12 03 2013 | Rimini | Biodigestore, Uptown commissiona studio: Emissioni inquinanti pari a quelle di 1.700 di caldaie a gas, no diossina
Rimini | Biodigestore, Uptown commissiona studio: Emissioni inquinanti pari a quelle di 1.700 di caldaie a gas, no diossina
In attesa di ricevere, presumibilmente entro domani, le risposte alle domande poste al Comune di Rimini, il comitato Rimini Uptown alle prese con il collaudo del biodigestore Hera Ca’Baldacci ne ha girata qualcuna anche a Leonardo Setti del dipartimento di Chimica industriale dell’Università di Bologna. Secondo Setti, l’impianto di San Martino “di per sé va bene poiché utilizza scarti e quindi risulta sostenibile nel tempo. Dobbiamo però valutare se è dimensionato sulla disponibilità degli scarti locali poiché nel futuro prossimo i territori gestiranno i propri scarti su scala comunale per cui avremo problemi seri sulla sostenibilità economica dei grandi impianti centralizzati”. L’impianto è sovradimensionato secondo il prof.
Setti, inoltre, spiega che“non abbiamo bisogno di produrre energia elettrica da biogas così come da biomasse legnose perché abbiamo già una copertura sufficiente attraverso il fotovoltaico, l'eolico e l'idroelettrico. Dovremmo invece produrre biometano, cioè biogas purificato a gas metano, da immettere nella rete di distribuzione del gas per alimentare le nostre caldaie a condensazione”.
Rispetto al biodigestore riminese, inoltre, incalzato dalla prima domanda del comitato conferma che l’impianto “di emissioni inquinanti ne rilascia, come dimostra il saldo positivo – spiegano dal comitato – che equivale a svariate migliaia di appartamenti con caldaia a gas”. Cioè perlomeno, fortunatamente, “le diossine non possono essere presenti perché non ci sono gli elementi chimici per formarle”. Tuttavia, purtroppo risulta impossibile, dall’analisi di Setti evitare l’inquinamento da trasporto. “La gestione degli scarti in qualsiasi modo la facciamo implica la movimentazione e per sua natura operazioni di collettamento in alcuni centri di stoccaggio. Tuttavia, se ogni Comune imparasse a gestire i propri scarti valorizzandoli, allora potremmo risparmiarci chilometri e chilometri di movimentazioni”.
Rispetto alla quantità delle emissioni inquinanti, Setti spiega che “una centrale da 1 megawatt elettrico cioè circa 2,5 megawatt termici complessivi brucia circa 4 milioni di metri cubi di biogas che corrispondono a 2 milioni di metri cubi di biometano cioè l'equivalente del gas metano (il 50% del biogas è anidride carbonica). Siamo quindi a circa 1.700 caldaie da 25 chilowatt ma con una differenza che il biodigestore consuma mediamente 5.500 metri cubi di gas al giorno mentre le 1.700 caldaie consumano mediamente nei 140 giorni invernali 12 mila metri cubi di gas al giorno anche se in pieno inverno avremo dei picchi da quasi 24mila metri cubi di gas al giorno. D'estate, ovviamente, il rapporto si inverte e le stesse caldaie consumano mediamente circa 1.700 metri cubi di gas al giorno solo per l'acqua calda sanitaria. In pieno inverno alle 18, un comune di 1.700 famiglie ha mediamente una potenza accesa di 17 megawatt termici quale somma di tutte le caldaie accese contemporaneamente. Le emissioni sono concentrate d'inverno nelle case mentre sono spalmate su tutto l'arco dell'anno per il biodigestore. Le emissioni tra caldaie e biodigestore sono dello stesso tipo. Per semplificare molto, è come se d'inverno aggiungessimo 800 famiglie in più e d'estate 12 mila in più rispetto alle 1.700 che già emettono in maniera diffusa sul territorio”.
Intanto, qualcosa continua a muoversi a San Martino. Sembra stiano per partire nuovi esposti e che Arpa abbia chiesto un rapporto a Hera sull’incidente a inizio della scorsa settimana (in particolare sulle procedure attraverso cui i gas in eccesso sono stati liberati nell’ambiente).
12 03 2013 | Rimini | Marzo in spiaggia con il paganello e san Patrizio
Rimini | Marzo in spiaggia con il paganello e san Patrizio
Il ‘paganello’ non ha oppositori. Dal Comune di Rimini al comitato “E meer in festa”, dai bagnini, i gestori dei ‘ristoranti del mare’ sono tutti lì ad attendere la Pasqua, dal 28 marzo al 1 aprile, quando sull’arenile, dal bagno 28 al 44, tornerà il campionato mondiale di frisbee per la sua 23esima edizione.
