11 02 2013 | Rimini | Comune: 4,4 mln di sprechi nella pa
Rimini | Comune: 4,4 mln di sprechi nella pa
Sprechi e pubblica amministrazione. Secondo l’indagine di Copaff, la Commissione per l'attuazione del federalismo fiscale, pubblicata oggi da Ilsole24Ore (analisi di Gianni Trovati) il Comune di Rimini ogni anno spende 29 milioni in burocrazia, una somma pari al 18 per cento in più del suo fabbisogno. In termini di valori assoluti, secondo la geografia degli sprechi tracciata da Copaff, l’amministrazione comunale riminese dovrebbe iniziare a pensare per la sua macchina a un risparmio di 4,4 milioni di euro spendendone sui 24,6 (secondo i parametri ministeriali).
GIORNALAIO 11.02.2013
Elezioni Monti e Melucci parlano di turismo. Aeradria cerca prestiti che non restituirà. La protesta dei teleriscaldati di Gaiofana
Elezioni. Turismo, il CorriereRomagna intervista Mario Monti (p.3), che vuole riqualificazione per la Romagna accanto a più Stato nella promozione, e, in particolare sulla questione spiagge, Maurizio Melucci (p.7). “Il premier uscente, che oggi interviene in una iniziativa pubblica a Bologna, boccia la tassa di soggiorno a vantaggio di una tassa di scopo e chiede di riportare in capo allo Stato la competenza sulla promozione all’estero. Via libera anche a politiche di sgravi fiscali”.
Aeradria, in attesa del giorno del concordato (entro fine mese). “Stando ai bene informati, la bozza di concordato prevede condizioni che nessuna persona sensata potrebbe accettare, tanto meno le aziende private creditricim banche e fornitori vari, già alla canna del gas per tanti fattori messi insieme, dalla crisi in giù. Ed ecco che cosa chiede Aeradria col cappello in mano: pagamento del solo 21% di quanto dovuto, frazionato in quattro anni (2013- 2016 appunto) e senza interessi. Mettiamo un caso limite: Aeradria avrebbe un’esposizione di 16 milioni di euro con varie banche, la fetta più rilevante con Carim, ma gli istituti di credito accettando il concordato si vedrebbero restituiti solo poco più di 2 milioni, dilazionati e senza interessi”, LaVocediRomagna (p.9).
Strade colabrodo. Via Roma, e non solo, a Rimini è piena di profondi crateri, ilRestodelCarlino (pp.2-3). “SARÀ anche «l’amministrazione delle fogne», come promette il sindaco Andrea Gnassi. Di sicuro non è quella delle buche. Basta girare per le strade di Rimini, per accorgersi che al posto dell’asfalto in molti punti della città ci sono veri e propri crateri, pericolosissimi tanto per chi gira su due ruote, quanto per le auto e i camion. Non è tutta colpa di palazzo Garampi, ci mancherebbe. Di buche ne sono piene le strade comunali così come quelle provinciali, fino alla Ss16 e alla via Emilia, ridotte a colabrodo dal ‘nevone’ dell’anno scorso e poi dalle piogge che stanno imperversando dallo scorso novembre. La neve ha messo a durissima prova l’astalto, le precipitazioni da record degli ultimi mesi hanno fatto il resto. La mancanza di risorse sufficienti del Comune e della Provincia per mettere mano alle strade lo scorso anno, dopo le nevicate (e i vincoli messi dal patto di stabilità) hanno fatto il resto”.
I teleriscaldati di Gaiofana manifestano. “Sta trascorrendo un altro inverno - dice Davide Cardone, portavoce del comitato - e non si è fatto niente per risolvere il nostro problema. L’anno scorso si poteva ancora dare tempo all’amministrazione comunale che aveva ereditato la questione dagli amministratori precedenti. Ma adesso non più. Dall’ottobre dello scorso anno si sono svolti sette tavoli tecnici: per un processo d’omicidio la corte si riunisce di meno… Eppure ancora niente. L’accordo era che ogni due incontri ci sarebbe stata una riunione di consiglio, ma fino ad ora ce n’è stato solo uno. Non ci sentiamo abbastanza considerati, una proposta di soluzione fino ad oggi non è arrivata”, LaVoce (p.10).
