora deputato Pd, ha presentato un’interrogazione al governo sulle vicende societarie del Rimini football club. Chiede verifiche sui passaggi di proprietà, sul rispetto delle norme antimafia e antiriciclaggio e sul sequestro delle quote, coinvolgendo prefettura e ministri competenti. L’atto, firmato anche da Mauro Berruto, responsabile sport del Pd ed ex ct del volley, e Debora Serracchiani, responsabile giustizia, sarà riproposto in commissione antimafia per fare chiarezza su una gestione ritenuta a rischio (ilCarlino, Corriere).

    Arbitro aggredito, giocatore squalificato
    Ancora violenza sui campi dilettantistici riminesi: durante Athena Rimini–Longianese (Terza categoria) un 21enne della Longianese ha aggredito l’arbitro dopo l’espulsione, colpendolo al petto e tentando di tirargli un pugno. Il giudice sportivo lo ha squalificato fino al 13 novembre 2027. Espulso anche un giocatore dell’Athena per pugni a un avversario e un altro tesserato della Longianese per aver colpito un dirigente. La società condanna l’episodio e non farà ricorso. Possibile denuncia penale (ilCarlino).

    Le banche si ritirano
    La First Cisl Romagna lancia l’allarme sulla desertificazione bancaria. Al Consiglio generale di Rimini la categoria ha denunciato il crollo degli sportelli nelle aree interne, con effetti pesanti su comunità già fragili. L’Indicatore provinciale del fenomeno della desertificazione vede Ravenna virtuosa (Ipd 29), Forlì-Cesena nella media (88) e Rimini in forte sofferenza (183). Crescono i comuni senza filiali, come Sant’Agata Feltria e Borghi, mentre molti paesi dipendono da un unico sportello. “Non è solo economia: è rischio di esclusione sociale”, avverte la segretaria Valentina Brandi. Il sindacato chiede interventi congiunti per salvare territori e servizi essenziali (Corriere).

    Ieg continua a crescere
    Italian exhibition group, Ieg, chiude i primi nove mesi del 2025 con segnali di forte crescita. I ricavi salgono del 6% sfiorando i 191 milioni, e il bilancio annuale dovrebbe attestarsi tra 260 e 262 milioni, con una marginalità lorda prevista fino a 71 milioni. Nonostante l’assenza di alcuni eventi biennali, il gruppo che gestisce le Fiere di Rimini e Vicenza cresce grazie a un portafoglio competitivo e nuove acquisizioni, come l’Italian bike festival. Bene anche l’estero, con Sije e Sigep Asia. A febbraio 2026 atteso il nuovo piano industriale (ilCarlino, Corriere, BuongiornoRimini).

    I redditi dei consiglieri regionali
    Resta in cima alla classifica anche tra i colleghi in regione, Nicola Marcello, con 386.670 euro dichiarati nel 2024. Restano molto più in basso le altre due riminesi, Emma Petitti, con 85.500 euro, e Alice Parma, con 22.080 euro, reddito che corrisponde all’indennità da sindaco dei primi 5 mesi dell’anno (ilCarlino).

    Studente adescato in rete
    Un trentenne originario della Costa d’Avorio è a processo a Rimini, in rito abbreviato, con l’accusa di estorsione aggravata per un caso di “sextortion”. Secondo gli inquirenti, tramite un falso profilo femminile su Telegram avrebbe adescato due ragazzi, tra cui uno studente riminese, spingendoli a inviare foto intime poi usate per ricattarli e ottenere denaro tramite bonifici e ricariche. I complici, compresa la presunta adescatrice, restano ignoti. Il pm chiede 3 anni e 10 mesi. La sentenza è attesa per il 21 febbraio (ilCarlino, Corriere). 

    Canoni troppo alti per Publiphono
    Publiphono, la storica “voce della spiaggia” che nel 2026 compirà 70 anni, rischia di spegnersi sotto il peso dei nuovi canoni demaniali. Dal 2020 il canone per cavi, pali e 88 plance è balzato da 3.300 a oltre 28mila euro l’anno, crescendo fino ai 41mila del 2025: in totale più di 220mila euro. La società, guidata da Silena Grisales, ha avviato due ricorsi ora riuniti in un unico procedimento. A febbraio la nuova udienza. Il Comune, solo esattore per il Demanio, si chiama fuori. In gioco c’è la sopravvivenza del servizio simbolo della Riviera (ilCarlino, Corriere).

    Giometti: “Così chiudiamo”
    La revisione del tax credit prevista dalla manovra finanziaria fa tremare le sale cinematografiche. Massimiliano Giometti, titolare di multisale a Rimini e Riccione, avverte che il credito d’imposta oggi è indispensabile per compensare i costi. “Invece di avere contributi da parte del ministero per le nostre aziende, ci vengono riconosciuti crediti che possono poi essere scalati dalle tasse che dobbiamo versare”, spiega. L’Associazione esercenti cinema parla di un rischio-chiusura per il 60% delle sale italiane. Le modifiche chieste dal ministro della Cultura Giuli potrebbero colpire duramente il settore (ilCarlino).