“Pur essendo molto in anticipo rispetto alla reale stagione balneare, che per le condizioni climatiche inizierebbe circa un mese più tardi – spiegano gli organizzatori – gli operatori di spiaggia in questa occasione si fanno carico di una parte dell’organizzazione, pulendo la spiaggia, rimuovendo le barriere messe a protezione durante l’inverno, fornendo acqua e mettendo a disposizione i servizi igienici. Tutto ciò viene effettuato a titolo gratuito”.
In attesa del ‘paganello’, i balneari metteranno alla prova le proprie spiagge, dal 34 al 36, dal 14 al 17 marzo con Irlanda in festa in occasione della ricorrenza di San Patrizio, con musica, partite dimostrative di ‘beach rugby’ e il fast food irlandese.
12 03 2013 | Rimini | Esuberi Scm, Vitali richiama parti a confronto
Rimini | Esuberi Scm, Vitali richiama parti a confronto
Il presidente della Provincia di Rimini è “preoccupato” per la piega che sta prendendo la vertenza dei lavoratori Scm. Ultimo segnale in ordine di tempo lo sciopero con occupazione della Marecchiese a Villa Verucchio degli operai dello stabilimento Steelmec. Un centinaio è stato dichiarato in esubero dall’azienda che si trova in una situazione “delicatissima”. “Offro la mia personale disponibilità, nel caso le parti lo richiedano, a un confronto aperto al fine di individuare ogni possibile soluzione o mediazione utile a evitare il dramma dei cosiddetti ‘esuberi’”, avanza Stefano Vitali.
I numeri non lasciano spazio a dubbi, “i dati statistici relativi ai primi due mesi e mezzo del 2013 mostrano come, rispetto a un 2012 amarissimo sul fronte delle difficoltà occupazionali e delle imprese, siano aumentati da 487 a 524 i lavoratori coinvolti in crisi aziendali sulle quali si sono aperti tavoli provinciali per Cassa integrazione straordinaria”. Sono 35 le crisi aziendali “che come Provincia di Rimini monitoriamo attraverso gli strumenti che consente la legge”.
“È irrinunciabile – sottolinea Vitali – la strategicità del lavoro e delle imprese nelle dinamiche territoriali. Senza garanzie su tale aspetto, ogni programma, ogni progetto, ogni iniziativa di sviluppo non sta in piedi. Per questo la nostra priorità, in questa e ogni altra vicenda critica, è quella di salvaguardare l’occupazione, pur avendo ben presente le enormi difficoltà del Paese sul fronte della ripresa imprenditoriale”.
“Stiamo seguendo, e seguiremo con la massima attenzione, gli sviluppi della vertenza – ha detto l’assessore alle Politiche del lavoro del Comune di Rimini Nadia Rossi davanti alle notizie sullo stabilimento Steelmec di Villa Verucchio – col pensiero ai lavoratori e alle loro famiglie: ancora una volta, pur in un contesto certamente difficile e per certi versi straordinario, è il lavoro che paga il prezzo della crisi. Ribadendo la necessità dell' impegno pubblico per l'erogazione degli ammortizzatori sociali, crediamo però vada richiamata con forza, ancora una volta, la responsabilità sociale d' impresa a fronte anche degli sforzi fatti verso forme contrattuali che già presuppongono sacrifici da parte dei lavoratori”.
11 03 2013 | Rimini | Fusione Torriana e Poggio Berni, Lombardi: Solo per iniziativa diretta dei cittadini
Rimini | Fusione Torriana e Poggio Berni, Lombardi: Solo per iniziativa diretta dei cittadini
Marco Lombardi, presidente della commissione regionale affari istituzionali, stigmatizza “il comportamento delle amministrazioni comunali di Poggio Berni e Torriana, che su un processo così importante come una fusione di Comuni, solo all’ultimo secondo hanno informato le minoranze delle loro intenzioni”. Lombardi ricorda, quindi, che “a fusione tra due o più Comuni deve sempre essere una questione lasciata alla libera scelta dei cittadini interessati, perché riguarda tradizioni, identità e servizi che li coinvolgono direttamente e proprio per questo tutta la procedura è soggetta ad un referendum popolare”. Come prevede anche la legge regionale. E “sbaglierebbe quindi chi pensasse che la Regione spinge o peggio impone una fusione e quindi va immediatamente chiarito che ogni fusione può avvenire solo per iniziativa diretta dei cittadini o dei consigli comunali”.