09 02 2013 | Rimini | Sabato elettorale, il sociale da Franceschini e Petitti (Pd)
Rimini | Sabato elettorale, il sociale da Franceschini e Petitti (Pd)
“Rifinanziare il fondo per la non autosufficienza, investire nelle politiche sociali e nel welfare, sostenere la cooperazione sociale anche con un'adeguata legislazione”. Con questo impegno preso in piazza Cavour a Rimini oggi Dario Franceschini, capolista del Pd alla Camera dei deputati per l’Emilia Romagna, ha sostenuto le candidature dei riminesi Emma Petitti, Tiziano Arlotti ed Elisa Marchioni.
Ad incontrare il deputato del Pd sono arrivati i rappresentanti delle realtà del territorio che operano nel sociale, tra cui Legacoop, Consorzio Sociale Romagnolo (i cui associati contano più di mille occupati, di cui il 40 per cento svantaggiati), Pacha Mama, Diapason, Service Web, Centofiori e Fondazione San Giuseppe. Per un totale di quasi una trentina di esponenti di associazioni e cooperative sociali che hanno partecipato alla riunione, illustrando ai candidati esperienze, criticità e richieste, guidati dal vicesindaco di Rimini Gloria Lisi. “Il governo Berlusconi — dicono — nonostante sia stato più volte sollecitato dalla conferenza unificata, nel quadriennio 2009/2012 ha ridotto le risorse nazionali a favore delle politiche sociali attribuite alle Regioni del 98 per cento”.
Ai presenti, Franceschini ha risposto che “occorre recuperare il valore della cooperazione. Se è sbagliata l'idea che una cooperativa sia una società come le altre, che devono stare sul mercato per il profitto, a maggior ragione è illogico e assurdo quando si parla di cooperazione sociale. Rifinanziare il fondo sociale e quello per la non autosufficienza è una battaglia di civiltà. E bisogna fare un'operazione insieme legislativa e culturale sulla cooperazione sociale, rafforzando la legge 381 sulla disciplina delle cooperative sociali, non indebolendola. Garantire la coesione sociale significa aiutare tutti i soggetti che possono dare una mano, dalle istituzioni più vicine ai cittadini come i Comuni, all'associazionismo, la cooperazione e il volontariato”.
Parole riprese in salsa locale anche da Emma Petitti, candidata all’ottima 12esima posizione dietro Franceschini. “Il tessuto della cooperazione sociale riminese — ha commentato il segretario provinciale Petitti — è ricco di realtà che hanno saputo restare sul mercato e offrire servizi in stretto legame con il territorio, pur nelle enormi difficoltà provocate dai tagli e dalla crisi. Il Pd vuole riconoscere il valore sociale ed economico del mondo della cooperazione. La nostra è un’idea di welfare che mette al centro la persona e di uno Stato che non delega al privato settori preziosi come scuola, sociale, sanità, ma sa costruire con un'idea virtuosa di sussidiarietà con le realtà più vive”.
09 02 2013 | Rimini | Sabato elettorale, i balneari da Comi e Pizzolante (Pdl)
Rimini | Sabato elettorale, i balneari da Comi e Pizzolante (Pdl)
La rossa capolista Michela Brambilla ha dato buca, ma i bagnini c’erano (da Oasi Confartigianato a Fiba Confesercenti passando per balneari e chioschisti della Cna) questa mattina al centro congressi Sgr per ascoltare le ultime da Strasburgo. Ospite del Pdl a Rimini per sostenere la campagna elettorale di Sergio Pizzolante, ricandidato alla Camera dei deputati, l’eurodeputato Lara Comi (Pdl) ha fatto il punto della situazione sulle concessioni e la Bolkestein. Recentemente Lara Comi è stata capofila di un gruppo di europarlamentari che hanno chiesto e ottenuto che le concessioni demaniali marittime italiane fossero tirate fuori da una nuova direttiva europea in via di approvazione. In sala circa 300 ‘uditori’ fissi e un movimento durate la lunga mattinata, conclusa non prima delle 13,30, di almeno 500 persone.