I cittadini, aggiunge Lombardi, “non dovranno subire alcun danno dalla fusione nel senso che, rimanendo il presidio dei municipi dei Comuni soggetti a fusioni, questi rimarranno i terminali ultimi a cui i cittadini dovranno rivolgersi. È tutto ciò che sta dietro lo "sportello" che dovrà essere razionalizzato centralizzato e reso più economico dal punto di vista della spesa pubblica. La legge regionale - conclude Lombardi - prevede inoltre anche la possibilità di mantenere organismi elettivi periferici ovviamente a titolo onorifico e gratuito”. A cittadini e minoranze consiliari il compito “attentamente vigilare che quindi i soldi pubblici non siano sprecate per sostenere apparati burocratici e clientelari, ma per migliorare ed aumentare la qualità dei sevizi”.
11 03 2013 | Rimini | 5Stelle: Gnassi non rappresenta più la città né il Pd
Rimini | 5Stelle: Gnassi non rappresenta più la città né il Pd
Qualche giorno fa la stampa locale ha parlato di un ‘partito’ trasversale anti-edilizia con Sel e M5S a dare manforte al sindaco dall’opposizione. I grillini prendono le distanze. “Ci è giunta voce che, nella sua deriva di inconcludenza post elezioni, qualcuno del Partito democratico considera la minima convergenza sul tema ‘cemento’ come un'alleanza conclamata. Ci preme sottolineare che quello che per il nostro sindaco è appena una dichiarazione di intenti per noi è atto costitutivo della nostra cultura e, come tale, condiviso dal primo all'ultimo attivista”.
Tutt’altra storia quella del Pd “che già prima delle elezioni si esprimeva con diverse anime, ma che ora è quasi arrivata alla ‘notte dei lunghi coltelli’. Dunque lasciamo ad altri il giudizio sulla competenza di Andrea Gnassi e ci limitiamo a dichiarare che egli non è più rappresentativo non già della città, ma nemmeno del suo partito”. E al sindaco ricordano scherzosamente che, “per quanto riguarda le nostre future ‘collaborazioni’, dopo essere stato due anni senza tessera del partito potrà inviarci curriculum per poter partecipare ad un gruppo di lavoro, magari quello del turismo, basta che nel frattempo gli sia passata la mania compulsiva per Notte Rosa”.
Rispetto alla questione dei piani particolareggiati, dicono di non essere convinti dalle “sospensioni ad arte in attesa di essere pressati dal commissario ad acta e comunque ci chiediamo chi, nella più grande crisi che il settore immobiliare ricordi, andrà ad occupare tutti questi nuovi appartamenti, compresi quelli dell'area ex macello per cui è stata trovata la formula di ‘riqualificazione urbana’. Un nuovo parco è riqualificazione urbana, il progetto ‘ex macello’ è solo una colata di cemento”.
11 03 2013 | Rimini | Giro di farmaci dopanti nelle palestre, arrestato un istruttore riminese
Rimini | Giro di farmaci dopanti nelle palestre, arrestato un istruttore riminese
C’è anche un riminese tra i tre arrestati questa mattina nell’operazione ‘Toro’ del Nas di Bologna, che ha notificato in collaborazione di militari dei Comandi Provinciali di Bologna e Rimini le ordinanze di custodia ai domiciliari, chieste dal pm Antonello Gustapane e disposte dal gip Bruno Perla. Ad accomunare i tre operai (due di Bologna 26 e 37 anni e un riminese di 44 anni) la passione per il body building, e infatti come secondo lavoro tutte e tre lavoravano in palestre di Rimini e Bologna come istruttori.
Le accuse sono di importazione e commercializzazione di sostanze dopanti, ricettazione e cessione di farmaci ad effetto stupefacente. Sono 200 le confezioni di farmaci sequestrate durante le perquisizioni. In pratica, secondo il pm i tre prima acquistavano sostanze dopanti o medicinali ad azione stupefacente da canali clandestini all'estero, poi li cedevano a clienti delle palestre dove lavoravano o più in generale nel mondo dello sport amatoriale. In totale, ci sono otto indagati tra gli acquirenti, che in alcuni casi per l’abuso hanno dovuto far ricorso a cure ospedaliere.