Tra i relatori anche Anna Maria Bernini (Pdl, capolista al Senato per l’Emilia Romagna), ex ministro per i rapporti con l’Unione europea, in quanto testimone e parte di un percorso iniziato nel 2009 per scongiurare la messa a gara delle concessioni. Anni e mesi di lavoro che hanno permesso prima il respingimento della messa in mora dell'Europa per l'Italia, poi la prima proroga delle concessioni di cinque anni. Sempre “dura e rigida” la posizione dell’Europa e quindi la strategia dei governi di centrodestra volta a lavorare sugli spiragli offerti dalla mal digerita direttiva servizi. In particolare sull’articolo 12 dove si prevede per gli Stati membri anche la possibilità di dare la giusta considerazione alle peculiarità dei territorio in termini di interesse nazionale, ambientale e sicurezza.
"Non abbiamo mai condiviso la bozza del decreto legislativo di Gnudi (Piero, ex ministro per il Turismo nel governo Monti, ndr) — spiega quando arriva il suo turno Pizzolante — perché prevedeva la premialità per gli operatori, ma una tantum, e riconosceva un indennizzo economico ma non il riconoscimento del valore d'impresa”. La strada da percorrere per il candidato del Pdl continua ad essere quella già tracciata dalla Spagna.
“Con la legge spagnola abbiamo poi sostenuto che ciò che l'Europa concede alla Spagna non può negarlo all'Italia. I percorsi delle concessioni sono diversi: la Spagna nel 1988 aveva statalizzato il demanio, concedendo agli operatori un indennizzo pari a 30 anni di concessione. Oggi si ritengono questi 30 anni non più congrui e si concedono proroghe fino a ulteriori 75 anni. Allora, se non sono congrui i 30 anni per la Spagna per l'esproprio dell'88, non si capisce come possono essere congrui i 5 anni più 5 per la proroga delle nostre concessioni”.
Il deputato, uscente e (probabilmente, perché al secondo posto in lista) rientrante, ne approfitta per ribadire come sia “vero che la spiaggia è pubblica, ma è anche vero che sul suolo pubblico sono nate imprese private che hanno investito e sono cresciute sulla base di una legislazione che prevedeva il rinnovo automatico. Cambiando la legislazione non si possono spazzare via le aziende. Ora — conclude Pizzolante — abbiamo tre nuovi obiettivi: riaprire il confronto in Europa per scongiurare l'apertura di una nuova procedura di infrazione per la proroga al 2020; trattare per l'Italia una soluzione che somigli a quella spagnola; escludere le gare per le spiagge dalla direttiva concessioni”.
Prossimo appuntamento pubblico per il Pdl il 14 febbraio alle 18,30 a Le Meridien con Angelino Alfano.
09 02 2013 | Rimini | Cl, anniversario morte don Giussani lunedì con il vescovo in cattedrale
Rimini | Cl, anniversario morte don Giussani lunedì con il vescovo in cattedrale
Il vescovo di Rimini, monsignor Francesco Lambiasi, lunedì alle 19 in cattedrale, presiederà la santa messa nell’ottavo anniversario della morte di don Luigi Giussani e nel 31esimo del riconoscimento pontificio della Fraternità di Comunione e liberazione.
“Il gesto della santa messa – spiega la nota di Cl – sarà l’occasione di domandare, nell’anno della fede, la grazia di una conoscenza e affezione sempre più profonde a Cristo attraverso la sequela intelligente e appassionata del carisma di don Giussani nella vita della Chiesa, al servizio dei nostri fratelli uomini”.