L’indagine dei carabinieri è partita dalla segnalazione di due genitori ultra 70enni bolognesi che venivano sottoposti a continue violenze fisiche da parte del figlio 31enne che abusava di sostanze anabolizzanti. Dagli accertamenti è emerso il circolo vizioso.
11 03 2013 | Rimini | Turismo, aspettando 100mila cinesi: gli alberghi preparino i bollitori elettrici
Rimini | Turismo, aspettando 100mila cinesi: gli alberghi preparino i bollitori elettrici
Un progetto “di comarketing coordinato dal Comune di Rimini con l’obiettivo di stimolare l’attenzione verso” un “nuovo enorme mercato potenziale”, quello dei 100mila turisti cinesi che sorvolando l’antica muraglia arriveranno in Europa e in Italia da qui al 2020 per fare turismo. Nonostante esistano studi che porterebbero a sconsigliare iniziative simili, Rimini sarà 'promossa' in lingua mandarina “come emblema del made in Italy”, prodotto di cui i turisti cinesi di seconda generazione sembrano ghiotti.
L’iniziativa è stata presentata oggi dall’assessore al turismo e sindaco di Rimini, Andrea Gnassi. “Vogliamo presentare Rimini ai cinesi come una sintesi dell’italian style – dice il Sindaco di Rimini e Assessore al Turismo Andrea Gnassi – e per fare questo occorre recuperare un po’ di quello spirito pionieristico che negli anni a ridosso della caduta del muro di Berlino, gettò le basi con i paesi dell’Est e con la Russia, divenuti oggi il nostro primo mercato estero. Il lavoro da fare, lo sappiamo, è tanto e non si può pensare che ciò porti dei risultati di breve termine, ma è necessario iniziare a seminare con costanza ed energia”.
Traducendo in pratica le parole del sindaco, il progetto prevede la creazione di sito web di presentazione dell’offerta e strumenti di informazione in lingua cinese, educational tour e attività rivolte ai media cinesi, workshop rivolti agli operatori, sostegno alla promo-commercializzazione. Obiettivo è “sensibilizzare gli operatori verso una cultura dell'accoglienza che sappia intercettare i bisogni e gli stili di vita dei cinesi” che dovranno essere pronti anche adeguandosi con bollitori elettrici negli alberghi e accettando credit card cinesi.
08 03 2013 | Rimini | Biodigestore, da Uptown un nuovo esposto
Rimini | Biodigestore, da Uptown un nuovo esposto: Fuoriuscita gas confermata, reagiamo a silenzio di Comune e Provincia
Biodigestore Ca’Baldacci, il comitato Rimini Uptown torna a riaffermare con certezza, contraddicendo Hera, che lunedì dall’impianto è uscito biogas, non appena odori. Quello che si sarebbe verificato nell’impianto corrisponderebbe a un “accumulo di biogas, causato dal cattivo funzionamento di un macchinario, con una successiva fuoriuscita non controllata del gas”. Due gli inghippi che lunedì sera hanno portato “al primo incidente nell’impianto in collaudo”. Il primo starebbe nel cattivo funzionamento della macchina, il secondo consisterebbe nel fatto di aver “rilasciato in atmosfera il biogas senza averlo bruciato prima nella apposita cabina”, come dovrebbe avvenire secondo le normali procedure.
“Noi – dice Mauro Franceschini – siamo i testimoni del primo incidente di biogas a Rimini. La stessa Hera afferma di aver messo in sicurezza l’impianto alle 22,30. Questo implica che prima non lo era. Stiamo preparando un nuovo esposto. Riteniamo sia una cosa molto grave che gli assessori Sabba e Visintin siano venuti qui prontamente a rassicurarci sul fatto che non c’erano pericoli di alcun genere e che invece adesso di fronte a un fatto gravissimo se ne stiano zitte. Lo stesso sta facendo il sindaco. Che fine ha fatto? Vorremmo sapere che tipo di indagini stiano facendo. Vogliamo reagire a questa sospensione del giudizio. Non si può mentire ai cittadini come si sta facendo”.