GIORNALAIO 09.02.2013
Imu sulle cabine: Biagini vittima di "una botta di caldo". Evasione fiscale: 274mln punta dell’iceberg sommerso. Aeroporto Fellini: San Marino deve dare di più. Partecipazione: il Mov vuole il question time del cittadino
Elezioni, lo scontro tra Pd e Pdl sulle tasse. “UNA BOTTA di caldo. Altrimenti non si spiega l’uscita dell’assessore-avvocato Roberto Biagini, che si è messo in testa di applicare l’Imu alle cabine. Forse convinto - non si sa da chi - che siano monolocali vista mare. Ma siamo soltanto a febbraio, il che esclude l’attenuante iniziale. Dunque, non resta che utilizzare, a sua discolpa, la teoria politica. Biagini, da mesi impegnato nel braccio di ferro con i bagnini, avrebbe sventolato la minaccia dell’Imu balneare per spedire un avvertimento agli operatori di spiaggia. «Attenti a non alzare troppo la cresta, che il peggio può ancora venire». Ma lo spettro di uno tsunami fiscale si è rivelato un’arma a doppio taglio. Subito imbracciata, nel pieno della campagna elettorale, dal Pdl per dimostrare che esiste un ‘partito delle tasse’ e uno che invece non le fa pagare. Inutile dire che la parte del ‘cattivo’ spetta al partito a cui appartiene l’assessore-esattore”, ilRestodelCarlino (p.1, servizio p.3).
“Già, ma il Pd cosa dice sulla proposta del suo assessore di tassare cabine e ombrelloni? Qui la chiarezza non la fa da padrone. Parla di «completare il federalismo demaniale con il trasferimento pieno delle competenze a Regione e Comuni, rimodulare i canoni per superare le disparità attuali fra pertinenze demaniali e beni di facile e di difficile rimozione», e quindi di «superare la discussione sull’Imu rivedendo le norme nazionali in modo che vi sia omogeneità di condizioni su tutto il territorio italiano». Il che però non scioglie i dubbi. Sergio Pizzolante ha allora buon gioco a replicare alla Petitti: «Non deve leggere - attacca il pidiellino - i bollettini del Pd, ma le analisi della Cgia di Mestre, i quali dimostrano che le tasse sono sempre diminuite durante i governi Berlusconi e invece sono aumentate con i governi di sinistra e in particolar modo con Monti, loro futuro alleato». Detto ciò «l’unica cosa chiara è che lei si schiera con la proposta del sindaco Gnassi di tassare le ombre degli ombrelloni». La verità, chiosa, è che «noi abbiamo l’ossessione di diminuire le tasse e loro di aumentare»”, LaVocediRomaagna (p.11).
Aperitivo tra Giovani democratici. “Il proclama dell’evento era di quelli roboanti: «Francia e Inghilterra si sono dichiarate favorevoli al matrimonio tra donne e uomini dello stesso sesso. Rendiamo l’Italia un Paese più giusto». Il tutto sotto il significativo slogan: “Oui, yes, sì”. Che tradotto significa: avanti coi matrimoni tra omosessuali anche lungo lo Stivale”, LaVoce (p.9). “Alla fine, però, ieri sera all’Hasta Luego dietro al municipio, davanti a quindici ragazzi e qualche adulto e con dibattito iniziato in ritardo di mezz’ora, Emma Petitti, Tiziano Arlotti ed Elisa Marchioni si sono ben guardati dal solleticare l’anima laicista dei rampolli di partito, anche se la segretaria provinciale qualche soddisfazione l’ha concessa”.
Gdf contro gli evasori. “SONO 274 i milioni di euro che nel 2012 sono stati ingoiati in provincia dal grande buco nero dell’evasione fiscale. Li hanno scovati gli investigatori della Guardia di finanza, raddoppiando quasi il ‘bottino’ dell’anno precedente. Altri 86 sono quelli di Iva evasa, contro i 24 del 2011. Un panorama desolante, che rimanda il quadro di un enorme flusso di denaro sotterraneo, di cui solo una piccola parte vede la luce del sole. Così come ‘promesso’ mesi fa, nella rete delle Fiamme Gialle sono finiti un po’ tutti, dai professionisti alle aziende, dai negozi all’ingrosso alle lavanderie, fino ad albergatori e prostitute. I più spudorati sono stati i 34 evasori totali e i 16 paratotali, fino a ieri rimasti quasi sconosciuti al fisco. Lì dentro ci sono negozi di prodotti cosmetici, rivendite di bevande, orologiai, artigiani, architetti e ingegneri che hanno occultato al fisco 266 milioni di euro”, ilCarlino (p.4).
Aeroporto. “SI SCRIVE aeroporto internazionale di Rimini e San Marino, ma dal Titano ancora poco è stato fatto per andare in soccorso al ‘Fellini’. Servono più investimenti dalla Repubblica, per far decollare l’aeroporto e trascinarlo fuori dalle brutte acque in cui è finito. E’ il messaggio chiaro e netto mandato dal sindaco Andrea Gnassi e dal presidente di Rimini Fiera, Lorenzo Cagnoni, in occasione ieri della presentazione del nuovo e importante accordo tra i Convention Bureau di Rimini e di San Marino per promuovere e organizzare insieme i congressi”, ilCarlino (p.9). “SAN MARINO può e deve fare di più. A oggi il Titano ha solo il 3% di quote in Aeradria (attraverso la Camera di commercio) e si è dimostrato più interessato a potenziare i voli cargo, specie quelli legati alla Cina, che al traffico passeggeri”.
“Il versante sammarinese però fa pesare la permanenza del Titano nella black list italiana. «E’ necessario - sottolinea Pasquale Valentini - che prima arrivino decisioni nazionali che facilitino i rapporti», quindi la ratifica della convenzione sulle doppie imposizioni e il depennamento di San Marino dalla lista nera. «Eliminare la black list - ribatte il segretario per gli Esteri - è infatti indispensabile perché le nostre realtà economiche possano lavorare, abbiamo bisogno che certi problemi non esistano più. La collaborazione - conclude - pur in un territorio che si può concepire solo in maniera unitaria, deve essere sancita da due Stati»”, LaVoce (p.23).
Intanto, una buona notizia. “Lorenzo Cagnoni, ha regalato a tutti una buona notizia: il 9 giugno diventa operativo il collegamento ferroviario Milano-Ancona, garantito da “Italo”. A metà dicembre il collegamento veloce era stato presentato e descritto nei suoi particolari. I treni “Italo” percorreranno da Ancona fino a Bologna, la tradizionale linea adriatica, per poi immettersi nel nodo emiliano sulla linea dell’Alta Velocità. Il tempo di viaggio da Milano ad Ancona sarà così ridotto a tre ore: con fermate a Bologna, Forlì, Rimini e Pesaro. La nuova linea secondo le prime stime andrà a servire un bacino di 200mila passeggeri”, Corriere (p.4).
Dati sensibili, il Comune pubblica la lista dei bimbi poveri? LaVoce (p.11).
Il Movimento cinque stelle chiede al Comune un question time per i cittadini prima del Consiglio, Corriere (p.4). “Fare in modo che tutti i cittadini possano chiedere tutto - o quasi - all’assessore di turno senza il filtro dei partiti. Una delibera per chiedere l’istituzione in Comune di un “question time del cittadino” l’ha depositata ieri il Movimento 5 Stelle, lanciando «uno strumento adottato in altri Comuni italiani» e auspicando che la proposta venga accolta dal sindaco Andrea Gnassi (Pd) che «proprio al primo punto del proprio programma elettorale, prometteva una casa comune sempre aperta e non un palazzo»”.