Intanto le giornate altalenano tra novità buone e cattive per i residenti a San Martino in Venti. Ieri sera intorno alle 9 sono state avvertite “emissioni odorigine, di natura diversa da quelle sprigionate con l’incidente di lunedì, ma comunque originate da cattiva gestione dell’impianto”, spiegano i vicini di casa di quello che chiamano l’“ecomostro”. Dapprima la puzza era solo vicino l’impianto, poi, raccontano “si è estesa ed è rimasta fino alle 10,15”. I cittadini hanno quindi chiamato Arpa che è arrivata per i suoi rilievi, “ma la manifestazione odorigena era ormai finita. Noi comunque abbiamo diversi testimoni del fatto. Purtroppo anche viste le condizioni atmosferiche è difficile circoscrivere il fenomeno. Arpa ha comunque effettuato sopralluoghi in diverse abitazioni che vivono in particolari condizioni di inquinamento”.
Sempre Arpa questa mattina è tornata a Ca’Baldacci e con i tecnici del Comune ha incontrato i rappresentanti del comitato per definire i luoghi dove posizionare i rilevatori di pm10 a causa della eccessiva mobilità attorno all’impianto. “Si parla di 20mila e più camion ogni anno. Il rilevatore sarà messo davanti all’impianto, dove dovranno, praticamente, passare tutti i carichi”.
08 03 2013 | Rimini | Altavelocità, botta e risposta tra Mirra e Rfi
Rimini | Altavelocità, botta e risposta tra Mirra e Rfi
Altavelocità. Botta e risposta oggi tra l’assessore provinciale Vincenzo Mirra e le Ferrovie dello Stato. Proprio questa mattina, infatti, Mirra (dopo aver letto sui giornali della scarsa disposizione della Regione ad entrare nella vicenda dei marciapiedi della ferrovia di Rimini, troppo bassi perché il treno Italo di Ntv possa farvi scalo) ha scritto “direttamente al presidente e all’amministratore delegato di Rfi (Rete ferroviaria italiana), chiedendo loro un appuntamento al fine di individuare le possibili, rapide soluzioni al problema”. Ovviamente, nella lettera l’assessore “ha ribadito ai vertici di Rfi l’importanza strategica ed indifferibile per il territorio riminese del collegamento ferroviario ‘alta velocità’ al fine di potenziare e rendere sempre più competitivo il sistema turistico ed imprenditoriale locale” e ha ricordato la precedente lettera al presidente della Regione Emilia Romagna “con il quale è auspicabile collaborare al più presto per cercare di mettere in cantiere quei lavori necessari per risolvere gli attuali problemi infrastrutturali della stazione di Rimini”.
Rfi non digerisce la lettera di Mirra e in serata arriva una replica, innanzitutto ribadendo che “la stazione di Rimini rispetta già oggi tutte le caratteristiche previste dalla normativa vigente per la circolazione ferroviaria. L’impossibilità da parte del treno Italo di effettuare servizio viaggiatori nella stazione romagnola non è quindi da addebitare a carenze infrastrutturali, e tantomeno, come è stato falsamente dichiarato nei giorni scorsi su alcuni media dall’amministratore delegato della società Sciarrone, da non rispetto delle norme. Dipende, come già detto più volte, solo dalle caratteristiche tecniche del treno della società Ntv. E dalla erronea richiesta di Ntv di fermare il treno a Rimini senza aver fatto preventivamente le opportune verifiche tecniche sul livello dei marciapiedi”.
Rfi ribadisce sia la penuria di fondi (“lo scenario di scarse risorse non ha ancora permesso a Rfi di sottoscrivere il Contratto di Programma con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la manutenzione”), sia il fatto che “realizzare l'opera con l'anticipo dei pagamenti delle tracce non è praticabile. I pagamenti che le compagnie ferroviarie fanno ad RFI per l’acquisto delle tracce orarie servono a garantire la circolazione e la manutenzione conseguente all’usura indotta dai relativi treni e non generano in alcun modo margini da destinare ad altri interventi architettonico/infrastrutturali come l’innalzamento dei marciapiedi”.
08 03 2013 | Rimini | Comune, consuntivo 2012 in Consiglio ad aprile
Rimini | Comune, consuntivo 2012 in Consiglio ad aprile
In Comune a Rimini questa mattina in anteprima per la stampa il consuntivo 2012 con l’assessore al Bilancio Gian Luca Brasini, tra obiettivi raggiunti e tagli statali. L’assessore precisa anche però che i numeri forniti non sono ancora stati validati dai revisori dei conti e che solo quando i revisori avranno apposto i loro timbri il documento ufficiale potrà essere depositato in Consiglio comunale, per almeno 20 giorni, e quindi essere successivamente discusso. Si conta di portare tutto a termine nei primi giorni di aprile.