08 02 2013 | Rimini | Arriva, davvero, l’altavelocità con Italo dal 9 giugno
Rimini | Arriva, davvero, l’altavelocità con Italo dal 9 giugno
Arriva (davvero) l’altavelocità. “Abbiamo avuto oggi la conferma del fatto che dal 9 giugno il treno Italo raggiungerà Rimini”, annuncia il presidente di RiminiFiera Lorenzo Cagnoni a margine di una conferenza stampa. Italo, il treno di Nuovo trasporto viaggiatori, quest’estate fermerà anche a Bologna, Forlì e Pesaro, e permetterà di raggiungere Ancona da Milano in tre ore.
08 02 2013 | Rimini | Maggioli in tribunale, Sel chiede dimissioni da carica pubblica
Rimini | Maggioli in tribunale, Sel chiede dimissioni da carica pubblica
“Ci auspichiamo che Manlio Maggioli si dimetta dalla carica di presidente della Camera di commercio di Rimini”, chiede il gruppo consiliare di Sinistra Ecologia Libertà e Fare Comune dopo il rinvio a giudizio dell’editore “per i noti fatti riguardanti l'inchiesta che lo vede coinvolto”.
Il consigliere Fabio Pazzaglia precisa che “per il momento” non intende “entrare nel merito della vicenda processuale” e augura “al dottor Maggioli di ottenere, nella sentenza finale, la piena assoluzione. Pensiamo però che non sia più procrastinabile il suo avvicendamento in Camera di commercio”.
Secondo Sel, infatti, “questa vicenda per ora riguarda solo il dottor Maggioli ma senza le sue dimissioni immediate egli rischia di trascinare dentro il processo l'intera Camera di commercio. La città di Rimini non lo merita”. Occorre, quindi, “cambiare presidente per dare modo al dottor Maggioli di difendere la sua persona in sede processuale senza coinvolgere l'istituzione da lui presieduta nell'ultimo ventennio”.
08 02 2013 | Rimini | Turismo, Trademark: Il mercato cinese? Una baggianata
Rimini | Turismo, Trademark: Il mercato cinese? Una baggianata
E’ la riminese Trademark a mettere il sigillo sul “primo rapporto indipendente su un mercato turistico che incanta gli italiani”, ovvero quello dagli occhi a mandorla, i turisti cinesi cui mirano in tanti, anche il sindaco di Rimini, pensando possano diventare tra qualche tempo per la riviera una sorta di nuovi 'ricchi russi'. Cosa ha scoperto Trademark? “Miti, veli, archetipi, bugie e baggianate”. Ci sono voluti due anni “di indagini, interviste, focus e osservazioni su questa popolosa nazione nella quale il silenzio è d’oro, i media sono controllati, la censura è capillare e la propaganda di regime produce ostilità verso chi raccoglie informazioni”.
Una faticaccia, insomma. E alla fine, però, per scoprire cosa? “I ricercatori, tra riservatezza, anonimato, coperture e ostilità hanno affrontato il confuso intreccio emigrazione-viaggi all'estero scoprendo le improbabili cifre statistiche cinesi e italiane (gli arrivi cinesi in Italia secondo questo Report passano da 1,2 milioni a 290.000)”. Più precisamente, “la Cina cerca i turisti mentre esporta emigranti, emulatori, osservatori, promoters commerciali, mai ‘turisti’ (come li intende la sociologia occidentale). L’interesse cinese per il turismo in entrata è supportato da un ricettivo ‘fiammante’ e da investimenti alberghieri (già realizzati) per 160 miliardi di euro, la cui gestione è stata affidata alle migliori catene inglesi, statunitensi, canadesi e in qualche caso tedesche e francesi (zero ospitalità di brand italiano). Il disegno turistico cinese è più forte degli investimenti promozionali delle nazioni mediterranee che affollano entusiaste il mercato cinese”.