“Il risultato della gestione di competenza 2012 è pari a oltre 128mila euro a testimonianza di quanto – dice l’assessore – la manovra fiscale dell’ente sia stata tarata nella maniera più precisa possibile sul reale fabbisogno della struttura per l’erogazione dei servizi ai cittadini. La gestione straordinaria registra un risultato pari a 7 milioni”. Il viaggio dell’assessore nel consuntivo parte dai “trasferimenti totali sul 2012” che “(tra Stato e altri enti pubblici) hanno subito un taglio di 16,3 milioni rispetto ai trasferimenti del 2011. Nonostante ciò sono stati raggiunti gli obiettivi la gestione di un bilancio strutturale e virtuoso, garantendo i servizi di base, riqualificando la spesa (ne è un esempio il contratto stipulato con Enel Sole, che prevede risparmi e investimenti da parte dell’azienda) e non solo riducendola. Si è lavorato per una manovra fiscale equa, si sono usati strumenti come l’internazionalizzazione dei servizi e il recupero dell’evasione fiscale”.
Rispettato il patto di stabilità, grazie al contributo della Regione e al protocollo stipulato con la Camera di commercio per l’agevolazione del credito per le imprese creditrici del Comune. “In pratica – spiega Brasini – grazie al protocollo le aziende sono state pagate dalle banche e gli interessi passivi da Camera di commercio. Abbiamo così fatto fronte a fatture per 35 milioni di euro (dentro ci sono anche gli interventi al teatro Galli). Ne restano da pagare per 3 milioni. Si tratta delle fatture più recenti, arrivate da meno di 90 giorni, saranno saldate secondo l’ordine cronologico di arrivo”.
Il 2012 rispetto al 2011 segna anche un contenimento delle spese per quasi 1,2 milioni, che ha riguardato anche le “piccole spese”, cioè pulizie, riscaldamento, spese postali e cancelleria. “Un risultato possibile a fronte di un bilancio virtuoso che contabilizza al suo interno spese quali l’emergenza neve (949mila 460), il trasporto pubblico locale (2,6 milioni) e il fondo di manutenzione ordinaria del patrimonio culturale (1,8 milioni)”. Ridotto anche il debito residuo che al 1 gennaio 2011 risultava di 146milioni e 1 gennaio 2013 di 121milioni.
Rispetto a polemiche più o meno reiterate, Brasini fa notare che “il 41,34% delle risorse complessive del bilancio comunale sono state destinate per garantire i servizi di base quali welfare, pubblica istruzione e sicurezza. Nel 2012 la spesa sociale finanziata direttamente su bilancio comunale è incrementata rispetto al 2011 da 7,84 milioni di euro a 8,52 milioni. In questo modo il Comune ha supplito con risorse proprie (circa 700 mila euro) ai minori trasferimenti regionali e statali. Per quanto riguarda la scuola, la spesa sostenuta direttamente dal Comune per il sostegno dei bambini e ragazzi con handicap è incrementata di circa 280 mila euro. Complessivamente sul sociale il maggiore impegno finanziario del Comune è quindi quantificabile in 940 mila euro”.
Confermati i calcoli di Brasini relativi al gettito imu “pari a 54.818.056 euro. Rimane ancora una differenza rispetto alle stime del ministero di 1,8 milioni per la quale è stato creato un fondo a copertura (il bilancio di previsione 2012 è stato approvato con un differenziale di circa 15 milioni). L’internalizzazione della gestione parcheggi ha portato un gettito pari a 2,7 milioni di euro, l’imposta di soggiorno (applicata dal 1 ottobre) 570 mila euro, mentre il recupero dell’evasione tributaria ha consentito in ricavare 1,8 milioni (circa 500 mila euro in più rispetto al 2011)”. Rispetto alla tassa di soggiorno Brasini conferma di stare vagliando ipotesi per la rimodulazione, tra cui la possibilità che siano esentati i minori di 18 anni (adesso la fascia è dal 14 in giù) e che siano ridotte le notti da pagare da sette a cinque. “Al proposito si potrebbe agevolare il turismo sociale perché si ferma più notti e lasciare tutto invariato per il turismo business, che si ferma di meno”.
Ancora mistero attorno al bilancio di previsione 2013, il Comune prende tempo. “Ci auspichiamo di approvarlo il prima possibile. Ci manca di capire solo cosa ne sarà di imu e trasferimenti, insomma di capire quali saranno le politiche del nuovo governo verso le amministrazioni locali”.