08 02 2013 | Rimini | SanPa, Andrea Muccioli: Ho documenti che dimostrano il mio onore e la mia dignità
Rimini | SanPa, Andrea Muccioli: Ho documenti che dimostrano il mio onore e la mia dignità
Dopo il rimbalzo ieri tra le accuse di Antonietta Muccioli in tv (Mattino cinque, Mediaset) e le precisazioni dei responsabili della comunità, la guerra per San Patrignano oggi muove un altro passo, su Facebook. “Ho letto il comunicato di ieri della comunità di San Patrignano. Niente di nuovo, le solite falsità, l'indegno nascondersi dietro i ragazzi per giustificare violenze, ricatti, tradimenti, strumentalizzazioni, l'arroganza del potere”, scrive Andrea Muccioli sul suo diario. “I Moratti non ci mettono, ovviamente, la faccia. I loro portaborse, la cosiddetta nuova dirigenza,neppure”.
Ancora, “la chiamano democrazia. A me pare piuttosto uno stato di polizia, in cui si deve dire solo ciò che aggrada a chi comanda, per paura o opportunismo, in cui la verità non ha più alcun valore, ma contano solo il consenso e la conservazione del potere. Tutti questi personaggi sanno benissimo che io e la mia famiglia abbiamo donato vita e proprietà ai ragazzi, che avrei potuto chiedere e ottenere un bello stipendio per le grandi responsabilità che avevo e invece ho scelto il volontariato, che ciò che ho speso per me è sempre stato alla luce del sole, che non ho mai rubato un euro. Lo sanno, ma i padroni hanno bisogno di legittimare se stessi e lo scempio di valori che hanno compiuto”.
E’ arrivato ora il momento giusto per parlare. “Io ho taciuto fino a ora per salvaguardare la comunità, i ragazzi e mia madre. La comunità è morta nello spirito dei valori di mio padre, i ragazzi sono strumentalizzati e sfruttati, mia madre è, grazie a Dio, uscita”. Adesso, “dopo tanta infamità, non posso indugiare oltre a difendere il mio onore e la mia dignità. Avrò molte cose da dire sulla mia onestà e su quella altrui. Per fortuna ho qualche documento, con me, che prova con assoluta chiarezza quello che dico, e non ho alcun problema a mostrare rendicontazioni, resoconti bancari, documenti catastali ed altro, in pubblico ed in privato, visto che mi hanno appioppato,in mia assenza e da veri vigliacchi, case in Italia e all'estero e arricchimenti vari”. Dice anche “chi avrebbe storie da raccontare o pubblicare” “spero, prima o poi, lo farà”.
Rispetto al disagio nei ragazzi ospiti creato, secondo i responsabili della comunità, dalle dichiarazioni dei Muccioli, “non vedo dove vogliano andare a parare”, dice Andrea. E si spiega meglio. “Quando alimentavano l'odio tra responsabili ‘morattiani’ e ‘muccioliani’, quando hanno buttato sulla strada me e i miei figli, impedendomi di salutare e tranquillizzare i ragazzi, quando per mesi gli hanno raccontato nefandezze e falsità di ogni genere sul mio conto, quando inquinavano ogni insegnamento di mio padre,non erano preoccupati di destabilizzarli? Non è possibile alcuna libertà senza verità”. La comunità è a rischio. “Se e quando associazioni, famiglie, responsabili, anziché chinare il capo o fingere di credere alle menzogne dei padroni e dei loro servitori, cominceranno a riconoscere ed affrontare le conseguenze delle violenze, dei tradimenti, delle menzogne, faranno solo il bene dei ragazzi e di un luogo che forse, allora, potrà rinascere. Non è e non sarà più la famiglia Muccioli in ballo, ma la sopravvivenza di quello che è stato uno straordinario esempio di libertà e riscatto e che oggi persone totalmente inadeguate, malgrado i soldi, stanno rapidamente uccidendo”.